Per comprendere più da vicino l’evoluzione degli Enti di Terzo Settore lombardi, Fondazione Cariplo ha avviato, sin dal 2021, il progetto “Mille Voci per Comprendere”, l’indagine “panel” che ha lo scopo di sondare lo stato di salute degli enti che operano per sostenere famiglie e persone, difendere l’ambiente e promuovere le attività culturali.

Al via la terza rilevazione del progetto che è stata presentata lunedì 20 novembre alla presenza del presidente Giovanni Azzone, Gian Paolo BarbettaPaolo Canino dell'Evaluation Lab – Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore con un commento di Luisella Lunghi, delegata CSVnet Lombardia ed Elena Zanella – Fundraising Academy.

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L'indagine permetterà di approfondire, in particolare, alcune tematiche di grande interesse per il terzo settore, come la capacità di raccogliere lasciti, le difficoltà nella gestione delle risorse umane e il rapporto con la transizione digitale e tecnologica. 

Alla seconda rilevazione (qui il report completo https://bit.ly/MilleVoci-Report-II) hanno partecipato 563 enti, il 72% dei quali aveva partecipato anche alla prima. Grazie a queste risposte è quindi possibile, da un lato, valutare l’andamento di alcune variabili chiave (legate alle risorse economiche e umane a disposizione degli enti) nel periodo 2020-2022 e, dall’altro, analizzare in dettaglio alcuni temi (previsioni 2023 e impatto del caro energia) su cui si è focalizzata la seconda indagine.

Come per la prima edizione, inoltre, agli enti partecipanti sarà offerta la possibilità di confrontare, in modo interattivo, le proprie risposte con quelle fornite dagli enti a loro più simili.

L’analisi dell’andamento delle risorse umane ed economiche negli ultimi 3 anni evidenzia che, in generale, il valore medio dei proventi degli Enti di terzo settore lombardi risulta in crescita di circa l'8% nel periodo considerato (2020-2022). In particolare, si nota che, nel 2021, anno per cui sono disponibili sia il dato di consuntivo (fonte: seconda indagine) sia quello di preconsuntivo (stimato a ottobre, nell'ambito della prima indagine), gli enti hanno sottostimato il pre-consuntivo, indicando ricavi di circa il 15%. Inferiori a quelli poi effettivamente realizzati. Una certa prudenza, oltre a una naturale imprecisione, si nota anche nelle previsioni sul risultato economico, per il quale le previsioni di chiusura in deficit o in pareggio sono sovra-stimate dell'16% nei preconsuntivi. Forse anche a seguito di tale atteggiamento, gli enti in equilibrio risultano in aumento di quasi il 20% fra il consuntivo 2020 e il preconsuntivo 2022 e quelli in avanzo parrebbero diminuire da 2/3 a circa metà, con avanzi medi (nel 2022) di circa €114 mila per gli enti in avanzo e perdite medie di € 233 mila per quelli in perdita.

 

 

 

 

 

 

Fonte: rilevazione Mille voci per comprendere, 2023 (Evaluation Lab)

Osservando la situazione relativa alle risorse umane, si nota che, in media, il numero di persone retribuite attive nelle organizzazioni che hanno partecipato a entrambe le rilevazioni rimane sostanzialmente costante fra il 2021 e il 2022. Il numero di volontari stabili, invece, aumenta di circa il 9%, probabilmente in relazione all'esaurimento dell'effetto negativo prodotto dalla pandemia da COVID-19 sulla partecipazione ad attività di volontariato.

Concentrando l’attenzione sulle previsioni per il 2023, osserviamo che la maggior parte degli enti prevede stabilità per il personale (72%) e per i proventi (54%), mentre quasi 2/3 dei rispondenti segnala costi in aumento. Coerentemente con la natura del settore, la maggior parte di essi (circa il 60%), segnala una previsione di bilancio in pareggio; nelle attese dei rispondenti i casi di disavanzo superano quelli di avanzo.

 

 

Infine, con riferimento al caro energia – che tutti i cittadini hanno osservato nel corso del 2022 – l’indagine ha evidenziato una certa difficoltà di rilevazione dei dati sulle bollette degli enti (base per tentare di stimare come tale fenomeno ne abbia influenzato i bilanci). Infatti, poco meno di un terzo dei rispondenti è stato in grado, o ha voluto fornire i dati richiesti. A tale quota si aggiungono il 15% circa dei rispondenti che, non avendo una sede, non ha risentito di tali problematiche, e poco meno del 10% di casi in cui il costo dei servizi energetici è stato sostenuto da altri soggetti (tipicamente il proprietario dell’immobile presso cui gli enti hanno la propria sede in affitto o in comodato) o in modo forfetario (senza variazioni della cifra stabilita).

Nei casi in cui è stato possibile osservare, attraverso i dati raccolti, l’impatto dell’aumento del costo dell’energia sui bilanci dei singoli enti sono emersi alcune evidenze principali:

  • a fronte di una riduzione dei consumi (rispetto all’anno precedente), gli enti hanno dovuto sostenere un aumento della spesa per l'energia (elettrica più gas naturale) pari in media a circa € 50.000, che rappresenta, sempre in media, circa l'1% del totale dei costi 2022;
  • gli enti hanno sostenuto aumenti differenziati soprattutto in relazione alla loro forma giuridica e al settore di intervento (hanno fronteggiato aumenti più cospicui – nell’ordine del 4% – quelli attivi con "altre forme giuridiche” e/o in sanità);
  • gli enti di dimensioni più grandi hanno registrato aumenti maggiori in valori assoluti, ma minori in termini percentuali, l'inverso si è registrato per gli enti più piccoli;
  • la maggior parte (75%) degli enti non ha "scaricato in alcun modo" il caro energia sui propri utenti. Solo il 21% degli enti ha aumentato le proprie tariffe e circa il 4%, pur non aumentando le tariffe, ha ridotto la quantità di servizi.

Sono sempre più numerose le bambine e i bambini in fragilità economica e sociale che necessitano di un supporto allo studio. Nei territori a maggior rischio di povertà minorile, i doposcuola rappresentano un luogo privilegiato di incontro e di aggancio delle famiglie più fragili e operano in prima linea nel contrasto alla povertà educativa.

Per rispondere al crescente bisogno di supporto didattico, il Programma  QuBì – La ricetta contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo e attivo a Milano dal 2017, ha rinnovato anche per l’anno scolastico 2023/24 il Bando “Doposcuola in Rete” che, con un impegno di 1.2 milioni di euro, promuove e rafforza le attività degli spazi di sostegno allo studio già presenti in città, con particolare riferimento ai doposcuola che si rivolgono a minori in fragilità socioeconomica e culturale. I progetti saranno attivi per tutta la durata dell’anno scolastico.

La misura si pone in continuità con la sua prima edizione, lanciata con successo nell’aprile 2022 per promuovere la formazione di reti di doposcuola limitrofi e rafforzare la loro capacità di sostenere nello studio bambine e bambini in fragilità. Il Bando ha permesso quindi di intercettare, sostenere e connettere tra loro i doposcuola in una dinamica di rete, al fine di favorire il potenziamento, il confronto, le sinergie, lo scambio di competenze (come, ad esempio, l’organizzazione di formazioni congiunte per operatori e volontari) e la condivisione di soluzioni (come la messa in comune delle liste di attesa).

La prima edizione del Bando (nell’anno scolastico 2022/23) ha favorito il potenziamento di 160 doposcuola a Milano, costituiti in 14 reti progettuali, di cui 5 municipali. Con la nuova annualità aumenta il numero di doposcuola sostenuti, 215 in totale, aggregati in 9 reti di municipio, per consolidare ulteriormente il modello di lavoro in rete già sperimentato nei 5 anni di attività del Programma QuBì. Le 9 reti di doposcuola, grazie al coinvolgimento di oltre 500 operatori retribuiti, 2.000 volontari e un ampio numero di Enti di Terzo Settore, parrocchie e istituti scolastici, sono in grado di supportare circa 8.000 minori in fragilità.

“È importante dare alle persone risposte mirate ai loro specifici bisogni. Nella nostra visione il bando “Doposcuola in rete” è un esempio concreto di welfare di precisione, poiché ha consentito l’efficientamento e il rafforzamento di risposte puntuali a sostegno dei minori in fragilità, in linea con il modello operativo implementato negli anni dal Programma QuBì che pone le famiglie al centro di una rete di enti e servizi in grado di fornire risposte ai loro bisogni. Il sostegno alle reti di doposcuola ha consentito di estendere questa logica di rete da una prospettiva di quartiere a una di municipio. Rafforzare la capacità dei doposcuola di far fronte alla povertà educativa è essenziale per contrastare le disuguaglianze, a beneficio della comunità intera di oggi e di domani” ha dichiarato Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo

La mappa dei doposcuola e gli obiettivi del Bando

La mappa dei doposcuola sostenuti dal Bando delinea la fotografia di un’esperienza e di un modello unici nel panorama italiano: un’alleanza di rete tra doposcuola limitrofi, diversi tra loro per dimensioni, enti gestori e modalità di lavoro, uniti dal comune obiettivo di sostenere i minori più fragili, condividendo e ottimizzando le risorse a disposizione.

In particolare, i progetti sostenuti dal Bando hanno lo scopo di:

  • potenziare l’offerta didattica degli spazi di sostegno allo studio (tramite l’incremento del personale educativo e/o l’acquisto di materiali didattici e informatici);
  • coinvolgere figure specializzate come mediatori culturali, psicologi e formatori, per attivare interventi mirati, favorire l’integrazione dei minori stranieri Neo Arrivati in Italia (NAI) e garantire un supporto adeguato a bambine e bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA);
  • rafforzare il raccordo tra i doposcuola e le scuole di riferimento.

Le 9 reti municipali – ciascuna dotata di un proprio referente – lavorano anche in sinergia tra loro, promuovendo con cadenza mensile incontri online – che coinvolgono circa 50 partecipanti tra operatori e volontari – per confrontarsi e condividere aggiornamenti, analisi dei bisogni e strumenti messi in campo.

Venerdì 24 novembre 2023 alle 10.30, presso il MEET – Digital Cultural Center in via Vittorio Veneto 2 a Milano, Fondazione Cariplo presenta le linee strategiche e le attività filantropiche previste per il 2024.

Alla fine del mese di ottobre la Commissione Centrale di Beneficenza, organo di indirizzo della Fondazione Cariplo, ha infatti approvato le nuove linee programmatiche e il Documento Previsionale, che per l’anno prossimo prevede un budget per l’attività filantropica di oltre 153 milioni di euro.

Quattro le direttrici strategiche lungo le quali si snoderanno le attività per il 2024 – e quelle degli anni successivi: Creare valore condiviso, Ridurre le disuguaglianze, Allargare i confini, Creare le condizioni abilitanti.

Su queste convergeranno le attività operative delle tradizionali 4 aree di intervento della fondazione: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ricerca Scientifica impegnate nel lavorare in modo sinergico.

Nell'appuntamento del 24 novembre Fondazione Cariplo propone una riflessione sul proprio ruolo nel contesto locale del suo storico territorio di riferimento (la Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola) alla luce però del contesto globale, che pone interrogativi sui grandi temi quali le vecchie e nuove povertà e fragilità, le dinamiche demografiche e migratorie, la crisi climatica, l’occupazione. Ma anche sugli strumenti e le opportunità per affrontare il domani, come ad esempio la cultura come fattore di crescita e di contrasto alla povertà educativa, la scienza e la ricerca come elemento fondamentale per affrontare i cambiamenti epocali che stiamo vivendo.

Ne discuteranno, insieme al Presidente Giovanni Azzone, Francesco Billari, demografo e rettore dell'Università Bocconi, Francesca Pasinelli, Consigliere Delegato di Fondazione Telethon, Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente Associazione VIDAS, e la CEO di Philea – Philanthropy Europe Association Delphine Moralis.
Modera Andrea Cabrini, direttore di ClassCNBC.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare nel dettaglio le attività filantropiche che la fondazione intende mettere in campo nel 2024: nella seconda parte della mattina, dalle 12, verranno illustrati gli strumenti filantropici ideati per l'anno prossimo in una conferenza stampa aperta al pubblico a cui prenderanno parte anche il Direttore Generale di Fondazione Cariplo Sergio Urbani e le due Vicepresidenti Claudia Sorlini e Valeria Negrini.

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Dal 7 al 10 novembre Fondazione Cariplo parteciperà alla 20ª edizione di Urbanpromo – Progetti per il Paese, a Firenze. La manifestazione è promossa dall’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, con il supporto organizzativo della sua società strumentale URBIT – Urbanistica Italiana Srl.

Il programma culturale di Urbanpromo sviluppa quattro macrotemi: la rigenerazione urbana (Urbanpromo Città), l’abitare sociale (Urbanpromo Social Housing), la transizione ecologica (Urbanpromo Green) e la cultura digitale (Urbanpromo Digital). Come sua consuetudine, Urbanpromo affronta questioni di prioritaria attualità, avvalendosi degli esiti di ricerche e di contributi teorico-interpretativi, e presentando le esperienze più innovative condotte da Pubbliche Amministrazioni, organismi del Terzo Settore, imprese e organizzazioni private, portatori di specifiche competenze. La valorizzazione dei partenariati pubblico-privato, la diffusione delle buone pratiche, la crescita delle competenze tecniche ed amministrative, il concepimento e la promozione di innovazioni legislative e progettuali, sono le principali finalità della manifestazione.

Appuntamenti con Fondazione Cariplo

  • martedì 07 novembre – L’approvvigionamento alimentare della città
    La questione del cibo, dal superamento delle barriere tra produttore e consumatore fino al contrasto degli sprechi alimentari, è una componente rilevante della qualità della vita urbana. Stante la sua rilevanza, le “urban good policies” e la loro evoluzione sono un campo di studio curato con assiduità da Urbanpromo, con lo scopo di individuare le esperienze di maggior interesse e diffondere la conoscenza delle buone pratiche. L’approvvigionamento alimentare della città, al centro di questa edizione di Urbanpromo, viene affrontato in tre sezioni tematiche: Come si può definire l’area di approvvigionamento delle città? Per quali prodotti e filiere? Quali minacce, quali conflitti all’approvvigionamento alimentare della città? Produzione alimentare e identità della città
  • mercoledì 08 novembre – La rigenerazione urbana e la cultura: dalle opportunità alle realizzazioni. I casi in Italia
    Il convegno è focalizzato sulla capacità dell’innovazione e della creatività culturale di innescare ed alimentare processi di rigenerazione urbana e territoriale coinvolgenti le comunità locali ed il Terzo Settore. A partire dalle iniziative promosse da alcune Fondazioni di origine bancarie, sono messi a fuoco l’identità e le specifiche finalità dei soggetti pubblici e privati, gli strumenti utilizzati per creare opportunità rigenerative fra cui lo strumento del bando, i criteri con cui sono scelti i luoghi ed i beni di intervento, i centri di competenza, le procedure adottate o incontrate anche al fine di suggerirne semplificazioni, gli usi su cui fare leva in relazione agli obiettivi assunti ed alle specificità dei luoghi, la questione della gestione dei processi.
  • giovedì 09 novembre – L’uso sociale dei beni confiscati alle mafie
    Urbanpromo promuove questo primo focus su un tema impregnato di prioritari valori etici e di legalità, oltre che sociali, economici ed ambientali, quale è quello dell’uso sociale dei beni confiscati alla mafia. Il convegno è aperto da un inquadramento generale del tema sotto il profilo normativo, dimensionale, localizzativo e tipologico, istituzionale. Le peculiarità del tema sono poi documentate dalla presentazione di casi che sono prima di tutto simbolo di legalità e che sono caratterizzati dal perseguire fini economici e sociali di pubblica utilità grazie a originali forme di gestione dei beni e di collaborazione pubblico-privato sociale. Ampio è il ventaglio delle situazioni illustrate: Verbumcaudo, antico feudo delle Madonie i cui campi sono ora coltivati in biologico da una cooperativa sociale, Villa Fernandes a Portici divenuta centro sociale e culturale, il laboratorio agricolo di Pietra di Scarto a Foggia, l’ostello della cooperativa sociale GOEL nella Locride, tutte iniziative sostenute da Fondazione con il Sud, la Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia con l’intervento di Regione Toscana, il sistema dell’Ambito territoriale sociale per la gestione in forma associata di beni confiscati nei comuni del Garda Bresciano, coordinato dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale in rete con realtà del terzo settore (iniziativa sostenuta da Fondazione Cariplo), il recupero di una fabbrica confiscata e destinata a sede della Protezione Civile a Brescello in provincia di Reggio Emilia.
  • venerdì 10 novembre – Quali prospettive di affordable housing per l’Italia?
    Nei numerosi convegni e incontri svoltisi nelle giornate di Urbanpromo Social Housing sono stati affrontati pressoché tutti gli aspetti cruciali delle politiche abitative, sia sul fronte della domanda sociale, che sul versante della offerta pubblica, privata e del settore privato-sociale. Protagonisti ne sono stati lo Stato, le Regioni, i Comuni, le strutture pubbliche e gli organismi del terzo settore, dalle Fondazioni di origine bancaria alle cooperative di abitazione, ed anche le organizzazioni private a carattere imprenditoriale e finanziario. All’incontro conclusivo di questo fondamentale filone della manifestazione è affidato il compito di tirare le fila, alzando lo sguardo verso le prospettive che si aprono davanti agli organismi impegnati nella elaborazione e attuazione delle politiche abitative. Fra gli altri parteciperanno il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, il direttore generale Sergio Urbani, l’ex presidente Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e il presidente di Fondazione Housing Sociale Alberto Fontana.

Il programma completo è consultabile QUI

L’elaborazione del programma della manifestazione è diretta da un Comitato di Indirizzo, formato da esponenti di INU / URBIT e da rappresentanti degli organismi partner. Il Comitato coordina e porta a sintesi le singole iniziative sviluppate da vari Gruppi di Lavoro. Main partners di INU / URBIT per il progetto Urbanpromo sono Fondazione CR Firenze, Fondazione Cariplo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione con il Sud, CDP Real Asset Sgr, Regione Toscana, ANCE, Confcommercio, FS Sistemi Urbani.

INU / URBIT chiede agli Ordini professionali di riconoscere crediti formativi ai loro iscritti partecipanti ai convegni e seminari della manifestazione.

Migliorare il processo di diagnosi delle malattie genetiche rare: questo l’obiettivo del progetto Lampo di Gene ideato da Fondazione Buzzi a sostegno del Centro di Genomica Funzionale, diretto dalla dottoressa Cristina Cereda, per la diagnosi delle Malattie Genetiche Rare e sostenuto da Fondazione Cariplo con uno stanziamento di 1 milione di euro.

In Italia i malati rari sono circa 2 milioni, nel 70% dei casi si tratta di pazienti in età pediatrica. In base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si stimano 20 nuovi casi di malattie rare ogni 10mila abitanti e ogni anno sono circa 19mila i nuovi casi. Per arginare il fenomeno, lo Screening Neonatale è il maggior programma di prevenzione italiano che in Regione Lombardia permette, entro poche ore dalla nascita, la diagnosi di 52 patologie genetiche curabili. Tuttavia, il neonato risultato positivo è costretto ad andare fuori Regione o addirittura all’estero per ottenere la diagnosi genetica e solo in seguito può tornare all’Ospedale Buzzi per la presa in carico e la cura. Un controsenso che rende necessario, per la struttura ospedaliera milanese, la dotazione di strumentazioni innovative.

Da qui, Lampo di Gene, il progetto per raccogliere fondi per l’acquisto di nuovi strumenti di tecnologia innovativa – preparatori di library, sequenziatori di ultima generazione, struttura bioinformatica di analisi – e la costituzione di una nuova piattaforma tecnologica che permetta in poco tempo di ottenere l’intera sequenza del DNA del bambino e l’analisi delle varianti patologiche responsabili della “sua” patologia. Ciò permetterebbe di far accedere in breve tempo i neonati a terapie ad hoc qualora fossero disponibili.

Gli studi, le ricerche e l’innovazione tecnologica – sostenuti dall’impegno delle due Fondazioni – permetteranno così a tutti i bambini del Nuovo Buzzi di avere un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato e su misura per loro.

Da oltre 30 anni, Fondazione Cariplo investe competenze e risorse nella ricerca biomedica e nelle nuove tecnologie, contribuendo alla Ricerca Scientifica. Ora è entrata ufficialmente anche nel “Dna” Buzzi.

Per donazioni è possibile visitare il sito della Fondazione Buzzi.

Una delegazione di Fondazione Cariplo, rappresentata dal neo Presidente, Giovanni Azzone, e dalle vice Presidenti, Valeria Negrini e Claudia Sorlini, è stata ricevuta oggi dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per presentare le attività filantropiche che intende sviluppare nei prossimi anni, e in particolare quelle in programma nel 2024.

Da poco infatti, il 26 ottobre scorso, la Commissione Centrale di Beneficenza, organo di indirizzo della Fondazione, ha approvato le nuove linee programmatiche e il Documento Programmatico Previsionale Annuale (DPPA).

Previsto per il 2024 un budget di oltre 153 milioni di euro, di cui circa 20 milioni destinati a due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa e il Fondo Repubblica Digitale per il contrasto alla povertà digitale.

Il nuovo piano strategico verrà presentato pubblicamente il prossimo 24 novembre a Milano, ma i vertici della Fondazione hanno colto l’opportunità dell’incontro con il Presidente della Repubblica per anticiparne la sintesi, donando al Capo dello Stato una copia dei documenti programmatici.

Le attività del 2024 si snoderanno quindi lungo quattro direttrici strategiche che puntano a:

  • Creare valore condiviso,
  • Ridurre le disuguaglianze,
  • Allargare i confini,
  • Creare le condizioni abilitanti.

Su queste linee programmatiche convergeranno le attività operative delle tradizionali quattro aree di intervento della Fondazione, impegnate nel lavorare in modo sinergico: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ricerca Scientifica.

Il Piano è frutto di un’approfondita attività di analisi e ascolto, iniziata nel giugno scorso, con una serie di incontri nei territori su cui la Fondazione agisce, per comprenderne priorità e criticità. Parallelamente alle visite tra la Lombardia e il Piemonte (Novarese e Verbano Cusio Ossola), sono stati avviati gruppi di lavoro interno con le commissioni Ambiente, Cultura, Servizi alla Persona, Ricerca Scientifica e Gestione del Patrimonio, a cui hanno preso parte i rappresentanti degli organi di governo e le strutture tecniche di staff. Infine, la Fondazione ha messo a confronto le proprie strategie con alcune importanti fondazioni europee.

“Abbiamo condiviso con il Presidente Mattarella le linee guida per i prossimi anni. – ha commentato il presidente Azzone dopo l’incontro istituzionale – Sappiamo di avere di fronte problemi complessi, ma abbiamo raccolto anche da lui lo stimolo che ci ha guidato fin dal primo giorno in cui abbiamo cominciato a immaginare il nostro ruolo guardando al futuro: la chiave sta nel rafforzare le comunità, aiutarle a rimanere coese ed inclusive. Solo così possiamo affrontare i problemi e immaginare soluzioni. La Fondazione cercherà di fare sempre la propria parte, con un’attenzione ai più fragili, consapevoli che ogni persona ha un bisogno specifico, che la contraddistingue: per questo abbiamo portato all’attenzione del Capo dello Stato una visione legata al welfare di precisione che unisce sensibilità e solidarietà al potenziale che oggi l’analisi dei dati e le tecnologie possono mettere a disposizione. Il Terzo Settore in questo ambito può crescere molto, e arrivare a fornire alle persone lo specifico aiuto di cui ciascuno ha bisogno, unendo così la missione solidaristica alla capacità di innovarsi. L’attività filantropica ruota intorno alle persone: fondamentale, perciò, l’apporto che la cultura, la ricerca scientifica e l’attenzione alle questioni ambientali possono dare per migliorare il contesto in cui le persone vivono”.

In occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, il Festival di Arte e Cultura ArtDate torna con un’edizione speciale che collega i due capoluoghi dal 10 al 26 novembre.

Il Festival, organizzato dall’associazione culturale The Blank di Bergamo e Palazzo Monti di Brescia, è frutto di un’intesa culturale con il Comune di Bergamo, ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

ArtDate è un grande evento culturale che coinvolge le principali istituzioni culturali pubbliche e private dei due capoluoghi, oltre che artisti, gallerie, collezionisti, dimore storiche e scuole.

Il tema di questa edizione speciale è Artificio e verrà sviluppato attraverso una serie di percorsi espositivi, talk, performance, letture, proiezioni. Una sfida, quella sul ruolo dell’intelligenza artificiale e della macchina nell’arte, che sta appassionando i ricercatori e interrogando gli intellettuali e che animerà il festival.

Tra gli eventi principali in programma ci sono: l’installazione INFINITO PRESENTE di Yayoi Kusama presso Palazzo della Ragione a Bergamo; la mostra Ghostwriting Paul Thek. Time Capsules and Reliquares, personale di Alessandro di Pietro presso Palazzo Monti; il momento GALLERIES TIME dedicato alle inaugurazioni delle mostre nelle gallerie; l’apertura di una pluralità di studi d’artista e collezioni private generalmente inaccessibili al pubblico. ArtDate si apre inoltre con un ciclo di appuntamenti online la cui fruizione è resa possibile al pubblico sordo grazie a un servizio di sottotitolatura e traduzione in LIS_Lingua dei Segni Italiana.

Edoardo Monti è il fondatore di Palazzo Monti: «Grazie al sostegno ricevuto sul bando Fondazione Cariplo e Fondazioni di Comunità Bergamasca e Bresciana abbiamo potuto realizzare un’edizione che ha introdotto due novità molto importanti, una temporale e una geografica. Per la prima volta il Festival invece che tre giorni durerà tre settimane e soprattutto verrà realizzato in due città e non solo a Bergamo. Un festival unico permette di vivere spazi che a una città mancano e una città sopperisce alle mancanze dell’altra dal punto di vista culturale: Bergamo non ha molte collezioni private che si aprono al pubblico mentre Brescia sì, però a Bergamo per esempio ci sono più spazi di arte contemporanea e anche più studi d’artista rispetto a Brescia. In questa edizione le due città sono davvero complementari, ci sarà anche una navetta che collegherà Bergamo e Brescia e che permetterà di fare una visita guidata gratuita, un incentivo a visitare le due città e fare in modo che il pubblico si incroci».

Nel tema dell’edizione di quest’anno Artificio, paradossalmente trova ancora più spazio la celebrazione del rapporto tra persona e persona «È inevitabile interrogarsi sul ruolo dell’AI nell’arte. La macchina da strumento diventa creatrice, molte professioni artistiche potranno essere spazzate via, altre nasceranno. Però l’approccio umano non smetterà di essere importante, a noi è molto caro il collegamento con la persona umana, possiamo essere dei grandi esperti di Caravaggio ma non conosceremo mai Caravaggio e questo è ovvio, ma anche in un museo di arte contemporanea, o in una galleria, non c’è l’artista a dialogare con te. E l’arte spesso rischia di essere esclusiva e snob. Per questo un elemento fondante del nostro Festival è quello dell’apertura degli studi di artista, che sono luoghi molti intimi. Avere accesso a questi luoghi e poter incontrare gli artisti sono occasioni uniche per capire che l’opera è solo l’ultimo pezzo di un mosaico e di un processo che di solito l’artista protegge e che invece in questo caso è a disposizione di tutti. Si abbatte un muro nella fruizione artistica e qualunque persona può chiedere all’artista perché ha usato quel blu, o che cosa pensa quando dipinge. E poi, in questo caso, è anche un modo per conoscere gli artisti locali perché gli artisti che apriranno i loro studi sono tutti del territorio o che hanno scelto di vivere proprio qui»

Gli Highlights di ArtDate:

  • Venerdì 17 novembre, a Palazzo della Ragione alle ore 9.00: esposizione di Fireflies on the Water una delle Infinity Mirror Room più iconiche di Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929) proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
  • Sabato 25 novembre alle ore 18.00, a Palazzo Monti (Piazza Tebaldo Brusato, 22), inaugurazione della mostra di Alessandro Di Pietro Ghostwriting Paul Thek. Time capsules and reliquaries.
  • Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre – interviste online a Domenico De Masi (sociologo); Umberta Gnutti Beretta e Francesca Milani (collezioniste); Gian Antonio Gilli (sociologo); Diana Anselmo (performer ed attivista); Massimo Minini (gallerista) e Cristina Fogazzi (fondatrice di Vera Lab, @estetistacinica, e collezionista); Arturo Galansino (Direttore Palazzo Strozzi)
  • Venerdì 17 novembre ore 20.00, alla Sala alla Porta S. Agostino (viale delle Mura) con These butterflies come back from hell to see you, performance di Effe Minelli con la partecipazione di Renato Grieco, a cura di Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni.

Il programma completo è su www.theblank.it e www.palazzomonti.org

#ioleggoperché diventa grande, come recita la campagna di quest’anno Un libro ti fa grande: più di 3,9 milioni di studenti coinvolti, 25.394 scuole iscritte, 330 nidi, 3.609 librerie e 72.811 gemellaggi tra scuole e librerie. È un’altra edizione da record, l’ottava, quella in arrivo per la grande campagna nazionale a favore delle biblioteche scolastiche organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Quest'anno l’appuntamento è dal 4 al 12 novembre, nove giorni in cui i cittadini potranno andare nelle librerie aderenti al progetto e donare un libro per le biblioteche scolastiche. È una mobilitazione che non riguarda solo le famiglie per le scuole dei propri figli: tutti possono andare in libreria e donare, lasciando un segno nelle scuole di ciascun territorio.

#ioleggoperché è una iniziativa di AIE, resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha il sostegno di Lega Serie A, Lega Serie B, Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità – ESG.

Una scuola italiana su due aderisce a #ioleggoperché – ha dichiarato il presidente AIE Innocenzo Cipolletta –. Ci auguriamo che anche quest’anno sempre più cittadini vadano in libreria a donare libri per le biblioteche scolastiche, libri nuovi che si aggiungeranno ai 550 mila della scorsa edizione e ai ben 2,5 milioni complessivi arrivati nelle scuole in questi anni. Oggi più che mai è fondamentale il gioco di squadra per far fronte al bisogno crescente di libri nelle scuole. È un bisogno certificato anche dai numeri. La ricerca sulle scuole aderenti alla scorsa edizione ci ha confermato che questa iniziativa ha un impatto importante: più di 1 biblioteca scolastica su 5 tra le 3.187 che hanno partecipato all’indagine è nata (o nascerà) infatti per effetto o grazie ai libri del progetto”.

L'IMPATTO DI #IOLEGGOPERCHÉ

L’indagine condotta dall’Ufficio studi AIE in base alle risposte di 3.187 scuole (su un totale di 23.240) aderenti all’edizione scorsa di #ioleggoperché, ha confermato il quadro ancora molto difficile delle biblioteche scolastiche italiane. Più di 1 scuola su 5 tra chi ha risposto (il 22,8% per la precisione) non aveva una biblioteca centrale o di classe a scuola prima di partecipare a #ioleggoperché.

Circa il 21%, più di 1 biblioteca scolastica su 5, è nata (o nascerà) grazie al progetto: nello specifico, il 14,6% la aprirà in futuro grazie ai libri del progetto, mentre il 6,3% l'ha già aperta in virtù del suo contributo decisivo. Solo una quota residuale non l’ha ancora e non la creerà in futuro (1,7%).

Il 24,3%, circa 1 scuola su 4 di quelle che hanno partecipato all’indagine, indica come effetto di #ioleggoperché il miglioramento del prestito individuale. I bambini e i ragazzi si portano sempre più spesso a casa i libri: un effetto desiderabile non solo di per sé ma soprattutto perché, in termini di contrasto alla povertà educativa, un prestito della biblioteca scolastica sempre più efficiente rappresenta di fatto, nei contesti di maggior disagio economico e sociale, una delle poche occasioni per far entrare libri nelle case dei ragazzi, contribuendo così a ridurre le disuguaglianze.

“#ioleggoperché rappresenta una iniziativa di eccellenza per l’intero sistema scolastico e soprattutto per ciò che racchiude il suo baricentro: la persona dello studente con le sue preferenze, le sue inclinazioni e le sue motivazioni – ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara –. Voglio ringraziare, sinceramente, gli ideatori e gli organizzatori di #ioleggoperché, a partire dall’Associazione Italiana Editori e dal Presidente Cipolletta, perché il contributo dell’iniziativa al lavoro di tutela e di diffusione del libro all’interno delle scuole è stato ed è davvero inestimabile. Quasi 4 milioni di studenti coinvolti, più di 25mila scuole, 73mila gemellaggi tra scuole e librerie: sono gli anelli di una catena del sapere che devono stringersi sempre di più (…). L’utilizzo dei libri di #ioleggoperché ha prodotto attività scolastiche significative: laboratori di lettura, visite alle biblioteche comunali, incontri con gli autori, laboratori di scrittura. È uno degli aspetti che giudico più fecondi del progetto, perché la scuola non deve limitarsi all’orario curriculare ma è e deve essere sempre di più la scuola come luogo fisico e come istituzione”. (Qui il link all’intervento integrale del Ministro Valditara).

È la “generazione #ioleggoperché” la protagonista della campagna di quest’anno, Un libro ti fa grande: una folta schiera di piccoli lettori che i libri li legge, li usa, li ama e che, anno dopo anno, sta diventando grande con i libri arrivati nelle biblioteche scolastiche grazie al progetto. Ad accompagnarli, ancora una volta, Rudy Zerbi e Sofia Goggia, che si riconfermano Ambassador dell’iniziativa.

Questa mattina, nella scuola “Di Vona – Speri" di Milano, davanti agli studenti e in diretta streaming per tutte le scuole d’Italia, con la moderazione di Sara Zambotti (Rai Radio2) e di Angelo Cattivelli e Aurora Tornaghi (Teen Social Radio), Renata Gorgani, vicepresidente AIE, ha presentato le novità della nuova edizione: “Ancora una volta un piccolo gesto di ciascun cittadino potrà fare grande una biblioteca scolastica – ha detto Gorgani –. Siamo orgogliosi di vedere crescere una generazione di ragazze e ragazzi che si sono appassionati alla lettura anche grazie al nostro progetto. #ioleggoperché è la più grande iniziativa italiana a favore delle biblioteche scolastiche, il luogo dove tutti i ragazzi, di qualsiasi estrazione sociale e di qualsiasi provenienza, possono incontrare i libri e appassionarsi alle storie, ai temi, ai personaggi. Per questo invitiamo tutti a contribuire, andando in libreria dal 4 al 12 novembre per regalare e dedicare un libro a una scuola. È più di un dono, è un investimento sul loro futuro e sul futuro del nostro Paese. Quest’anno ci siamo concentrati sui territori più fragili. Per questo abbiamo scelto di supportare attraverso #ioleggoperché i territori alluvionati dell’Emilia-Romagna: in queste settimane, infatti, arriverà nelle 624 scuole della Regione iscritte all’edizione 2022 una donazione speciale di libri che aiuterà a ricostruire le biblioteche scolastiche danneggiate dall’alluvione della scorsa primavera. E di qui l’attenzione a Caivano, che riunirà in un’operazione congiunta Libriamoci e #ioleggoperché e la crescente attenzione a #ioleggoperchéLAB-NIDI, in collaborazione con Fondazione Cariplo, e a #ioleggoperchéLAB-Calabria”.

LA SECONDA EDIZIONE DI #IOLEGGOPERCHÉLAB-NIDI

Grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo, prosegue e si amplia, inoltre, nella sua seconda edizione, #ioleggoperchéLAB-NIDI, l’iniziativa ideata per avvicinare alla lettura la fascia dei piccolissimi (0-3 anni) e verificare l’effettiva ricaduta dell’azione di inserimento dei libri nei nidi in termini di stimolo su educatori e genitori. Secondo un’indagine dell’Ufficio studi AIE, l’anno scorso grazie a #ioleggoperchéLAB-NIDI la dotazione libraria dei nidi partecipanti al progetto è aumentata del 50%. Il territorio coinvolto è quello già identificato nel 2022 e copre la Regione Lombardia e le province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola (ambito di lavoro di Fondazione Cariplo). Aumentano però i nidi, con l’adesione di ben 330 strutture nel 2023 (+ 35% rispetto allo scorso anno), selezionati con un’attenzione particolare alle zone fragili.

Come tutte le scuole che si iscrivono sul sito www.ioleggoperche.it, anche i nidi selezionati potranno partecipare alla campagna di donazioni nazionale nelle librerie gemellate dal 4 al 12 novembre. Si conferma, come per la scorsa edizione, per ciascuno dei nidi partecipanti una dotazione di dieci titoli, uguali per tutti, donati da AIE e Fondazione Cariplo e individuati dall’Osservatorio editoriale di Nati per Leggere, da utilizzare durante l'intero anno per sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Sono stati realizzati inoltre tre nuovi video dedicati, che si aggiungono agli undici dello scorso anno, con spunti didattici e di formazione per fornire agli educatori e ai genitori strumenti formativi concreti per imparare a condividere i libri e il piacere della lettura anche con i piccolissimi. I video, curati da Nati per Leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino – sono disponibili per tutti i nidi italiani nella pagina dedicata a #ioleggoperchéLAB-NIDI sulla piattaforma di #ioleggoperché.

#ioleggoperché è un’iniziativa di valore per tanti motivi evidenti – ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo –. In particolare, è riuscita a proporre una modalità coinvolgente, che responsabilizza le istituzioni, gli enti che l’hanno promossa e la sostengono, ma anche le persone comuni. Tutto ciò serve a generare consapevolezza e partecipazione; di fronte ad un problema di povertà educativa e culturale, è la comunità intera che si mobilita e si fa carico della crescita culturale delle persone, dei bambini e dei giovani in particolare. In questo contesto, non dobbiamo mai dimenticare che di fronte a un problema ci sono persone o zone più in difficoltà di altre. È un concetto che sta alla base di ciò che chiamiamo “welfare di precisione”: significa porre attenzione specifica a chi ha bisogno. I bisogni possono avere una natura uguale per molti, ma presuppongono soluzioni specifiche a seconda dei beneficiari: ecco perché è importante occuparsi dei bambini piccoli con determinate modalità, ed è ancora più importante intervenire nelle aree più fragili, dove ci sono meno risorse e meno occasioni per cogliere opportunità di tipo culturale.” 

I NUMERI DI SCUOLE E LIBRERIE: UNA CRESCITA COSTANTE

Cresce anno dopo anno il numero delle scuole che partecipano a #ioleggoperché: nel 2023 sono il 10% in più rispetto all’anno scorso, ben 25.394 scuole iscritte – di cui 10.259 scuole dell’infanzia, 9.450 primarie, 4.319 secondarie di primo grado e 1.366 secondarie di secondo grado –, per un numero complessivo di 203.370 classi e oltre 3,9 milioni (per la precisione 3.902.696) di studenti.

La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord-Ovest 27%, Nord-Est 21%, Centro 20%, Sud 22%, Isole 10%

Tra le Regioni che spiccano per partecipazione dopo la Lombardia ci sono Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia, Lazio, Campania.

In aumento anche la partecipazione delle librerie e dei gemellaggi tra queste e le scuole: 3.609 i punti vendita aderenti (rispetto ai 3.275 dell’anno scorso) e 72.811 i gemellaggi attivati sulla piattaforma www.ioleggoperche.it (il cuore del meccanismo che fa funzionare il progetto), rispetto ai 60.427 del 2022.

LA MOBILITAZIONE DI SCUOLE E LIBRERIE GRAZIE AL CONTEST

Durante la campagna, scuole e librerie gemellate potranno scatenarsi con la creatività e dare forma al tema del contest di quest’anno: “Diventare grandi con i libri”. Come di consueto, 10 scuole dei quattro gradi scolastici (infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado), verranno premiate con 10 buoni acquisto da 1.000 euro ciascuno, da spendere in libri da destinare alle biblioteche scolastiche. Largo alla fantasia, quindi, per ragazzi, librai e docenti che possono interpretare liberamente il tema del contest raccontando il loro punto di vista e la loro esperienza su come i libri e la lettura possano far diventare grandi.

Il contest di #ioleggoperché è un contenitore creativo e partecipativo che coinvolge non solo la comunità legata alla scuola (alunni, insegnanti, genitori, famiglie), ma anche il pubblico (clienti della libreria, quartieri, paesi interi, città, media e istituzioni locali): tutte le scuole e le librerie possono partecipare e organizzare le migliori attività per promuovere le donazioni alla propria biblioteca scolastica.

IL CONTRIBUTO DEGLI EDITORI A MARZO 2024

Domenica 12 novembre 2023 si chiude la prima fase, quella delle donazioni del pubblico: il testimone passerà poi agli editori aderenti all’iniziativa, che destineranno 100.000 libri alle biblioteche e che verranno ritirati dalle scuole aderenti, sempre in libreria, nel marzo del prossimo anno, a conclusione della seconda fase del progetto

La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno è il progetto dell’Associazione BookCity Milano, ideato e promosso con Fondazione Cariplo, che si pone in continuità con la sperimentazione realizzata da La Lettura Intorno, di cui intende potenziare e mettere a sistema i risultati.
La Lettura Intorno ha sperimentato azioni specifiche volte a favorire e migliorare l’offerta di eventi dedicati alla promozione della lettura in tre quartieri pilota (Baggio, Stadera-Chiesa Rossa-Gratosoglio, Corvetto). La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno amplia il raggio d’azione a tutti i nove Municipi di Milano, coinvolgendo l’intero territorio cittadino per costruire un sistema su scala urbana organizzato in maniera permanente con l’obiettivo di sostenere la lettura e il libro, puntando specificatamente al pubblico di bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. La scelta di concentrare le risorse su questa fascia di età nasce dalla consapevolezza della necessità di investire in attività di sensibilizzazione e rafforzamento per prevenire l’abbandono precoce delle abitudini di lettura, soprattutto da parte di giovanissimi in condizioni di fragilità sociale e culturale.
Nell'ambito della linea d’intervento Letture di prossimità, BookCity Milano ha identificato nove sedi nei nove Municipi che, a partire da giugno 2023, organizzano palinsesti trimestrali dedicati al libro e alla lettura. Questi eventi sono rivolti soprattutto a un pubblico di giovani lettori, con attività partecipate in tutti i nove Municipi, in collaborazione con gli attori già presenti sul territorio – scuole, biblioteche, librerie, editori, autori, associazioni.
Le nove sedi individuate sono: la Biblioteca Sormani (Municipio 1), il Punto di Comunità mosso (Municipio 2), la Libreria Popolare di via Tadino (Municipio 3), la Biblioteca Oglio (Municipio 4), PACTA . dei Teatri (Municipio 5), La grande fabbrica delle parole (Municipio 6), la Biblioteca Baggio con Biblioteca Harar (Municipio 7), la Centrale dell’Acqua di Milano (Municipio 8) e il Teatro Bruno Munari (Municipio 9).
La Lettura Intorno ha già coinvolto decine di sedi, autori, associazioni, scuole, bambini e ragazzi nei primi due appuntamenti (10-11 giugno e 21-26 settembre 2023) e partecipa a BookCity Milano 2023 con oltre cento eventi tra letture, incontri, laboratori e azioni partecipate in tutta la città.
Negli Spazi WeMi, punti d’incontro e orientamento dove operatori qualificati aiutano i cittadini a trovare le soluzioni più adatte a rispondere ai bisogni di benessere e cura personale e familiare gestiti da associazioni e cooperative sociali che collaborano con il Comune di Milano, si terrà Goditi il tuo tempo, nel tuo quartiere: tre giorni di letture da sogno per bambine e bambini di tutte le età.
Venerdì 17 novembre alle 16.45 nella Biblioteca Venezia, Coloriamo i sogni: l’artista Edlira Myrselaj insegnerà semplici trucchetti per diventare piccoli artisti; alle 17.00 Bibliogiardino propone letture ad alta voce nel Giardino segreto della Biblioteca Villapizzone; ancora alle 17.00, in diretta sul canale Instagram di Qubì Barona, i ragazzi e le ragazze di QuBì Teens Barona intervistano Martina Recchiuti, giornalista e caporedattrice di Internazionale Kids, e Alberto Emiletti, giornalista, per scoprire come nasce un giornale per ragazzi e ragazze; alle 21.00 nella Biblioteca Civica Lino Penati, Marco Erba intervista la scrittrice Laura Bonalumi, che toccherà con delicatezza tematiche complesse quali lo stravolgimento interiore che comporta il primo amore, il rapporto genitori-figli, il senso di appartenenza.
Sabato 18 novembre alle 11.00 alla Centrale dell’Acqua, Valentina Gottardi e Maciej Michno terranno il Workshop Ronzante, rivolto ai bambini dai sei anni in su; sempre alle 11.00, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Donna, vita, libertà: le voci della rivolta iraniana sono anche le nostre: un dialogo tra la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra e la scrittrice Elisa Puricelli Guerra sulla condizione femminile in Iran, rivolto a un pubblico dai 12 anni in su; alle 15.00 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci ospiterà l’incontro con Amalia Ercoli Finzi, Elvina Finzi e Marta Meli, intitolato Due donne, due scienziate, un universo, rivolto a ragazzi dai dodici anni in su; sempre alle 15.00, a mosso si terrà Scoprire Milano dal finestrino di un tram (6-10 anni), con Lorenzo Biffi ed Elia Radico; ancora alle 15.00, al MUDEC – Museo delle Culture Randa Ghazy racconta la storia di sei eroine che si sono opposte con coraggio e determinazione al giogo del patriarcato e del colonialismo. Paola Cosmacini e Maria Eugenia D’Aquino saranno protagoniste dell’incontro La ragazza con il compasso d'oro. La straordinaria vita della scienziata Émilie du Châtelet, alle 17.30 da PACTA . dei TEATRI, Salone via Dini; alle 18.00 nella Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano (Centro Culturale Cascina Grande) verrà inaugurata la mostra Sogni di carta. La magia nei libri pop-up, un viaggio dalle origini ai giorni nostri dedicato ai libri tridimensionali e animati, con la partecipazione di alcuni dei più affermati autori, autrici e paper engineer; la mostra rimarrà aperta fino al 10 febbraio 2024.
Domenica 19 novembre alle 10.30 alla BIblioteca Sormani, spazio anche ai temi legati ai social con Big Nate. La scuola nell’era di TikTok: sopravvivere all’ansia da prestazione con autoironia e fiducia in se stessi, con Valentina Brioschi e Federica Solca. Alle 11.00 la Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi ospiterà l’incontro Una tana tutta per me!, con Loredana Baldinucci, rivolto a bambini dai quattro anni. Marcello Duranti, Sandro Frera e Rita Pugliese saranno protagonisti dell’incontro Da grande voglio fare lo scrittore, alle 12.30 alla Biblioteca Sormani; ancora alle 12.30, alla Casa della Memoria, un dialogo lo storico Marcello Flores e lo scrittore Frediano Sessi, curatore dell’edizione definitiva del Diario di Anna Frank, alla scoperta di una giovane autrice piena di talento, empatia e ironia, che ci ha raccontato come, nel buio più completo, occorre accendere la speranza e credere in un mondo migliore. Alle 14.30 al Museo di Storia Naturale di Milano un incontro tra due grandi scrittori per ragazzi: Manlio Castagna e Katherine Rundell, che presenta la sua ultima serie di libri. Alle 15 Lissander Brasca, Simona Scuri e Roberta Sottile saranno protagonisti dell’incontro Pimpa in viaggio in Lombardia! che si terrà da Wow Spazio Fumetto; ancora alle 15.00 il Teatro Bruno Munari ospiterà Maria Cappello, Francesca Galafassi e Piroddi Angela, per l’incontro Le emozioni sono come i palloncini, per bambini dai tre anni in su.
Domenica 18 novembre, dalle 10.30 alle 12.30, alla Grande Fabbrica delle Parole si terrà anche il laboratorio I quadri raccontano le storie per bambine e i bambini che, attraverso un percorso narrativo tra i tesori del Museo del Novecento, proveranno a immaginare la storia nascosta dietro ai quadri. Il laboratorio sarà sottotitolato in italiano e tradotto in Lingua dei Segni Italiana, grazie al patrocinio del Pio Istituto dei Sordi. Prenotazione obbligatoria, info@grandefabbricadelleparole.it. Sempre alla Grande Fabbrica delle Parole, dalle 15.30 alle 17.00, Il mio libro dei sogni, laboratorio con l'artista Bimba Landmann, che accompagnerà le bambine e i bambini in un viaggio/laboratorio dentro ai loro sogni, misteriosi e unici, che verranno illustrati ed evocati con le parole (dai 7 ai 10 anni). Prenotazione obbligatoria, info@grandefabbricadelleparole.it. La Grande Fabbrica delle Parole ospiterà anche la mostra interattiva Liberi di sognare, visitabile sabato 18 novembre dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; e domenica 19 novembre dalle 10.30 alle 14.00. Per leggere i racconti dei bambini e delle bambine sui loro sogni, e sui desideri per il loro futuro e per il futuro del mondo. Ingresso libero. 

Infine, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 novembre, nel Cortile della Rocchetta al Castello Sforzesco, si terrà TiRiDì. Ti Ridico un Diritto: un contest di ri-narrazione e presentazione creativa dei libri sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promosso dal Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano, in collaborazione con il Sistema bibliotecario di Milano e realizzato da ABCittà.

Sono otto i progetti selezionati sul bando Ruralis di Fondazione Cariplo, rivolto alle organizzazioni private non profit attive nel territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Oltre 1,8 milioni di euro destinati alla valorizzazione dei sistemi agricoli e forestali locali e alla manutenzione del territorio, favorendo al contempo nuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa.

I progetti intendono contribuire a ridurre gli effetti del progressivo abbandono del territorio rurale e montano. Nel corso degli ultimi anni, si è assistito a questo fenomeno e a una modifica dei tratti caratteristici del paesaggio rurale. La drastica riduzione dei terreni destinati all’agricoltura ha conseguenze sull’aumento di diversi rischi di carattere ambientale e, in generale, sul degrado del patrimonio rurale.

Il ripristino e la valorizzazione di pratiche agricole e forestali multifunzionali, quali ad esempio le esperienze agroecologiche e di agricoltura sociale promosse dagli enti di terzo settore, possono rappresentare un’occasione di rigenerazione per il territorio e di contrasto ai processi di degrado ambientale, ma anche di sviluppo economico locale e inclusione sociale per persone in condizioni di svantaggio.

Il Bando Ruralis si inquadra negli obiettivi strategici che Fondazione Cariplo ha individuato per orientare l’attività filantropica 2023. La promozione e la creazione di nuove opportunità lavorative e l’accesso al mercato del lavoro sono infatti tra i principi chiave della Fondazione che, attraverso Bandi e altre iniziative filantropiche ha sostenuto progetti per favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo per persone in condizioni di svantaggio.

I progetti deliberati sono a questo link.

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