Distretti del cibo

TIPO

Con scadenza a due fasi

OBIETTIVO

Sostenere, attraverso i distretti del cibo, sistemi agricoli sostenibili, equi e competitivi, capaci di tutelare il territorio, valorizzare l’agrobiodiversità e sostenere lo sviluppo occupazionale

Premessa

La Call to Action è emessa dall’Area Ambiente di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto AgriECO e rientra nella linea di mandato 1 “Creare valore condiviso, attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali”. L’obiettivo generale del progetto è promuovere sistemi agricoli sostenibili, equi e competitivi, capaci di tutelare il territorio, valorizzare l’agrobiodiversità, sostenere lo sviluppo occupazionale e promuovere inclusione sociale.

In particolare, AgriECO intende:

  • potenziare la competitività dei sistemi agricoli in chiave sostenibile e promuovere lo sviluppo occupazionale dei territori coinvolti;
  • facilitare gli agricoltori nello svolgimento di attività di conservazione e tutela degli habitat connessi alle attività produttive e, più in generale, di gestione e cura del territorio.

Contesto

I distretti del cibo rappresentano uno degli strumenti chiave per favorire la collaborazione tra attori locali e stimolare lo sviluppo territoriale. La Legge 205/2017 ne ha formalizzato il concetto a livello nazionale, mentre in Lombardia la L.R. 5/2/2024 n. 3 ha rafforzato il ruolo dei distretti del cibo istituendo la Consulta Regionale e definendo criteri per l’erogazione di contributi dedicati (DGR XII/3164 del 7 ottobre 2024).

Un crescente aumento dei distretti del cibo testimonia l’impegno delle comunità locali nel promuovere modelli di sviluppo agricolo sostenibili e inclusivi. Questo riflette una maggiore consapevolezza da parte di diversi attori locali dell’importanza di valorizzare le risorse locali e generare valore sociale ed economico.

Sostenere alleanze territoriali nell’avviare percorsi per la neutralità climatica al 2040 e la resilienza delle comunità.

TIPO

Con scadenza a tre fasi

SOSTEGNO FORNITO

Al termine della Fase 3, potranno essere deliberati contributi fino a un massimo di €2.000.000 per ciascuna STC

OBIETTIVO

Sostenere la redazione e realizzazione di Strategie di Transizione Climatica

PRINCIPALI LIMITI DI FINANZIAMENTO

Fase 1: Servizio di Tutoraggio a carico di Fondazione Cariplo Fase 2: Servizio di Assistenza Tecnica a carico di Fondazione Cariplo Fase 3: Richiesta di contributo compresa tra 1.000.000 € e 2.000.000 € e non superiore al 60% dei costi totali di progetto

Premessa

La call for ideas è emessa dall’Area Ambiente nell’ambito della Linea di mandato numero 1 “Creare valore condiviso, attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali” quale strumento erogativo del Progetto “F2C – Fondazione Cariplo per il clima” .

Contesto

Come ormai noto, l’aumento delle concentrazioni di gas climalteranti in atmosfera, che hanno raggiunto i valori più elevati degli ultimi 800.000 anni, rappresenta la causa predominante del riscaldamento globale (https://www.ipcc.ch/assessment-report/ar6/). In particolare, le analisi preliminari sui database climatici permettono di affermare che il 2023 è risultato di l’anno più caldo da quando si misurano le temperature, con un aumento di +1,48 °C rispetto al periodo preindustriale1, quindi prossimo al limite massimo di + 1,5 °C auspicato dall’Accordo di Parigi del 2015. Inoltre, si è rilevata una frequenza crescente degli eventi meteorologici estremi; in particolare, in Italia nel 2023 tali eventi sono saliti a 378, in aumento del 22% rispetto al 2022, con danni miliardari e la morte di 31 persone2. Tali eventi generano impatti non solo a livello ambientale, ma anche sociale, sanitario ed economico: di fronte a un quadro sempre più critico, le istituzioni si sono impegnate ad attivare strategie per limitare le conseguenze della crisi climatica.

In particolare, a livello globale, la COP28 a dicembre 2023 nel suo testo definitivo ha inserito tra le conclusioni principali – per la prima volta – il tema dell’allontanamento (“transitioning away”) dalle fonti fossili nei sistemi energetici e la necessità di triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. A livello europeo, il 37% dei fondi stanziati col programma Next Generation EU dovrà essere speso in azioni per il clima e analogamente almeno il 30% di tutto il budget comunitario del quadriennio 2021-2027. Inoltre, la “Missione città intelligenti e a impatto climatico zero” della Commissione europea mira ad accelerare la transizione delle città europee verso la neutralità climatica con l’obiettivo di rendere 100 città-pilota climaticamente neutre entro il 2030, i cui modelli potranno essere replicati da tutte le altre città europee. Le 100 città scelte devono dotarsi di un Climate City Contract, ovvero un patto da sottoscrivere con la Commissione europea che conterrà strategia, azioni e risorse economiche. Invece, la “Missione adattamento ai cambiamenti climatici” si concentra sul sostegno alle regioni, alle città e alle autorità locali dell’UE nei loro sforzi volti a rafforzare la resilienza contro gli impatti dei cambiamenti climatici.

A livello nazionale è in corso di aggiornamento il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), la cui versione definitiva è attesa per giugno 2024, che conterrà gli obiettivi energia e clima al 2030. Inoltre, Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha approvato, con decreto n.434 del 21 dicembre, il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC). Infine, per quanto riguarda il territorio di riferimento della Fondazione, Regione Lombardia ha approvato nel 2022 il Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) con cui si pone l’obiettivo di ridurre al 2030 le emissioni di gas climalteranti fino a 43,5 milioni di tonnellate (escluso il settore soggetto ad ETS-Emissions Trading Scheme), che significa una riduzione del 43.8% rispetto al 2005. Regione Piemonte ha approvato nel 2022 il primo stralcio della Strategia Regionale sul Cambiamento Climatico (SRCC).

Fondazione Cariplo con la propria attività intende contribuire al contrasto al cambiamento climatico. In particolare, dal 2019 ha avviato il progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima, finalizzato a stimolare i territori a sperimentare Strategie di Transizione Climatica attivando alleanze territoriali per contrastare il cambiamento climatico a livello locale e raggiungere la neutralità climatica al 2040.

Tra le diverse emergenze, due aspetti particolarmente preoccupanti sono quelli relativi alla salvaguardia della risorsa suolo e della risorsa idrica, sia in ambito urbano che nel territorio rurale.

Infatti, come indicato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dal Sistema nazionale protezione ambiente (SNPA), nel 2022 sono stati persi 2,4 metri quadrati di suolo al secondo, ovvero oltre 21 ettari al giorno. Sono ritmi che in Italia non si vedevano da 11 anni. Per quanto riguarda lo stato delle riserve idriche lombarde nel 2022, ARPA ha rilevato che la disponibilità, sotto forma di neve e acqua di invasi idroelettrici e laghi prealpini, è fermo a 1,4 miliardi di mc, ben il 60% in meno del dato medio stimato nel quindicennio precedente.

In questa situazione è quindi necessario, in un quadro climatico ormai chiaramente modificato, migliorare la gestione e l’utilizzo delle risorse idriche garantendone la sufficiente disponibilità senza compromettere gli equilibri ecologici e idrologici ed evitare di utilizzare nuovo suolo/ridurre l’estensione delle superfici impermeabilizzate, anche per limitare gli impatti degli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.

Tra il 2010 e il 2025 la Fondazione ha sostenuto diversi partenariati di enti interessati a candidarsi ai principali programmi europei in campo ambientale (LIFE, Interreg, Alpine Space, Erasmus, etc.): ben 22 progetti sono risultati assegnatari di un contributo dalla Commissione Europea, per un totale di circa 65 M€, in ambiti che andavano dalla tutela della biodiversità, sia terrestre che acquatica, all’adattamento ai cambiamenti climatici, oltre ad attività di sensibilizzazione di cittadini e stakeholders. 

Oltre al sostegno economico (circa 5 M€ di contributi totali deliberati), la Fondazione ha fornito un supporto alla partecipazione, organizzando un percorso sull’europrogettazione con esperti per illustrare le varie iniziative e opportunità di finanziamento a livello europeo. È stata inoltre messa a disposizione la “Guida all’Europrogettazione” per orientarsi nel sistema dei fondi comunitari a gestione diretta e indiretta e partecipare ai bandi e ai programmi europei. La Guida nasce dalla collaborazione tra la Fondazione CRT, la Fondazione Cariplo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in partenariato con altre Fondazioni di origine bancaria (Fondazione di Trento e Rovereto, Fondazione Perugia, Fondazione Cariverona, Fondazione Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano-Sparkasse, Fondazione Sardegna) e ACRI. La Guida è anche un podcast promosso e ideato da Fondazione CRT: qui le prime quattro puntate.

I  progetti:

Fondazione Cariplo individua nella promozione dei green jobs tra i giovani una risposta potenzialmente importante in termini sia di occupazione, che di ripercussioni sulla sostenibilità ambientale del tessuto produttivo. Per promuovere i green jobs Fondazione Cariplo ha lavorato a stretto contatto con attori territoriali ed esperti del settore, attraverso audizioni e tavoli di lavoro. Tra i vari interlocutori si citano: Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia; Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi; Camera di Commercio Milano, Monza Brianza, Lodi; Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia; Sportello Green Jobs; Sportello Stage ACTL; Altreconomia; Climate-KIC. 

Obiettivo del progetto, attivo dal 2015 al 2023, è stato quello di aumentare la consapevolezza dei giovani sulle opportunità, le competenze e i profili richiesti dai green jobs e sviluppare le competenze trasversali sempre più richieste dalla green economy. 

In particolare, Green Jobs nel corso delle 8 edizioni ha consolidato e proposto alle classi quarte delle scuole secondarie di secondo grado del territorio di riferimento della Fondazione due percorsi: 

  • Il percorso di orientamento ai green jobs (2015-2023) finalizzato ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli studenti sulle opportunità formative e professionali offerte dalla green economy, orientando i giovani verso scelte più consapevoli e sostenibili. Svolto in collaborazione con Green Jobs Hub, ha previstoincontri di presentazione dei green jobs, testimonianze di professionisti della green economy e colloqui individuali con esperti orientatori e psicologi del lavoro.   
  • Il percorso di autoimprenditorialità green (2015-2021)  orientato a promuovere lo sviluppo delle competenze trasversali legate ai temi dell’imprenditorialità e della sostenibilità ambientale sempre più richieste dalla green economy. Svolto in collaborazione con Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab, ha integrato temi ambientali e imprenditoriali per ideare una mini-impresa green in ambito scolastico. Gli studenti hanno percorso tutti gli step dall’identificazione del problema ambientale, all’ideazione, alla definizione del business plan, fino ad arrivare allo sviluppo di un prodotto o un servizio green.  

Dal 2018 al 2021, il percorso di formazione all’autoimprenditorialità green si è esteso ad altre regioni italiane, grazie alla partecipazione di varie Fondazioni di origine bancaria aderenti alla Commissione Sviluppo Sostenibili di Acri, tra cui: Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispezia, Fondazione Caritro, Fondazione Cariparo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas e Fondazione Carisal.   

Dal 2015 ad oggi in Lombardia:   

  • 890 classi partecipanti    
  • 17.200 studenti coinvolti   
  • + di 6.000 colloqui individuali di orientamento    
  • oltre 200 testimonianze di esperti aziendali   

A conclusione del progetto, è stato predisposto il Quaderno che descrive il protocolli formativi e la loro evoluzione nel tempo, oltrechè all’analisi della letteratura internazionale e  un’analisi dell’impatto del progetto in termini di scelte accademiche green fatte dai ragazzi che hanno partecipato al percorso. Dal Quaderno sono state estratte Linee guida diffuse a docenti e formatori come strumento per promuovere nelle scuole attività didattiche legate alla sostenibilità . 

Scuola 21

Il problema

Per affrontare la complessità del presente c’è bisogno di una scuola capace di sviluppare negli studenti non solo conoscenze ma competenze. Competenze che aiutino gli studenti a cogliere i problemi globali in maniera sistemica, a costruire rapporti di connessione tra fenomeni apparentemente distanti, a contestualizzare l’esperienza personale in uno scenario più ampio e condiviso, a rafforzare lo spirito critico e il senso di appartenenza al proprio territorio. Tali competenze sono essenziali per evitare un approccio superficiale al tema della sostenibilità ambientale. Tuttavia, nel sistema educativo italiano si rileva una carenza di proposte didattiche che stimolino lo sviluppo di tali competenze.

Gli obiettivi

Attraverso il progetto SCUOLA 21, Fondazione Cariplo ha contribuito al miglioramento dell’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale. Ha proposto la diffusione di una metodologia didattico-formativa curriculare, interdisciplinare e orientata allo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza. Tale metodologia è applicata affrontando specifiche tematiche ambientali (energia, biodiversità, qualità ambientale dei territori e climatici) nel contesto territoriale in cui gli studenti vivono o studiano.

Modalità di intervento

La metodologia proposta da Scuola 21, messa a punto durante la fase di sperimentazione del progetto in collaborazione con insegnanti ed esperti di didattica e di ambiente (2008-2011), ha previsto la realizzazione di percorsi didattici articolati in 4 fasi (esplorazione dell’argomento, problematizzazione, raccolta dati essenziali, intervento finale) da realizzare nel corso di due anni scolastici successivi.

Risultati ottenuti

Grazie alle quattro edizioni del bando SCUOLA 21 (dal 2011 al 2014) la Fondazione: ha finanziato 106 Istituti Scolastici e CFP: ha coinvolto 212 classi, circa 1270 docenti e 4200 studenti ha realizzato una pagina internet dedicata in cui sono scaricabili gli strumenti elaborati dal Progetto Scuola 21, i progetti realizzati nelle scuole, la rassegna stampa del progetto (con oltre 150 articoli), video delle attività svolte e le testimonianze di studenti e docenti; ha attivato una Comunità di pratica a cui partecipano alcuni docenti responsabili dei progetti; ha facilitato la collaborazione delle scuole con oltre 150 enti attivi in campo ambientale.

La perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi rappresentano uno dei principali rischi ambientali che affronteremo nei prossimi anni. All’impatto sulla qualità ambientale si unisce l’aspetto economico: oltre il 50% del PIL globale, pari a 44 trilioni di dollari, è generato da attività economiche che dipendono dalla natura e dai suoi servizi (The Global Risks Report 2023, World Economic Forum), ma il declino dei servizi ecosistemici potrebbe comportare una sua contrazione fino a 2,7 trilioni di dollari entro il 2030 (The Economic Case for Nature, 2021, World Bank).

Davanti a questo scenario investire in progetti di conservazione della biodiversità consente di generare valore economico: i benefici economici derivanti da tali investimenti sono stimati in circa 70.000 milioni di euro a livello europeo entro il 2050 e ogni euro investito in biodiversità è in grado di generare un ritorno di 14,7€ sotto forma di benefici per la collettività (benefici che derivano dai servizi ecosistemici come lo stoccaggio e il sequestro del carbonio, la regolazione della qualità dell’acqua, l’impollinazione e la produzione di materie prime rinnovabili) (Impact assesment study for the European Commission to support the development of legally binding EU nature restoration, 2023, Trinomics, IEEP, UNEP-WCMC & IUCN).

Gli obiettivi di ripristino della biodiversità sono ambiziosi e per raggiungerli è necessario creare delle partnership pubblico-private, fare rete e creare spazi di collaborazione anche con il settore privato: in questa sfida, Fondazione Cariplo può svolgere il ruolo di soggetto aggregatore, facilitando la nascita di relazioni e la messa a sistema di risorse umane ed economiche tra territorio e imprese.

Nel 2023 nasce quindi il progetto Join Nature, con l’obiettivo di coinvolgere le imprese nella tutela del capitale naturale e della biodiversità. Partecipando alla call to action (vedi allegato a fondo pagina), le imprese operanti nel territorio di riferimento della Fondazione Cariplo (Lombardia e le province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola) possono cofinanziare interventi di riqualificazione naturalistica. Gli interventi (es. piantumazioni e interventi di forestazione, riqualificazione di habitat, reintroduzione di specie animali e vegetali autoctone, potenziamento dei corridoi ecologici terrestri e fluviali, interventi di riqualificazione fluviale, ecc.) sono raccolti in un portfolio in continuo aggiornamento (vedi allegato a fondo pagina) che riporta, per ciascun intervento, una scheda di sintesi con le informazioni principali. È inoltre possibile ricercare interventi nelle aree dove hanno sede gli stabilimenti delle imprese interessate.

Oltre a questo, c’è un altro aspetto importante che caratterizza Join Nature e ne costituisce la proposta di valore e cioè che sempre grazie ai contatti locali di Fondazione Cariplo, si potranno attivare le organizzazioni non profit (cooperative sociali, associazioni sportive, enti di formazione ambientale) e le istituzioni territoriali, per favorire il coinvolgimento attivo della cittadinanza e della comunità: Join Nature rappresenta l’occasione di progetti condivisi e partecipati di tutela e valorizzazione della biodiversità e anche di fruizione del territorio.

Fondazione Cariplo contribuisce alla realizzazione degli interventi individuati nel portfolio con un budget complessivo di 1.000.000 euro sottoforma di contributo agli enti gestori delle aree naturalistiche individuate. 

Ad oggi sono attive le collaborazioni con Edison per il progetto “Terrazze con Vista” a cura dell’Associazione Fondiaria Terraviva, Gruppo CAP per i progetti “Apistrade”, “Apistrade 2” e “Riqualificazione del Seveso” a cura del Parco Nord Milano, Bolton Food per il progetto di “Sistemazione del sentiero naturalistico nella Valle del Seveso” a cura del Parco delle Groane, Crédit Agricole Creditor Insurance per il progetto di “Riqualificazione Bosco Villoresi in comune di Carugate”, a cura del Parco Agricolo Nord Est e A2A per il progetto di “Riqualificazione aree umide a favore di Ardea cinerea e Rana Latastei” a cura di LIPU.

  1. PREMESSA
    Il bando “ERC Attrattività – Reclutare i vincitori dei grant dell’European Research Council per potenziare il sistema della ricerca locale” è un bando senza scadenza che si inserisce nella linea di mandato “Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità”.
  2. IL CONTESTO
    Nel panorama dei finanziamenti europei alla ricerca, i bandi promossi dall’European Research Council (ERC) si caratterizzano per l’elevata competitività premiando solo gli scienziati migliori dotati di idee innovative. I dati relativi all’andamento delle call 2023 testimoniano che gli italiani sono molto competitivi, ma il nostro Paese si conferma poco attrattivo in termini di numero di ricercatori che decidono di svolgervi la propria ricerca.
    Secondo le statistiche relative alla call ERC Starting Grant, su 400 vincitori, gli italiani sono 57 posizionando il nostro Paese al secondo posto dopo la Germania per numero di finanziamenti ottenuti.
    Tuttavia, osservando i dati relativi ai paesi ospitanti, solo 32 progetti verranno realizzati presso università e centri di ricerca italiani collocando il nostro Paese al quarto posto in graduatoria. Con riferimento alle statistiche relative alla call ERC Consolidator Grant, la performance del Paese è purtroppo peggiore: l’Italia conferma il secondo posto per numero di finanziamenti ottenuti a livello di singoli ricercatori ma precipita al settimo posto per numero di finanziamenti ospitati. Infatti, su 308 vincitori, gli italiani sono 36 ma solo 15 progetti si realizzeranno in Italia.
  3. GLI OBIETTIVI
    A fronte di questo scenario, Fondazione Cariplo conferma il proprio impegno nel supportare le
    università e i centri di ricerca ad attrarre ricercatori stranieri o italiani all’estero già titolari di un
    finanziamento ERC. Tale intervento è giustificato dalla volontà della Fondazione di potenziare il
    1 https://erc.europa.eu/projects-statistics.
    2 Il movimento europeo che caratterizza il tema della Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI) è attivo oramai da anni soprattutto nel contesto europeo (https://www.sis-rriconference.eu/wpcontent/uploads/2014/12/RomeDeclaration_Final.pdf). Ad oggi è
    sistema della ricerca locale; grazie al trasferimento dei vincitori ERC, infatti, il territorio di riferimento
    della Fondazione si arricchirà di nuove competenze, risorse, collaborazioni internazionali e occasioni di crescita per i giovani ricercatori locali.
    Al fine di potenziare l’impatto sociale dei progetti finanziati, la Fondazione intende promuovere anche attività di dialogo con la società civile, in un’ottica di Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI)
    In particolare, i progetti dovranno prevedere un piano di comunicazione che sia inclusivo e aperto agli stakeholder diversamente implicati nel progetto di ricerca e che favorisca l’attivazione di uno scambio bidirezionale tra ricerca e società.
  4. LINEE GUIDA
    4.1 Soggetti destinatari Enti pubblici o privati non profit che svolgono attività di ricerca scientifica. Per maggiori dettagli si rimanda ai “Criteri generali per la concessione dei contributi” disponibili on line per il download.
    4.2 Progetti ammissibili Per essere ammessi alla valutazione, i progetti dovranno rispettare i requisiti di seguito specificati.
  • prevedere il reclutamento di un vincitore ERC che abbia originariamente indicato come organizzazione ospitante un centro di ricerca estero ma che – attivando il meccanismo della
    portabilità del contributo – si renda ora disponibile a spostare la sua ricerca nel territorio
    di intervento della Fondazione;
  • predisporre un piano di disseminazione redatto sulla base delle Linee guida per il piano di comunicazione disponibili on line per il download.
    Il progetto dovrà essere realizzato presso una struttura operativa situata sul territorio di
    riferimento della Fondazione. Le azioni riferite ad possibile descrivere la RRI come un processo dinamico e iterativo che intende allineare la ricerca e l’innovazione ai valori, bisogni e
    aspettative dei cittadini. La RRI, inoltre, mira a coinvolgere attivamente tutti gli attori diversamente impegnati nelle pratiche della ricerca e innovazione, rendendoli mutualmente responsabili
    sia relativamente al processo di ricerca sia relativamente ai risultati prodotti.
    ERC Attrattività – Reclutare i vincitori dei grant dell’European Research Council per potenziare il sistema della ricerca locale eventuali partner potranno essere realizzate anchepresso altre strutture.
    Il costo totale dell’intervento dovrà prevedere esclusivamente i costi addizionali di progetto3 più le
    spese correnti nel rispetto dei criteri di eleggibilità edei massimali di seguito elencati:
  • A03 – “Acquisto di arredi e attrezzature”
    Tale voce di spesa non dovrà superare la soglia del 30% dei costi addizionali di progetto e potrà
    riguardare il costo totale sostenuto per l’acquisto di attrezzature o programmi software di uso pluriennale acquisiti ex novo, di cui si dimostri la reale necessità per la realizzazione del piano sperimentale. In questa categoria di spesa potranno essere compresi anche i costi relativi ad eventuali opere murarie occorrenti all’istallazione delle attrezzature.
  • A04 – “Altre spese per investimenti
    ammortizzabili” Tale voce di spesa dovrà riguardare i costi di brevettazione e gli importi da sostenere
    nell’ipotesi di affitto di attrezzature.
  • A06 – “Personale non strutturato”
    Tale voce di spesa dovrà comprendere il solo personale addetto alla ricerca, con esclusione quindi di figure cui competano ruoli amministrativi.
  • A07 – “Prestazioni professionali di terzi”4
  • A08 – “Materiali di consumo”
    Tale voce di spesa non dovrà comprendere
    cancelleria d’ufficio e fotocopie.
  • A09 – “Spese correnti”
    Tale voce di spesa non dovrà superare la soglia
    del 5% dei costi addizionali di progetto.
  • A10 – “Altre spese gestionali”
    Tale voce di spesa dovrà comprendere le spese
    per missioni, pubblicazioni, partecipazione e/o
    organizzazione di congressi e attività di
    networking. All’interno di tale voce potranno
    essere inclusi anche eventuali benefit offerti al
    ricercatore e alla sua famiglia.
    3
    Per “costi addizionali di progetto” si intende la sommatoria
    delle voci A03, A04, A06, A07, A08, A10. In altre parole, il
    contributo richiesto meno la voce A09.
    4
    Rientrano in questa voce di spesa anche i costi per la
    certificazione del professionista abilitato iscritto al Registro dei
    Revisori Legali. Ai soli fini del calcolo finalizzato ad accertare se
    sussiste o meno l’obbligo di acquisire la Relazione del
    professionista abilitato iscritto al Registro dei Revisori Legali
    (audit), si precisa che l’importo da assumere a riferimento si
    Si precisa che saranno ritenute inammissibili le
    spese direttamente collegate alla ricerca finanziata
    da ERC e perciò a rischio di decurtamento fondi da
    parte dell’ente europeo.
    Fondazione Cariplo garantirà la copertura del 100%
    dei costi di progetto; pertanto, il contributo
    richiesto dovrà coincidere con il costo totale. La
    richiesta di contributo non potrà essere superiore a
    300.000 Euro.
    Per quanto concerne la tempistica, i progetti
    dovranno avere durata massima pari a 60 mesi.
    Con la partecipazione al bando, l’organizzazione
    accetta e si impegna a rispettare le indicazioni
    contenute nei seguenti documenti “Policy della
    Fondazione Cariplo in tema di tutela della proprietà
    intellettuale”, “Policy di open access” e “Linee guida
    per la citazione del contributo nelle comunicazioni
    scientifiche” disponibili on line per il download. Si
    rammenta che tutte le pubblicazioni che
    deriveranno dal progetto dovranno riportare
    l’affiliazione dell’organizzazione con cui la proposta
    progettuale è stata presentata. Inoltre, ai fini della
    predisposizione della candidatura, si raccomanda
    un’attenta lettura della “Guida alla
    presentazione dei progetti su bandi” e delle FAQ
    appositamente redatte per il presente bando.
    4.3 Criteri
    La valutazione di merito dei progetti pervenuti sarà
    svolta sulla base dei criteri di seguito rappresentati:
  1. Coerenza tra il profilo del ricercatore reclutato,
    le strategie di sviluppo dell’organizzazione
    proponente e il sistema di ricerca locale (peso
    25%).
  2. Efficacia delle attività proposte e addizionalità
    rispetto alla ricerca finanziata da ERC (peso
    30%).
  3. Impatto in termini di nuove competenze
    apportate, potenziamento dell’organizzazione
    ottiene moltiplicando i costi inseriti nel Piano Economico
    (sommatoria delle voci A06, A07, A08, A09 e A10), per il
    coefficiente 1,25. Si raccomanda, inoltre, di fare riferimento alla
    “Guida alla Rendicontazione” e alle “Linee guida per
    l’affidamento dell’incarico di audit”; entrambi i documenti sono
    consultabili sul sito internet. Ad ogni modo, si anticipa che in
    caso di finanziamento la Fondazione confermerà ai singoli
    beneficiari l’eventuale obbligo di soddisfare l’adempimento in
    questione.
    ERC Attrattività – Reclutare i vincitori dei grant dell’European Research Council per potenziare il sistema della ricerca locale
    Pagina 5 di 5
    proponente ed entità del finanziamento
    europeo trasferito (peso 25%).
  4. Disseminazione alla comunità scientifica e alla
    società civile (peso 10%).
  5. Presenza di un adeguato piano finanziario
    opportunamente motivato e dettagliato anche
    in termini di durata (peso 10%).
    4.4 Iter di presentazione
    Per presentare una candidatura nell’ambito del
    presente bando, è necessario inviare
    preventivamente un pre-progetto nel rispetto della
    procedura indicata nella “Guida alla presentazione
    dei progetti su bandi” disponibile on line per il
    download. Si segnala che il pre-progetto non
    rappresenta una richiesta ufficiale di contributo ma
    è unicamente finalizzato a un momento preliminare
    di confronto.
    A seguire, sarà necessario presentare la domanda
    di contributo che dovrà essere corredata dei
    seguenti documenti obbligatori:
  • Descrizione dettagliata di progetto5
    in formato
    PDF;
  • Piano economico in formato EXCEL;
  • Lettera accompagnatoria6;
  • Accordo di partenariato7
    ;
  • Piano di comunicazione8
    in formato PDF;
  • Accettazione della richiesta di portabilità del
    contributo da parte di ERC oppure
    autodichiarazione a firma del vincitore ERC di
    voler sottomettere/aver sottomesso la richiesta
    di portabilità del contributo9
    .
  1. BUDGET DISPONIBILE, SPESE
    AMMISSIBILI E/O INAMMISSIBILI
    Il budget a disposizione del presente bando
    ammonta a 900.000 Euro.
    Con riferimento alle spese ammissibili e/o
    inammissibili, si rimanda a quanto indicato al
    precedente paragrafo 4.2 “Progetti ammissibili”.
    5
    La descrizione dettagliata di progetto dovrà essere redatta sulla
    base dei form messi a disposizione per il bando.
    6
    La lettera accompagnatoria dovrà essere redatta sulla base del
    form disponibile online per il download.
    7
    L’accordo di partenariato sarà un documento obbligatorio solo
    nel caso in cui siano presenti partner di progetto e dovrà essere
    redatto sulla base dei form disponibili on line per il download.
  2. COMUNICAZIONI E INFORMAZIONI
    La Fondazione, in quanto soggetto privato, non è
    tenuta all’osservanza di procedure di evidenza
    pubblica e ha la facoltà di non assegnare in tutto o
    in parte il budget previsto.
    Il presente testo del bando e i documenti citati sono
    disponibili sul sito web di Fondazione Cariplo
    (www.fondazionecariplo.it).
  3. SINTESI*
    Bando
    ERC Attrattività – Reclutare i vincitori
    dei grant dell’European Research
    Council per potenziare il sistema
    della ricerca locale
    Tipo Senza scadenza
    Budget
    disponibile € 900.000
    Obiettivi Potenziamento del contesto di
    ricerca locale
    Destinatari Enti che svolgono direttamente
    attività di ricerca scientifica
    Principali
    limiti di
    finanziamento
    Contributo massimo:
    € 300.000
    Riferimenti
    Area Ricerca Scientifica Contatti staff
    disponibili sul sito web
    www.fondazionecariplo.it
  • I dati riportati al paragrafo “Sintesi” hanno mera valenza riassuntiva
    delle condizioni e clausole riportate nel testo del bando, alle quali si
    rinvia per una descrizione integrale

Sostenere percorsi per la neutralità climatica al 2040 e per la resilienza delle comunità ai rischi connessi al cambiamento climatico attraverso la creazione di alleanze territoriali Obiettivo specifico:
Accompagnare le alleanze territoriali nella definizione e realizzazione di Strategie di Transizione Climatica (STC) Call for ideas Strategia clima –19 febbraio 2024 Albachiara Papi – Lotta all’estate con le fontane. Concorso F2Click 3 Fondazione Cariplo sostiene le alleanze territoriali attraverso:
Fase 1. Servizio di Tutoraggio (ST) per la definizione dell’idea progettuale (ST è fornita da consulenti selezionati da FC)
Fase 2. Assistenza Tecnica (AT) per lo sviluppo dell’idea progettuale e la redazione di una Strategia di Transizione Climatica e la progettazione di alcuni interventi (AT è fornita da consulenti selezionati da FC)
Fase 3. Implementazione della STC sostegno alla realizzazione di alcuni degli interventi previsti (ad es.: depavimentazione, forestazione, riqualificazione aree umide, formazione personale PPAA, monitoraggio climatico, mobilità sostenibile, etc.…) Strategia
Call for ideas Strategia clima –19 febbraio 2024
Claudio Compagni –Deserto nel Po. Concorso F2Click
Soggetti ammissibili
4
rispetto alle edizioni precedenti
maggiore flessibilità e nessun obbligo di aggregazione con altre PPAA per i comuni/enti al di sopra della soglia dei 10.000 abitanti
Partenariato obbligatorio di almeno 3 soggetti del territorio:
Capofila:
comune singolo avente un numero complessivo di residenti superiore alle 10.000 unità (al 31/12/2023)
comunità montana, unione/consorzio/associazione di comuni o raggruppamento di comuni, il cui numero complessivo di residenti deve essere superiore alle 10.000 unità (al 31/12/2023) Partner (almeno uno per ciascuna delle seguenti tipologie di soggetti):
Ente gestore di area naturalistica
Organizzazione privata non profit

Tipo

descrizione

Altro titolo

descizione

Sulla scorta di queste esperienze, nel 2018 la Fondazione, insieme a Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, ha siglato un Accordo di collaborazione volto alla progettazione e alla realizzazione di Piani Integrati della Cultura (PIC) finalizzati ad attuare, sia su scala territoriale che su tematiche prioritarie, interventi integrati e sinergici sul patrimonio e sulla produzione culturale in grado di promuovere processi di valorizzazione, consolidandone il legame con lo sviluppo economico e l’attrattività turistica. Nati per iniziativa pubblica, i PIC rappresentano il naturale coronamento di un processo condotto in collaborazione con un’istituzione privata, che si è sempre posta l’obiettivo di innovare, sperimentare, catalizzare risorse potenziali. Un ulteriore esempio è rappresentato dal Programma intersettoriale Lacittàintorno, lanciato nel 2016 nell’ambito di un Protocollo di intesa con il Comune di Milano, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e dell’offerta culturale in tre aree milanesi individuate come prioritarie in termini di criticità e di potenziali risorse. Negli ultimi anni, inoltre, sono stati emessi bandi espressamente volti alla rigenerazione di spazi dismessi attraverso l’innesto di nuove funzioni culturali, come il bando Spazi in trasformazione (2021), o finalizzati al ripristino dell’originale bellezza, anche paesaggistica, dei luoghi oggetto d’intervento, come il bando La bellezza ritrovata (2021). L’iniziativa più recente in tale ambito è rappresentata dal bando Luoghi da rigenerare (attivo dal 2023), strumento teso a promuovere la riattivazione di luoghi inseriti in contesti già oggetto di politiche pubbliche e processi di rigenerazione, con l’obiettivo di promuovere azioni integrate e sostenibili sul lungo periodo.

Nel corso della realizzazione delle iniziative, si è resa sempre più evidente la necessità di competenze tecniche specifiche che soggetti esperti nella produzione e gestione di attività artistiche e culturali non necessariamente possiedono. In particolar modo, negli ultimi anni tale necessità è stata riscontrata nell’ambito della realizzazione del percorso di accompagnamento sul bando Spazi in trasformazione: l’accompagnamento, realizzato con il supporto tecnico di KCity – Rigenerazione urbana, è stato proposto con l’obiettivo di diffondere l’approccio francese dell’urbanismo transitorio promosso dal bando stesso e le opportunità ad esso connesse. In tale occasione si è rilevata, da un lato, una buona qualità nella proposta artistica e culturale immaginata dagli enti proponenti; dall’altro lato, invece, in alcuni casi si è rivelato difficoltoso affrontare ragionamenti in merito al contesto, alla visione di trasformazione sul lungo periodo e alla sostenibilità delle operazioni. Oltre alla consulenza one-to-one riservata agli enti beneficiari del bando Spazi in trasformazione, con KCity sono state organizzate anche sessioni di formazione online sul metodo e gli strumenti del riuso transitorio e, a conclusione dei 3 anni di accompagnamento, è stato prodotto un report finale sull’esperienza disponibile sul sito di KCity.

Sulla base delle esperienze citate, dal 2023 Fondazione Cariplo ha scelto di lavorare sulla diffusione di competenze nell’ambito della rigenerazione urbana a base culturale, supportando gli enti del Terzo Settore e gli enti pubblici del proprio territorio di riferimento (Lombardia e province di Novara e VCO) nell’ideazione e definizione di proposte progettuali coerenti, sostenibili sul lungo periodo e integrate con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano. È con queste intenzioni che è stato avviato il lavoro finalizzato all’istituzione di un hub per la rigenerazione urbana a base culturale, dal nome BeiLuoghi, nella convinzione che la rigenerazione urbana a base culturale rappresenti un potente strumento a sostegno di processi di sviluppo sostenibili, accessibili e innovativi. BeiLuoghi, progettato e realizzato in collaborazione con Fondazione Housing Sociale e, si propone di diventare uno spazio e un riferimento per l’avvio e sviluppo di una stagione di progetti di rigenerazione urbana a base culturale, promuovendo la diffusione di conoscenze e strumenti per lo sviluppo del territorio e di infrastrutture sociali sostenibili. In tal senso il ruolo del progetto è anche quello di favorire l’intermediazione tra soggetti di diversa natura, offrendo l’opportunità di facilitare lo sviluppo di progetti articolati e condivisi.

Da settembre 2025 riparte il percorso di accompagnamento realizzato con la consulenza tecnica di Avanzi – Sostenibilità per azioni, CheFare, Codici Ricerca e intervento, KCity e l’Area Progettazione di Fondazione Housing Sociale, che affiancheranno i 9 enti selezionati tramite Call nella progettazione di luoghi attrattivi, sostenibili e condivisi con le comunità dei territori di riferimento.

Nel 2024 sono stati selezionati 5 enti privati non-profit attivi in campo ambientale che partecipano al programma.
Sinergie in Azione è realizzato con la collaborazione di Cariplo Factory e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Per maggiori informazioni consulta il sito di progetto.

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