Fondazione Riva raggiunge un importante traguardo: il suo decimo anniversario.
Nel 2013 Giorgio, Elisabetta e Antonio decidono di dare vita alla Fondazione in ricordo dei loro genitori, Alberto e Franca Riva, che con il loro esempio hanno trasmesso ai figli i valori dell’attenzione alle persone più fragili, della tolleranza, della creatività e della determinazione.
Supportati dalle rispettive famiglie, coinvolgendo figli, nipoti ed amici hanno dato vita ad una Fondazione di Famiglia che mette al centro l’importanza dell’essere umano e la bellezza di poter fornire alle categorie più svantaggiate gli strumenti per poter costruire un nuovo percorso di riscatto.
Oggi la Fondazione ha la qualifica di Ente Filantropico del Terzo Settore facendo parte di un sistema filantropico strategico a livello nazionale e svolge le sue attività sia in Italia che all’estero. I progetti hanno coinvolto giovani, adulti, famiglie, persone detenute ma soprattutto hanno creato rete con la realtà dei territori.

Fondazione Riva ha come missione quella di implementare, seguire in modo attivo e sostenere progetti che possano contribuire ad uno sviluppo sostenibile attraverso la creazione di opportunità di lavoro dignitoso per le persone e di riscatto sociale del territorio in aree di forte degrado socio-economico.

La maggior parte dei progetti viene sviluppata dalla Fondazione in collaborazione con altre organizzazioni del Terzo Settore già attive sul territorio prescelto per l’intervento, hanno durata perlopiù pluriennale e vengono gestiti dalla Fondazione con un impegno attivo apportando competenze strategiche, organizzative e gestionali.
La Fondazione crede fortemente che attraverso la partnership di altri Enti operanti sul territorio si possano ottenere risultati più efficaci, impatto più significativo e una migliore progettualità.

Il Presidente Antonio Riva: “Guardando avanti, Fondazione Riva è determinata a continuare il suo impegno verso la creazione di una cultura del rispetto e dell’inclusione. Rafforzeremo le nostre partnership, esploreremo nuove opportunità e lavoreremo con ancora più energia per affrontare le sfide che i nostri progetti ci portano ogni giorno.
Fondazione Riva desidera esprimere la sua profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa avventura nei primi dieci anni. Siamo grati per ogni persona che abbiamo incontrato fino ad ora
”.
 

Alcuni progetti della Fondazione

SCUOLA DEL FARE "GIULIA CIVITA FRANCESCHI” a Napoli
Per contrastare il disagio sociale in contesti particolarmente difficili Fondazione Riva investe nell’istruzione e formazione dei più giovani.
La Scuola del Fare, nata da un’alleanza tra vari partner con competenze complementari, è quindi un progetto che mira a contrastare l’abbandono scolastico offrendo ai ragazzi opportunità di formazione innovative e uno sbocco lavorativo concreto. I percorsi professionali individuati che incontrano le esigenze del territorio campano sono automotive e logistica. Al termine del triennio gli studenti ottengono la qualifica professionale di Operatore per la Riparazione di Veicoli a Motore e di Operatore dei Sistemi e dei Servizi Logistici. L'obiettivo è anche quello di avere un luogo particolarmente bello oltre che funzionale di cui i ragazzi possano sentirsi orgogliosi. Sono inoltre state avviate alcune attività extra-curriculari (corso di inglese, laboratorio digitale, viaggi di istruzione, proposte di attività sportive) per rendere l'offerta formativa ed educativa sempre più ampia. Tutte le attività per i ragazzi sono gratuite. Obiettivo del progetto è un accompagnamento di gruppo ed individuale che permetta di sperimentare il modello educativo e formativo di questa scuola per far emergere il meglio della personalità di ciascuno. Oggi sono iscritti presso la Scuola del Fare 130 ragazzi tra i 14 e i 17 anni.

#RIPARTODAME a Bollate
#RipartoDaMe è un progetto che nasce per dare una seconda opportunità a persone detenute, formandole e inserendole lavorativamente in un contesto aziendale esterno al carcere. La finalità del progetto è evitare la recidiva aiutando le persone detenute a scrivere un percorso di vita nuovo e diverso.
Il progetto nasce nel 2017 con 14 beneficiari e si replica post covid nel 2022-2023 con 30 beneficiari in Art.21 o a fine pena della II Casa Circondariale di Milano Bollate.
La rete è alla base del progetto: Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, ENAIP, Università Cattolica del Sacro Cuore, Cooperativa Sociale Articolo 3, CELAV e naturalmente la II Casa Circondariale di Milano Bollate collaborano al progetto che prevede una formazione, colloqui, tirocini, inserimento lavorativo presso aziende partner e accompagnamento nel tempo delle persone detenute che hanno partecipato al progetto.

START-UP GoGround Beans and Spices in India
GoGround Beans & Spices è una start-up di impact investing incubata da Fondazione Riva, ideata e realizzata da Luca Beltrami e Ellen Taerwe. Ha come obiettivo quello di sostenere il reddito dei piccoli coltivatori locali di cacao in India. Migliorando il processo di filiera di fermentazione ed essiccazione delle fave di cacao, si è ottenuto un cacao di alta qualità con conseguente prezzo più elevato al mercato degli utilizzatori finali garantendo ai contadini un incremento delle loro capacità reddituali. Sono ormai oltre 250 i coltivatori locali che oggi partecipano attivamente al progetto.
Obiettivo dell’azienda è promuovere la diffusione del cacao biologico attraverso la certificazione dei contadini produttori con conseguente ulteriore rafforzamento della loro capacità reddituale e miglioramento delle condizioni ambientali del territorio. 

Foto in homepage via Fondazione Riva

Pubblicato dall’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale  “crescerAI”, il bando, sostenuto da Google.org, mira a selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle realtà operanti in settori e contesti svantaggiati.
Con “crescerAI” si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane.  

Infatti, secondo le stime del Parlamento Europeo, l'Intelligenza Artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37% entro il 2035. Inoltre, Anitec-Assinform evidenzia come in Italia nel 2022 il mercato dell’AI abbia raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e stima che entro il 2025 si raggiungeranno i 700 milioni.

Tuttavia, per l’Italia, le statistiche ISTAT più recenti evidenziano che la percentuale di PMI che utilizza sistemi di AI è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese.

Dopo solo un anno di operatività, l’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale è supportata da un player mondiale nell’innovazione digitale come Google, con un grant che ha l'obiettivo di individuare soluzioni di AI a beneficio della crescita delle piccole e medie imprese. Questo vuol dire dare la possibilità a tutte le aziende di stare al passo e non rimanere indietro” così Giovanni Fosti, Presidente dell’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale.

Chi può partecipare

Soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro – come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico – potranno partecipare presentando proposte progettuali entro il 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it).
Il bando mette a disposizione in totale 2.200.000 euro.

Per Melissa Ferretti Peretti, VP e Country Manager di Google Italia: "Da anni Google supporta l'economia italiana attraverso investimenti in infrastrutture, fondi per l'innovazione e programmi di formazione sul digitale. Oggi l'intelligenza artificiale rappresenta una nuova leva di crescita che richiede un approccio audace e responsabile. Sappiamo che molte imprese italiane sono interessate a questa trasformazione, ma non sempre hanno gli strumenti o la preparazione per affrontarla al meglio. Come parte del nostro impegno per il Paese, vogliamo aiutare queste realtà non solo a conoscere il valore dell'intelligenza artificiale, ma anche a capire come applicarle al meglio nel proprio settore e continuare a crescere".

I progetti valutati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI.

I progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti che include il  Prof. Vincenzo Ambriola (Direttore del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa), la Prof.ssa Raffaella Cagliano (Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (Direttrice Generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (Direttore Generale di AgID), Agostino Santoni (Vice Presidente di Confindustria con delega al Digitale).

Per tutti i dettagli relativi alla partecipazione al bando “crescerAI” si può consultare il sito fondorepubblicadigitale.it.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SU COME PARTECIPARE AL BANDO
WEBINAR GRATUITI E APERTI A TUTTI

 

Dal 7 al 22 ottobre 2023 presso il sito Unesco di Crespi d’Adda, e dal 28 ottobre al 12 novembre a Brescia (Sala storica ex Cavallerizza, via Cairoli 9), è in programma “Computer Stories Scene da un passato prossimo: da Alan Turing a Steve Jobs”. Una mostra per raccontare la storia delle tecnologie informatiche e digitali che si intrecciano con le biografie degli innovatori e i visionari che le hanno progettate.

Un viaggio che ripercorre la rivoluzione informatica degli ultimi 70 anni attraverso 8 scenografie e 40 esemplari iconici, come l’Olivetti Programma 101, il primo desktop computer al mondo, o Altair 8800, il computer che ispirò Bill Gates e Steve Jobs.

L’iniziativa, promossa da Associazione Crespi e Fondazione musil in collaborazione con Magnetic Media Network S.p.A, è inserita nel palinsesto ufficiale di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e in quello di Produzioni Interrotte- Festival di Letteratura del Lavoro, ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

Oltre agli 8 exhibit tematici costruiti per immergersi nelle origini delle tecnologie digitali, quando enormi computer occupavano stanze intere e venivano impiegati per decifrare codici nazisti fino a scoprire la nascita degli smartphone, la mostra prevede la sezione speciale LET’S PLAY RETRO! Sala di retrogaming dedicata ai videogiochi d’epoca a cura di Retrocampus dove i visitatori potranno sfidarsi a Pac Man, Donkey Kong o Space Invaders.

Nel calendario anche un ciclo di eventi e incontri con gli esperti e i grandi testimoni della storia informatica, come Gastone Garziera, progettista Olivetti o il compositore di musiche per video game Roland Erulo.

Andrea Biffi, CSR di Magnetic Media Network, spiega come è nata l’iniziativa: «nel 2021 abbiamo siglato il protocollo d’intesa “Matrice Lavoro ICT” con l’Associazione Crespi D’Adda per valorizzare le nostre importanti collezioni di retrocomputing. Il sostegno sul bando di Fondazione Cariplo e Fondazioni Comunità Bergamasca e Bresciana ci hanno dato un’occasione per misurarci con un grande progetto. La nostra collezione è molto ampia, non è stato facile scegliere 40 esemplari. Non volevamo raccontare le macchine ai “nerd”, ma rappresentare, attraverso le macchine, i grandi cambi di paradigma, le rivoluzioni socio-culturali che hanno generato, e anche la storia degli innovatori che hanno progettato le macchine. Ci sono storie incredibili che i giovani e non solo non conoscono, come quella di Gastione Garziera che sarà il protagonista di uno degli incontri che accompagnano la mostra. Garziera era uno dei giovani ingegneri che lavorava nel team di Pier Giorgio Perotto e che insieme a lui ha progettato l’Olivetti P101, il primo desktop computer al mondo. Quando viene presentato alla fiera delle macchine da ufficio a New York nel 1965, questo piccolo prototipo progettato interamente a Ivrea attira l’attenzione di tutti, compresi i tecnici della Nasa che ne ordinano diversi esemplari e li utilizzano per i calcoli della missione Apollo 11. Purtroppo poi la Olivetti non ha la forza economica per metterlo in produzione e la Hewlett Packard lo copia e la mette sul mercato. Ne nasce una causa per plagio, ma è una storia molto misconosciuta che ci racconterà Gastone Garziera».

Computer Stories ha coinvolto anche gli studenti nella campagna di comunicazione della mostra: «Abbiamo realizzato un project work con un Istituto superiore di comunicazione, L’ISIS Zenale e Butinone di Treviglio. I ragazzi restano il nostro target privilegiato e volevamo coinvolgerli concretamente nella comunicazione della mostra. Abbiamo tenuto lezioni introduttive e un laboratorio a scuola e adesso saranno loro, divisi in piccoli gruppi, a produrre contenuti e a pubblicarli sui loro profili social privati e ella scuola, che noi rilanceremo sui nostri canali. Abbiamo deciso di lasciare loro completa libertà creativa perché ci interessava capire come percepivano il progetto e come si sentivano di raccontarlo. Il nostro obiettivo futuro è quello di creare un museo permanente e contemporaneo, un hub didattico e competence center che proponga corsi, laboratori, relazioni con le scuole e la cittadinanza per trasferire competenze digitali ai giovani e renderli più consapevoli dal punto di vista psicologico dei modelli e dell’immagine digitale di sé che rappresentano sui social. L’idea è di fornire strumenti al talento locale e aprire anche agli imprenditori e ai collezionisti. Ci piacerebbe realizzarlo proprio a Crespi, che è un luogo della memoria e anche una testimonianza vivente della rivoluzione tecnologica».

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca, esprime le ragioni che hanno portato a sostenere questo progetto: «La tecnologia informatica, con il suo rapido sviluppo negli ultimi decenni, è ormai entrata a far parte della storia, e quindi anche della nostra cultura. Prodotti come il personal computer e gli smartphone, oggi oggetti della nostra quotidianità, hanno alle spalle storie e protagonisti che hanno plasmato l’economia, il mondo del lavoro, la società e i costumi del ventunesimo secolo. La mostra Computer Stories è un’occasione preziosa per approfondire tutto ciò, e per questo è una delle 92 iniziative finanziate dal bando ad hoc promosso da Fondazione Cariplo e dalle fondazioni comunitarie di Bergamo e Brescia in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Un finanziamento, quello della Fondazione della Comunità Bergamasca, che va a sostenere anche la scelta di coinvolgere giovani studenti in questa iniziativa, attraverso momenti di formazione e laboratori dedicati ai social network, in linea con l’impegno della Fondazione, particolarmente importante negli ultimi anni, a rafforzare la conoscenza e l’utilizzo consapevole da parte dei giovani della tecnologia e del web».

La mostra

  • Exhibit 1. I computer che vinsero la GUERRA

Un'immersione nelle origini delle tecnologie digitali, quando enormi computer occupavano stanze intere e venivano impiegati per decifrare codici nazisti durante la guerra, per poi trovare applicazioni civili nel dopoguerra.

  • Exhibit 2. C’erano dei geek in un GARAGE

Dall'emergere degli anni '60, quando appassionati di informatica e visionari imprenditori hanno dato vita ai primi microcomputer all'interno dei loro garage. Questi pionieri hanno aperto la strada all'era dei personal computer e dell'informatica di massa.

  • Exhibit 3. HOME is where your computer is

L'epoca in cui il computer è entrato nelle case di tutti, diventando uno strumento per il gioco, il calcolo, la scrittura e l'intrattenimento. Marchi leggendari come Apple, Commodore e Sinclair hanno segnato questa fase rivoluzionaria.

  • Exhibit 4. OLIVETTI vs Apple

L'azienda italiana che ha anticipato i tempi, producendo nel 1965 il primo "desktop computer" al mondo. La sfida persa per entrare nel mercato globale e la sua influenza sulle missioni Apollo saranno al centro dell'attenzione.

  • Exhibit 5. APPLE vs Olivetti

Partita dal garage di Cupertino, Apple è diventata un'icona globale grazie alla visione di Steve Jobs. L'introduzione del Macintosh nel 1984 ha ridefinito il modo in cui interagiamo con i computer.

  • Exhibit 6. Storia della PORTABILITÀ

L'evoluzione dai computer mastodontici ai moderni smartphone, con un focus sulla crescita delle prestazioni e sulla miniaturizzazione.

  • Exhibit 7. Elogio dell'ERRORE

Una panoramica delle sfide e dei fallimenti che hanno contribuito a plasmare l'industria informatica, portando a innovazioni cruciali nonostante gli insuccessi.

  • Exhibit 8. DESIGN is everywhere

L'influenza del design nel plasmare l'aspetto esteriore e l'esperienza utente dei dispositivi informatici, dalla loro prima incarnazione fino ai moderni minicomputer portatili. E una una sezione speciale dedicata ai videogiochi d’epoca a cura di Retrocampus LET’S PLAY RETRO! Sala di retrogaming Retrocampus/Retroedicola ci guiderà in un laboratorio di retrogaming per sfidarci a Pac Man, Donkey Kong o Space Invaders.

“Ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso": un ciclo di eventi ad ingresso libero dove il filo conduttore è la storia dell’informatica e del gaming.

Info: www.computerstories.it

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