Intesa Sanpaolo avvia la quinta edizione del Corso executive in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate” per favorire la crescita delle competenze dei professionisti che operano nel settore come elemento qualificante del sistema culturale italiano.

La prime quattro edizioni, realizzate dal 2021, hanno suscitato uno straordinario interesse con quasi 1.600 domande di iscrizione e si sono concluse con 126 diplomati.

Con queste premesse, Intesa Sanpaolo ha deciso di proporre una quinta edizione del Corso, nato dall’esperienza acquisita negli anni con Progetto Cultura, il programma della Banca che tutela, gestisce e valorizza le collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo formate da oltre 35 mila opere, le Gallerie d’Italia con i musei a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, l’Archivio Storico del Gruppo, il progetto Restituzioni.

Il Corso è realizzato da Intesa Sanpaolo con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e Digit’Ed e ideato con il contributo scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, l’istituto internazionale per la formazione, la ricerca e gli studi avanzati nell'ambito delle competenze del Ministero della Cultura. L’iniziativa aggiunge un tassello importante alle attività filantropiche realizzate in ambito culturale dalle fondazioni Cariplo e Compagnia di San Paolo, che ogni anno mettono a disposizione ingenti risorse per progetti sul territorio per la valorizzazione e la promozione dei beni artistici e architettonici. Anche il miglioramento delle competenze di chi opera in questo ambito rientra tra gli obiettivi delle fondazioni, così come l’accesso a opportunità culturali, soprattutto nei confronti di quel pubblico e di quelle persone che di solito non hanno occasione o mezzi per avvicinarsi o fruirne.

I temi trattati prevedono l’inquadramento del management culturale in ottica CSR, il contesto giuridico istituzionale in Italia e all’estero, la dimensione economico-finanziaria e contabile dei beni e delle attività culturali, le prassi innovative di heritage management, il collection management in ambito privato e aziendale, la dimensione economico-finanziaria e contabile dei beni e delle attività culturali, le strategie di valorizzazione e di ampliamento della fruizione di patrimoni corporate e privati, il project management e i principali trend dell'innovazione tecnologica e le ricadute nel settore culturale.

Il Corso, sotto la regia organizzativa di Digit’Ed, è coordinato dal prof. Guido Guerzoni, docente dell’Università Bocconi di Milano. Le lezioni sono tenute da accademici di atenei italiani, manager della cultura e d’impresa, direttori e funzionari museali.

Una faculty che comprova la stretta relazione tra il settore pubblico e il comparto privato quale leva fondamentale di sviluppo ed elemento qualificante per le politiche di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali.

L’iniziativa consolida il progetto ACADEMY di Gallerie d’Italia, un ulteriore impegno di Intesa Sanpaolo verso il mondo dell’arte e della cultura orientato alla formazione di professionisti specializzati in uno dei settori più attivi e caratterizzanti per il Paese.

Il Corso si rivolge a trenta laureati con esperienza lavorativa di almeno un anno, preferibilmente nella gestione di musei, archivi e patrimoni artistici di imprese e privati con l’obiettivo di accrescerne le capacità manageriali e le relazioni con il territorio. Durerà 4 mesi, dal 24 gennaio al 24 maggio 2025, e si terrà in presenza alle Gallerie d’Italia di Milano e Torino. Le lezioni in aula si terranno il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 18.30 per un totale di nove fine settimana alternati a sei webinar (venerdì dalle 16.30 alle 18.30). Il Corso, in lingua italiana, è composto da cinque moduli didattici per un numero complessivo di 144 ore di lezione in presenza, e 18 ore in modalità webinar oltre a learning object fruibili in autonomia. I contenuti digitali saranno erogati tramite la piattaforma di e-learning della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali, partner scientifico del corso.

La didattica prevede anche la realizzazione di un project work durante il Corso e sarà integrata da visite studio di luoghi d’arte, istituzioni culturali, patrimoni aziendali e musei in tutta Italia. Le visite si terranno durante tutto il 2025 e il calendario sarà disponibile all’avvio del Corso. Sono disponibili 14 borse di studio erogate da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, dalla Fondazione Cariplo e da Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

Informazioni e costi sul sito formazione.digited.it/ dove è possibile compilare la richiesta di iscrizione al Corso fino al 12 gennaio 2025 per le iscrizioni a pagamento, e l’inoltro delle candidature fino al 1°dicembre 2024 per le iscrizioni con borsa di studio.

Fondazione Cariplo, da oltre 30 anni attiva nel sostegno del mondo della cultura, presenta "Pagina Z – Pagine di cultura per la generazione Z", un progetto ideato appositamente per BookCity che si rivolge alla generazione Z. Sviluppato in collaborazione con Teen Social Radio, la prima web social radio italiana creata e gestita da ragazzi che dà voce alla GenZ, l’iniziativa mira a coinvolgere i giovani in un dialogo aperto sul valore della cultura e della lettura e sul ruolo dei giovani nella rigenerazione delle comunità.

Durante le giornate di BookCity, da giovedì 14 a domenica 17 novembre, nel Cortile dell’Elefante, all’interno del Castello Sforzesco, la web radio sarà presente con una vera e propria postazione, sviluppata in collaborazione con BookCity: uno spazio on air e anche fisico per momenti di scambio e riflessione attraverso la voce dei protagonisti dei progetti culturali sviluppati in questi anni con il sostegno di Fondazione Cariplo, intervistati dai ragazzi di Teen Social Radio.

Sono in tutto 11 gli appuntamenti live, nei quali i ragazzi della GenZ di TSR – oltre al ricco palinsesto musicale – manderanno in onda le interviste in diretta con i referenti di progetti culturali innovativi e che stanno impattando positivamente sulla partecipazione culturale in diverse aree: lettura, scrittura e libri, tutti vissuti e raccontati in modo inconsueto; e poi teatro indipendente, luoghi di cultura non convenzionali, nati in spazi abbandonati e poi riattivati grazie a processi di rigenerazione urbana a base culturale. Iniziative e idee che aiutano le connessioni territoriali e sociali non solo a Milano e nei centri attorno alla grande città, ma anche in altre aree come Lecco e Como.

È davvero impressionante vedere il movimento di persone che BookCity ha saputo generare in questi anni partendo da un oggetto, il libro; la kermesse di anno in anno si è innovata riuscendo ad aggregare pubblici diversi e numerosissimi – dichiara Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo-. Una formula vincente che ha dimostrato che le persone sono attratte da occasioni culturali, che arricchiscono. In un contesto così rapidamente in evoluzione, tra nuovi media e un’offerta infinita che arriva dalla rete, serve avere una bussola, qualcuno che ci dia delle coordinate per orientarci, e offrirci solide basi per saper leggere i fenomeni del nostro tempo. Il libro è ancora uno strumento potente, ma da solo non basta più. Occorre costruire attorno ad esso occasioni di approfondimento, una nuova capacità di narrazione e divulgazione che avvicini le persone. BookCity lo sa fare molto bene, e regala alla città momenti di arricchimento personale che non finiscono con gli eventi. I momenti culturali come questi gettano un seme che fiorisce poi con modalità e tempi diversi”.

 

Diamo voce a ragazzi e ragazze della generazione Z, che, come noi, hanno sogni, passioni, interessi e opinioni – racconta Angelo Cattivelli, classe 2008, founder TeenSocialRadio. Soprattutto queste ultime. Idee tantissime. Voglia di realizzarle, ancora di più. Fare radio è un modo divertente per imparare a comunicare. Magari non tutti da grandi saremo speaker radiofonici, ma sicuramente ricorderemo questo periodo come uno dei migliori della nostra vita”.

L’appuntamento è dunque a BookCity, nel Cortile dell’Elefante al Castello Sforzesco, con la rubrica quotidiana “Pagina Z” con il seguente calendario: giovedì 14 e venerdì 15 novembre dalle 15.00 alle 16.00; sabato 16 e domenica 17 con due strisce quotidiane, al mattino dalle 11.00 alle 12.00 e al pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

 

La Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2024, che si celebra il 16 ottobre, vuole essere l'occasione pe run focus sul valore dell'agroecologia e il ruolo centrale che ricopre non solo nel garantire la sicurezza alimentare globale, ma anche nel migliorare la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole. Questo evento ci ricorda infatti quanto sia cruciale una gestione attenta delle risorse naturali e la conservazione della biodiversità per garantire il diritto a un cibo sano, vario e nutriente.

Fondazione Cariplo è impegnata nel promuovere un'agricoltura più sostenibile, equa e capace di rispondere ai bisogni delle comunità locali, attraverso i bandi Coltivare Valore e Ruralis che hanno sostenuto in 6 anni oltre 60 progetti che coniugano innovazione agricola, inclusione sociale e tutela del paesaggio e delle aree naturali. Più di 250 ettari di terreni agricoli sottoutilizzati o abbandonati sono stati rimessi a coltura, spesso con metodi biologici o integrati, riducendo l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, e promuovendo la biodiversità e la salute dei suoli. In questi contesti, la qualità del cibo si collega direttamente alla qualità dei processi produttivi, garantendo ai consumatori prodotti più sani e tracciabili.

Questi interventi hanno anche favorito lo sviluppo di filiere corte e locali, dove il legame diretto tra produttori e consumatori e riduce sprechi. Molti dei prodotti derivanti dai progetti sostenuti sono certificati biologici o a filiera corta, contribuendo a una maggiore consapevolezza alimentare tra i cittadini.

L’agricoltura di qualità, oltre a salvaguardare la salute e l’ambiente è anche un motore di inclusione sociale: più di 300 persone hanno beneficiato di percorsi di inserimento lavorativo, di cui molti in condizioni di svantaggio. Oltre 150 persone sono state coinvolte in attività terapeutiche legate all’agricoltura, come l'ortoterapia e la pet therapy, dimostrando come l'agricoltura possa diventare uno strumento di riabilitazione e benessere per le comunità.

Nei prossimi mesi, per approfondire l'impatto di queste iniziative, sarà online sul sito della Fondazione una nuova sezione del Portale Ambiente, che conterrà dati e testimonianze dei protagonisti di questo percorso verso un'agricoltura più sostenibile e inclusiva.

Il 14 novembre invece è previsto il convegno annuale Metropoli Agricole (è possibile registrarsi al sito), dedicato ad alimentare la riflessione e il confronto su un’agricoltura basata sul presidio del territorio, la sostenibilità e l’equità dei processi produttivi, la riduzione degli sprechi e la riqualificazione del paesaggio.

Il 14 novembre dalle 9:30 alle 13:30 si terrà a Milano l'edizione 2024 di Metropoli Agricole, il convegno annuale di Fondazione Cariplo dedicato a esplorare il ruolo dell’agricoltura come presidio territoriale, strumento di sostenibilità e opportunità per riqualificare il paesaggio.

I temi di quest’anno sono cruciali: qual è il ruolo dell’agricoltura periurbana per rendere le città più sostenibili? Come possono realtà come il Parco Agricolo Sud Milano e i Distretti del Cibo diventare motori di sviluppo locale e coesione sociale? Quali politiche europee possono supportare queste iniziative, adattandosi alle esigenze specifiche dei territori?

È un’opportunità unica di confronto aperto con esperti, decisori politici e rappresentanti delle comunità agricole, per discutere soluzioni condivise e strategie innovative.
Il dibattito si svolgerà con la tecnica del "fish-bowl" per favorire un dialogo dinamico e partecipativo tra relatori e pubblico.

Quando: Giovedì 14 novembre 2024, dalle 9:30 alle 13:30; segue pranzo conviviale
Dove: Milano, Spazio Mosso, Via Angelo Mosso 3
Ingresso libero su prenotazione REGISTRATI QUI

L'evento partecipa al programma di formazione professionale continua dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Regolamento CONAF n. 162/2022)

Presto online ulteriori dettagli sul programma e i relatori su www.metropoliagricole.it.

Fondazione Housing Sociale nasce nel 2004 su impulso di Fondazione Cariplo per rispondere in modo mirato alla crescente emergenza abitativa, attraverso la promozione di iniziative che favoriscono la realizzazione di alloggi a canoni calmierati. In occasione del suo ventennale, che si è celebrato alla presenza delle istituzioni, FHS ha presentato una serie di ricerche realizzate da una rete di esperti di rilievo – Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma, Bocconi, EvaLab, e Avanzi – per indagare sulle problematiche, sullo stato dell’arte e sulle prospettive di sviluppo dell’housing sociale in Italia.

Dati: l’offerta abitativa accessibile a Milano e in Italia

A Milano appare evidente come l’offerta di alloggi a prezzi accessibili non sia ancora adeguata alla domanda. Grazie al contributo del Dipartimento di Architettura a Studi Urbani del Politecnico di Milano, infatti, è stato possibile ricostruire un quadro aggiornato dell’offerta abitativa attraverso una serie di rappresentazioni cartografiche accompagnate da schemi e da testi di commento. L’obiettivo è stato quello di comprendere il ruolo dell’offerta di housing sociale nella città, attraverso l’analisi delle iniziative realizzate nel periodo 2015-2023 su: interventi in housing sociale di nuova edificazione realizzati da diversi operatori (ad esempio Fondi e Cooperative); interventi di residenzialità universitaria convenzionata; offerta di residenzialità ERS temporanea rivolta a figure fragili o in emergenza abitativa; interventi di housing sociale promossi da enti di terzo settore sostenuti da Fondazione Cariplo.

I dati riportati sulle mappe geolocalizzate riportano collocazione, consistenza, accessibilità economica, selettività e tipologia dei promotori degli interventi. Queste differenti lenti analitiche hanno costituito la base per la costruzione di rappresentazioni tematiche. A Milano ci sono attualmente 16.681 alloggi in locazione a canoni calmierati, per lo più realizzati da fondi e cooperative edilizie.

Negli ultimi 10 anni ne sono stati realizzati 4000 in vendita convenzionata e 3551 in locazione, di cui il 10% destinato al canone sociale e a soggetti fragili seguiti dagli enti del terzo settore.

Questo dato dimostra che le forze in campo ci sono, ma le risorse non sono ancora sufficienti a rispondere al fabbisogno, poiché – come evidenzia la ricerca condotta da Nomisma – va considerato che le famiglie con entrate comprese tra 1.600€ e i 2.700€ mensili sono circa il 25% del totale. La ricerca fa un affondo anche sugli alloggi pubblici e privati locati ad enti del terzo settore: il dato – circa 1500 alloggi – non è “pulito”, come si dice in gergo, perché spesso si tratta di blocchi costituiti da poche unità difficili da intercettare; il numero che ne deriva, calcolato per difetto riesce comunque a identificare gli elementi per una possibile policy.

Allargando il punto di osservazione, la distribuzione geografica delle iniziative che emerge dal Primo rapporto sulla performance sociale del Social Housing in Italia – prodotto da Avanzi – evidenzia una maggiore presenza di interventi nelle regioni del Nord e del Centro Italia: in particolare, la metà dei progetti si trovano in Lombardia e Toscana (29,8% e 20,2% rispettivamente), mentre i rimanenti progetti sono distribuiti prevalentemente in Emilia-Romagna (18,1%), Piemonte (12,8%) e Veneto (9,6%), con diverse iniziative anche in Liguria, Lazio e Marche. Più del 70% dei progetti si trova nei capoluoghi.

Social Housing: la proposta di un fondo nazionale

Dalle ricerche presentate emerge la necessità di mettere in campo un mix coordinato di interventi di sistema sul fronte casa, che punti a regolamentare il mercato residenziale privato (affitti brevi inclusi, ma non solo) per sostenere in modo adeguato sia l’offerta, sia la domanda, con riguardo alle fasce di popolazione più vulnerabili. “Ma proprio per la complessità del tema, occorre evitare semplificazioni nelle soluzioni. L’idea di un piano di investimenti con un mix di capitali pubblici e privati che favorisca l’aumento dello stock abitativo è certamente da accogliere con entusiasmo.” – spiega in un articolo Raffaella Saporito è Associate Professor of Practice of Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management. E l’housing sociale, così come viene inteso in Italia, ossia una residenza in locazione a canoni calmierati e in vendita a canoni convenzionati, per lo più realizzata da privati, ma non solo, è una parte di questo mix.

Tra le criticità emerse nel fornire una risposta adeguata alle esigenze di sviluppo dell’housing vi è il tema dell’accesso al capitale. L’housing sociale richiede, per le sue caratteristiche, capitali di lungo termine, disposti quindi a essere ripagati in un orizzonte temporale non inferiore ai 30 anni e con una motivazione a generare un positivo impatto, ma soprattutto tassi inferiori a quelli di mercato. L’indagine realizzata da Università Bocconi propone, sulla scorta dell’esperienza francese e di quella olandese, pur molto diverse tra loro ma unite da strumenti economico finanziari della stessa natura, la strutturazione di un fondo nazionale di garanzia per gli interventi di social housing pensato per la situazione italiana. I casi analizzati mostrano come vi sia un concorso tra istituzioni pubbliche e soggetti privati nello sviluppare le operazioni e come le banche di sviluppo, nei casi francese e olandese, abbiano giocato un ruolo fondamentale nel supportare i progetti.

Ad integrazione dell’analisi, con il contributo di Cresme, è stata realizzata una mappatura del fabbisogno di housing e della tipologia di risposta abitativa realizzabile sui diversi territori; la ricerca incrocia i prezzi medi di mercato con la domanda, analizzando i dati in termini quantitativi.
In relazione all’offerta che già esiste sul mercato si può, infatti, ipotizzare dove l’housing sociale abbia ragione di esistere e dove invece, dati i valori di mercato già molto bassi, sia necessario per dare risposta alla domanda abitativa avvicinarsi a canoni paragonabili all’ERP e quindi ad una soluzione non percorribile per un privato se non a fronte di una porzione di fondo perduto.  Si tratta di una mappatura sintetica, per province e comuni capoluogo, che incrocia i prezzi medi di mercato con la domanda in termini quantitativi.

L’esperienza di FHS e Fondazione Cariplo

Dal 2004 le due Fondazioni promuovono lo sviluppo dell’housing sociale in Italia, con l’obiettivo di affrontare concretamente l’emergenza casa. Ad oggi, hanno messo in campo un ventaglio di azioni integrate per rispondere alle esigenze abitative di diversi target coinvolti, in chiave di accessibilità economica e inclusione. Il social housing è indirizzato a giovani coppie, anziani, immigrati, studenti e in generale a coloro che vivono una particolare condizione di fragilità socioeconomica, ai quali offre, a seconda dei casi e delle convenzioni, diversi servizi o residenziali erogati con un approccio “tailor made”.

“L’esperienza ventennale di Fondazione Housing Sociale e di Fondazione Cariplo insegna che l’housing sociale non è solo una questione di quantità di alloggi, ma di qualità della vita. La sfida di oggi è rispondere al crescente fabbisogno abitativo, non solo per chi si trova in condizioni di difficoltà, ma per tutti coloro che, pur essendo esclusi dalle categorie di fragilità tradizionali, non riescono ad accedere al mercato immobiliare. In questo contesto, l’housing sociale non è solo una soluzione temporanea, ma un modo per costruire un futuro più equo e inclusivo, in cui la casa non sia solo un bene economico, ma un diritto sociale."ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo

Fondazione Cariplo

Da sempre Fondazione Cariplo è attenta al tema della casa. Per farlo agisce in due modi. Da un lato promuove l’housing sviluppato dalla Fondazione Housing Sociale, che Cariplo ha fatto nascere 20 anni fa e che si dedica a progetti ad esempio per famiglie giovani, studenti, anziani, etc. Questa azione viene realizzata attraverso investimenti del patrimonio in fondi che hanno l’obiettivo di realizzare abitazioni, spesso in un regime di rigenerazione urbana. Dall’altro, ogni anno, sostiene con l’attività filantropica interventi di housing che si rivolgono principalmente alle fasce più fragili, in emergenza, approcciando con lungimiranza un problema che negli anni è andato crescendo, aggravato da dinamiche sociali ed economiche sempre più complesse, come la precarietà lavorativa, la crescita dei costi abitativi e l’indebolimento delle reti di supporto tradizionali. Dal 2000, la Fondazione ha messo in campo circa 80 milioni di euro mettendo a disposizione oltre 6mila posti letto, o appartamenti, per dare risposta alle emergenze di chi si trova a vivere una situazione di fragilità e sperimenta grandi difficoltà, specialmente quando vengono toccate questioni essenziali. Un capitolo strettamente collegato è l’housing sociale legato al Dopodinoi che consente alle persone con disabilità di vivere in autonomia, emancipandosi dalla famiglia, ma potendo contare su una rete di supporto.

Fondazione Housing Sociale

La Fondazione ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo del Fondo Investimenti per l’Abitare, gestito da CDPI SGR, alla base del Sistema Integrato dei Fondi di Housing Sociale – “SIF” – (attivato alla luce del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa di cui al DPCM del 16 luglio 2009), che realizza progetti di housing sociale in tutta Italia. Il SIF consiste in un fondo di fondi a livello nazionale che, con una dotazione di circa 2 miliardi di euro di risorse, investe a sua volta nei fondi immobiliari etici a livello locale fino all’80% della loro capitalizzazione. La parte restante, che ammonta a circa 1 miliardo di euro, è stata raccolta dai fondi presso investitori radicati sul territorio.

L’housing sociale e collaborativo promosso dalla Fondazione Housing Sociale propone un modo di abitare sia gli spazi privati, sia quelli pubblici finalizzato a migliorare la propria condizione di vita, mettendo in atto soluzioni collaborative e sostenibili. I progetti di housing sociale offrono, infatti, agli abitanti spazi comuni e strumenti per realizzare attività collaborative legate al vivere quotidiano e considerano gli spazi pubblici come risorse nei fenomeni di interazione: piattaforme trasformabili attraverso l’utilizzo negoziato e l’intervento diretto dei fruitori.

Solo in Lombardia, FHS in qualità di advisor tecnico-sociale di fondi di housing, ha promosso la realizzazione di 3.000 alloggi in locazione, coinvolto +3.000 famiglie nei percorsi di community engagement e avviato 6 associazioni di abitanti.

Abbiamo ricordato Pier Mario Vello nel decennale della sua scomparsa. C’erano amici, i famigliari, molti rappresentanti di Fondazione Cariplo, ma anche tante persone che lo hanno conosciuto in contesti diversi. Perfino chi aveva lavorato con lui da giovane. Una serata molto bella, con un po’ di malinconia, ma anche qualche risata. Abbiamo letto brani dal libro “La Società Generosa” di Pier Mario Vello e alcune poesie. Ricordi del passato, ma slancio verso il futuro.

Quelle idee, quella eredità che Pier Mario Vello ci ha lasciato sono ancora molto vive in tutti noi. Dopo un video – sempre toccante – curato da Simone Casetta, lo ha ricordato il Direttore Generale, Sergio Urbani: la Fondazione che vediamo oggi è nata in quegli anni, con lui. Lo ha sottolineato Gerry Salole, con cui iniziarono molte collaborazioni internazionali. L’avvocato Giuseppe Guzzetti ha rivelato il retroscena della selezione: lo scegliemmo proprio perché era fuori dai classici schemi, avevo intuito che la fondazione avrebbe avuto bisogno di uno come lui. E poi la moglie Nadia Canton Vello, guerriera, come l’ha definita Piermario in una poesia, ha raccontato il legame con il padre e la nonna, la baita nel bellunese e perfino come si conobbero, su un treno, per venire a Milano.

Infine la musica del violoncello dell’Orchestra del mare, realizzato dai detenuti nella liuteria del carcere di Opera (MI) con il legno delle barche dei migranti. Vello scrisse una poesia proprio sul tema dei migranti. Un messaggio potente, accompagnato dalle parole di Arnoldo Mosca Mondadori, amico di Mario e della Fondazione Cariplo. Un bel momento, di quelli in cui la gente poi fa fatica ad andarsene. Un grazie particolare al Teatro Parenti che ha ospitato l'evento.

Sono online gli esiti della seconda scadenza della Linea 2 – "Nuove opportunità" del bando vEIColo – Accompagnamento per la valorizzazione della ricerca promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione CDP, un’azione che mira a sostenere la partecipazione di Atenei ed Enti di ricerca pubblici e privati italiani alle call europee promosse dallo European Innovation Council (EIC), incentivando l’attrazione di fondi per progetti di alto impatto.

In particolare, con questa seconda scadenza sono stati selezionati progetti per la prossima call EIC Pathfinder Open, con un focus su iniziative di ricerca che presentano un elevato potenziale di trasferimento tecnologico.

I vincitori riceveranno un supporto formativo e un accompagnamento fino a 75 ore per preparare le proposte da presentare allo European Innovation Council, grazie alla consulenza di esperti internazionali.

Per consultare gli esiti della seconda scadenza, chiusa il 30 maggio 2024, clicca QUI.

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