TIPO

Senza scadenza.

SOSTEGNO FORNITO

€ 4.000.000

OBIETTIVO

Sostenere l’avvio di nuovi interventi di abitare sociale, promossi da soggetti pubblici o privati non-profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose e di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili.

Premessa

Il bando è emesso dall’Area Servizi alla Persona nell’ambito della linea programmatica: Ridurre le disuguaglianze, intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità. Il bando è senza scadenza.

Contesto

La casa e l’abitare sono dimensioni fondamentali per la qualità della vita di ognuno di noi e, in particolare, per le persone in condizioni di fragilità, come chi sta cercando di riconquistare una piena autonomia (per esempio dopo percorsi di accoglienza protetti o partendo da condizioni di forte marginalità), chi vuole sperimentare le proprie possibilità di vita indipendente (come le persone con disabilità), o chi invece sta perdendo progressivamente la propria autosufficienza (una quota crescente di persone anziane) o ancora chi ha un’esigenza alloggiativa temporanea e vincoli di reddito (si pensi al fenomeno della migrazione sanitaria, ai lavoratori temporanei…). La dimensione abitativa rappresenta uno spazio cruciale sia per recuperare, mettere alla prova, mantenere la capacità di vita autonoma di chi è fragile, sia per affrontare fasi, anche transitorie, di difficoltà, e può influire significativamente sul benessere delle persone.

La complessità dei bisogni dei beneficiari richiede attenzioni particolari che vanno al di là della semplice risposta residenziale e rinviano a soluzioni caratterizzate da uno o più dei seguenti elementi:

  • l’offerta di alloggi adeguati ma anche di servizi flessibili di accompagnamento a intensità variabile;
  • la temporaneità della risposta, che implica accoglienze con tempi definiti in partenza (brevi o medi) e forme di ospitalità regolate da appositi contratti di servizio;
  • l’adattabilità della risposta che mette al centro la persona, perché l’obiettivo di potenziare, sperimentare o mantenere le abilità – in evoluzione nel tempo – passa anche dalla versatilità adattiva del servizio residenziale stesso;
  • la capacità di collocarsi in modo intermedio nella gamma di soluzioni esistenti tipicamente polarizzate tra il proprio domicilio / il libero mercato (privo di presidi) e le risposte ad alta protezione (spesso eccessiva in partenza o che lo diventa a un certo punto del percorso individuale).Fondazione Cariplo ha sostenuto negli anni numerosi interventi in tal senso, ma le risposte di “abitare sociale” attivate non sono sufficienti a far fronte alla crescita e alla complessità dei bisogni. Si registrano difficoltà nel disporre stabilmente di alloggi, nel reperirli a condizioni agevolate e nel trovare le risorse necessarie agli eventuali adeguamenti. Gli enti affrontano problematiche anche nella fase di avvio gestionale e di strutturazione del servizio.Allo stesso tempo, esistono opportunità di valorizzazione a scopi sociali di patrimonio immobiliare inutilizzato o sottoutilizzato insieme alla possibilità di riqualificazione energetica dello stesso, che permetterebbe un contenimento dei costi a regime e un minor impatto ambientale.

Fondazione Cariplo è ben consapevole che negli ultimi anni il disagio abitativo si è acuito in generale, estendendosi a fasce sempre più ampie dipopolazione a causa dell’evoluzione di alcune dinamiche sociali ed economiche (carriere lavorative discontinue, percorsi migratori, indebolimento delle reti primarie, crescita del costo degli immobili, degli affitti e dell’energia…) che l’emergenza pandemica e le problematiche connesse ai conflitti in corso hanno contribuito ad aggravare ulteriormente. Il sempre più elevato bisogno di alloggi in locazione a costi calmierati, per quelle persone che non riescono ad accedere né al libero mercato né all’edilizia sovvenzionata, sarà in parte soddisfatto attraverso i programmi varati mediante il Piano Casa nazionale). Fondazione Cariplo sostiene tali interventi attraverso il Fondo Immobiliare di Lombardia – Comparto Uno (già Fondo Immobiliare Etico Abitare Sociale 1) gestito da REDO SGR e tramite la collaborazione con Fondazione Housing Sociale.

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