Un’esperienza formativa interattiva che unisce studenti, studentesse e insegnanti, nella costruzione di un racconto personale e collettivo, un viaggio digitale e analogico alla scoperta di sé stessi e della propria memoria, liberamente ispirato alla biografia di Arnaldo Pomodoro: è SMARTSCHOOLING, la nuova proposta didattica di Fondazione Arnaldo Pomodoro, realizzata con il sostegno di Fondazione Cariplo, per le scuole secondarie di primo grado.

SMARTSCHOOLING nasce come risposta positiva alla pandemia, per riattivare la relazione con il mondo scolastico e ristabilire una connessione di senso con insegnanti e studenti all’interno dei loro spazi. Il progetto ha preso forma attraverso un percorso di co-progettazione che ha visto lavorare insieme oltre 30 professionisti tra insegnanti, operatori culturali e game designer
Una proposta utile alla Scuola perché progettata insieme alla Scuola, che ha permesso di mettere a fuoco insieme alla comunità scolastica i bisogni formativi e di costruire un’esperienza che risponde anche ai bisogni didattici degli insegnanti, sviluppando contenuti conformi a quelli previsti dai programmi ministeriali.

I temi e le pratiche che costituiscono l'anima di SMARTSCHOOLING derivano dal pluriennale impegno della Fondazione sul fronte dell'innovazione didattica e della valorizzazione dell'Archivio di Arnaldo Pomodoro

Nel corso della sua vita Arnaldo Pomodoro ha costruito un archivio che raccoglie fotografie, libri, lettere e tanti altri materiali relativi alla sua attività di artista: il suo archivio è la sua storia, è una forma di consapevolezza e di racconto di sé. 
Ciascuno di noi costruisce quotidianamente, anche in modo inconsapevole, il proprio archivio, spesso attraverso i social media dove ogni giorno selezioniamo, narriamo e condividiamo le nostre esperienze, secondo dinamiche analoghe alle pratiche archivistiche tradizionali. Prendere consapevolezza del racconto che ciascuno fa di sé significa comprendere la propria storia, la propria identità e le proprie aspirazioni.

Lo scopo del progetto è quello di accompagnare studenti e studentesse insieme agli insegnanti, in un percorso di conoscenza e cura di sé e del gruppo classe in cui ciascuno è chiamato a mettere in gioco competenze personali, sociali e metodologiche fondamentali nei percorsi scolastici come nell’agire quotidiano.

Cuore dell’esperienza è il videogioco MISSIONE PIETRARUBBIA, un gioco collaborativo a squadre attraverso il quale si esplora l’archivio dell’artista. Il videogioco, basato su dinamiche di esplorazione e comunicazione proprie dell’escape game e ambientato in una galassia immaginaria e in un tempo lontano, porta la classe – dotata di mappe e carte di grande formato – a intraprendere sfide che richiedono l’uso di logica, intuizione, senso pratico e scambio di saperi.  
Ogni giocatore è chiamato a misurarsi con le proprie abilità, nel rispetto di regole condivise, mettendo in gioco capacità di osservazione, ascolto e collaborazione: “vince la classe o non vince nessuno!” 
Il gioco è accompagnato da un diario di bordo che consiste in una serie di attività analogiche individuali e collettive per introdurre la classe alle pratiche archivistiche come forme di scoperta e costruzione di sé e della collettività.

SMARTSCHOOLING è pensato per ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado e per i loro insegnanti. Il progetto è stato sperimentato in 15 classi tra prime, seconde e terze provenienti da 6 istituti diversi, tra Milano e Novara.

È tempo di incontro, confronto e ispirazione, è tempo di Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022. Il prossimo 24 novembre 2022, 11 Organizzazioni della Società Civile e 10 soggetti innovatori italiani e africani si incontreranno in diretta live streaming per raccontare i loro progetti innovativi.  

Le iniziative presentate sono frutto delle attività sinergiche svolte grazie alle Call for Innovators Economia Circolare, Alimentazione e Agricoltura Sostenibile e due percorsi partecipativi dell’iniziativa Coopen, che è parte del programma Innovazione per lo Sviluppo promosso da Fondazione Cariplo e Compagnia San Paolo ed è gestita da Cariplo Factory, con il contributo di JengaLab, Centro Tiresia del Politecnico di Milano e Effecinque. 

Durante l’evento Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022, i relatori nazionali ed europei operanti principalmente a livello istituzionale e nel mondo della cooperazione internazionale si confronteranno sulle tematiche alimentazione e agricoltura sostenibile ed economia circolare. Inoltre, saranno presentati i progetti di innovazione sviluppati dalle Organizzazioni della Società Civile e si dibatterà sui terreni e le opportunità rimasti ancora inesplorati. I partecipanti avranno l’occasione di prendere parte a sessioni di networking, confrontandosi con le Organizzazioni della Società Civile e i Soggetti Innovatori per indagare sinergie future e best practice. Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022 si conferma un ponte tra Africa e Italia per lasciarsi ispirare da progetti innovativi, generativi e ad alto impatto. Un momento unico per incontrare live speaker internazionali e realtà generative.

Partecipa all’evento COOPEN SUMMIT | VOICES OF AFRICAN INNOVATION 2022 il 24 novembre 2022 dalle 11:00 alle 17:00. ISCRIVITI QUI

PROGRAMMA

11:00-11:35 | Benvenuto e saluti istituzionali 
Gladys H. Morales, Senior Innovation Adviser at the Change Delivery and Innovation Unit – IFAD 

11:35-11:55 | Keynote speech Alimentazione e Agricoltura sostenibile // Cooperazione e Sviluppo 
Caroline Legros, Deputy Director Innovation and Knowledge Management Division – World Food Programme 

11:55-12:30 | Presentazione dei progetti  

  • Innovative solutions for pig tracing, Kenya | Mani Tese – GenePlus Global Limited 
  • Traceability and product quality system for fresh products in Ethiopian agri value chain, Ethiopia | LVIA – Apio S.r.l 
  • Sénégal Circulaire, Senegal | LVIA – Mercato Circolare S.r.l. 

12:30-13:00 | Sessione di networking 

13:10-14:00 | Lunch Break & One to One   

14:00-14:20 | Keynote speech Economia Circolare 
Amelia Kuch, Circular Economy Policy Manager – Ellen MacArthur Foundation   

14:20-15:00 | Presentazione dei progetti 

  • Valorization and Resilience of local seeds in Nakuru, Kenya | Fondazione Slow Food per la Biodiversità – Seed Team 
  • Agro-enterprise for sustainable development, Senegal | ENGIM – Mobique Srl 
  • Informed Decision Processes: pilot project of data collection among pastoral communities in Isiolo County, Kenya | Actionaid – TriM s.r.l  
  • Eco platform for plastic collection and recycling in Mathare, Kenya | LiveinSlums onlus – ValueBin S.r.l 

15:00-15:30 | Sessione di networking 

15:30-16:10 | Presentazione dei progetti 

  • Agriculture 2.0 for Alito, Uganda | C&D – Lentera Africa  
  • Enhancements of skills and productivity of 500 small farmers in Meru County, Kenya | CEFA/COL’OR NGO – Lentera Africa 
  • Innovative technology at the service of a sustainable agricultural model in Burkina Faso, Burkina Faso | Fondazione ACRA – Primo Principio 
  • Value From Waste, Uganda | Fondazione AVSI – Marula ProTeen Ldt 

16:10-16:40 | Sessione di networking  

16:40-17:00 | Saluti keynote speech 

Dopo l’anteprima mondiale al Festival del Cinema di Roma arriva a Milano Interactions, un film prodotto dall’associazione ART for The World con il contributo di Fondazione Cariplo. 

Il film è un’antologia di 12 cortometraggi che si interroga sul rapporto tra l’uomo e gli animali, attraverso la biodiversità, il cambiamento climatico, la conservazione della natura, la deforestazione, l’ambiente, la salute, la fauna in generale e quella marina, l’acqua e molto altro. 

Due le serate speciali di proiezione presso Anteo Spazio Cinema, in via Milazzo 9 a Milano, il 9 e 10 novembre, organizzate in collaborazione con ART for The World e il Consolato generale di Svizzera a Milano.

Presenti alla prima serata di proiezione, il 9 novembre, anche la Vicepresidente di Fondazione Cariplo Claudia Sorlini, la Console generale di Svizzera a Milano Sabrina Dallafior e la presidente di ART for The World Adelina von Fürstenberg, oltre che i due registi Anne De Carbuccia e Clementi Bicocchi, in rappresentanza dei dodici artisti e registi che partecipano a questa produzione cinematografica, selezionati in tutto il mondo non solo sulla base della loro filmografia, ma anche in base alla loro particolare sensibilità rispetto ad argomenti riguardanti il nostro pianeta, le conseguenze del cambiamento climatico per l’umanità, la natura e la vita animale.

I cortometraggi sono girati in undici paesi (Amazzonia, Brasile, Rio de Janeiro/Brasile, Villaggio/Burkina Faso, Marrakesh/Marocco, nell’isola di Kefalonia e nel nord della Grecia, in Kerala/India, nell’isola di Yakushima/Giappone, in Yucatan/Messico, nelle Alpi svizzere, a Long Island/USA e Lakota Land-South Dakota/USA) e riuniti in un singolo lungometraggio sottotitolato in inglese, francese, italiano, portoghese e spagnolo.

INTERACTIONS

9 e 10 NOVEMBRE ore 19 – Anteo Palazzo del Cinema – via Milazzo 9, Milano
INGRESSO GRATUITO con registrazione al link: https://bit.ly/Biglietti_INTERACTIONS_Milano 
 

Scopri di più sul progetto https://www.interactionsfilm.com/  e guarda il documentario completo su https://www.raiplay.it/programmi/interactions

 

Fondazione Cariplo pubblica gli esiti della fase 1 del bando "Evoluzioni – Transizione digitale nell’economia sociale", ideato e gestito in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e voluto per favorire la progettazione e l’esecuzione di strategie e processi di transizione digitale e per consolidare la cultura e le competenze dell’innovazione digitale, negli enti che operano nell’economia sociale sui territori di intervento delle due Fondazioni.

Al termine delle procedure di valutazione, Fondazione Cariplo ha deliberato la selezione di 21 candidature, che sono state ammesse alla fase 2. Gli enti ammessi accederanno a un percorso di formazione e supporto, con la partnership scientifica della Fondazione LINKS, che si svolgerà nei mesi di novembre e dicembre 2022. Nei prossimi giorni saranno comunicati i dettagli del percorso.

Per consultare l’elenco degli enti selezionati, classificati in ordine alfabetico, è possibile visitare questo LINK.

Parallelamente, è possibile consultare l’esito della selezione relativa alle candidature ricevute sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Ha sede in un luogo prestigioso, il Palazzo Bernasconi di Cernobbio, ma punta a riqualificare l’intero quartiere: a muovere IATH (International Academy of Tourism and Hospitality, attiva dal 2014) sono il desiderio di migliorare sempre più la propria offerta formativa e l'amore per il territorio che la ospita.
Il  progetto “Campus LakeON”, sviluppato dall’Academy in tandem con Lombardini22, gruppo leader in Italia nell’architettura e ingegneria, è stato presentato lunedì 24 ottobre a Villa Erba.
Il progetto, o meglio dire: l’idea di progetto. Tutti i cittadini infatti – così come gli studenti di IATH, che da mesi già ci lavorano – sono invitati a ripensare gli spazi della propria quotidianità, per arrivare a tracciare le linee di quello che non costituisce solo un intervento di rigenerazione urbana, ma anche e piuttosto di creazione di un’architettura sociale, a sostegno di una vita comunitaria sempre più ricca e condivisa. Sempre più accesa, sempre più “ON”.

"Si tratta di un’iniziativa ambiziosa – dichiara Giuseppe Fontana, Presidente di IATH Academy e di Villa D’Este S.p.A., tra i soci fondatori dell’Academy – pensata non solo in funzione della nostra realtà, ma di tutto il territorio che ci ospita. L’intento è doppio: offrire ai nostri studenti un Campus con spazi sempre più ampi, curati e funzionali e incidere in modo positivo sulla vita della comunità all’interno di cui ci siamo inseriti. Senza contare che anche l’esperienza di chi visita Cernobbio come turista ne beneficerebbe, perché la zona periferica diventerebbe attrattiva come il suo centro”.

La riqualificazione dell'area passerà attraverso la realizzazione di spazi verdi e piazze da abitare e la ristrutturazione di alcuni edifici del Comune abbandonati da anni, che troveranno una nuova destinazione d'uso – l’ampliamento di IATH, lo sviluppo della biblioteca comunale, nuovi spazi di socialità, anche con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Verranno poi ripensati gli arredi urbani di tutta l’area, che comprende oltre all’Academy la Scuola Primaria e Secondaria di I Grado, creando unità e armonia all’interno del quartiere e del campus urbano diffuso.

Spiega Adolfo Suarez, Architetto Partner di Lombardini22: “Abbiamo immaginato Cernobbio come una rete neuronale, irradiata da linee che collegano punti pubblici e privati, nodi di interscambio. Il nostro lavoro è quello di individuare i potenziali percorsi di luce e accenderli attraverso un progetto di rigenerazione urbana partecipata che interviene su patrimonio edilizio, spazio pubblico e mobilità. In questi mesi abbiamo osservato e ascoltato, il territorio e i giovani studenti dello IATH, per capire quali sono le domande alle quali rispondere insieme alla comunità di Cernobbio. Non presentiamo un progetto, oggi presentiamo un inizio”.

“Attendiamo con fiducia gli sviluppi di questo progetto – dichiara Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, che ha largamente contribuito alla realizzazione del Campus IATH così come lo vediamo oggi, con la partecipazione del Comune di Cernobbio e grazie alle politiche di Regione Lombardia. "Si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana che ha al cuore un investimento sulle persone e sull'apprendimento dei nostri giovani, per offrire opportunità di crescita personale e professionale in linea con la vocazione del territorio.”

“Campus LakeON” conferma il ruolo dell'Academy come motore di sviluppo territoriale, non solo per l’azione istituzionale – sono 230 i  giovani, prevalentemente fuori sede, che ogni anno si uniscono alla comunità – ma anche per le progettualità di stimolo e di sviluppo: agli allievi di IATH viene infatti offerta l’opportunità di sperimentarsi sul campo grazie a projectwork di diverso tipo, mettendo di fatto le proprie competenzie al servizio degli operatori del Turismo e dell’Ospitalità del Lago di Como.

"Siamo orgogliosi della presenza di questa eccellenza in ambito educativo – conferma Matteo Monti, Sindaco di Cernobbio – che oltre ad attirare giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero, contribuisce attivamente allo sviluppo della comunità locale. IATH ha infatti già recuperato gli spazi concessi dal Comune, prima della Villa e poi del Palazzo Bernasconi, e sono diversi i progetti ad oggi promossi dai suoi docenti e studenti su temi di innovazione tecnologica, modelli di business, sostenibilità ambientale e sociale. Lavorare in rete è fondamentale per uno sviluppo olistico del territorio e delle realtà che lo animano e questa esperienza ne è la dimostrazione!”.

L'iniziativa Campus LakeON si inserisce, inoltre, nell’attuale evoluzione del Sistema ITS, che ha ricevuto un nuovo decisivo impulso dalla legge di riforma approvata dal Parlamento (Legge 15 luglio 2022, n. 99) che prevede la costituzione e il finanziamento di Campus anche multisettoriali e multiregionali, e dal contributo del PNRR per gli ITS di 1,5 miliardi di euro.

Le risorse stanziate costituiscono un’occasione unica per la creazione delle necessarie infrastrutture del Sistema della Formazione Terziaria Professionalizzante in Italia e questa iniziativa rappresenta, insieme ad altre che stanno nascendo in Lombardia e in Italia, un invito al nuovo governo per andare oltre le scelte di quello uscente, che ha avviato una programmazione per i Laboratori tecnologici, ma non per le necessarie sedi in cui installarli.

"Regione Lombardia è al fianco del progetto di IATH Academy” ha dichiarato Fabrizio Sala, Assessore all’Istruzione di Regione Lombardia. “I risultati raggiunti attestano l’eccellenza di questa iniziativa: corsi full english, occupazione internazionale, prosecuzione degli studi con lauree nelle migliori università svizzere. È necessario continuare a supportare progetti come questo” ha aggiunto. “Investire sulla formazione e favorire una sempre più stretta sinergia tra imprese e scuola si conferma una delle nostre priorità, anche per superare il mismatch tra domanda e offerta di occupazione” ha concluso Sala. 

 

Nell’ambito del progetto AgriECO, è on line la Call To Action, finalizzata a selezionare uno o due distretti agricoli del territorio di riferimento della Fondazione Cariplo da accompagnare in un percorso di sviluppo pluriennale. I distretti selezionati accederanno a un percorso di accompagnamento mirato a definire un piano di interventi concreti e a supporto della crescita dei distretti. La Fondazione intende infatti sostenere azioni che promuovano lo sviluppo sostenibile dei distretti agricoli lungo quattro assi di intervento, considerati strategici: il capacity building, l’innovazione di filiera, il ricambio generazionale e la valorizzazione di servizi ecosistemici resi dall’agricoltura.

Il testo della call, riportante i requisiti di ammissibilità e le modalità di presentazione, è disponibile alla pagina BANDI del sito della Fondazione, sezione Ambiente. Ulteriori materiali utili per la partecipazione verranno pubblicati nelle prossime settimane nella stessa sezione.

La Fondazione organizza un momento di presentazione dell’iniziativa, che si terrà online il 17 novembre dalle 10.30 alle 12.30. Per partecipare all’incontro si prega di contattare gli uffici all’indirizzo matteobarbato@fondazionecariplo.it

È stato presentato oggi il progetto di riqualificazione sociale e urbana che porterà alla realizzazione di 200 nuovi appartamenti nel quartiere Sarpi a Milano, grazie all’attività del Fondo Ca’ Granda partecipato dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dal Fondo Investire per l’Abitare (FIA – Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, CDP), dalla Fondazione Cariplo e gestito da InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat), che gestisce e valorizza gli immobili conferiti al Fondo dal Policlinico di Milano. 

L’intervento di rigenerazione, che prevede un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro, riguarda uno storico complesso residenziale collocato fra le vie Sarpi, Bramante e Niccolini e porterà alla realizzazione di 200 nuovi appartamenti destinati alla locazione a lungo termine e al social housing, rispondendo ai crescenti bisogni abitativi del capoluogo lombardo.

Attraverso il Fondo Ca’ Granda, istituito nel 2014 con il conferimento del patrimonio immobiliare che il Policlinico di Milano ha costruito nel corso dei secoli grazie alle donazioni di generosi benefattori, grati per l’attività svolta dall’ospedale, il Policlinico restituisce quindi alla città quanto ricevuto nel corso dei secoli dalla grande generosità dei milanesi e dei lombardi, in un circolo virtuoso che, nel caso del quartiere Sarpi, porterà alla riconversione di un’importante area cittadina.

Nel rinnovato complesso immobiliare troverà spazio anche la prima Casa Ronald di Milano, dedicata all’ospitalità di famiglie con bambini ospedalizzati, e promossa dalla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

Il progetto di rigenerazione, che partirà all’inizio del 2023 e sarà curato dagli architetti Barreca & La Varra, consentirà di restituire alla città 10mila metri quadrati di superficie residenziale rigenerata e altri 3mila mq di spazi commerciali. Gli edifici oggetto dell’intervento risponderanno ai più avanzati criteri di sostenibilità ed efficienza energetica e funzionale, mantenendo al contempo la storica facciata ottocentesca e conservando così gli aspetti tipici del contesto urbano di riferimento.

L’iniziativa, inoltre, pone grande attenzione al tessuto sociale: negli antichi spazi comuni verranno infatti realizzate tre nuove corti, destinate a diventare centri di aggregazione fruibili sia dai residenti sia dall’intero quartiere. Il progetto sociale del si avvale delle competenze del gestore sociale Kservice e del supporto dell’Advisor tecnico sociale Fondazione Housing Sociale.

Il Fondo Ca’ Granda opera in linea con i valori che da sempre ispirano la Ca’ Granda e ha due obiettivi prioritari, strettamente connessi: riqualificare una parte del patrimonio immobiliare contribuendo a generare valore per i cittadini e la città stessa attraverso progetti di social housing, per rispondere alle nuove esigenze abitative di Milano, e contribuire a finanziare la costruzione del Nuovo Ospedale Policlinico, mediante la valorizzazione e vendita dell’altra parte di immobili. 

Nel settembre 2021 il Fondo ha rinnovato con le principali organizzazioni sindacali degli inquilini l'Accordo Integrativo a sostegno delle nuove proposte di alloggi in locazione in regime di social housing, in linea con i presupposti etici che lo hanno sempre rappresentato.

Il progetto di Housing Sociale sostenuto dal FIA è coerente con il Piano Strategico 2022-2024 di CDP e, in particolare, con le priorità di intervento individuate da Cassa nelle Linee Guida Strategiche Settoriali relative alle Infrastrutture Sociali

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto stamattina sono intervenuti: Alan Christian Rizzi, Assessore alla Casa e housing sociale di Regione Lombardia Lamberto Bertolè, Assessore a Welfare e Salute del Comune di Milano, Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo, Giancarlo Scotti, Direttore Immobiliare CDP e Amministratore Delegato di CDP Immobiliare SGR, Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di InvestiRE SGR, Gianandrea Barreca, di Barreca & La Varra, Giordana Ferri, Direttore Esecutivo di  Fondazione Housing Sociale e Nicola Antonacci, Presidente della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia.

Nel corso della mattinata, anche la consegna di un omaggio simbolico da parte di un grande artista di fama internazionale, lo scultore Jago, che ha voluto donare un’opera a simboleggiare il primo mattone del nuovo complesso di Sarpi. L’opera, consegnata dal Direttore Artistico Luca Tommassini al Presidente Giachetti in segno di buon auspicio, rinsalda ancor di più gli stretti legami che da secoli la Ca’ Granda ha con il mondo dell’arte.

La riqualificazione del complesso di via Sarpi e Bramante rispecchia il vero significato del social housing voluto dal Policlinico di Milano” – ha spiegato Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico – “da una parte, abitazioni belle e moderne a prezzi calmierati per le fasce deboli della popolazione; dall’altra, interventi nel sociale che portano beneficio a tutta la città. La storia si ripete, e mi piace pensare che i valori dell’antica Ca’ Granda, un luogo ospitale per tutti i bisognosi, una sorta di agorà che abbracciava tutta la città, siano giunti fino a noi, e si rinnovino oggi attraverso questo progetto. Questi edifici furono donati al Policlinico di Milano con grande generosità, e oggi l’ospedale ricambia questa beneficenza restituendo valore alla città, mentre parallelamente costruisce il nuovo Policlinico, una grande opera architettonica a servizio dei cittadini, che darà ancora più valore alle nostre eccellenze in campo medico e scientifico”.

Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, ha dichiarato: “Fondazione Cariplo è impegnata sul fronte dell’housing sociale sia con investimenti c.d. ‘impact’ sia con l’attività filantropica, per sostenere nel proprio territorio risposte abitative rivolta a persone in condizione di fragilità. La Fondazione è particolarmente soddisfatta del proprio investimento nel Fondo Cà Granda che, oltre ad aver consentito di completare il finanziamento del nuovo plesso ospedaliero, rende un importante servizio alla città promuovendo iniziative sociali che costruiscono legami insieme ad opportunità abitative accoglienti, accessibili e di qualità”.

Giancarlo Scotti, Direttore Immobiliare di CDP e AD di CDP Immobiliare SGR, afferma: “Questa iniziativa di rigenerazione urbana riassume la strategia immobiliare di CDP e del Fondo Investimenti per l’Abitare, anche in coerenza con il Piano Industriale Strategico 2022-24. Il Gruppo ha dimostrato in questi anni di aver sviluppato un modello virtuoso di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, come le fondazioni bancarie e gli istituti di ricerca sanitaria, capace di offrire soluzioni abitative a tariffe calmierate, anche al fine di rispondere alle più recenti tendenze sociodemografiche del Paese e di affrontare il tema dell’abitare sostenibile con un’attenzione alla componente sociale degli interventi di riqualificazione urbana”.

InvestiRE SGR è protagonista, sin dalla sua nascita, dei progetti di rigenerazione urbana e sociale a Milano e in Italia, con oltre 120 progetti di social housing negli ultimi 10 anni. In virtù di queste nostre competenze maturate nella progettazione e nella gestione degli immobili riqualificati, il Fondo Ca’ Granda punta a realizzare progetti di rigenerazione urbana e sociale efficienti e di altissimo livello, che generano un impatto reale sul territorio e su tutti gli stakeholder coinvolti” ha dichiarato Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di InvestiRE sgr (Gruppo Banca Finnat). “Gli effetti di queste riqualificazioni hanno infatti impatto non solo a livello architettonico e urbanistico, ma anche sociale, grazie all’attuazione di progetti specifici realizzati di concerto con enti pubblici, in primis Comune di Milano e Sindacati” ha concluso Boleso.

Siamo molto felici di iniziare oggi, circondati dalle più importanti istituzioni locali e dai partner, la costruzione della prima Casa Ronald di Milano, che accoglierà bambini e famiglie in cura presso il Policlinico di Milano e l’Ospedale dei Bambini "Vittore Buzzi" e che vengono da lontano. La Casa Ronald di Milano è stata fortemente desiderata da tutto il nostro sistema, per rispondere ai bisogni di accoglienza delle famiglie più fragili e di fare bene nella città in cui Fondazione Ronald e McDonald's hanno la loro sede. La nostra Casa nasce e cresce in un sistema di housing sociale, elemento che rende il progetto ancora più rilevante, in virtù dei progetti e attività che potranno essere attivati con i nostri vicini di casa e gli abitanti del quartiere” ha affermato Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia.

Un primo finanziamento di 145.000 euro ciascuna, la possibilità di incontrare investitori internazionali e l’occasione di incontrare aziende rilevanti e potenzialmente interessate a una collaborazione commerciale: questi i principali benefici per le 9 startup che sono state selezionate a maggio e hanno partecipato al programma di accelerazione di Berkeley SkyDeck Europe, Milano, il progetto lanciato a dicembre dall'acceleratore dell'Università di Berkeley UC Berkeley SkyDeck, dall’hub di innovazione italiano Cariplo Factory e dal gruppo internazionale di real estate, infrastrutture e rigenerazione urbana Lendlease. Le startup hanno avuto accesso al primo programma di accelerazione di 6 mesi che si è svolto nella prima sede europea di Berkeley SkyDeck, a Milano, nel contesto di MIND Milano Innovation District, il distretto dell’innovazione nato nel 2018 nell’ex area Expo. E proprio qui oggi si è svolto il Demo Day, durante il quale le startup hanno presentato i loro progetti a investitori italiani e internazionali.

Le 9 realtà, selezionate tra 571 adesioni alla call lanciata a febbraio e aperta a startup italiane ed europee, operano in numerosi settori tecnologici: dalla biotecnologia, al fashion-tech, alla raccolta e analisi dei dati, alla robotica, all’intelligenza artificiale, alla realtà aumentata, alla mobilità:

  • BiomimX: soluzione Organs-on-Chip (OoC) tecnologicamente avanzata che permette di trovare terapie migliori e più sicure permettendo di colmare le lacune esistenti nelle aree terapeutiche strategiche. 
  • HopShop: lo “Shazam per la moda”, un'app mobile che aiuta gli acquirenti a trovare e acquistare vestiti e accessori visti sul web, sui social media o anche nella vita reale. 
  • HyLight: drone dirigibile a idrogeno per la raccolta e l'analisi di dati aerei a lungo raggio per l’ispezione di linee elettriche, gasdotti, ferrovie. 
  • Katakem: primo “robot chef” brevettato per i chimici che permette loro di automatizzare i processi manuali, ripetitivi e il lavoro soggetto a errori.  
  • Quasara: “linea di assemblaggio dell’intelligenza artificiale” che serve ai team di Computer Vision e NLP per poter industrializzare i propri prodotti e servizi di machine learning. 
  • Revisior: sistema di customer feedback e NPS (net promoter score, misura della probabilità che i clienti promuovano un brand) che contribuisce alla creazione di una reputazione positiva del l’azienda migliorando la qualità del servizio e identificando rapidamente i problemi dei clienti. 
  • SWITCH: piattaforma DSS (Decision Support System) / DA (Decision Analytics) per la gestione dello spazio urbano che consente alle città di prendere decisioni migliori sulla mobilità condivisa e agli operatori di mobilità condivisa di aumentare la redditività. 
  • THEO: primo robot di consegna semiautonomo d'Europa ottimizzato per le piste ciclabili e che si adatta perfettamente alla nuova legge pionieristica sulla guida autonoma L4 riducendo il costo del cosiddetto “ultimo miglio” delle consegne fino all'80%. 
  • Wave: tecnologia ottica brevettata per la visualizzazione tridimensionale di contenuti in dispositivi di proiezione olografica come i display head-up in realtà aumentata (AR HUD) per applicazioni automobilistiche e aerospaziali, che consente di ampliare la consapevolezza dell'ambiente circostante, diminuendo la distrazione e migliorando i tempi di risposta dell'utente.

Durante il programma di accelerazione, le startup hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli advisors di SkyDeck Europe e Berkeley SkyDeck, uno dei migliori acceleratori della Silicon Valley. Lendlease ha invece investito direttamente in ogni singola startup 145.000€, parte della strategia del gruppo di far crescere l’ecosistema di MIND.

La nascita di SkyDeck Europe – resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – è volta alla creazione di un forte ecosistema europeo di imprese innovative e si prefigge, da un lato, di assimilare metodologie e best practice per la valorizzazione della ricerca grazie alla collaborazione con l’Università della California, Berkeley, dall’altro, di rafforzare l’ecosistema locale mettendo a fattor comune le competenze delle Università e degli incubatori del territorio attraverso un modello di collaborazione diffusa. L’obiettivo del programma di accelerazione di SkyDeck Europe è quello di accompagnare la crescita di startup selezionate nel triennio di attività 2022-2024, garantendo anche il collegamento con qualificati operatori finanziari in grado di supportare lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali attraverso investimenti in equity. 

Siamo entusiasti della classe inaugurale di startup di Berkeley SkyDeck Europe e di come rappresentino l’imponente innovazione in atto in tutta Europa – afferma Caroline Winnett, Executive Director di Berkeley SkyDeck. – È stato particolarmente emozionante poter utilizzare le risorse dell'Università di Berkeley, incluso il nostro ammirevole pool di consulenti ed ex studenti, per aiutare a supportare il futuro della tecnologia in Europa. Non vediamo l’ora di scoprire come queste aziende continueranno ad apprendere e scalare sfruttando l'ecosistema Berkeley SkyDeck.” 

La conclusione di questo primo percorso di accelerazione è un obiettivo importante per il progetto, ed è un primo passo verso il successo per tutte le startup coinvolte, che ora hanno le conoscenze necessarie per affacciarsi al mercato sulle proprie gambe ed essere potenziali game-changer nei loro settori – dichiara Enrico Noseda, responsabile per Cariplo Factory del progetto Berkeley Skydeck Europe, Milano.  – Grazie ad advisor di altissimo livello, una solida rete di partner accademici e aziendali e un fondo dedicato, SkyDeck Europe, mira a diventare l'hub di riferimento per le startup di tutta Europa invertendo di fatto il classico paradigma di ‘fuga dei cervelli’.”

Abbiamo aggiunto un mattone importante al ruolo di enabler degli ecosistemi di ricerca ed innovazione che a partire da MIND stiamo promuovendo in Europa e nel mondo e questo è avvenuto attraverso l’investimento nelle startup che hanno partecipato al programma Skydeck Europe Milano – spiega Andrea Ruckstuhl, Head of Continental Europe di Lendlease. Da sempre siamo promotori delle smart communities e nel farlo investiamo capitale nostro e di nostri partner in diversi settori, dal più tradizionale real estate, alle infrastrutture di sito, alle infrastrutture pubbliche e strategiche come scuole, università e centri di ricerca ed ora anche nel venture capital e nel venture building. L’insieme degli interventi rappresenta a pieno la nostra strategia di impact investing.

La regione Lombardia è sempre più la 'casa internazionale delle startup' – aggiunge Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia. – Con questa iniziativa, che vede la partecipazione di realtà di fama mondiale, Milano e la Lombardia si confermano un punto di riferimento per le imprese innovative di tutta Europa. Le prime startup selezionate operano nei principali settori tecnologici a conferma di quanto la Lombardia sia sempre più ambita a livello mondiale per tutti coloro che vogliono trasformare un'idea in progetto concreto.” 

Oggi è una giornata molto importante per Berkeley SkyDeck Europe, Milano perché celebriamo il termine del primo percorso di accelerazione che ha fornito alle 9 start-up selezionate in tutta Europa gli strumenti per competere su scala globale, oltre che la possibilità di confrontarsi con investitori e partner commerciali – conclude Carlo Mango, Direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo. – Questa giornata segna anche una tappa fondamentale per questo progetto, che ha dimostrato come una visione condivisa tra player molto diversi tra loro (privati e pubblici, profit e no profit), orientata alla creazione di valore, può portare non solo molte opportunità per giovani imprese, ma anche far crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione rendendolo sempre più solido e attrattivo a livello internazionale.

E’ stato inaugurato MUSA, il Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i Diritti Umani dell’Università Statale di Milano, coordinato da Cristina Cattaneo, docente di Medicina Legale e Antropologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute e responsabile scientifico del Labanof, Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense della Statale. La nascita di MUSA è stata possibile grazie al supporto di Fondazione Cariplo, Fondazione Isacchi Samaja Onlus e Terre des Hommes. Il Museo ha avuto il patrocinio di S.I.M.L.A., Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e di OMCeO Milano, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.

L’obiettivo del Museo Universitario è di diffondere il ruolo delle scienze mediche, antropologiche e forensi nella lotta alla violenza e nella tutela dei diritti umani: tutti infatti sanno che la medicina e le discipline scientifiche curano le infezioni, i tumori e molte altre malattie, ma pochi conoscono il ruolo fondamentale che queste hanno nel contrastare le violazioni dei diritti umani. Protagoniste sono quindi le discipline che si occupano di studiare il corpo in tutte le sue forme per ricostruire un passato, remoto o recente, attraverso l’esame del cadavere, dello scheletro e del vivente.
Scienza e Medicina, applicate al corpo in tutte le sue forme, diventano un’arma formidabile per contrastare la violenza e tutelare i diritti umani. Questo è il messaggio che il MUSA vuole portare, per progettare un futuro migliore anche attraverso una nuova lettura del passato”, spiega Cristina Cattaneo.

Sono molto lieto di prendere parte all’inaugurazione del Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani, che per noi rappresenta il primo di una serie di nuovi insediamenti che contribuiranno alla valorizzazione del polo di Città Studi”, dice il Rettore della Statale di Milano Elio Franzini. “In linea con il carattere interdisciplinare del nostro Ateneo, MUSA rappresenta una sintesi originale e inedita tra scienze antropologiche, discipline storiche, tutela della salute e difesa dei diritti umani”, conclude Franzini.

MUSA nasce dal Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università Statale di Milano, impegnato da 25 anni nella didattica e nella ricerca scientifica su tematiche forensi come l’identificazione, il sopralluogo, la criminalistica e il maltrattamento, e si basa sulla CAL – Collezione Antropologica del Labanof, costituita nel 2017 come collezione osteologica dall’Ateneo milanese, riconosciuta da Regione Lombardia nel 2018 come raccolta museale. È una delle collezioni scheletriche più grandi al mondo, composta da quasi 10 mila scheletri principalmente di Milano e della Lombardia, di ogni epoca storica, costituita grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Procura della Repubblica di Milano e ATS. Una parte della collezione antropologica è formata da scheletri provenienti da necropoli antiche, l’altra da cimiteri moderni e da resti non reclamati, un patrimonio unico per creare nuovi metodi per stabilire l’identità, le malattie e le cause di morte violente su resti umani, sia per la storia che per la giustizia.

Il Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i Diritti Umani nasce da una profonda idea di giustizia nei confronti della singola persona ed è un esempio emblematico di come attraverso l’attività scientifica sia possibile creare valore culturale e sociale per tutta la comunità. E’ all’interno di questa visione che Fondazione Cariplo sostiene la nascita del MUSA, come luogo capace di connettere diverse conoscenze e saperi che insieme contribuiscono in modo significativo alla conoscenza della storia individuale e collettiva", dice Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo.

MUSA è un messaggio forte e importante che racconta, spiega e ricorda come povertà e vulnerabilità siano state il filo conduttore della storia creando una situazione di ingiustizia diffusa che il lavoro congiunto di scienza e aiuto sociale può arginare. È il messaggio che la Fondazione Isacchi Samaja ha cercato di diffondere dando voce ai più deboli e che si è concretizzato tra l’altro nella bella e lunga collaborazione con Labanof per il recupero e riconoscimento delle vittime dei naufragi nel Mediterraneo. Grazie al MUSA, gli operatori formati dalla Fondazione Isacchi Samaja e che lavoreranno per questo progetto potranno far conoscere e denunciare le povertà estreme e proporre i rimedi per poterle combattere in nome dei ‘Diritti dell’Uomo’”, spiega padre Aristide Cabassi, Presidente Fondazione Isacchi Samaja Onlus.

MUSA rappresenta un punto di arrivo importante della lunga collaborazione tra Terre des Hommes e Labanof, da anni impegnati insieme, sul contrasto della violenza sui bambini e la tutela dei minori migranti. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione in questo progetto le nostre competenze nell’ambito della protezione dell’infanzia. E ringraziamo Rai per la Sostenibilità ESG che attraverso la raccolta straordinaria della trasmissione “I Soliti Ignoti” ha contribuito al finanziamento del museo”, conclude Donatella Vergari, Presidente Terre des Hommes Italia. Grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per La Cooperazione allo Sviluppo, Terre des Hommes porterà MUSA nelle scuole e promuoverà il suo messaggio in Italia e in Europa.

 

Le sezioni di MUSA

Sono attualmente sei, dotate di pannelli, diorami, esposizioni, animazioni e video. Avranno anche QR code, una piccola zona dedicata ai non vedenti, con audioguida e modelli tattili, e una postazione computer su prenotazione per la consultazione guidata di casi giudiziari conclusi sia nazionali che internazionali, filmati, opinioni, podcast sugli argomenti.

  1. Introduzione. La prima stanza è caratterizzata da un’animazione introduttiva del museo e sei diorami a muro, ciascuno dei quali illustra i passaggi dello studio dei resti umani, da come si presentano alla datazione, alla determinazione del sesso, dell’età, etnia, delle malattie e dei segni di violenza.
  2. Sezione Storico-archeologica. Questa sezione funge sia da deposito di una parte della Collezione Antropologica del Labanof di circa 1.500 scheletri, che da area illustrativa dell’evoluzione di Milano su 2mila anni partendo dai suoi scheletri. Le sezioni sono: romana, alto e basso medievale, moderna e contemporanea, e in ciascuna sono presenti reperti dell’epoca.
  3. Sezione Identità. Viene trattato l’importante e misconosciuto tema del diritto all’identità dei morti. Con l’ausilio di pannelli, animazioni e interviste, si ripercorrono il tema della perdita ambigua (di chi non sa se il proprio caro scomparso è vivo o morto), dell’identificazione scientifica di resti umani, delle statistiche e del problema dei cadaveri sconosciuti sul territorio nazionale e internazionale, dei disastri di massa (come quello di Linate), con particolare attenzione ai morti non identificati delle migrazioni.
  4. Sezione Crime. Anche attraverso l’ausilio di plastici, si trattano le tematiche della medicina legale, dell’antropologia forense e delle scienze forensi in generale nell’assistere la giustizia nei crimini mortali come l’omicidio e l’occultamento di cadavere, nei quattro scenari tipici: il sopralluogo, sia su cadavere che su resti occultati, l’autopsia, le indagini di laboratorio e il dibattimento. Viene anche illustrato l’intervento delle forze dell’ordine e, in particolare, degli esperti della scientifica sulla scena del crimine e nei laboratori.
  5. Sezione Vivi. In questa sala quattro postazioni raccontano, tramite animazioni e video, l’importanza della medicina e delle scienze forensi nella tutela dei vivi, come nei casi di vittime di maltrattamento, violenza sessuale e tortura, sia su umani che su animali.
  6. Missione Melilli-il Barcone. Il percorso si chiude con un angolo “immersivo” dedicato a uno dei maggiori eventi contemporanei simbolo di violazione dei diritti umani: il disastro del 18 aprile 2015, dove il naufragio di un peschereccio al largo della Libia fece mille vittime tra migranti adulti e adolescenti.

 

Le visite

MUSA sarà aperto al pubblico a partire da mercoledì 2 novembre con ingresso gratuito, con i seguenti orari:

  • Martedì: 14-18
  • Mercoledì: 14-18, con accoglienza dei soci volontari del Touring Club Italiano
  • Giovedì: 14-18
  • Venerdì: 9-18 (dalle 14 alle 18 con accoglienza dei soci volontari del Touring Club Italiano)
  • Sabato 9-13 con accoglienza dei soci volontari del Touring Club Italiano
  • Domenica e lunedì: chiuso

Ingresso al Museo: via Ponzio, 7
Per info e prenotazione gruppi: musa@unimi.it

L’apertura al pubblico sarà possibile anche grazie all’accoglienza dei soci volontari del Touring Club Italiano, nell’ambito del progetto Aperti per Voi, iniziativa che dal 2005 favorisce l’apertura sistematica e continuativa di luoghi d’arte e cultura.

Sempre più città nel mondo sono impegnate nello sforzo per combattere il cambiamento climatico attraverso la trasformazione del sistema alimentare. La Food Policy è, infatti, la politica alimentare della città. Rappresenta una delle eredità di Expo 2015, ed è uno strumento di supporto al governo della città promosso in sinergia dal Comune di Milano e Fondazione Cariplo per rendere più sostenibile il sistema alimentare milanese.

Come testimonia il messaggio che emerge dall’ottava edizione del Global Forum del Milan Urban Food Policy Pact ospitato quest’anno da Rio de Janeiro e che ha visto la cerimonia di premiazione delle città che si sono impegnate in questo anno nel mettere in campo pratiche di successo per creare e sistemi alimentari sostenibili.

La cerimonia ha visto la presenza della Vicesindaco e assessore con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo, che ha partecipato alla premiazione dei Milan Pact Awards 2022 giunti quest’anno alla loro sesta edizione, tra le più partecipate di sempre con oltre 250 pratiche raccolte dalla Segreteria del Mufpp da aprile a giugno 2022, a dimostrazione di come ci sia interesse crescente da parte dei sindaci di tutto il mondo alle politiche alimentari.

In questa edizione, più di 60 città hanno presentato una pratica per la prima volta, dimostrando che anno dopo anno tutte le città aderenti al MUFPP sentono sempre più il bisogno di condividere le loro esperienze e sfide con la rete. Attraverso i premi del Patto di Milano emergono anche gli sforzi che le città di tutto il mondo stanno facendo per cambiare i loro sistemi alimentari al fine di essere più sostenibili e sani, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici che stanno avendo un impatto sull'intero sistema alimentare: dalla produzione alla distribuzione e consumo. I Milan Pact Awards sono infatti stati lanciati nel 2016 dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, e rappresentano ancora oggi uno strumento per innovare le politiche alimentari delle 250 città firmatarie di tutto il mondo e diffonderne le buone pratiche.

Sosteniamo il Segretariato del Milan Urban Food Policy Pact sin dal suo inizio, convinti che per fare innovazione sia indispensabile stimolare e connettere esperienzeconferma Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo -. I risultati presentati e la straordinaria partecipazione all'evento di Rio, confermano che lavorare insieme è la via per il contrasto alla povertà alimentare, lo sviluppo di una corretta educazione al cibo e la riduzione dello spreco: tutti elementi che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita e la salute delle singole persone, in modo inclusivo e in un’ottica di sostenibilità ambientale”.

In questa edizione, la presenza dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – AICS, suggella la convenzione tra questa e il Milan Urban Food Policy Pact. “Per la prima volta l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo partecipa in qualità di valutatore ai Premi ha sottolineato il direttore dell’AICS Luca Maestripieri -. L'intenso processo di valutazione delle pratiche, è stata per noi un'occasione per approfondire i temi della trasformazione dei sistemi alimentari e su cosa può fare una città per creare un ambiente favorevole ai suoi cittadini. Una grande esperienza che segna l'inizio della preziosa collaborazione tra la nostra Agenzia e il Milan Urban Food Policy Pact”.

Milan Pact Awards 2022 – I premiati

La giuria internazionale di esperti ha valutato le pratiche e ha assegnato a 6 città il punteggio più alto in ciascuna categoria del Patto di Milano: Governance, Diete e nutrizione sostenibili, Equità sociale ed economica, Produzione alimentare, Fornitura e distribuzione alimentare e spreco  alimentare.

I vincitori per ogni categoria sono stati:

  • Governance: New York (Stati Uniti) – Il piano di sviluppo di New York City per gli acquisti pubblici
  • Diete sane e sostenibili: Addis Abeba (Etiopia) – Programma di alimentazione scolastica di Addis Abeba
  • Equità sociale ed economica: Rourkela (India) – E-Cool Mandi
  • Produzione alimentare: Rosario (Argentina) – Produzione alimentare agro ecologica a Rosario
  • Fornitura e distribuzione di cibo: Yeosu (Corea del Sud) – Strategia per proteggere i talenti e le piccole aziende agricole
  • Spreco  alimentare: Londra (Regno Unito) – Il Piano di riduzione dei rifiuti alimentari a Londra

Considerando l'impressionante numero di proposte ricevute quest'anno e l'elevata qualità di tali contributi, il Comitato di valutazione ha deciso di riconoscere 3 Menzioni Speciali aggiuntive per ciascuna categoria:

  • Governance: Araraquara (Brasile), Mouans-Sartoux (Francia), Vancouver (Canada)
  • Diete sane e sostenibili: Copenhagen (Danimarca), Parigi (Francia), Torres Vedras (Portogallo)
  • Equità sociale ed economica: Los Angeles (Stati Uniti), Melbourne (Australia), Wroclaw (Polonia)
  • Produzione alimentare: Bandung (Indonesia), Curitiba (Brasile), Città del Messico (Messico)
  • Fornitura e distribuzione alimentare: Baltimora (Stati Uniti), Barcellona (Spagna), Lione (Francia)
  • Spreco alimentare Cincinnati (USA), Guelph (Canada), Quelimane (Mozambico)

Questa edizione degli MPA mostra quanto sia stato notevole lo sforzo di alcune aree come l'Eurasia e il Sud Ovest asiatico, con la presentazione di 31 pratiche, e del Nord e Centro America, con 38 pratiche. Le città europee hanno ancora il più alto tasso di partecipazione.

Il ruolo chiave del Comitato di Valutazione, composto da esperti provenienti da tutto il mondo che negli anni hanno collaborato a diversi progetti con il Milan Urban Food Policy Pact, è stato quello di collegare le strategie e gli impegni delle città sulla trasformazione del sistema alimentare.

Il Milan urban food policy pact

Il Patto di Milano, è l’eredità principale dell'Esposizione Universale “Expo Milano 2015” Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Si tratta di un accordo firmato da 250 sindaci in tutto il mondo per "sviluppare sistemi alimentari sostenibili che siano inclusivi, resilienti, sicuri e diversificati, per fornire cibo sano e accessibile a tutte le persone in un quadro basato sui diritti umani, che riduca al minimo gli sprechi e conservi biodiversità mitigando gli impatti dei cambiamenti climatici". Il suo obiettivo principale è sostenere le città che desiderano sviluppare sistemi alimentari urbani più sostenibili incoraggiando la cooperazione e lo scambio di buone pratiche.

250 città nel mondo hanno deciso di aderire al Patto di Milano con l'obiettivo di cambiare i loro contesti locali e promuovere una maggiore equità, salute e accesso a cibi sicuri e nutrienti. Questo è lo sforzo richiesto dai responsabili politici per raggiungere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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