Fondazione Cariplo individua nella promozione dei green jobs tra i giovani una risposta potenzialmente importante in termini sia di occupazione, che di ripercussioni sulla sostenibilità ambientale del tessuto produttivo. Per promuovere i green jobs Fondazione Cariplo ha lavorato a stretto contatto con attori territoriali ed esperti del settore, attraverso audizioni e tavoli di lavoro. Tra i vari interlocutori si citano: Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia; Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi; Camera di Commercio Milano, Monza Brianza, Lodi; Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia; Sportello Green Jobs; Sportello Stage ACTL; Altreconomia; Climate-KIC. 

Obiettivo del progetto, attivo dal 2015 al 2023, è stato quello di aumentare la consapevolezza dei giovani sulle opportunità, le competenze e i profili richiesti dai green jobs e sviluppare le competenze trasversali sempre più richieste dalla green economy. 

In particolare, Green Jobs nel corso delle 8 edizioni ha consolidato e proposto alle classi quarte delle scuole secondarie di secondo grado del territorio di riferimento della Fondazione due percorsi: 

  • Il percorso di orientamento ai green jobs (2015-2023) finalizzato ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli studenti sulle opportunità formative e professionali offerte dalla green economy, orientando i giovani verso scelte più consapevoli e sostenibili. Svolto in collaborazione con Green Jobs Hub, ha previstoincontri di presentazione dei green jobs, testimonianze di professionisti della green economy e colloqui individuali con esperti orientatori e psicologi del lavoro.   
  • Il percorso di autoimprenditorialità green (2015-2021)  orientato a promuovere lo sviluppo delle competenze trasversali legate ai temi dell’imprenditorialità e della sostenibilità ambientale sempre più richieste dalla green economy. Svolto in collaborazione con Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab, ha integrato temi ambientali e imprenditoriali per ideare una mini-impresa green in ambito scolastico. Gli studenti hanno percorso tutti gli step dall’identificazione del problema ambientale, all’ideazione, alla definizione del business plan, fino ad arrivare allo sviluppo di un prodotto o un servizio green.  

Dal 2018 al 2021, il percorso di formazione all’autoimprenditorialità green si è esteso ad altre regioni italiane, grazie alla partecipazione di varie Fondazioni di origine bancaria aderenti alla Commissione Sviluppo Sostenibili di Acri, tra cui: Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispezia, Fondazione Caritro, Fondazione Cariparo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas e Fondazione Carisal.   

Dal 2015 ad oggi in Lombardia:   

  • 890 classi partecipanti    
  • 17.200 studenti coinvolti   
  • + di 6.000 colloqui individuali di orientamento    
  • oltre 200 testimonianze di esperti aziendali   

A conclusione del progetto, è stato predisposto il Quaderno che descrive il protocolli formativi e la loro evoluzione nel tempo, oltrechè all’analisi della letteratura internazionale e  un’analisi dell’impatto del progetto in termini di scelte accademiche green fatte dai ragazzi che hanno partecipato al percorso. Dal Quaderno sono state estratte Linee guida diffuse a docenti e formatori come strumento per promuovere nelle scuole attività didattiche legate alla sostenibilità . 

Scuola 21

Il problema

Per affrontare la complessità del presente c’è bisogno di una scuola capace di sviluppare negli studenti non solo conoscenze ma competenze. Competenze che aiutino gli studenti a cogliere i problemi globali in maniera sistemica, a costruire rapporti di connessione tra fenomeni apparentemente distanti, a contestualizzare l’esperienza personale in uno scenario più ampio e condiviso, a rafforzare lo spirito critico e il senso di appartenenza al proprio territorio. Tali competenze sono essenziali per evitare un approccio superficiale al tema della sostenibilità ambientale. Tuttavia, nel sistema educativo italiano si rileva una carenza di proposte didattiche che stimolino lo sviluppo di tali competenze.

Gli obiettivi

Attraverso il progetto SCUOLA 21, Fondazione Cariplo ha contribuito al miglioramento dell’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale. Ha proposto la diffusione di una metodologia didattico-formativa curriculare, interdisciplinare e orientata allo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza. Tale metodologia è applicata affrontando specifiche tematiche ambientali (energia, biodiversità, qualità ambientale dei territori e climatici) nel contesto territoriale in cui gli studenti vivono o studiano.

Modalità di intervento

La metodologia proposta da Scuola 21, messa a punto durante la fase di sperimentazione del progetto in collaborazione con insegnanti ed esperti di didattica e di ambiente (2008-2011), ha previsto la realizzazione di percorsi didattici articolati in 4 fasi (esplorazione dell’argomento, problematizzazione, raccolta dati essenziali, intervento finale) da realizzare nel corso di due anni scolastici successivi.

Risultati ottenuti

Grazie alle quattro edizioni del bando SCUOLA 21 (dal 2011 al 2014) la Fondazione: ha finanziato 106 Istituti Scolastici e CFP: ha coinvolto 212 classi, circa 1270 docenti e 4200 studenti ha realizzato una pagina internet dedicata in cui sono scaricabili gli strumenti elaborati dal Progetto Scuola 21, i progetti realizzati nelle scuole, la rassegna stampa del progetto (con oltre 150 articoli), video delle attività svolte e le testimonianze di studenti e docenti; ha attivato una Comunità di pratica a cui partecipano alcuni docenti responsabili dei progetti; ha facilitato la collaborazione delle scuole con oltre 150 enti attivi in campo ambientale.

Sulla scorta di queste esperienze, nel 2018 la Fondazione, insieme a Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, ha siglato un Accordo di collaborazione volto alla progettazione e alla realizzazione di Piani Integrati della Cultura (PIC) finalizzati ad attuare, sia su scala territoriale che su tematiche prioritarie, interventi integrati e sinergici sul patrimonio e sulla produzione culturale in grado di promuovere processi di valorizzazione, consolidandone il legame con lo sviluppo economico e l’attrattività turistica. Nati per iniziativa pubblica, i PIC rappresentano il naturale coronamento di un processo condotto in collaborazione con un’istituzione privata, che si è sempre posta l’obiettivo di innovare, sperimentare, catalizzare risorse potenziali. Un ulteriore esempio è rappresentato dal Programma intersettoriale Lacittàintorno, lanciato nel 2016 nell’ambito di un Protocollo di intesa con il Comune di Milano, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e dell’offerta culturale in tre aree milanesi individuate come prioritarie in termini di criticità e di potenziali risorse. Negli ultimi anni, inoltre, sono stati emessi bandi espressamente volti alla rigenerazione di spazi dismessi attraverso l’innesto di nuove funzioni culturali, come il bando Spazi in trasformazione (2021), o finalizzati al ripristino dell’originale bellezza, anche paesaggistica, dei luoghi oggetto d’intervento, come il bando La bellezza ritrovata (2021). L’iniziativa più recente in tale ambito è rappresentata dal bando Luoghi da rigenerare (attivo dal 2023), strumento teso a promuovere la riattivazione di luoghi inseriti in contesti già oggetto di politiche pubbliche e processi di rigenerazione, con l’obiettivo di promuovere azioni integrate e sostenibili sul lungo periodo.

Nel corso della realizzazione delle iniziative, si è resa sempre più evidente la necessità di competenze tecniche specifiche che soggetti esperti nella produzione e gestione di attività artistiche e culturali non necessariamente possiedono. In particolar modo, negli ultimi anni tale necessità è stata riscontrata nell’ambito della realizzazione del percorso di accompagnamento sul bando Spazi in trasformazione: l’accompagnamento, realizzato con il supporto tecnico di KCity – Rigenerazione urbana, è stato proposto con l’obiettivo di diffondere l’approccio francese dell’urbanismo transitorio promosso dal bando stesso e le opportunità ad esso connesse. In tale occasione si è rilevata, da un lato, una buona qualità nella proposta artistica e culturale immaginata dagli enti proponenti; dall’altro lato, invece, in alcuni casi si è rivelato difficoltoso affrontare ragionamenti in merito al contesto, alla visione di trasformazione sul lungo periodo e alla sostenibilità delle operazioni. Oltre alla consulenza one-to-one riservata agli enti beneficiari del bando Spazi in trasformazione, con KCity sono state organizzate anche sessioni di formazione online sul metodo e gli strumenti del riuso transitorio e, a conclusione dei 3 anni di accompagnamento, è stato prodotto un report finale sull’esperienza disponibile sul sito di KCity.

Sulla base delle esperienze citate, dal 2023 Fondazione Cariplo ha scelto di lavorare sulla diffusione di competenze nell’ambito della rigenerazione urbana a base culturale, supportando gli enti del Terzo Settore e gli enti pubblici del proprio territorio di riferimento (Lombardia e province di Novara e VCO) nell’ideazione e definizione di proposte progettuali coerenti, sostenibili sul lungo periodo e integrate con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano. È con queste intenzioni che è stato avviato il lavoro finalizzato all’istituzione di un hub per la rigenerazione urbana a base culturale, dal nome BeiLuoghi, nella convinzione che la rigenerazione urbana a base culturale rappresenti un potente strumento a sostegno di processi di sviluppo sostenibili, accessibili e innovativi. BeiLuoghi, progettato e realizzato in collaborazione con Fondazione Housing Sociale e, si propone di diventare uno spazio e un riferimento per l’avvio e sviluppo di una stagione di progetti di rigenerazione urbana a base culturale, promuovendo la diffusione di conoscenze e strumenti per lo sviluppo del territorio e di infrastrutture sociali sostenibili. In tal senso il ruolo del progetto è anche quello di favorire l’intermediazione tra soggetti di diversa natura, offrendo l’opportunità di facilitare lo sviluppo di progetti articolati e condivisi.

Da settembre 2025 riparte il percorso di accompagnamento realizzato con la consulenza tecnica di Avanzi – Sostenibilità per azioni, CheFare, Codici Ricerca e intervento, KCity e l’Area Progettazione di Fondazione Housing Sociale, che affiancheranno i 9 enti selezionati tramite Call nella progettazione di luoghi attrattivi, sostenibili e condivisi con le comunità dei territori di riferimento.

Nel 2024 sono stati selezionati 5 enti privati non-profit attivi in campo ambientale che partecipano al programma.
Sinergie in Azione è realizzato con la collaborazione di Cariplo Factory e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Per maggiori informazioni consulta il sito di progetto.

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