ll cortometraggio Luci di Comunità – realizzato da Fondazione Bullone – vuole celebrare il 25° anniversario della nascita delle prime Fondazioni di Comunità di Cariplo.

Le Fondazioni di Comunità attivate e sostenute da Fondazione Cariplo rappresentano la declinazione italiana delle Community Foundation nate in Nord America all’inizio del ‘900, ma si innestano nella lunga storia di attenzione al sociale tipica della cultura italiana. In particolare, Fondazione Cariplo ha declinato il modello importato dagli Stati Uniti, attivando sul territorio di propria competenza enti indipendenti e autonomi, capaci di rendere più capillare il proprio sostegno alle realtà non profit più piccole e meno strutturate, che spesso hanno difficoltà a rispondere alle iniziative filantropiche proposte dalla stessa Fondazione Cariplo. A partire dal 1999, ha fatto nascere e tutt’ora sostiene 16 Fondazioni di Comunità attive sul territorio lombardo e nelle province di Novara e Verbano Cusio Ossola (una fondazione di comunità per ogni provincia, a eccezione dell’Area Metropolitana milanese, in cui operano tre Fondazioni di Comunità).

Attraverso una narrazione poetica e immersiva, Luci di Comunità racconta un mondo in cui i bisogni di ciascuno trovano risposta grazie alla generosità e al supporto reciproco. Il corto esplora il ruolo fondamentale di Fondazione Cariplo e delle 16 Fondazioni di Comunità Cariplo nel creare legami, colmare necessità e permettere alle persone di “brillare” insieme.

Fondazione Cariplo ha affidato a Fondazione Bullone la realizzazione di un prodotto video emozionale e d’impatto, finalizzato a esplorare l’importanza del dono, a partire da piccoli, ma significativi, gesti quotidiani. Fondazione Bullone ha curato l’ideazione, la regia e la produzione di uno short film, la cui narrazione visiva si concentra sull’interconnessione tra le esigenze del territorio e i doni che rispondono alle suddette necessità. Luci di Comunità ha così lo scopo di raccontare l’importanza e l’impatto che le sedici Fondazioni di Comunità a oggi attive rivolgono per unire le necessità del territorio alla generosità di persone, aziende e istituzioni.

Bill Niada, Presidente e Fondatore di Fondazione Bullone commenta: “La nostra mission è accompagnare giovani adulti con esperienze di fragilità e patologie importanti alla riscoperta della propria identità oltre la malattia. Il nostro obiettivo è valorizzare dei talenti di ognuno, cercando di portare valore nella società attraverso un metodo concreto e proattivo. In questo cortometraggio, i beneficiari di Fondazione Bullone sono diventati attori per un giorno, rendendosi volti di istanze e valori che attraversano la vision e la mission di entrambe le fondazioni. Siamo estremamente orgogliosi di questo lavoro, sia per la qualità poetica del corto, sia per la finalità che rappresenta. Spero possa emozionare altri come ha emozionato me”.

Infatti, attraverso il Progetto Fondazioni di Comunità, Fondazione Cariplo sostiene ogni anno questa rete, promuovendo la filantropia di comunità e rendendo più capillare la propria azione, grazie a uno stanziamento complessivo di 539 Mln/€. Nel tempo, le Fondazioni di Comunità sono diventate veri e propri presidi territoriali, capaci di intercettare i bisogni emergenti, selezionare le priorità e aggregare risorse per rispondere in modo concreto alle sfide sociali: erogano mediamente ogni anno circa 35 Mln/€ a enti non profit del territorio di riferimento.

Le Fondazioni di Comunità del “sistema” di Fondazione Cariplo sono, dunque, istituzioni filantropiche autonome e indipendenti che si propongono di attrarre e aggregare enti e risorse per realizzare iniziative di interesse generale a favore di una provincia. Affrontano i bisogni delle comunità locali, promuovendo la cultura del dono e la partecipazione della cittadinanza, degli enti non profit, degli enti pubblici e delle aziende private.

Azionamenti 4
Storie di dirigenti, professori e professoresse delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia e del Piemonte orientale di cui abbiamo raccolto le testimonianze e opinioni con l’obiettivo di valorizzarle e portarle all’attenzione collettiva: persone che operano da anni all’interno del sistema d’istruzione, sensibili al tema del contrasto alla dispersione scolastica e che hanno aderito al progetto azionamenti | Laboratorio di possibilità di Fondazione Cariplo, includendolo all’interno dei programmi del loro istituto. Sono, in sintesi, le interviste pubblicate sul sito di azionamenti dal team di Cariplo Factory – hub di innovazione che ha supportato la gestione e organizzazione del progetto – in occasione del primo biennio di azionamenti.
Oltre dieci interviste in forma scritta, consultabili pubblicamente sul sito e i canali social, che offrono uno spaccato inedito da parte di coloro che si trovano in prima linea nel contrasto alla dispersione dei più giovani e grazie ai quali “azionamenti” ha potuto raggiungere oltre 1.700 tra studenti e studentesse.

Le cause della dispersione scolastica secondo dirigenti e docenti

Divario linguistico, problemi socioeconomici della famiglia di origine, fragilità psicologiche, lontananza dal luogo di studio, disturbi dell’apprendimento non diagnosticati per tempo, ma anche scelte non ponderate del percorso di studi, desiderio di accedere anzitempo al mondo del lavoro, strascichi di lungo periodo della pandemia e del conseguente lockdown: sono queste le principali cause individuate dalla maggior parte dei dirigenti e professori per spiegare le origini e la persistenza degli elevati tassi di abbandono e dispersione, che nel nostro Paese sfiora ancora ampiamente la doppia cifra percentuale.

Azionamenti 1
La soluzione? Le interviste concordano su un punto: il contrasto non può essere demandato esclusivamente alla scuola, alle sue risorse limitate e al suo margine di azione ristretto alle ore di lezione. Serve adottare un approccio sistemico capace di mobilitare tutte le risorse della società, da quelle del Terzo Settore alla Pubblica Amministrazione, dai privati al mondo delle arti e della cultura, nella costruzione di una comunità educante che sappia venire incontro ai bisogni variegati di una generazione fragile e inascoltata.
"Il malessere dei più giovani è un malessere della società – ha dichiarato Lucia Gregoretti, dirigente dell’ICS Fermi di San Giuliano, durante l’intervista – genitori e insegnanti hanno bisogno della collaborazione di altre figure professionali ed esterne al mondo della scuola e della famiglia per poter dare ai più giovani un messaggio diverso, di speranza”.

Verso lo sviluppo di nuovi strumenti rapidamente scalabili, nel segno di una fiducia “illimitata” per le nuove generazioni
Nelle interviste emerge, in particolare, il bisogno di sviluppare nuovi strumenti e metodologie che non si limitino a comprendere il fenomeno, ma siano in grado di fornire una risposta concreta, puntuale e “scalabile” – adattabile, cioè, a diverse situazioni e contesti – al bisogno di ascolto e di inclusione che proviene dai più giovani. In questo contesto, “azionamenti – è l’opinione di Claudio Pasi, vicepreside dell’IIS Faravelli di Stradella (Pavia)ha il pregio di fornire ai professori nuove strategie e modalità flessibili e adattabili alla singola realtà scolastica, per contrastare la dispersione e il rischio di abbandono precoce”, mentre secondo Daniele Pitturelli dell’IIS Stradivari di Cremonaazionamenti si pone in continuità e in maniera complementare agli interventi previsti dal PNRR per prevenire il rischio di abbandono dei più giovani: gli incontri previsti dal progetto si sono rivelati essere di grande stimolo per i nostri studenti, muovendo finalmente ‘qualcosa’ dentro di loro.”

Guardando al futuro, molti docenti e dirigenti auspicano un cambio profondo del metodo di insegnamento, dalla struttura degli ambienti scolastici alla flessibilità negli orari e nel rapporto con gli studenti, per stimolare la partecipazione di studenti e studentesse e metterli nella condizione di diventare protagonisti del proprio futuro, scolastico e professionale. Come dichiarato da Monica Meroni, Dirigente dell’IC Daniela Mauro di Pessano con Bornago, “se gli insegnanti sono messi nelle condizioni di potersi esprimere al meglio, di operare in un ambiente che li stimola alla creatività e allo scambio tra pari, e al contempo li supporta da un punto di vista psicologico, possiamo compiere dei passi avanti nel contrasto a un fenomeno che ha delle conseguenze profonde sulla nostra società, attuale e futura”.

Resta, inalterabile, un persistente sentimento di fiducia, alimentato dal ritorno di investimenti significativi come quelli generati dal PNRR ma soprattutto dal contatto quotidiano, costante, con i più giovani: con le loro fragilità, ma anche con le loro infinite e spesso nascoste potenzialità.  A testimonianza di questo concludiamo questa rassegna – rimandando al sito di azionamenti per leggere le interviste complete – con le parole di Marianna Pavesi, dirigente dell’IS Fermi di Mantova: “Io nutro una fiducia “smisurata” nei giovani e nelle loro potenzialità. Forse, la nostra società si è dimenticata troppo spesso di loro, ponendoli in secondo piano rispetto ad altre urgenze che riguardavano la società più in generale, come avvenuto in occasione della pandemia.”

Trovi le voci degli studenti sul canale Instagram di Fondazione Cariplo.

è aperta la Call for ideas BeiLuoghi 2025, con la quale Fondazione Cariplo sosterrà gli enti del Terzo Settore e gli enti pubblici nell’ideazione e definizione di progetti di rigenerazione urbana a base culturale coerenti, sostenibili sul lungo periodo e integrati con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano. Verranno selezionate un massimo di 10 idee progettuali, che potranno accedere ad un percorso di assistenza tecnica e accompagnamento alla progettazione.

Le idee progettuali presentate potranno richiedere di accedere a un percorso di accompagnamento composto da un massimo di tre ambiti di assistenza tecnica, da scegliere tra i seguenti:

  • Attivazione delle reti individuazione dei potenziali soggetti da coinvolgere nella progettazione ed esecuzione delle attività;
  • Progettazione culturale definizione degli obiettivi di cambiamento e delle azioni del progetto;
  • Rifunzionalizzazione definizione della nuova conformazione dell’immobile o dello spazio di progetto, al livello della fattibilità tecnico-economica;
  • Monitoraggio e valutazione definizione di un piano di monitoraggio e valutazione dell’andamento del progetto;
  • Sostenibilità economica costruzione di un piano di sostenibilità economica sul medio e lungo periodo, orientato a rendere autosostenibile il progetto dopo la fase di start-up.

Le idee progettuali dovranno essere localizzate nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo (Lombardia e province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola). La Call scade il 28 maggio 2025 e i risultati di selezione delle candidature saranno pubblicati indicativamente entro luglio 2025; il percorso di affiancamento per i progetti selezionati si svolgerà tra settembre 2025 e marzo 2026, in modalità sia online che in presenza negli spazi di progetto. La compilazione delle candidature online sarà possibile a partire da martedì 8 aprile.

Il 17 aprile alle 10 è previsto un incontro online di presentazione della Call: per partecipare è necessario REGISTRARSI CLICCANDO QUI

 

Per rispondere al crescente bisogno abitativo, soprattuto di chi si trova a vivere una situazione di fragilità, Fondazione Cariplo ha sostenuto otto nuovi progetti sul territorio lombardo, di cui uno in provincia di Novara, uno di Varese, uno di Monza, cinque in provincia di Milano per un importo complessivo di 816 mila euro.

La dimensione abitativa svolge un ruolo fondamentale nel supporto alle persone fragili, offrendo loro un ambiente in cui recuperare, sviluppare e mantenere la propria autonomia, allo stesso tempo, rappresenta un elemento essenziale per affrontare momenti di difficoltà temporanea. Se progettato con attenzione alle specifiche esigenze, l’housing sociale può contribuire in modo significativo al benessere delle persone.

Negli ultimi anni, il disagio abitativo è aumentato, coinvolgendo fasce sempre più ampie della popolazione a causa di cambiamenti sociali ed economici, come la precarietà lavorativa, i percorsi migratori, la frammentazione delle reti familiari e l’aumento dei costi di case e affitti. La pandemia ha ulteriormente aggravato questa situazione, accentuandone le criticità.

Gli otto progetti finanziati permetteranno di attivare nuove soluzioni di housing sociale destinate a chi si trova in maggiore difficoltà, ampliando l’offerta di alloggi accessibili e garantendo percorsi di accompagnamento per favorire l’autonomia delle persone accolte. Inoltre, prevedono interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, con un impatto positivo sia sul risparmio energetico sia sull’ambiente.

Il tema dell’abitare è da sempre una priorità per Fondazione Cariplo: dal 2000 ad oggi sono stati sostenuti 403 progetti di “Housing sociale”, deliberando contributi per oltre 77 milioni di euro. La stima è di aver creato circa 6.500 posti letto per soggetti con fragilità.

I progetti

  • Ci stò – spazi per crescereGea società cooperativa sociale – Novara (NO) – €40.000
    Creazione di una palestra di autonomia per 12 giovani adulti con disabilità intellettive lievi. Il progetto prevede arredo e avvio gestionale in collaborazione con ANFFAS Novara e altre realtà territoriali.
  • Housing CRI: Il diritto all’abitare Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano – Milano (MI) – €110.000
    Ristrutturazione e avvio gestionale di 4 alloggi confiscati alla criminalità organizzata, destinati a 17 persone in grave marginalità sociale o senza fissa dimora, in collaborazione con i servizi sociali locali.
  • Una casa per noi Associazione Cascina San Vincenzo Onlus – Concorezzo (MB) – €50.000
    Start-up gestionale di un appartamento per 4 giovani con autismo in un immobile confiscato e ristrutturato con fondi PNRR, in sinergia con la rete territoriale del Dopo di Noi.
  • Finalmente a casaFondazione Zaccheo Onlus – Samarate (VA) – €150.000
    Acquisto, ristrutturazione e avvio di due appartamenti destinati a persone con fragilità fisiche e cognitive, in collaborazione con enti locali e servizi socioassistenziali.
  • Verso una nuova Casa!Associazione di volontariato La Fabbrica – Milano (MI) – €75.000
    Realizzazione di 3 posti letto per 12 percorsi di avviamento alla vita autonoma per adulti con disabilità medio/lieve nel quartiere Baggio/Forze Armate.
  • Spazio 27BFondazione S. Carlo Onlus – Legnano (MI) – €230.000
    Ristrutturazione e avvio di 17 alloggi per 38 persone fragili, all'interno di un hub di comunità, con la collaborazione della Cooperativa Intrecci e Renovo Srl.
  • Casa Sant'Annibale – Parrocchia San Lorenzo Martire – Trezzano sul Naviglio (MI) – €75.000
    Creazione di 9 posti letto in un immobile comunale, per accogliere persone fragili che necessitano di alloggio temporaneo per motivi sanitari.
  • FreeRideNivalis Cooperativa Sociale di Solidarietà Onlus – Milano (MI) – €86.000
    L’intervento si colloca nel quartiere Ortica/Forlanini, dove la Fattoria Pianeta Terra, ospiterà 4 bilocali (8 posti letto) per l’accoglienza temporanea di minori stranieri non accompagnati (MSNA) e di Care Leavers (ragazzi che, al compimento della maggiore età, vivono al di fuori della famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria)

Per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (21 marzo) CoorDown lancia la campagna di sensibilizzazione internazionale "NO DECISION WITHOUT US” insieme a Fondazione Cariplo per rivendicare la presenza delle persone con disabilità nei tavoli dove si prendono le decisioni, siano esse inerenti alle autonomie personali, o legate a un ruolo sociale e civile. L'inclusione non sarà mai possibile se il mondo continuerà ad essere disegnato da “pochi” per “pochi”. Non è solo una questione di “concedere” opportunità dedicate, ma di cambiare il modo in cui si vive tutti assieme: le persone con disabilità vogliono essere laddove le decisioni vengono prese e dove il mondo si decide, si disegna. In ogni aspetto della vita sociale e personale. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) almeno un miliardo di persone, il 15% della popolazione globale vive una condizione di disabilità. Ma dove sono queste persone quando la realtà in cui vivono prende forma? Non sono loro i protagonisti: le stanze dei bottoni, infatti, sono ancora chiuse e rischiano di essere sempre più inaccessibili. Questo vale sia per le disabilità intellettive, sia per quelle fisiche e sensoriali che per le neurodiversità.

E proprio dall'importanza di includere le persone con la sindrome di Down e con disabilità in generale nei processi decisionali che prende vita il film "NO DECISION WITHOUT US”. Un musical trascinante che sulle note della canzone originale NO DECISION WITHOUT US (Nessuna decisione senza di noi) porta persone con diverse disabilità ad affermare con determinazione il proprio posto nella società. Ambientazioni differenti unite dalla richiesta di far parte delle conversazioni che modellano le loro vite – dai vestiti che indossano, a come vivono alla scuola, al lavoro, fino alla progettazione dei luoghi intorno a loro, perché ciò che è giusto per alcuni non è sempre giusto per tutti.

Martina Fuga, Presidente di CoorDown dichiara: «Tutti noi conosciamo il peso di subire decisioni prese da altri, senza poter esprimere la nostra voce. Il fatto è che le persone con disabilità vivono questa frustrazione ogni giorno. Lo sperimentano nella vita privata, a scuola, al lavoro, negli spazi che abitano, quando viaggiano e nella vita sociale. Dopo anni di lenti ma significativi passi avanti verso un mondo più inclusivo, oggi ci troviamo di fronte a una preoccupante battuta d'arresto. Con questa campagna uniamo la nostra voce a quella di tutte le persone con disabilità, per lanciare una call to action che superi ogni divisione e barriera. Solo restando uniti, e chiedendo con forza di avere un posto nella stanza delle decisioni, possiamo affrontare questo momento storico che sembra voler relegare le persone con disabilità nel silenzio e nell'invisibilità. 'No Decision Without Us' è qui oggi per dire con chiarezza che le persone con disabilità vogliono essere parte attiva nelle decisioni che plasmano il mondo in cui vivono.»

Il ruolo di Fondazione Cariplo

Fondazione Cariplo si allea a CoorDown e lancia un programma di intervento triennale da 20 milioni di euro che punta a garantire il progetto di vita della persona con disabilità

 

Da sempre Fondazione Cariplo rivolge grande attenzione alle tematiche connesse alla disabilità, dall’inclusione abitativa e lavorativa, alla protezione giuridica e l’inclusione sociale. Dal 2003 ha elaborato risposte residenziali “durante noi”, da allora fino al 2024 sono stati finanziati oltre 160 progetti di autonomia abitativa per un totale di 33 milioni di euro. Per l’inserimento lavorativo la Fondazione ha dato vita a oltre 26 progetti con 4,3 milioni di euro di risorse, impegnandosi per la crescita di opportunità occupazionali.
 

Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo sottolinea che: «Viviamo in un mondo che sembra andare nella direzione opposta rispetto all'inclusione e alla garanzia dei diritti fondamentali. È importantissimo contrastare questa deriva di pensiero. La nuova campagna mondiale ci vede alleati con CoorDown. Da un lato serve una azione culturale forte, dall’altro azioni concrete: per questo annunciamo un grande progetto da 20 milioni di euro per l’autonomia delle persone con disabilità. L’obiettivo è aprire una nuova via, sul piano della giustizia sociale, insieme ad istituzioni, aziende ed enti non profit».

 

Fondazione Cariplo organizza un momento di incontro online dedicato al bando "Montagne in Transizione". Alla sua seconda edizione, il bando si propone di accompagnare i territori montani nel costruire un futuro sostenibile oltre il turismo invernale da neve, promuovendo economie alternative e modelli di sviluppo in risposta alle fragilità climatiche, sociali ed economiche delle terre alte. Il bando è destinato a partenariati tra organizzazioni private non profit ed enti pubblici territoriali, con progetti localizzati in aree montane della Lombardia e della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Dettagli dell'incontro

  • Data: giovedì 3 aprile 2025
  • Orario: 10:30 – 13:00
  • Dove: online

Per partecipare all'incontro, è necessario registrarsi QUI

Obiettivi dell’incontro

L’incontro è pensato come occasione per approfondire il bando “Montagne in transizione” e favorire  la costruzione di partenariati  locali tra gli enti interessati a partecipare.

L’incontro è articolato in:

  • presentazione delle organizzazioni/persone presenti e promozione della conoscenza reciproca;
  • approfondimento delle linee guida del bando “Montagne in transizione”
  • sessione di Q&A

Al termine dell’incontro sarà possibile la condivisione dei contatti per facilitare la costruzione di collaborazioni e reti territoriali.

Per maggiori dettagli, QUI sono disponibili il testo del bando e le FAQ.

Sono sei i Progetti Emblematici selezionati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per la provincia di Brescia, iniziative di altissimo valore sociale a cui sono destinati complessivamente 8 milioni di euro: 5 milioni messi a disposizione da Fondazione Cariplo e altri 3 milioni da Regione Lombardia.

I progetti finanziati contribuiranno ad affrontare alcune criticità/problematiche individuate nel territorio, con l’obiettivo di proporre nuove soluzioni basate su una strategia e un approccio condivisi tra gli attori locali.

I progetti selezionati:

  • C'entro Orizzonti riabilitativi-traiettorie nuove e condivise promosso da tre cooperative sociali, Comunità Fraternità, Fraternità Impronta e La Rondine e un’ampia rete territoriale: il progetto affronta il disagio di minori, giovani e adulti nel bresciano, offrendo servizi educativi, riabilitativi e socializzanti in nuovi spazi che ampliano servizi diurni esistenti e li aprono anche al territorio. Si rivolge in particolare a giovani 14-35 anni con difficoltà emotive, sociali e della salute mentale, o soggetti a provvedimenti giudiziari. Adotta il modello Mental Health Recovery Star, basato sull’attivazione personale e il supporto della comunità. L’obiettivo è rafforzare i legami sociali e promuovere il protagonismo degli utenti nel loro percorso di recupero. Contributo 1 milione di euro.
  • La legacy di Capitale Cultura: un Piano Strategico di Welfare Culturale. Dal Teatro Romano di Brixia ai quartieri di Brescia: mira a consolidare la rete pubblico-privata creata durante l'anno di Capitale della Cultura. Focus su inclusione, valorizzazione del patrimonio archeologico, rigenerazione urbana e coinvolgimento dei giovani. Si potenziano attrattività turistica ed economie locali, migliorando accessibilità e partecipazione con una particolare attenzione al pubblico dei più giovani. Tra i progetti chiave, l’area esterna del Teatro Borsoni. Contributo 2,5 milioni di euro.
  • Hortus Musicus. Nuovi spazi per la musica tra natura, tecnologia e benessere dell’Associazione Musicale Gasparo da Salò: il progetto Hortus Musicus a Cazzago San Martino prevede la realizzazione di un centro culturale polifunzionale destinato a musica, formazione e spettacolo e un ampio giardino per eventi immersivi. Sarà un modello sostenibile, favorendo la coesione sociale e coinvolgendo istituzioni e scuole. Contributo 1 milione di euro.
  • Network Ospedale- Università- Territorio- Outreach dell’Università degli Studi di Brescia. Il progetto mira alla promozione di un network territoriale utile per ottimizzare l’impegno di personale, infrastrutture e didattica al fine di migliorare la ricerca in ambito socio-sanitario e clinico per lo sviluppo di modelli di medicina di precisione e la loro diretta traduzione in termini di processi di intervento preventivo e di cura. L’iniziativa prevede azioni organizzative e tecnologiche, come un piano formativo per studenti di medicina e una piattaforma per la gestione di dati clinici, che saranno utilizzati per sviluppare modelli di medicina preventiva, offrendo opportunità formative e supporto alla ricerca clinica. Contributo 1,3 milioni di euro.
  • Parco delle tre ville – cultura socialità innovazione del Comune di Palazzolo sull'Oglio. Il progetto punta a valorizzare il Parco delle Tre Ville, ripristinandone il valore storico e creando una nuova identità contemporanea. Si prevede di avviare quattro linee di attività: la gestione sociale del verde, una rassegna di eventi all’aperto; un’attività di educazione ambientale e inclusione e un programma di incubazione per organizzazioni culturali. L’iniziativa favorirà l’attrazione di pubblico e operatori culturali, generando nuove opportunità di crescita locale. Contributo 1,2 milioni di euro.
  • Monasterium della Fondazione Camunitas mira a valorizzare il sito cluniacense di San Salvatore delle Tezze a Capo di Ponte, recuperandone il ruolo storico, spirituale e sociale. L’obiettivo è rifunzionalizzare il complesso per rilanciare il turismo culturale in Valle Camonica. Si prevede il recupero di spazi inutilizzati, il miglioramento dell’accessibilità e la creazione di servizi per comunità e visitatori. Contributo 1 milione di euro.

Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo: "Il territorio di Brescia conferma la capacità di sviluppare progetti emblematici che portano un valore concreto alla comunità. Dall'eredità di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 che ha dimostrato come investire in cultura, innovazione e coesione sociale possa generare benefici tangibili e duraturi, fino all’attenzione alle persone fragili, al patrimonio storico e architettonico e allo sviluppo di iniziative nell’ambito della ricerca, i progetti emblematici per la provincia di Brescia rappresentano  soluzioni mature da parte del territorio che ha deciso su cosa puntare. Fondazione Cariplo insieme a Regione Lombardia è convinta che solo scelte condivise ed alleanze con diversi attori del territorio possano essere efficaci per la buona riuscita dei progetti.  L’azione di Fondazione Cariplo per il territorio di Brescia non si limita a questi interventi: ci sono altre modalità per sostenere le iniziative locali; abbiamo da poco presentato le attività e i bandi per il 2025, con un significativo incremento delle risorse destinate al bene comune, che passeranno da 150 a oltre 215 milioni di euro. Sono partite tre nuove sfide di mandato, con un impegno da 20 milioni di euro ciascuna, che si concentreranno sui giovani, offrendo loro opportunità di formazione e lavoro, sull’autonomia di persone con disabilità e sul sostegno alla crescita dei bambini da zero a sei anni”

Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia: “La provincia di Brescia è perfettamente rappresentativa del territorio regionale nella sua interezza, con pianure, laghi, aree urbane, colline dolci e versanti montuosi. I progetti finanziati dalla solida e proficua collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo valorizzano alla perfezione questa dimensione territoriale morfologicamente diversificata ed insieme ad essa i bisogni dei suoi abitanti. Sviluppo sostenibile, innovazione, ricerca, benessere della persona, turismo, welfare di comunità sono tra le priorità regionali declinate nel PRSS e trovano piena attuazione in questi progetti, volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini della provincia di Brescia attraverso il miglioramento dei servizi, delle tecnologie e delle infrastrutture sociali”.

Valeria Negrini, Vice presidente di Fondazione Cariplo: “Fondazione Cariplo continua a promuovere la crescita del territorio bresciano, sostenendo progetti che rafforzano il tessuto sociale e culturale. Grazie alla sinergia con enti locali e realtà del territorio, le risorse si trasformano in opportunità concrete, capaci di rispondere alle esigenze della comunità. Gli interventi realizzati a Brescia dimostrano come investire nel bene comune significhi generare un impatto duraturo e costruire un futuro più inclusivo e sostenibile. Da bresciana sono orgogliosa dell’energia che mostra il nostro territorio”.

Martino Troncatti, membro bresciano della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo: “Fondazione Cariplo rinnova il proprio impegno per il territorio bresciano, stanziando 8 milioni di euro a favore di sei progetti emblematici di alto valore. Dalla valorizzazione del Teatro romano di Brixia alla rigenerazione del Parco delle Tre Ville, fino al potenziamento della medicina di precisione e alla creazione di nuovi hub culturali, Cariplo riconosce il valore della cultura, della ricerca e dell’inclusione sociale. Questi interventi rispondono alle sfide del territorio, promuovendo soluzioni innovative grazie alla collaborazione tra istituzioni e comunità locali. Invito gli enti non profit del territorio a considerare le diverse opportunità che la Fondazione mette a disposizione per sostenere i progetti. Sono già molti i bandi resi pubblici dalla Fondazione e altri ne usciranno nei prossimi mesi”

Mario Mistretta, Presidente Fondazione Comunità Bresciana: “Gli Interventi Emblematici Maggiori rappresentano una straordinaria opportunità offerta da Fondazione Cariplo al nostro territorio per individuare e costruire progetti ambiziosi in un clima di confronto intelligente e con uno sguardo collaborativo tra enti del privato sociale ed enti pubblici che sono sempre più spronati a “puntare in alto” nella realizzazione di progetti esemplari. Uno sforzo comune, quello di Fondazione Cariplo e della Fondazione della Comunità Bresciana, con una visione condivisa di futuro dove si sostengono interventi capaci di fare sistema potenziando le ricadute positive sul territorio. Le iniziative sostenute sono infatti di grande respiro e rispondono a una obiettivo di generatività in cui la crescita e il benessere sono e devono sempre più essere mete accessibili”

Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia: L’impegno della Fondazione Cariplo è il prezioso motore di un circolo virtuoso in cui si intrecciano lungimiranza, sensibilità sociale e sviluppo del territorio. L’erogazione di questi contributi, rivolti agli ambiti più diversi, rappresenta uno sguardo al futuro della nostra comunità, tra sfide scientifiche e promozione della cultura a 360°. Il programma degli  Interventi  Emblematici  Maggiori  ha  una  duplice  valenza:  il  sostegno  alla progettualità del territorio, ma anche lo stimolo per ulteriore vitalità a beneficio della comunità, attraverso sinergie e confronto diretto. La Fondazione Cariplo, in questo senso, si trasforma in un collettore di esigenze e di idee che  permette  una  sempre  più  puntuale  lettura  delle  dinamiche  sociali,  culturali  ed economiche, utile per individuare i paradigmi dell’evoluzione della nostra provincia, senza farsi cogliere impreparati.

 

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