Cariplo per il progetto “Frate Francesco 2023-2026. Centenari francescani in Lombardia”
Mese: Marzo 2023
“Frate Francesco 2023-2026. Centenari francescani in Lombardia” è il progetto sostenuto da Fondazione Cariplo, che nel triennio 2023-2026 costituirà un’occasione preziosa per conoscere e valorizzare i momenti emblematici della vita di San Francesco d’Assisi, dalla Regola Francescana al Cantico delle Creature, attraverso un ricco programma di eventi. Fondazione Terra Santa, centro editoriale per l’Italia della Custodia di Terra Santa e dei francescani presenti a Gerusalemme nei Luoghi Santi dal 1217, è l’ente promotore del progetto. Costituita nel 2011, persegue lo scopo di promuovere e svolgere attività culturali e ricerche in scienza della comunicazione religiosa e di realizzare attività editoriale e di informazione.
I temi centrali dell’iniziativa ripercorreranno un periodo cruciale della storia della Chiesa e della vita sociale del mondo occidentale: si valorizzerà la figura di Francesco d’Assisi evidenziando la sua importanza a livello nazionale e universale, non solo da un punto di vista strettamente religioso, ma anche storico-artistico e cinematografico attraverso la promozione di mostre, visite nei luoghi della storia dei francescani in Lombardia e rassegne cinematografiche e teatrali. Obiettivo del progetto è quindi quello di promuovere un’offerta culturale eterogenea volta al coinvolgimento di un ampio target di fruitori: dagli esperti di settore con iniziative dedicate, alle giovani generazioni coinvolte attraverso proposte e attività specifiche.
Sabato 18 marzo presso il Museo dei Cappuccini di Milano si terrà l’inaugurazione della mostra "Si è fatto nostra via: la Regola e la vita”, primo appuntamento del progetto. La mostra sarà aperta dal 19 marzo al 17 giugno 2023.
Per scoprire il programma completo del progetto “Frate Francesco 2023-2026. Centenari francescani in Lombardia” visita il sito https://www.fratefrancesco2026.it/
Presentazione delle Strategie di Transizione Climatica
della Call for Ideas Strategia Clima
I cambiamenti climatici stanno comportando impatti sempre più gravi a livello sociale, economico e ambientale, per i quali è necessario pensare a soluzioni a lungo termine. L’emergenza idrica che interessa il Paese già dall’anno scorso ne è testimonianza. In questo contesto si inserisce Strategia Clima, la Call for ideasdi Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima, con cui la stessa Fondazione supporta con più di 12 milioni di euro alleanze territoriali composte da amministrazioni locali, aree protette ed enti non profit nella realizzazione di Strategie di Transizione Climatica con una visione programmatica al 2030.
L’evento del 30 marzo, aperto da un intervento di Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima all’Università di Torino e divulgatrice scientifica, sul contesto climatico attuale con i suoi impatti sulla vita quotidiana di tutti e le sue evoluzioni avrà al centro la presentazione delle Strategie di Transizione Climatica in fase di avvio su due nuovi territori, il comune di Lentate sul Seveso e la Comunità Montana Valli del Verbano, selezionati nell’ambito della seconda edizione della Call Strategia Clima nel 2022.
Chiuderà la mattinata la testimonianza del territorio di Mantova, uno dei 4 selezionati nell’ambito della prima edizione della Call nel 2020 (Bergamo, Brescia, Mantova e Cesano Maderno), che racconterà le azioni realizzate a più di un anno dall’avvio della propria Strategia di Transizione Climatica.
Le due nuove Strategie di Transizione Climatica della Call Strategia Clima sono:
“AgriCiclo2030” con capofila il Comune di Lentate sul Seveso in partenariato con il Comune di Barlassina, Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea, Agenzia Innova21. Il progetto intende porre l’attenzione sulla mobilità sostenibile e sul ruolo del verde e delle aree agricole nel contrasto ai cambiamenti climatici. Le azioni sviluppate nel progetto affiancano a importanti opere di mitigazione e adattamento una pianificazione locale ambiziosa e innovativa, oltre a specifiche attività di coinvolgimento degli stakeholder locali. AgriCiclo 2030 si integra in modo sinergico alla Strategia di Transizione Climatica “La Brianza Cambia Clima” con capofila il Comune di Cesano Maderno e sostenuta con la prima edizione della Call “Strategia Clima”;
“Bosco Clima. Contrastare l'effetto domino dei cambiamenti climatici” con capofila la Comunità Montana Valli del Verbano in partenariato con Parco Regionale Campo dei Fiori; Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico – CAST; Lega Italiana Protezione Uccelli ODV; Centro Geofisico Prealpino – Società Astronomica G.V. Schiaparelli; Università degli Studi dell’Insubria. Il progetto intende elaborare delle efficaci linee guida per la pianificazione forestale e delle aree naturali e realizzare interventi di adattamento ai cambiamenti climatici su fiumi, versanti montuosi e habitat di interesse per la biodiversità e per la funzionalità nell’ambito della rete ecologica oltre a una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e di formazione di tecnici progettisti nella diffusione di buone pratiche energetiche e comportamenti sostenibili.
PROGRAMMA
Saluti istituzionali Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
Keynote speech Elisa Palazzi, climatologa e docente di Fisica del Clima all’Università degli Studi di Torino, autrice e divulgatrice
Il progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima Federico Beffa e Paolo Siccardi, Area Ambiente Fondazione Cariplo
La Strategia di Transizione Climatica Agriciclo2030 Simone Paleari, Direttore dell’Agenzia Innova21 Piermario Galli, Sindaco di Barlassina
La Strategia di Transizione Climatica Bosco Clima Sibiana Oneto, Responsabile Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano Federico Pianezza, Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano
La Strategia di Transizione Climatica ACE3T-CLIMA Roberta Marchioro, Responsabile della Transizione Climatica del Comune di Mantova
Sabato 25 febbraio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che “si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo”.
Tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, il Presidente ha individuato “alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani”: fra loro anche Giovanni Vergani, “per la sua attività di coordinatore di iniziative volte a individuare opportunità e percorsi di inclusione per le persone disabili”.
Vergani, monzese, 49 anni, ricopre attualmente il ruolo di coordinatore della Rete TikiTaka. Il Progetto “TikiTaka – Equiliberi di essere” nasce nel 2017: finalizzato a innovare il sistema di welfare in sostegno alle persone con disabilità, rendendo le comunità più accoglienti e inclusive nei loro confronti, risulta vincitore della terza edizione del bando di Fondazione Cariplo "Welfare in Azione". È collegato altresì al network nazionale di Immaginabili Risorse. A promuoverlo sono Co.De.Bri – Azienda Speciale Consortile Desio-Brianza in qualità di capofila con le cooperative sociali Il Brugo, Il Seme, Tre Effe, L’Iride, Solaris e Novo Millennio, Fondazione Stefania e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, che fin da subito iniziano a collaborare con una fitta rete di partner istituzionali e legati al mondo del Terzo settore. Coinvolge inizialmente i dieci comuni dei due ambiti di Desio e di Monza: Bovisio Masciago, Brugherio, Cesano Maderno, Desio, Limbiate, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Varedo e Villasanta. Fondazione Cariplo sostiene il Progetto TikiTaka per tre anni, fino al 2020. Ne raccoglie il testimone la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, che formalizza il passaggio da Progetto a Rete, fornendo ulteriore linfa allo sviluppo di una cultura territoriale capace di incidere sulle politiche sociali, coinvolgendo nuove risorse territoriali, economiche e umane.
Aderiscono oggi al nucleo strategico della Rete oltre trenta tra associazioni, cooperative e istituzioni operative negli ambiti di Monza e di Desio e di altri territori della provincia (qui tutti i riferimenti): negli anni sono riusciti a creare occasioni di autonomia per un migliaio di persone con disabilità. Lo hanno fatto raggiungendo circa 250 organizzazioni e agenzie educative coinvolgendo più di 800 famiglie e contando sull’aiuto prezioso di quasi trecento volontari.
Con l’obiettivo di rendere le comunità più accoglienti e inclusive nei confronti delle persone con fragilità, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione alle progettazioni di numerose realtà dei territori, dei cittadini e dei destinatari, la Rete TikiTaka lavora su sei differenti ambiti tematici: “Di casa in casa” (promozione dell’autonomia abitativa), “Il lavoro abilita l’uomo” (promozione dell’inclusione di persone con disabilità in attività lavorative e di volontariato), “Tutti in campo” (promozione di attività sportive integrate), “Una via per la città” (promozione di iniziative di rete nei dodici comuni coinvolti), “Sperimentarsi” (promozione di attività nel mondo delle arti) e “Intrecci di cura” (sostegno ai più fragili della comunità).
“Innovare il sistema di welfare a sostegno delle persone con disabilità perché fossero percepite non solo come peso, ma anche come risorsa per la comunità. Questo è l’obiettivo con cui nel 2017 è nato il Progetto TikiTaka, sostenuto dal programma Welfare in Azione di Fondazione Cariplo – dichiara il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti – TikiTaka ha permesso la crescita di una rete sempre più ampia all’interno del territorio. Per Fondazione Cariplo è estremamente significativo che oggi il coordinatore di questa esperienza, Giovani Vergani, venga insignito del riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella: insieme al valore della persona, si riconosce il ruolo indispensabile di una infrastruttura sociale, capace di generare continue opportunità di crescita per le nostre persone e per tutta la società”.
“Abbiamo intenzione di contribuire alla diffusione del metodo TikiTaka per arrivare alla costruzione di un pensiero comune – conclude il presidente della Fondazione MB Giuseppe Fontana – per questo ora ci stiamo concentrando sulla condivisione delle esperienze, perché è importante che enti diversi facciano sistema in materia di disabilità, soprattutto in un territorio, come il nostro, davvero ricco quanto a competenze e professionalità degli operatori del Terzo settore. Il riconoscimento attribuito a Giovanni Vergani conferma che la strada che abbiamo iniziato a percorrere sia quella giusta: quella che davvero ci permetterà di realizzare concretamente quel welfare di comunità di cui tanto si parla.”
“La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è stata partner del progetto TikiTaka fin dalle origini, quando nel 2017 è stato finanziato dal bando ‘Welfare in Azione’ di Fondazione Cariplo. All’inizio il compito principale di Fondazione MB era legato alla costituzione di un fondo, per raccogliere le donazioni utili al sostegno delle diverse iniziative previste – spiega il vicepresidente della Fondazione MB Luigi Losa – Poi, però, è successo questo: TikiTaka ha cominciato a radicarsi nel territorio proprio nel periodo in cui Fondazione MB ha iniziato a sviluppare e promuovere, accanto ai semplici strumenti erogativi, approcci più attivi e aperti, di maggiore dialogo e confronto con le diverse realtà, orientati alla co-progettazione. Così, negli ultimi tre anni Fondazione ha deciso di investire su TikiTaka sia con risorse economiche dedicate, sia tramite proprie professionalità, in modo da lavorare anche sulla tenuta dei processi. Grazie all’impegno di tutti, e dei tanti che ci hanno creduto, il progetto si è trasformato in una rete, fitta di relazioni di valore, che continua a crescere”.
“Una grande emozione attraversa queste giornate: insieme a tante realtà, con grande impegno e passione, stiamo costruendo un nuovo modo di lavorare e, oso dire, anche una nuova modalità di relazionarci. Tutto questo è estremamente coinvolgente – commenta il coordinatore della Rete Giovanni Vergani – Del resto TikiTaka è proprio questa delicata forza: un intreccio di realtà, di persone e di relazioni che cercano di costruire un “noi” che, piano piano e con forza sempre maggiore, offra un nuovo sguardo sulle persone, favorendo scambi e collaborazioni sempre più intensi sui nostri territori. Questo riconoscimento, importantissimo, diventa per noi lo stimolo per continuare a percorrere questa strada, nella sempre più chiara consapevolezza che l’essere comunità passi anzitutto dalla costruzione e dalla costante cura delle relazioni”.
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
I luoghi da rigenerare potranno essere immobili ed aree di proprietà di soggetti pubblici, ecclesiastico-religiosi ed organizzazioni private nonprofit attivi in campo culturale e potranno essere beni vincolati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).
Photo credits: "Musetta", frame del video di Anna Crotti
Il sipario digitale di Coopen Summit 2023 | Voices of African Innovation si riaprirà il prossimo 18 aprile, tornando a dare voce ai partenariati internazionali delle Organizzazioni della Società Civile e dei Soggetti Innovatori attivi nel percorso partecipativo di Coopen.
Le iniziative che verranno presentate sono frutto delle attività sinergiche svolte nell’ambito della Call for Innovators Salute e Benessere, una delle tre call tematiche dell’iniziativa Coopen, che è parte del programma Innovazione per lo Sviluppo di Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo, ed è gestita da Cariplo Factory con il contributo di JengaLab, Centro Tiresia del Politecnico di Milano ed Effecinque. Il prossimo 18 aprile 7 Organizzazioni della Società Civile e 7 Soggetti Innovatori presenteranno le rispettive progettualità in risposta alle aree di sfida della Call for Innovators:
Promuovere la formazione del personale medico e sanitario qualificato
Manutenzione dei macchinari e strumenti medicali
Costruzione di ambienti e infrastrutture sanitarie
Raccogliere e organizzare i dati clinici
Prevenzione nelle comunità locali e gruppi vulnerabili
Partenariati
Al fianco dei partenariati, saliranno sul palco digitale anche relatori nazionali e internazionali, operanti principalmente a livello istituzionale e nel mondo della cooperazione internazionale, che condivideranno esperienze e best practice nel campo della salute e benessere.
Grazie al successo della prima edizione di Coopen Summit 2022 | Voices of African Innovation, la kermesse digitale di Coopen si conferma un ponte tra Africa e Italia per lasciarsi ispirare da progetti innovativi e ad alto impatto. Un momento unico per incontrare live speaker internazionali e attori generativi.
Il Presidente Giovanni Fosti e le vice Presidenti di Fondazione Cariplo, Claudia Sorlini e Valeria Negrini, sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro, sul finire del mandato degli organi della Fondazione, è stata l’occasione per consegnare in assoluta anteprima al Capo dello Stato la copia del Primo Rapporto sulle Disuguaglianze dal titolo “Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze”, un lavoro di ricerca che va al cuore della missione della Fondazione e del contributo che intende dare alla costruzione di futuro del Paese. Il Rapporto verrà presentato pubblicamente a Milano il 28 marzo.
Il contrasto alle disuguaglianze è stato tra i punti cardine dell’attività svolta in questi quattro anni dalla Fondazione. La consegna rappresenta quindi un gesto di alto valore simbolico nei confronti del Presidente che da sempre ha mostrato dell’attenzione verso questi temi, verso l’attività che le fondazioni di origine bancaria svolgono, e per le quali più volte ha richiamato il valore dell’importanza della loro autonomia. Si è trattato di un momento molto significativo, che si colloca in un periodo di grandi sfide, che hanno acuito le trasformazioni e le distanze all’interno delle nostre comunità, e che conclude il percorso di condivisone e riflessione dedicato ai 30 dalla nascita di Fondazione Cariplo: anche per questo la delegazione ha consegnato al Presidente Mattarella l’Atlante dei nuovi bisogni sociali, la pubblicazione realizzata al termine del percorso partecipativo organizzato da Fondazione Cariplo in occasione del suo importante anniversario.
"Essere ricevuti dal Presidente Mattarella è stato per noi un grandissimo onore e una grande emozione. Il nostro primo incontro era avvenuto alla fine del 2019, alle porte di quello che si sarebbe rivelato uno dei periodi più complessi e drammatici della nostra storia. Nel dialogo con il Presidente abbiamo riconsegnato con gratitudine quanto questi anni così complicati ci hanno permesso di mettere a fuoco: l’esistenza di un ecosistema, fatto di soggetti e di legami, capace di raggiungere le persone e di vedere i loro bisogni, capace di innovare e generare nuove soluzioni, capace di offrire continue opportunità di crescita. Soprattutto nei momenti più difficili questa rete invisibile è ciò che fa la differenza nella vita delle persone. La Fondazione Cariplo, che da 30 anni ha come sua missione la promozione di comunità, ha sostenuto con decisione la sopravvivenza dei soggetti non profit perchè rappresentano un patrimonio irrinunciabile per il territorio e continuerà ad investire sul rafforzamento dell'infrastruttura sociale come asset indispensabile per lo sviluppo del Paese.”
F2C è il principale progetto di Fondazione Cariplo per il contrasto alla crisi climatica, attraverso il sostegno a iniziative concrete di mitigazione e adattamento, ad attività di comunicazione e sensibilizzazione e ad attività di ricerca.
Il concorso, gratuito e aperto a tutti, nasce per provare a rispondere ad alcune delle domande che più frequentemente ci si pone quando si parla di crisi climatica. Come il cambiamento climatico ha trasformato e sta trasformando il nostro territorio? E come trasformazioni territoriali non adeguate al cambiamento in atto ne aumentano l’impatto? Quali sono gli impatti sugli ecosistemi e come questo può avere conseguenze sull’uomo? Cosa possono fare i cittadini dal basso per contribuire a creare maggiore consapevolezza su questo tema? E, infine, quali sono le soluzioni per mitigare e adattarsi al riscaldamento globale?
Tutti i partecipanti sono invitati ad inviare un proprio contributo fotografico sul tema del cambiamento climatico, declinabile secondo le seguenti chiavi di lettura:
trasformazioni del territorio
rapporto uomo-natura
attivismo dei cittadini
politiche e azioni sostenibili.
I 6 territori su cui puntare gli obiettivi (i cui capofila sono i comuni di Bergamo, Brescia, Mantova Cesano Maderno, Lentate sul Seveso e la Comunità Montana Valli del Verbano) hanno partecipato alle prime due edizioni della Call for ideas “Strategia Clima” e avviato, a partire dal 2021, l’implementazione di Strategie di Transizione Climatica con un supporto rilevante da parte di Fondazione Cariplo, di circa 9 milioni di €.
L’adesione al concorso è aperta a:
persone singole che abbiano compiuto 18 anni di età;
classi di scuole elementari, medie e superiori, purché provviste di autorizzazione firmata da chi esercita la potestà genitoriale degli studenti.
Le immagini pervenute saranno selezionate da una giuria di qualità, composta dai fotografi Fabiano Ventura, Sara Melotti e Denis Curti.
Gli scatti vincitori del concorso saranno esposti per un periodo fino a 14 giorni nei principali spazi pubblicitari e di transito (principalmente fermate dei mezzi pubblici, metro tram e bus) del Comune di Milano e dei 6 territori della Call “Strategia Clima”.
Il termine ultimo entro cui partecipare al concorso è stato prorogato al 30 settembre 2023.
Fondazione Cariplo vuole valorizzare donne protagoniste di alcuni progetti sostenuti dalla Fondazione. Un riconoscimento al loro grande impegno, alla capacità di innovazione, alle idee in campo ambientale, culturale, sociale e di ricerca volti al benessere delle comunità.
Maria Chiara Pastore – Promotrice e Direttore Scientifico di ForestaMI
Architetto e docente del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico, Maria Chiara Pastore è promotrice e Direttore Scientifico di ForestaMI, un progetto di comunità, con il coinvolgimento di Fondazione Cariplo e Fondazione di Comunità di Milano.
L'iniziativa si pone l’obiettivo di implementare le aree verdi piantando 3 milioni di alberi e arbusti nella Città Metropolitana di Milano entro il 2030 e che nasce dall’emergenza ambientale della Pianura Padana legata alla qualità dell’aria.
Il progetto ha una visione strategica: mettere a fattor comune tutti i benefici ambientali, sociali, economici derivanti dalla piantagione di alberi per trasformare la Città metropolitana di Milano in “Capitale verde d’Italia” e un obiettivo ambizioso, cioè quello di coinvolgere persone fisiche, enti pubblici, associazioni e aziende private che vivono la Città per mitigare gli effetti del cambiamento climatico con azioni che abbiano impatto positivo sul proprio futuro e su quello delle generazioni a venire.
Moltiplicare il numero delle piante lungo strade, piazze e cortili, sui tetti e sulle facciate delle case è il modo più efficace, economico e coinvolgente per rallentare il riscaldamento globale, ridurre l’inquinamento e i consumi energetici, riqualificare i quartieri e incentivare il dialogo tra pubblico e privato.
Daniela Bruno – Vice Direttrice Generale per gli affari culturali FAI-Fondo per l'Ambiente Italiano
“Era marzo 2020. I 68 beni del FAI, in tutta Italia, come tutti i musei, sono stati chiusi e anche noi siamo rimasti a casa. L’Italia ha cominciato a mancarci, perché era l’oggetto del nostro lavoro e non ce la facevamo a stare a casa senza occuparci dell’Italia. Abbiamo lanciato, quindi, grazie a Fondazione Cariplo, una campagna di comunicazione chiamata #ItaliaMiManchi decidendo di raccontare l’Italia su tutti i nostri canali web, realizzando brevi videopillole ma molto approfondite che raccontassero cose inedite, curiosità. Abbiamo approfondito storie e le abbiamo raccontate, fidelizzando il nostro pubblico a cui mancava, come a noi, l’Italia. Ci siamo resi conto che le cose importanti cominci a sentirle come tali quando cominciano a mancarti”.
È così che nasce la rubrica “Visita guidata di un bene FAI in cinque minuti” a testimonianza del fatto che è possibile godere delle bellezze italiane anche virtualmente passeggiando per ville e giardini e venendo a conoscenza di storie inedite di oggetti di grande valore storico e artistico, nell’attesa di ritornare alla vera fruizione di ciò che ci circonda. Un esempio per il quale da una crisi può nascere un’opportunità.
Altro progetto che, grazie a Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, ha reso la missione del FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano ancora più sociale è la riqualificazione di Casa Macchi a Morazzone, nel Varesotto. Una tipica dimora borghese di provincia caratterizzata dall’autenticità di un’atmosfera, che si è conservata intatta per centocinquanta anni, quasi sospesa nel tempo, e che l’unica e ultima erede del palazzo di famiglia ha lasciato per testamento con una generosa dote necessaria ai restauri e alla gestione, perché divenisse «un museo vivo che dia lustro a Morazzone». Le volontà della donatrice, infatti, hanno ispirato un progetto che è andato oltre il restauro della casa, con un forte impatto sociale e di rilancio del piccolo paese. Casa Macchi, infatti, possiede una «bottega» su Piazza Sant’Ambrogio fin dall’Ottocento. Da allora si sono susseguite in questo locale diverse attività commerciali e artigianali che hanno animato il borgo di Morazzone ma che, purtroppo, oggi non esistono più. Per reagire allo spopolamento, alla perdita di servizi e di punti di socialità del paese, il FAI ha riconvertito la vecchia bottega in un emporio ecosostenibile di vari generi a servizio della comunità: una proposta concreta e attuale di un modello attivo e partecipato di economia circolare che possa lasciare un’eredità per il futuro, promuovendo buone pratiche, comportamenti e stili di vita sostenibili.
Ieri, una casa con bottega; oggi, un piccolo negozio di paese; domani, un modello di sostenibilità.
Alba L’Astorina – Responsabile Teorie e pratiche transdisciplinari di produzione e condivisione della conoscenza CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Lavora presso l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano, dove si occupa di modelli teorici e pratiche di comunicazione pubblica della scienza. Dopo aver svolto per anni attività di comunicazione istituzionale al CNR, ha approfondito il ruolo che la comunità scientifica svolge e può svolgere nella ridefinizione del rapporto scienza-società attraverso le sue pratiche, le sue narrazioni e le tante forme di collaborazione in cui è sempre più coinvolta, dalla Citizen Science alla Ricerca e Innovazione Responsabili (RRI) fino all’approccio della scienza post-normale.
È coordinatrice del progetto di ricerca sociale, sostenuto da Fondazione Cariplo, “BRIDGES Building Reflexivity and response-ability Involving Different narratives of knowledGE and Science” che impiega metodi di ricerca transdisciplinare e partecipata per comprendere e rafforzare la relazione tra scienza, società e sistemi ecologici nel contesto italiano. Per farlo utilizza come caso di studio, la fertilità del suolo, un tema di interesse locale e globale, dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come una delle tre emergenze del pianeta, insieme al cambiamento climatico e alla perdita della biodiversità. Il progetto prevede una parte di indagine sociale sul rapporto scienza e società nel contesto italiano ed una serie di incontri e seminari, in ambiente urbano e rurale, dove giovani ricercatori e cittadini sperimenteranno un tipo di ricerca partecipato e ibrido, insieme a educatori, artisti, specialisti di microbiologia del suolo, agricoltori e stakeholder, per produrre indicatori di fertilità del suolo costruiti collettivamente. L’obiettivo è sviluppare attitudine riflessiva nei ricercatori, rendendoli consapevoli che sono una risorsa fertile per l’Italia e che la collaborazione con artisti, cittadini ed altri attori locali è l’unico modo per essere respons-abili (cioè essere in grado di rispondere) in situazioni di incertezza e complessità.
Il titolo racchiude nella parola BRIDGES l’idea di quello che si intende realizzare: creare connessioni tra le varie narrazioni, saperi, discipline, generazioni verso una nuova consapevolezza ecologica partendo da un caso concreto di ricerca collaborativa. Il gruppo di ricerca è testimone di questa diversità di approcci: il principale ente di ricerca multidisciplinare italiano, il CNR, che ha expertise nei più svariati ambiti di ricerca ed è molto attivo a Milano; l’Associazione Culturale Pianpicollo, un originale network di ricercatrici e ricercatori, in ambito artistico e scientifico, impegnati in un progetto di agro-ecologia e il Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari (CEST), un’associazione di giovani studenti e ricercatori sensibili al tema della comunicazione, del dialogo e della transdisciplinarità, interessati a costruire nuove pratiche di ricerca.
Margò Volo – attrice e ESP (Esperti in Supporto tra Pari) di aMIcittà
Il tema del disagio psicologico è argomento essenziale per Fondazione Cariplo che è fortemente impegnata nella promozione della salute mentale attraverso il sostegno di due progetti che favoriscono percorsi di inserimento lavorativo, supporto abitativo e inclusione sociale.
A Mantova e Brescia sostiene Recovery.Net, un progetto pensato per persone con disturbi mentali gravi, mentre a Milano è attivo aMIcittà (che riunisce Cooperativa sociale lotta contro l’Emarginazione, ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda, Cooperativa Sociale Diapason, Cooperativa Sociale Aromi a Tutto Campo, Associazione Contatto, Comune di Milano) che opera sull’integrazione tra sistema di cura sanitario e sistema di cura sociale, sulle risorse dei beneficiari e delle comunità in cui vivono. Tra le varie azioni c’è quella portata avanti dagli ESP, Esperti in Supporto tra Pari, ossia persone che hanno elaborato un proprio vissuto di difficoltà psicologiche personali come utente psichiatrico e che mettono a disposizione le proprie esperienze di vita con l’intento di essere d’aiuto all’interno di una relazione paritaria.
La storia di Margò Volo si intreccia con quella di aMIcittà.
Recita sul palcoscenico da quando ha 18 anni. Durante gli anni di studio alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, dove ha conseguito il diploma, ha perso un fratello. Ha cercato di andare avanti senza alcun aiuto.
Entra a far parte di un gruppo di teatro importante, ma con l’esaurirsi dei fondi non ha potuto proseguire la sua esperienza. È qui che Margò ha il suo primo crollo: si rivolge ad uno specialista, ma abbandona il percorso, speranzosa di potercela fare da sola.
La vita non è stata semplice per Margò: un figlio con musicista, da cui si separa, e le cure per 10 lunghi anni alla madre affetta da Alzheimer. Soffriva di continui sbalzi di umore e le persone accanto non capivano cosa stesse succedendo. Nell’arte si sa: ciò che sembra folle poi si trasforma in qualcosa di concreto e fantastico.
Nel 2015 il disagio si è trasformato in una vera e propria depressione tanto che arriva a perdere il lavoro e la casa. Arriva lo sfratto: non avere un posto proprio è un’esperienza devastante e cade in uno stato di grave malessere. Alzarsi dal letto era diventato impossibile e i tremori erano sempre più presenti.
L’incontro fortunato con un professore di filosofia le apre la strada verso la consapevolezza della malattia e della richiesta di supporto al CPS di Via Cherasco.
Due sono le frasi chiave che hanno attivato la sua “rinascita”: dalla dirigente del CPS «Margò, non si preoccupi, le capacità non si perdono, lei tornerà sul palcoscenico» e dal suo psicoterapeuta «prima di guarire, bisogna imparare a starci dentro. Oltre alla nostra malattia, siamo apertura a tutto ciò che arriva».
La vita lavorativa di Margò riprende a poco a poco. Alla partenza di aMIcittà, il progetto finanziato da Fondazione Cariplo all’interno della quarta edizione del bando Welfare di Comunità, la psichiatria da cui era in cura la propone come ESP (utente esperta). “Mi serve tantissimo essere una ESP perché secondo me la vera guarigione nel disagio mentale avviene quando tu inizi ad aiutare gli altri, il cuore si apre, la vita ti apre, ti sedimenti e ti rinforzi per aiutare gli altri. Nel salto da utenti di psichiatria a utenti esperti è come si fissasse la vera guarigione.
L’ESP è una figura fondamentale perché i beneficiari spesso si confidano con noi in un modo in cui non riescono a fare con lo psichiatra perché sentono di poter parlare di tutto, non siamo figure istituzionali.
Un giorno è venuto da me un beneficiario e mi ha detto: io ho un senso di morte. Gli ho risposto che capivo benissimo quello che provava, non è che solo lo capivo, io lo sentivo. Noi ESP li sosteniamo senza grandi discorsi, sospendiamo il giudizio: come sei vai bene, se hai una scarpa e una ciabatta, se sei pettinato o no, noi accogliamo.”
Nel 2017 torna in scena con “Mamme adottive disperate” ed insegna e recita tutt’oggi a Borgo Teatrale.
È online la seconda edizione del bando Inequalities Research – Generare conoscenza per ridurre le disuguaglianze. Il bando si propone di accompagnare con la ricerca la società che cambia, per favorire lo sviluppo di comunità più accessibili e inclusive. Il bando riflette l’impegno della Fondazione su questi temi che sono ormai parte integrante della sua missione.
Come ampiamente riconosciuto, il costante proliferare delle disuguaglianze rappresenta uno fra i principali ostacoli per il benessere delle persone, la coesione sociale e il progresso della collettività. Questa situazione, già di per sé articolata, si è ulteriormente aggravata a causa delle più recenti emergenze sanitarie ed energetiche che con i loro effetti rischiano di peggiorare il profilo delle disparità che caratterizzano il nostro Paese. Con questo strumento la Fondazione vuole contribuire a mitigare la diffusione delle disuguaglianze. A tal proposito metterà a disposizione 2,5 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca puntuali. Ai ricercatori verrà richiesto di mappare le diverse dimensioni di disuguaglianza e i problemi ad esse associati così da poter stimolare lo sviluppo di agende condivise e possibili soluzioni.
Fra le caratteristiche principali del bando:
Per meglio riflettere la multidimensionalità che caratterizza il tema, il bando richiede agli applicant di sviluppare progettualità che integrano lo studio di almeno due dimensioni di disuguaglianza;
Al fine di non reiterare le disuguaglianze proprie della scienza, il bando propone un approccio riflessivo e va a supportare le carriere dei ricercatori anche in un’ottica di parità di genere;
Il bando stimola i ricercatori a dialogare con la società civile includendo i policymaker nelle attività di comunicazione della scienza e prevedendo la pubblicazione di almeno un articolo di divulgazione dei risultati dedicato ai cittadini.
Il bando è rivolto a enti pubblici o privati non profit che svolgono attività di ricerca scientifica. Potranno partecipare al bando anche organizzazioni del terzo settore con il ruolo di partner o capofila.
Multifunzionalità agricola a tutela del paesaggio rurale, valorizzazione dei servizi ecosistemici e rafforzamento della competitività delle aziende in chiave sostenibile: sono questi i principali temi emersi dalle candidature selezionate nell’ambito della Call to Action AgriECO.
Il Distretto Biologico Casalasco Viadanese e il Distretto della Collina di San Colombano beneficeranno di un percorso di accompagnamento sviluppato in collaborazione con la società Pares. L’obiettivo sarà sviluppare, da qui a un anno, un piano di intervento costruito su misura per i due distretti e i loro fabbisogni di sviluppo. Il percorso attiverà collaborazioni tecniche e scientifiche, puntando a coinvolgere anche gli stakeholder attivi sui territori e disponibili a lavorare in sinergia con le realtà produttive verso l’obiettivo comune della transizione ecologica del proprio territorio.
Il percorso di accompagnamento prevede anche una serie di seminari formativi, su tematiche di attualità per il mondo agricolo e dei distretti agricoli e utili per affrontare la transizione ecologica dei sistemi produttivi del nostro territorio. I seminari saranno aperti a tutti e verranno realizzati tra l’estate e l’autunno del 2023. Per essere aggiornati sugli sviluppi del progetto vi invitiamo a monitorare la pagina AgriECO e a seguire i principali canali di comunicazione della Fondazione.