Una delegazione di Fondazione Cariplo, rappresentata dal neo Presidente, Giovanni Azzone, e dalle vice Presidenti, Valeria Negrini e Claudia Sorlini, è stata ricevuta oggi dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per presentare le attività filantropiche che intende sviluppare nei prossimi anni, e in particolare quelle in programma nel 2024.

Da poco infatti, il 26 ottobre scorso, la Commissione Centrale di Beneficenza, organo di indirizzo della Fondazione, ha approvato le nuove linee programmatiche e il Documento Programmatico Previsionale Annuale (DPPA).

Previsto per il 2024 un budget di oltre 153 milioni di euro, di cui circa 20 milioni destinati a due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa e il Fondo Repubblica Digitale per il contrasto alla povertà digitale.

Il nuovo piano strategico verrà presentato pubblicamente il prossimo 24 novembre a Milano, ma i vertici della Fondazione hanno colto l’opportunità dell’incontro con il Presidente della Repubblica per anticiparne la sintesi, donando al Capo dello Stato una copia dei documenti programmatici.

Le attività del 2024 si snoderanno quindi lungo quattro direttrici strategiche che puntano a:

  • Creare valore condiviso,
  • Ridurre le disuguaglianze,
  • Allargare i confini,
  • Creare le condizioni abilitanti.

Su queste linee programmatiche convergeranno le attività operative delle tradizionali quattro aree di intervento della Fondazione, impegnate nel lavorare in modo sinergico: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ricerca Scientifica.

Il Piano è frutto di un’approfondita attività di analisi e ascolto, iniziata nel giugno scorso, con una serie di incontri nei territori su cui la Fondazione agisce, per comprenderne priorità e criticità. Parallelamente alle visite tra la Lombardia e il Piemonte (Novarese e Verbano Cusio Ossola), sono stati avviati gruppi di lavoro interno con le commissioni Ambiente, Cultura, Servizi alla Persona, Ricerca Scientifica e Gestione del Patrimonio, a cui hanno preso parte i rappresentanti degli organi di governo e le strutture tecniche di staff. Infine, la Fondazione ha messo a confronto le proprie strategie con alcune importanti fondazioni europee.

“Abbiamo condiviso con il Presidente Mattarella le linee guida per i prossimi anni. – ha commentato il presidente Azzone dopo l’incontro istituzionale – Sappiamo di avere di fronte problemi complessi, ma abbiamo raccolto anche da lui lo stimolo che ci ha guidato fin dal primo giorno in cui abbiamo cominciato a immaginare il nostro ruolo guardando al futuro: la chiave sta nel rafforzare le comunità, aiutarle a rimanere coese ed inclusive. Solo così possiamo affrontare i problemi e immaginare soluzioni. La Fondazione cercherà di fare sempre la propria parte, con un’attenzione ai più fragili, consapevoli che ogni persona ha un bisogno specifico, che la contraddistingue: per questo abbiamo portato all’attenzione del Capo dello Stato una visione legata al welfare di precisione che unisce sensibilità e solidarietà al potenziale che oggi l’analisi dei dati e le tecnologie possono mettere a disposizione. Il Terzo Settore in questo ambito può crescere molto, e arrivare a fornire alle persone lo specifico aiuto di cui ciascuno ha bisogno, unendo così la missione solidaristica alla capacità di innovarsi. L’attività filantropica ruota intorno alle persone: fondamentale, perciò, l’apporto che la cultura, la ricerca scientifica e l’attenzione alle questioni ambientali possono dare per migliorare il contesto in cui le persone vivono”.

In occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, il Festival di Arte e Cultura ArtDate torna con un’edizione speciale che collega i due capoluoghi dal 10 al 26 novembre.

Il Festival, organizzato dall’associazione culturale The Blank di Bergamo e Palazzo Monti di Brescia, è frutto di un’intesa culturale con il Comune di Bergamo, ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

ArtDate è un grande evento culturale che coinvolge le principali istituzioni culturali pubbliche e private dei due capoluoghi, oltre che artisti, gallerie, collezionisti, dimore storiche e scuole.

Il tema di questa edizione speciale è Artificio e verrà sviluppato attraverso una serie di percorsi espositivi, talk, performance, letture, proiezioni. Una sfida, quella sul ruolo dell’intelligenza artificiale e della macchina nell’arte, che sta appassionando i ricercatori e interrogando gli intellettuali e che animerà il festival.

Tra gli eventi principali in programma ci sono: l’installazione INFINITO PRESENTE di Yayoi Kusama presso Palazzo della Ragione a Bergamo; la mostra Ghostwriting Paul Thek. Time Capsules and Reliquares, personale di Alessandro di Pietro presso Palazzo Monti; il momento GALLERIES TIME dedicato alle inaugurazioni delle mostre nelle gallerie; l’apertura di una pluralità di studi d’artista e collezioni private generalmente inaccessibili al pubblico. ArtDate si apre inoltre con un ciclo di appuntamenti online la cui fruizione è resa possibile al pubblico sordo grazie a un servizio di sottotitolatura e traduzione in LIS_Lingua dei Segni Italiana.

Edoardo Monti è il fondatore di Palazzo Monti: «Grazie al sostegno ricevuto sul bando Fondazione Cariplo e Fondazioni di Comunità Bergamasca e Bresciana abbiamo potuto realizzare un’edizione che ha introdotto due novità molto importanti, una temporale e una geografica. Per la prima volta il Festival invece che tre giorni durerà tre settimane e soprattutto verrà realizzato in due città e non solo a Bergamo. Un festival unico permette di vivere spazi che a una città mancano e una città sopperisce alle mancanze dell’altra dal punto di vista culturale: Bergamo non ha molte collezioni private che si aprono al pubblico mentre Brescia sì, però a Bergamo per esempio ci sono più spazi di arte contemporanea e anche più studi d’artista rispetto a Brescia. In questa edizione le due città sono davvero complementari, ci sarà anche una navetta che collegherà Bergamo e Brescia e che permetterà di fare una visita guidata gratuita, un incentivo a visitare le due città e fare in modo che il pubblico si incroci».

Nel tema dell’edizione di quest’anno Artificio, paradossalmente trova ancora più spazio la celebrazione del rapporto tra persona e persona «È inevitabile interrogarsi sul ruolo dell’AI nell’arte. La macchina da strumento diventa creatrice, molte professioni artistiche potranno essere spazzate via, altre nasceranno. Però l’approccio umano non smetterà di essere importante, a noi è molto caro il collegamento con la persona umana, possiamo essere dei grandi esperti di Caravaggio ma non conosceremo mai Caravaggio e questo è ovvio, ma anche in un museo di arte contemporanea, o in una galleria, non c’è l’artista a dialogare con te. E l’arte spesso rischia di essere esclusiva e snob. Per questo un elemento fondante del nostro Festival è quello dell’apertura degli studi di artista, che sono luoghi molti intimi. Avere accesso a questi luoghi e poter incontrare gli artisti sono occasioni uniche per capire che l’opera è solo l’ultimo pezzo di un mosaico e di un processo che di solito l’artista protegge e che invece in questo caso è a disposizione di tutti. Si abbatte un muro nella fruizione artistica e qualunque persona può chiedere all’artista perché ha usato quel blu, o che cosa pensa quando dipinge. E poi, in questo caso, è anche un modo per conoscere gli artisti locali perché gli artisti che apriranno i loro studi sono tutti del territorio o che hanno scelto di vivere proprio qui»

Gli Highlights di ArtDate:

  • Venerdì 17 novembre, a Palazzo della Ragione alle ore 9.00: esposizione di Fireflies on the Water una delle Infinity Mirror Room più iconiche di Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929) proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
  • Sabato 25 novembre alle ore 18.00, a Palazzo Monti (Piazza Tebaldo Brusato, 22), inaugurazione della mostra di Alessandro Di Pietro Ghostwriting Paul Thek. Time capsules and reliquaries.
  • Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre – interviste online a Domenico De Masi (sociologo); Umberta Gnutti Beretta e Francesca Milani (collezioniste); Gian Antonio Gilli (sociologo); Diana Anselmo (performer ed attivista); Massimo Minini (gallerista) e Cristina Fogazzi (fondatrice di Vera Lab, @estetistacinica, e collezionista); Arturo Galansino (Direttore Palazzo Strozzi)
  • Venerdì 17 novembre ore 20.00, alla Sala alla Porta S. Agostino (viale delle Mura) con These butterflies come back from hell to see you, performance di Effe Minelli con la partecipazione di Renato Grieco, a cura di Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni.

Il programma completo è su www.theblank.it e www.palazzomonti.org

#ioleggoperché diventa grande, come recita la campagna di quest’anno Un libro ti fa grande: più di 3,9 milioni di studenti coinvolti, 25.394 scuole iscritte, 330 nidi, 3.609 librerie e 72.811 gemellaggi tra scuole e librerie. È un’altra edizione da record, l’ottava, quella in arrivo per la grande campagna nazionale a favore delle biblioteche scolastiche organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Quest'anno l’appuntamento è dal 4 al 12 novembre, nove giorni in cui i cittadini potranno andare nelle librerie aderenti al progetto e donare un libro per le biblioteche scolastiche. È una mobilitazione che non riguarda solo le famiglie per le scuole dei propri figli: tutti possono andare in libreria e donare, lasciando un segno nelle scuole di ciascun territorio.

#ioleggoperché è una iniziativa di AIE, resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha il sostegno di Lega Serie A, Lega Serie B, Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità – ESG.

Una scuola italiana su due aderisce a #ioleggoperché – ha dichiarato il presidente AIE Innocenzo Cipolletta –. Ci auguriamo che anche quest’anno sempre più cittadini vadano in libreria a donare libri per le biblioteche scolastiche, libri nuovi che si aggiungeranno ai 550 mila della scorsa edizione e ai ben 2,5 milioni complessivi arrivati nelle scuole in questi anni. Oggi più che mai è fondamentale il gioco di squadra per far fronte al bisogno crescente di libri nelle scuole. È un bisogno certificato anche dai numeri. La ricerca sulle scuole aderenti alla scorsa edizione ci ha confermato che questa iniziativa ha un impatto importante: più di 1 biblioteca scolastica su 5 tra le 3.187 che hanno partecipato all’indagine è nata (o nascerà) infatti per effetto o grazie ai libri del progetto”.

L'IMPATTO DI #IOLEGGOPERCHÉ

L’indagine condotta dall’Ufficio studi AIE in base alle risposte di 3.187 scuole (su un totale di 23.240) aderenti all’edizione scorsa di #ioleggoperché, ha confermato il quadro ancora molto difficile delle biblioteche scolastiche italiane. Più di 1 scuola su 5 tra chi ha risposto (il 22,8% per la precisione) non aveva una biblioteca centrale o di classe a scuola prima di partecipare a #ioleggoperché.

Circa il 21%, più di 1 biblioteca scolastica su 5, è nata (o nascerà) grazie al progetto: nello specifico, il 14,6% la aprirà in futuro grazie ai libri del progetto, mentre il 6,3% l'ha già aperta in virtù del suo contributo decisivo. Solo una quota residuale non l’ha ancora e non la creerà in futuro (1,7%).

Il 24,3%, circa 1 scuola su 4 di quelle che hanno partecipato all’indagine, indica come effetto di #ioleggoperché il miglioramento del prestito individuale. I bambini e i ragazzi si portano sempre più spesso a casa i libri: un effetto desiderabile non solo di per sé ma soprattutto perché, in termini di contrasto alla povertà educativa, un prestito della biblioteca scolastica sempre più efficiente rappresenta di fatto, nei contesti di maggior disagio economico e sociale, una delle poche occasioni per far entrare libri nelle case dei ragazzi, contribuendo così a ridurre le disuguaglianze.

“#ioleggoperché rappresenta una iniziativa di eccellenza per l’intero sistema scolastico e soprattutto per ciò che racchiude il suo baricentro: la persona dello studente con le sue preferenze, le sue inclinazioni e le sue motivazioni – ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara –. Voglio ringraziare, sinceramente, gli ideatori e gli organizzatori di #ioleggoperché, a partire dall’Associazione Italiana Editori e dal Presidente Cipolletta, perché il contributo dell’iniziativa al lavoro di tutela e di diffusione del libro all’interno delle scuole è stato ed è davvero inestimabile. Quasi 4 milioni di studenti coinvolti, più di 25mila scuole, 73mila gemellaggi tra scuole e librerie: sono gli anelli di una catena del sapere che devono stringersi sempre di più (…). L’utilizzo dei libri di #ioleggoperché ha prodotto attività scolastiche significative: laboratori di lettura, visite alle biblioteche comunali, incontri con gli autori, laboratori di scrittura. È uno degli aspetti che giudico più fecondi del progetto, perché la scuola non deve limitarsi all’orario curriculare ma è e deve essere sempre di più la scuola come luogo fisico e come istituzione”. (Qui il link all’intervento integrale del Ministro Valditara).

È la “generazione #ioleggoperché” la protagonista della campagna di quest’anno, Un libro ti fa grande: una folta schiera di piccoli lettori che i libri li legge, li usa, li ama e che, anno dopo anno, sta diventando grande con i libri arrivati nelle biblioteche scolastiche grazie al progetto. Ad accompagnarli, ancora una volta, Rudy Zerbi e Sofia Goggia, che si riconfermano Ambassador dell’iniziativa.

Questa mattina, nella scuola “Di Vona – Speri" di Milano, davanti agli studenti e in diretta streaming per tutte le scuole d’Italia, con la moderazione di Sara Zambotti (Rai Radio2) e di Angelo Cattivelli e Aurora Tornaghi (Teen Social Radio), Renata Gorgani, vicepresidente AIE, ha presentato le novità della nuova edizione: “Ancora una volta un piccolo gesto di ciascun cittadino potrà fare grande una biblioteca scolastica – ha detto Gorgani –. Siamo orgogliosi di vedere crescere una generazione di ragazze e ragazzi che si sono appassionati alla lettura anche grazie al nostro progetto. #ioleggoperché è la più grande iniziativa italiana a favore delle biblioteche scolastiche, il luogo dove tutti i ragazzi, di qualsiasi estrazione sociale e di qualsiasi provenienza, possono incontrare i libri e appassionarsi alle storie, ai temi, ai personaggi. Per questo invitiamo tutti a contribuire, andando in libreria dal 4 al 12 novembre per regalare e dedicare un libro a una scuola. È più di un dono, è un investimento sul loro futuro e sul futuro del nostro Paese. Quest’anno ci siamo concentrati sui territori più fragili. Per questo abbiamo scelto di supportare attraverso #ioleggoperché i territori alluvionati dell’Emilia-Romagna: in queste settimane, infatti, arriverà nelle 624 scuole della Regione iscritte all’edizione 2022 una donazione speciale di libri che aiuterà a ricostruire le biblioteche scolastiche danneggiate dall’alluvione della scorsa primavera. E di qui l’attenzione a Caivano, che riunirà in un’operazione congiunta Libriamoci e #ioleggoperché e la crescente attenzione a #ioleggoperchéLAB-NIDI, in collaborazione con Fondazione Cariplo, e a #ioleggoperchéLAB-Calabria”.

LA SECONDA EDIZIONE DI #IOLEGGOPERCHÉLAB-NIDI

Grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo, prosegue e si amplia, inoltre, nella sua seconda edizione, #ioleggoperchéLAB-NIDI, l’iniziativa ideata per avvicinare alla lettura la fascia dei piccolissimi (0-3 anni) e verificare l’effettiva ricaduta dell’azione di inserimento dei libri nei nidi in termini di stimolo su educatori e genitori. Secondo un’indagine dell’Ufficio studi AIE, l’anno scorso grazie a #ioleggoperchéLAB-NIDI la dotazione libraria dei nidi partecipanti al progetto è aumentata del 50%. Il territorio coinvolto è quello già identificato nel 2022 e copre la Regione Lombardia e le province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola (ambito di lavoro di Fondazione Cariplo). Aumentano però i nidi, con l’adesione di ben 330 strutture nel 2023 (+ 35% rispetto allo scorso anno), selezionati con un’attenzione particolare alle zone fragili.

Come tutte le scuole che si iscrivono sul sito www.ioleggoperche.it, anche i nidi selezionati potranno partecipare alla campagna di donazioni nazionale nelle librerie gemellate dal 4 al 12 novembre. Si conferma, come per la scorsa edizione, per ciascuno dei nidi partecipanti una dotazione di dieci titoli, uguali per tutti, donati da AIE e Fondazione Cariplo e individuati dall’Osservatorio editoriale di Nati per Leggere, da utilizzare durante l'intero anno per sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Sono stati realizzati inoltre tre nuovi video dedicati, che si aggiungono agli undici dello scorso anno, con spunti didattici e di formazione per fornire agli educatori e ai genitori strumenti formativi concreti per imparare a condividere i libri e il piacere della lettura anche con i piccolissimi. I video, curati da Nati per Leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino – sono disponibili per tutti i nidi italiani nella pagina dedicata a #ioleggoperchéLAB-NIDI sulla piattaforma di #ioleggoperché.

#ioleggoperché è un’iniziativa di valore per tanti motivi evidenti – ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo –. In particolare, è riuscita a proporre una modalità coinvolgente, che responsabilizza le istituzioni, gli enti che l’hanno promossa e la sostengono, ma anche le persone comuni. Tutto ciò serve a generare consapevolezza e partecipazione; di fronte ad un problema di povertà educativa e culturale, è la comunità intera che si mobilita e si fa carico della crescita culturale delle persone, dei bambini e dei giovani in particolare. In questo contesto, non dobbiamo mai dimenticare che di fronte a un problema ci sono persone o zone più in difficoltà di altre. È un concetto che sta alla base di ciò che chiamiamo “welfare di precisione”: significa porre attenzione specifica a chi ha bisogno. I bisogni possono avere una natura uguale per molti, ma presuppongono soluzioni specifiche a seconda dei beneficiari: ecco perché è importante occuparsi dei bambini piccoli con determinate modalità, ed è ancora più importante intervenire nelle aree più fragili, dove ci sono meno risorse e meno occasioni per cogliere opportunità di tipo culturale.” 

I NUMERI DI SCUOLE E LIBRERIE: UNA CRESCITA COSTANTE

Cresce anno dopo anno il numero delle scuole che partecipano a #ioleggoperché: nel 2023 sono il 10% in più rispetto all’anno scorso, ben 25.394 scuole iscritte – di cui 10.259 scuole dell’infanzia, 9.450 primarie, 4.319 secondarie di primo grado e 1.366 secondarie di secondo grado –, per un numero complessivo di 203.370 classi e oltre 3,9 milioni (per la precisione 3.902.696) di studenti.

La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord-Ovest 27%, Nord-Est 21%, Centro 20%, Sud 22%, Isole 10%

Tra le Regioni che spiccano per partecipazione dopo la Lombardia ci sono Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia, Lazio, Campania.

In aumento anche la partecipazione delle librerie e dei gemellaggi tra queste e le scuole: 3.609 i punti vendita aderenti (rispetto ai 3.275 dell’anno scorso) e 72.811 i gemellaggi attivati sulla piattaforma www.ioleggoperche.it (il cuore del meccanismo che fa funzionare il progetto), rispetto ai 60.427 del 2022.

LA MOBILITAZIONE DI SCUOLE E LIBRERIE GRAZIE AL CONTEST

Durante la campagna, scuole e librerie gemellate potranno scatenarsi con la creatività e dare forma al tema del contest di quest’anno: “Diventare grandi con i libri”. Come di consueto, 10 scuole dei quattro gradi scolastici (infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado), verranno premiate con 10 buoni acquisto da 1.000 euro ciascuno, da spendere in libri da destinare alle biblioteche scolastiche. Largo alla fantasia, quindi, per ragazzi, librai e docenti che possono interpretare liberamente il tema del contest raccontando il loro punto di vista e la loro esperienza su come i libri e la lettura possano far diventare grandi.

Il contest di #ioleggoperché è un contenitore creativo e partecipativo che coinvolge non solo la comunità legata alla scuola (alunni, insegnanti, genitori, famiglie), ma anche il pubblico (clienti della libreria, quartieri, paesi interi, città, media e istituzioni locali): tutte le scuole e le librerie possono partecipare e organizzare le migliori attività per promuovere le donazioni alla propria biblioteca scolastica.

IL CONTRIBUTO DEGLI EDITORI A MARZO 2024

Domenica 12 novembre 2023 si chiude la prima fase, quella delle donazioni del pubblico: il testimone passerà poi agli editori aderenti all’iniziativa, che destineranno 100.000 libri alle biblioteche e che verranno ritirati dalle scuole aderenti, sempre in libreria, nel marzo del prossimo anno, a conclusione della seconda fase del progetto

La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno è il progetto dell’Associazione BookCity Milano, ideato e promosso con Fondazione Cariplo, che si pone in continuità con la sperimentazione realizzata da La Lettura Intorno, di cui intende potenziare e mettere a sistema i risultati.
La Lettura Intorno ha sperimentato azioni specifiche volte a favorire e migliorare l’offerta di eventi dedicati alla promozione della lettura in tre quartieri pilota (Baggio, Stadera-Chiesa Rossa-Gratosoglio, Corvetto). La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno amplia il raggio d’azione a tutti i nove Municipi di Milano, coinvolgendo l’intero territorio cittadino per costruire un sistema su scala urbana organizzato in maniera permanente con l’obiettivo di sostenere la lettura e il libro, puntando specificatamente al pubblico di bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. La scelta di concentrare le risorse su questa fascia di età nasce dalla consapevolezza della necessità di investire in attività di sensibilizzazione e rafforzamento per prevenire l’abbandono precoce delle abitudini di lettura, soprattutto da parte di giovanissimi in condizioni di fragilità sociale e culturale.
Nell'ambito della linea d’intervento Letture di prossimità, BookCity Milano ha identificato nove sedi nei nove Municipi che, a partire da giugno 2023, organizzano palinsesti trimestrali dedicati al libro e alla lettura. Questi eventi sono rivolti soprattutto a un pubblico di giovani lettori, con attività partecipate in tutti i nove Municipi, in collaborazione con gli attori già presenti sul territorio – scuole, biblioteche, librerie, editori, autori, associazioni.
Le nove sedi individuate sono: la Biblioteca Sormani (Municipio 1), il Punto di Comunità mosso (Municipio 2), la Libreria Popolare di via Tadino (Municipio 3), la Biblioteca Oglio (Municipio 4), PACTA . dei Teatri (Municipio 5), La grande fabbrica delle parole (Municipio 6), la Biblioteca Baggio con Biblioteca Harar (Municipio 7), la Centrale dell’Acqua di Milano (Municipio 8) e il Teatro Bruno Munari (Municipio 9).
La Lettura Intorno ha già coinvolto decine di sedi, autori, associazioni, scuole, bambini e ragazzi nei primi due appuntamenti (10-11 giugno e 21-26 settembre 2023) e partecipa a BookCity Milano 2023 con oltre cento eventi tra letture, incontri, laboratori e azioni partecipate in tutta la città.
Negli Spazi WeMi, punti d’incontro e orientamento dove operatori qualificati aiutano i cittadini a trovare le soluzioni più adatte a rispondere ai bisogni di benessere e cura personale e familiare gestiti da associazioni e cooperative sociali che collaborano con il Comune di Milano, si terrà Goditi il tuo tempo, nel tuo quartiere: tre giorni di letture da sogno per bambine e bambini di tutte le età.
Venerdì 17 novembre alle 16.45 nella Biblioteca Venezia, Coloriamo i sogni: l’artista Edlira Myrselaj insegnerà semplici trucchetti per diventare piccoli artisti; alle 17.00 Bibliogiardino propone letture ad alta voce nel Giardino segreto della Biblioteca Villapizzone; ancora alle 17.00, in diretta sul canale Instagram di Qubì Barona, i ragazzi e le ragazze di QuBì Teens Barona intervistano Martina Recchiuti, giornalista e caporedattrice di Internazionale Kids, e Alberto Emiletti, giornalista, per scoprire come nasce un giornale per ragazzi e ragazze; alle 21.00 nella Biblioteca Civica Lino Penati, Marco Erba intervista la scrittrice Laura Bonalumi, che toccherà con delicatezza tematiche complesse quali lo stravolgimento interiore che comporta il primo amore, il rapporto genitori-figli, il senso di appartenenza.
Sabato 18 novembre alle 11.00 alla Centrale dell’Acqua, Valentina Gottardi e Maciej Michno terranno il Workshop Ronzante, rivolto ai bambini dai sei anni in su; sempre alle 11.00, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Donna, vita, libertà: le voci della rivolta iraniana sono anche le nostre: un dialogo tra la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra e la scrittrice Elisa Puricelli Guerra sulla condizione femminile in Iran, rivolto a un pubblico dai 12 anni in su; alle 15.00 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci ospiterà l’incontro con Amalia Ercoli Finzi, Elvina Finzi e Marta Meli, intitolato Due donne, due scienziate, un universo, rivolto a ragazzi dai dodici anni in su; sempre alle 15.00, a mosso si terrà Scoprire Milano dal finestrino di un tram (6-10 anni), con Lorenzo Biffi ed Elia Radico; ancora alle 15.00, al MUDEC – Museo delle Culture Randa Ghazy racconta la storia di sei eroine che si sono opposte con coraggio e determinazione al giogo del patriarcato e del colonialismo. Paola Cosmacini e Maria Eugenia D’Aquino saranno protagoniste dell’incontro La ragazza con il compasso d'oro. La straordinaria vita della scienziata Émilie du Châtelet, alle 17.30 da PACTA . dei TEATRI, Salone via Dini; alle 18.00 nella Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano (Centro Culturale Cascina Grande) verrà inaugurata la mostra Sogni di carta. La magia nei libri pop-up, un viaggio dalle origini ai giorni nostri dedicato ai libri tridimensionali e animati, con la partecipazione di alcuni dei più affermati autori, autrici e paper engineer; la mostra rimarrà aperta fino al 10 febbraio 2024.
Domenica 19 novembre alle 10.30 alla BIblioteca Sormani, spazio anche ai temi legati ai social con Big Nate. La scuola nell’era di TikTok: sopravvivere all’ansia da prestazione con autoironia e fiducia in se stessi, con Valentina Brioschi e Federica Solca. Alle 11.00 la Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi ospiterà l’incontro Una tana tutta per me!, con Loredana Baldinucci, rivolto a bambini dai quattro anni. Marcello Duranti, Sandro Frera e Rita Pugliese saranno protagonisti dell’incontro Da grande voglio fare lo scrittore, alle 12.30 alla Biblioteca Sormani; ancora alle 12.30, alla Casa della Memoria, un dialogo lo storico Marcello Flores e lo scrittore Frediano Sessi, curatore dell’edizione definitiva del Diario di Anna Frank, alla scoperta di una giovane autrice piena di talento, empatia e ironia, che ci ha raccontato come, nel buio più completo, occorre accendere la speranza e credere in un mondo migliore. Alle 14.30 al Museo di Storia Naturale di Milano un incontro tra due grandi scrittori per ragazzi: Manlio Castagna e Katherine Rundell, che presenta la sua ultima serie di libri. Alle 15 Lissander Brasca, Simona Scuri e Roberta Sottile saranno protagonisti dell’incontro Pimpa in viaggio in Lombardia! che si terrà da Wow Spazio Fumetto; ancora alle 15.00 il Teatro Bruno Munari ospiterà Maria Cappello, Francesca Galafassi e Piroddi Angela, per l’incontro Le emozioni sono come i palloncini, per bambini dai tre anni in su.
Domenica 18 novembre, dalle 10.30 alle 12.30, alla Grande Fabbrica delle Parole si terrà anche il laboratorio I quadri raccontano le storie per bambine e i bambini che, attraverso un percorso narrativo tra i tesori del Museo del Novecento, proveranno a immaginare la storia nascosta dietro ai quadri. Il laboratorio sarà sottotitolato in italiano e tradotto in Lingua dei Segni Italiana, grazie al patrocinio del Pio Istituto dei Sordi. Prenotazione obbligatoria, info@grandefabbricadelleparole.it. Sempre alla Grande Fabbrica delle Parole, dalle 15.30 alle 17.00, Il mio libro dei sogni, laboratorio con l'artista Bimba Landmann, che accompagnerà le bambine e i bambini in un viaggio/laboratorio dentro ai loro sogni, misteriosi e unici, che verranno illustrati ed evocati con le parole (dai 7 ai 10 anni). Prenotazione obbligatoria, info@grandefabbricadelleparole.it. La Grande Fabbrica delle Parole ospiterà anche la mostra interattiva Liberi di sognare, visitabile sabato 18 novembre dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; e domenica 19 novembre dalle 10.30 alle 14.00. Per leggere i racconti dei bambini e delle bambine sui loro sogni, e sui desideri per il loro futuro e per il futuro del mondo. Ingresso libero. 

Infine, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 novembre, nel Cortile della Rocchetta al Castello Sforzesco, si terrà TiRiDì. Ti Ridico un Diritto: un contest di ri-narrazione e presentazione creativa dei libri sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promosso dal Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano, in collaborazione con il Sistema bibliotecario di Milano e realizzato da ABCittà.

Sono otto i progetti selezionati sul bando Ruralis di Fondazione Cariplo, rivolto alle organizzazioni private non profit attive nel territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Oltre 1,8 milioni di euro destinati alla valorizzazione dei sistemi agricoli e forestali locali e alla manutenzione del territorio, favorendo al contempo nuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa.

I progetti intendono contribuire a ridurre gli effetti del progressivo abbandono del territorio rurale e montano. Nel corso degli ultimi anni, si è assistito a questo fenomeno e a una modifica dei tratti caratteristici del paesaggio rurale. La drastica riduzione dei terreni destinati all’agricoltura ha conseguenze sull’aumento di diversi rischi di carattere ambientale e, in generale, sul degrado del patrimonio rurale.

Il ripristino e la valorizzazione di pratiche agricole e forestali multifunzionali, quali ad esempio le esperienze agroecologiche e di agricoltura sociale promosse dagli enti di terzo settore, possono rappresentare un’occasione di rigenerazione per il territorio e di contrasto ai processi di degrado ambientale, ma anche di sviluppo economico locale e inclusione sociale per persone in condizioni di svantaggio.

Il Bando Ruralis si inquadra negli obiettivi strategici che Fondazione Cariplo ha individuato per orientare l’attività filantropica 2023. La promozione e la creazione di nuove opportunità lavorative e l’accesso al mercato del lavoro sono infatti tra i principi chiave della Fondazione che, attraverso Bandi e altre iniziative filantropiche ha sostenuto progetti per favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo per persone in condizioni di svantaggio.

I progetti deliberati sono a questo link.

22 scuole coinvolte, 14 province raggiunte, oltre 400 attività dedicate a studenti, studentesse e personale docente: sono questi i numeri di azionamenti | Laboratorio di possibilità, il nuovo progetto per contrastare il fenomeno della dispersione e abbandono scolastico di Fondazione Cariplo, realizzato da Cariplo Factory e con il supporto di Evaluation Lab – realtà della Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore che si occupa di pianificazione strategica, monitoraggio e valutazione.

Le risorse messe a disposizione del progetto sono di 2 milioni di euro per realizzare un percorso biennale costituto da tre fasi consequenziali – denominate rispettivamente ispirazione, attivazione e partecipazione e progettate in ottica di open innovation per valorizzare le competenze STEM, le competenze trasversali e le pratiche artistiche e culturali, con un focus particolare sui cosiddetti “mestieri del futuro” e le nuove tecnologie. Oltre 100 divulgatori, giornaliste, artisti, artigiane, sportivi, scienziate, imprenditori, comunicatori, esperti del viaggio, enti no profit, e professioniste delle materie STEM entreranno nelle scuole accomunati da un unico obiettivo: supportare i giovani in un percorso di scoperta e consapevolezza.

Talk, dibattiti, spettacoli, laboratori, workshop e racconti di viaggio saranno realizzati con il coinvolgimento di oltre 50 partner per superare distanze geografiche e culturali, stimolando l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica e promuovendo attività di orientamento per la prosecuzione degli studi o l’ingresso nel mondo del lavoro, avviando studenti e studentesse verso occupazioni coerenti con i loro interessi e capacità.

Più di uno studente ogni dieci in Italia (12,7%) abbandona la scuola prima di concludere il proprio percorso di studi, mentre nove diplomati su cento (8,7%) non hanno maturato le competenze minime indispensabili per accedere all’università o al mondo del lavoro: un fenomeno endemico che condiziona gravemente non solo l’avvenire dei giovani, ma anche le prospettive di crescita e sviluppo dell’intero Paese.

Nato per favorire l’uguaglianza sociale e culturale – consapevoli che dalla qualità dell'esperienza scolastica dipenda la qualità della vita futura – il progetto azionamenti | laboratorio di possibilità (www.azionamenti.org) è volto a creare e ampliare le opportunità di realizzazione, crescita e partecipazione delle studentesse e degli studenti come fattore di sviluppo per le loro comunità e per il Paese.

“C’è una correlazione tra la qualità dell’istruzione e la qualità della vita futura delle persone. Sono sempre più evidenti le conseguenze legate all’abbandono scolastico, ai bassi livelli di educazione, o a un tipo di formazione che non riesce a valorizzare il potenziale dello studente. Con questo progetto vogliamo sperimentare un’iniziativa di contrasto alle disuguaglianze educative e desideriamo affiancarci alle scuole e ai ragazzi, per dare un contributo, offrendo loro occasioni per trovare la strada giusta. Sappiamo bene che ogni bambino, ogni giovane ha talento. Spesso questo non riesce ad emergere, con fallimento e frustrazione; a volte conduce in un vicolo cieco da cui i nostri giovani fanno molta fatica poi ad uscire. Servono scintille che azionino la mente dei nostri giovani perché possano immaginarsi pienamente realizzati nel futuro che li attende, ed ambire ad avere una collocazione nella società di domani, sentirsi parte di una società da costruire insieme. Dobbiamo guardare ai nuovi mestieri del futuro, così come a quelli che esistono oggi e non vengono considerati, ed offrire formazione adeguata. Servono percorsi specifici, mentori capaci che sanno far accendere la passione o farla emergere. Dobbiamo valorizzare gli insegnanti, che ogni giorno sono impegnati in questa missione. Serve l’impegno dei ragazzi, delle famiglie e della comunità educante, perché l’obiettivo è lo stesso per tutti: la piena realizzazione delle persone”- ha dichiarato Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo

Il progetto è stato volano, inoltre, per la formalizzazione di un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia che permetterà di instaurare un dialogo/lavoro congiunto sui temi della formazione, dell’orientamento scolastico e al contrasto alle disuguaglianze, in particolare per il recupero degli studenti che manifestano maggiori difficoltà.

“In tema di orientamento scolastico e contrasto alle diseguaglianze, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha scelto di cambiare paradigma adottando una Policy tesa a co-costruire Patti educativi con gli Attori che, come Fondazione Cariplo, condividono con l’Amministrazione la precisa volontà di dare risposte concrete alle variegate esigenze degli studenti e docenti lombardi. Il successo delle azioni di una governance efficace, infatti, si misura anche con indicatori che tengono conto della riduzione della distanza tra la Scuola e il territorio” ha dichiarato Luciana Volta, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

Le fasi

  • ISPIRAZIONE
    Per ingaggiare e stimolare i giovani attraverso l’incontro e il confronto con storie e testimonianze da cui trarre spunti, informazioni e idee per il proprio percorso futuro, scolastico e professionale, superando le distanze geografiche e culturali.
  • ATTIVAZIONE
    Per renderli protagonisti delle iniziative loro dedicate attraverso la partecipazione a un progetto comune riguardante i viaggi di istruzione che coinvolga la classe e gli insegnanti.
  • PARTECIPAZIONE
    Per coinvolgere studentesse e studenti per la realizzazione di un progetto concreto, visibile e misurabile.

Qual è lo stato di salute del Lago d’Iseo? A rivelarcelo è una ricerca condotta dai ricercatori ambientali dell’Istituto Mario Negri insieme agli studenti delle scuole secondarie di primo grado delle due sponde del lago, bresciana e bergamasca.

I risultati della ricerca saranno presentati in anteprima nella conferenza stampa “Reflections” in programma il 7 novembre alle ore 19:00 presso il Porsche Experience Center in Franciacorta, in Via Bargnana 2, a Bargnana (BS). Per la prima volta saranno visionabili anche le opere fotografiche scattate dall'artista Ieva Astrauskaite che ha documentato il percorso degli studenti con i ricercatori e la relazione tra la popolazione e il lago.

Nell’ambito della nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023, che vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana, l’Istituto Mario Negri ha deciso di offrire il proprio contributo alla narrazione della “città illuminata”.

Nel palinsesto “La città natura” che richiama al bisogno di un’attitudine consapevole da parte dell’intera comunità a preservare l’ambiente in cui viviamo, il problema dell’inquinamento ambientale da plastiche è diventato lo spunto per un percorso di collaborazione tra gli allievi della scuola secondaria di I grado e i ricercatori ambientali.

Gli studenti, insieme a un team multidisciplinare costituito dai ricercatori del Mario Negri e dell’Italian Institute For Planetary Health e dalla FIPSAS Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee Bergamo e Brescia hanno analizzato il rischio di inquinamento da microplastiche nelle acque superficiali del loro lago, un percorso che ha aperto una porta di interesse verso lo stato di salute del proprio territorio e di responsabilizzazione sui problemi ambientali.

Enrico Davoli, responsabile del Laboratorio di Spettometria di Massa dell’Istituto Mario Negri, ha coordinato il progetto: «L’intervento è stato realizzato con le scuole delle due sponde del lago, l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Iseo (Bs) e della scuola secondaria di primo grado di Predore (Bg). Dopo un lavoro preliminare con gli insegnanti e alcune lezioni preparative con i ragazzi in aula, i ragazzi si sono trasformati in ricercatori, vestiti con camici e dotati di tutta l’attrezzatura necessaria. Insieme abbiamo campionato l’acqua sulla spiaggia. I ragazzi avevano imparato in aula le procedure e hanno seguito passo per passo tutto il processo. Erano molto seri e concentrati. Hanno partecipato anche studenti con disabilità molto gravi che sono stati supportati dai loro compagni di classe. Poi i campioni raccolti dai ragazzi e quelli campionati da me con l’aiuto della FIPSAS, sono stati analizzati presso l’Istituto Mario Negri con il supporto esterno del CNR di Biella che collabora con l’Istituto Superiore di Sanità per le problematiche delle microplastiche nelle acque superficiali e del Prof. Saliu della Bicocca UNIMIB con cui abbiamo eseguito le operazioni in camera bianca per non contaminare i campioni, oltre ad alcune analisi delle plastiche. I ragazzi erano davvero coinvolti, hanno fatto un sacco di domande, si sono dimostrati molto interessati alla salute del loro lago che è una grande presenza nelle loro vite: molti vanno a pescare con i loro genitori e tutti mangiano il pesce.
Non avevo mai fatto un progetto nelle scuole come ricercatore, ma credo che questo abbia davvero raggiunto l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e la comunità sull’inquinamento da microplastiche. È un tema che va affrontato culturalmente a livello globale, dove ci sono enormi interessi economici in gioco e la sensibilizzazione della comunità non può prescindere dal coinvolgimento delle giovani generazioni».

Michele Parigi è il responsabile di plesso dell’Istituto comprensivo di Tavernola Bergamasca che ospita la scuola secondaria di primo grado di Predore che ha partecipato al progetto: «L’obiettivo, oltre a quello di sensibilizzare gli studenti sul problema delle microplastiche, era consentirgli di vivere una vera esperienza sul campo. Si sono dimostrati già molto curiosi durante le lezioni introduttive in aula in cui il dottor Davoli ci ha spiegato che cosa saremmo andati a fare e come l’avremmo fatto. Alle lezioni hanno partecipato anche i volontari della FIPSAS che hanno parlato ai ragazzi della realtà faunistica del lago e anche questo li ha molto coinvolti. I ragazzi, prima di questo progetto, sapevano che sul fondo del lago si depositano rifiuti ma non erano consapevoli del problema delle microplastiche e del fatto che possono finire nel nostro corpo facendo il bagno o mangiando i pesci e questo li ha molto colpiti.
Nel giorno della raccolta dei campioni, vestiti con il camice, erano davvero esaltati anche perché abbiamo fatto in modo che ognuno avesse un compito e che ognuno potesse partecipare attivamente alla raccolta.
È la prima volta che prendiamo parte a un progetto così strettamente legato alla ricerca scientifica, non perché non siamo consapevoli dell’importanza di affrontare le materie scientifiche con un approccio che non sia solo teorico ma purtroppo c’è un tema di fondi e di sicurezza per poter introdurre sperimentazioni. Questo progetto per noi è stata una grande occasione. E il fatto che avesse al centro proprio il nostro lago, un luogo che i ragazzini amano moltissimo, con cui hanno un rapporto diretto e continuo – noi dalla nostra scuola possiamo vedere il lago – è stato molto significativo per tutti»

Dopo questa serata di lancio, i risultati della ricerca e le fotografie saranno visionabili dal pubblico presso il Centro Culturale Sebinia di Sarnico (10- 12 novembre) e presso il Castello Oldofredi di Iseo (17-19 e 24-26 novembre). Reflections culminerà con la vendita delle opere a fine novembre per raccogliere fondi a sostegno della ricerca dell'Istituto Mario Negri.

Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana.

Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.

Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.

In Italia ci sono 8000 persone in attesa di trapianto ma sono solo il 55,3% gli italiani che hanno espresso la volontà sulla donazione di organi. Dietro questa percentuale ci sono comprensibili paure, resistenze, difficoltà, rifiuto di pensare la propria morte, ma anche mancanza di conoscenza sui temi della donazione di organi e del trapianto e scarsa fiducia nel sistema sanitario.

AIDO, Associazione Italiana per la Donazione di Organi, nasce a Bergamo il 26 febbraio 1973 e festeggia il suo cinquantesimo compleanno in coincidenza con Bergamo e Brescia capitale della cultura. Sceglie di farlo con il progetto speciale “Donare è vita”, che ha ricevuto il sostegno del bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

Antonio Sartor, amministratore del consiglio regionale della Lombardia di Aido racconta l’esigenza da cui nasce questo progetto: «Donare è vita vuole rispondere al bisogno di AIDO di promuovere la cultura del dono e rivitalizzare le sue sezioni comunali che hanno la necessità di connettersi di più al territorio di riferimento. Grazie al sostegno ricevuto grazie al bando di Fondazione Cariplo e delle Fondazioni di Comunità Bergamasca e Bresciana abbiamo potuto accedere a una nuova modalità di rappresentazione della nostra realtà che non avevamo mai sperimentato, come quella della produzione artistica e di entrare in contatto con figure e persone diverse. Abbiamo ideato un palinsesto di eventi co-creato con le sezioni AIDO comunali e con le associazioni giovanili del territorio per parlare dei temi del fine vita e sensibilizzare la comunità attraverso un linguaggio più accessibile e accogliente come quello artistico».

Lo spettacolo ideato dall’associazione Teatrale CaraMella, che debutterà il 21 Ottobre a Leno presso il Teatro Oratorio “San Luigi” è “Nel Tunnel” che mette in scena la storia vera di Ivano Saletti, il campione di ciclismo che ha ricevuto un trapianto di cuore e che non ha mai smesso di pedalare e vincere, anche dopo l’operazione.

«Quando mi hanno proposto di trasformare la mia storia in una piéce sono stato sorpreso, ma anche felice» racconta Saletti: «ho provato a ricomporla e l’ho scritta, poi ho dato tutti i miei appunti all’associazione CaraMella. Lo spettacolo si chiama “Nel Tunnel” perché io davvero quel tunnel l’ho percorso, in senso metaforico ma anche reale. Ho iniziato a correre in bici a sei anni, a 8 anni ero già un campione. Ma a 14 anni, improvvisamente dopo una gara in notturna il cuore ha iniziato a battere furiosamente e dopo poco è arrivata la diagnosi di “cardiomiopatia dilatativa” e il mio sogno della medaglia azzurra si è sgretolato. Ho iniziato una fase dell’esistenza fatta di defibrillatore, farmaci, ho avuto due arresti cardiaci dai quali sono stato salvato per un soffio e mi sono risvegliato col petto ustionato. Ci sono stati tanti giorni in cui non riuscivo nemmeno a fare le scale e dicevo a mia moglie “sono una cosa inutile, ti prego lasciami andare”.

Ero in lista per il trapianto di cuore ma sono stato convocato cinque volte e in ogni appuntamento c’era qualcosa che non andava. Poi finalmente a 35 anni sono riuscito a fare l’operazione, all’ospedale Niguarda di Milano. I medici mi hanno detto che da quel momento potevo fare una vita normale, ma non speravo che “normale” includesse anche il tornare a correre. E invece sì. Mio fratello mi ha regalato una nuova bici e ho iniziato a pedalare. Macinavo chilometri e gioia. Nel 2018, ai Campionati Europei per i trapiantati, ho vinto 3 medaglie d’oro e 2 d’argento e poi ho cominciato anche a correre e ho partecipato alla Oetzaler in Austria, la gran fondo più dura d’Europa, 235 km e 5500 metri di dislivello. Nel 2023 ho corso alla BAM-Brescia Art Marathon e ho concluso la gara entro le 4 ore. Adesso corro, pedalo e alleno i ragazzini in bici.

Questa nuova vita, questi sogni realizzati come la maglia azzurra, li devo al mio donatore e alla sua famiglia. Quando, dopo tanta attesa, mi hanno detto che il cuore che mi avrebbero trapiantato era quello di un ragazzo ho avuto delle esitazioni, non è facile accettare un cuore di un giovane che aveva davanti a sé una vita intera, io avevo già 35 anni. È stata mia moglie a convincermi, a farmi capire che la mia rinuncia non avrebbe cambiato il suo destino. Non so niente di lui, ma tutti i miei traguardi sono per lui. Nelle salite più faticose quando mi batte il cuore gli chiedo di darmi la forza, gli dico “Dai che arriviamo insieme”. Siamo io e lui».

Valentina Salerno è la regista di “Nel Tunnel”: «Il diario di Ivano era una sorta di cronaca degli accadimenti più importanti della sua vita, non era un racconto emotivo, ma la storia di uno sportivo, tutta la sua vita è la metafora di una corsa, una sfida tra tornanti, fughe, salite, discese, trionfi. Vissuti in modo molto contenuto perché nel diario c’è la voce di suo padre che da bambino gli dice “Non alzare le braccia quando vinci, resta umile”. Poi questa pedalata frenetica si ferma perché il cuore si ferma e c’è il tempo dell’attesa, dove Ivano vede scorrere il paesaggio ma ha anche la fortuna di conoscere sua moglie e innamorarsi. E poi arriva questo dono che però è anche drammatico, perché coincide con la morte di un ragazzo in un incidente; nel diario di Ivano ci sono tante lettere sospese, scritte e mai mandate ai genitori di questo ragazzo. Dopo la donazione, la bici torna ad accompagnarlo e farlo vincere, ma con un nuovo peso, quello della persona che gli ha fatto questo dono. Questo diario preziosissimo è stato il punto di partenza della scrittura drammaturgica. Lo spettacolo è un monologo recitato da un giovanissimo attore del territorio che interpreta Ivano: Michele Manenti. Ma in realtà è un dialogo attore-bicicletta perché in scena c’è la bicicletta che non è solo un elemento scenografico ma è parte del racconto, protagonista insieme a Ivano».

Ivano Saletti non ha mai incontrato la regista e l’attore: «Mi hanno chiesto se desideravo leggere il testo della pièce in anteprima ma ho detto di no, voglio ascoltarla anche io per la prima volta come gli spettatori, godermi l’emozione pura della sorpresa».

“Nel Tunnel” si realizza grazie al contributo della Fondazione Comunità Bergamasca, che ha condiviso con convinzione l’iniziativa, come spiega il presidente Osvaldo Ranica: «Ogni anno, grazie ai trapianti d'organo, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena. Chi riceve un trapianto riceve in dono, di fatto, una vita nuova. La donazione degli organi è una scelta di straordinario altruismo; una scelta però che si matura solo generando consapevolezza. Per farlo, AIDO promuove eventi, iniziative, campagne di informazione e sensibilizzazione, rivolgendosi soprattutto ai più giovani. Comunicare con il linguaggio dell'arte è certamente più efficace, avvicina e coinvolge maggiormente il pubblico. Promuovere la cultura della donazione è l'obiettivo del progetto di AIDO, che Fondazione condivide e sostiene con convinzione. Solo se adeguatamente informati si potrà scegliere con consapevolezza di fare la propria parte".

Intesa Sanpaolo avvia la quarta edizione del Corso executive in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate” per favorire la crescita delle competenze dei professionisti che operano nel settore come elemento qualificante del sistema culturale italiano.

La prime tre edizioni, realizzate dal 2021, hanno suscitato uno straordinario interesse con quasi 1.500 domande di iscrizione e si sono concluse con 97 diplomati.

Con queste premesse, Intesa Sanpaolo ha deciso di proporre una quarta edizione del Corso, nato dall’esperienza acquisita negli anni con Progetto Cultura, il programma della Banca che tutela, gestisce e valorizza le collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo formate da oltre 35 mila opere, le Gallerie d’Italia con i musei a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, l’Archivio Storico del Gruppo, il progetto Restituzioni.

Il Corso è realizzato da Intesa Sanpaolo con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e Digit’Ed e ideato con il contributo scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, l’istituto internazionale per la formazione, la ricerca e gli studi avanzati nell'ambito delle competenze del Ministero della Cultura. L’iniziativa aggiunge un tassello importante alle attività filantropiche realizzate in ambito culturale dalle fondazioni Cariplo e Compagnia di San Paolo, che ogni anno mettono a disposizione ingenti risorse per progetti sul territorio per la valorizzazione e la promozione dei beni artistici e architettonici. Anche il miglioramento delle competenze di chi opera in questo ambito rientra tra gli obiettivi delle fondazioni, così come l’accesso a opportunità culturali, soprattutto nei confronti di quel pubblico e di quelle persone che di solito non hanno occasione o mezzi per avvicinarsi o fruirne.

I temi trattati prevedono l’inquadramento del management culturale in ottica CSR, il contesto giuridico istituzionale in Italia e all’estero, la relazione pubblico-privato e le nuove forme di partnership, le prassi innovative di heritage management, il collection management in ambito privato e aziendale, la dimensione economico-finanziaria e contabile dei beni e delle attività culturali, le strategie di valorizzazione e di ampliamento della fruizione di patrimoni corporate e privati, il project management e i principali trend dell'innovazione tecnologica e le ricadute nel settore culturale.

Il Corso, sotto la regia organizzativa di Digit’Ed, è coordinato dal prof. Guido Guerzoni, docente dell’Università Bocconi di Milano. Le lezioni sono tenute da accademici di atenei italiani, manager della cultura e d’impresa, direttori e funzionari museali.

Una faculty che comprova la stretta relazione tra il settore pubblico e il comparto privato quale leva fondamentale di sviluppo ed elemento qualificante per le politiche di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali.

L’iniziativa consolida il progetto ACADEMY di Gallerie d’Italia, un ulteriore impegno di Intesa Sanpaolo verso il mondo dell’arte e della cultura orientato alla formazione di professionisti specializzati in uno dei settori più attivi e caratterizzanti per il Paese.

Il Corso si rivolge a laureati con esperienza lavorativa di almeno due anni, preferibilmente nella gestione di musei, archivi e patrimoni artistici di imprese e privati con l’obiettivo di accrescerne le capacità manageriali e le relazioni con il territorio. Durerà 4 mesi, dal 9 febbraio al 25 maggio 2024, e si terrà in presenza alle Gallerie d’Italia a Milano e a Torino. Le lezioni in aula si terranno il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 18.30 per un totale di nove fine settimana alternati a webinar (lunedì o venerdì dalle 16.30 alle 19). Il Corso, in lingua italiana, è composto da cinque moduli didattici per un numero complessivo di 144 ore di lezione in presenza, e 18 ore in modalità webinar oltre a learning object fruibili in autonomia. I contenuti digitali saranno erogati tramite la piattaforma di e-learning della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, partner scientifico del corso.

La didattica prevede anche la realizzazione di un project work durante il Corso e sarà integrata da visite studio di luoghi d’arte, istituzioni culturali, patrimoni aziendali e musei in tutta Italia. Le visite si terranno durante tutto il 2024 e il calendario sarà disponibile all’avvio del Corso. Sono disponibili 8 borse di studio erogate da Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e dalla Fondazione Cariplo.

Informazioni e costi sul sito formazione.digited.it/ dove è possibile compilare la richiesta di iscrizione alle selezioni del Corso a partire dal 9 ottobre 2023 al 15 novembre 2023.

 

Digit’Ed nasce dalla fusione di Intesa Sanpaolo Formazione S.p.A. e Altaformazione (società̀ specializzata in formazione digitale con oltre 20 anni di esperienza) ed è oggi il più grande polo della formazione in Italia e uno dei maggiori player del settore a livello europeo. Può contare su 400 professionisti, 1.000 progetti di formazione costruiti su misura ogni anno, una library contenente 10.000 titoli formativi digitali, oltre 400 corsi e master a catalogo, un network di 1.200 docenti di estrazione manageriale e accademica, più di 250 mila persone formate ogni anno per oltre 5,5 milioni di ore di formazione erogate.

Nell’ambito del progetto AgriECO, finalizzato alla promozione della transizione ecologica dei sistemi agroalimentari, Fondazione Cariplo e Consulta Nazionale Distretti del Cibo promuovono la Scuola dei Distretti del Cibo: sei incontri per interrogarsi e confrontarsi sulle collaborazioni tra città e campagna, sull’innovazione e il trasferimento delle conoscenze, sulle pratiche di gestione dell’acqua, sui servizi ecosistemici e le opportunità dell’agrisolare e le comunità energetiche. 

Gli appuntamenti, a partire dal 10 novembre, si svolgeranno sia online che in presenza a Milano e sono aperti a tutti gli operatori dei Distretti del Cibo.

Maggiori informazioni nel programma allegato. Iscrizioni a questo LINKL’iniziativa è promossa in collaborazione con Pares e CTN – Centro Tecnico Naturalistico. 

Programma

Incontri in presenza e online presso Fondazione Cariplo, via Manin 23, Milano – Sala Tiepolo 

A seguire pranzo a buffet 

Gli incontri si svolgono anche sulla piattaforma Zoom 

  • 10 novembre 2023, 10.00-13.00 – Distretti del cibo: strategie per lo sviluppo sostenibile 
  • 15 dicembre 2023, 10:00-13:00 – Distretti del cibo e Food Policy Urbane: la collaborazione tra campagna e città 
  • 12 gennaio 2024, 10:00-13:00 – Innovazione e trasferimento delle conoscenze 

Incontri solo online 

  • 26 gennaio 2024, 10:30-13:00 – Acqua e agricoltura: buone pratiche di gestione sostenibile nel contesto della crisi climatica 
  • 9 febbraio 2024, 10:30-13:00 – Servizi ecosistemici nei sistemi agroalimentari: buone pratiche e schemi di pagamento 
  • 23 febbraio 2024, 10:30-13:00 – Agrisolare, comunità energetiche: opportunità e impatti paesaggistici 

Registrati alla nostra newsletter.

per ricevere aggiornamenti.