A causa della sua posizione geografica e delle sue caratteristiche morfologiche, l’Italia è particolarmente esposta a fenomeni di dissesto idrogeologico, come frane e alluvioni. 

Secondo i dati ISPRA, il 93,9% dei comuni italiani presenta rischi legati a frane, alluvioni o erosione costiera; 1,3 milioni di persone vivono in aree a rischio frane e 6,8 milioni in zone soggette ad alluvioni. Anche il territorio di riferimento della Fondazione Cariplo manifesta criticità legate a entrambi i fenomeni, con frequenti frane lungo l’arco alpino e appenninico e alluvioni nelle aree di pianura. 

Le conseguenze sono rilevanti sia dal punto di vista emotivo che economico, con danni alle attività produttive, alle infrastrutture e alle abitazioni. Fattori come i cambiamenti climatici, che intensificano gli eventi meteorologici estremi, l’urbanizzazione non sostenibile, la gestione inadeguata delle risorse idriche e la fragilità delle infrastrutture aggravano ulteriormente la situazione. 

In questo scenario nasce il Progetto Territori Sicuri, che punta a sostenere la ricerca locale per prevenire, monitorare e gestire il rischio idrogeologico, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e il benessere delle comunità esposte a frane e alluvioni. Grazie alla collaborazione tra comunità scientifica, enti pubblici locali e organizzazioni con competenze specifiche nel settore, verranno ideate soluzioni innovative per il monitoraggio, modelli previsionali accurati e sistemi di supporto alle decisioni, utili a guidare le scelte strategiche nella gestione del rischio.

L’intervento pluriennale sviluppa un impianto di ricerca partecipata articolato in due fasi. Nella prima fase (2024) è stato pubblicato un bando per selezionare almeno due progetti dedicati alla gestione del rischio frane e almeno due focalizzati sul rischio alluvioni, con l’obiettivo di sostenere soluzioni innovative trasferibili in altri contesti. 

La seconda fase vedrà i progetti fellow collaborare con i pilota per trasferire e adattare le strategie di maggior successo in territori con problematiche simili, oppure valorizzare le sperimentazioni grazie alle specificità locali. 

I quattro progetti pilota, finanziati nel 2024, mirano a sviluppare e adottare soluzioni innovative per affrontare il rischio di frane e alluvioni in siti sperimentali. Le iniziative sono partite nel 2025 e saranno implementate nei territori di Brescia, Bergamo, Verbano-Cusio-Ossola, Milano e Lecco. 

La seconda fase, dedicata al trasferimento delle soluzioni più efficaci ai progetti fellow, è prevista per il 2027.

I quattro progetti vincitori della fase I

Ambito Alluvioni

  • Titolo del Progetto: MOHYCAM Modified HYdrogeological hazards under complex ClimAte and environmental conditions: Monitoring activities and mitigation strategies

Organizzazione: Politecnico di Milano

Località di intervento: Verbano-Cusio-Ossola

Partenariato: Comune di Macugnaga, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Milano

Descrizione

La Comunità di Macugnaga (sita nell’alta valle Anzasca, sotto la parete est del Monte Rosa) è interessata da alluvioni di forte intensità che creano notevoli danni. Tali alluvioni sono legate alla presenza del fiume Anza che ha origine dal Ghiacciaio del Belvedere e che incombe sull’abitato. Negli ultimi anni questi fenomeni sono diventati frequenti e dannosi in particolare per la presenza di notevoli quantità di detrito che derivano dalla disgregazione del permafrost e dalla destabilizzazione delle morene glaciali. Il progetto mira a studiare e a predire questi fenomeni tramite l’utilizzo di approfondite indagini idrogeologiche e di dinamica del ghiacciaio. Inoltre il progetto prevede la definizione di strategie e azioni per coinvolgere, sensibilizzare e formare la comunità di Macugnaga che è risultata essere poco pronta di fronte agli ultimi eventi calamitosi.

  • Titolo del Progetto: DROP: co-designed Decision support system and solutions for flood Resilience with and fOr People

Organizzazione: Politecnico di Milano

Località di intervento: Milano

Partenariato: Comune di Bellinzago Lombardo, Comune di Cambiago, Comune di Gessate, Comune di Masate, Eurac Research, University of Potsdam

Descrizione

La comunità scientifica e le organizzazioni intergovernative hanno evidenziato da diversi anni la necessità di un cambiamento nella tradizionale gestione del rischio. È necessario passare da un approccio basato sul solo controllo dei fenomeni naturali a un approccio finalizzato anche all’adattamento dei territori e delle comunità esposte; alla coesistenza tra attività antropica e fenomeni alluvionali. Questo adattamento non può avvenire senza il coinvolgimento attivo dei cittadini, e l’accettabilità delle soluzioni individuate da parte della comunità. Obiettivo di DROP è quello di fornire agli enti coinvolti nella gestione del rischio alluvionale, a livello regionale e locale, nuovi strumenti per definire e scegliere, in modo partecipato, misure di mitigazione che siano in grado di supportare l’adattamento dei territori e delle comunità. Il progetto lavorerà su due livelli, integrando la realizzazione di misure strutturali sostenibili con l’adozione di misure non- strutturali.

Ambito Frane

  • Titolo del Progetto: RESILIENT – Risk Evaluation and Smart Implementation of Landslide monItoring by citizen Engagement and New Technologies

Organizzazione: Università degli Studi di Milano – Bicocca

Località di intervento: Bergamo/Brescia

Partenariato: Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, Comunità Montana del Sebino Bresciano, Fondazione GEM, ISPRA, Politecnico di Milano 

Descrizione

L’integrazione di tecnologie di monitoraggio e modellazione innovative, con strumenti di intelligenza artificiale in un approccio Digital Twin, migliorerà l’accuratezza e l’affidabilità delle previsioni e della valutazione del rischio di frana. Questa integrazione porterà a una valutazione e gestione del rischio più efficace anche per analisi multirischio. Le azioni di citizen science consentiranno il coinvolgimento delle comunità, migliorando la credibilità, la consapevolezza e la preparazione attraverso la partecipazione attiva, diminuendo l’esposizione al rischio anche tenendo conto degli aspetti psicologici nella valutazione individuale e sociale del rischio. Il sito pilota (valle Camonica, Iseo, Lombardia) consente di partire da conoscenze e monitoraggi esistenti (a scala locale e regionale). Le amministrazioni pubbliche e gli stakeholders coinvolti come partner e nell’Advisory Board assicurano un forte legame col territorio e con le necessità di gestori e amministratori.

  • Titolo del Progetto: TWINFALL- digital TWIN for rock FALL and flow in response to a climate change scenario

Organizzazione: Politecnico di Milano

Località di intervento: Lecco

Partenariato: Comune di Abbadia Lariana, Comune di Ballabio, Comune di Lecco, Comune di Mandello Del Lario, CNR – Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie informatiche, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 

Descrizione

Con il cambiamento climatico, le aree prealpine dovranno affrontare sfide sempre più complesse legate al dissesto idrogeologico. Le ricerche del CNR hanno evidenziato che i fenomeni più critici in queste zone saranno frane di crollo e colate detritiche. Per affrontare queste problematiche, il progetto svilupperà dei digital twin su casi specifici, integrando modellazione numerica avanzata e sistemi di monitoraggio innovativi. Questi digital twin permetteranno agli Enti Territoriali, responsabili della gestione del dissesto idrogeologico, di avere strumenti predittivi più accurati per pianificare misure di mitigazione, attuare evacuazioni preventive e predisporre interventi ingegneristici mirati. Grazie all’integrazione tra simulazioni numeriche e dati in tempo reale, sarà possibile migliorare la gestione del territorio, proteggere la popolazione e le infrastrutture, e ridurre i rischi associati a questi fenomeni.

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