TIPO

Con scadenza a due fasi.

SOSTEGNO FORNITO

€ 1.600.000

OBIETTIVO

Applicare il potenziale della tecnologia e/o del digitale per innovare i servizi di welfare in risposta all’evoluzione dei bisogni.

PRINCIPALI LIMITI DI FINANZIAMENTO

Contributo massimo € 220.000 (Linea 1) o € 90.000 (Linea 2) e non superiore all’80% dei costi.

Premessa

Il bando è emesso dall’area Servizi alla Persona e dall’area Ricerca scientifica e Trasferimento tecnologico di Fondazione Cariplo nell’ambito della linea di mandato 4 “Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità” con il supporto di Cariplo Factory S.r.l. Società Benefit e Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore (FSVGDA).

Contesto

Il welfare italiano si sta confrontando con diverse sfide: oltre alle criticità storiche che il sistema si trascina da tempo (ad esempio un impianto di servizi sottodimensionato con bassi tassi di copertura, il peso eccessivo dei trasferimenti monetari, la frammentazione delle risorse e delle responsabilità istituzionali, ecc..) ve ne sono di nuove legate ai cambiamenti socio-demografici e alle conseguenze delle crisi internazionali in atto.

Per capire la portata di queste sfide, basti pensare ai due principali fenomeni che, dal punto di vista demografico, stanno interessando il nostro Paese: la decrescita della natalità e l’invecchiamento della popolazione.

I nati nel 2023 sono stati 379 mila, l’undicesimo minimo storico di nascite di fila dal 2013. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,20 contro 1,68 della Francia (uno dei paesi europei con il tasso di fecondità più alto). I ridotti tassi di natalità oltre a causare un assottigliamento delle famiglie e una minore capacità di cura, nel lungo periodo comporteranno anche una riduzione del gettito fiscale e il rischio di una compressione di risorse destinate ai sistemi di welfare. A questo fenomeno si affianca un processo diinvecchiamento con un’età media della popolazione di 46,6 anni. Gli ultrasessantacinquenni nel 2023 ammontavano a oltre 14 milioni individui, il 24,3% della popolazione totale contro il 24,1% dell’anno precedente.

Questi cambiamenti stanno innescando tensioni importanti sulla tenuta del sistema di welfare, che sono destinate ad aggravarsi alla luce delle previsioni demografiche per i prossimi anni. Diventa quindi ancora più urgente innovare i servizi per potenziarne la capacità di risposta e per fronteggiare il rischio di riduzione delle risorse disponibili.

Le nuove tecnologie e il digitale possono rappresentare, come già si sta verificando in altri settori, lo strumento abilitante delle innovazioni e dei cambiamenti che il settore del welfare dovrà provare ad implementare. Sono numerose le applicazioni a disposizione in tal senso, come ad esempio la sensoristica per il monitoraggio delle persone fragili, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito educativo e le piattaforme digitali che facilitano la conoscenza e l’accesso ai servizi. Innovazioni tecnologiche di questo tipo, già diffuse in altri ambiti, sono ancora marginali nell’ambito dei servizi di welfare ma potrebbero diventare un importante “driver” di cambiamento se capaci di integrarsi con la dimensione relazionale/comunitaria.

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