Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo celebrano i duecento anni dalla costituzione della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (12 giugno 1823), la più antica banca lombarda che, operando nella regione economicamente più avanzata d’Italia, diventò un motore fondamentale del suo sviluppo economico e per la diffusione della cultura del risparmio. Attraverso gli utili della Cariplo, che venivano in larga parte ‘restituiti’ in beneficenza al territorio di riferimento, il circuito virtuoso risparmio/beneficenza trovò un formidabile slancio: le erogazioni, elargite ininterrottamente per un lunghissimo lasso di tempo, hanno infatti contribuito in modo rilevante alla creazione di un complesso sistema assistenziale che ha inciso in modo profondo e duraturo su alcune infrastrutture portanti della società lombarda (ospedali, asili, strutture assistenziali per i poveri in primis).

La storia

La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde nasce 200 anni fa, nel 1823, in quella che allora è una delle più fiorenti regioni dell’impero austriaco per favorire la formazione del risparmio familiare in Lombardia sulle tracce dell’attività della Commissione Centrale di Beneficenza che la istituisce.

Nel 1816 infatti l’Impero austriaco, dopo aver sconfitto Napoleone, si trovò ad amministrare un vasto territorio, che comprendeva la Lombardia. Le terribili condizioni di povertà causate dalle guerre napoleoniche indussero gli austriaci ad affidare a un gruppo di notabili milanesi di provate onestà e capacità il compito di organizzare un’attività filantropica a sostegno delle fasce più disagiate della popolazione, nonché di finanziamento alle attività economiche.

Nel corso degli anni la Cariplo cresce in patrimonio e solidità diventando un punto di riferimento per le aziende e per il Paese. Con la Grande Guerra si consolida la sensibilità sociale derivante dalle sue origini e nel secondo dopoguerra, Cariplo è tra le protagoniste della ricostruzione e del boom economico che ne segue, assecondando il suo portato di entusiasmo e di ottimismo. A partire dagli anni Sessanta, l'istituto è ormai di fatto una banca commerciale e nel ventennio successivo si assiste alla grande espansione territoriale di Cariplo in ambito nazionale ed internazionale.

Nel 1991, contestualmente all'incorporazione del già controllato Istituto Bancario Italiano e delle gestioni separate di Credito Fondiario, Credito Agrario e Opere Pubbliche, l'attività bancaria fu conferita a una nuova società, la Cariplo SpA. Nel 1998 il Banco Ambrosiano Veneto ha aggregato l'Istituto dando vita al gruppo Banca Intesa e, nel dicembre 2000, Cariplo è stata incorporata in Banca Intesa.

Intanto nel 1990 nell’ambito di un ampio processo di ristrutturazione del sistema creditizio, la Legge Amato/Carli avvia la privatizzazione delle Banche pubbliche con la trasformazione degli istituti di Diritto Pubblico e delle Casse di Risparmio in Società per Azioni aventi come principale azionista le Fondazioni di origine bancaria. La legge-delega del 1990 configura le fondazioni bancarie come holding pubbliche che gestiscono il pacchetto di controllo della banca partecipata senza poter esercitare attività bancaria: i dividendi sono intesi come reddito strumentale agli obiettivi statutari che sono da perseguire con «fini di interesse pubblico e di utilità sociale”. Le Fondazioni nate da questo processo hanno come missione istituzionale quella di proseguire nell’attività filantropica di beneficenza svolta fino ad allora dalle Casse.

Dal gennaio 1998, la Fondazione Cariplo ha completato definitivamente il processo di separazione da Cariplo Spa, avviando l’importante progetto industriale di sviluppo che ha portato alla costituzione di Banca Intesa, divenuto il primo gruppo creditizio nazionale, e che ha permesso alla Fondazione, grazie ai proventi derivanti dall’operazione, di entrare a far parte delle prime dieci fondazioni al mondo per patrimonio. In seguito alla fusione tra Banca Intesa e il Sanpaolo IMI, Fondazione Cariplo è ora tra i principali azionisti di Intesa Sanpaolo, uno dei gruppi bancari più importanti in Europa.

 

Le radici di Fondazione Cariplo

“Innanzitutto grazie a tutte le persone che hanno lavorato in Cariplo e in Fondazione. Sono le persone che fanno la storia delle istituzioni. Qui abbiamo due massimi rappresentanti: l'avvocato Guzzetti e il professor Bazoli, ma tengo a ricordare chi mi ha preceduto: il professor Fosti e il dottor Mazzotta. E grazie anche a tutti gli altri, migliaia di persone che hanno permesso di realizzare un'impresa che ha certamente cambiato l'essenza delle nostre comunità, sostenendole e rafforzandole, come ancora stiamo facendo ora e faremo in futuro" ha detto il Presidente, Giovanni Azzone.

Per Fondazione Cariplo c’è una data, 1816, che rappresenta perfettamente le nostre radici, le stesse radici, della Banca Cariplo e della Fondazione.

Nel 1816 infatti, a Milano, fu costituito un organismo filantropico dai notabili dell’epoca in una città flagellata dalla povertà per occuparsi degli indigenti; quell’ente si chiamava Commissione Centrale di Beneficenza. Ci piace ricordare quella data come l’inizio della storia della Fondazione e, di fatto, dovremmo ricordarlo anche come l’inizio della storia della banca. Non a caso, infatti, l’organo di indirizzo che decide le strategie della nostra attività si chiama ancora Commissione Centrale di Beneficenza. "Lavoro, persone, comunità da sempre al centro dell'operato della Cariplo Banca e oggi della Fondazione. Siamo orgogliosi di essere nati da queste solide radici e di portare avanti questi valori" ha proseguito Azzone.

Fu infatti quell’ente, nato nel 1816, che diede poi origine alla banca, la Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, nel 1823, per sostenere l’economia e far ripartire un volano bloccato. Quegli uomini avevano ben chiaro che la beneficenza non bastava, occorreva uno sguardo verso il futuro, con un obiettivo: alimentare l’economia di un territorio, senza lasciare indietro nessuno.

L’attività filantropica, quindi, è stata avviata prima dell’attività creditizia.

“Dopo duecento anni siamo ancora qui, la fondazione che ha raccolto l’eredità filantropica dal 1991 e la banca oggi Intesa Sanpaolo impegnati proprio sui due fronti: da un lato la banca che è e rimane un grande attore del sistema economico e finanziario in Italia; ed è un’azienda impegnata in una vasta azione di responsabilità sociale, molto spesso realizzata insieme a Fondazione Cariplo, ad esempio con il progetto Qu.Bì – La ricetta contro la povertà infantile nel contrasto alle povertà, proprio sulla città di Milano” ha detto l’ex Presidente Giuseppe Guzzetti". "La fondazione nella sua grande attenzione al territorio ha generato le fondazioni di comunità che stanno ancora più vicino alle persone e al terzo settore. Abbiamo bisogno del terzo pilastro, il terzo settore non solo per le encomiabili attività che svolgono perché sono baluardi di democrazia che stiamo perdendo. Il volontariato fa supplenza allo Stato".

L'aneddoto

Un aneddoto su tutti: nel 1959 il giovane venticinquenne, Carlo Rubbia scrisse una lettera alla Commissione Centrale di Beneficenza dalla Columbia University: “I miei più sentiti ringraziamenti per l’assegnazione della borsa di studio. Attualmente mi trovo a New York, partecipo alla Columbia University ad un esperimento di fisica nucleare da eseguirsi alla macchina acceleratrice di Nevis”. Carlo Rubbia tornerà in Italia e vincerà poi nel 1984 il premio Nobel per la fisica. Entrerà anni dopo a far parte della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, l’organo di indirizzo di Fondazione Cariplo, insieme ad un altro grande uomo di scienza, Renato Dulbecco.

 

L'archivio storico

L'archivio della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, con i suoi 4 km di documentazione dal 1472 al 2000, oltre 200.000 fotografie, migliaia di video, oggetti e volumi, costituisce un patrimonio inestimabile per la conoscenza e lo studio di quella che fu la più grande cassa di risparmio al mondo ed è consultabile presso l'Archivio Storico di Intesa Sanpaolo in Via Morone 1, a Milano.

Il podcast ‘I 200 anni di Cariplo’ già disponibile su Intesa Sanpaolo On Air e il documentario ‘La buona crescita. 200 anni di Cariplo’, prodotto da 3D Produzioni con il sostegno di Intesa Sanpaolo, in programma sui canali Rai nel mese di gennaio, raccontano la storia della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde a partire da ciò che la Cassa è sempre stata per la gente lombarda: soccorso nei momenti difficili, promotrice del bene comune, motore del progresso della regione.

Sono state presentate le attività filantropiche che Fondazione Cariplo metterà in campo per il 2024 (DPPA 2024e fino al 2027 (DPPP 2024-2027). Gli interventi si snoderanno lungo quattro direttrici strategiche che puntano a:

  • Creare valore condiviso
  • Ridurre le disuguaglianze
  • Allargare i confini
  • Creare le condizioni abilitanti

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Su queste linee programmatiche convergeranno le attività operative delle quattro aree di intervento della Fondazione, impegnate nel lavorare in modo sinergico: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ricerca Scientifica.

Per l’attività filantropica è previsto per il 2024 un budget complessivo di oltre 153 milioni di euro, di cui circa 20 milioni destinati a due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa e il Fondo Repubblica Digitale per il contrasto alla povertà digitale.

“Dobbiamo contrastare le povertà in modo sinergico. Fondazione Cariplo lo farà coinvolgendo su questi obiettivi tutte le aree di intervento: se da un lato il principale ambito appare quello del sociale, dall’altro anche chi opera in campo culturale, ambientale e in quello della ricerca potrà  e dovrà dare un importante contributo. Appare evidente che sia necessario agire a due livelli: sulle emergenze, per garantire i bisogni primari, e su tutto ciò che può generare sviluppo economico” ha detto il Presidente Giovanni Azzone.

”Dobbiamo dire grazie agli enti non profit che lavorano ogni giorno su mille fronti: senza di loro la situazione sarebbe ancora più grave di quella che abbiamo davanti agli occhi. Miriamo ad un welfare di precisione, in cui la tecnologia e l’analisi dei dati possono essere un grande alleato. Vogliamo e dobbiamo credere insieme nel futuro” ha proseguito il Presidente.

Fondazione Cariplo propone una strategia di intervento che parte dal proprio ruolo nel contesto locale del suo storico territorio di riferimento (la Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola) alla luce però del contesto globale, che pone interrogativi su grandi temi quali le vecchie e nuove povertà e fragilità, le dinamiche demografiche e migratorie, la crisi climatica, l’occupazione.

“Lo sguardo deve essere necessariamente allargato ai fenomeni planetari. Ciò che accade sui nostri territori è l’effetto dei grandi cambiamenti in atto a livello globale e nazionale. Vogliamo collaborare con tutti coloro che desiderano impegnarsi su questi fronti. In primis, con le fondazioni in Italia e nel mondo” ha concluso Azzone.

Cartoni animati in corsia è un progetto nato da Avisco, in collaborazione con la Direzione dell’Ospedale dei Bambini – presidio ASST Spedali Civili di Brescia.

Nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale della cultura, nell’ambito della Cultura come Cura, l’iniziativa, grazie al sostegno ricevuto sul bando “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio” ha gettato un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo coinvolgendo anche i reparti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

L’edizione 2023, Un Ponte Luminoso, ha visto impegnati 11 operatori AVISCO in 53 incontri con i giovani pazienti (dai 5 ai 17 anni) nei reparti pediatrici di Oncologia/ortopedia/chirurgia/neuropsichiatria a Brescia e nel reparto pediatrico di chirurgia e trapianti a Bergamo.

77 giovani pazienti a Brescia e 23 a Bergamo hanno realizzato i nove corti che saranno visibili sul grande schermo

Ci vuole arte, ci vuole cura” descrive l’approccio degli operatori AVISCO nella conduzione dei laboratori CIC durante i quali giovani pazienti animatori producono arte nelle corsie pediatriche dell’ospedale. Arte che viene restituita, poi, alle comunità di Brescia e di Bergamo che grazie a questi movimenti virtuosi e illuminati potranno sentirsi insieme ancor più comunità.

Paola Lanfranchi è una delle operatrici multimediali che ha condotto i laboratori: «L’esperienza avviene in una sala che gli ospedali ci mettono a disposizione. Ma qualche volta non è possibile e lavoriamo anche nelle camere dei bambini e dei ragazzi. Possiamo riunirci in piccoli gruppi, ma ci sono momenti in cui incontriamo anche un singolo bambino, dipende dalla situazione. Abbiamo un computer, un carrello con set e luci, la web cam, le matite, i pastelli, i cartoncini colorati. Durante i primi incontri, spieghiamo tutte le fasi per realizzare un film d’animazione: l’idea, lo schizzo, il personaggio, l’ambientazione. Dopo questa fase si va al set e lasciamo liberi i bambini e i ragazzi di sperimentare. A volte l’idea nasce da loro, a volte abbiamo proposto una filastrocca e ognuno sviluppava la sua strofa. Con gli adolescenti si tende a fare una produzione più lunga, a cercare una storia più corposa, ovviamente il lavoro è diverso rispetto a quello che si fa con i bambini, ogni contesto e anche ogni reparto hanno le loro peculiarità. Anche noi operatori ci mettiamo molto in gioco a livello emotivo, è inevitabile e fa parte del percorso. Ma è bellissimo assistere al cambiamento: i bambini e i ragazzi si aprono tantissimo nel progetto. C’è chi si distrae e la malattia non viene menzionata, ma alle volte ci sono bambini o ragazzi che desiderano raccontarla attraverso l’animazione. Così il film diventa uno strumento per trasformare il dolore in creatività e condivisione con gli altri. I pazienti e anche i genitori aprono le porte delle loro stanze, di uno spazio protetto che magari per tanti mesi è l’unico mondo di quel bambino o quel ragazzo. Aprire quello spazio significa per prima cosa entrare in relazione con noi operatori ma soprattutto con tutte le persone che sono fuori dall’ospedale, perché poi le opere vengono diffuse nelle sale cinematografiche e distribuite sul web e nei festival dedicati al cinema fatto dai ragazzi e questo è molto importante per chi si trova ad affrontare la malattia»

I corti realizzati nell’edizione 2023

Un grande lavoro di gruppo di giovani pazienti animatori del reparto di neuropsichiatria pediatrica di Brescia ha prodotto Volevo un gatto nero, Ti faccio a pezzetti e Change of my life.

Da un lavoro individuale di due animatori del reparto di chirurgia e trapianti di Bergamo con due bambini nascono i corti Prato fiorito e Un areoplanino in tempesta.

Otto giovani pazienti a Bergamo hanno animato Lo spaventapasseri tratto dal libro di Attilio Fila fila filastrocca.

Il libro Ti faccio a pezzetti di Chiara Armellini è stato stimolo al lavoro: strofe inventate dai ragazzi, personaggi usciti dalle mani di qualcuno e spesso “adottati” da qualcun altro, animali scompigliati che trovano ricomposizione nel tempo di una rima.

Le due raccolte Pezzetti sono una miscellanea di mondi, personaggi, situazioni, avventure e disastri.

Non mancano tre Spot che rasentano il surreale.

Prato fiorito

Un film di Martina
Reparto di chirurgia e trapianti, Bergamo
Animazione della carta

È tutta grigia, monotona e triste la stanza dove un personaggio non vuole cedere alla rassegnazione. Sospira. Si siede sul bordo del letto. Cosa mai potrà fare per donare colore e animare la sua vita? Un film sul potere trasformativo della musica.

Change of my life

Un film di Barbara, Elisa, Emma, Kura
Reparto di neuropsichiatria infantile, Brescia
Animazione di cartoncino ritagliato

Un titolo emblematico.
Desiderio di cambiamento raccontato in un paesaggio oscuro e buio dove vento, lampi e rovesci d’acqua scuotono il mondo. Ma il cambiamento arriverà!

Pezzetti #8

Un film di Kalidi, Francesco, Melissa, Medhui, Alessandro, Ajmi, Adelina, Pria, Kostantin, Larib, Giulia, Etienne, Jessika, Andrea, Barbara, Silvia, beatrice, Ashumir, Aurore, Maria Chiara, Desiré, Davide, Samuele, Meyrem, Giacomo, Gabriele, Christian, Kura, Cecilia, Riccardo, Lorena, Mirea, Adrea, Rosa, Yussif, Federico

Reparti dell’ospedale di Brescia
Animazione della carta

Le prime esperienze di animazione in stop-motion che hanno appassionato tanti bambini al loro primo incontro con la casetta dei cartoni.

Pezzetti #1

Un film di Simone, Lorenzo, Alberto, Nicola, Filippo, Alaa, Raoul, Thomas, Miriam, Isabella, Martina, Giulia, Giovanni
Reparto di chirurgia e trapianti, Bergamo
Animazione della carta

Anche a Bergamo i primi incontri dei bambini con l’animazione, pezzetti montati insieme e sonorizzati come piccole storie che ci divertono e ci fanno sorridere.

Ti faccio a pezzetti

Un film di
Reparto di neuropsichiatria infantile, Brescia
Animazione della carta ritagliata

Una farfalla, una giraffa, una tartaruga. Un gatto, un gufo, un elefante, un camaleonte, un coniglio, un pavone, un cane, un serpente, un pesce, uno Stitch alieno. E una teiera.

Che cosa hanno in comune? Tutti sono stati fatti a pezzi in un lavoro di gruppo incuriosito dal libro omonimo di Chiara Armellini. Il ritmo delle rime di Chiara e di altre inventate dai ragazzi aiutano i pezzetti a ricomporsi e a ridare vita a ciascun personaggio.

Volevo un gatto nero

Un film di
Reparto di neuropsichiatria infantile, Brescia
In un bosco brulicante di vita arriva un gatto nero desideroso di fare amicizia.

Non è fortunato: tutti gli animali hanno paura di lui e lo sfuggono. Solo e dolente si rifugia in un cespuglio dove la magia gli viene in aiuto.

L’areoplanino in tempesta

Un film di Marco
Reparto di chirurgia e trapianti, Bergamo
Animazione di carta piegata

Una mano gentile lancia in aria un piccolo aeroplano di carta. Vola leggero nel cielo, ma lo attende un drammatico imprevisto. Se la caverà?
Una toccante metafora.

Lo spaventapasseri

Un film di Crisan, Leonardo, Dennis, Tiziano, Marco, Giulia, Loris, Ludovica
Reparto di chirurgia e trapianti, Bergamo
Animazione della carta ritagliata

Che paura! Chi sarà mai quel terribile gigante laggiù nel campo? – si chiedono un passero e un merlo dal loro ramo. Il mistero pauroso sarà presto rivelato.
Il corto è tratto dalla divertente raccolta di rime di Attilio Fila fila filastrocca.

Spot

Un film di
Reparto di neuropsichiatria infantile, Brescia
Animazione della carta ritagliata

Tre spot pubblicitari.
Un detersivo amico, uno scotch stressante e un detersivo davvero particolare.
Saranno convincenti? Uno è sicuramente surreale
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L’ingresso è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria su Evenbrite

Chi non avrà la possibilità di essere presente potrà seguire la diretta streaming collegandosi al canale Youtube @avisco_audiovisivo_scolastico.

In futuro sono previste proiezioni speciali anche nei due ospedali.

Oggi Colline e Oltre, società impegnata nella promozione e nella valorizzazione dell’Oltrepò Pavese, costituita da Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’Oltrepò Pavese, ha ufficializzato l’ingresso della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore nella sua compagine azionaria. Il nuovo assetto vede Intesa Sanpaolo al 51% del capitale sociale, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore entrambe al 24,5%.

Nell’occasione Colline e Oltre ha presentato i risultati dei primi due anni di attività e le progettualità per il biennio 2024/2025: partecipare alla progettazione e alla creazione, con Provincia e Camera di Commercio di Pavia, di una DMO (Destination Management Organisation) dedicata alla promozione turistica del territorio e all’affermazione di un marchio identitario; attrarre investitori nazionali e internazionali; consolidare un ecosistema dedicato alla formazione alberghiera.

Nel corso dell’evento – dopo i saluti Erasmo Dallavalle, Presidente di Fondazione Don Niso Dellavalle – sono intervenuti: Giovanni Azzone – Presidente di Fondazione Cariplo, Mario Cera – Presidente di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Paolo Grandi – Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo, Marco Gerevini – Managing Director, Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore, Elisa Zambito Marsala – Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, Markus Venzin – CEO EHL Campus Lausanne e Matteo Casagrande Paladini – Direttore Generale di Colline e Oltre.

“Ci sono diverse modalità con cui Fondazione Cariplo opera a sostegno di iniziative sul territorio. Colline e Oltre è l’esempio di come queste molteplici modalità si possono mettere a sistema. Già anni fa la Cariplo, con l’iniziativa AttivAree, diede vita a un grande progetto che aveva come obiettivo il rilancio delle aree interne. Fu un intervento incardinato in un programma intersettoriale congiunto delle 4 aree filantropiche, con il coinvolgimento di numerosi enti pubblici e realtà profit in Oltrepò Pavese, che aveva come obiettivo il contrasto allo spopolamento e l’aumento dell’attrattività economica, sociale e turistica del territorio oltrepadano. L’iniziativa che presentiamo oggi ben raffigura quel che intendiamo con un’azione strategica che punta a creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali. Qui c’è un ecosistema locale, che è cresciuto anche grazie al programma Attivaree. Il tassello che si aggiunge oggi attraverso la Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore – ente del mondo Cariplo finalizzato alla promozione dell’imprenditoria sociale e degli investimenti “di impatto” – potenzia gli aspetti di natura economica, occupazionale e di formazione, senza dimenticare l’attenzione alla sostenibilità e alla coesione del territorio”. – ha dichiarato Giovanni Azzone – Presidente, Fondazione Cariplo.

Colline e Oltre: contesto e attività

Colline e Oltre è una società impegnata nella promozione e nella valorizzazione dell’Oltrepò Pavese: un’area collinare, situata nella porzione sudoccidentale della Lombardia, di cui occupa geograficamente la fascia meridionale compresa tra Piemonte ed Emilia-Romagna.

Quanto il comparto del food e del beverage sia importante per questo area del Nord Italia è ben evidenziato dai numeri: con 3,9 miliardi di euro, la Lombardia è la prima regione italiana per valore aggiunto in agricoltura (11% sul totale italiano). Pavia è la quinta provincia lombarda, sempre in termini di valore aggiunto (con 328 milioni di euro).

Ed è proprio nell’area più verde e rigogliosa della campagna pavese che ritroviamo l’Oltrepò Pavese, con i suoi 13.500 ettari vitati, con ca. 1700 aziende vitivinicole e 3.500 imprese agroalimentari che esprimono nella loro sapiente tradizione contadina prodotti di grandissima eccellenza, tra cui si ricordano: i salumi con la celebre DOP di Varzi, lo zafferano, la mostarda e i prodotti in vaso, il riso, il miele, i formaggi di capra, il tartufo nero di Menconico ed il bianco di Casteggio, le erbe medicinali e tanti ortaggi e frutti unici per le loro caratteristiche organolettiche e sapori.

La grande tradizione enogastronomica si anima poi nelle cucine della ristorazione tradizionale del territorio inserita nei borghi storici (di cui si ricordano i 4 borghi rientrati nella selezione dei Borghi più Belli d’Italia: Fortunago, Golferenzo, Varzi e Zavattarello). Il territorio eccelle anche grazie alla presenza di una Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) destinata alla produzione dello Spumante Metodo Classico a base di Pinot Nero e a ulteriori sei Denominazioni di Origine Controllata (DOC), tra cui la tipica Bonarda. Il territorio sorge infatti lungo l’asse del 45° parallelo che marca l’equidistanza dal Polo Nord e dall’Equatore, che accomuna le grandi zone vitivinicole mondiali quali la Bordeaux, la Napa Valley e l’Oregon.

Da questi dati, si intuiscono la potenzialità di un progetto, come Colline e Oltre, nato a supporto dell’ulteriore sviluppo della filiera agro-alimentare, del turismo e del commercio: settori in cui l’incidenza della base occupazione dell’Oltrepò Pavese sul totale provinciale è la più elevata. A tal proposito, il territorio dell’Oltrepò Pavese tra il 2016 e il 2020 sia stato al centro di AttivAree, un programma intersettoriale promosso da Fondazione Cariplo con l’obiettivo di mettere in campo un ventaglio di azioni per rivitalizzare il territorio dell’Oltrepò Pavese, attraverso la valorizzazione e la messa a sistema delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali. Il progetto, denominato Oltrepò (bio)diverso, ha visto un contributo totale di 4,1mln di euro e il coinvolgimento di oltre 12.000 abitanti e 19 partner su un territorio di 323 kmq.

Colline e Oltre opera dal novembre del 2021 secondo un modello strategico e operativo volto alla diffusione di servizi erogati dal proprio network di partner e stakeholders, fungendo da abilitatore nelle relazioni tra enti pubblici e imprese locali. Nello specifico: collabora e supporta Provincia e Camera di Commercio di Pavia nella progettazione e creazione della DMO di territorio dedicata alla promozione turistica anche attraverso l’affermazione di un marchio unico identitario; promuove la creazione con partner selezionati (Destination Italia e Italianway) di una piattaforma digitale di servizi al turismo; incentiva progetti di aggregazione tra le diverse realtà imprenditoriali presenti sul territorio al fine di favorire accordi associativi e di rete d’impresa in diversi comparti (i.e. ristorazione: Associazione Tavole Oltrepò – Osti di Territorio e per la ricettività – e Associazione INOLTRE – More Then Hospitality); sviluppa servizi di consulenza qualificata agli operatori della filiera ricettiva finalizzati al miglioramento delle performance e all’accesso a bandi di gara e a strumenti finanziari attraverso l’attivazione di partnership con operatori qualificati; attiva l’attrazione di nuovi investitori nazionali e internazionali nel comparto vitivinicolo e in quello alberghiero attraverso la valorizzazione di Castelli e Dimore Storiche (in corso 6 mandati di consulenza); supporta, in collaborazione con le istituzioni di territorio, progetti finalizzati alla valorizzazione delle filiere enogastronomiche di eccellenza e infine lavora alla costruzione e al consolidamento di un ecosistema dedicato alla formazione professionale a favore del comparto turistico e ricettivo con la collaborazione degli istituti di formazione locali (i.e. Istituto Cossa di Pavia e Istituto Santachiara) e di scuole internazionali (i.e. EHL).

Da oggi Colline e Oltre potrà contare sul sostegno di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (o “FSVGDA”) – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing che ha investito nella società circa 300.000 euro tra equity e un “SFP a impatto”, uno strumento finanziario partecipativo innovativo che, al raggiungimento di obiettivi di impatto preconcordati legati, in particolare, alla sostenibilità delle produzioni agricole e alla formazione, si trasforma in riserva indistribuibile della società, incentivando così l’ottenimento di benefici sociali e, al tempo stesso, rafforzando il capitale della società.

 

Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC e Fondazione CRT hanno avviato una collaborazione con European Cultural Foundation per finanziare progetti culturali in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta da realizzare insieme a un partner di un’altra regione d’Europa.
Il bando è stato lanciato nel contesto del Culture of Solidarity Fund il 13 novembre 2023 e rimarrà aperto fino al 29 febbraio 2024.

Dal contesto locale a quello internazionale

I settori culturali e creativi della Lombardia, del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, grazie alle loro solide risorse e tradizioni, sono adatti a confrontarsi con le complessità dei programmi di trasformazione ecologica nei loro contesti locali. Insieme alle organizzazioni partner di altre regioni d'Europa, questo bando le invita a diventare pionieri nei processi di "Giusta Transizione" e di sviluppo sostenibile all'interno delle loro comunità locali. La collaborazione internazionale consentirà la condivisione delle conoscenze e contribuirà a inserire i progetti nelle reti istituzionali. Il bando prevede due eventi di “matching” per favorire la collaborazione tra partner locali e internazionali.

I contributi

Le proposte di progetto devono ispirarsi a uno dei seguenti obiettivi: lo scambio di conoscenze e la diffusione delle migliori pratiche, e la sensibilizzazione e l'impegno della società civile.
Il fondo prevede contributi suddivisi in tre scaglioni: fino a 10.000 euro, tra 10.000 e 20.000 euro e tra 20.000 e 30.000 euro. I contributi possono essere utilizzati per finanziare molteplici attività, dall'avvio di iniziative completamente nuove all'ampliamento di idee esistenti a livello europeo.

La sfida della transizione

Territori europei come le Alpi e il Mediterraneo sono stati gravemente colpiti da disastri legati al cambiamento climatico. Questi fenomeni meteorologici estremi mettono in pericolo la cultura, le tradizioni, il patrimonio delle comunità locali.

Oggi più che mai, queste comunità devono trovare un accordo condiviso su come prepararsi all'urgente passaggio da uno stile di vita intensivo che sfrutta le risorse a uno basato su un’economia e una società sostenibili a basse emissioni. Ciò richiederà di reimpostare e ricalibrare le nostre vite per affrontare qualsiasi sfida si presenti nella transizione verso una società socialmente giusta e rigenerativa dal punto di vista ambientale. Secondo il concetto di Just Transition, un cambiamento di tale portata deve essere giusto ed equo per tutti.

L’arte e la cultura hanno il potere di plasmare valori, convinzioni e comportamenti. Le organizzazioni culturali, le istituzioni artistiche, i media, gli attivisti, gli artisti e le persone che lavorano nei settori creativi possono sollevare le domande e alimentare il consenso sulla necessità della “Just Transition”. Questo bando ha l’obiettivo di sostenerli in questo percorso.

Evento e piattaforma di matchmaking

È online una piattaforma di matchmaking in cui si può segnalare l'interesse a trovare un partner, conoscere potenziali partner, le aree di interesse in cui operano e i loro contatti.

Il 26 gennaio si terrà l'evento di matchmaking online per le organizzazioni interessate a candidarsi e in cerca di partner italiani/europei e per conoscere nel dettaglio le opportunità del bando. Per infomazioni clicca QUI.

Ulteriori approfondimenti:

Bando in versione integrale

FAQ

Sono otto i Progetti Emblematici 2022 selezionati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per la provincia di Mantova, e otto quelli per la provincia di Sondrio. I progetti Emblematici sono iniziative di altissimo valore sociale a cui sono destinati complessivamente 8 milioni di euro, 5 milioni di euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, altri 3 milioni da Regione Lombardia.

Ogni anno Fondazione Cariplo destina a tre territori provinciali la somma € 5.000.000 per il sostegno di iniziative che hanno le caratteristiche di Interventi Emblematici. Regione Lombardia, a sua volta, attiva risorse con lo stesso fine. Fondamentale il supporto della Fondazione comunitaria locale, antenna dei bisogni del territorio, che contribuisce alla selezione dei progetti maggiormente rispondenti alle necessità locali.

I progetti a Mantova

  1. Provincia di Mantova per il progetto "Visitare la Storia. Esplora il Museo diffuso del Risorgimento 2.0", un programma di interventi per una dotazione di infrastrutture culturali a garanzia dell’accessibilità e della fruizione dei beni risorgimentali; Contributo 1 milione di euro.
  2. Associazione J.Pastorius di Castel Goffredoper il progetto "La musica che gira intorno", con la finalità di avvicinare bambini e adulti alla fruizione culturale, facendo leva sul potenziale della musica come linguaggio universale in grado di favorire benessere e inclusione sociale. Contributo 1 milione di euro.
  3. Cooperativa sociale La Quercia di Roverbella per il progetto "Ti Porto in Quercia", con l’obiettivo di riqualificare un immobile per trasferivi i due servizi attualmente attivi e gestiti dalla Cooperativa ovvero il Centro Socio Educativo (CSE) “C.S.E.2puntozero” di Porto Mantovano e il Servizio di Formazione all'Autonomia (SFA) ubicato a Mantova. Contributo 1 milione di euro.
  4. Ente Diocesi di Mantova per il progetto "Percorsi Culturali tra Arte, Fede e Cultura – Recupero, valorizzazione e inclusività del patrimonio ecclesiastico diocesano", l’operazione prevede una serie di interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione su alcuni edifici religiosi della città di Mantova. Contributo 1 milione di euro.
  5. Camera di Commercio di Mantova per il progetto "Laboratori per le transizioni e l’occupabilità", con l’obiettivo di costruire percorsi formativi innovativi per favorire una maggiore diffusione di conoscenze digitali e supportare i giovani nella transizione verso ulteriori studi (dal I al II ciclo e da quest’ultimo all’Università/ITS) e al lavoro. Contributo 1 milione di euro.
  6. Cooperativa sociale BUCANEVE di Castel Goffredo per il progetto "Implementazione Residenziale per persone Disabili", focalizzato su l’ampliamento dell’attuale Centro Integrato (Centro Bucaneve). Contributo 1 milione di euro.
  7. Fondazione Casa del Sole – Vittorina Gementi di Curtatone per la realizzazione del Nuovo Centro Diurno Disabili Casa del Sole. Contributo 1 milione di euro.
  8. Servizi Assistenziali di Mantova per il progetto "CONTROVENTO – Centro Polifunzionale per l’infanzia e l’adolescenza", che intende rispondere – nel territorio di Mantova – al bisogno insoddisfatto di presa in carico vissuto da minori e adolescenti con patologie psichiatriche e problemi di comportamento personale e sociale, e da minori e adolescenti con disturbi del neuro sviluppo. Contributo 1 milione di euro.

I progetti a Sondrio

  1. Comune di Cosio Valtellino per interventi di realizzazione della residenza per anziani in Via Nazionale – fraz. di Regoledo. Contributo 1 milione di euro
  2. Comune di Albosaggia per interventi di risanamento conservativo e recupero funzionale del primo rifugio etico “Ex Baita Saffratti in località San Salvatore – Comune di Albosaggia”. Contributo 500 mila euro
  3. Comunita' montana Valtellina di Morbegno per la realizzazione di un nuovo tratto di sentiero Valtellina in località Paniga e Desco – Comune di Morbegno. Contributo 1 milione di euro
  4. Comune di Sondrio per interventi di completamento del restauro e riutilizzo funzionale del Castello Masegra (lotto A). Contributo 1,350 milione di euro
  5. Comunità Montana Valtellina di Sondrio per il progetto "Le Radici di una Identità (2). Il mandamento di Sondrio-Laboratorio a cielo aperto, tra formazione, ricerca e comunicazione". Contributo 1,20 milione di euro
  6. Comune di Castione Andevenno per la realizzazione di una nuova Casa della Comunità. Contributo 900 mila euro
  7. Comunità Montana della Valchiavenna per il progetto "VELO GREEN VALCHIAVENNA: mobilità turistica verde". Contributo 1,250 milione di euro
  8. Comune di Ponte in Valtellina per interventi di recupero della Chiesa di Sant'Ignazio. Contributo 800 mila euro

Giocare, studiare e mangiare adeguatamente: i diritti dei bambini che diamo per scontati, in Italia, nel 2023 non sono assicurati né uguali per tutti. Basta un dato per raccontare quanti minori vivono ancora in situazioni di disagio: secondo l’Eurostat il 39,1% dei minori vive in abitazioni sovraffollate, case dove non ci sono abbastanza stanze rispetto alle dimensioni della famiglia (Fare spazio alla crescita, Save the Children). La casa, per più di un bambino su 3, non è un luogo confortevole, dove avere spazio per giocare, studiare, mangiare e dormire adeguatamente, appunto.

I più recenti dati Istat raccontano ancora di grandi disparità sociali: nel 2022 il 13,4% dei bambini e dei ragazzi che vivono in Italia si è trovato in povertà assoluta, pari a un milione e 270mila persone con meno di 18 anni. Per povertà assoluta si intende una famiglia non può permettersi un paniere di spese considerato essenziale per mantenere uno standard di vita minimamente accettabile.

È sempre una priorità di Fondazione Cariplo sostenere quei progetti che sviluppino il benessere dei minori e delle loro famiglie per ridurre le disuguaglianze nella società in tutte le aree di intervento, sociale, ambientale, scientifico e culturale.

Infanzia al centro

Dal 2017 QuBì-La ricetta contro la povertà infantile sostiene le famiglie con minori in povertà, anche tramite aiuti alimentari: sono circa 10mila le persone, di cui una buona parte minori che, grazie alle realtà impegnate sul territorio e agli sforzi del programma, ricevono un sostegno alimentare con cadenza settimanale o mensile. Particolare attenzione è data all’efficientamento della filiera del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari per fare in modo che alimenti come frutta e verdura siano presenti nella dieta quotidiana dei più piccoli.

Non solo: attraverso le reti tra le istituzioni pubbliche e il terzo settore nei quartieri cittadini, il programma realizza interventi mirati a bisogni specifici come per esempio l’accompagnamento e il tutoraggio a mamme e neonati in condizioni di particolare vulnerabilità nei primi 1000 giorni di vita. Il progetto in collaborazione con Save the Children – si chiama “Per Mano-QuBì”- ha finora coinvolto 430 bambine e bambini tra 0 e 3 anni. E ancora: per rispondere anche alla disuguaglianza educativa degli adolescenti è stata attivata una filiera di recupero e ricondizionamento di device che ha permesso di distribuire 935 pacchetti digitali (computer portatili e connessioni). Grazie alle reti territoriali inoltre, più di 8.000 minori in fragilità (tra i 6 e i 18 anni) sono stati coinvolti e affiancati in attività di doposcuola e supporto allo studio e accolti in spazi dedicati.

Proprio per contrastare la dispersione scolastica, pochi mesi fa Fondazione Cariplo ha attivato anche il progetto azionamenti | Laboratorio di possibilità: 22 scuole coinvolte, oltre 400 attività dedicate a studenti, studentesse e personale docente, per 2 milioni di euro nel territorio di riferimento.

Dal primo rapporto sulle disuguaglianze pubblicato da Fondazione Cariplo è emerso come, infatti, negli ultimi 30 anni, le disuguaglianze siano aumentate pressoché ovunque, anche per quanto riguarda le capacità e opportunità di apprendimento da parte dei più giovani: chi vive in condizioni più fragili esprime aspettative più limitate e minore fiducia nella possibilità di vederle soddisfatte, indipendentemente dal proprio talento o dal proprio potenziale. Non si tratta quindi solo di diversità nelle condizioni di partenza, ma di limitazioni che non permettono l’accesso alle medesime opportunità di crescita e istruzione nel corso dei primi anni di vita.

Attraverso il progetto azionamenti | Laboratorio di possibilità si vuole quindi lavorare in sinergia con le istituzioni scolastiche e gli attori del territorio per instillare curiosità e interesse nelle ragazze e nei ragazzi, far scoprire loro nuove passioni riguardo ad ambiti del sapere e della conoscenza che difficilmente entrano nei piani formativi, ma che devono essere presi in considerazione nella società e nel mondo del lavoro attuale per favorire la scelta della scuola secondaria di secondo grado e la consapevolezza degli studenti e delle loro famiglie rispetto ai percorsi accademici e alle carriere professionali più idonee alle competenze, qualifiche acquisite e ambizioni personali. Obiettivo: stimolare l’impegno e la partecipazione alla vita scolastica, migliorare i rendimenti e, di conseguenza, ridurre il tasso di abbandono scolastico.

I dati OpenPolis rilevano infatti che l’11,5% di giovani tra 18 e 24 anni hanno lasciato la scuola prima del tempo in Italia (2022) – quasi 2 punti in più della media Ue di 9,6% – quinta tra i paesi Ue per abbandoni scolastici precoci. La pandemia del 2020 ha sicuramente avuto un ruolo su questo aspetto.

Anche la salute mentale dei ragazzi, bambini e adolescenti è stata messa a dura prova e le manifestazioni di disagio psicologico hanno forme e intensità molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, fobia scolare, ritiro sociale, attacchi al corpo. Famiglie, scuole, servizi hanno mostrato difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il loro compito per fronteggiare questa situazione. Il quadro è aggravato dalle carenze di risorse che hanno portato alla saturazione e inaccessibilità di molti servizi.

Molti esperti sostengono che la pandemia abbia aggravato alcune fragilità ma anche portato in superficie il disagio psichico con più libertà e meno stigma. Fondazione Cariplo, con il bando Attenta-mente, ha contribuito ad affrontare la situazione a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale attraverso la realizzazione di 34 progetti nel 2022 (altri sono in fase di approvazione) che garantiscono l’intercettazione precoce di situazioni di disagio, perché non siano trascurate e si trasformino in diagnosi gravi e patologie croniche.

Cultura e ambiente fin da giovanissimi

“I bambini sono il nostro futuro: l’obiettivo di tutti è di aiutarli a crescere in un mondo che ha sovrabbondanza di informazioni, in un contesto in cui la comunicazione digitale è ormai alla portata di tutti; sappiamo quanto la lettura, con l’aiuto degli insegnanti e della famiglia, possa sviluppare una capacità critica e competenze nella comprensione a partire dai primi anni di età” così il presidente Giovanni Azzone ha presentato  #ioleggoperchéLAB-NIDI, l’iniziativa ideata per sostenere la lettura dei piccolissimi donando libri agli asili nidi in condizione di disagio. Alla sua seconda edizione, il progetto pilota di #ioleggoperché – organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo – dedicato ai più piccoli cresce e si rafforza. L’iniziativa ha come obiettivo quello di avvicinare alla lettura i bambini iniziando dalla fascia dei bimbi da 0 a 3 anni, per far crescere cittadini consapevoli e nuovi lettori, verificare l’effettiva ricaduta dell’azione di inserimento dei libri nei nidi in termini di stimolo su educatori e genitori.

Da sempre nel DNA di Fondazione Cariplo c’è la consapevolezza che investire in cultura significa investire sul futuro, cultura come dimensione indispensabile per la crescita delle persone e leva di sviluppo dei territori. Solo nel 2023 sono stati infatti avviati con il bando Alla scoperta della cultura 33 progetti (1,2 milioni di euro) per la promozione e valorizzazione della cultura verso le fasce giovani e giovanissime della popolazione, con l’obiettivo di avvicinare le bambine e i bambini ai luoghi della cultura, simbolo dell’identità e della storia del territorio in cui vivono. I progetti si rivolgono alla fascia di età 6-11 anni, con particolare attenzione alle bambine e ai bambini appartenenti a famiglie vulnerabili. E ancora, 48 i progetti nell’ambito del Bando Per il libro e la lettura, con oltre 2 milioni di euro, per sostenere la lettura come pratica quotidiana stimolando la curiosità e il piacere di leggere, con particolare attenzione a bambini, adolescenti con minori opportunità.

Sempre nel 2023 in ambito ambientale per i giovani adulti di domani sono stati attivati 32 progetti per Educare alla sostenibilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (Bando My future). L’obiettivo è quello di rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze di fronte alla conseguenze della crisi climatica favorendo una partecipazione attiva alla tutela dell’ambiente e valorizzando il loro ruolo di protagonisti della transizione ecologica. I progetti infatti costruiscono percorsi di educazione alla sostenibilità nel mondo della scuola, portando all’interno delle classi le conoscenze e l’esperienza delle organizzazioni ambientaliste e cogliendo le opportunità offerte dal nuovo curriculum di educazione civica per approfondire il tema dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio.

Questi sono alcuni dei progetti che Fondazione Cariplo sostiene in favore della crescita, istruzione e salute di bambini e bambine, ragazze e ragazzi in Lombardia, in Italia e all’estero. L’impegno che l’ente messo in campo per i minori è a 360° e ha come obiettivo la mobilità sociale e la rimozione degli ostacoli che non la permettono, contrastando in primis la disuguaglianza di opportunità.

BeiLuoghi è il nuovo Centro di competenza dedicato alla rigenerazione urbana a base culturale, pensato come piattaforma di scambio per enti pubblici e enti del terzo settore attivi in ambito culturale e promosso da Fondazione Cariplo in collaborazione con Fondazione Housing Sociale.

Il centro ha l’obiettivo di promuovere la diffusione di competenze nell’ambito della rigenerazione urbana a base culturale, supportando gli enti del Terzo Settore e gli Enti pubblici nell’ideazione, definizione e realizzazione di proposte progettuali coerenti, sostenibili sul lungo periodo e integrate con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano. BeiLuoghi rappresenterà, pertanto, uno spazio in cui incrociare saperi e competenze, già esistenti sul territorio e in grado di agevolare i soggetti che, con diversi ruoli, sviluppano progetti di rigenerazione urbana a base culturale. Nell’ambito del progetto si intende, infatti, anche creare reti tra gli esperti, i progettisti, gli operatori e la Pubblica Amministrazione e supportare tali soggetti nell’individuazione di risorse, sia pubbliche che private, per la realizzazione dei progetti.

Nell’ambito del progetto, a partire dal 16 novembre, si svolgeranno presso Triennale Milano e Ordine degli Architetti di Milano “I luoghi giusti TALKS”, per stimolare il dibattito e la riflessione condivisa sul tema della rigenerazione urbana a base culturale, con un focus particolare sugli strumenti disponibili per governare i processi di trasformazione e sul ruolo che la cultura può avere nel generare e gestire tali processi.

Quest’attività di confronto, parallela alle altre funzioni del centro, è stata preceduta da un seminario di impostazione del tema “I Luoghi Giusti” svoltosi il 5/6 ottobre presso ARIA Ex Macello e MIND Milano Innovation district. Il seminario è stato promosso da BeiLuoghi con il patrocinio di Placemaking Europe, hanno partecipato Lendlease, Arexpo e REDO Sgr e numerosi speaker esperti italiani ed internazionali, tra cui Ramon Marrades, Ezio Manzini, Gabriele Pasqui, Roberta Franceschinelli e Pierfrancesco Maran.

Entro fine anno, inoltre, verrà lanciata una Call for projects, finalizzata a selezionare 10 idee progettuali che potranno beneficiare di un percorso di assistenza tecnica con mentors specializzati. L’obiettivo del percorso è supportare gli Enti Pubblici e gli Enti del Terzo Settore attivi nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo nella definizione di proposte progettuali rispondenti ai bisogni del contesto in cui si collocano, dotate di un buon grado di flessibilità negli usi e nella morfologia degli spazi di progetto e sostenibili sul lungo periodo.

“Fondazione Cariplo, in collaborazione con le istituzioni locali e le principali realtà di Terzo Settore del territorio, promuove da tempo iniziative nel campo della cosiddetta “rigenerazione urbana a base culturale”, nella convinzione che l’arte, la creatività e la cultura rappresentino un’opportunità di sviluppo per le aree e i luoghi caratterizzati da condizioni di degrado o di abbandono. Le aree periferiche non hanno bisogno solo di interventi strutturali, nel campo dell’edilizia, ad esempio, del manto stradale o della sicurezza, ma anche di azioni e attività che servano a generare coesione sociale a livello locale. La cultura su questo fronte può fare molto, ed avere dei “beiluoghi” accoglienti e vivi può fare la differenza” Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo.

“I processi di rigenerazione urbana a base culturale sono oggi al centro dell’attenzione, non solo per l’impatto positivo che hanno avuto negli ultimi anni sullo sviluppo di molte città, ma anche per le potenziali esternalità negative, non pianificate, che pesano soprattutto sull’accessibilità ai beni e ai servizi offerti sul territorio. Con la rigenerazione di parti di città, insieme alle maggiori possibilità per gli abitanti si innescano, spesso, anche processi di valorizzazione economica e conseguentemente di esclusione: come affrontare questo problema e contribuire a creare una città più equa e accessibile?” Giordana Ferri, Direttrice Esecutiva di Fondazione Housing Sociale.

I luoghi giusti TALKS 

La rassegna di appuntamenti I luoghi giusti Talks ha l’obiettivo di avviare una riflessione condivisa sulla rigenerazione urbana a base culturale, con un focus particolare sugli strumenti disponibili per governare i processi di trasformazione e sul ruolo che la cultura può avere nel generare e gestire tali processi. Questi temi saranno affrontati in quattro incontri, strutturati in momenti formativi seguiti da talk con esperti italiani ed internazionali

La partecipazione agli incontri rappresenterà un criterio premiante nella partecipazione alla Call for projects.

Programma

  • 16 NOVEMBRE 2023 – TRIENNALE MILANO

DALLE ORE 18.30

presso Triennale Milano, LAB, viale Emilio Alemagna, 6 Milano; all’interno della rassegna di BookCity Milano 2023

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18.30 | TALK

Bertram Niessen incontra Pablo Sendra

Le infrastrutture del disordine: come sperimentare nuove funzioni di natura culturale per sollecitare la sfera pubblica?

L’incontro è introdotto da Sergio Urbani e Giordana Ferri che presenteranno BeiLuoghi

Evento in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Riconosciuti 2cfp agli Architetti. Frequenza minima: 100%.

  • 24 NOVEMBRE 2023 – TRIENNALE MILANO

DALLE ORE 16.30 ALLE 0RE 20.00

presso Triennale Milano, LAB, viale Emilio Alemagna, 6 Milano

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16.30 | MASTERCLASS a cura di KCITY, introduzione a cura di Fondazione Cariplo

Perché parlare di usi transitori se parliamo di rigenerazione urbana a base culturale?
Spunti per azioni innovative

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18.30 | TALK

PAOLO COTTINO INCONTRA CÉCILE DIGUET

10 anni di usi transitori in Francia: processi, esempi, lezioni

ISCRIZIONI a questo link: triennale.org/eventi/luoghi-giusti-beiluoghi

Evento in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Riconosciuti 3cfp agli Architetti. Frequenza minima: 100%.

  • 30 NOVEMBRE 2023 – TRIENNALE MILANO

DALLE ORE 16.30 ALLE 0RE 20.00

presso Triennale Milano, Agorà, viale Emilio Alemagna, 6 Milano

ISCRIZIONI a questo link: triennale.org/eventi/luoghi-giusti-beiluoghi1

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16.30 | MASTERCLASS introduzione a cura di Fondazione Cariplo

Come comprendere un territorio e i suoi bisogni?

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18.30 | TALK

ALESSANDRO COPPOLA INCONTRA LAURA COLINI

Territori e trasformazioni urbane: come si può governare il cambiamento attraverso le politiche abitative?

Evento in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Riconosciuti 3cfp agli Architetti. Frequenza minima: 100%

  • 13 DICEMBRE 2023 – ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI MILANO

DALLE ORE 16.30 ALLE 0RE 20.00

presso Fondazione Ordine degli architetti di Milano, Sala Conferenze, via Solferino, 17 Milano

ISCRIZIONI al link: iluoghigiustitalks_13dicembre.eventbrite.it/

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16.30 | MASTERCLASS a cura di Anna Meroni, introduzione a cura di Fondazione Cariplo

Design strategico e dei servizi: strumenti per la progettazione di servizi, processi e usi transitori di spazi in trasformazione

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18.30 | TALK

ANTONELLA BRUZZESE INCONTRA LISELOTT STENFELDT

Placemaking: quali prospettive e strumenti per una progettazione consapevole?

Evento in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Riconosciuti 3cfp agli Architetti. Frequenza minima: 100%.

Fondazione Cariplo annuncia i vincitori del concorso fotografico “F2Click. Obiettivo Clima”: 27 cittadini e gli studenti di una scuola superiore sono gli autori degli scatti che hanno saputo raccontare al meglio tramite l’obiettivo di una fotocamera l’impatto del cambiamento climatico nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Monza e Brianza, Mantova e Varese.

Selezionati dalla giuria, composta dai professionisti della fotografia Fabiano Ventura, Sara Melotti e Denis Curti, i vincitori sono: Tiziano Pedroni, Simone Acquaroli, Roberto Serra, Pier Giorgio Keller, Paola Capitanio, Noemi Colombo, Nicola Massella, Michela Locatelli, Mauro Lanzini, Maurizio Teruzzi, Maria Francesca Napoli, Marco Corso, Luca Ranchetti, Ivan Scellato, Graziano Perotti, Gianpiero De Angeli, Gianfranco Archetti, Giacomo Paraninfo, Francesca Sangunetti, Elio Longhi, Clizia Gagliardi, Claudio Compagni, Bruno Vittorio Belotti, Armando Bottelli, Alessandro Dumassi, Alberto Bastianon, Albachiara Papi e gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Meroni (Lissone).

"La forza comunicativa di una fotografia vale più di mille parole; se poi utilizzata per coinvolgere e sensibilizzare la società civile sugli effetti dei cambiamenti climatici assume un valore ancora maggiore” commenta Ventura.

“Per guardare le immagini è necessario predisporsi all’incontro. Aprirsi agli altri. Ogni scatto è veicolo di tanti sentimenti insieme: segreti, bisogni, sogni, desideri ma anche paure e contraddizioni. Queste le sensazioni provate durante il lavoro di giuria. Queste le emozioni trasmesse dai fotografi e dalle loro immagini” commentano Curti.

“Le immagini sono strumenti potenti: possono toccare le coscienze e plasmare la percezione che abbiamo della realtà. Mi auguro che queste fotografie riusciranno a far riflettere chi le guarderà” commenta Melotti.

Tra i temi ricorrenti degli scatti vincitori vi sono la siccità, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento urbano, le conseguenze degli eventi climatici estremi, l’impatto sulla fauna locale e l’attivismo dei cittadini.

Queste fotografie vanno così a delineare un atlante dei segni del cambiamento climatico visti con gli occhi di chi vive il territorio e verranno esposti in una mostra diffusa outdoor da metà novembre lungo le strade dei territori di Bergamo, Brescia, Mantova (e comuni partner), Lentate sul Seveso (e comuni partner), Cesano Maderno (e comuni partner), Comunità Montana Valli del Verbano, dove sono in corso le sei Strategie di Transizione Climatica sostenute da Fondazione Cariplo nell’ambito della Call for Ideas “Strategia Clima”, e per le vie del Comune di Milano.

Fondazione Cariplo si riserva inoltre di assegnare in maniera unanime il Premio Menzione speciale Ambassador F2C a quattro fotografie, una per ogni categoria del contest – trasformazione del territorio e relative conseguenze delle scelte urbanistiche, rapporto uomo-natura e rischi per il mantenimento della biodiversità, attivismo dei cittadini, azioni di adattamento e mitigazione delle istituzioni locali. Le fotografie selezionate potranno inoltre essere proposte per l’esposizione in festival nazionali e internazionali.

È online il bando 2023 del programma di capacity building di Fondazione Cariplo “Riprogettiamo il futuro” (vai alla pagina del bando), con l’obiettivo di accompagnare i processi di rafforzamento e trasformazione organizzativa degli enti non profit che operano nei settori dell’Ambiente, dell’Arte e della Cultura e dei Servizi alla persona e valorizzarne il ruolo nelle comunità e nei territori di riferimento (Regione Lombardia e Province di Novara e VCO), puntando a:

  1. migliorare il funzionamento e la sostenibilità economico-finanziaria delle organizzazioni;
  2. potenziare le competenze del personale delle organizzazioni.

In particolare, il Bando si prefigge di:

  • promuovere e facilitare il cambiamento interno alle organizzazioni (change management);
  • favorire il protagonismo giovanile all’interno delle organizzazioni.

Gli ambiti di lavoro proposti, coerentemente con il percorso formativo online 2022/2023 promosso tramite la piattaforma Cariplo Social Innovation Lab, sono: progettazione, digitale, fundraising e normative.

Prerequisito di partecipazione al Bando è l'aver seguito i corsi della piattaforma Cariplo Social Innovation Lab, piano formativo Capacity building 2022/2023 disponibili sul sito socialinnovationlab.fondazionecariplo.it.

Sarà possibile candidare la propria proposta di sviluppo organizzativo entro il 29 febbraio 2024.

La presentazione del bando avverrà in streaming il 28 novembre alle ore 14.00 alla presenza anche della vice-presidente Valeria Negrini

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PRESENTAZIONE IN STREAMING ON DEMAND: https://vimeo.com/fondazionecariplo/riprogettiamo-il-futuro

Per rafforzare inoltre le competenze necessarie per effettuare un’analisi organizzativa di partenza della propria organizzazione e per immaginare gli effetti di eventuali progetti di sviluppo organizzativo, anche ai fini della candidatura al presente Bando, il Programma prevede tra dicembre 2023 e gennaio 2024 un percorso laboratoriale gratuito(4 mezze giornate, nelle seguenti date: 12 e 19 dicembre 2023, 10 e 17 gennaio 2024), fruibile online previa iscrizione al link

https://eu.surveymonkey.com/r/H3L59R2

iscrizioni entro il 5 dicembre ore 12

 

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