È online il nuovo bando "Montagne in Transizione" che intende promuovere l’elaborazione di nuove strategie per una transizione ecologica nei territori di montagna storicamente caratterizzati dal turismo invernale da neve nello scenario del cambiamento climatico.

Tra le finalità principali del bando vi è quella di favorire la diffusione di economie alternative al turismo da neve, sostenere buone pratiche di adattamento al cambiamento climatico e destagionalizzare l'offerta turistica, immaginando nuove forme di fruizione rispettose dell'ambiente e delle comunità locali.

Il bando si rivolge alle organizzazioni private senza scopo di lucro e agli enti pubblici che potranno presentare progetti finalizzati a promuovere processi partecipativi, iniziative di co-programmazione e co-progettazione e di animazione culturale per:

  • favorire la diffusione di economie di montagna alternative al turismo da neve, attraverso percorsi di animazione territoriale e di attivazione del protagonismo delle comunità montane;
  • facilitare la divulgazione di buone pratiche di adattamento al cambiamento climatico, favorendo la messa in rete di esperienze e casi studio, anche geograficamente distanti;
  • destagionalizzare l’offerta turistica, immaginando nuove forme di fruizione e attrattività, rispettose dell’ambiente, dei sistemi di vita dei territori montani e delle proprie relazioni sociali e culturali.

Il bando scade il 19 luglio 2024 alle ore 17.00. Il testo è disponibile alla pagina bandi

Il bando è stato presentato in streaming online lunedì 22 aprile scorso, con la presenza della vicepresidente Claudia Sorlini.

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Fondazione Cariplo lancia un terzo e ultimo bando da 2 milioni di euro per il benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi: si chiama Attenta-mente, ha scadenza il 2 luglio 2024 e verrà presentato alla presenza del Presidente Giovanni Azzone martedì 7 maggio alle ore 11 presso MEET – Digital Culture Center a Milano, viale Vittorio Veneto 2. L'evento sarà anche in streaming su questo sito.
Per partecipare in presenza è necessario registrarsi
a questo link.

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L’incontro sarà anche l’occasione per presentare un nuovo Quaderno dell’Osservatorio dedicato a neurosviluppo, salute mentale e benessere psicologico di bambini e adolescenti (a partire dall’analisi degli accessi ai servizi sanitari in Lombardia avvenuti prima, durante e dopo la pandemia).

Programma

  • Giovanni Azzone – Presidente Fondazione Cariplo
  • Cristina Montomoli – Unità di Biostatistica e Epidemiologia Clinica, Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina sperimentale e forense, Università di Pavia
  • Maria Antonella Costantino – SC Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano
  • Katarina Wahlberg – Fondazione Cariplo
  • Beatrice Gallo – Evaluation Lab Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore

Modera

  • Valeria Ciardiello, giornalista

Il contesto

Nelle fasi più acute della pandemia, e ancora di più nel periodo post emergenziale, sono stati lanciati molti allarmi e appelli rispetto alle possibili conseguenze sulla salute mentale della popolazione e dei minori in particolare. Diverse voci hanno segnalato un crescente malessere emotivo e psicologico espresso da bambini e ragazzi in forme e intensità tra loro molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della condotta e della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, fobia scolare, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo (ideazione suicidaria e atti di autolesionismo). Al contempo famiglie, scuole, servizi hanno mostrato preoccupazione e difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il loro compito educativo e/o di cura per fronteggiare questa situazione.

Il COVID-19, con quarantene, restrizioni, isolamento sociale, stress famigliare, chiusura prolungata di scuole e servizi educativi, incertezza sul futuro, ha fatto probabilmente da agente “detonatore-acceleratore-emersivo” di malesseri già presenti: significative manifestazioni di disagio e sofferenza tra le fasce giovani della popolazione appaiono in crescita da tempo.

Molti suggeriscono da tempo di rintracciare alcune concause di questo malessere diffuso nella fragilità del mondo adulto e nelle carenze e disfunzionalità dei contesti e dei modelli educativi.

Il dibattito in corso mette pertanto in guardia dal rischio di eccessiva medicalizzazione e “privatizzazione” dei disagi emergenti (solo cure individuali e ricorso ai servizi specialistici) e sollecita un lavoro di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce, in particolare negli ambienti di vita dei bambini e ragazzi (la famiglia, la scuola e i contesti di educazione non formale) attraverso un sostegno agli adulti di riferimento, una sensibilizzazione e una formazione che contribuiscano a una maggiore consapevolezza e capacità di leggere tempestivamente i segnali di disagio e di rischio; inoltre, suggerisce fortemente di creare “ponti” e spazi di collaborazione tra le famiglie, i servizi educativi, sociali e sanitari.

Appare ancora prioritario intervenire in prima battuta sulle situazioni di disagio, alla luce dei molti bisogni ancora senza risposta, sostenendo l’attivazione di tutte le risorse disponibili per contribuire a dare un sostegno immediato ai tanti ragazzi che le vivono, nella consapevolezza che nel medio-lungo periodo sarà necessario investire maggiormente su sistemi di prevenzione diffusa e sulla promozione attiva del benessere.

Il bando

Alla luce di questo contesto, e dopo la significativa risposta del territorio al primo bando e al secondo bando, Fondazione Cariplo rinnova l’impegno sul tema nel 2024 con 2 milioni di euro di budget, portando le risorse complessivamente stanziate dal 2022 ad oggi a oltre 11 milioni di euro. Il desiderio è garantire interventi diffusi e capillari, articolati e sistemici, in grado di generare valore per le traiettorie di vita di ragazzi e famiglie a rischio e in sofferenza grazie alla partecipazione coordinata di attori del terzo settore, del mondo sanitario e della scuola.

Attenta-mente conferma quindi l’impianto di base per contribuire ad affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale.

Come? Sostenendo progetti che garantiscano l’intercettazione precoce di situazioni di disagio emergente o sommerso, affinché non rischino di essere trascurate e quindi di evolvere in diagnosi gravi e patologie croniche. Non solo: l’obiettivo è aumentare la capacità degli enti di articolare per e con i minori – a rischio o con disagi già conclamati – forme di supporto e cura tempestive, ben calibrate e coordinate sul piano educativo, sociale e sanitario; infine, facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del terzo settore, del pubblico e della comunità, disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.

Scarica il testo e gli allegati del bando nella sezione dedicata.

Grazie alla seconda edizione di #ioleggoperchéLAB-NIDI, il progetto pilota di #ioleggoperché dedicato ai piccolissimi, due terzi dei 330 nidi coinvolti nelle aree disagiate della Lombardia e delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola hanno scelto di dare più spazio ai libri a disposizione dei bambini nei loro istituti. Un risultato estremamente rilevante se si pensa che stiamo parlando di strutture che, nel 30% dei casi, non disponevano di biblioteche e spazi dedicati ai libri prima di aderire al progetto.
È quanto emerge dalla misurazione effettuata dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sul progetto organizzato da AIE in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo e con il supporto di Nati per Leggere e Bologna Children’s Book Fair.

L'iniziativa, alla sua seconda edizione, ha coinvolto 330 nidi (80 in più rispetto all’anno precedente) selezionati da Evaluation Lab nelle aree fragili della Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola (ambito di lavoro della Fondazione), con l’obiettivo di avvicinare alla lettura la fascia dei bambini da 0 a 3 anni e verificare l’effettiva ricaduta dell’azione di inserimento dei libri nei nidi in termini di stimolo su educatori e genitori. 
I minori coinvolti sono stati 10.504 in 648 grupppi d’aula, 1.531 gli educatori.

Il progetto si inscrive all’interno di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale di educazione e promozione della lettura organizzata da AIE per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Dal 4 al 12 novembre 2023, dopo essersi gemellati con librerie del territorio, i nidi hanno potuto beneficiare dei doni delle famiglie che in quella settimana si sono recati nelle librerie. Al contempo, oltre alle donazioni dei cittadini, ciascuno dei 330 nidi coinvolti ha ricevuto anche, per il secondo anno consecutivo, una dotazione di dieci titoli, uguali per tutti, donati da AIE e Fondazione Cariplo e individuati dall’Osservatorio editoriale di Nati per Leggere, da utilizzare durante l'intero anno per sviluppare progetti di lettura e fornire spunti didattici e di formazione, ad uso di educatori e genitori.

I libri che sono entrati nei nidi, sommando tutte le donazioni, sono stati 7.573 che, divisi per i 330 istituti, significa circa 23 libri per istituto. Se a ottobre del 2023 gli educatori dichiaravano che la dotazione media di libri del nido era di 80,1 libri, al termine del progetto si passa a 94,4 di media, un numero che restituisce un percepito di arricchimento, anche se con numeri inferiori a quello dei volumi effettivamente ricevuti.
In dettaglio i libri nell’immediata disponibilità degli educatori sono passati da 35,4 a 44, quelli per i bambini da 34,8 a 40,6, quelli per i genitori sono sempre 9,8.

Una rete che cresce

I nidi gemellati con le librerie del territorio sono passati dall’83,3% della precedente edizione al 95,6%. Il 9,2% dei nidi ha inoltre sviluppato una rete di sostegno per la lettura con realtà del territorio (biblioteche, librerie, associazioni) in una fase successiva alla conclusione del progetto e nel 20% dei casi ci sono state donazioni di libri anche dopo la chiusura di #ioleggoperchéLAB-NIDI.

L’impulso alle nuove attività

Nel 64,6% dei casi è stato dato ancora più spazio ai libri negli spazi dell’asilo perché fossero liberamente utilizzabili dai bambini, nel 42,7% dei casi sono gli educatori che hanno avuto più libri per le loro attività e nel 36,9% si è deciso di dedicare più tempo alle attività di lettura da parte degli educatori. Nel 26,2% dei casi si sono potute avviare o sviluppare meglio attività che prevedono un uso trasversale di libri e lettura ed è stato possibile organizzare nuovi momenti di lettura con i genitori (29,6%) e un maggior numero di attività in collaborazione con bibliotecari e biblioteche (9,2%); nel 20,9% dei casi è stato migliorato e potenziato il prestito a casa.

Libri  e  nidi:  la misura delle  difficoltà precedenti  al progetto

Tra i 330  nidi  aderenti al  progetto,  56 dichiaravano di non avere libri o una biblioteca prima della partecipazione a #ioleggoperchéLAB-NIDI. La spesa media in acquisto di libri nell’anno 2022-23 era pari a 104,6 euro e solo il 36% degli istituti prevedeva il prestito a casa. La grandissima parte dei nidi, l’84,8%, faceva affidamento ai genitori per ricevere libri e altri materiali didattici in dono mentre collaboravano con le biblioteche solo il 47,1% di essi. 

Tutta l’indagine è disponibile qui: www.ioleggoperche.it/ioleggoperche-lab/nidi.
 

Regione Lombardia presenta il progetto speciale – sostenuto da Fondazione Cariplo – dedicato a bambini e ragazzi per avvicinarli al mondo dei musei. Il progetto è organizzato in collaborazione con Abbonamento Musei e con la rete degli Oratori delle Diocesi Lombarde. Il progetto intende costruire un nuovo ponte tra le famiglie lombarde con figli in età scolare (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) e i 218 musei inclusi nel circuito AM Lombardia.

Si tratta di un’occasione unica, per grandi e piccoli, di sperimentare un nuovo modo di vivere la cultura e scoprire insieme l’inestimabile ricchezza del patrimonio artistico regionale.

Un, due, tre… Musei! regalerà ai bambini e alle bambine che frequentano gli oratori coinvolti nell’iniziativa 8.000 Abbonamento Musei Junior, della durata di 365 giorni, e 8.000 membership speciali, della durata di due mesi, a un accompagnatore adulto. Al termine della scadenza, l’accompagnatore potrà rinnovare la card a una tariffa agevolata. Inoltre, ogni famiglia aderente al progetto avrà l’opportunità di godere di uno sconto sull’acquisto di ulteriori abbonamenti.

Parallelamente, il progetto, che si svilupperà da aprile a fine dicembre 2024, chiamerà a raccolta anche tutti i musei inclusi nel sistema AM Lombardia per allestire un palinsesto di attività e visite guidate gratuite riservate ai bambini e alle famiglie che hanno richiesto l’abbonamento. Laboratori, eventi e workshop costruiti ad hoc, promossi su tutto il territorio.

Perché gli oratori? Veri e propri avamposti di socialità e inclusione, gli oratori sono diffusi in maniera capillare su tutto il territorio regionale: sono luoghi a cui le famiglie affidano volentieri i più piccoli e un punto di riferimento per molti ragazzi e ragazze; soprattutto nei piccoli comuni, costituiscono spesso l’unico centro di ritrovo e aggregazione.

In Lombardia gli oratori attivi sono oltre 2.300, il 40% di quelli italiani, e ciascuno di essi è frequentato in media da 180 bambini e ragazzi; la fascia d’età più rappresentata è quella dei bambini tra i 6 e i 12 anni, pari al 54% dei frequentanti totali.
Gli oratori ricoprono un’importante funzione educativa nei confronti del mondo giovanile, un luogo sicuro e accogliente, in cui sperimentare un tipo di socialità destrutturata. Negli oratori l’accento infatti è posto sull’“essere”, a differenza di altri contesti, come quelli scolastici, in cui si sottolinea il “fare”, e quindi l’apprendimento di abilità specifiche.

Le attività promosse dagli oratori ruotano soprattutto intorno allo sport, al gioco e alle attività ricreative. Grazie a Un, due, tre… Musei! l’offerta sarà potenziata anche sul fronte culturale e artistico, offrendo un'occasione preziosa a bambini e bambine di ogni fascia sociale, anche le più fragili, di entrare in contatto con i musei del territorio e di fruire di servizi culturali insieme alla famiglia e agli amici. La fruizione di esperienze artistiche e creative gioca, sin dall’infanzia, un ruolo determinante per un pieno sviluppo della personalità e del benessere individuale. Un, due, tre…Musei! si propone di allargare la partecipazione culturale in maniera orizzontale, abbattendo quelle barriere sociali ed economiche che spesso impediscono alle famiglie di accedere alle istituzioni museali o di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale del territorio.

C’è una ricchezza che può tornare alla comunità. È rappresentata da quei patrimoni che appartengono a persone senza parenti o legittimi eredi e che potrebbero essere destinati ad opere e ad attività per il bene comune.

La terza edizione della ricerca promossa da Fondazione Cariplo sul tema dei “Patrimoni senza eredi” è contenuta del quaderno pubblicato sul sito. Lo studio è stato presentato questa mattina, in anteprima, al Collegio Borromeo di Pavia, nel corso della conferenza dal titolo “Le ragioni del dono”, a cui hanno partecipato oltre agli autori della ricerca anche il Presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, e il Presidente della Fondazione Comunitaria di Pavia, Giancarlo Albini.

Tra gli ospiti anche Gian Paolo Barbetta di Evaluation Lab, che ha guidato il gruppo di ricerca, Cinzia Di Stasio, segretaria generale dell’Istituto Italiano della Donazione, Stefano Malfatti, esperto in lasciti testamentari, Anna Tripepi, direttrice della Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia, Felice Scalvini, presidente onorario di Assifero e Mario Cera, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Si è trattata di una mattinata di lavoro che ha reso Pavia laboratorio su un tema importante come quello della propensione al dono.

Giovanni Azzone, Presidente Fondazione Cariplo: Il Terzo settore ricopre in Italia un ruolo fondamentale. Senza le organizzazioni non profit e il volontariato mancherebbero servizi e attività importanti per le persone, le famiglie e le nostre comunità. Se da un lato il Terzo Settore deve migliorare la sua capacità di “stare sul mercato”, dall’altro è innegabile che le donazioni e i lasciti sono una pilastro fondamentale per sostenere le attività di questi enti. La credibilità è la cosa più importante. È un fattore che si costruisce con fatica e impegno ogni giorno. Tutti noi contribuiamo a costruire questa credibilità. Siamo consapevoli che quando un’organizzazione finisce nell’occhio del ciclone per gli errori commessi, penalizza anche gli altri, e tutto ciò ha conseguenze sull’immagine complessiva del settore non profit. Dobbiamo operare bene perché il terzo settore venga riconosciuto sempre di più come affidabile.

Nel 2040, 90 miliardi di euro disponibili

Secondo la stima, effettuata dai ricercatori dell’Evaluation Lab della Fondazione Giordano dell’Amore, per conto di Fondazione Cariplo, in Italia, i patrimoni di persone senza eredi che complessivamente potrebbero passare di mano sarebbero pari, rispettivamente nel 2030 e nel 2040,  a € 20,8 e € 88,1 miliardi; ammettendo che tutte queste persone decidessero di devolvere interamente il proprio patrimonio a istituzioni di beneficenza si tratterebbe di un ammontare davvero considerevole. Da questa stima rimane esclusa la componente di quelle famiglie con eredi che potrebbero decidere comunque di devolvere una quota per il bene delle comunità.
I curatori del rapporto hanno realizzato una  nuova simulazione che tiene del fatto che al momento di redigere testamento una parte della ricchezza disponibile (esclusa la quota legittima) venga devoluta al terzo settore (50% per singoli e famiglie senza eredi, 5% per le altre), i lasciti stimati potrebbero essere pari a € 8,4 e € 35,7 miliardi, rispettivamente nel 2030 e  nel 2040.
Appare evidente, dalla differenza fra le due stime, che i valori dei lasciti al terzo settore dipendono fortemente dalla propensione a fare testamento da parte delle persone.

Le novità 

Il cambiamento demografico che interessa il nostro paese, con un significativo aumento della percentuale di anziani sul totale della popolazione e con l’incremento progressivo delle famiglie senza figli, porta con sé la crescita dei "patrimoni senza eredi”. Proprio questi ultimi potrebbero rappresentare una possibile fonte di ricchezza e nuovi fondi per l’attività delle organizzazioni del terzo settore.

Per questa ragione, rispettivamente a quattordici e sette anni di distanza dai lavori precedenti (2009 e 2016) la ricerca ha aggiornato le stime sul valore potenziale dei lasciti testamentari destinati al terzo settore, a organizzazioni benefiche o ad altri enti con il fine del bene comune.

L’aggiornamento riguarda sia i dati di partenza (le indagini sui bilanci e sulla ricchezza delle famiglie della Banca d’Italia e i dati sulle aspettative di vita dell’Istat), sia la metodologia utilizzata per le stime.

Il primo modello (2009) ipotizzava che – nel periodo oggetto di analisi – la ricchezza stimata dalla Banca d’Italia non variasse per le famiglie coinvolte nello studio (quelle con persona di riferimento ultrasessantacinquenne). Tuttavia, analizzando i microdati delle edizioni 2004-2014 dell’indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia, si era osservato come tale ipotesi risultasse irrealistica.

Infatti, le famiglie oggetto dello studio tendevano a consumare la propria ricchezza netta a un tasso annuo pari a circa l’1,5%. Per considerare questo fenomeno, il modello successivo ( 2016) teneva conto della variazione effettiva della ricchezza detenuta dalle famiglie oggetto dello studio (ad un tasso dello 0,75% annuo). Questa scelta è stata conservata nel modello attuale.

Inoltre, il primo modello (2009) introduceva una ipotesi fortemente semplificatrice nella stima dell’ammontare dei lasciti: i singoli e le famiglie senza eredi lasciano tutta la propria ricchezza al terzo settore, le persone con eredi non lasciano nulla. Già dalla seconda stima (2016) si è introdotto uno scenario meno drastico e più realistico: le persone che non hanno eredi devolvono mediamente il 50% del patrimonio al terzo settore, mentre tutti gli altri donano il 5% della quota disponibile del proprio patrimonio. Questo scenario è stato conservato anche in questa edizione.

Rispetto alle edizioni precedenti, lo studio si arricchisce di un ulteriore elemento di concretezza. Infatti, grazie ai risultati rilevati dall’indagine “Mille Voci per Comprendere” condotta annualmente dall’Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore per Fondazione Cariplo, è stato possibile analizzare il differenziale attualmente esistente fra il valore potenziale dei lasciti stimati secondo i differenti modelli e la effettiva capacità di attrazione di lasciti testamentari da parte del terzo settore lombardo.

 

Fondazione Cariplo, in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara e le 16 Fondazioni di Comunità, promuove il nuovo bando “Porte Aperte per potenziare e rinforzare l’offerta educativa rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani, valorizzando gli oratori quali spazi di attivazione della comunità e promuovendo alleanze territoriali finalizzate a sostenere i percorsi di crescita delle giovani generazioni e il loro benessere.

I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, legati in particolare alla presenza sempre più pervasiva del digitale e dei social network, uniti allo scenario di “policrisi” che stiamo vivendo – caratterizzato dagli effetti della pandemia, dalle guerre e conflitti più prossimi che in passato, dalle trasformazioni demografiche, dall’aumento delle disuguaglianze – stanno avendo forti ripercussioni sia sui percorsi di vita di ragazze e ragazzi, che sulla tenuta “educativa” degli adulti di riferimento. A queste difficoltà, si aggiunge la fatica delle istituzioni a investire in politiche giovanili adeguate al nuovo scenario e una diversa propensione delle persone a mettere a disposizione tempo e competenze per la propria comunità e per animare spazi inclusivi e aperti.

Alla luce di tali considerazioni e dell’importanza che rivestono la dimensione di prossimità e la socialità per gli adolescenti, si ritiene che la rete degli oratori rappresenti una risorsa strategica sia per la presenza diffusa e capillare, sia per aver storicamente interpretato una funzione educativa e aggregativa importante per le comunità. Gratuità, accesso a bassa soglia, dimensione educativa e relazionale, offerta animativa aperta a tutta la comunità di riferimento sono aspetti che da sempre caratterizzano queste realtà.

Con questo bando si intende, quindi, sostenere le iniziative volte a rispondere ai bisogni educativi, di socializzazione e di protagonismo delle nuove generazioni. I progetti – valorizzando gli oratori esistenti in connessione con gli altri soggetti del territorio – dovranno: promuovere spazi attrattivi, aperti e accessibili per preadolescenti, adolescenti e giovani in cui realizzare attività educative e socializzanti, favorire opportunità di incontro tra pari e con gli adulti e sostenere iniziative di protagonismo giovanili, nonché coinvolgere, attivare e sostenere la comunità al fine di sollecitare una responsabilità educativa diffusa.

I progetti dovranno essere presentati da un partenariato composto da almeno due soggetti, di cui una parrocchia con oratorio e dovranno avere una durata tra i 24 e i 36 mesi.

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“Porte Aperte” ha una dotazione finanziaria complessiva pari a € 2.250.000. Il bando scade il 7 giugno 2024 alle h. 17.00.

Il nuovo bando sarà presentato in streaming il 3 maggio alle ore 11.

PROGRAMMA

  • Giovanni Azzone – Presidente Fondazione Cariplo
  • Rosangela Lodigiani – Docente di sociologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vicepresidente Fondazione Ambrosianeum
  • Francesca Gisotti – Pedagogista e Formatrice Caritas Ambrosiana
  • Benedetta Angiari – Fondazione Cariplo

Modera

  • Vincenzo Morgante – Direttore di TV2000

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Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una nuova edizione di “Evoluzioni”, nella convinzione condivisa che supportare concretamente le realtà operanti nell’economia sociale lungo percorsi utili ad avviare una reale transizione digitale rappresenti un passo fondamentale verso il bene comune.

Coerentemente con gli obiettivi fissati rispettivamente dalla linea 4 “Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità”e dalla Missione “Accelerare l’innovazione”, le due Fondazioni tornano a sostenere le organizzazioni dell’economia sociale e del terzo settore attraverso la progettazione e la realizzazione di strategie e processi per la transizione digitale, rafforzando al contempo la cultura e le competenze dell’innovazione.

In linea con gli elementi individuati dalla Commissione Europea verso le transizioni verde e digitale, questa nuova edizione dell’iniziativa riserva una particolare attenzione ai temi della Twin transition, individuando tra gli obiettivi primari del bando anche quello di voler accompagnare gli enti attraverso lo sviluppo di soluzioni economicamente sostenibili, a basso impatto ambientale e ad alto impatto sociale.

L’innovazione tecnologica e digitale è infatti capace di generare un impatto trasversale, utile a efficientare i processi intra-organizzativi e inter-organizzativi attraverso l’integrazione delle filiere di prodotti e servizi, creando ecosistemi digitali che abilitano la sostenibilità ambientale.

In continuità con la precedente edizione dell’iniziativa, il bando Evoluzioni si svilupperà attraverso quattro ambiti della transizione digitale, ovvero: trasformazione digitale dei processi; innovazione di servizio e prodotto; organizzazione data-driven e marketing, comunicazione e fundraising.

Questa edizione di “Evoluzioni” è articolata in due fasi distinte. Nella Fase 1 è prevista una manifestazione di interesse da parte degli enti interessati, che presenteranno le proprie motivazioni, la visione strategica e gli obiettivi strategici da perseguire, ipotizzando gli ambiti di transizione digitale che saranno coinvolti.

In questa fase la Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo – con la partnership scientifica della Fondazione LINKS – metteranno a disposizione di tutte le organizzazioni un percorso di formazione in modalità asincrona sui temi del digitale, della sostenibilità e dell’impatto, grazie a una piattaforma online (linksfoundation.talentlms.com). I corsi saranno disponibili sulla piattaforma a partire dal 12 Aprile e fino alla deadline per la presentazione delle candidature al bando (30 maggio ore 17.00).

Gli enti selezionati a seguito delle procedure di valutazione previste dalla Fase 1 avranno quindi accesso alla Fase 2 del bando e riceveranno un primo contributo per svolgere il proprio percorso di progettazione, supportati da un innovation advisor individuato a seguito di un’azione di facilitazione al matching coordinata da Intesa Sanpaolo Innovation Center e da Cariplo Factory.

La Fase 2 si concluderà con una selezione di merito e la delibera di un secondo contributo per realizzare il progetto esecutivo.

Per presentare tutte le opportunità offerte dal bando Evoluzioni, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo hanno organizzato un evento online di presentazione del bando il prossimo 10 aprile alle ore 11:00.  
Per partecipare alla presentazione è necessario registrarsi a questo link

Il nuovo bando “Evoluzioni – Transizione digitale nell’economia sociale” è rivolto alle realtà dell’economia sociale operanti nei territori di Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta e Lombardia. Si ricorda che le organizzazioni interessate a inviare la propria manifestazione d’interesse potranno presentare la propria candidatura entro e non oltre le ore 17:00 del 7 giugno 2024 (prorogata).

Il testo completo del bando è alla sezione Bandi.

The Circle. Laboratori per un futuro circolare è un progetto per mettere al centro del dibattito l’economia circolare, nel capoluogo lombardo. Lo promuove Fondazione Cariplo, con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, e con la collaborazione di IED, Istituto Europeo di Design.

E’ la naturale prosecuzione dell’iniziativa avviata a Torino, che ha ospitato fino al 18 febbraio scorso, alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica “Luca Locatelli.The Circle. Soluzioni per un futuro circolare” .

A Milano si presenta con un format, in parte diverso, che prevede:

  • un’esposizione degli scatti di Luca Locatelli dal 21 marzo al 20 aprile in IED -Istituto Europeo di Design;
  • un evento con dibattito l’8 aprile, alle 18, a Mare Culturale Urbano, in via Quinto Cenni, con Giulia BASSETTO, Will Media, Valeria GARIBALDI, Fondazione Cariplo, Luca LOCATELLI, Fotografo, Fabrizio ADANI, Università degli Studi di Milano, Giovanni BUGNOTTO, CE Lab
  • un momento di divulgazione e confronto sui temi dell’economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Lab, presso gli spazi di Cariplo Factory, in via Bergognone

Tre momenti che hanno l’obiettivo di raccontare quanta economia circolare “nascosta” si è sviluppata in questi anni, promuovere altre pratiche virtuose, e per farlo Fondazione Cariplo e i partners del progetto hanno raccolto il testimone della mostra "Luca Locatelli. The Circle. Soluzioni per un futuro possibile” commissionata dalle Gallerie d’Italia – Torino che aveva l’obiettivo di stimolare la riflessione attorno a un grande tema della contemporaneità e le sue sfide. Il programma vede la collaborazione di Chora Media – Will Media e del Circular Economy Lab, iniziativa a cui hanno dato vita Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo  Innovation Center.  

Dobbiamo spingere l’acceleratore sulle buone pratiche di economia circolare; dobbiamo sviluppare una nuova cultura della lotta allo spreco e dell’utilizzo delle risorse. C’è già molta innovazione, ma quello legato all’economia circolare è l’approccio che dovremo avere da qui e per sempre, guardando al futuro. Dobbiamo impegnarci per lasciare alle future generazioni, e a chi vive in altre parti del mondo, non meno di quello di cui abbiamo potuto beneficiare noi. E’ una questione di giustizia sociale e di contrasto alle disuguaglianze” ha detto Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo.

Fondazione Cariplo e l’economia circolare

I principi dell’Economia Circolare, coniugando in modo virtuoso sviluppo economico, salvaguardia ambientale e promozione dei green jobs, sono rappresentati nella strategia della Fondazione Cariplo, da sempre attenta all’innovazione, alla sostenibilità ambientale e alla formazione del capitale umano. Grazie ad attività di sensibilizzazione, comunicazione, promozione e diffusione di buone pratiche, dal 2018 a oggi la Fondazione ha sostenuto 82 progetti di economia circolare per oltre 18 milioni di euro.

Il Circular Economy Lab, creato nel 2018 per volontà di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, è un’iniziativa di innovazione che nasce dalla partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di Economia Circolare. In una logica di innovazione aperta e inclusiva, il Circular Economy Lab coinvolge grandi imprese e agenti trasformativi, quali: startup, PMI innovative, università, centri di ricerca, centri di trasferimento tecnologico. Attraverso il suo patrimonio di know-how e competenze, il Circular Economy Lab contribuisce alla diffusione dei principi e dei metodi dell’economia circolare attraverso iniziative formative e generando opportunità per fare rete tra gli attori dell’ecosistema innovativo.

La mostra allo IED

Dal 21 marzo al 20 aprile all’Istituto Europeo di Design, in via Sciesa 4 saranno esposte – in una esposizione che coniuga immagini statiche e in movimento – alcune delle opere di Luca Locatelli, già allestite a Torino, con l’aggiunta di diversi inediti del fotografo pavese, vincitore tra le altre cose, nel 2020, della sezione Environment Stories del prestigioso World Press Photo. La direzione artistica dell’esposizione è a cura di Sara Guerrini, Photo Editor, e Carlotta Cattaneo, Coordinatrice del Corso Triennale in Fotografia di IED Milano. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, ore 10.00-19.30, sabato ore 10.00-15.00 (esclusi i giorni tra il 29 marzo e il 2 aprile).

In particolare, Locatelli si è cimentato cogliendo con la sua affascinante tecnica i particolari di 4 progetti sostenuti da Fondazione Cariplo in questi anni nel campo dell’innovazione e dell’economia circolare. Ecco una breve descrizione dei progetti.

  • Nuovo processo di riciclaggio delle sabbie di fonderia

Progetto realizzato dall’Istituto Universitario di Studi Superiori

La produzione di fonderia genera in Italia una produzione di sabbie esauste di oltre 600.000 tonnellate, di cui la metà concentrate in Lombardia. C’è in atto da qualche anno un tentativo di creare un mercato per il riciclo di queste sabbie, che però non riesce a svilupparsi a causa del basso valore aggiunto dei processi di riciclo. Le sabbie vergini usate nelle fonderie sono di qualità molto elevata, con un costo che va dai 40 ai 100 euro per tonnellata e una percentuale di quarzo di minimo il 98%. Si tratta di materiali che sono molto superiori, in termini di qualità, alle sabbie ordinarie, che costano mediamente dai 10 ai 20 euro a tonnellata. Il problema è quindi di valorizzare l'elevata qualità di partenza delle sabbie di fonderia trovando processi di riciclo ad alto valore aggiunto, che stimolino la creazione di un mercato vero e proprio.

  • PHIVER: GLI SCARTI AL SERVIZIO DELLA RICERCA

Progetto dell’Università degli Studi di Pavia

PHYVER è un progetto di ricerca avanzata. Si basa sull'utilizzo di scarti che altrimenti andrebbero buttati. Il progetto sviluppa un innovativo processo di estrazione e valorizzazione di sostanze con proprietà funzionali benefiche per la salute umana e animale, provenienti da materiale di scarto vegetale (frutta e verdura), all’insegna della sostenibilità ambientale e ponendo al centro della sua strategia un modello di economia circolare fortemente incoraggiato dall’Unione Europea. Si lega alla Food Policy lanciata dal Comune di Milano, insieme a Fondazione Cariplo, per creare un sistema alimentare più sostenibile e ha tra gli obiettivi quello di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030. Tra i vari Hub della città, all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Milano è nato l’Hub "Foody Zero Sprechi”, attivato per innovare le modalità di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e quindi gestire in modo sostenibile anche gli scarti vegetali. L’azione degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare è di recuperare derrate alimentare edibili da destinare alle persone in difficoltà con un network e numerosi attori locali, a questo, il progetto PHYVER aggiunge un anello alla catena circolare utilizzando gli scarti: anche quello che sembrerebbe non poter essere usato invece lo è grazie alla ricerca scientifica.

  • RITESSERE

Progetto del Politecnico di Milano

La seta grezza è principalmente costituita da due proteine: la fibroina in percentuale compresa tra 70 e il 75% e la sericina che ne rappresenta la restante parte. Mentre la prima componente è utilizzata nell’industria tessile per realizzare prodotti di pregio, la sericina è considerata, ancora oggi, un materiale di scarto e viene eliminata mediante il processo di sgommatura. Generalmente la sericina viene persa nelle acque di scarico producendo un notevole impatto ambientale.

  • ISOLA DEL RIUSO – Comunità Circolari per la Prevenzione e il Riutilizzo

Progetto di CAUTO Cooperativa Sociale

Il progetto vuole portare un contributo concreto alla transizione ecologica in quattro comuni della provincia di Brescia: Bovezzo, Concesio, Caino e Nave, scegliendo l'economia circolare come modello di sviluppo per aumentare la consapevolezza delle pubbliche amministrazioni sulle problematiche ambientali e ingaggiandole in azioni concrete legate alla sostenibilità.
Il focus del progetto è la creazione di un nuovo modello di filiera di Prevenzione (PRV) della produzione di rifiuti, affiancato ad azioni di Preparazione per il Riutilizzo (PPR). Il progetto prevede inoltre la realizzazione di quattro diverse Isole del Riuso, ossia luoghi deputati – nell’ottica dell’economia circolare – al recupero e riuso di beni ancora in buono stato, evitando che diventino rifiuti e permettendone l’accesso a persone e nuclei famigliari svantaggiati.

Chi è Luca Locatelli

Fotografo e filmmaker, si occupa delle relazioni tra uomo, scienza e tecnologia e ambiente. Da oltre 10 anni la sua ricerca principale consiste nell'esplorare e documentare le soluzioni più promettenti per affrontare la crisi climatica del XXI secolo. L'obiettivo del suo lavoro è quello di aprire un dibattito sullo sviluppo sostenibile del nostro futuro. Locatelli, fotografo del National Geographic Magazine, collabora con media internazionali come il New York Times Magazine, TIME, The New Yorker, Bloomberg, Geo Germany.  Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo come, ad esempio, presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, lo Shanghai Center of Photography e la Somerset House di Londra. Il suo lavoro è stato riconosciuto da premi internazionali tra cui il World Press Photo 2018,2020, il Leica Oskar Barnack Award 2020, il World Photography Organisation 2018, 2020, 2021.

Info: www.ied.it/eventi/the-circle-milano-l-economia-circolare-in-mostra-nelle-immagini-di-luca-locatelli 

Le passioni più grandi di Edoardo sono la tecnologia e l’ambiente, un binomio vincente che lo ha portato alla COP28 di Dubai a dicembre 2023.
Ma andiamo con ordine. 

Edoardo de Cal è al terzo anno di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. Unire creatività e tecnologia per cercare di risolvere problemi è ciò che ha spinto Edoardo ad iscriversi a questo indirizzo di laurea e, più in generale, ciò che lo ha portato ad iniziare il suo percorso come attivista ambientale. L’informatica è parte del suo DNA: sin da quando aveva 13 anni prende parte a diversi hackathon che lo portano in giro per il mondo e partecipa al concorso indetto da Apple chiamato WWDC Scholarship vincendo per ben tre volte e guadagnandosi la possibilità di andare in California, dove conosce altri ragazzi con la sua stessa passione per la programmazione.

Un percorso a cui però manca un tassello: Edoardo era solito creare applicazioni specifiche in base al tipo di concorso, che nascevano e morivano in quei contesti. Progetti interessanti ma effimeri. È arrivato il momento per Edoardo di andare oltre e creare qualcosa di duraturo, con un obiettivo condiviso, che fosse davvero utile per le persone e che si potesse usare nella quotidianità. 

Un giorno si imbatte in una frase di Robert Swan che diventa il suo mantra: la più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun altro lo salverà. Sono gli anni di Greta Thunberg. Qualcosa lo smuove e decide di intraprendere la strada dell’attivismo e iniziare a creare qualcosa che, nel suo piccolo, potesse fare la differenza per l’ambiente. Nasce così Fontanelle d’Acqua, un’app gratuita che mappa le fontanelle d’acqua potabile sparse in tutto il mondo e permette di bere in modo sostenibile disincentivando l’uso e l’acquisto di bottiglie di plastica. Un progetto che fa di un paradosso un’opportunità: l’Italia risultava essere la terza nazione al mondo per consumo di acqua in bottiglia e allo stesso tempo la prima per numero di fontanelle d’acqua.  L’obiettivo di Edoardo diventa quello di instillare una piccola abitudine positiva nelle persone, iniziando da cose apparentemente semplici, per poi puntare sempre più in alto. 

Grazie a quest’app, entra in contatto con delle community internazionali di giovani innovatori e attivisti sociali, tra cui ChangemakerXchange. Grazie al Climate Action Summit di Lecco del 2022, evento supportato da Fondazione Cariplo, Edoardo conosce ragazzi attivisti per l’ambiente e il clima con storie incredibili alle spalle con cui ha l’opportunità di confrontarsi, scambiare visioni e creare legami. Questo incontro lo motiva e gli dà ulteriore certezza di voler proseguire per questa strada e fare qualcosa per la Terra.

Arriva poi l’estate 2022, caldo record e siccità. Edoardo e Jacopo sono colleghi universitari e insieme a Giulia decidono di realizzare un progetto in team per far fronte a quella situazione caratterizzata da temperature anomale e sbilancio idrologico. Un problema che nel futuro tenderà ad aumentare e che porterà a una diminuzione progressiva delle risorse idriche. Da qui nasce WOP, una piattaforma che si rivolge in primo luogo agli agricoltori, monitora lo stato dei campi agricoli attraverso i dati satellitari, e consiglia quando e quanto irrigare il proprio campo, in modo da efficientare al massimo l’acqua. Inizia così la fase sperimentale e i ragazzi entrano in contatto con gli agricoltori del territorio per testare sul campo la piattaforma, ricevendo feedback molto positivi. Un piccolo successo, un primo passo verso l’obiettivo più ambizioso: portare questa tecnologia nei paesi in via di sviluppo, che vivono di agricoltura di sussistenza e che risentono maggiormente degli effetti del cambiamento climatico. 

L’opportunità arriva attraverso GovTech Global Alliance COP28 Scale-Up Programme, un'iniziativa dedicata alle imprese a impatto sociale nel settore climate tech che mirano a costruire reti con governi a livello internazionale. 
Si apre così la possibilità di partecipare alla COP28, opportunità che si concretizza e realizza grazie, ancora una volta, a ChangemakerXchange e al supporto di Fondazione Cariplo. I tre ragazzi sbarcano a Dubai e, ancora increduli, presentano al mondo il loro progetto nella prestigiosa cornice della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici parlando a grandi aziende, enti governativi e delegati di ben 12 nazioni e riscuotendo interesse da parte di diversi Paesi come la Nigeria. Un’occasione tanto formativa quanto trasformativa che ha permesso ad Edoardo e al suo team di sognare in grande, allacciare contatti importanti e farsi conoscere. “Incredibile vedere così tante persone, imprenditori, attivisti, politici di background e culture diversi, riuniti nello stesso luogo, accomunati dalla stessa energia di lottare per l’ambiente, per la Terra, per un bene comune.” commenta Edoardo.

Adesso Edoardo è tornato a Milano, studia per terminare l’università, consapevole che il successo riscosso alla COP28 e i rapporti allacciati si trasformeranno presto in concrete opportunità per poter fare la differenza!

Sei un’organizzazione non-profit attiva in campo ambientale nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo? Vuoi aumentare la tua capacità di azione e di impatto nelle comunità e nei territori in cui operi?

Partecipa al bootcamp di Sinergie in Azione, il nuovo progetto di Fondazione Cariplo che aiuta gli enti non profit a rispondere in maniera più efficace alle sfide ambientali adottando soluzioni imprenditoriali, realizzato da Cariplo Factory con il supporto di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

In particolare, sviluppando e potenziando le capacità e iniziative imprenditoriali per realizzare business sostenibili, Sinergie in Azione vuole contribuire ad accrescere la sostenibilità economica delle organizzazioni e il loro impatto sociale e ambientale sul territorio.

Gli enti interessati parteciperanno a un percorso articolato in quattro fasi:

  1. Bootcamp. 10 aprile 2024

Grazie a testimonianze d’ispirazione e workshop di gruppo, le organizzazioni saranno incoraggiate a pensare al di là dei confini convenzionali e a esplorare idee e modelli di business innovativi.

  1. Manifestazione di interesse. Dopo aver partecipato al bootcamp, le organizzazioni potranno manifestare il proprio interesse a intraprendere un percorso di sviluppo imprenditoriale.
  2. Percorso di potenziamento. Gli enti selezionati (al massimo 5) parteciperanno a un percorso di accompagnamento della durata di 3 mesi, strutturato in 7 moduli di apprendimento. Verranno trattati temi quali fattibilità tecnica, value proposition, business plan, marketing, misurazione impatto sociale, ecc. Circa 100 ore di formazione.
  3. Esecuzione (dalla teoria alla pratica). Grazie a sessioni di affiancamento e monitoraggio le organizzazioni saranno accompagnate nella realizzazione dei propri “progetti imprenditoriali”.

Per maggiori informazioni e per l’iscrizione al bootcamp: www.cariplofactory.it/sinergie-in-azione

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