A seguito della presentazione delle attività filantropiche 2024, avvenuta a novembre 2023 presso il MEET di Milano alla presenza del Presidente Giovanni Azzone, delle vicepresidenti Claudia Sorlini e Valeria Negrini, del direttore generale Sergio Urbani, le quattro aree filantropiche di Fondazione Cariplo hanno organizzato dei momenti di presentazione per gli enti interessati. 

Gli incontri in streaming sono incentrati sulle attività 2024 e, per le aree Ambiente e Arte e Cultura, sull'approfondimento dei bandi. 

Programma

Durante gli appuntamenti verranno approfonditi tematiche e progetti in linea con le direttrici strategiche sulle quali si snoderanno, come illustrato dall’intervento del Presidente Azzone, le attività delle quattro aree operative della Fondazione:

  • Creare valore condiviso
  • Ridurre le disuguaglianze
  • Allargare i confini
  • Creare le condizioni abilitanti

I bandi sono consultabili alla pagina BANDI del sito.

È online la prima edizione del bandoClima creativo”, che intende sostenere percorsi di educazione alla sostenibilità ambientale fondati sui linguaggi artistici e creativi e valorizzare la scuola come laboratorio sociale e comunità di partecipazione. Il bando si rivolge alle organizzazioni non profit attive in campo ambientale e culturale e, intervenendo nel mondo della scuola, intende coinvolgere in prima persona ragazzi e ragazze nell’affrontare le sfide ambientali dei nostri tempi promuovendo lo sviluppo del loro potenziale creativo. 

Di fronte a una crisi ambientale e climatica dalle conseguenze sempre più evidenti, la potenza espressiva dell’arte, oltre a coinvolgere emotivamente, può incoraggiare una riflessione critica e promuovere un cambiamento culturale in grado di mobilitare le persone, in particolare i giovani, spingendoli a partecipare attivamente alla tutela dell’ambiente, a scalfire abitudini dannose consolidate e a sostenere politiche e iniziative che favoriscano la sostenibilità ambientale

Il bando “Clima creativo” si rivolge a partenariati di organizzazioni senza scopo di lucro attive in campo ambientale e in campo artistico-culturale in Lombardia e nelle province di Novara e di Verbano-Cusio-Ossola. I progetti candidati coinvolgeranno le Scuole Secondarie di Secondo Grado pubbliche e private del territorio, inclusi i Centri di Formazione Professionale, i cui studenti avranno l’opportunità di co-progettare e sviluppare – in collaborazione con le organizzazioni proponenti – percorsi didattici che coniugano tematiche ambientali e linguaggi artistici e creativi. A tale scopo, il bando prevede un servizio di accompagnamento a cura di soggetti selezionati da Fondazione Cariplo che animeranno una comunità di pratica e seguiranno l’andamento dei progetti. 

Il bando resterà aperto fino al 16 aprile 2024.

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Oltre al testo del bando, disponibile alla pagina bandi, disponibili le FAQ.  

Fondazione Cariplo annuncia la Call for projects BeiLuoghi, un progetto che mette a disposizione, oltre alle risorse, anche strumenti di formazione dedicati ad enti pubblici e del terzo settore, con l’obiettivo di supportare l’ideazione di progetti sostenibili sul lungo periodo e integrati con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano.

In quest’ottica si sono svolti, in collaborazione con Fondazione Housing Sociale, I luoghi giusti Talks: occasioni per innescare una riflessione condivisa sulla rigenerazione urbana a base culturale, con un focus particolare sugli strumenti disponibili per governare i processi di trasformazione e sul ruolo che la cultura può avere nel generare e gestire tali processi. Estratti di queste conversazioni sono a disposizione insieme al bando per offrire uno strumento formativo, per innescare un processo capace di porre in anticipo le domande progettuali funzionali. I contributi di Bertram Niessen (CheFare), Paolo Cottino (KCity urban regeneration), Alessandro Coppola (Politecnico di Milano) e Antonella Bruzzese (Politecnico di Milano) aiutano a ripercorrere le conversazioni avute con interlocutori del calibro di Pablo Sendra (University College London), Cecile Diguet (Paris Region Institute), Laura Colini (IUAV) e Liselott Stenfeldt (Studio Gehl).

In questo modo la Fondazione si mette al servizio delle organizzazioni, da una parte promuovendo la diffusione di competenze, dall’altra sostenendo la nascita di nuove reti e partenariati tra le istituzioni e gli enti attivi nella progettazione e realizzazione di progetti orientati a creare spazi di produzione e fruizione culturale aperti, innovativi e sostenibili.

Con questa Call for Projects saranno, quindi, selezionate un massimo di 10 idee progettuali, che potranno accedere ad un percorso di assistenza tecnica e accompagnamento alla progettazione. La Call sarà aperta fino al 29 febbraio 2024.

Le idee progettuali presentate dovranno fare riferimento a un massimo di tre ambiti di assistenza tecnica ai quali si richiede di accedere, quali: analisi del contesto, inquadramento del progetto, delle politiche e dei processi di rigenerazione che insistono nel medesimo territorio; attivazione delle reti, individuazione dei potenziali soggetti da coinvolgere nella progettazione ed esecuzione delle attività; progettazione culturale, definizione degli obiettivi di cambiamento e delle azioni del progetto; rifunzionalizzazione, definizione della nuova conformazione dell’immobile o dello spazio di progetto, al livello della fattibilità tecnico-economica; monitoraggio e valutazione, definizione di un piano di monitoraggio e valutazione dell’andamento del progetto; sostenibilità economica, costruzione di un piano di sostenibilità economica sul medio e lungo periodo, orientato a rendere autosostenibile il progetto dopo la fase di start-up.

 

 

Dal mobile learning alle piattaforme di apprendimento online: la digitalizzazione della didattica è un processo già in atto, che coinvolge milioni di studenti e docenti ogni giorno. Ma quali sono i rischi della Scuola 4.0? In che modo le nuove tecnologie possono aiutarci a ridurre le disuguaglianze?

Siamo in una fase cruciale – ha detto il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone – L’analisi dei dati può metterci a disposizione informazioni utili per il futuro della scuola e del percorso educativo dei nostri ragazzi. La tecnologia, l’intelligenza artificiale possono essere validi alleate, ma occorre un pensiero e una strategia a monte. Il rischio, altrimenti, è che i più fragili restino indietro, e chi non ha accesso a strumenti ed opportunità si trovi di fronte ad un solco profondo scavato nei confronti dei coetanei, dall’accelerazione prodotta dal rapido cambiamento in atto”.

La ricerca presentata a Milano da Fondazione Cariplo, WeSchool e Politecnico di Milano nel corso dell’evento: Dati alla mano: scuola, disuguaglianze e tecnologia (presso il Meet Centeril centro internazionale per la cultura digitale di Fondazione Cariplo), ha aperto il dialogo su scuola del futuro e prossimi passi di policy maker e player del settore.

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“Il Politecnico di Milano è impegnato da tempo in iniziative di innovazione didattica che vanno dalla sperimentazione diretta nelle aule universitarie ai diversi livelli dell’istruzione primaria e secondaria, in un percorso condiviso che mette al centro la persona. Questo progetto ne è una chiara testimonianza. – ha commentato Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano – Il digitale ha introdotto grandi cambiamenti nelle modalità di apprendimento e di interazione, molti dei quali irreversibili. Ecco perché questi cambiamenti devono essere giusti e sostenibili, nel senso più ampio del termine: economico, sociale e culturale. La tecnologia è un fattore abilitante, inclusivo e non esclusivo.”

“Esiste una correlazione tra un utilizzo maturo di metodologie didattiche partecipative e avanzate, che superano il tradizionale modello frontale, e la performance scolastica. Questo è secondo me il principale finding della ricerca” – dichiara Marco De Rossi, AD di WeSchool – “Per questo mai come oggi, per combattere le disuguaglianze, è fondamentale investire nell’aggiornamento professionale dei docenti e incentivarli a innovare la didattica”

I dati della ricerca

Per la prima volta in Italia, una piattaforma di didattica digitale ha condiviso dati anonimizzati di milioni di utenti per contribuire alla ricerca scientifica.
I dati alla base della ricerca si riferiscono al periodo tra marzo 2019 e agosto 2021 e raccontano l’esperienza di didattica digitale di 1 milione 730 mila utenti attivi sulla piattaforma WeSchool, di cui l’88% studenti e il 10% insegnanti (2% appartenenti ad altri gruppi, ad esempio genitori). L’analisi ha riguardato circa 16mila scuole di tutta Italia, più di 172mila insegnanti e oltre un milione e mezzo di studenti.

Analisi di dati e AI per superare le disuguaglianze

Il team di ricerca ha provato a definire l’“abbandono scolastico digitale” approfondendo le situazioni in cui uno studente abbandona la piattaforma prima della fine del corso. Ecco alcuni dei dati emersi:

  • Gli studenti che abbandonano il corso rimangono attivi solo il 25% del tempo rispetto ai loro compagni;
  • oltre la metà delle classi analizzate presenta almeno uno studente che ha abbandonato il corso;
  • in una classe su quattro più del 15% degli studenti ha abbandonato il corso;
  • le forti disuguaglianze di accesso alla didattica integrata digitalmente registrate nel 2020 sembrano associate alle disuguaglianze territoriali che caratterizzano i diversi contesti scolastici analizzati.

Per quanto riguarda le prospettive future, lo studio ha evidenziato il potenziale delle nuove tecnologie e tecniche di analisi dati per valutare l’andamento dei percorsi scolastici degli alunni. Per esempio, l’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata per individuare studenti a rischio abbandono, dando ai docenti gli strumenti per intervenire in tempo.

Il ruolo di contenuti didattici e interazioni peer-to-peer

La ricerca ha dimostrato quanto contenuti didattici e interazioni peer-to-peer in piattaforma siano essenziali nella scuola del ventunesimo secolo.
Infatti, dai dati raccolti emerge che la partecipazione attiva degli studenti è direttamente correlata alla quantità e alla qualità dei contenuti didattici proposti. Inoltre, anche le interazioni informali tra gli studenti, come i commenti lasciati sulla piattaforma, hanno un impatto diretto sulle performance scolastiche: le classi che hanno generato più commenti hanno ottenuto risultati migliori nei test ed esercizi, mentre le classi con una comunicazione più unidirezionale (dal docente agli alunni) hanno registrato prestazioni inferiori in tutti gli ordini scolastici.

Da questo studio sulla didattica digitale si può intravedere un futuro con grandi potenzialità e rischi. Per fare in modo che il digitale possa supportare l’apprendimento, facilitare l’intercettazione di situazioni di difficoltà ed evitare che il processo tecnologico faccia aumentare le disuguaglianze, anziché ridurle, è opportuno rilanciare l’analisi estendendola ad altri database e coinvolgendo anche Invalsi e Ministero dell’Istruzione e del Merito.

In allegato la presentazione

Fondazione Cariplo e Regione Lombardia rilanciano l’impegno a sostenere i Progetti Emblematici, iniziative di altissimo valore sociale sul territorio lombardo a cui sono destinati per il 2024 complessivamente 8 milioni di euro per ciascuna provincia lombarda di Como, Varese e Brescia, di cui 5 messi a disposizione da Fondazione Cariplo e 3 cofinanziati da Regione Lombardia, 5 milioni sono stanziati da Fondazione Cariplo per la provincia piemontese Verbano-Cusio-Ossola.

L’iniziativa sosterrà progetti emblematici di dimensioni significative, idonee a generare un positivo ed elevato impatto sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale dei territori di riferimento e che siano in grado di valorizzare le risorse e le potenzialità locali e generare valore condiviso, al fine di creare e favorire lo sviluppo sostenibile di veri e propri ecosistemi territoriali.

Si tratta di una delle modalità con cui la Fondazione Cariplo eroga contributi, oltre ai bandi tradizionali che annualmente vengono lanciati su specifici temi, destinando ogni anno a 4 territori provinciali la somma di € 5.000.000 per il sostegno di iniziative che hanno le caratteristiche di Interventi Emblematici. Va ricordato che l’ambito di intervento della fondazione comprende, oltre alle province lombarde su cui sono attive altresì le risorse di Regione Lombardia, anche quelle piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola.

Il bando vuole, inoltre, essere un’occasione per promuovere un confronto tra soggetti pubblici e privati del territorio e per elaborare progetti che, partendo da una lettura comune delle esigenze e delle vocazioni locali, tendano a una visione condivisa di futuro e alla costruzione di interventi capaci di fare sistema potenziando le ricadute positive sul territorio.

La procedura e i dettagli per proporre la realizzazione e il sostegno dei progetti sono alla pagina Interventi Emblematici.

In sintesi, già per il 2024 è stato pubblicato un bando con scadenza a due fasi:

  • Scadenza prima fase: 11 aprile 2024 invio Proposta
  • Scadenza seconda fase: 7 novembre 2024 invio Progetto

È importante quindi che i territori interessati si attivino per tempo.

Il piano per i prossimi anni prevede il seguente calendario:

  • 2024, province di Como, Varese, Verbano Cusio Ossola e Brescia;
  • 2025, province di Cremona, Novara, Lecco e Pavia;
  • 2026, province di Bergamo, Sondrio, Mantova, Lodi, Monza e Brianza .

Al coordinamento, all’iter del bando e alla selezione dei progetti offrono un fondamentale contributo le Fondazioni di Comunità, promosse sul territorio da Fondazione Cariplo, e i rappresentanti delle province.

Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo

“Ringrazio la Regione Lombardia per aver accettato di lavorare insieme anche nei prossimi anni, per l’individuazione, il sostegno e la realizzazione dei progetti emblematici. Si tratta di interventi che, come è avvenuto in passato, possono dare una spinta fondamentale allo sviluppo dei territori, e offrire un importante supporto per la coesione e il rafforzamento delle comunità. Ci aspettiamo idee e progetti che vadano in questa direzione, grandi iniziative capaci di fare la differenza, di innescare un processo virtuoso. Proprio come un enzima, i progetti emblematici devono essere in grado di attivare un’energia in grado di portare valore al territorio. Como, Varese, Brescia e VCO fanno da apripista nella nuova forma del bando che prevede due fasi. Perché l’iniziativa abbia successo, sono importanti la collaborazione tra le istituzioni locali, il confronto e il dialogo con tutti gli attori e gli enti non profit che hanno a cuore le nostre comunità. Parola d’ordine: fare sistema per non disperdere risorse ed energie, ma concentrare gli sforzi su priorità condivise”.

Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia

“La rinnovata collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo dimostra il proficuo lavoro svolto negli anni passati e riconferma la volontà di investire sulla valorizzazione e l’ascolto dei territori. L’aspetto fondamentale sarà quello di mettere a sistema le risorse pubbliche e private disponibili e assicurare l’allineamento e la coerenza dei progetti proposti dai territori con le priorità programmatiche di Regione Lombardia, definite dal Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS)".

Venerdì 2 febbraio al MEET di Milano (ore 17.00 – via Vittorio Veneto 2) sarà proiettato il documentario “Energie in movimento. Gagliano Aterno, paese futuro” frutto della collaborazione tra l’associazione
Chiamale Storie, l'associazione Riabitare l'Italia e l’associazione MIM – Montagne In Movimento e con il contributo di Fondazione Cariplo. Il documentario racconta la storia della comunità di Gagliano Aterno, un piccolo comune italiano di 236 abitanti, situato nella provincia dell'Aquila, Abruzzo, e appartenente alla comunità montana Sirentina. Gagliano Aterno è stato uno dei precursori nell'avviare un processo di costruzione di Comunità Energetica, abbracciando così la transizione ecologica ed energetica. 

L’incontro prevede la partecipazione di  

  • ELENA JACHIA – Direttrice Area Ambiente – Fondazione Cariplo 
  • LUCA SANTILLI – Sindaco di Gagliano Aterno 
  • ANDREA MEMBRETTI – Professore all'Università di Pavia e Socio Fondatore di Riabitare l'Italia 
  • GIANLUCA RUGGIERI – Ricercatore all'Università dell'Insubria e Socio Fondatore di énostra 
  • MARIA CHIARA CATTANEO – CRANEC, Professoressa all'Università Cattolica e Presidente del Comitato Scientifico di SEV

Ingresso libero con registrazione QUI

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Fondazione Cariplo già dal 2022, tramite il bando “Alternative. Promuovere la diffusione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali”, sta supportando la creazione e lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) con un duplice obiettivo: ridurre le emissioni di CO2 per contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico e rafforzare la comunità con particolare attenzione ai soggetti vulnerabili e in povertà. 

Il 2024 rappresenterà un anno di svolta per le Comunità Energetiche Rinnovabili. È, infatti, imminente la definizione del quadro normativo avviato con l’emanazione del D.Lgs 199 del 2021 e, contestualmente, saranno messe a disposizione le ingenti risorse provenienti dal PNRR e dedicate a questo ambito specifico (2,2 miliardi €). 

Il bando si è rivolto ad amministrazioni, enti pubblici e privati non profit della Regione Lombardia e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Sono ben 17 le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in corso di realizzazione in questi territori grazie al contributo di 1.000.000 euro di Fondazione Cariplo. 

Gli enti beneficiari del supporto della Fondazione sono complessivamente 33, di cui: 6 parrocchie, 7 cooperative sociali, 5 Fondazioni, 5 associazioni e 10 enti pubblici. I progetti interessano, nello specifico, le province di: Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Varese e Verbano-Cusio-Ossola. Le 17 Comunità Energetiche installeranno complessivamente 17 impianti fotovoltaici capaci di produrre un quantitativo di energia elettrica pari a circa 5.000 MWh l’anno (il corrispettivo del consumo energetico di 1.700 famiglie). Il volume economico annuale, comprensivo di risparmi in bolletta, incentivo per l’energia condivisa e vendita dell’energia non utilizzata, ammonterà a circa 650.000 euro all’anno. Il sistema, oltre a una rilevante ricaduta economica, avrà grandi benefici anche sul clima e sull’ambiente: si stima infatti che saranno evitate circa 1.500 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno. 

Inoltre, ben 9 degli enti pubblici selezionati dalla Fondazione sono stati ammessi alla seconda fase della Manifestazione d’interesse per la presentazione di progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili, tramite la quale Regione Lombardia ha stanziato 20 milioni di € a supporto delle CER nella progettazione e nella realizzazione di impianti fotovoltaici. 

Fondazione Cariplo lancerà una seconda edizione del bando Alternative nel corso del 2024, successivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Attuativo che normerà la tariffa incentivante destinata all’energia autoconsumata nell’ambito di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER). 

Il bando Alternative fa parte della più ampia iniziativa “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima”, nell’ambito della quale la Fondazione sta realizzando o supportando diverse iniziative di sensibilizzazione e divulgazione, che abbiano un grande impatto, sul tema del cambiamento climatico. 

Per questo motivo ha supportato con entusiamo e convinzione il primo episodio della docu-serie “Prosumers d’Italia”, dedicato alla Comunità Energetica Rinnovabile di Gagliano Aterno, che rappresenta bene il tipo di iniziative di successo che intende promuovere. Ovvero, piccole comunità che si ricostituiscono e diventano attrattori e generatori di risorse, persone e idee. 

R'Accolte, il più grande catalogo multimediale in Italia, promosso dalla Commissione per i Beni e le Attività Culturali di Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, continua a celebrare e diffondere il ricco patrimonio delle collezioni d'arte delle Fondazioni di origine bancaria. Dal suo avvio nel 2012, R'Accolte ha reso accessibili oltre 15.000 opere, censite secondo i più accurati standard internazionali, appartenenti a 78 collezioni, spaziando dal mondo antico al contemporaneo. Dal 2024, R'Accolte inaugura una nuova fase nel suo impegno di valorizzazione culturale con l’avvio di un ciclo di mostre virtuali che offriranno al pubblico l'opportunità di esplorare e comprendere le collezioni d'arte delle Fondazioni in modi del tutto innovativi.

La prima mostra, intitolata "Pàthos. Valori, passioni, virtù", sarà online su www.pathos-raccolte.it dal 30 gennaio al 31 marzo 2024. Curata dallo storico dell'arte Angelo Mazza, l’esposizione esplora l'iconografia femminile dell'antichità e del Vecchio Testamento nelle collezioni d'arte delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio. La selezione di 80 opere di 60 artisti da 31 Fondazioni partecipanti include capolavori di artisti come Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Giambattista Tiepolo, Giacinto Gemignani e Agostino Carracci. Si tratta prevalentemente di dipinti, ma sono presenti anche incisioni, maioliche, bronzi e terrecotte, opere che coprono un arco temporale dal XVI al XX secolo.

Come scrive Donatella Pieri, presidente Commissione Acri Beni e Attività culturali, nel catalogo: “Questo nuovo progetto nasce dalla volontà di aggiungere conoscenza, di ricostruire vicende della storia, di diventare occasione per nuovi approfondimenti e accrescimenti di un’arte ancora ampiamente esplorabile. La conoscenza del patrimonio produce la consapevolezza del suo valore e coltiva la responsabilità della sua perenne conservazione”.

Al centro dell’esposizione le passioni, i valori e le emozioni raffigurate da artisti che hanno fatto la storia dell’arte, ricorrendo all’iconografia di personaggi femminili come Cleopatra, Lucrezia, Eva, Betsabea, Rebecca e Giuditta. Angelo Mazza, curatore della mostra, scrive nel catalogo: “Il numero elevatissimo e la varietà delle opere d’arte confluite nel sito R’Accolte, distribuite in un arco temporale alquanto ampio, restituiscono una significativa galleria di immagini in cui le figure femminili si offrono come modelli esemplari di virtù per dignità, onore, coraggio, forza, eroismo, integrità morale e fedeltà, a tal punto da mettere a rischio la propria vita o sacrificarla deliberatamente. In taluni casi la sequenza delle immagini è così folta e iconograficamente variata da visualizzare i momenti essenziali della narrazione storica”.

Ad arricchire la mostra ci saranno un catalogo digitale, video-interviste al curatore e contenuti multimediali che collegano le opere alla cultura popolare contemporanea. “Pathos. Valori, passioni, virtù” sarà inoltre accompagnata da un ricco calendario di eventi dal vivo, tra cui lezioni di storia dell'arte, visite guidate e laboratori per bambini, organizzati dalle Fondazioni partecipanti nei loro territori di riferimento.

Le Fondazioni per l'Arte

Le Fondazioni di origine bancaria sono organizzazioni non profit, private e autonome, nate all’inizio degli anni Novanta dalla riforma del sistema del credito. Acri è l’organizzazione che le rappresenta collettivamente.

Le Fondazioni di origine bancaria, eredi delle Casse di Risparmio, mantengono una lunga tradizione nel campo dell'arte e della cultura. Oltre a sostenere interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, le Fondazioni promuovono progetti che mirano a democratizzare la cultura, favorendo l'accesso di un vasto pubblico ai beni culturali. L'impegno delle Fondazioni, in questo campo, riflette l'articolo 9 della Costituzione italiana e la Convenzione di Faro del 2005, promuovendo la tutela del patrimonio culturale e l'accesso consapevole di tutti i cittadini.

Dal 2000 a oggi, al settore Arte, Attività e Beni culturali le Fondazioni hanno destinato complessivamente oltre 7,5 miliardi di euro, contribuendo significativamente allo sviluppo culturale delle comunità di riferimento e dell'intero Paese. Gli interventi sostenuti includono, tra gli altri, il recupero e la conservazione del patrimonio monumentale, la tutela e la promozione di collezioni d’arte, il sostegno a festival culturali e lo sviluppo di progetti di sistema a livello nazionale, come R’Accolte.

INFORMAZIONI UTILI

Pàthos. Valori, passioni, virtù – Dal 30 gennaio al 31 marzo 2024
A cura di Angelo Mazza
Online su
www.pathos-raccolte.it
R’accolte – https://raccolte.acri.it

Alla luce dei molti bisogni ancora senza risposta e dopo la significativa risposta delle comunità al primo bando, Fondazione Cariplo ha scelto di rinnovare il suo impegno anche nel 2023, lanciando il bando Attenta-mente con un budget iniziale di 3,5 milioni di euro portato a fine anno a 4 milioni per sostenere altri 23 progetti (QUI l'elenco dei contributi deliberati). Nel 2022, a seguito della emergenza pandemica che aveva aggravato il malessere emotivo e psicologico espresso dai minori, ma anche portato in superficie alcuni disagi e consentito maggiori richieste di aiuto, il bando aveva sostenuto 34 progetti ora in pieno svolgimento per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro.

Anche quest’anno Attenta-mente ha riscosso interesse tra gli enti di terzo settore, le istituzioni scolastiche e i servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) afferenti alle varie Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST), ricevendo alla scadenza 74 candidature che hanno coinvolto nel complesso 741 organizzazioni come partner di progetto o soggetti di rete, con una richiesta di contributo che complessivamente superava i 10 milioni di euro.

Sono stati selezionati 23 progetti che hanno saputo rispondere meglio agli obiettivi e ai criteri del bando, promettendo di accorciare le distanze tra i ragazzi in condizione di fragilità (le loro famiglie e il loro bisogni) e una gamma appropriata, prossima e flessibile di servizi di ascolto e risposte di cura.

I progetti finanziati coinvolgono complessivamente 317 organizzazioni e stimano – in un’ampia gamma di azioni di diversa intensità, di gruppo o individuali, che vanno dalla sensibilizzazione alla cura – circa 28mila beneficiari minori e 23mila adulti (genitori, insegnanti, operatori…).

I progetti, in avvio a inizio 2024, coprono tutte le fasce di età, dai bambini ai neomaggiorenni: la maggioranza si rivolge contemporaneamente a più fasce di età, significativa l’attenzione ai preadolescenti (fascia che desta maggiori preoccupazioni e anche maggiore attivazione), molto numerosi anche i progetti rivolti agli adolescenti.

Gli interventi sono diffusi in 9 province tra quelle di riferimento di Fondazione, andando a coprire anche Novara e Lecco che lo scorso anno erano rimaste scoperte.

Il benessere psicologico dei minori rimane anche per il 2024 uno dei temi prioritari di Fondazione Cariplo che infatti prevede già un nuovo bando a inizio primavera, con un budget di 2 milioni di euro, portando le risorse complessivamente stanziate nel triennio 2022-2023-2024 a oltre 11 milioni di euro, per garantire interventi diffusi e capillari, articolati e sistemici, in grado di generare valore per le traiettorie di vita di ragazzi e famiglie a rischio e in sofferenza grazie alla partecipazione coordinata di attori del terzo settore, del mondo sanitario e della scuola.

Accanto e a rinforzo dello strumento erogativo sono state avviate azioni di monitoraggio, ricerca e comunicazione dedicate, che saranno garantite anche per i progetti sostenuti nella seconda edizione.

In ragione delle finalità di apprendimento e di conoscenza insite nel bando è stata avviata un’azione trasversale di monitoraggio e raccolta dati sui progetti finanziati nella prima edizione, avvalendosi della collaborazione di Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore. L'obiettivo è approfondire numerosità e caratteristiche peculiari dei beneficiari (minori e adulti) intercettati dalle reti territoriali sostenute dal Bando, la composizione delle reti e i modelli collaborativi tra i soggetti coinvolti, eventuali cambiamenti strutturali delle modalità di intercettazione e risposta ai bisogni dei minori. Oltre all’attività di raccolta e analisi dei dati, è stata attivata una comunità di pratica e di apprendimento tra gli enti beneficiari.

Inoltre la Fondazione sta sostenendo una ricerca per aumentare la disponibilità di dati quantitativi ed evidenze qualitative sul fenomeno in generale, e così orientare ulteriori scelte di intervento.

Infine, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sul fenomeno e sugli interventi promossi, nonché diminuire lo stigma rispetto ai problemi di salute mentale dei giovani, è stato avviato nel 2023 un progetto di storytelling  su Instagram tra Fondazione e i progetti promossi. 

Il 2023 si è chiuso con 59 nuovi progetti selezionati in ambito scientifico e a cui la Fondazione ha destinato, con le sole delibere di dicembre, risorse pari a circa 11,5 milioni di euro. Al centro dell'impegno di Cariplo i giovani ricercatori, con ben 42 progetti selezionati negli ambiti delle scienze naturali, umane e sociali e 8 milioni di euro per sostenere le carriere dei giovani ricercatori, offrendo loro la possibilità di sviluppare progetti di ricerca indipendenti e competitivi.

Oltre 2.500 progetti sostenuti, quasi 600 milioni di euro donati, più di 30 anni di attività. Generare conoscenza e creare nuove competenze sono fattori indispensabili per la crescita della società e per assicurare uno sviluppo socio-economico inclusivo, circolare e sostenibile. Da tempo, la Fondazione investe competenze e risorse nella ricerca biomedica, nelle nuove tecnologie, nell’economia circolare, ma anche nella ricerca sociale e nell’istruzione tecnica.

Attraverso le sue attività, Fondazione Cariplo ha sostenuto i percorsi di carriera di 6.300 nuovi ricercatori, contribuendo a generare circa 5.000 pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche. Questi sono i risultati di un impegno duraturo e costante, volto a creare un ambiente favorevole alla ricerca scientifica, al trasferimento tecnologico e alla valorizzazione del capitale umano qualificato. Fondazione Cariplo ha orientato la sua attività filantropica 2023 su obiettivi strategici tra i quali il sostegno ai giovani ricercatori, la ricerca sociale sulle disuguaglianze, le malattie rare, l’agroalimentare, la ricerca ambientale e il supporto all’attrattività e alla competitività dei centri di ricerca locali.

Come da tradizione apriamo l'anno nuovo con alcune interviste ai giovani ricercatori e ricercatrici. Questi hanno vinto il bando di Ricerca Cariplo "Giovani Ricercatori".

Svetlana Bezukadova

Progetto "Unveiling the role of neurokinin-1 receptor in regulating myelination and neuroprotection"

"Sono una persona che ama imparare, mi considero un'esploratrice con un background accademico diversificato. Ho conseguito una laurea in Nanotecnologie presso l'MPEI di Mosca, in Russia, seguita da un Master in Imaging Biomedico presso l'Università Abo Akademi di Turku, in Finlandia. Il mio percorso mi ha portata a conseguire poi un dottorato di ricerca in Medicina Molecolare presso l'Università San Raffaele di Milano, che riflette il mio profondo interesse per le discipline scientifiche d'avanguardia. Oltre al mondo accademico, ho recentemente intrapreso un nuovo ed emozionante capitolo come mamma di una bambina. In sostanza, sono una scienziata, una madre, una viaggiatrice e un'appassionata di yoga: un mosaico di passioni che danno forma al mio viaggio nella vita.

Il progetto sostenuto da Fondazione Cariplo mira a studiare il ruolo del recettore 1 della neurochinina (NK1R) nella mielinizzazione e nella neuroprotezione, con l'obiettivo finale di valutare NK1R come potenziale nuovo bersaglio terapeutico per la sclerosi multipla (SM). Il progetto si basa sull'ipotesi secondo cui, fornendo direttamente la neuroprotezione o indirettamente favorendo la rimielinizzazione, terapie aggiuntive innovative di neuroprotezione/mielinizzazione possano essere utili nella SM.

Il mio percorso per diventare ricercatrice è stato innescato da una passione adolescenziale per la comprensione delle complessità del corpo e del cervello umano. Negli ultimi anni, la mia ricerca si è concentrata sulla sclerosi multipla (SM), alimentata da un legame personale: la lotta di un familiare con la SM progressiva. Il mio percorso da ricercatrice è frutto di una passione per la scienza che dura da tutta la vita, di una vocazione per il progresso delle conoscenze mediche e di una missione personale volta ad avere un impatto positivo sulla vita di coloro che sono affetti da condizioni mediche difficili come la SM.

Il mio desiderio per il 2024 è di avere più pace e luce nel mondo. Spero anche di essere testimone di grandi scoperte scientifiche e che io possa contribuire con piccoli ma costanti progressi all'avanzamento della conoscenza. A livello personale, aspiro a mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, a coltivare le relazioni e il benessere personale. Che il 2024 porti trasformazioni positive e un futuro più luminoso e armonioso per tutti!"

Chiara Ferrari

Progetto "Gendering Sociology. Proposal for Research and Teaching"

"La questione femminile è stata fin dall’inizio al centro del mio impegno e del mio interesse, orientando il mio percorso formativo e professionale. All’esperienza come operatrice in centri anti-violenza ed enti anti-tratta si è affiancato nel tempo uno sguardo analitico e riflessivo sulle tematiche di genere, in particolare sul processo di uscita e agency delle donne vittime della tratta. Durante il Dottorato in Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ho potuto partecipare alla fondazione del gruppo SiD – Sociologhe in Dialogo con cui porto avanti il mio impegno culturale e scientifico.

Ricerca e didattica della sociologia in Italia si basano su un canone androcentrico e occidentale, escludendo o considerando parzialmente la riflessione rilevante delle Early Women Sociologists. Il mio progetto, presentato a Fondazione Cariplo, si intitola “Gendering Sociology. Proposal for Research and Teaching” e desidera riscoprire il contributo su temi ancora attuali (come il ruolo delle donne nella società, le migrazioni, l’educazione, la pace, le violenze, la solidarietà, ecc.) attraverso attività di ricerca e formazione specialistica e divulgativa. La finalità del progetto è che la sociologia, in dialogo con altre discipline umanistiche, possa ridurre il sessismo tacitamente presente nel suo canone.

Il mio interesse per lo studio e la ricerca è nato dalla voglia di comprendere come le persone possano emanciparsi da situazioni di vulnerabilità. Questo desiderio mi ha spinto a intraprendere un percorso di dottorato in sociologia dedicato a dar voce alle donne vittime della tratta; sono stati anni in cui il confronto tra pari e la guida di docenti appassionati mi hanno portato a credere e scommettere sul sapere costruito collettivamente e nel lavoro di squadra per formarsi professionalmente e umanamente. Mi piacerebbe che questo stile mi accompagnasse in questi prossimi anni.

Il mio augurio per questo nuovo anno è che le giovani e i giovani del nostro Paese possano trovare sempre più spazi e occasioni per la realizzazione dei loro talenti e delle loro passioni anche grazie al supporto di istituzioni e di soggetti privati. Sarebbe bello che il contesto accademico si impegnasse con rigore scientifico per promuovere un cambiamento socio-culturale necessario a rispondere alle sfide sociali che scuotono la nostra contemporaneità: la gestione delle crisi umanitarie, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la costruzione di un’alternativa alla “cultura dello scarto”. Lo sguardo femminile può contribuire a muoversi con successo anche in questa direzione".

Pierre Zhang

Progetto "Exploring the Dark Universe and its beginning with Large-Scale Structure Surveys"

"Sono un ricercatore in astrofisica, più precisamente in cosmologia. Ho molte passioni che condivido con i miei amici più stretti e la mia famiglia. Ma lasciatemi dire una cosa: mi piace molto la cucina italiana.

Mi occupo principalmente delle leggi fisiche che governano il movimento degli oggetti più lontani, come le galassie. Le loro traiettorie tracciano la struttura del cosmo, le sue proprietà, il suo spazio-tempo. Dalle mappe celesti e dalle considerazioni sulla caduta dei corpi e sulla meccanica quantistica è possibile ricostruire la storia del nostro Universo. Il mio compito è fornire chiavi di lettura di queste mappe per svelarne i misteri.

L’idea di diventare un ricercatore è nata grazie agli incontri con studiosi appassionati che mi hanno trasmesso la loro passione. È stata anche la fortuna a permettermi di fare questa scelta. È un privilegio poter fare questo lavoro, porre domande sull'Universo, sulla sua storia, sulla sua origine. Sono profondamente grato a tutte le persone che mi hanno permesso di arrivare fin qui.

Il mio augurio per il 2024 per quanto mi riguarda, ingrassare un po'… Per il resto, desidero vedere la pace in tutto il mondo".

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