Nuovi spazi e posti disponibili per gli alunni che hanno bisogno di aiuto per i compiti. Nuovi educatori e figure professionali per il supporto allo studio di bambini con DSA e BES. Ma anche nuovi corsi pomeridiani per il rafforzamento della lingua italiana o per imparare a usare bene il computer. Sono queste e molte altre le proposte educative che verranno attivate dalle “Reti di Doposcuola”, 14 progetti nati dalla collaborazione tra doposcuola limitrofi nei quartieri di Milano, che grazie al lavoro in sinergia da oggi potranno rispondere in modo più efficace al crescente bisogno di supporto allo studio.
 
I progetti sono stati sostenuti grazie al Bando “Doposcuola in Rete” lanciato lo scorso aprile da QuBì – La ricetta contro la povertà infantile, il programma promosso da Fondazione Cariplo – con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam – che dal 2018 opera a Milano per sostenere le famiglie con minori in situazioni di povertà attraverso un sistema di 23 Reti che mettono in sinergia oltre 400 organizzazioni in 25 quartieri della città. 
Scopo del bando era potenziare l’offerta dei doposcuola a Milano – da sempre fonte di rafforzamento per l’apprendimento scolastico, ma anche di esperienze educative, di socialità e aggregazione – e favorire l’adozione di un modello di lavoro in rete, già sperimentato nei 5 anni di attività del Programma QuBì. Un modello basato sulla collaborazione, sulla “messa in comune” di esperienze, approcci, servizi da parte delle organizzazioni già operanti nei quartieri, che conoscendo bene i territori possono rispondere in maniera più efficace e sinergica alle necessità che emergono, specialmente da parte delle famiglie con maggiori difficoltà socioeconomiche.

La situazione dei doposcuola dopo la pandemia

Il bisogno di potenziare gli spazi di sostegno allo studio per supportare un numero maggiore di bambini e ragazzi della città è emerso in particolare dopo la pandemia. A seguito di un’indagine avviata a settembre 2021 dal Programma QuBì per verificare lo “stato di salute” di questi servizi dopo i lunghi mesi di lockdown e di restrizioni sanitarie, è emerso che tra il periodo precedente all’emergenza Covid-19 e la ripresa dell’anno scolastico 2021/22 negli 80 doposcuola presi come campione si registrava una riduzione di circa il 27% del numero di studenti frequentanti (da 4.600 prima di marzo 2020 a 3.400 a settembre 2021) e nel 70% dei casi una forte riduzione dell’offerta didattica, sia per motivi legati alla limitata capacità degli spazi che per mancanza di volontari o operatori. Con il graduale miglioramento della situazione pandemica gli spazi di sostegno allo studio hanno ripreso la propria attività, trovandosi però a gestire lunghe liste di attesa e nuove complessità legate anche ai mesi di didattica a distanza. 

Il Bando “Doposcuola in Rete” e i 14 progetti al via dal 17 ottobre

Da qui è nata la volontà di lanciare il 22 aprile 2022 il Bando “Doposcuola in Rete”, una misura mirata a promuovere la formazione di Reti di almeno tre doposcuola limitrofi (con particolare riferimento agli spazi che seguono minori in condizioni socioeconomiche svantaggiate) fino ad arrivare a Reti di estensione municipale. L’obiettivo era invitare i doposcuola già esistenti nei quartieri a creare sinergie per ottimizzare le risorse, creare équipe congiunte tra operatori e volontari dei diversi spazi compiti, condividere figure professionali specializzate e, soprattutto, prendere in carico le domande ancora inevase (liste d’attesa), attivando anche nuovi spazi se necessario.
 
Grazie al bando saranno sostenute 14 Reti di doposcuola, di cui 5 “municipali” (si tratta dei Municipi 5, 6, 7, 8 e 9 di Milano), per un contributo complessivo di oltre 900.000 €. I doposcuola coinvolti sono complessivamente 160, di cui 11 di nuovo avvio. In totale, gli spazi sostenuti seguiranno, nell’anno scolastico 2022/23, oltre 5.600 ragazze e ragazzi, con un aumento di circa il 20% dei beneficiari rispetto all’anno scolastico passato. 
In particolare, i progetti hanno lo scopo di:

  • potenziare gli spazi di sostegno allo studio e le attività di supporto didattico; 
  • condividere i metodi applicati dai singoli doposcuola; 
  • coinvolgere educatori, insegnanti, mediatori culturali, professionisti per attivare interventi mirati a ridurre fenomeni come il digital divide e il learning loss, favorire l’integrazione dei Neo Arrivati in Italia (NAI) e di bambini e ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA);
  • rafforzare il raccordo tra i doposcuola e le scuole di riferimento. 

Le attività delle 14 Reti di doposcuola hanno preso il via lunedì 17 ottobre.

Mai come in questo momento l'elevato costo dell’energia e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime sono temi centrali nel dibattito pubblico. In questo preoccupante contesto, Fondazione Cariplo ha promosso il bando ALTERNATIVE con l’obiettivo di favorire la diffusione di Comunità Energetiche Rinnovabili e fornire uno strumento concreto ed efficace per contrastare la povertà energetica e accompagnare la popolazione nella transizione equa verso un futuro alternativo al fossile.

Il bando, terminato a luglio, si è rivolto ad amministrazioni, enti pubblici e privati non profit della Regione Lombardia e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Sono ben 17 le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che saranno avviate in questi territori nei prossimi mesi grazie al contributo di Fondazione Cariplo, per un valore totale di 1.000.000 euro. 
Gli enti beneficiari del supporto della Fondazione sono complessivamente 33, di cui: 6 parrocchie, 7 cooperative sociali, 5 Fondazioni, 5 associazioni e 10 enti pubblici.
I progetti al nastro di partenza interessano, nello specifico, le province di: Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Varese e Verbano-Cusio-Ossola. Le 17 Comunità Energetiche installeranno complessivamente 17 impianti fotovoltaici capaci di produrre un quantitativo di energia elettrica pari a circa 5.000 MWh l’anno (il corrispettivo del consumo energetico di 1.700 famiglie). Il volume economico annuale, comprensivo di risparmi in bolletta, incentivo per l’energia condivisa e vendita dell’energia non utilizzata, ammonterà a circa 650.000 euro all’anno. Il sistema, oltre a una rilevante ricaduta economica, avrà grandi benefici anche sul clima e sull’ambiente: si stima infatti che saranno evitate circa 1.500 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili nascono anche con lo scopo di promuovere l’inclusione sociale dei soggetti più vulnerabili e aumentare la coesione nelle comunità locali. I progetti finanziati dal bando Alternative consentiranno quindi di coinvolgere soggetti in condizione di povertà e vulnerabilità quali membri delle comunità costituite.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano, quindi, una soluzione innovativa di valenza non solo ambientale ed economica ma anche sociale: collaborazione e condivisione sono infatti i principi cardine di questo modello che mira ad accrescere il senso di comunità, lo sviluppo economico locale e la democrazia energetica.

Ultimamente il fenomeno delle CER sta registrando una crescita importante, segno di una sensibilità e di un’urgenza sempre più alte sul tema dell’emergenza climatica e della povertà energetica, ma la loro diffusione è ancora spesso ostacolata dalla mancanza di competenze specialistiche, tecniche, amministrative, legali ed economico-finanziarie da parte degli attori che intendono avviarle. Per questo motivo, oltre al contributo economico, Fondazione Cariplo metterà a disposizione un servizio di Assistenza Tecnica che accompagnerà le realtà locali coinvolte lungo tutto il percorso normativo e burocratico che porterà alla definizione e alla costituzione delle Comunità.

Il bando Alternative è complementare all’iniziativa lanciata da Regione Lombardia nell’ambito della Legge Regionale 2/2022, che ha stanziato 22 milioni di euro a supporto delle CER, in particolare per l’acquisto e installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In virtù dell’”Accordo quadro per la realizzazione di attività congiunte in campo ambientale” tra le stesse Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, i due enti si sono coordinati per definire due strumenti che fossero il più possibile sinergici in modo da mettere a fattor comune risorse con diversa provenienza.

L’esperienza del Bando Alternative è un primo passo verso la sperimentazione di possibili risposte di comunità di fronte alla sfida sempre più imponente della transizione energetica e ambientale. In un momento di grande tensione del mercato dell’energia, l’avvio di comunità energetiche rinnovabili operative sul territorio è un fatto concreto e significativo, che pone le basi per lo sviluppo di una nuova e più equa filiera dell’energia.Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo.

Scopri le 17 Comunità Energetiche Rinnovabili beneficiarie del bando cliccando sull'allegato.

Sono 43 i progetti selezionati da Fondazione Cariplo nei giorni scorsi sul Bando LAIVin 2022, in sinergia con Associazione Etre e Alchemilla Cooperativa Sociale, che promuove il protagonismo giovanile attraverso la pratica delle arti interpretative dal vivo. 500 mila euro a disposizione di 43 scuole secondarie di secondo grado sul territorio della Lombardia e dalle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola per sviluppare nel triennio 2023-2025 laboratori musicali e teatrali che permettano ai ragazzi di essere protagonisti attivi.
Il Progetto LAIVin, infatti, sostiene dal 2006 la pratica e la fruizione della musica e del teatro nelle scuole secondarie di secondo grado al fine di promuovere sia lo sviluppo di competenze musicali e teatrali, sia l’avvicinamento del giovane pubblico ai linguaggi artistici contemporanei promuovendo la partecipazione attiva dei giovani nello sviluppo di progetti culturali sui territori. Il Progetto LAIVin riesce, inoltre, a innestare i laboratori nella vita delle scuole, integrarli nella didattica e dare loro continuità.

Le scuole destinatarie del contributo per il triennio 2023-2025 si aggiungono alle 43 selezionate lo scorso anno dal Bando 2021. Saranno dunque 86 le scuole invitate a partecipare al Festival LAIVin Action 2023 che saranno accompagnate nel corso della triennalità dalle Antenne Territoriali LAIVin, che affiancheranno i ragazzi e le ragazze nello sviluppo di processi e percorsi di partecipazione e dialogo tra le scuole e il territorio. Sono, inoltre, previsti momenti di formazione dei docenti e degli operatori impegnati nella conduzione dei laboratori.

Gli studenti saranno coinvolti nella co-progettazione dei contenuti e nella realizzazione delle attività connesse al progetto. Saranno inoltre protagonisti assoluti del Festival LAIVin Action, momento di incontro e confronto della comunità LAIVin.
Il Progetto LAIVin, nato nel 2006 come Progetto LAIV e diventato LAIVin nel 2018 per un maggiore radicamento nelle comunità locali, nel corso degli anni ha coinvolto oltre 270 istituti scolastici, più di 35.000 studenti e più di 1000 insegnanti, per un totale di oltre 700 laboratori.

Scopri i progetti selezionati nell'allegato.

Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell’economia. Da qui il titolo del rapporto Io sono cultura, e grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy. Oggi, a due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia e in piena fase di ricostruzione e ripartenza, le industrie culturali e creative sono tra i settori più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale italiana. Non solo perché i numeri dell’ultimo decennio dimostrano che parliamo di una fonte significativa di posti di lavoro e ricchezza.  Ma anche perché sono un motore di innovazione per l’intera economia e agiscono come un attivatore della crescita di altri settori, dal turismo alla manifattura creative-driven. Ossia quella manifattura che ha saputo incorporare professionisti e competenze culturali e creative nei processi produttivi, traducendo la bellezza in oggetti e portando il made in Italy nel mondo. Bellezza e cultura, quindi, sono parte del DNA italiano e sono alla base delle ricette made in Italy per la fuoriuscita dalle crisi. Io sono cultura annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia e lo studio propone numeri e storie ed è realizzato grazie al contributo di molte personalità di punta nei diversi settori.

Il rapporto, arrivato alla dodicesima edizione, è realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme a Fondazione Cariplo, Regione Marche, Istituto per il Credito Sportivo. È stato presentato oggi, a Casa Fornasetti a Milano, con un focus sui dati della Lombardia, dal direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti. Ne hanno discusso il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci; Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo; Alberto Cavalli, Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte di Milano; Maria Porro, presidente Assaredo e presidente Salone del Mobile; Antonio Calabrò, presidente Forum Fondazione Symbola e presidente Museimpresa; Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano; Stefano Bruno Galli, Assessore alla Cultura Regione Lombardia; Nicola Ricciardi, direttore artistico miart. Ha moderato i lavori Nicoletta Polla-Mattiot, direttrice di How to Spend it Italia.

La cultura ha pagato più di altri settori la crisi ma conferma il suo ruolo economico centrale. L’Italia deve essere protagonistadichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symboladel nuovo ‘Bauhaus’, fortemente voluto dalla Commissione Europea che nasce per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creatività e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia orientandoli alla transizione ecologica indicata dal Next Generation EU. Cultura, creatività e bellezza e coesione sono la chiave di volta di molti settori produttivi di un’Italia che fa l’Italia e consolidano la missione del nostro Paese orientata alla qualità e all’innovazione: un soft power che attraversa prodotti e territori e rappresenta un prezioso biglietto da visita. Un’infrastruttura necessaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Milano e la Lombardia confermano la loro centralità in questo percorso verso un’economia più a misura d’uomo e per questo più capace di futuro”.

All’interno dello scenario di grande frammentazione in cui ci troviamo, la Cultura si conferma sempre di più come una dimensione cruciale per ridurre le crescenti distanze all’interno delle comunità.dichiara Giovanni Fosti, presidente Fondazione CariploLa presenza di un sistema culturale diffuso infatti ha la capacità di creare valore economico e occupazionale ma anche spazi di elaborazione di significato e di crescita personale, che rafforzano le comunità e la coesione sociale. Nei suoi 30 anni di attività Fondazione Cariplo non ha mai smesso di investire in cultura: lavorare insieme a tutti i soggetti coinvolti per rafforzare il sistema e moltiplicare le occasioni di accesso alla cultura, cercando attivamente di raggiungere chi è più ai margini, continuerà ad essere per noi una priorità per costruire futuro”.

Per leggere il rapporto completo visita il sito www.symbola.net

"Fai della salute mentale e del benessere per tutti una priorità globale" è il tema dell’edizione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022, perché in un mondo travolto dalle conseguenze della pandemia, della guerra e dell’emergenza climatica, il benessere di tutti deve diventare una priorità.

Dopo le edizioni di Londra, Amsterdam, Parigi quest’anno sarà proprio in Italia, a Roma, il 13 e 14 ottobre il Global Mental Health Summit (GMHS), con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dell’Italia nella salute mentale di comunità, in Italia e sul piano internazionale. In collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il GMHS svilupperà l’ambizioso piano di azione tracciato a Londra nel 2018, incrementando la consapevolezza e l’impegno in tema di salute mentale sia a livello politico che nella società civile

Fondazione Cariplo è attiva da anni all’interno del Bando Welfare di Comunità (visita il sito di Welfare in Azione) e Innovazione Sociale nella promozione della salute mentale attraverso il sostegno a progetti che favoriscono percorsi di inserimento lavorativo, supporto abitativo e inclusione sociale, e che sperimentano nuovi modelli orientati alla recovery e all’attivazione della comunità, affiancando le persone con disagio psichico nella costruzione del proprio progetto di vita, valorizzando le reti sociali naturali e trasformando loro stesse in risorsa per la comunità attraverso percorsi sempre meno “sanitari”.

Con il recente bando Attenta-Mente, Fondazione Cariplo sostiene inoltre progetti mirati a intercettare, agganciare, accompagnare e supportare bambini e ragazzi con disagio psichico, emotivo, relazionale, con particolare attenzione a quei minori e famiglie che non possono permettersi i costi dei servizi privati né i tempi di attesa dei servizi pubblici. Una fascia d’età per cui gli esperti mettono in luce una vera e propria “emergenza della salute mentale” dovuta al continuo aumento delle richieste dei minori in questo ambito. Un crescente disagio mentale tra i giovanissimi che, in assenza di risposte, rischia di subire un processo di cronicizzazione su vastissima scala. 

Dopo il successo delle precedenti edizioni, che hanno richiamato in passato più di 800 musei, torna domenica 9 ottobre la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, l’evento culturale dedicato ai bambini più importante in Italia per promuovere e facilitare l’incontro tra le Famiglie e i molti luoghi espositivi che arricchiscono il nostro Paese. Per educare i bambini, ma anche gli adolescenti della fascia di età 12-16, quali nuovi fruitori culturali e rendere i Musei e le loro proposte sempre più “family friendly”.

L’edizione F@Mu 2022 è resa possibile grazie al contributo di Esselunga, da sempre impegnata in attività a sostegno della cultura e del sociale, e della Fondazione Cariplo, con la partecipazione della Rai come media partner. FaMu 2022 è patrocinata dal Ministero della Cultura.

Diversi ma Uguali” è il titolo di F@Mu 2022. Il tema di quest’anno parte dal presupposto che la valorizzazione della diversità (culturale, fisica, cognitiva) sia strumento indispensabile di inclusione sociale. F@Mu 2022 parlerà ai bambini di inclusione, unicità, accoglienza ed esorterà i musei, grazie al supporto delle Fondazioni CRT e Paideia di Torino, dell’Istituto dei Ciechi di Milano, della Cooperativa Panta Rei e della Fondazione Santagata per l’economia della Cultura, a riflettere anche su un’altra tematica di grande importanza: l’accessibilità museale.

Per trasmettere i valori di questa edizione – l’accoglienza, la gentilezza, la tolleranza, l’unicità – testimonial ufficiale dell’evento sarà Geronimo Stilton, il famoso topo giornalista amato dai bambini di tutto il mondo, nato da un'idea di Elisabetta Dami.

Anche quest’anno sono moltissimi i musei, le fondazioni e gli spazi espositivi, pubblici e privati, che hanno aderito all’iniziativa e che per un giorno apriranno alle famiglie proponendo visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate appositamente per l’occasione.

Tutte le sedi espositive hanno potuto aderire all’iniziativa gratuitamente, iscrivendosi tramite la piattaforma web www.famigliealmuseo.com, consultabile anche dalle famiglie per avere informazioni sui diversi programmi delle sedi aderenti nelle varie regioni e province italiane. Sono poi le singole realtà espositive a definire le modalità di ingresso che possono essere gratuite o con un’agevolazione sul biglietto.

Tra i progetti speciali e le iniziative che accompagnano dalla prima edizione questo evento, molto apprezzato è da sempre il TACCUINO F@Mu, la piccola pubblicazione dedicata alla giornata e al tema specifico di ogni edizione, che viene consegnata gratuitamente a tutti i bambini che partecipano alla manifestazione.
Il protagonista dell’edizione di quest’anno è Geronimo Stilton che accompagnerà, tra le pagine del libro, i bambini nel loro percorso esplorativo, con giochi e attività.
La grafica, l’impaginazione e l’editing del libretto è a cura di Edizioni PIEMME, mentre Aido (associazione impegnata da quasi 50 anni nel promuovere la cultura della donazione di organi e la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie) sostiene il progetto F@Mu 2022 occupandosi della stampa. FedEx Express è partner logistico ufficiale.

Prosegue anche il progetto Giovani al Museo introdotto nell’edizione 2021, per accompagnare i musei a organizzare nella giornata F@Mu attività specifiche per la fascia di età 12-16 anni.

Non mancherà infine come ogni anno il CONCORSO F@Mu, organizzato in collaborazione con FedEx Express, dedicato ai bambini che parteciperanno all’evento. F@Mu inviterà i bambini a “raccontare” la propria esperienza al museo attraverso la realizzazione di un disegno.

La Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo è organizzata fin dalla sua prima edizione dall’Associazione Famiglie al Museo.

Novantadue progetti destinati a Bergamo e Brescia, le capitali della cultura 2023. Sono state scelte, infatti, nei giorni scorsi le iniziative presentate sul bando rivolto al territorio per contribuire al rafforzamento e all’arricchimento del programma della Capitale Italiana della cultura 2023, un’ iniziativa lanciata nel mese di marzo da Fondazione Cariplo e dalle Fondazioni di comunità locali di Bergamo e Brescia.
I progetti selezionati, presentati da organizzazioni con comprovata esperienza nel settore culturale e con sede nelle province di Bergamo o Brescia, favoriranno concretamente la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo. Inoltre, le iniziative saranno focalizzate su azioni  in almeno uno degli ambiti tematici su cui è articolata la Capitale della Cultura 2023:

  • La cultura come cura
  • La città natura
  • La città dei tesori nascosti
  • La città che inventa

I novantadue progetti contribuiranno al consolidamento e all’arricchimento di un palinsesto straordinario di iniziative tra Bergamo e Brescia, con lo scopo di confermare il valore e il contributo della cultura al benessere delle persone e allo sviluppo locale. 

Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 2,1 milioni di euro a cui si sono aggiunte le risorse territoriali che le fondazioni di comunità locale ogni anno ricevono dall’ente milanese. La volontà delle tre fondazioni è stata la convergenza di tutti gli attori per un’iniziativa che non ha solo il fine di celebrare un territorio ricco di cultura, di arte e di pregevoli paesaggi; l’intenzione è di cogliere questa opportunità per rilanciare la coesione, la creatività e l’economia del territorio a partire dalla cultura, asset da sempre ritenuto strategico dalle tre fondazioni. Con le risorse delle due fondazioni locali – Fondazione della Comunità Bergamasca e della Comunità Bresciana equamente suddivise, la disponibilità complessiva per l’iniziativa avviata è di 3,5 mln di euro.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo "Questo bando congiunto è nato dalla convinzione che la cultura sia una reale occasione di crescita per le persone e di sviluppo per il territorio. Si tratta di un’iniziativa autonoma ma strettamente connessa con il palinsesto di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, che ne amplia la capillarità cercando di portare occasioni di cultura dove ce ne sono meno. I 3,5 milioni di euro di risorse messe in campo hanno fatto emergere una capacità progettuale molto ampia: le proposte presentate sono state complessivamente 200, un forte segnale della presenza di soggetti vivaci e attivi sul territorio."

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Con la presentazione dei progetti selezionati dal Bando Capitale della Cultura promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana “insieme per il territorio”, la grande scommessa del 2023 assume una forma più definita. Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori. Tuttavia, credo sia importante comunicare una volta di più la differenza tra un investimento duraturo a beneficio delle comunità e una straordinaria operazione di marketing. A ricordare questo cambio di passo è proprio il logo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in cui a me piace riconoscere un filo rosso che si intreccia e lega le nostre città. È il nodo dell’azione congiunta di Bergamo e Brescia, delle collaborazioni e alleanze strette per il bene delle comunità, della chiamata alla partecipazione dei giovani e di tutti coloro che hanno minori opportunità di accesso alle risorse culturali, della nostra prospettiva che abbraccia anche le aree più periferiche e decentrate, comprese quelle montane, per raggiungere tutte e tutti. Non avremo difficoltà a raccontare le bellezze di Bergamo e Brescia. E potrebbe anche bastarci, se non avessimo a cuore le relazioni, se non avessimo il desiderio di continuare a scrivere quella lunga storia di appartenenza che la nostra Fondazione ha con la sua comunità. È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana”. 

Alberta Marniga, Presidente Fondazione della Comunità Bresciana: “I progetti finanziati sono caratterizzati da iniziative estremamente interessanti, che prevedono azioni in tutti gli ambiti tematici in cui si articola l’evento Capitale della Cultura 2023. Presentano inoltre collaborazioni tra più enti, favorendo in tal modo la formazione o lo sviluppo di reti non solamente all’interno dei singoli territori provinciali, ma anche tra le due province e i rispettivi capoluoghi. Anche dal punto di vista geografico i contributi destinati ai novantadue progetti selezionati sono ben distribuiti e consentiranno di raggiungere una vasta area, coprendo con omogeneità i nostri territori, per garantire quanto più possibile l’inclusione e il coinvolgimento dell’intera comunità. Quanto proposto dagli enti è certamente testimone della profonda vivacità culturale bresciana e bergamasca che, sono certa, saprà attirare e affascinare il pubblico sia nazionale che internazionale.

L’iniziativa “Capitale italiana della cultura” si pone in piena coerenza con gli obiettivi che guidano l’attività filantropica di Cariplo che desidera sostenere “la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale come modello di sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità, basato sulla progettazione integrata e in grado di coniugare la crescita economica e sociale con l’equilibrio ambientale”. E, analogamente, i temi del benessere delle persone e dello sviluppo locale, sono centrali anche nell’azione delle stesse Fondazioni di Comunità.

Scopri in allegato i progetti selezionati.

Buoni o severi, amici o distaccati, giovani o “vecchia scuola”, tutti ricordiamo gli insegnanti che ci hanno accompagnato nel corso della vita scolastica. Dal primo giorno di scuola elementare fino agli esami di stato, maestri e professori sono tra le figure essenziali per la formazione di ciascun individuo, e non solo in senso didattico.

Per guardare ai grandi maestri del presente e del passato, ricordandone le storie e il ruolo ancora centrale nella nostra società, arriva, per la Giornata mondiale degli insegnanti del 5 ottobre, “Maestre e maestri d’Italia”, la nuova serie di podcast di Chora Media per Vita.it, in collaborazione con Fondazione Cariplo, da sempre impegnata sul fronte contrasto alla povertà educativa e che dunque ha scelto di sostenere il progetto per valorizzare la figura fondamentale degli insegnanti. 

La voce autoriale di Alessandro Banfi raccoglie otto ritratti di altrettanti educatori italiani che hanno fatto della propria vita una vera missione, dentro e fuori le aule di scuola.

Da personaggi che hanno fatto la storia della scuola, quali Maria Montessori e Alberto Manzi, sino ai grandi maestri che ancora oggi si battono per un sistema educativo più equo ed accessibile a tutti, come Rachele Furfaro e Alex Corlazzoli, il podcast aiuta a ricordare donne e uomini italiani che hanno dedicato la propria vita all’insegnamento con il solo grande obiettivo di accogliere, educare e soprattutto prendersi cura dell’altro nel rispetto delle unicità di ciascuno. 

La serie podcast “Maestre e maestri d’Italia” è disponibile dal 4 ottobre sulle app free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast) con un nuovo episodio ogni settimana per otto settimane.

Ascolta QUI il podcast.

Parte l’edizione 2022-23 di TOP – Tutoring Online Program, un’iniziativa online di supporto allo studio. 
Il programma TOP si basa sul modello ideato e sperimentato nel 2020 durante la pandemia da ricercatori dell’Università Bocconi e dell’Università di Harvard nell’ambito del LEAP (Laboratory for Effective Anti-poverty Policies della Bocconi), con la collaborazione di ricercatori dell’Università Milano – Bicocca e la partecipazione dell’Università Statale di Milano. Il programma è attualmente implementato anche in Repubblica Domenicana e sta per essere lanciato in Brasile e Uruguay.

A partire dall'anno scolastico 2021-22 Fondazione Cariplo ha deciso di riproporre il programma sul proprio territorio di riferimento, in collaborazione con l’Università Bocconi, l’Università Milano-Bicocca e il partner Centro Italiano Aiuti all'Infanzia (CIAI), per contrastare il fenomeno della perdita di competenze (learning loss) acuitosi a causa della pandemia da Covid-19 e il passaggio forzato alla didattica a distanza.

Il programma offre, grazie alla disponibilità di volontari e volontarie universitari, un accompagnamento allo studio online a studenti e studentesse in difficoltà delle scuole secondarie di I grado. I volontari e le volontarie ricevono una formazione ad hoc a cura dell’Università Milano-Bicocca su principi pedagogici e metodologici della relazione di tutoring e sulla didattica delle discipline. Dall’edizione 2021-22, grazie anche al coinvolgimento del partner implementatore CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia), per completare l’abilitazione al ruolo di tutor è obbligatoria un’ulteriore formazione dedicata alla Child Protection Policy. Si tratta di linee guida predisposte e curate da CIAI al fine di garantire la sicurezza delle relazioni online tra tutor e tutee. Inoltre, sempre nell’ottica di garantire qualità e sicurezza al tutoraggio, i tutor possono fare affidamento per tutta la durata del programma sui Supervisori, delle figure  senior che li supportano nella gestione della relazione con i minori, i genitori e gli insegnanti dei tutee.

Per sviluppare una maggiore capacità di risposta al bisogno, il programma collaborerà anche con la Conferenza Nazionali Enti per il Servizio Civile (CNESC) per attivare volontari universitari tramite i canali del Servizio Civile. Inoltre, si prevede di coinvolgere anche i licei per provare a offrire un tutoraggio che valorizzi ulteriormente l’approccio del peer learning; si potranno affiancare ai beneficiari dei tutor liceali più vicini per età ed esperienza scolastica.

Per i volontari che completeranno il programma si prevedono diverse forme di riconoscimento dell’impegno: l’assegnazione di Crediti Formativi Universitari laddove i rispettivi atenei lo prevedano, la possibilità di visitare l’ateneo di Harvard, l’emissione di un Open Badge che certifica le competenze acquisite e il riconoscimento di ore dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro).

Nel promuovere questa nuova edizione del programma TOP, Fondazione Cariplo intende anche rinnovare il proprio impegno nel contrasto alla povertà digitale. Sono ancora molti, infatti, i ragazzi e le ragazze che, in mancanza di adeguata strumentazione digitale, restano esclusi da una dimensione importantissima di apprendimento e relazione. 

Nell’edizione 2021-22 grazie alla collaborazione con TechSoup Italia più di 530 computer ricondizionati, donati da Banca Intesa Sanpaolo, e quasi 200 pacchetti connessione sono stati donati agli studenti e alle studentesse che ne hanno fatto richiesta. Anche per la prossima edizione verranno messi a disposizione dei tutee fino a 450 dispositivi per contrastare la mancanza di strumentazione digitale.

Ottimi i risultati raggiunti nell’edizione 2021-22: la rigorosa valutazione di impatto effettuata dall’università Bocconi rivela che gli oltre 600 studenti e studentesse beneficiari di tutoraggio hanno mostrato miglioramenti nel rendimento scolastico pari all’effetto di 9 mesi di apprendimento. Inoltre, più del 73% di loro crede che l’esperienza di tutoraggio sia stata molto utile.
Grazie all’attività di diffusione del programma e ai recall mirati finalizzati a individuare le scuole e gli studenti in situazioni di maggior difficoltà, l’anno scorso sono stati più di 2.400 gli studenti e le studentesse che hanno richiesto il supporto di un tutor. TOP vuole essere in grado di rispondere al maggior numero possibile di richieste. I nuovi tutoraggi saranno avviati a partire dal mese di novembre.

L’estesa adesione delle scuole all’edizione 2021/22, con la partecipazione di oltre cento istituti, ha confermato l’esistenza di un bisogno reale e consolidato, intensificatosi a causa della pandemia ma destinato a non riassorbirsi facilmente. Da qui la spinta per la nuova edizione, che si pone l'obiettivo di individuare meccanismi più efficaci per il reclutamento di volontari e volontarie per poter offrire una risposta maggiore al bisogno riscontrato.

L’ edizione 2022-23 promossa da Fondazione Cariplo potrà nuovamente contare sull’apporto dell’Università Bocconi, l’Università Milano- Bicocca, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) e degli atenei lombardi. Grazie alla collaborazione con il Comitato Regionale di coordinamento delle Università Lombarde (CRUL) saranno 12 gli atenei che partecipano al programma diffondendo l’iniziativa tra i rispettivi iscritti:

  • Humanitas University
  • Politecnico di Milano
  • Università Carlo Cattaneo – LIUC
  • Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Università commerciale Luigi Bocconi
  • Università degli studi di Bergamo
  • Università degli studi di Brescia
  • Università degli studi di Milano
  • Università degli studi di Milano Bicocca
  • Università degli studi di Pavia
  • Università dell'Insubria
  • Università IULM

Gli studenti e le studentesse universitari interessati a questa opportunità di volontariato potranno iscriversi al programma fino al 28 ottobre CLICCANDO QUI.

ARIA Ex Macello è il progetto di placemaking e di usi temporanei di ARIA, nato dalla collaborazione tra Redo Sgr, Fondazione Housing Sociale e mare culturale urbano: il programma accompagnerà nel tempo l’attivazione del progetto di rigenerazione dell’intera area.

Dal 17 settembre prende il via un ricco programma di attività culturali, un’occasione per riattivare l’area abbandonata e renderla così fruibile con spettacoli, esplorazioni, performance e conferenze tra settembre e ottobre 2022. Il placemaking, infatti, è una strategia collaborativa di sviluppo dell’identità fisica, culturale e sociale di un luogo, un processo che parte dall’inizio del cantiere e si consolida dopo alcuni anni dall’avvio della gestione. Questa fase pionieristica propone delle esplorazioni dell’area che, attraverso lo sguardo di artisti, musicisti e conoscitori di questo luogo, offre alla cittadinanza un’occasione unica per scoprire questa parte nascosta di città e nello stesso tempo conoscere il suo sviluppo futuro, prima dell’avvio dei lavori di costruzione. 

All’Ex Macello di viale Molise si alterneranno esplorazioni urbane aperte al pubblico, appuntamenti per gli amanti della storia locale di Milano, appuntamenti teatrali e musicali, e quattro performance site-specific che tracceranno percorsi artistici tra i vecchi capannoni.

ARIA Ex Macello è regolato da una Convenzione per gli Usi Temporanei del Comune di Milano e vede il patrocinio del Municipio 4.

Il Programma

Il programma ospiterà il Piccolo Teatro con Talk Show, uno spettacolo dedicato alla parità di genere, e le performance site-specific di Macia del Prete, Chiara Taviani, Poetic Punkers e Laboratorio Silenzio. E per la prima volta a Milano, l’esperimento di un secret concert di JazzMi ai piedi della vecchia galleria monumentale. 

Ciascuna domenica di ottobre è dedicata alle Esplorazioni artistiche guidate dagli artisti Macia del Prete, coreografa e artista del movimento corporeo insieme a Collettivo Trasversale; Chiara Taviani e Francesco Leineri, rispettivamente danzatrice e coreografa e compositore e live performer; Poetic Punkers, collettivo che articola il proprio linguaggio tra danza, teatro, performance e arte urbana; Laboratorio Silenzio, collettivo artistico di Milano che propone una performance corale che sperimenta modi alternativi di relazionarsi con lo spazio attraverso la pratica teatrale.

Il programma propone inoltre le Esplorazioni Urbane organizzate dalla rivista Quattro, giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini, per far scoprire la storia dell’Ex Macello e del quartiere.

Le esplorazioni non finiscono qui: sono previste delle sessioni di conoscenza di questi spazi attraverso open day dedicati a fotografi, disegnatori e designer. 

Infine, l’area verrà raccontata all’interno di un ciclo di conferenze che ricostruiscono la storia e la memoria di alcuni quartieri milanesi, a cura di Urban Genoma.

L’iniziativa Esplorazioni – parte del più ampio progetto di placemaking Ex-Macello – è tra i beneficiari di Sottocasa, il bando de Lacittàintorno che ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione culturale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica e sociale. Lacittàintorno è il programma di Fondazione Cariplo che coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare nuove geografie cittadine.

La maggior parte degli eventi è gratuita con accesso libero fino a esaurimento posti. 
L’ingresso principale si trova in viale Molise 62, Milano. 
Per conoscere tutte le attività in programma ad ARIA Ex Macello, consulta il sito web https://ariaexmacello.it/

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