Il calendario 2024/2026 per i progetti emblematici sul territorio
Mese: Marzo 2023
Fondazione Cariplo ha pubblicato il nuovo calendario con cui darà seguito, nei prossimi anni, alla pubblicazione dei bandi per ciò che concerne i cosiddetti “Interventi Emblematici” per il territorio. Il provvedimento è stato approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza e dal Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo.
Si tratta, di fatto, di un Piano importante – già realizzato più volte in passato – che consiste nella assegnazione di ingenti contributi a favore di iniziative da attuare sul territorio di ciascuna delle province di tradizionale riferimento (escluso il territorio della provincia di Milano).
Fondazione Cariplo destinerà a ciascun territorio provinciale la somma € 5.000.000, che sarà quindi erogata per il sostegno di iniziative aventi le caratteristiche di Interventi Emblematici.
Sono progetti “emblematici” perché di dimensioni significative, idonei a generare un positivo ed elevato impatto sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del territorio di riferimento. Sono una delle modalità con cui la fondazione eroga contributi, oltre ai bandi tradizionali che ogni anno vengono lanciati su specifici temi.
Il piano prevede il seguente calendario:
2024, province di Como, Varese, Verbano Cusio Ossola e Brescia;
2025, province di Cremona, Novara, Lecco e Pavia;
2026, province di Bergamo, Sondrio, Mantova e Lodi.
Fondazione Cariplo lancia un nuovo bando “Neetwork in rete” a sostegno della componente più fragile dei neet, ovvero i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcuna attività di formazione. Il budget totale è di 2,3 milioni di euro.
L’Italia conta oltre 2 milioni di giovani con età compresa tra 15 e 29 anni in tale condizione, di cui circa 254.000 nella sola Lombardia. Di questo insieme fanno parte ragazze/i con caratteristiche e percorsi di vita e scolastici diversi, di cui però quasi la metà ha in comune un basso livello di istruzione, ovvero non possiede il diploma. La componente più vulnerabile si compone con maggior frequenza da giovani donne, ragazze/i con background socioeconomici svantaggiati e poco supportivi e da livelli di competenze e soft skills inferiori alla media. Vivere la condizione di neet, soprattutto se prolungata, genera conseguenze che interessano varie sfere dalla vita: dalla salute e benessere psicologico alla capacità di autodeterminare il proprio percorso di vita.
La sfida più complessa delle progettazioni rivolte ai neet, in particolare per quanto riguarda i giovani fuoriusciti prematuramente dal sistema scolastico, è prima di tutto intercettarli, cui segue quella di agganciarli e dare continuità ai percorsi di attivazione loro proposti. Diventa pertanto cruciale costruire alleanze e reti sul territorio capaci di approcciare il fenomeno in maniera innovativa, integrata e multidisciplinare.
Alla luce di tale quadro, Fondazione Cariplo con questo bando intende rafforzare l’azione di contrasto al fenomeno dei neet avviata nel 2016 con il Progetto Neetwork, valorizzando le risorse del territorio e potenziando la capacità di intervento a sostegno dei giovani a maggior rischio di marginalità.
In particolare, il bando intende sostenere inziative di intercettazione, aggancio e riattivazione di neet rispondenti ad un profilo di fragilità (18-29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale, disoccupati da almeno 3 mesi) efficaci nel rafforzarne l’autostima, motivarli e aumentarne l’occupabilità.
Neetwork in rete è un bando con scadenza a due fasi:
6 giugno 2023. Fase 1, invio dell’idea progettuale
18 ottobre 2023. Fase 2, invio della progettazione definitiva
Dal 17 aprile è possibile la compilazione del modulo online.
In linea con gli obiettivi strategici, e in particolare con quello di innovare i sistemi di welfare adeguando le risposte all’evoluzione dei bisogni, Fondazione Cariplo lancia un secondo bando da 3,5 milioni di euro per il benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi: si chiama Attenta-mente, ha scadenza l’8 giugno 2023 e verrà presentato in streaming martedì 18 aprile alle ore 15.
CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PRESENTAZIONE IN STREAMING
Programma
Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
Katarina Wahlberg, Area Servizi alla Persona Fondazione Cariplo
Nelle fasi più acute della pandemia, e ancora di più nel periodo post emergenziale, sono stati lanciati molti allarmi e appelli rispetto alle possibili conseguenze sulla salute mentale della popolazione e dei minori in particolare. Diverse voci hanno segnalato un crescente malessere emotivo e psicologico espresso da bambini e ragazzi in forme e intensità tra loro molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della condotta e della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, fobia scolare, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo (ideazione suicidaria e atti di autolesionismo). Al contempo famiglie, scuole, servizi hanno mostrato preoccupazione e difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il loro compito educativo e/o di cura per fronteggiare questa situazione.
Il COVID-19, con quarantene, restrizioni, isolamento sociale, stress famigliare, chiusura prolungata di scuole e servizi educativi, incertezza sul futuro, ha fatto probabilmente da agente “detonatore-acceleratore-emersivo” di malesseri già presenti: significative manifestazioni di disagio e sofferenza tra le fasce giovani della popolazione appaiono in crescita da tempo.
Ad oggi non è ancora possibile avere un’analisi dettagliata del fenomeno, che rimane anche difficile da definire e perimetrare. Appare quanto mai necessaria un’azione di conoscenza e di ascolto, che vada oltre le percezioni pur diffuse e le micro-indagini.
Molti suggeriscono da tempo di rintracciare alcune concause di questo malessere diffuso nella fragilità del mondo adulto e nelle carenze e disfunzionalità dei contesti e dei modelli educativi.
Il dibattito in corso mette pertanto in guardia dal rischio di eccessiva medicalizzazione e “privatizzazione” dei disagi emergenti (solo cure individuali e ricorso ai servizi specialistici) e sollecita un lavoro di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce, in particolare negli ambienti di vita dei bambini e ragazzi (la famiglia, la scuola e i contesti di educazione non formale) attraverso un sostegno agli adulti di riferimento, una sensibilizzazione e una formazione che contribuiscano a una maggiore consapevolezza e capacità di leggere tempestivamente i segnali di disagio e di rischio; inoltre, suggerisce fortemente di creare “ponti” e spazi di collaborazione tra le famiglie, i servizi educativi, sociali e sanitari.
Appare ancora prioritario intervenire in prima battuta sulle situazioni di disagio, alla luce dei molti bisogni ancora senza risposta, sostenendo l’attivazione di tutte le risorse disponibili per contribuire a dare un sostegno immediato ai tanti ragazzi che le vivono, nella consapevolezza che nel medio-lungo periodo sarà necessario investire maggiormente su sistemi di prevenzione diffusa e sulla promozione attiva del benessere.
Il bando
Alla luce di questo contesto, e dopo la significativa risposta del territorio al primo bando, Fondazione rinnova l’impegno sul tema, confermando l’impianto di base per contribuire ad affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale.
Come? Sostenendo progetti che garantiscano l’intercettazione precoce di situazioni di disagio emergente o sommerso, affinché non rischino di essere trascurate e quindi di evolvere in diagnosi gravi e patologie croniche. Non solo: l’obiettivo è aumentare la capacità degli enti di articolare per e con i minori – a rischio o con disagi già conclamati – forme di supporto e cura tempestive, ben calibrate e coordinate sul piano educativo, sociale e sanitario; infine, facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del terzo settore, del pubblico e della comunità, disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.
Scarica il testo e gli allegati del bando nella sezione dedicata.
Nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, è stata presentata la dodicesima edizione diBookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura che si terrà a Milano tra il 15 e il 19 novembre 2023, preceduta da due giornate intitolate Aspettando BookCity Milano, per anticipare alcuni incontri della manifestazione, in attesa dell’apertura ufficiale; quest’anno, il tema portante della manifestazione sarà Il tempo del sogno.
I giorni di #BCM23 saranno scanditi da Il tempo del sogno, quel momento imprendibile che vive nel profondo del sonno, ma trasforma la veglia. “Sogno” è la parola polisemica che parla di pensieri e desideri, utopie e distopie, evasioni e battaglie, incubi e paure. “Sogno” è la parola che abita ogni speranza: sogni di gioventù, sogni a occhi aperti, sogni proibiti, sogni di gloria, sogni di un futuro migliore. “Sogno” è la parola di Penelope e Giovanna d’Arco, di Freud e Pasolini, di Cenerentola e Hitchcock, di Luther King e Bergoglio.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il nuovo progetto La Lettura Intorno – BookCity tutto l’anno che, in collaborazione con Fondazione Cariplo, raccoglie l’eredità di La Lettura Intorno nel diffondere la lettura nei quartieri di Milano, attraverso due principali linee d’azione, rivolte soprattutto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni: l’azione Letture di prossimità sarà finalizzata a organizzare manifestazioni diffuse nei quartieri più volte nel corso dell’anno, estendendo a tutto il territorio cittadino le reti territoriali già attivate durante il precedente progetto; l’azione Letture di crescita andrà a proporre un modello di sostegno alla lettura nei contesti scolastici che non partecipano abitualmente a simili iniziative, facendo leva sulla cooperazione tra biblioteche e scuole, già avviata nei quartieri pilota. Il progetto prosegue l’attività di diffusione della lettura al di là dei confini del centro storico e nei quartieri intorno, impegno che viene portato avanti anche grazie all’iniziativa organizzata in collaborazione con Gardenia, per portare il libro in giardini selezionati in città e dintorni, a partire dal Fuorisalone 2023.
BCM23 continua ad accrescere anche il suo calendario, con il ricco palinsesto di BookCity durante l’anno: letture, dialoghi e presentazioni che, come gli appuntamenti nell’ambito della Giornata Mondiale della Poesia, non si limitano ai giorni della manifestazione novembrina, ma animano il calendario milanese anche durante il resto dell’anno; in quest’ambito si inseriscono gli eventi promossi dalle Fondazioni editoriali che costituiscono l’Associazione BookCity Milano: il ciclo Biblioteca Resistente (Fondazione Corriere della Sera) in attesa del 25 aprile, l’iniziativa per tracciare la mappatura delle librerie di Milano (Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri), una giornata internazionale dedicata ai rapporti tra spazi culturali, tempo e cittadinanza al termine della quale saranno elaborate cinque tesi per le biblioteche del futuro(Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) e le presentazioni de I cinque libri della Stagione Scomposta(Fondazione Giangiacomo Feltrinelli).
BookCity durante l’annoha soprattutto l’ambizione di stimolare l’incontro, lo scambio e la collaborazione delle istituzioni culturali della città, innescando un meccanismo di connessioni e suggestioni reciproche che permettono alla manifestazione di crescere e alla sua città di partecipare, insieme ai lettori, a questo processo.
L’incontro di presentazione è anche stato l’occasione per annunciare, dopo la scomparsa di Achille Mauri, l’ingresso nel Comitato d’indirizzo dell’Associazione BookCity Milano dell’editore Stefano Mauri, in rappresentanza della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.
Oltre all’ampio programma di eventi che si terranno nelle sedi della manifestazione, torneranno anche per questa edizione gli appuntamenti BCM Università, BCM per il Sociale e BCM per le Scuole, che prosegue l’attività #BCMZeta avviata l’anno scorso, il laboratorio creativo che permette ai giovani studenti dei licei milanesi di collaborare alla progettazione di alcuni eventi della manifestazione. Non mancheranno inoltre i diversi poli tematici che, come ormai da tradizione, permettono di organizzare il palinsesto di incontri come grandi contenitori di senso e significato.
Inclusiva e partecipata per antonomasia, chiunque può proporre un evento a BookCity Milano, inviando una mail con titolo, nomi dei protagonisti, breve descrizione, libro trattato e la tipologia dell’incontro a puccinelli@bookcitymilano.itentro il 16 giugno 2023. Per proporre invece eventi online o in una sede propria occorre compilare il form sul sito www.bookcitymilano.itentro il 15 settembre 2023. Per le iniziative di #BCM per le Scuole il form per i promotori aprirà il 30 marzo.
È online la prima edizione del bando Giovani ricercatori. L’iniziativa si propone di accompagnare i dottori di ricerca nelle fasi iniziali della loro carriera ed è finalizzata a sostenere progetti di ricerca che contribuiscano alla costruzione della loro research identity. Il bando consolida il ruolo della Fondazione a favore dei giovani impegnati nella ricerca: in trent’anni sostenuti i percorsi di carriera di oltre 6.300 nuovi ricercatori.
Nel nostro Paese, esistono ad oggi pochi programmi di finanziamento che aiutano i giovani a muovere i primi passi nel mondo della ricerca e li supportano nel consolidare le loro competenze favorendone l’indipendenza. Secondo il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, ad un anno dal conseguimento del titolo, il 39,1% dei dottori di ricerca desidera intraprendere la carriera accademica, in Italia o all’estero. Intervenire in questo ambito è quindi importante sia per il singolo ricercatore, sia per la comunità scientifica.
Fra le caratteristiche principali del bando:
coinvolgere ricercatori operanti in tutte le discipline e in possesso del dottorato da non più di 2 anni;
offrire la possibilità di sviluppare un progetto indipendente;
identificare un mentorche possa supportare il giovane nel suo percorso di crescita;
stimolare l’internazionalizzazione e la creazione di reti di collaborazione;
incoraggiare le esperienze di ricerca presso organizzazioni o gruppi diversi da quelli presso cui si è conseguito il titolo di dottorato.
Il bando è rivolto a enti pubblici o privati non profit che svolgono attività di ricerca scientifica. Sono previsti dei momenti di presentazione. Per registrarsi è necessario cliccare QUI
Il Rapporto fotografa una disuguaglianza dalle molte dimensioni, che rappresenta una ferita per la singola persona e per tutta la comunità e un ostacolo allo sviluppo. Ne emerge la necessità di un’azione condivisa e di un atteggiamento proattivo perché le opportunità di futuro siano sempre più accessibili a tutti i cittadini.
Fondazione Cariplo ha presentato il primo Rapporto Disuguaglianze, “Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze” (scarica il testo del rapporto), un lavoro di ricerca finalizzato a creare conoscenza sulle diverse dimensioni della disuguaglianza, ma anche a portare all'attenzione del dibattito pubblico il tema delle disuguaglianze attraverso una nuova prospettiva che possa essere utile per sviluppare insieme nuove e più efficaci soluzioni per lo sviluppo di società più inclusive e fornire uno strumento di conoscenza per addetti e non addetti ai lavori.
Il lavoro è stato illustrato nel corso di un evento, svoltosi presso l’associazione MOSSO – spazio nato nell’ambito di un percorso di co-progettazione tra Comune di Milano, Fondazione Cariplo e un partenariato di cooperative sociali e associazioni in cui convivono progetti di formazione, musica, cultura, pratiche di riuso, feste, laboratori inclusivi e ristorazione – a cui hanno partecipato, oltre al Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti: Filippo Artoni (Direttore sede di Milano, Fondazione Enaip Lombardia), Enrica Chiappero (Ordinario di Politica Economica dell'Università di Pavia), Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia), Carlo Messina (Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo), Carlo Ratti (Architetto e Urbanista, Direttore MIT SenseableCity Lab di Boston), Anna Scavuzzo (Vicesindaco di Milano), Andrea Sironi (Presidente di Assicurazioni Generali), Card. Matteo Zuppi (Presidente Conferenza Episcopale Italiana); che ha fatto seguito alla presentazione del rapporto da parte dei curatori Federico Fubini (Vicedirettore del Corriere della Sera), Valentina Amorese (Programme officer Area Ricerca Scientifica, Fondazione Cariplo), Gian Paolo Barbetta (Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore Evaluation Lab, Milano).
“Da anni assistiamo a una frammentazione crescente che crea un divario di futuro e di prospettiva di vita: è in questo spazio che perdiamo il potenziale umano di tanti ragazzi, di tanti lavoratori, di tanti cittadini del domani. Davanti a questo la Fondazione Cariplo, che da sempre investe sulle potenzialità delle persone e sui legami di comunità, vuole mettersi in dialogo con gli altri soggetti che possono contribuire al contrasto della disuguaglianza. Si tratta di una sfida che impegna noi, i soggetti dell’economia, gli attori istituzionali e le organizzazioni non profit per individuare nuove modalità di intervento, che aiutino in modo consapevole ed efficace a ricucire i legami delle nostre comunità, da cui dipende il futuro delle nostre persone e delle nostre istituzioni.” Ha dichiarato Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
Il Rapporto, dopo aver tracciato gli indicatori principali e le dimensioni che concorrono a generare la disuguaglianza economica e di reddito (in Italia), si concentra sull’impatto della disuguaglianza nei percorsi di apprendimento, nella costruzione della persona e della visione del “proprio posto nel mondo”. Questa parte della ricerca è stata condotta in ambito locale, al fine di disporre di un contesto di dimensioni tali da permettere di far emergere le diverse dinamiche compresenti in uno stesso territorio. Il territorio di Milano, in particolare, ha fatto da “incubatore” per un’analisi sul campo che ha permesso di indagare la dimensione di “outlook”, ossia di sguardo sul proprio futuro, da parte dei ragazzi. Milano e il suo territorio sono infatti un avamposto capace di cogliere con anticipo fenomeni sociali emergenti e trasversali e sono inoltre uno straordinario laboratorio di solidarietà che permette di intercettare i bisogni e immaginare nuove soluzioni.
Tra i temi chiave emersi durante la presentazione: la necessità di una risposta che chiami in gioco tutti gli attori e che parta da un atteggiamento “di iniziativa”:
“Se vogliamo scardinare la dinamica dove chi ha poche opportunità è destinato ad averne sempre meno non possiamo attendere che siano proprio queste persone a prendere l’iniziativa, ma dobbiamo deliberatamente e tenacemente “andare a cercarle”. In altre parole, siamo convinti che davanti a questa disuguaglianza di possibilità sia necessario passare da un atteggiamento di attesa a uno di iniziativa. Questo atteggiamento proattivo emerge come un metodo necessario di fronte a una disuguaglianza di futuro sempre più pericolosa per le nostre persone, per il nostro Paese e per la nostra democrazia, e rappresenta la chiave di volta per liberare potenzialità e offrire occasioni di crescita realmente accessibili.” Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
L’esigenza di un rapporto sulle disuguaglianze emerge da una riflessione che la Fondazione Cariplo ha approfondito durante e dopo la pandemia, davanti all’aumento delle diverse forme di povertà, che colpiscono in particolare i giovani e le famiglie con figli piccoli.
Come emerge dal rapporto, da decenni la nostra società ha vissuto grandi trasformazioni e al contempo l’area della povertà è cresciuta in maniera molto importante: nel 2021 circa due milioni di famiglie si trovano in una situazione di povertà assoluta, ossia più del doppio rispetto al 2005.
In tale contesto, il percorso di istruzione obbligatoria fatica purtroppo da solo a svolgere il ruolo di ascensore sociale per i gruppi di studenti più svantaggiati, contribuendo anzi a sedimentare le disuguaglianze iniziali di apprendimento che derivano dai diversi background socioeconomici.
Il crescere in un certo contesto sociale tende infatti a influenzare fin dai primissimi anni di vita le attitudini delle persone e questo si evidenzia sempre più precocemente, a partire dai bambini della scuola materna. Questo condiziona gli apprendimenti ma, in modo più profondo, condiziona lo sguardo su di sé e sul mondo: il 55% dei ragazzi che crescono in centro pensano di andare all’estero; fra chi cresce in periferia solo il 29%. Emergono inoltre differenze, sin dall’età prescolare, tra la capacità di immedesimazione, la capacità di fiducia e di lettura del contesto: tutte competenze cruciali per la persona e per la sua vita sociale, lavorativa e collettiva.
La “mobilità sociale” è quindi un obbiettivo che va sostenuto con opportuni interventi per garantire la rimozione degli ostacoli che non la permettono, contrastando la disuguaglianza di opportunità.
Le fragilità si propagano e si sommano: esiste una compresenza tra diverse forme di esclusione e di “povertà” che toccano varie dimensioni della vita delle persone; laddove il livello di studio è più alto la popolazione presenta delle condizioni di salute generale migliori. Ma allo stesso tempo oggi in Italia solo l’8% dei giovani con genitori senza un titolo superiore ottiene un diploma universitario (22% la media Ocse) .
Perdita di sviluppo umano: perchè nessuno può dire “non mi riguarda”.
La società reale, quella che conosciamo e viviamo presenta un livello di sviluppo inferiore alle sue potenzialità a causa delle disuguaglianze. Fino a quando continueremo a pensare che le disuguaglianze riguardino esclusivamente coloro che ne subiscono le conseguenze peggiori, il nocciolo della questione rischia di sfuggire. La disuguaglianza è un’ingiustizia per la singola persona, è una ferita per la comunità ed è un ostacolo allo sviluppo.
Al via 137 nuovi progetti per promuovere e diffondere cultura. Fondazione Cariplo apre il nuovo anno destinando oltre 5,8 milioni di euro all’offerta culturale e artistica del territorio, rimarcando ancora la convinzione che la cultura sia un bene essenziale al benessere e allo sviluppo della società. Da anni Fondazione Cariplo incentiva e sostiene iniziative volte alla promozione culturale, mirate a coinvolgere le comunità, protagoniste attive e consapevoli rispetto ai bisogni del proprio territorio d’intervento.
33 progetti sul Bando Alla scoperta della cultura, sostenuti con 1,2 milioni di euro, per la promozione e valorizzazione della cultura verso le fasce giovani e giovanissime della popolazione, con l’obiettivo di avvicinare le bambine e i bambini ai luoghi della cultura, simbolo dell’identità e della storia del territorio in cui vivono. I progetti si rivolgono alla fascia di età 6-11 anni, con particolare attenzione alle bambine e ai bambini appartenenti a famiglie vulnerabili.
Altri 48 progetti sul Bando Per il libro e la lettura, con oltre 2 milioni di euro, per sostenere la lettura come pratica quotidiana stimolando la curiosità e il piacere di leggere, favorendo l’aumento del numero di lettori; in linea con lo spirito del bando, i progetti sostenuti porranno particolare attenzione a bambini, adolescenti e giovani adulti, anziani e persone adulte con minori opportunità.
23 le iniziative sul Bando Sottocasa, destinatarie di 443 mila euro di contributi complessivi, con l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica e di Housing Sociale del territorio della Fondazione, sostenendo iniziative capaci di promuovere la partecipazione culturale di fasce sempre più ampie della popolazione residente e di intercettare pubblici sia locali sia cittadini.
33 progetti e 2,2 milioni di euro di risorse sul Bando Per la Cultura dedicato a sostenere gli operatori del settore della cultura nell’adozione di nuove modalità di funzionamento e di organizzazione dell’offerta e nella sperimentazione di nuove forme di partecipazione alla vita culturale, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità. Un focus particolare sugli ambiti della Prossimità e della Creatività, per la realizzazione di iniziative tese a un maggior coinvolgimento dei pubblici mediante l’adozione di modelli di offerta che promuovano l’innovazione culturale.
L’idea portante è che la cultura, in tutte le sue forme, possa e debba essere promossa come strumento di inclusione e partecipazione trasversale, ragion per cui le iniziative coinvolgono diversi ambiti, intrecciati e comunicanti: cultura, economia, società e ambiente, dando la possibilità di creare nuovi legami e sinergie tra i diversi attori. Nel corso degli anni, l’esperienza ha permesso di maturare un metodo e delle competenze che Fondazione Cariplo mette al servizio dei propri interlocutori, sia nell’ambito della conservazione e valorizzazione del patrimonio sia nel campo della promozione culturale, anche grazie alla rete di associazioni, cittadini, professionisti e volontari, che prendono parte alle diverse progettualità: un capitale umano che va a costituire una risorsa insostituibile.
“Investire in cultura significa investire sul futuro. La cultura è una dimensione indispensabile per la crescita delle persone ed è una leva di sviluppo dei territori. Per questo è un ambito cruciale su cui la Fondazione Cariplo non ha mai smesso di investire. Negli ultimi anni il nostro sforzo è stato rivolto a promuovere occasioni diffuse di cultura che potessero raggiungere sempre più persone, arrivando in particolare coloro che hanno meno opportunità e consuetudine di fare esperienze culturali” Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
Dal 1991 ad oggi sono stati sostenuti 37.732 progetti in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola per oltre 3,9 miliardi di euro di contributi a fondo perduto. Con 624 progetti culturali sostenuti nel 2022 pari a oltre 31 milioni di euro erogati, Fondazione Cariplo lavora per valorizzare sia il patrimonio, sia la produzione culturale, non solo da un punto di vista artistico, ma anche di fruizione e incentivazione alla partecipazione, con particolare attenzione alle fasce sociali più fragili e ai giovani nelle scuole.
Comune di Milano e Fondazione Cariplo collaboreranno per individuare percorsi per la rigenerazione dei quartieri ERP– Edilizia Residenziale Pubblica, attraverso la strutturazione di progetti pilota. Tra gli obiettivi rilevanti ci saranno la valorizzazione dei progetti già finanziati dal PNRR, attraverso una visione di sistema e la definizione di modalità operative per la partnership pubblico/privata. L’accordo è stato siglato oggi dall’Assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, dal Direttore Generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani e dal Direttore della Direzione Casa del Comune di Milano Franco Zinna. L’intesa è stata suggellata nell’ambito del “Forum dell’Abitare”, iniziativa organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con MM Spa e con il sostegno della Fondazione, che si è svolta a Base Milano, e che ha visto per tre giorni la partecipazione di un vasto e qualificato pubblico impegnato su questi temi.
Fondazione Cariplo metterà a disposizione 1,5 milioni di euro per la definizione di Piani strategici su alcune aree scelte dall’Amministrazione comunale. Tutto ciò ha l’obiettivo di svolgere le fasi propedeutiche per poter attivare risorse più ingenti legate al PNRR e alle risorse sul territorio. Il budget infatti servirà per l’elaborazione dei Programmi Urbani Strategici d'Area (PUSA).
Le risorse del PNRR destinate all’edilizia residenziale pubblica (ERP) della città di Milano rappresentano d’altra parte, per il Comune, un’occasione unica per ragionare in modo concreto sulle prospettive di evoluzione del sistema dell’offerta abitativa nel suo insieme.
Il Comune pertanto individuerà delle aree su cui in questa fase si concentrerà l’attività del Gruppo di lavoro a regìa comunale per la definizione dei PUSA: le aree saranno caratterizzate dalla presenza di patrimonio ERP del Comune di Milano, gestito da Metropolitana Milanese (MM Spa), di ALER, di patrimonio strumentale e non del Comune di Milano; potranno essere zone che presentano caratteristiche interessanti per lo sviluppo della città, con individuazione di interventi che consentono l’ottimizzazione delle risorse del PNRR all’interno di un progetto unitario con spazi pubblici da valorizzare, scuole da recuperare, interventi di housing sociale, interventi trasversali di natura sociale e culturale promossi o sostenuti da Fondazione Cariplo, da Fondazione Comunità di Milano e da altri attori del Terzo Settore.
Al programma, infatti, collaboreranno altri attori tra cui: Fondazione Housing Sociale, che metterà a disposizione le competenze tecniche e finanziarie sviluppate nell’ambito della promozione e sviluppo del Social Housing in Italia e grazie alla partecipazione a numerosi progetti di rigenerazione urbana; (la Fondazione di Comunità di Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Onlus, che costituirà un Fondo dedicato grazie al contributo iniziale di Fondazione Cariplo). Il Fondo potrà essere ulteriormente alimentato da futuri donatori, che condivideranno gli obiettivi del progetto; per la predisposizione dei PUSA verranno coinvolte anche organizzazioni del terzo settore e operatori privati, interessati a partecipare al progetto in ottica pubblica e collaborativa, nonché Università e Istituti di ricerca, che nel tempo hanno lavorato sul territorio affrontando e sviluppando operazioni di rigenerazione urbana relativi alla situazione abitativa e dei quartieri ERP e temi di governance di progetti complessi di rigenerazione urbana e di partenariato pubblico-privato.
L’idea è di sviluppare un modello di rigenerazione urbana integrata, cioè di riqualificazione sociale, edilizia e delle infrastrutture di quartiere, che superi la tradizionale separazione tra tipologie d’offerta e che integri il progetto di gestione sociale, architettonico-ambientale, urbano e finanziario, fino ad oggi è stata ostacolata dalla limitatezza delle risorse necessarie in primis per la riqualificazione fisica, punto di partenza e base indispensabile per avviare un progetto integrato e credibile.
“Una iniziativa innovativa: un fondo che supporta la progettualità del Comune di Milano, che intende studiare le prospettive riqualificazione dei quartieri ad alta intensità di ERP. La Fondazione è il primo contributore a questo fondo, aperto ad altri donatori, e mette a disposizione anche competenze e strumenti per la rigenerazione urbana di tipo sociale.” commenta Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo.
“È una collaborazione importante che ci permetterà di lavorare in modo proficuo insieme a Fondazione Cariplo nei prossimi mesi sull’analisi e lo sviluppo di importanti progetti di riqualificazione per la città di Milano”, dichiara Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa del Comune di Milano.
Il 2022 è entrato nella storia della climatologia italiana ed europea come un anno tra i più caratterizzati da eventi estremi in termini di deficit di precipitazioni, e in particolare in Italia si è rivelato il più “siccitoso nella serie climatica nazionale, iniziata nel 1800 e gestita dal CNR-ISAC di Bologna, con pesanti ripercussioni sulle portate fluviali, sull'agricoltura e sulla produzione idroelettrica” (Cat Berro e Mercalli 2023).
Cosa ci aspetta nel 2023? La 31° Giornata Mondiale dell’Acqua cade in un anno che si preannuncia già, a marzo, molto critico per la conservazione della risorsa. Il report “Drought in Europe” del Joint Resource Center (GDO-CEMS) prevede nell’area prealpina una riduzione della stagionale alimentazione dei fiumi da fusione delle nevi in primavera-estate e precipitazioni incerte e variabili in una primavera che si preannuncia più calda della media. In nord Italia le scarse precipitazioni stanno determinando una riduzione della portata dei fiumi (dal 30% al 70% inferiore alla media, con il Po ai minimi storici) e un riempimento dei laghi al 15-40% della capienza. In questo scenario, non sarà a rischio solo il comparto agricolo, ma anche quello energetico e, non da ultimo, la disponibilità per gli usi domestici, che potrebbe subire dei razionamenti.
Come celebrare allora la Giornata Mondiale dell’Acqua? Fondazione Cariplo, da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione della risorsa idrica, sia attraverso interventi di riqualificazione fluviale e di habitat che tramite studi e ricerche, ha inteso porre una particolare attenzione nella programmazione 2023 a questo tema, allineando tutti gli strumenti ambientali sull’importanza della conservazione della risorsa. In particolare, la terza edizione della Call for ideas Strategia Clima, lanciata nell’ambito del progetto “F2C- Fondazione Cariplo per il clima”, dedicato alla lotta al cambiamento climatico, è stata concepita, con un budget di 3,2 milioni di euro, come una “water edition”, che vuole sostenere i territori per fare fronte anche a questa grave criticità. In ambito agricolo, il bando Ruralis (budget 1,5 milioni di euro) prevede interventi per una migliore gestione dell’acqua in agricoltura e l’utilizzo di specie meno idroesigenti e, al tema acqua, verrà dedicata la 10° edizione del convegno Metropoli Agricole che si terrà a Milano il 15 giugno prossimo. Per contrastare la crisi idrica non basta però il solo intervento delle istituzioni e delle imprese, occorre che il singolo cittadino si impegni ad adottare comportamenti sostenibili e di riduzione dei consumi: in questo senso il bando My Future (1 milione di euro), dedicato al mondo della scuola primaria e secondaria di primo grado, vuole rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze di fronte alla conseguenze della crisi climatica. Infine, il 30 marzo, nell’ambito dell’ evento “Crisi climatica: quali strategie”, in streaming sul sito della Fondazione, Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima all’Università di Torino e divulgatrice scientifica, ci presenterà la situazione climatica attuale e lo scenario dei prossimi mesi, mentre alcune delle Strategie di Transizione Climatica sostenute dalla Fondazione racconteranno quali azioni verranno messe in campo per contrastare la crisi in corso.
Da decenni si assiste all’aumentare della frammentazione all’interno delle nostre comunità e a una costante crescita della disuguaglianza, fenomeno complesso che ha molte dimensioni e che segna in modo profondo la vita dei singoli e della società.
Fondazione Cariplo, per sua stessa natura, è un osservatorio privilegiato di queste dinamiche, perché è in costante relazione con i territori e soprattutto con i soggetti di terzo settore che vivono da vicino i bisogni delle persone.
Resi più consapevoli di questo anche dall’esperienza vissuta durante la pandemia, negli ultimi anni, è aumentata l'attenzione al tema del contrasto alla disuguaglianza, innanzitutto attraverso bandi e misure di sostegno negli ambiti cultura, ambiente, servizi alla persona e ricerca scientifica.
Nel 2022, inoltre, la Fondazione ha deciso di investire 2,5 milioni di euro per il primo bando “Inequalities Research – Generare conoscenza per ridurre le disuguaglianze”, allo scopo di promuovere lo sviluppo di conoscenze utili a orientare e sostenere politiche di contrasto alla disuguaglianza sempre più efficaci.
Nella stessa logica, la Fondazione ha avviato anche un proprio lavoro di ricerca, confluito nel Primo Rapporto Disuguaglianze per offrire sia una visione d’insieme sul tema, sia approfondire le diverse dimensioni della disuguaglianza. Questa prima edizione è dedicata alle disuguaglianze di apprendimento.
Attraverso questo lavoro emerge come la disuguaglianza sia una ferita per la persona, ma anche per la comunità, in termini di sviluppo e in termini di prospettiva per il futuro, e conferma perciò quanto sia un tema cruciale che chiama a una riflessione comune mondo economico, istituzioni e organizzazioni non profit.
CRESCERE IN ITALIA, OLTRE LE DISUGUAGLIANZE Presentazione del primo Rapporto Fondazione Cariplo sulle disuguaglianze
MARTEDÌ 28 MARZO, ore 11 IN DIRETTA STREAMING presso associazione MOSSO, via Angelo Mosso 3, Milano
Presentazione Federico Fubini, Vicedirettore del Corriere della Sera Valentina Amorese, Programme officer Area Ricerca Scientifica, Fondazione Cariplo Gian Paolo Barbetta, Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore Evaluation Lab, Milano
Interventi Filippo Artoni, Direttore sede di Milano, Fondazione Enaip Lombardia Enrica Chiappero, Ordinario di Politica Economica dell'Università di Pavia Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo Carlo Messina, Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo Carlo Ratti, Architetto e Urbanista, Direttore MIT SenseableCity Lab di Boston Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano Andrea Sironi, Presidente di Assicurazioni Generali Card. Matteo Zuppi, Presidente Conferenza Episcopale Italiana
Conduzione Marianna Aprile
I posti in sala sono limitati, ma sarà possibile seguire la presentazione in streaming.