Per completare la costruzione della cittadinanza europea serve anzitutto costruire vicinanza, condivisione di esperienze, appartenenza. Ma quali sono gli strumenti per consolidare questi percorsi?

 

A questa ed altre domande risponde Europea, serie podcast della Guida all’Europrogettazione, la piattaforma digitale gratuita sui programmi e fondi europei promossa e ideata da Fondazione CRT in partenariato con Acri e altre 7 fondazioni italiane (Fondazione CRC, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Perugia, Fondazione Cariverona, Fondazione CR Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano) con Filiera Futura.

 

Prodotta da Chora Media e condotta da Vitalba Azzollini, giurista ed editorialista esperta di temi comunitari, Europea racconta le comunità d’Europa, e come queste cooperano nel costruire la propria identità e cittadinanza grazie ai progetti e ai fondi dell’Unione Europea.

 

Quattro puntate da circa 20 minuti ciascuna per 4 buone pratiche che raccontano come cittadini e cittadine d’Europa possano contribuire attivamente alla costruzione dell’identità comunitaria, grazie anche all’accesso ai fondi europei e agli strumenti forniti dalla Guida all’Europrogettazione.

 

Ogni puntata è dedicata a un luogo, a una dimensione cittadina, locale, di quartiere, e al suo percorso per inserirsi nel più ampio contesto europeo partendo da bisogni comuni e metodi innovativi per farvi fronte.

 

Si inizia con il viaggio a Porta Palazzo, nel cuore multietnico di Torino. Qui, Vitalba incontra Antonio Damasco, antropologo, attore e direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, un ente di promozione sociale che punta a reinventare forme di socialità a partire dalle esigenze dei quartieri e dei suoi abitanti. Tra queste le Portinerie di Comunità, presidi urbani di ascolto e cura del territorio che portano avanti l’eredità del progetto europeo Specially Unknown.

 

Nella seconda puntata Vitalba incontra Marta, insegnante in un piccolo comune della Comunità Valenciana, in Spagna. Un contesto difficile, dove esclusione sociale, isolamento e abbandono scolastico fanno parte della quotidianità. Marta racconta come una grossa mano le sia arrivata da un piccolo paese della provincia di Cuneo, Ceva, e dal suo innovativo progetto di orientamento precoce.

 

Il terzo episodio si sposta a Palermo, una città bellissima, che però è anche la città più trafficata d’Italia. Protagonista è Domenico Schillaci, ingegnere, che ha fondato MUV, una piccola ma rivoluzionaria realtà dedicata alla mobilità sostenibile, che ha diffuso il suo metodo in tutta Europa… giocando.

 

E infine si possono unire scienza e teatro? Sicuramente sì, secondo Andrea Brunello, fisico, attore e fondatore di Arditodesìo. Una piccola impresa culturale con base a Trento, che cerca connessioni tra il teatro e la scienza, tra la divulgazione e l’arte. La quarta puntata esplora come arte e scienza spesso possano andare a braccetto in quanto entrambe pilastri che tengono insieme la nostra società.

 

Europea è disponibile a partire dal 28 giugno sulle principali piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast).

 

Ascolta Europea: https://bit.ly/3JzBsuv

 

La Guida all’Europrogettazione è un prodotto editoriale digitale e gratuito per orientarsi, formarsi e rimanere aggiornati rispetto al complesso mondo dei fondi e dei programmi europei.

Promossa e ideata dalla Fondazione CRT, è diventata negli anni un progetto nazionale con l’adesione di Acri, di altre sette Fondazioni italiane: Fondazione Cariplo e le Fondazioni CR Bolzano, Cuneo, Firenze, Perugia, Verona, Trento e Rovereto e di Filiera Futura. Nel corso degli anni la Guida ha infatti registrato un crescente successo ed è diventata un punto di riferimento in Italia su questa materia.

 

Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon, dopo il successo delle due precedenti iniziative di finanziamento hanno rinnovato l’Alleanza per investire in una ulteriore iniziativa congiunta volta a promuovere la ricerca di base per sostenere progetti incentrati su aspetti di malattie rare che sono in gran parte sconosciute o scarsamente comprese. Grazie a questa Alleanza, Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon sono lieti di annunciare la terza "Joint Call for Applications" volta a finanziare lo studio di geni/famiglie geniche, proteine e molecole di mRNA la cui funzione è sconosciuta nel campo delle malattie rare, di origine genetica e non.

La ricerca di base, in particolare nell’ambito delle malattie rare, è ancora oggi un ambito orfano di investimento ma rappresenta un apripista per lo sviluppo di conoscenza chiave anche per la ricerca applicata nel campo di patologie più frequenti: sono quindi considerate un banco di prova fondamentale da cui partire per aumentarne la conoscenza e favorire lo sviluppo di nuove terapie.

Inoltre, l’analisi della letteratura scientifica ha evidenziato la tendenza di ricercatori e agenzie di finanziamento a focalizzarsi su una porzione limitata del genoma. I geni più studiati non necessariamente sono anche i più significativi: talvolta la scelta di studiare un gene invece che un altro è semplicemente legata alla tempistica della sua scoperta. Esistono quindi numerose regioni non codificanti del DNA e set di geni con relativi mRNA e proteine la cui funzione è ancora sconosciuta, che potrebbero avere un ruolo potenzialmente importante all’interno di pathway molecolari, meccanismi fisiologici e patologici.

La Call intende sostenere progetti di ricerca di base incentrati sullo studio di geni/famiglie geniche, proteine e molecole di mRNA la cui funzione è conosciuta nell’ambito delle malattie rare[1], di origine genetica (sia monogenica che poligenica) e non genetica. Il termine sconosciuto si riferisce a bersagli per i quali non sono note informazioni sulla struttura, sulla funzione e sulla interazione con molecole e farmaci. Sulla base della classificazione sviluppata dall'Illuminating the Druggable Genome Knowledge Management Center (IDG-KMC), questi bersagli sono definiti come Tdark. I ricercatori devono verificare la classificazione del bersaglio che intendono studiare al link https://pharos.nih.gov/: il target proposto dovrà essere classificato come Tdark alla scadenza del Bando.

Sebbene l’associazione del Tdark con la malattia non deve necessariamente essere già stata dimostrata o pubblicata, gli Applicant devono giustificare con precisione il razionale per cui il Tdark è stato scelto in relazione ad una specifica malattia.

I progetti ammissibili alla Call dovranno focalizzarsi sui seguenti aspetti genetici:

  • geni associati a malattie rare la cui funzione è completamente o in gran parte sconosciuta
  • un genotipo, fenotipi clinici multipli
  • modificatori genetici.

La Call NON supporterà le applicazioni focalizzate su:

· Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), in quanto opportunità di finanziamento per la SLA sono disponibili attraverso AriSLA (http://www.arisla.org/), una Fondazione dedicata e supportata da FC and FT.

· Non-coding RNA (miRNA, lncRNA etc.)

I dati preliminari non sono obbligatori.

Alla Call possono partecipare sia progetti presentati da una singola organizzazione sia progetti in partenariato con un budget massimo di 250.000 Euro. Le organizzazioni, capofila e partner, devono essere enti di ricerca italiani non profit, pubblici o privati.
Possono applicare alla Call anche ricercatori che hanno in corso finanziamenti da parte delle due Fondazioni ma non i finanziati delle due precedenticall congiunte. Qualora l’Application sia già stata presentata nelle due call precedenti non è possibile applicare nuovamente.

I ricercatori affiliati agli istituti di ricerca di Telethon (TIGET, TIGEM e DTI) non sono ammissibili.

Deadline

Il testo della Call e le rispettive linee guida sono disponibili sui siti delle Fondazioni.
Termine per la presentazione della domanda: 27 Settembre 2023

Per ulteriori info: telethonjointcall@fondazionecariplo.it


[1] Una malattia è definita "rara" quando la sua prevalenza, come numero di casi presenti su una data popolazione, non supera una soglia stabilita. Nell'UE la soglia è fissata allo 0,05% della popolazione, ovvero 5 casi su 10.000 persone. Le malattie ammesse a questo bando devono essere presenti nel database Orphanet (https://www.orpha.net).


 

Dal 26 giugno al 30 giugno sarà esposta a Milano, nell’atrio dell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono, la mostra La via dell’Esychia, una raccolta di scatti realizzati da Eliana Gagliardoni che racconta la vita di chi ha scelto la solitudine e il silenzio. La mostra sarà inaugurata il 26 giugno alle 11 alla presenza dell’Autrice, con interventi della prof.ssa Marina Benedetti (Docente di Storia del Cristianesimo dell’Università degli Studi di Milano), di Gianni Borsa (Presidente Azione Cattolica Ambrosiana), di Paolo Danuvola (Cooperativa IN DIALOGO – Cultura e Comunicazione) e con la partecipazione di alcuni degli eremiti protagonisti della mostra.

Il senso della mostra è quello di far conoscere una realtà di nicchia ma carica di messaggi per l’attualità, e allo stesso tempo proporre qualche interrogativo e provocazione rispetto al ritmo della città, a partire da quella milanese e ambrosiana, che per antonomasia è realtà di vita accelerata immersa fra i rumori. La scelta della location non è casuale: l’Università frequentata da tanti giovani nel centro del capoluogo lombardo. Dimentichiamo però l’immagine stereotipata dell’eremita. Oggi queste persone rappresentano un punto di riferimento per i tanti visitatori che li raggiungono nei loro eremi. Qui nascono relazioni e scaturiscono momenti di confronto e crescita, occasioni di dialogo e di meditazione: un tesoro per chi torna a casa dopo aver fatto questa esperienza e aver conosciuto queste persone che hanno scelto l’esichia, che in greco significa “immobilità, riposo, quiete, silenzio”, “mantenere la calma”.

Dopo il primo incontro avuto con Don Raffaele Busnelli dell’Eremo della Breccia ho realizzato che tutti coloro che avrei successivamente conosciuto sarebbero stati individui ben lontani dall’ordinarietà, uomini e donne veri, autentici, cristallini; con uno spazio interiore accogliente ancor più vasto e sorprendente di quei bellissimi panorami ammirabili dai loro eremi,” ha raccontato l’autrice Eliana Gagliardoni.

L’iniziativa ha avuto il patrocinio e il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Con il Sud, Azione Cattolica di Milano. Si tratta di un progetto realizzato grazie alla Cooperativa IN DIALOGO – Cultura e Comunicazione, che ha coordinato le attività, che oltre alla mostra prevedono anche una pubblicazione e una repository sul sito internet dedicato. Alla pubblicazione hanno contribuito anche Arnoldo Mosca Mondadori, scrittore e presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.

In una città sempre di corsa, dove la dimensione religiosa diventa minoritaria, proporre un incontro con l’eremita può sembrare una provocazione” commenta Paolo Danuvola (Cooperativa IN DIALOGO – Cultura e Comunicazione): “E in parte lo è, perché vorrebbe risvegliare la ricerca di spiritualità che talvolta si affaccia nel cuore e nella mente di molti e proporre una riflessione sul senso della vita. Riflessione tanto più richiesta in un cambio d’epoca, fra ambiente da tutelare e intelligenza artificiale da governare. Una provocazione dove anche il silenzio ha un suono, che ti costringe a indagare nel profondo.”

La mostra

La mostra si compone di 36 immagini che ritraggono 12 eremiti in un simbolico viaggio itinerante in Italia:  

  • Don Raffaele Busnelli Eremo della Breccia – Val Varrone – Alpe Gallino (LC)
  • Suor Mirella Muià Eremo dell’Unità – Santa Maria in Monserrato (RC)
  • Don Cristian Leonardelli Eremo della Valle Benedetta (LI)
  • Don Fulvio Calloni Eremo di Capraia – Sillico di Garfagnana (LU)
  • Viviana Maria Rispoli Eremo di Savigno (BO)
  • Fratel Benedetto Eremo di Santa Maria ad Martires – Calomini (LU)
  • Suor Concetta Giordano Eremo di San Martino in Vignale (LU)
  • Suor Federica Cornacchia Eremo di Varano – Fabriano (AN)
  • Suor Maria Laura Guariento Eremo Myriam – Niardo (BS)
  • Frédéric Vermorel Eremo di Sant’Ilarione – Cauolonia (RC)
  • Antonella Lumini Eremita di città (FI)
  • Suor Paola Biacino Eremo Pra’d Mill – Bagnolo (CN)

La mostra si propone di rispondere ad alcuni interrogativi: qual è il motivo che spinge alla scelta dell’eremo? Perché persone che conducono vite ordinarie, talvolta in carriera, scelgono di guardare il mondo da una prospettiva insolita? Nella nostra società il silenzio resta un’utopia per pochi o può diventare uno spazio personale del quotidiano per molti? In un tempo di apparenze e di interferenze costanti, come riscoprire il valore di quella interiorità spesso invocata? Nella secolarizzazione con crisi delle religioni c’è ancora spazio per la spiritualità? Oltre che parlarne, quanto risulta utile conoscere e vedere esperienze? Cosa può dire l’esperienza di eremo all’individuo ancora oggi, in un momento in cui dal web ci si sta dirigendo verso l’intelligenza artificiale?

La mostra sarà visitabile dal 26 al 30 giugno dalle ore 8.30 alle ore 19.30.

L’autrice

Eliana Gagliardoni nasce a Milano nel 1964. Conclusi gli studi, a 19 anni si trasferisce a Londra. Rientrata in Italia, fonda un’agenzia che fornisce video troupe per riprese in esterno, collaborando con diverse e importanti emittenti televisive. Sarà un’importante e formativa esperienza nel volontariato con i malati di Alzheimer a ispirarle, nel 2015, il desiderio di dedicarsi a un primo progetto fotografico sul volontariato che chiamerà ‘Cuori in Volo’, che darà vita a una mostra itinerante patrocinata dal Comune di Milano. Grazie a questo progetto fotografico, nel 2017 verrà premiata a Palazzo Marino dall’Associazione FIDAPA con una targa Award al merito. Nel 2019 si dedica a un nuovo progetto dal titolo ‘Un mondo dentro’, un inedito racconto, svelato attraverso le immagini, di un insospettabile parallelismo tra clausura e carcere femminile. La mostra verrà esposta nella sala dell’antico Oratorio della Passione, adiacente alla Basilica di Sant’Ambrogio, dove riscuoterà un notevole interesse da parte di un vasto pubblico.

Nuove risorse per 1,8 milioni di euro da destinare a 12 giovani talenti di università ed enti di ricerca italiani. Fondazione Cariplo e Fondazione CDP rinnovano la collaborazione avviata lo scorso anno e lanciano un nuovo bando dedicato all’eccellenza scientifica per contribuire allo sviluppo del sistema nazionale della ricerca attraverso progetti innovativi sui temi di più stringente attualità che spaziano dalle scienze della vita alle scienze fisiche ed ingegneristiche, fino alle scienze umane e sociali.

L’iniziativa è rivolta ai ricercatori ammessi alla seconda fase di valutazione delle competizioni Starting Grant e Consolidator Grant 2022 promosse dall’European Research Council (ERC), l’organismo istituito dalla Commissione europea che sostiene la ‘ricerca di frontiera’, e prevede la selezione di 12 progetti, che riceveranno ciascuno un contributo massimo di 150mila euro.

Grazie alle risorse messe a disposizione dalle due Fondazioni, i ricercatori vincitori del bando avranno la possibilità di consolidare le proprie competenze e la propria ricerca con attività finalizzate a rafforzarne i profili in vista delle successive iniziative promosse dall’ERC, come ad esempio esperienze all’estero e missioni, ampliamento dei gruppi di ricerca e pubblicazioni scientifiche.

Fondazione Cariplo e Fondazione CDP confermano la volontà di favorire l’indipendenza e la maturità scientifica dei giovani talenti italiani e, con questa seconda edizione del bando, aumentano l’impegno per promuovere l’eccellenza investendo sul capitale umano.

“Sostenere la ricerca italiana è un imperativo fondamentale per permettere al nostro Paese di continuare ad affrontare con strumenti di qualità le sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico fino alla tutela della salute”, ha dichiarato il Presidente di Fondazione CDP Giovanni Gorno Tempini. “Allo stesso tempo, è necessario promuovere un circolo virtuoso in cui si favoriscono lo sviluppo delle competenze e la crescita del nostro capitale umano, che da sempre eccelle in questo ambito”.

Questa iniziativa si inserisce tra quelle promosse da Fondazione Cariplo nel campo della ricerca; ogni anno, in media, oltre 10 milioni di euro vengono destinati ad attività in diversi ambiti: supporto alle carriere dei giovani ricercatori, la data science, l’economia circolare fino al sostegno della ricerca per le malattie rare, di cui pochi si occupano”, ha detto Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo. “La collaborazione con la Fondazione CDP punta ad aggiungere un tassello: aiutare i nostri ricercatori ad entrare in un ambito internazionale, dove portare competenze e al tempo stesso acquisirne. Il tutto a vantaggio dell’intero sistema”.

Il testo del Bando è disponibile sui siti internet delle due Fondazioni: Fondazione Cariplo e Fondazione CDP.

Il termine per la presentazione della domanda è il 26 luglio 2023.

Si sono aperte il 15 giugno le iscrizioni per l’ottava edizione di #ioleggoperché, la grande iniziativa sociale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) che punta a rafforzare nella quotidianità dei ragazzi l’abitudine alla lettura attraverso la donazione di nuovi libri alle biblioteche scolastiche.

In programma dal 4 al 12 novembre, #ioleggoperché ha rinnovato radicalmente il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche italiane con quasi 2,5 milioni di libri nuovi in sette anni in tutta Italia. Un bisogno più che mai attuale se si considera che più di un quarto delle scuole italiane che hanno partecipato al progetto negli anni scorsi dichiarava di non avere ancora al proprio interno una biblioteca scolastica prima dell’arrivo dei libri di #ioleggoperché (qui la sintesi dell’indagine).

L’iniziativa è resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con tutta la filiera del libro (Associazione Librai Italiani, Associazione Italiana Biblioteche e Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai), con il supporto di Fondazione Cariplo, con il patrocinio di SIAE e con il coinvolgimento di librerie, biblioteche, media, tutte le tv (Rai, Sky, La7, Mediaset TgCom24) e dei privati cittadini: insieme ancora una volta per arricchire le biblioteche delle scuole italiane e per formare, insieme, i lettori di domani. AIE, attraverso gli editori associati, contribuisce con una donazione di 100.000 libri alle scuole partecipanti.

Sulla scia degli ottimi risultati della scorsa edizione, prosegue l’attività di #ioleggoperchéLAB, la piattaforma nazionale di sperimentazione attiva durante l’intero anno scolastico, dentro cui sviluppare nuove attività legate al territorio con l’obiettivo condiviso dell’educazione e promozione della lettura nelle scuole.
Grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo, prosegue e si rafforza così #ioleggoperchéLAB-NIDI, l’iniziativa ideata per avvicinare alla lettura la fascia dei piccolissimi (0-3 anni) e verificare l’effettiva ricaduta dell’azione di inserimento dei libri nei nidi in termini di stimolo su educatori e genitori. Quest’anno saranno invitati a partecipare ben 330 nidi (+ 35% rispetto allo scorso anno) selezionati nei contesti fragili della Lombardia e delle province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola (ambito di lavoro di Fondazione Cariplo).

Come tutte le scuole che si iscrivono sul sito www.ioleggoperche.it, anche i nidi selezionati potranno partecipare alla campagna di donazioni nazionale nelle librerie gemellate: dal 4 al 12 novembre, infatti, chiunque potrà donare un libro alle biblioteche delle scuole e degli asili nido iscritti.

Per i 330 nidi selezionati si conferma una nuova dotazione di dieci titoli, uguali per tutti, donati da AIE e Fondazione Cariplo e individuati da Nati per leggere, da utilizzare durante l'intero anno per sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Non saranno però solo i nidi individuati a beneficiare del progetto: anche quest’anno, nella pagina dedicata #ioleggoperchéLAB-NIDI (qui) sulla piattaforma di #ioleggoperché, saranno disponibili da novembre e per tutti i nidi italiani, dei video dedicati con spunti didattici e di formazione, a uso di genitori ed educatori, realizzati a cura dell’Osservatorio bibliografico Nati per leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino.

Continua anche #ioleggoperchéLAB – Calabria, in collaborazione con l’Università della Calabria, attraverso la sua direzione scientifica. L’obiettivo dell’iniziativa (qui) è affiancare alcune associazioni culturali del territorio e stimolare la creazione di nuovi modelli di promozione della lettura nelle scuole, proposti a partire proprio dalle realtà locali.

Librerie e scuole italiane (scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado e i 330 nidi selezionati) possono già iscriversi sulla piattaforma www.ioleggoperche.it.

#ioleggoperché è una iniziativa di AIE – Associazione Italiana Editori, resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e il patrocinio di SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori. Ha il sostegno di Mediafriends e Rai Per la Sostenibilità – ESG.

Abbiamo appreso con dispiacere della scomparsa di una persona che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo a lungo collaborato: Maria Caterina Marazzini.

Era entrata a far parte della Commissione Centrale di Beneficenza nel 2014. Faceva parte della famiglia Cariplo, con il suo impegno nelle attività della Fondazione Comunitaria Ticino Olona, a conferma della sua grande sensibilità ed attenzione nei confronti delle tematiche sociali e verso le comunità locali, che vedeva come il cuore pulsante delle relazioni e delle reti in cui le persone sono immerse. A Fondazione Cariplo, agli organi, ma anche allo staff ha messo a disposizione, oltre che la sua sensibilità, anche le competenze che aveva maturato sul fronte gestionale e manageriale.

Si interessava già in quegli anni degli aspetti legati alla povertà e alla programmazione socio-assistenziale, operando parallelamente con enti ed organizzazioni locali impegnate sul campo per affrontare i problemi quotidiani legati a questi ambiti, come ad esempio la Fondazione Franco Verga e la Fondazione Colombo Svevo. Un quadro complessivo di competenze e visioni maturate da prospettive diverse, anche con esperienze in ambito universitario, incentrate sulla ricerca e sulla didattica.

Aveva accettato di far parte degli organi della Fondazione Minoprio che opera per la formazione dei giovani a cui teneva molto.

Una persona cara che ha lasciato un bel ricordo in tutti noi.

Fondazione Cariplo lancia “InnovaWelfare”, il nuovo bando a sostegno delle iniziative che prevedono di innovare le risposte di welfare utilizzando le tecnologie e/o il digitale. Il nuovo strumento filantropico, a cura delle aree Servizi alla Persona e Ricerca scientifica e Trasferimento tecnologico, vede il supporto di Cariplo Factory e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA) e prevede uno stanziamento di 1.450.000 euro.

Il Contesto

Il welfare italiano si sta confrontando non solo con criticità ormai storiche, ma anche con sfide nuove, legate ai cambiamenti socio-demografici e alle conseguenze delle crisi internazionali in atto. Ad esempio, fenomeni come la decrescita della natalità e l’invecchiamento della popolazione stanno già innescando tensioni sulla tenuta del sistema e richiedono azioni urgenti in risposta all’evoluzione dei bisogni. Le nuove tecnologie e il digitale, se capaci di integrarsi con la dimensione relazionale/comunitaria, possono rappresentare lo strumento abilitante delle innovazioni e dei cambiamenti che il settore del welfare dovrà provare ad implementare.

Qui si inserisce il bando “InnovaWelfare” che nasce proprio con l’obiettivo di sostenere  l’innovazione  dei  servizi  facendo  leva  sul  potenziale  delle  nuove tecnologie.

Il bando mira ad accelerare la sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche e/o digitali per migliorare il benessere delle persone, in particolare quelle fragili, e si rivolge alle organizzazioni che stanno già lavorando in questa direzione. Le iniziative proposte dovranno quindi esplicitare la sfida oggetto dell’intervento e aver già individuato la soluzione da sperimentare.

“InnovaWelfare” è un bando con scadenza a due fasi:

  • 7 settembre 2023: fase 1, invio Proposte innovative
  • 1 febbraio 2024: fase 2, invio Progetti esecutivi

Tra la Fase 1 e la Fase 2 – da ottobre e gennaio – è previsto un percorso di affiancamento volto a fornire indicazioni e supporto alla definizione dei Progetti esecutivi che saranno oggetto di candidatura alla Fase successiva del bando.

Il bando è stato presentato con un evento in streaming lunedì 3 luglio alle 11 

RIVEDI LA PRESENTAZIONE

 

Parte il 17 giugno SLOW EMOTION, un viaggio spettacolo che collega Bergamo Brescia attraverso la Val Cavallina e il versante bresciano del Lago d’Iseo.

Un viaggio fisico, artistico ed emotivo pensato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nato con lo scopo di scoprire i tesori nascosti di queste terre, le periferie, i luoghi meno conosciuti e le storie inaspettate delle comunità che li abitano raccontate da insoliti autostoppisti performer.

Ognuna delle storie messe in scena è il risultato di una ricerca svolta sul territorio attraverso un percorso realizzato tra gennaio e marzo 2023 da operatori territoriali come educatori professionali, arte terapeuti, psicologi e operatori di teatro sociale he hanno raccolto testimonianze dirette degli abitanti dei territori coinvolti. I partecipanti hanno condiviso aneddoti locali, ricordi e racconti di vita personale, storie irriverenti o emotivamente toccanti.

Slow Emotion è stato sviluppato dall’Associazione Teatro ex Drogheria ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 – Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

Il viaggio-spettacolo di Slow Emotion si svolgerà in 8 repliche: quattro con partenza da Bergamo con arrivo a Brescia e altre quattro date con partenza da Brescia e arrivo a Bergamo. Le prime quattro date (Bergamo-Brescia) sono previste: sabato 17 giugno; sabato 24 giugno; sabato 1 luglio; sabato 8 luglio. Gli autobus partiranno da Bergamo alle 10.00 e arriveranno a Brescia alle 18.00.

Ai racconti e alle performance degli attori si alterneranno momenti conviviali: pranzo e merenda con prodotti del territorio e la visita guidata al Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo e il Museo d’arte contemporanea di Luzzana – Donazione Meli.

Sara Pessina, Teatro Ex Drogheria, è la drammaturga e direttrice artistica del progetto: «Slow Emotion è nato con l’idea di unire idealmente, ma anche fisicamente, le provincie di Brescia e Bergamo. Esiste l’autostrada naturalmente, ma anche questi 100 km che si snodano per due valli bellissime, la Val Sebino e la Val Cavallina, e che sono un percorso perfetto per mostrare le potenzialità e le bellezze di questo territorio. E questa è la parte più turistica, ma il viaggio nel bus vuole raccontare molto di più, è un viaggio antropologico e sociale ed è anche un po’ un viaggio nel tempo. Lo spettacolo è nato da un lungo percorso che è iniziato nell’inverno del 2022. Abbiamo realizzato venti laboratori insieme a una pedagogista e agli operatori sociali che sono entrati nelle loro comunità e hanno raccolto le storie delle persone. Si è aperto un vaso di Pandora: sono emerse così tante testimonianze che si potrebbero fare dieci spettacoli. Questi incontri hanno risvegliato memorie e hanno rinvigorito relazioni. Io con tutto questo enorme materiale mi sono chiusa in casa e ho scritto il testo di Slow Emotion che è fatto di dialoghi e monologhi intrecciati dal fil rouge del territorio. Ci sono racconti antichi e altri accaduti ieri. Le persone avevano urgenza di raccontare e, anche se vogliamo guardare al futuro, sono per forza di cose affiorate tante storie sul Covid, come era inevitabile qui perché questi luoghi sono stati segnati per sempre. Storie magari sentite tante volte, come quella che mi ha raccontato un marito la cui moglie è stata portata via con un’ambulanza con le sirene spente, storie di solitudine e isolamento, e anche tragedie lontane nel tempo, tante volte qui ci sono stati alluvioni e fenomeni atmosferici violenti che hanno portato distruzione. Come le storie legate alla leggenda della Sarneghera, il vento che nasce da Sarnico e che trasforma il lago in un mostro. Secondo una leggenda, è un fenomeno atmosferico legato alla morte di una ragazza che si è suicidata gettandosi nel lago per una delusione d'amore. Una donna anziana ci ha raccontato che sua cugina è morta un anno in cui la Sarneghera soffiava ancora più forte del solito e da allora non può più vedere il lago. Ma ci sono anche tante storie allegre, come quelle raccolte da un operatore a Provaglio d’Iseo che ha chiesto agli anziani e agli adolescenti quali erano i luoghi del paese per baciarsi. Ed è nata una mappa dell’amore che attraversa il tempo».

Come si svolge il viaggio-spettacolo?: «Un’attrice segue tutto il viaggio e farà da guida, gli altri attori, che sono tutti del territorio, compreso il regista Michele Segreto, salgono e scendono o sorprendono i viaggiatori alle fermate. E nel frattempo abbiamo fatto in modo che il racconto del viaggio-spettacolo di Slow Emotion arrivasse anche nelle città di Bergamo e Brescia con una serie di piccole, brevi e veloci incursioni performative alle pensiline e alle fermate dei mezzi urbani delle due città. Le abbiamo chiamate Fast Emotion: brevi momenti in cui gli attori raccontano pezzi dello spettacolo. Le avevamo ideate come un’operazione pubblicitaria, ma quello che è accaduto è che anche le persone che magari non compreranno mai i biglietti sono rimaste incantate.
E un’altra cosa bella che è successa è che gli autisti di “Arriva Italia”, la compagnia che gestisce la linea di autobus del territorio e che è il nostro Mobility Sponsor, ci hanno detto: facciamo tutti i giorni questo percorso, ma adesso lo stiamo scoprendo con occhi diversi, quelli delle persone».

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca ha detto: «Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante non solo per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori ma anche per quello sociale delle nostre comunità. Per questo, credo sia importante dire ancora una volta che ciò che ci sta a cuore come fondazione di comunità, più di quello che si realizzerà durante quest'anno straordinario, è ciò che resterà sui nostri territori quando i riflettori si saranno spenti. Se, come eredità della Capitale, resteranno legami più solidi e maggiore coesione sociale avremo centrato l'obiettivo. Tutti i progetti che abbiamo sostenuto vanno in questa direzione: promuovere crescita, benessere e sviluppo sostenibile per il territorio, di cui siamo un solido riferimento. Dalla città alla pianura, dalle valli alle montagne; per i più giovani, gli anziani e per quanti, spesso, restano ai margini: la 'cultura che cura' è quella che emancipa, che rende tutti protagonisti. È questa la cultura che ci interessa promuovere.
È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana».

Per maggiori informazioni e per partecipare: https://teatroexdrogheria.it/

Nel palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 nell’ambito “La città che inventa” va in scena «Un altro lunedì. Storie di acrobatica quotidianità per signore», lo spettacolo che racconta il percorso imprenditoriale di donne bergamasche ideato da Chiara Magri con la regia di Laura Curino.

Il progetto è stato sviluppato da Tartaruga Aps ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “CAPITALE DELLA CULTURA 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”. Al centro dello spettacolo, che viaggerà per tutto l’anno nelle provincie di Bergamo e Brescia (qui Il calendario delle rappresentazioni) l’esperienza di 12 imprenditrici del territorio che hanno prestato il loro racconto alle ideatrici del progetto. Le attrici Chiara Magri e Giulia Manzini danno voce e corpo alla vita lavorativa e privata di queste 12 donne. La sceneggiatura è nata a partire proprio dalle loro interviste e lo spettacolo è costituito da monologhi, uno per ogni imprenditrice.

Spiega Chiara Magri: «Il nome del progetto “Un altro lunedì” nasce da una sorta di mio corto circuito mentale su una canzone di Jovanotti che parla di disoccupazione (Sabato, sabato. È sempre sabato. Anche di lunedì sera. È sempre sabato sera. Quando non si lavora. È sempre sabato Vorrei che ritornasse presto un altro lunedì). Noi non parliamo di disoccupazione, ma del contrario. Però dopo la pandemia sentivo di voler raccontare una nuova visione e approccio al mondo del lavoro. Trovare un lunedì per andare a lavorare in una maniera diversa. E appunto femminile: e il lunedì fa pensare anche alla luna, un astro femminile».

«Le donne hanno una visione che contiene in maniera integra la persona, che non separa in maniera netta la vita privata e quella lavorativa, la loro capacità di fare e gestire attraversa lavoro e famiglia. E noi abbiamo disegnato una mappa da esplorare per restituire uno spettacolo dove la capacità di evolvere, la resilienza, l’invenzione del mondo femminile possano essere esempi illuminati per favorire una riflessione sulla produttività e l’innovazione nel mondo del lavoro». Le dodici imprenditrici del territorio che hanno prestato la loro storia al progetto (Maria Teresa Azzola – Interior And Industrial Design; Silvia Baldis – studio Baldis Restauri; Tiziana Barbiero – Teatro Tascabile di Bergamo; Federica Bisutti – Policrom Screens S.p.A.; Barbara Bona – Unipel – Bamafashion S.N.C. ; Nicoletta Ghirardi – Camiceria Agatex; Elena Lussana – Il Castelletto Azienda agricola; Maria Rauzi – Teatro Telaio Brescia; Manuela Ravasio – Business coach; Ida Rocca – Donna Impresa Confagianato; Norma Scandella – Sinergia Spa; Maria Balduzzi – Sinergia Spa) sono donne che hanno storie e carriere diverse ma, sottolinea Magri: «in questo momento sono in ufficio, sopra un ponteggio, in laboratorio, tra la polvere. Molte di loro lavorano in ambiti tradizionalmente maschili. Sinergia è un’azienda manifatturiera che si occupa di progettare e vendere macchinari di compressione dell’aria. Silvia Baldis dirige uno studio di restauro ma si arrampica ogni giorno sui ponteggi. Sono anche donne di età differenti, le loro storie attraversano più generazioni e questo ci sembrava bello, ma sono tutte in attività, non volevamo raccogliere testimonianze di quello che è stato fatto, ma di quello che si sta facendo». Selezionarle è stato un grande lavoro di ricerca condotto insieme al comitato di imprenditoria femminile della Camera di commercio e il CNA di Bergamo. «Quando le abbiamo contattate abbiamo trovato subito disponibilità ed entusiasmo e nessuna titubanza. Le abbiamo intervistate per ore insieme all’attrice Giulia Manzini e alla regista Laura Curino, che aveva già portato in teatro il mondo del lavoro con lo spettacolo Camillo Olivetti, alle radici di un sogno. Ci hanno raccontato storie molto diverse ma la parola che è venuta fuori più spesso e comune a tutte è stata relazione. La relazione che avevano con i loro dipendenti, persone che possono bussare senza timore alla loro porta se ne hanno bisogno. E relazione fra i lavoratori, a tutti i livelli. L’impegno costante per creare una sinergia che non separi l’azienda in compartimenti stagni. Alcune di loro hanno organizzato una mensa interna senza orari diversificati, come succede invece in alcune grandi aziende: chi costruisce i tubi si siede a tavola con gli ingegneri che li progettano. “Se non c’è relazione le cose non funzionano”, ce lo hanno detto tutte. E ce lo ha spiegato molto bene Nicoletta Ghirardi di Agatex “se in una catena di lavorazione di una camicia due persone hanno un sospeso fra di loro, la camicia non esce cucita bene”. Questo è il patrimonio prezioso di una visione femminile».

Alle dodici voci nello spettacolo sono affiancate altrettante opere di ritrattistica femminile (dieci delle quali presenti in Accademia Carrara): «Il valore aggiunto dei quadri sono le radici delle storie che raccontiamo. Sono tutti ritratti di donne del territorio o pittrici del territorio. Abbiamo scelto opere che potevamo legare alla storia delle nostre imprenditrici in modo simbolico. Le opere entrano in scena perché la situazione scenografica assomiglia allo studio da pittore, c’è uno spazio neutro che si riempie di opere e cavalletti». Ma nonostante l’iconografia così raffinata «il nostro è uno spettacolo pop. Va in scena anche in teatri dove può partecipare la signora del paese, noi speriamo di riuscire a comunicare con tutti». Una delle azioni del progetto, prevede infatti per l’inizio per l’inizio del prossimo anno scolastico, spettacoli dedicati alle scuole superiori. «In particolare, ci rivolgiamo agli istituti di formazione professionale, scuole spesso dimenticate, vogliamo incontrare ragazzi che il teatro non lo vedono. Un altro lunedì non è Il giardino dei ciliegi, non ci sono personaggi ma personalità, non parliamo di cose difficili ma di esperienze di vita e speriamo che possano aiutare i ragazzi possano a comprendere ruoli e responsabilità e sviluppare una coscienza del lavoro come un’espressione di sè».
 

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: «Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante non solo per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori ma anche per quello sociale delle nostre comunità. Per questo, credo sia importante dire ancora una volta che ciò che ci sta a cuore come fondazione di comunità, più di quello che si realizzerà durante quest'anno straordinario, è ciò che resterà sui nostri territori quando i riflettori si saranno spenti. Se, come eredità della Capitale, resteranno legami più solidi e maggiore coesione sociale avremo centrato l'obiettivo. Tutti i progetti che abbiamo sostenuto vanno in questa direzione: promuovere crescita, benessere e sviluppo sostenibile per il territorio, di cui siamo un solido riferimento. Dalla città alla pianura, dalle valli alle montagne; per i più giovani, gli anziani e per quanti, spesso, restano ai margini: la 'cultura che cura' è quella che emancipa, che rende tutti protagonisti. È questa la cultura che ci interessa promuovere. È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana».

Per info: il calendario degli spettacoli.

Giovedì 15 giugno è stato presentato Innovacultura, il nuovo progetto di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia per sostenere l’innovazione del settore culturale, con il supporto di Cariplo Factory e la collaborazione di Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore.

InnovaCultura ha l’obiettivo di sostenere istituti e luoghi della cultura per favorire nuove competenze e un ripensamento delle proprie attività, da sviluppare in chiave innovativa grazie all’avvio di partenariati con imprese attive nel settore culturale e creativo.

Cos’è Innovacultura

Frutto di un accordo tra le parti, reso possibile dalle comuni intenzioni programmatiche di supporto alle istituzioni culturali locali e alle imprese culturali e creative (ICC) attive sul territorio lombardo, InnovaCultura estende la positiva esperienza di InnovaMusei ad una più ampia platea di soggetti e operatori culturali: biblioteche, sistemi bibliotecari e archivi, siti UNESCO, aree e parchi archeologici e complessi monumentali non statali, oltre che ecomusei, musei, raccolte e sistemi museali riconosciuti.

In questa edizione, Regione Lombardia metterà a disposizione € 6.000.000,00 a valere sul PR FESR 2021-2027 per finanziare le imprese culturali e creative che svilupperanno progetti culturali innovativi, in partenariato con istituti e luoghi della cultura lombardi. Il bando, predisposto e approvato da Regione Lombardia, sarà gestito da Unioncamere Lombardia in qualità di Organismo intermedio.

Fondazione Cariplo impegnerà € 800.000, dei quali € 500.000 per la costruzione di un percorso di rafforzamento delle migliori ICC del territorio lombardo – realizzato con il supporto di Cariplo Factory – e € 300.000 per investimenti “impact” – realizzati con il coinvolgimento della Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore – a beneficio delle ICC che parteciperanno al percorso e che saranno ritenute più inclini a generare impatto sociale e culturale.

Il percorso progettuale è articolato e si sostanzia attraverso fasi successive, ciascuna coordinata in via prevalente da uno o più partner di progetto.

Una prima fase del progetto ha già visto il coinvolgimento degli Istituti e dei luoghi della cultura lombardi tramite una manifestazione di interesse promossa da Regione Lombardia per identificare e raccogliere le necessità di soggetti intenzionati ad innovare la propria offerta culturale, in modo da favorire possibili collaborazioni con Imprese culturali e creative (ICC).

Dal 15 giugno al 4 settembre 2023 sarà pubblicata una Call volta a selezionare le ICC di dimensioni micro-piccola e media – attive da almeno un anno sul territorio lombardo -specializzate nello sviluppo di prodotti e servizi a carattere innovativo in grado di fornire a Istituti e luoghi della cultura soluzioni nuove per arricchire la propria offerta e per migliorare e diversificare l’esperienza dei pubblici; seguirà un percorso di accelerazione e rafforzamento delle ICC selezionate, un Match-Making Day e azioni di Impact Investing, fino al bando che finanzierà i progetti più innovativi.

Per partecipare: www.cariplofactory.it/progetti/icc-per-innovacultura

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