Fondazione Cariplo, in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara e le 16 Fondazioni di Comunità, promuove il nuovo bando “Porte Aperte per potenziare e rinforzare l’offerta educativa rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani, valorizzando gli oratori quali spazi di attivazione della comunità e promuovendo alleanze territoriali finalizzate a sostenere i percorsi di crescita delle giovani generazioni e il loro benessere.

I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, legati in particolare alla presenza sempre più pervasiva del digitale e dei social network, uniti allo scenario di “policrisi” che stiamo vivendo – caratterizzato dagli effetti della pandemia, dalle guerre e conflitti più prossimi che in passato, dalle trasformazioni demografiche, dall’aumento delle disuguaglianze – stanno avendo forti ripercussioni sia sui percorsi di vita di ragazze e ragazzi, che sulla tenuta “educativa” degli adulti di riferimento. A queste difficoltà, si aggiunge la fatica delle istituzioni a investire in politiche giovanili adeguate al nuovo scenario e una diversa propensione delle persone a mettere a disposizione tempo e competenze per la propria comunità e per animare spazi inclusivi e aperti.

Alla luce di tali considerazioni e dell’importanza che rivestono la dimensione di prossimità e la socialità per gli adolescenti, si ritiene che la rete degli oratori rappresenti una risorsa strategica sia per la presenza diffusa e capillare, sia per aver storicamente interpretato una funzione educativa e aggregativa importante per le comunità. Gratuità, accesso a bassa soglia, dimensione educativa e relazionale, offerta animativa aperta a tutta la comunità di riferimento sono aspetti che da sempre caratterizzano queste realtà.

Con questo bando si intende, quindi, sostenere le iniziative volte a rispondere ai bisogni educativi, di socializzazione e di protagonismo delle nuove generazioni. I progetti – valorizzando gli oratori esistenti in connessione con gli altri soggetti del territorio – dovranno: promuovere spazi attrattivi, aperti e accessibili per preadolescenti, adolescenti e giovani in cui realizzare attività educative e socializzanti, favorire opportunità di incontro tra pari e con gli adulti e sostenere iniziative di protagonismo giovanili, nonché coinvolgere, attivare e sostenere la comunità al fine di sollecitare una responsabilità educativa diffusa.

I progetti dovranno essere presentati da un partenariato composto da almeno due soggetti, di cui una parrocchia con oratorio e dovranno avere una durata tra i 24 e i 36 mesi.

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“Porte Aperte” ha una dotazione finanziaria complessiva pari a € 2.250.000. Il bando scade il 7 giugno 2024 alle h. 17.00.

Il nuovo bando sarà presentato in streaming il 3 maggio alle ore 11.

PROGRAMMA

  • Giovanni Azzone – Presidente Fondazione Cariplo
  • Rosangela Lodigiani – Docente di sociologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vicepresidente Fondazione Ambrosianeum
  • Francesca Gisotti – Pedagogista e Formatrice Caritas Ambrosiana
  • Benedetta Angiari – Fondazione Cariplo

Modera

  • Vincenzo Morgante – Direttore di TV2000

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Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una nuova edizione di “Evoluzioni”, nella convinzione condivisa che supportare concretamente le realtà operanti nell’economia sociale lungo percorsi utili ad avviare una reale transizione digitale rappresenti un passo fondamentale verso il bene comune.

Coerentemente con gli obiettivi fissati rispettivamente dalla linea 4 “Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità”e dalla Missione “Accelerare l’innovazione”, le due Fondazioni tornano a sostenere le organizzazioni dell’economia sociale e del terzo settore attraverso la progettazione e la realizzazione di strategie e processi per la transizione digitale, rafforzando al contempo la cultura e le competenze dell’innovazione.

In linea con gli elementi individuati dalla Commissione Europea verso le transizioni verde e digitale, questa nuova edizione dell’iniziativa riserva una particolare attenzione ai temi della Twin transition, individuando tra gli obiettivi primari del bando anche quello di voler accompagnare gli enti attraverso lo sviluppo di soluzioni economicamente sostenibili, a basso impatto ambientale e ad alto impatto sociale.

L’innovazione tecnologica e digitale è infatti capace di generare un impatto trasversale, utile a efficientare i processi intra-organizzativi e inter-organizzativi attraverso l’integrazione delle filiere di prodotti e servizi, creando ecosistemi digitali che abilitano la sostenibilità ambientale.

In continuità con la precedente edizione dell’iniziativa, il bando Evoluzioni si svilupperà attraverso quattro ambiti della transizione digitale, ovvero: trasformazione digitale dei processi; innovazione di servizio e prodotto; organizzazione data-driven e marketing, comunicazione e fundraising.

Questa edizione di “Evoluzioni” è articolata in due fasi distinte. Nella Fase 1 è prevista una manifestazione di interesse da parte degli enti interessati, che presenteranno le proprie motivazioni, la visione strategica e gli obiettivi strategici da perseguire, ipotizzando gli ambiti di transizione digitale che saranno coinvolti.

In questa fase la Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo – con la partnership scientifica della Fondazione LINKS – metteranno a disposizione di tutte le organizzazioni un percorso di formazione in modalità asincrona sui temi del digitale, della sostenibilità e dell’impatto, grazie a una piattaforma online (linksfoundation.talentlms.com). I corsi saranno disponibili sulla piattaforma a partire dal 12 Aprile e fino alla deadline per la presentazione delle candidature al bando (30 maggio ore 17.00).

Gli enti selezionati a seguito delle procedure di valutazione previste dalla Fase 1 avranno quindi accesso alla Fase 2 del bando e riceveranno un primo contributo per svolgere il proprio percorso di progettazione, supportati da un innovation advisor individuato a seguito di un’azione di facilitazione al matching coordinata da Intesa Sanpaolo Innovation Center e da Cariplo Factory.

La Fase 2 si concluderà con una selezione di merito e la delibera di un secondo contributo per realizzare il progetto esecutivo.

Per presentare tutte le opportunità offerte dal bando Evoluzioni, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo hanno organizzato un evento online di presentazione del bando il prossimo 10 aprile alle ore 11:00.  
Per partecipare alla presentazione è necessario registrarsi a questo link

Il nuovo bando “Evoluzioni – Transizione digitale nell’economia sociale” è rivolto alle realtà dell’economia sociale operanti nei territori di Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta e Lombardia. Si ricorda che le organizzazioni interessate a inviare la propria manifestazione d’interesse potranno presentare la propria candidatura entro e non oltre le ore 17:00 del 7 giugno 2024 (prorogata).

Il testo completo del bando è alla sezione Bandi.

The Circle. Laboratori per un futuro circolare è un progetto per mettere al centro del dibattito l’economia circolare, nel capoluogo lombardo. Lo promuove Fondazione Cariplo, con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, e con la collaborazione di IED, Istituto Europeo di Design.

E’ la naturale prosecuzione dell’iniziativa avviata a Torino, che ha ospitato fino al 18 febbraio scorso, alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica “Luca Locatelli.The Circle. Soluzioni per un futuro circolare” .

A Milano si presenta con un format, in parte diverso, che prevede:

  • un’esposizione degli scatti di Luca Locatelli dal 21 marzo al 20 aprile in IED -Istituto Europeo di Design;
  • un evento con dibattito l’8 aprile, alle 18, a Mare Culturale Urbano, in via Quinto Cenni, con Giulia BASSETTO, Will Media, Valeria GARIBALDI, Fondazione Cariplo, Luca LOCATELLI, Fotografo, Fabrizio ADANI, Università degli Studi di Milano, Giovanni BUGNOTTO, CE Lab
  • un momento di divulgazione e confronto sui temi dell’economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Lab, presso gli spazi di Cariplo Factory, in via Bergognone

Tre momenti che hanno l’obiettivo di raccontare quanta economia circolare “nascosta” si è sviluppata in questi anni, promuovere altre pratiche virtuose, e per farlo Fondazione Cariplo e i partners del progetto hanno raccolto il testimone della mostra "Luca Locatelli. The Circle. Soluzioni per un futuro possibile” commissionata dalle Gallerie d’Italia – Torino che aveva l’obiettivo di stimolare la riflessione attorno a un grande tema della contemporaneità e le sue sfide. Il programma vede la collaborazione di Chora Media – Will Media e del Circular Economy Lab, iniziativa a cui hanno dato vita Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo  Innovation Center.  

Dobbiamo spingere l’acceleratore sulle buone pratiche di economia circolare; dobbiamo sviluppare una nuova cultura della lotta allo spreco e dell’utilizzo delle risorse. C’è già molta innovazione, ma quello legato all’economia circolare è l’approccio che dovremo avere da qui e per sempre, guardando al futuro. Dobbiamo impegnarci per lasciare alle future generazioni, e a chi vive in altre parti del mondo, non meno di quello di cui abbiamo potuto beneficiare noi. E’ una questione di giustizia sociale e di contrasto alle disuguaglianze” ha detto Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo.

Fondazione Cariplo e l’economia circolare

I principi dell’Economia Circolare, coniugando in modo virtuoso sviluppo economico, salvaguardia ambientale e promozione dei green jobs, sono rappresentati nella strategia della Fondazione Cariplo, da sempre attenta all’innovazione, alla sostenibilità ambientale e alla formazione del capitale umano. Grazie ad attività di sensibilizzazione, comunicazione, promozione e diffusione di buone pratiche, dal 2018 a oggi la Fondazione ha sostenuto 82 progetti di economia circolare per oltre 18 milioni di euro.

Il Circular Economy Lab, creato nel 2018 per volontà di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, è un’iniziativa di innovazione che nasce dalla partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di Economia Circolare. In una logica di innovazione aperta e inclusiva, il Circular Economy Lab coinvolge grandi imprese e agenti trasformativi, quali: startup, PMI innovative, università, centri di ricerca, centri di trasferimento tecnologico. Attraverso il suo patrimonio di know-how e competenze, il Circular Economy Lab contribuisce alla diffusione dei principi e dei metodi dell’economia circolare attraverso iniziative formative e generando opportunità per fare rete tra gli attori dell’ecosistema innovativo.

La mostra allo IED

Dal 21 marzo al 20 aprile all’Istituto Europeo di Design, in via Sciesa 4 saranno esposte – in una esposizione che coniuga immagini statiche e in movimento – alcune delle opere di Luca Locatelli, già allestite a Torino, con l’aggiunta di diversi inediti del fotografo pavese, vincitore tra le altre cose, nel 2020, della sezione Environment Stories del prestigioso World Press Photo. La direzione artistica dell’esposizione è a cura di Sara Guerrini, Photo Editor, e Carlotta Cattaneo, Coordinatrice del Corso Triennale in Fotografia di IED Milano. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, ore 10.00-19.30, sabato ore 10.00-15.00 (esclusi i giorni tra il 29 marzo e il 2 aprile).

In particolare, Locatelli si è cimentato cogliendo con la sua affascinante tecnica i particolari di 4 progetti sostenuti da Fondazione Cariplo in questi anni nel campo dell’innovazione e dell’economia circolare. Ecco una breve descrizione dei progetti.

  • Nuovo processo di riciclaggio delle sabbie di fonderia

Progetto realizzato dall’Istituto Universitario di Studi Superiori

La produzione di fonderia genera in Italia una produzione di sabbie esauste di oltre 600.000 tonnellate, di cui la metà concentrate in Lombardia. C’è in atto da qualche anno un tentativo di creare un mercato per il riciclo di queste sabbie, che però non riesce a svilupparsi a causa del basso valore aggiunto dei processi di riciclo. Le sabbie vergini usate nelle fonderie sono di qualità molto elevata, con un costo che va dai 40 ai 100 euro per tonnellata e una percentuale di quarzo di minimo il 98%. Si tratta di materiali che sono molto superiori, in termini di qualità, alle sabbie ordinarie, che costano mediamente dai 10 ai 20 euro a tonnellata. Il problema è quindi di valorizzare l'elevata qualità di partenza delle sabbie di fonderia trovando processi di riciclo ad alto valore aggiunto, che stimolino la creazione di un mercato vero e proprio.

  • PHIVER: GLI SCARTI AL SERVIZIO DELLA RICERCA

Progetto dell’Università degli Studi di Pavia

PHYVER è un progetto di ricerca avanzata. Si basa sull'utilizzo di scarti che altrimenti andrebbero buttati. Il progetto sviluppa un innovativo processo di estrazione e valorizzazione di sostanze con proprietà funzionali benefiche per la salute umana e animale, provenienti da materiale di scarto vegetale (frutta e verdura), all’insegna della sostenibilità ambientale e ponendo al centro della sua strategia un modello di economia circolare fortemente incoraggiato dall’Unione Europea. Si lega alla Food Policy lanciata dal Comune di Milano, insieme a Fondazione Cariplo, per creare un sistema alimentare più sostenibile e ha tra gli obiettivi quello di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030. Tra i vari Hub della città, all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Milano è nato l’Hub "Foody Zero Sprechi”, attivato per innovare le modalità di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e quindi gestire in modo sostenibile anche gli scarti vegetali. L’azione degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare è di recuperare derrate alimentare edibili da destinare alle persone in difficoltà con un network e numerosi attori locali, a questo, il progetto PHYVER aggiunge un anello alla catena circolare utilizzando gli scarti: anche quello che sembrerebbe non poter essere usato invece lo è grazie alla ricerca scientifica.

  • RITESSERE

Progetto del Politecnico di Milano

La seta grezza è principalmente costituita da due proteine: la fibroina in percentuale compresa tra 70 e il 75% e la sericina che ne rappresenta la restante parte. Mentre la prima componente è utilizzata nell’industria tessile per realizzare prodotti di pregio, la sericina è considerata, ancora oggi, un materiale di scarto e viene eliminata mediante il processo di sgommatura. Generalmente la sericina viene persa nelle acque di scarico producendo un notevole impatto ambientale.

  • ISOLA DEL RIUSO – Comunità Circolari per la Prevenzione e il Riutilizzo

Progetto di CAUTO Cooperativa Sociale

Il progetto vuole portare un contributo concreto alla transizione ecologica in quattro comuni della provincia di Brescia: Bovezzo, Concesio, Caino e Nave, scegliendo l'economia circolare come modello di sviluppo per aumentare la consapevolezza delle pubbliche amministrazioni sulle problematiche ambientali e ingaggiandole in azioni concrete legate alla sostenibilità.
Il focus del progetto è la creazione di un nuovo modello di filiera di Prevenzione (PRV) della produzione di rifiuti, affiancato ad azioni di Preparazione per il Riutilizzo (PPR). Il progetto prevede inoltre la realizzazione di quattro diverse Isole del Riuso, ossia luoghi deputati – nell’ottica dell’economia circolare – al recupero e riuso di beni ancora in buono stato, evitando che diventino rifiuti e permettendone l’accesso a persone e nuclei famigliari svantaggiati.

Chi è Luca Locatelli

Fotografo e filmmaker, si occupa delle relazioni tra uomo, scienza e tecnologia e ambiente. Da oltre 10 anni la sua ricerca principale consiste nell'esplorare e documentare le soluzioni più promettenti per affrontare la crisi climatica del XXI secolo. L'obiettivo del suo lavoro è quello di aprire un dibattito sullo sviluppo sostenibile del nostro futuro. Locatelli, fotografo del National Geographic Magazine, collabora con media internazionali come il New York Times Magazine, TIME, The New Yorker, Bloomberg, Geo Germany.  Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo come, ad esempio, presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, lo Shanghai Center of Photography e la Somerset House di Londra. Il suo lavoro è stato riconosciuto da premi internazionali tra cui il World Press Photo 2018,2020, il Leica Oskar Barnack Award 2020, il World Photography Organisation 2018, 2020, 2021.

Info: www.ied.it/eventi/the-circle-milano-l-economia-circolare-in-mostra-nelle-immagini-di-luca-locatelli 

Le passioni più grandi di Edoardo sono la tecnologia e l’ambiente, un binomio vincente che lo ha portato alla COP28 di Dubai a dicembre 2023.
Ma andiamo con ordine. 

Edoardo de Cal è al terzo anno di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. Unire creatività e tecnologia per cercare di risolvere problemi è ciò che ha spinto Edoardo ad iscriversi a questo indirizzo di laurea e, più in generale, ciò che lo ha portato ad iniziare il suo percorso come attivista ambientale. L’informatica è parte del suo DNA: sin da quando aveva 13 anni prende parte a diversi hackathon che lo portano in giro per il mondo e partecipa al concorso indetto da Apple chiamato WWDC Scholarship vincendo per ben tre volte e guadagnandosi la possibilità di andare in California, dove conosce altri ragazzi con la sua stessa passione per la programmazione.

Un percorso a cui però manca un tassello: Edoardo era solito creare applicazioni specifiche in base al tipo di concorso, che nascevano e morivano in quei contesti. Progetti interessanti ma effimeri. È arrivato il momento per Edoardo di andare oltre e creare qualcosa di duraturo, con un obiettivo condiviso, che fosse davvero utile per le persone e che si potesse usare nella quotidianità. 

Un giorno si imbatte in una frase di Robert Swan che diventa il suo mantra: la più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun altro lo salverà. Sono gli anni di Greta Thunberg. Qualcosa lo smuove e decide di intraprendere la strada dell’attivismo e iniziare a creare qualcosa che, nel suo piccolo, potesse fare la differenza per l’ambiente. Nasce così Fontanelle d’Acqua, un’app gratuita che mappa le fontanelle d’acqua potabile sparse in tutto il mondo e permette di bere in modo sostenibile disincentivando l’uso e l’acquisto di bottiglie di plastica. Un progetto che fa di un paradosso un’opportunità: l’Italia risultava essere la terza nazione al mondo per consumo di acqua in bottiglia e allo stesso tempo la prima per numero di fontanelle d’acqua.  L’obiettivo di Edoardo diventa quello di instillare una piccola abitudine positiva nelle persone, iniziando da cose apparentemente semplici, per poi puntare sempre più in alto. 

Grazie a quest’app, entra in contatto con delle community internazionali di giovani innovatori e attivisti sociali, tra cui ChangemakerXchange. Grazie al Climate Action Summit di Lecco del 2022, evento supportato da Fondazione Cariplo, Edoardo conosce ragazzi attivisti per l’ambiente e il clima con storie incredibili alle spalle con cui ha l’opportunità di confrontarsi, scambiare visioni e creare legami. Questo incontro lo motiva e gli dà ulteriore certezza di voler proseguire per questa strada e fare qualcosa per la Terra.

Arriva poi l’estate 2022, caldo record e siccità. Edoardo e Jacopo sono colleghi universitari e insieme a Giulia decidono di realizzare un progetto in team per far fronte a quella situazione caratterizzata da temperature anomale e sbilancio idrologico. Un problema che nel futuro tenderà ad aumentare e che porterà a una diminuzione progressiva delle risorse idriche. Da qui nasce WOP, una piattaforma che si rivolge in primo luogo agli agricoltori, monitora lo stato dei campi agricoli attraverso i dati satellitari, e consiglia quando e quanto irrigare il proprio campo, in modo da efficientare al massimo l’acqua. Inizia così la fase sperimentale e i ragazzi entrano in contatto con gli agricoltori del territorio per testare sul campo la piattaforma, ricevendo feedback molto positivi. Un piccolo successo, un primo passo verso l’obiettivo più ambizioso: portare questa tecnologia nei paesi in via di sviluppo, che vivono di agricoltura di sussistenza e che risentono maggiormente degli effetti del cambiamento climatico. 

L’opportunità arriva attraverso GovTech Global Alliance COP28 Scale-Up Programme, un'iniziativa dedicata alle imprese a impatto sociale nel settore climate tech che mirano a costruire reti con governi a livello internazionale. 
Si apre così la possibilità di partecipare alla COP28, opportunità che si concretizza e realizza grazie, ancora una volta, a ChangemakerXchange e al supporto di Fondazione Cariplo. I tre ragazzi sbarcano a Dubai e, ancora increduli, presentano al mondo il loro progetto nella prestigiosa cornice della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici parlando a grandi aziende, enti governativi e delegati di ben 12 nazioni e riscuotendo interesse da parte di diversi Paesi come la Nigeria. Un’occasione tanto formativa quanto trasformativa che ha permesso ad Edoardo e al suo team di sognare in grande, allacciare contatti importanti e farsi conoscere. “Incredibile vedere così tante persone, imprenditori, attivisti, politici di background e culture diversi, riuniti nello stesso luogo, accomunati dalla stessa energia di lottare per l’ambiente, per la Terra, per un bene comune.” commenta Edoardo.

Adesso Edoardo è tornato a Milano, studia per terminare l’università, consapevole che il successo riscosso alla COP28 e i rapporti allacciati si trasformeranno presto in concrete opportunità per poter fare la differenza!

Sei un’organizzazione non-profit attiva in campo ambientale nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo? Vuoi aumentare la tua capacità di azione e di impatto nelle comunità e nei territori in cui operi?

Partecipa al bootcamp di Sinergie in Azione, il nuovo progetto di Fondazione Cariplo che aiuta gli enti non profit a rispondere in maniera più efficace alle sfide ambientali adottando soluzioni imprenditoriali, realizzato da Cariplo Factory con il supporto di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

In particolare, sviluppando e potenziando le capacità e iniziative imprenditoriali per realizzare business sostenibili, Sinergie in Azione vuole contribuire ad accrescere la sostenibilità economica delle organizzazioni e il loro impatto sociale e ambientale sul territorio.

Gli enti interessati parteciperanno a un percorso articolato in quattro fasi:

  1. Bootcamp. 10 aprile 2024

Grazie a testimonianze d’ispirazione e workshop di gruppo, le organizzazioni saranno incoraggiate a pensare al di là dei confini convenzionali e a esplorare idee e modelli di business innovativi.

  1. Manifestazione di interesse. Dopo aver partecipato al bootcamp, le organizzazioni potranno manifestare il proprio interesse a intraprendere un percorso di sviluppo imprenditoriale.
  2. Percorso di potenziamento. Gli enti selezionati (al massimo 5) parteciperanno a un percorso di accompagnamento della durata di 3 mesi, strutturato in 7 moduli di apprendimento. Verranno trattati temi quali fattibilità tecnica, value proposition, business plan, marketing, misurazione impatto sociale, ecc. Circa 100 ore di formazione.
  3. Esecuzione (dalla teoria alla pratica). Grazie a sessioni di affiancamento e monitoraggio le organizzazioni saranno accompagnate nella realizzazione dei propri “progetti imprenditoriali”.

Per maggiori informazioni e per l’iscrizione al bootcamp: www.cariplofactory.it/sinergie-in-azione

Fondazione Cariplo nel 2022 ha aderito alla “Dichiarazione d’impegno di Fondazioni ed Enti filantropici sul cambiamento climatico”, lanciata da Dafne – Donors and Foundations Networks in Europe – e WINGS e coordinata a livello nazionale italiano da Assifero, per ampliare la propria attività di contrasto al cambiamento climatico.
L’adesione alla dichiarazione impegna la Fondazione ad avviare una rilettura della propria attività con una lente climatica al fine di perseguire i sei pilastri presenti nella dichiarazione stessa. E per la realizzazione di tale attività è stato costituito il gruppo di lavoro intersettoriale Climate lens.
 
Tra le diverse attività in corso, la Fondazione sta realizzando uno studio di fattibilità per conoscere l’impatto climatico degli Enti Non Profit del territorio al fine di acquisire conoscenze preliminari e valutare l’opportunità di dare vita a iniziative volte a:

  • Aumentare la conoscenza e la sensibilizzazione sugli impatti climatici e ambientali (emissioni climalteranti e inquinanti, produzione di rifiuti,…) delle attività degli Enti Non Profit;
  • Sostenere gli Enti Non Profit nella riduzione dei consumi e degli impatti nella conduzione delle proprie attività, tramite l’abbattimento delle proprie emissioni di gas climalteranti, l’attivazione di pratiche di economia circolare, la promozione della mobilità sostenibile e di comportamenti responsabili.

L’iniziativa è stata presentata il 25 marzo in collaborazione con gli esperti di EStà – Economia e Sostenibilità a cui è stato affidato l’incarico per la redazione dello Studio di Fattibilità, e alla presenza di alcune ospiti protagoniste del Non Profit:

Il tema climatico è sempre più rilevante e i limiti temporali entro cui agire sono ormai stringenti: il 2030 ha un’importanza strategica affinché si possa contenere entro 1,5° il riscaldamento globale a fine secolo. Gli Enti Non Profit svolgono attività di interesse collettivo ed è nella loro natura partecipare a processi di portata generale come la transizione ecologica. Risulta quindi importante che anche le organizzazioni contribuiscano alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso scelte relative a mobilità, energia, riutilizzo di materiali, trattamento dei rifiuti e altri ambiti d’azione, individuando criticità e supporti necessari al miglioramento.
 
Ai partecipanti all’evento è stato presentato in anteprima il questionario online (visualizzabile a questo link) a cui sono invitati a partecipare tutti gli enti che hanno chiesto contributi a Fondazione Cariplo. Gli enti che lo compileranno riceveranno un calcolatore per convertire le risposte fornite in una stima della propria impronta climatica. I risultati dell’indagine verranno elaborati da EStà, aggregati ed esposti in forma anonima e discussi pubblicamente durante un evento dedicato all’impatto climatico degli Enti Non Profit nel mese di luglio.
Per informazioni scrivere a onpcarbonzero@fondazionecariplo.it.

Photo credit: Albachiara Papi – "Natura e Mobilità Sostenibile" fotografia vincitrice del concorso F2Click.Obiettivo Clima” di F2C – Fondazione Cariplo per il Clima.

Il 7 e l’8 marzo Milano ospita la conferenza Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems ? del Research Forum 2024, il forum di ricerca a cui aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. La due giorni è ospitata negli spazi della Cariplo Factory, in via Bergognone. A promuoverla è Philea, l’ente con sede a Bruxelles, a cui aderiscono le fondazioni del continente. Tra queste Fondazione Cariplo che è stato partner di Philea in queste settimane nella costruzione e definizione del programma a cui prenderanno parte più di 120 persone, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee.

QUI il programma

Milano per due giorni diventa quindi “capitale” della filantropia internazionale e luogo di laboratorio, pensiero e confronto su questioni di stretta attualità.

I dati oggi dicono che in Europa ci sono 186mila Public Benefit Foundation che erogano ogni anno 54miliardi di euro per progetti per la collettività, e possono contare su patrimoni che complessivamente ammontano a 647miliardi di euro.

Come fare in modo che questo impegno complessivo sia sempre più organico e coordinato verso i problemi emergenti? Il dibattito attorno a questo quesito è uno degli obiettivi del Research Forum 2024 di Milano.

Poiché le società si evolvono a una velocità sempre maggiore e le sfide che devono affrontare sono sempre più complesse, è diventato imperativo superare le classiche logiche di silos e promuovere connessioni interdisciplinari in modo da supportare lo sviluppo di veri e propri ecosistemi di innovazione. Questi ultimi possono infatti rappresentare dei punti di snodo importanti per le società favorendo cambiamenti equi ed inclusivi in linea con i bisogni più attuali .

Come la filantropia può supportare questo tipo di innovazione e contribuire cosi a rispondere al meglio ai bisogni più urgenti delle nostre società?

Dato il loro ruolo unico nella società civile, le fondazioni e la filantropia in generale possono rappresentare un soggetto importante nella promozione di ecosistemi di innovazione aperti e inclusivi in grado di comprendere e contribuire a rispondere ai principali bisogni emergenti. Il mondo che ci circonda è in continua evoluzione e lo stesso vale per le  pratiche filantropiche. Questo cambiamento apre percorsi per esplorare nuove modalità di sostegno  all’ innovazione, con particolare attenzione all’innovazione sociale e alla creatività.

La conferenza include anche una serie di visite in loco caratterizzate da un percorso legato al genio di Leonardo: dal Cenacolo fino al codice conservato al Castello Sforzesco.

Dal 2012 il Forum della Ricerca organizza con cadenza annuale/biennale conferenze europee per le fondazioni. Fino al 2024, gli argomenti erano fortemente legati alle questioni relative al finanziamento della ricerca. È la prima volta che l'argomento si concentra principalmente sul lato innovativo dello spettro di ricerca e sviluppo.

I 120 delegati si confronteranno, ponendo interrogativi del tipo: Quali sono le “cattive abitudini” che dobbiamo abbandonare? Quali sono le caratteristiche chiave per una filantropia in grado di supportare l’innovazione?

Cosa si sta già facendo oggi, dalla ricerca e sviluppo al mercato, in tutto lo spettro dei capitali, nonché in termini di partnership?

Domande a cui verranno date risposte a partire da una panoramica con dati aggiornati nel campo della filantropia in Europa (cifre chiave, spesa annuale, campi di investimento) nonché alcuni approfondimenti su come le fondazioni sostengono l'innovazione in Europa; ma si porranno anche il quesito di come estendere il lavoro delle fondazioni oltre un quadro puramente eurocentrico cogliendo esperienze e spunti da quei paesi a basso reddito e che in realtà sono estremamente innovativi.

Sfide globali, soluzioni locali e investimenti basati sul territorio. L’innovazione ha bisogno di essere diffusa, e conosciamo gli ostacoli sia alla filantropia transfrontaliera che al mercato unico europeo: come possono le fondazioni superare la tensione tra investimenti locali e la necessità di scalare l’innovazione?

Sarà uno dei temi cardine a cui richiama anche il Presidente di Fondazione Cariplo e – recentemente – di Acri, l’associazione che in Italia raggruppa le 86 fondazioni di origine bancaria: “Momenti come questi sono importantissimi, perché mettono a confronto le esperienze delle fondazioni filantropiche con uno sguardo che allarga i confini, una delle linee del mandato appena inaugurato da Fondazione Cariplo. Abbiamo di fronte sfide globali. Se pensiamo ai cambiamenti climatici, i trend demografici, l’immigrazione. Per non parlare delle crisi umanitarie, le guerre che hanno conseguenze planetarie. Le fondazioni non possono e non devono limitarsi quindi ad uno sguardo locale, ma porsi all’interno di un ecosistema che punti a collaborazioni internazionali. Abbiamo gli stessi problemi, per quali qualcuno ha già sperimentato soluzioni o fallimenti. Dobbiamo partire da essi e attivare nuove collaborazioni. Alla base di tutto c’è lo studio dei fenomeni suffragato da dati. Solo conoscendo i rpobelmi si possono prendere decisioni” ha detto Giovanni Azzone.

“Quello proposto dal Research Forum 2024 è un tema interessante, portato nel momento opportuno: stiamo esaminando alcuni dei risultati del cambiamento dell'UE nella politica dell'innovazione e un cambiamento nel ruolo della filantropia: con le fondazioni che assumono nuovi ruoli (non solo le tradizionali erogazioni di sovvenzioni) e configurano nuove partnership. La pandemia è stata la madre dell’innovazione. Abbiamo bisogno di condividere dati ed esperienze. Noi di Philea crediamo nei dati e raccogliamo dati sulla filantropia europea e vorremmo evidenziare la necessità di colmare questa lacuna di conoscenze. Molte questioni stanno emergendo nel campo della filantropia e illustrano il ruolo chiave che la filantropia può avere nel portare avanti l'innovazione orientata allo scopo: avere un occhio per l'impatto sociale; e ancora assunzione di rischi e investimenti di capitale paziente. La filantropia può davvero giocare un ruolo importante in futuro ha detto Delphine Moralis, CEO di Philea.

Obiettivo al termine della due giorni: fornire al settore raccomandazioni su come superare le attuali lacune nel sostegno all'innovazione, rafforzare il sostegno filantropico all'innovazione, promuovere potenziali incentivi per migliorare la collaborazione tra fondazioni e con altre parti interessate.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Fondazione ISMU ETS con Fondazione Cariplo fa il punto sulla condizione lavorativa delle donne con cittadinanza non italiana e background migratorio in Italia in un documento curato da Emanuela Bonini, Anna Facchetti e Livia Ortensi. 

I dati dell’European Institute for Gender Equality EIGE collocano l’Italia al tredicesimo posto tra i paesi europei con 68,2 punti su 100 del Gender Equality Index nel periodo 2021-2022. Il punteggio italiano si trova al di sotto della media europea che corrisponde a 70,2 punti e il principale ambito in cui si rileva discriminazione di genere è proprio quello lavorativo, con 65 punti, collocando l’Italia al 27° e ultimo posto tra i paesi europei, anche se dal 2020 vi è stato un leggero miglioramento. Inoltre, l’Italia evidenzia anche un importante dato di disparità nell’ambito del potere politico, economico e sociale, con 62,7 punti.

Le elaborazioni di Fondazione ISMU sui dati Eurostat del 2022, riportati all’interno del Ventinovesimo Rapporto sulle migrazioni 2023, relativi alla partecipazione al mercato del lavoro italiano e alla disoccupazione per cittadinanza e genere, calcolati sulla sola componente attiva, segnalano una forte penalizzazione delle donne con cittadinanza non italiana (CNI) non comunitarie per i livelli di disoccupazione stimati al 15,2% rispetto al 9,6% degli uomini[1].

Analizzando invece i dati Istat del 2022 riguardo i tassi di attività e di disoccupazione per cittadinanza, genere e titolo di studio, la quota femminile con CNI attiva è molto bassa ma in possesso di titoli di studio tali da metterla nelle condizioni di possibilità nel ricoprire ruoli dirigenziali a differenza della quota attiva maschile che è invece molto più alta ma allo stesso tempo meno qualificata.

È evidente una disparità di genere rispetto alla presenza nel mercato del lavoro a cui si sommano gli ostacoli e le discriminazioni che le donne con CNI – e più in generale le donne con background migratorio – si trovano a dover affrontare. Tali ostacoli sono legati non solo ad una forte e ben nota segregazione del mondo del lavoro – che vede le donne con background migratorio presenti in maniera massiccia nel settore della cura personale – ma anche ad un insieme di pregiudizi che devono affrontare nella fase di recruitment. Come evidenziato dal progetto GRASE, anche gli operatori del sistema di orientamento al lavoro e selezione del personale – sia del settore pubblico che privato – non sono immuni agli stereotipi consci ed inconsci che culturalmente si sono stratificati nei confronti delle donne, come ad esempio ritenere che abbiano minori competenze linguistiche, che siano meno disponibili a svolgere determinati lavori in funzione della loro religione (in particolare nei confronti delle donne di religione musulmana), o ancora che non siano in grado di svolgere lavori più qualificati.

Il factsheet completo è disponibile sul sito di Fondazione ISMU, ente funzionale di Fondazione Cariplo.

 


[1] Ventinovesimo Rapporto sulle migrazioni 2023, (2024), FrancoAngeli, p.75.

Da giovedì 21 a domenica 24 marzo torna La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno, il progetto di inclusione culturale nei quartieri milanesi ideato da BookCity Milano con Fondazione Cariplo: quattro giorni di letture ad alta voce, incontri con gli autori, laboratori di quartiere, dialoghi, spettacoli e molto altro, in tutti i nove Municipi della città, per giovani lettrici e lettori, ma anche amanti dei libri di tutte le età.

Tanti gli ospiti presenti, tra autori e illustratori, artisti e attori, con particolare attenzione al pubblico dei più piccoli per crescere con i libri, per un totale di oltre 50 eventi e più di 30 realtà cittadine coinvolte, tra biblioteche e librerie, biblioteche di condominio e associazioni, teatri e centri culturali.

Tra gli appuntamenti di giovedì 21 marzo, lo scrittore e sceneggiatore Giorgio Fontana incontrerà alla Biblioteca Baggio gli studenti di alcune scuole per raccontare loro la paura a partire dalle parole di Dante e Coraline di Neil Gaiman (due appuntamenti, alle 9.30 e alle 11.00); Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e divulgatore scientifico, alle 10.00 alla Centrale dell’Acqua condurrà una riflessione con le scuole sulla curiosità e la meraviglia come fattori del metodo scientifico; sullo stesso tema anche il laboratorio creativo che si terrà alle 17.00 nella Libreria La Balena, con la libraia Cristina Sturaro, che ricorderà quanto la fantasia e la curiosità siano preziose per interpretare ciò che ci circonda con letture dall’albo poetico illustrato Io cambierò il mondo. Poesie per crescere di Janna Carioli; sempre a proposito di poesia, in occasione della Giornata Mondiale della poesia, che ricorre proprio il 21 marzo, la Biblioteca Crescenzago alle 18.00 organizza un piccolo contest dedicato ai più giovani, mentre alle 18.30, alla Casa della Voce, si terrà L’Isola di poesia – in ascolto a occhi chiusi, un viaggio tra pensieri e immagini, letture ad alta voce e ascolti ad occhi chiusi per un’esperienza multisensoriale; alla Biblioteca Sormani, alle 17.00, Cristina Petit accompagnerà i più piccoli in una rilettura di Cappuccetto Rosso; anche Filippo Carrozzo guiderà i bambini alla scoperta delle fiabe della tradizione popolare, con letture animate e giochi interattivi, alla Libreria Zazà, alle 17.00.

In vista della Giornata Mondiale dell’acqua, che ricorre il 22 marzo, sempre giovedì 21 marzo si terrà anche un laboratorio per le scuole medie, alle ore 10.00 a Cascina Campazzo, a cura della prof. Flores Zardo e del naturalista Marco Pergolizzi di FaunaViva con l’Associazione Parco Ticinello; l’incontro rientra nella Festa dell’Acqua e della Poesia con SEMiNA e PACTA . dei Teatri; dedicato all’acqua e a come non sprecarla anche l’incontro con Christine Ballarin della Direzione Verde e Ambiente – Area Risorse Idriche e Igiene Ambientale del Comune di Milano, e Cinzia Thomareizis del Comitato Italiano Contratto Mondiale Acqua – CeVI, alle ore 18.00 nella Biblioteca di Parco Sempione.

Sempre giovedì 21 anche l’appuntamento di Nati per leggere dedicato alla primavera, alle 17.00 alla Biblioteca Oglio, con letture da Il piccolo seme e alcune nuove uscite della serie Brucoverde; mentre alle 17.30, alla Biblioteca Chiesa Rossa, una lettura con laboratorio creativo a partire dal libro vincitore del Premio Inge Feltrinelli Raccontare il mondo, difendere i diritti, categoria Kids, dedicata alla letteratura per l’infanzia, condotta da Barbara Archetti.

Non mancheranno gli appuntamenti pensati anche per lettori esperti: giovedì 21 marzo alle 16.30 torna il ciclo di incontri Parole in giardino: Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Gardenia, e il giardiniere Fabio Bedini ci porteranno alla scoperta di un giardino nascosto in via San Maurilio, dove sarà possibile ascoltare letture ad alta voce tratte da Il giardino che vorrei di Pia Pera, a cura dei lettori volontari del Patto di Milano per la lettura – Area Biblioteche del Comune di Milano (evento su prenotazione obbligatoria, in caso di pioggia l'incontro sarà annullato). Sempre giovedì 21 marzo, alle 18.00 a mosso, la giornalista Annalisa Monfreda in conversazione con Elisabetta Pesenti presenta il suo nuovo libro Quali soldi fanno la felicità? Perché le donne non sono pagate abbastanza, un saggio “di contro-educazione finanziaria” che esplora la capacità del denaro di condizionare la nostra percezione di noi stessi, spingendoci a rivalutare il modo di gestire le nostre finanze.

Venerdì 22 marzo si parte alle ore 10.00 alla Biblioteca Sormani con la lettura di alcune pagine di Krida Kahlo pittrice coraggiosa: Teresa Righetti ci condurrà alla scoperta della vita della pittrice. Sempre alle 10.00 alla Biblioteca Oglio, un emozionante viaggio attraverso la determinazione e la forza di Rachele Somaschini, che, nonostante la malattia, ha realizzato i suoi sogni diventando una figura sportiva di spicco. Alle 17.00 alla Biblioteca Accursio, attraverso il romanzo Testa di mango, l’autrice Elena Moretti e il rapper LYUK spiegheranno come sia possibile cambiare lo sguardo sulla vita attraverso l’amore, la lettura e la musica. Di nuovo alla Biblioteca Oglio, alle 18.00, incontro di giochi da tavolo rivolto a grandi e piccoli, ragazzi e ragazze, famiglie e amici. Alla Biblioteca Sormani, sempre alle 18.00, Anna Ballerini e Benedetta Gatti discuteranno con i lettori adulti su come sostenere gli adolescenti durante questo periodo di trasformazione e di crescita.

Si continua con laboratori e incontri anche durante il fine settimana: sabato 23 marzo, alle 11.00 al Teatro Bruno Munari, Arianna Cravotto condivide con i bambini il segreto della bussola magica, in un mondo in cui ogni bambino ha un animale che lo accompagna; alle 15.00, a Mare Culturale Urbano, l’esperta di design e cultura materiale Chiara Alessi guida i più piccoli alla scoperta degli oggetti della vita quotidiana e delle relazioni che innescano in chi li usa, per imparare a conoscere materiali e origine di strumenti che utilizziamo ogni giorno. Al Teatro Bruno Munari anche l’incontro La misteriosa fabbrica dei sogni, con Alessia Piemonte, che accompagnerà i più piccoli alla scoperta di un luogo fantastico, dove tutti i sogni sono stati rubati da una strega malvagia; sabato 23 marzo anche due incontri alla Grande Fabbrica delle Parole: alle 11.00 Carte scintille, con Eleonora Terribile, che accompagnerà i bambini in un viaggio all’interno della loro immaginazione, e alle 16.00, Le Storie di Zoe, un’attività interattiva che attraverso la lettura teatralizzata avvicina le bambine e i bambini alla lettura, a cura dell'Associazione Fedora e con il patrocinio del Pio Istituto dei Sordi.

Domenica 24 marzo il Teatro Munari ospita il laboratorio di Daniele Catalli dedicato al disegno cieco e adatto a tutte le età, per esplorare una tecnica che traccia il contorno di un soggetto senza mai guardare il foglio, incontro promosso da Fondazione Circolo dei lettori e doppiozero, in collaborazione con Scarabocchi. Il mio primo festival. Per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia, anche due appuntamenti speciali del gruppo Poetry and the City, intitolati Poetry and the voice: Sandro Penna e Federico García Lorca, saranno protagonisti di altrettanti incontri dedicati alla poesia d’amore e alla lettura ad alta voce, alle 11.00 alla Rotonda della Besana e alle 17.00 a Mare Culturale Urbano. Il 24 marzo sarà anche l’occasione per celebrare i 10 anni di attività della Biblioteca Chiesa Rossa, attraverso tanti momenti che permettono di ripercorrere la storia del quartiere: dalla presentazione della mostra La nostra storia fino all’incontro aperto al pubblico dedicato alla storia delle cascine Chiesa Rossa; il pomeriggio si concluderà con un momento conviviale curato dall'Associazione Comunità Oklahoma ONLUS. Il pomeriggio vedrà tra i partecipanti: Natale Carapellese, presidente del Municipio 5; Luisa Gerosa, assessora alle Politiche Sociali, all'Educazione ed Istruzione, Politiche della Salute, Cultura e Biblioteche; Caterina Misiti, presidente Commissione Cultura, Manifestazioni, Patrimonio artistico e culturali; Laura Richina, responsabile della Biblioteca Chiesa Rossa; Enrica Garlati, Comitato Cascina Chiesa Rossa; Pasquale la Torre, responsabile della Biblioteca in Cascina dal 2004 al 2015.

Infine, per questa quarta tappa dell’iniziativa, la scrittrice Nadia Terranova ha selezionato i nove titoli per i più piccoli che andranno a far parte della biblioteca del progetto: Mary Poppins di Pamela L. Travers; La tigre in vetrina di Alki Zei; Le streghe di Roald Dahl; Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak; Skellig di David Almond; Tutti cari animaletti di Ulf Nilsson; Cinque bambini e la cosa di Edith Nesbit; Fiabe italiane di Italo Calvino; Principessa Laurentina di Bianca Pitzorno; Oh, boy di Marie-Aude Murail. La biblioteca del progetto, come il programma completo degli incontri, è consultabile sul sito di La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno.

La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno si inserisce all’interno del palinsesto di incontri che non si limitano ai giorni della manifestazione novembrina, ma proseguono nel corso dell’anno per diffondere il libro e la lettura, anche all’aria aperta; l’edizione 2024 di BookCity Milano, che si terrà dall’11 al 17 novembre, verrà presentata alla città mercoledì 20 marzo alle ore 11.00 nella Sala Conferenze dell’Assessorato alla Cultura di Palazzo Reale (Piazza del Duomo 14).

 

L’approvazione il 27 febbraio scorso da parte del Parlamento Europeo della legge sul ripristino della natura (la cosiddetta “Nature restoration law”) riflette l’urgenza di agire non solo per la conservazione e protezione della natura e degli habitat esistenti, ma di intervenire sul loro ripristino: l’obiettivo da raggiungere entro il 2030 riguarda il ripristino di almeno il 20% di aree terrestri e marine (e di tutti gli ecosistemi degradati al 2050) per assicurare alle generazioni future un patrimonio naturalistico e di biodiversità in buone condizioni.  La conservazione delle risorse naturali, elemento presente in tutti gli strumenti filantropici della Fondazione, è fondamentale per ridurre sia l’impatto dell’attività antropica che per assorbire quello del cambiamento climatico.

D’altro canto, investire in progetti di conservazione della biodiversità, porta non solo benefici ambientali (pensiamo, per esempio, al significativo sequestro del carbonio che potrebbero operare le zone umide ripristinate), ma anche economici: come ci ricorda la Commissione europea, ogni euro investito in biodiversità è in grado di generare un ritorno di 14,7 € sotto forma di benefici per la collettività.

Fondazione Cariplo da sempre dedica un impegno specifico nella tutela e ripristino delle risorse naturali, attraverso bandi dedicati nel corso degli anni al miglioramento della qualità delle acque, alla tutela del capitale naturale e alla realizzazione di connessioni ecologiche. In particolare, sono stati sostenuti, tra il 2004 e il 2019, circa 300 progetti per 54 milioni di euro di contributi (ubigreen.fondazionecariplo.it e capitalenaturalenet.wordpress.com/). Tra le attività di ripristino, rilevanti sono stati i corridoi ecologici realizzati grazie al progetto Rete biodiversità (2010-2016) tra il Parco del Ticino e il Parco Campo dei Fiori (VA).  

Due sono le opportunità di sostegno per analoghe tipologie di intervento attualmente aperte: lo strumento Cofinanziamento di progetti europei e il progetto Join Nature. Il primo è finalizzato a facilitare l’accesso alle risorse dei bandi europei per le organizzazioni non profit attive in campo ambientale nel territorio della Fondazione e verrà presentato on line sul sito della Fondazione la mattina di mercoledì 8 maggio. Finora lo strumento ha sostenuto la presentazione ai bandi europei di 44 progetti, 21 dei quali sono stati approvati dalla Commissione Europea: tali iniziative realizzano interventi a tutela del capitale naturale per circa 107 M€, di cui 64,5 M€ ottenuti dalla CE.

Join nature, invece, intende creare spazi di collaborazione per aumentare la tutela della biodiversità nel territorio della Fondazione, rivolgendosi, in particolare, alle imprese per sostenere insieme la realizzazione di interventi in parchi e aree naturalistiche aderenti al progetto. Ecco alcuni esempi:  forestazione, riqualificazione di habitat, potenziamento dei corridoi ecologici terrestri e riqualificazione fluviale.

Foto in homepage: Parco del Lura, prati del Ceppo. Progetto Dal Lura alle Groane e alle Brughiere, dal Seveso al Parco Nord. Foto di Paolo Monti

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