Fondazione Cariplo sostiene le amministrazioni comunali che intendono sviluppare una food policy urbana tramite un percorso di crescita e pianificazione. Nel luglio 2014, il Comune di Milano e Fondazione Cariplo hanno sottoscritto un accordo per definire e adottare le Food Policy della città di Milano. Gli obiettivi individuati vertono intorno a cinque priorità: garantire l’accesso al cibo sano, promuovere la sostenibilità delle produzioni, favorire l’educazione alimentare, contrastare lo spreco alimentare e sostenere la ricerca scientifica.

In questo ambito, il Comune e la Fondazione Cariplo svolgono funzioni di coordinamento, stimolo e facilitazione rispetto alle diverse forme di innovazione sociale, tecnologica e organizzativa conformi ai principi della Food Policy e utili alla realizzazione dei suoi indirizzi. Nel tempo, la Food Policy di Milano ha prodotto alcuni importanti risultati, tra cui la fornitura quotidiana di pasti caldi nelle mense scolastiche a circa 75.000 bambini, la riduzione delle emissioni di CO₂ nella ristorazione scolastica del 34% e l’attivazione di otto Hub di Quartiere dedicati alla lotta contro lo spreco alimentare.

Il modello adottato a Milano è stato successivamente esteso anche alla città di Bergamo, dove dal 2019 è attivo un processo simile di definizione e implementazione della Food Policy, caratterizzato da una forte dimensione locale, l’approvazione di un manifesto cittadino, l’inserimento nelle linee programmatiche e la creazione di una rete territoriale per contrastare lo spreco alimentare.

Il tema delle Food Policy ha ormai assunto una dimensione sovralocale. In occasione di Expo 2015, Milano ha promosso e sottoscritto, insieme a oltre cinquanta sindaci internazionali, il Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP). Attualmente, il MUFPP conta più di 270 città firmatarie, rappresentando una popolazione superiore a 500 milioni di persone. Milano è riconosciuta per il suo ruolo nelle politiche alimentari urbane. Fondazione Cariplo continua a sostenere l’iniziativa con l’obiettivo di aumentare la capacità delle città nella gestione delle sfide alimentari e promuovere modelli adattabili e replicabili in diversi contesti.

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