Regione Lombardia e Fondazione Cariplo insieme affinché gli Istituti Tecnici Agrari e gli Istituti professionali della Lombardia siano scuole d'avanguardia. Un bando regionale (disponibile qui il testo completo) con risorse pari a 5.5 milioni di euro a cui a Fondazione Cariplo si affiancherà con un intervento formativo pari a 100.000 euro. È quanto prevede il protocollo firmato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi e dal presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti. Con le risorse aggiuntive, la Fondazione provvederà alle attività di formazione degli insegnanti degli istituti coinvolti. 

Ringrazio la Fondazione Cariplo per questa adesione. La Regione mette a disposizione, grazie al piano Lombardia, 5.5 milioni per la dotazione tecnica innovativa degli istituti agrari. Mancava però il passaggio formativo per supportare i docenti nel percorso di aggiornamento continuo delle loro competenze, sia per l’utilizzo corretto delle strumentazioni sia rispetto ai temi dell’agricoltura 4.0. Ora colmiamo questa ultima lacuna” ha dichiarato l’assessore Rolfi. “Robotica, digitale, precision farming. L’agroalimentare è uno dei settori più innovativi del panorama economico italiano. Anche gli istituti agrari devono essere al passo coi tempi per formare giovani agricoltori che al termine del percorso di studi siano già pronti per entrare nel mondo del lavoro”.

Lo scorso anno grazie al bando regionale sono stati assegnati 4,2 milioni di euro a 18 istituti agrari della Lombardia e con questo ulteriore bando saranno raggiunti anche gli istituti professionali. “Si tratta di scuole statali, ma abbiamo deciso di andare oltre le nostre competenze. Siamo la prima regione agricola d’Italia e abbiamo il dovere di tracciare la strada anche in ambito formativo” precisa Rolfi.
L'agroalimentare rappresenta uno dei principali comparti italiani in termini di fatturato, numero di imprese e livelli di occupazione e con le sue eccellenze contribuisce positivamente al Made in Italy per quanto riguarda varietà e qualità di prodotti. Il settore opera in un contesto nazionale ed internazionale complesso, caratterizzato da una crescente scarsità di risorse naturali e dalle conseguenze del cambiamento climatico, nonché dagli effetti economici dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Fondazione Cariplo, nell’ambito della propria attività istituzionale, è impegnata sui temi dell’agricoltura e della formazione tecnica da oltre 10 anni. Dal 2008 promuove, in collaborazione con 18 Fondazioni italiane, il Progetto “AGER – Agroalimentare e ricerca” volto a sostenere la ricerca scientifica di eccellenza in ambito agroalimentare, con un investimento – sino ad oggi – di complessivi € 39 milioni; inoltre collabora, con il Comune di Milano per la realizzazione della Food Policy cittadina.
Sul versante della formazione tecnica, nel 2018, Fondazione Cariplo ha istituito un progetto ad hoc denominato “SI – Scuola Impresa Famiglia”, nato per facilitare e potenziare l’ingresso degli studenti degli Istituti tecnici nel mondo del lavoro. Nel 2020, la progettualità si è estesa a 17 Istituti di Istruzione Superiore di secondo grado (16 statali e 1 paritario) con indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” del territorio di intervento della Fondazione.

Investire sulle competenze dei ragazzi è cruciale per il loro futuro e per quello di tutta la comunità” – ha dichiarato Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo – “Lo è ancora di più in un settore come quello agroalimentare che ha grande impatto sulla vita delle persone e sull’economia del nostro territorio. Grazie all’accordo siglato tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo prosegue un’azione di sistema, iniziata con Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia, che ha permesso di valutare puntualmente le dotazioni strumentali di cui le scuole hanno bisogno. Fondazione Cariplo, inoltre, continuerà il suo intervento di aggiornamento delle competenze dei docenti con percorsi di formazione innovativa in ottica agricoltura 4.0”.

Per leggere il testo del bando clicca sul LINK.

Si è svolto, presso la sede di Cariplo Factory a Milano, l’Investor Day di Get it! per «Progetto ECO: Economia di Comunità», il programma promosso da Fondazione Cariplo, che si pone l’obiettivo di rilanciare l’occupazione green, aumentare la capacità di attrarre investimenti legati alla sostenibilità e rafforzare le reti territoriali. Per raggiungere tali obiettivi, Fondazione Cariplo ha lanciato a inizio 2021 una “Call for ideas”, nel cui ambito sono stati selezionati 3 macro progetti imprenditoriali territoriali: P.O.S.T.I: Pane, Orti. Sartoria, Trasformazione, Inclusione” (capofila il Comune di Mantova), “Lecco ECO Platform” (capofila il Comune di Lecco) e “VALORI VERDI” (capofila il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate). 

Con un budget a disposizione di più di 1 milione di euro, Fondazione Cariplo ha assegnato un importante servizio di accompagnamento  che ha previsto attività di tutoraggio e di capacity building per i territori e percorsi di empowerment imprenditoriale dedicate alle start-up locali. Nello specifico, 11 iniziative  hanno beneficiato dei percorsi di incubazione, accelerazione e mentorship, realizzati nell’ambito di Get it!, il programma di empowerment e impact investing per idee e start-up promosso da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore in collaborazione con Cariplo Factory. Davanti a una platea di investitori e stakeholders, le 6 migliori start-up green e di comunità accelerate da Get it! hanno presentato i propri progetti innovativi e sostenibili, forti dell’incoraggiamento rivolto da: Sergio Urbani – Direttore Generale di Fondazione Cariplo, Marco Gerevini – Consigliere di Amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e da Carlo Mango – Consigliere Delegato di Cariplo Factory.

Al termine della pitch session, sono state annunciate le 2 “Best Start-up For Impact”: si tratta di Sapori di Libertà e Archeologistics che beneficeranno di un investimento in equity da parte della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, del valore di €100.000 ciascuno, erogati in una logica di impact investing.

Le Fondazioni di origine bancaria hanno appena celebrato la giornata mondiale del risparmio.  Il risparmio serve per portare risorse finanziarie ad attività che le mettano al servizio dell’economia e dello sviluppo. Fondazione Cariplo è impegnata perché queste risorse siano anche al servizio del bene comune e per questo sperimenta percorsi innovativi che forniscano strumenti utili ai territori e alle imprese locali per rafforzare sul campo le capacità dei vari attori coinvolti nello sviluppo territoriale sostenibile. Il Progetto ECO, infatti, ha voluto fare leva su enti territoriali e alcune imprese virtuose per innescare un rilancio occupazionale green, con un forte radicamento comunitario. E le start-up premiate oggi, ad alto impatto sociale e ambientale, ne sono un esempio”, ha affermato Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo.

La partnership tra Progetto ECO e Get it! nasce dalla comune visione di Fondazione Cariplo, Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory, con l’obiettivo di favorire la crescita capillare delle migliori start-up di comunità attive in aree specifiche del territorio lombardo. In tal senso, il modello di intervento proposto da Get it! si è svelato ancora una volta idoneo nel supportare lo sviluppo imprenditoriale delle iniziative a impatto più promettenti, integrando all’offerta di strumenti di capacity building, la realizzazione di investimenti effettuati in una logica impact.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore

 

Le Start up premiate

Archeologistics (Varese)

Archeologistics opera da oltre 10 anni in ambito culturale tramite attività di ricerca, educazione e progettazione finalizzata al recupero e all’apertura di luoghi “minori” della cultura. La società intende contribuire alla valorizzazione della Valle Olona tramite: esperienze a piedi e in e-bike, anche noleggiabile; apertura di piccoli attrattori culturali grazie a “Cultura a porte aperte”; gestione di un infopoint turistico.

Sapori di libertà (Mantova)

Sapori di Libertà nasce nel 2016 come progetto sociale dell’Associazione Libra per la formazione e il reinserimento socio-lavorativo di detenuti attraverso lo sviluppo di un’attività di panificazione svolta all’interno della Casa Circondariale di Mantova. A luglio 2022 si costituisce come Cooperativa Sociale e finalizza una join-venture con Mantova Pane.

La lettura e la partecipazione agli eventi culturali quali rassegne cinematografiche, mostre, spettacoli teatrali, concerti sono in stretta correlazione a Milano, dove il tasso di lettura si attesta al 75% e quello di partecipazione alla vita culturale cittadina al 60%. Lo dice una ricerca realizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con Pepe Research (la sintesi è in allegato) per BookCity Milano, la festa del libro e della lettura che si tiene dal 16 al 20 novembre. La ricerca (disponibile qui l'indagine completa) è stata presentata a Palazzo Reale in un evento realizzato grazie alla collaborazione tra AIE, Comune di Milano-assessorato Cultura, BookCity Milano e Fondazione Cariplo.
La cultura è determinante nella crescita sociale ed economica dei territori – ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi –. Con questa ricerca, un unicum in Italia ma credo anche in Europa e che vuole essere il nostro contributo a una manifestazione fondamentale per la città quale è BookCity, forniamo alle istituzioni e a tutti gli attori pubblici uno strumento per studiare ancora meglio il modello Milano, la città dove è nata la nostra associazione e dove l’editoria italiana ha le sue radici. I risultati che presentiamo oggi confermano la centralità del libro nell’esperienza dei cittadini e nell’industria culturale”.

Secondo la ricerca, i lettori forti sono tendenzialmente anche i cittadini che più spesso partecipano alla vita culturale cittadina e il 93% dei milanesi è d’accordo con l’affermazione secondo cui la ricca offerta di manifestazioni culturali spinge alla ricerca di libri sul tema e alla loro lettura. Cinema (43%), musei e mostre (33%), concerti (28%), spettacoli teatrali (21%), rassegne letterarie e incontri con gli autori (15%) sono le attività culturali preferite dai milanesi, che sono anche grandi appassionati di librerie – il 73% di tutti gli acquirenti di libri le frequenta – e biblioteche: nel 41% delle famiglie c’è almeno un iscritto al sistema bibliotecario milanese. Il 18% dei milanesi, però, è escluso completamente da ogni attività culturale e non pratica la lettura. 

Anche in una città così ricca di cultura come Milano esiste una parte di persone che ne rimane completamente esclusa – ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti -. Attraverso questa ricerca possiamo cercare di capire meglio chi sono queste persone, per favorire una cultura che esca dai propri confini e vada verso chi ha meno occasioni di accesso. Fondazione Cariplo in questi anni sta lavorando in questa direzione, insieme ad altri soggetti e con varie iniziative, per portare più occasioni di cultura dove normalmente ce ne sono meno. La cultura e la lettura sono una dimensione essenziale per le persone e sono una potente forma di contrasto alla disuguaglianza perché permettono di sviluppare un diverso sguardo su di sé, sul proprio presente e soprattutto sul futuro.

"I risultati di questa ricerca sono un ottimo spunto per una riflessione più ampia sulle politiche culturali milanesi – ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Innanzitutto, la connessione dimostrata tra la partecipazione a iniziative culturali e l'incremento della lettura ci conferma la bontà della direzione che abbiamo preso: i festival di qualità, le rassegne tematiche, i focus artistici e culturali, le grandi mostre e l'ampliamento dei nostri musei non sono solo un valore in sé, ma anche un volano per la nostra comunità, mettendo in moto un circuito virtuoso che alimenta curiosità e nuova conoscenza. Un altro aspetto importante emerso dalla ricerca – ha proseguito l'assessore Sacchi – è quello relativo alla condivisione digital e social di contenuti artistici e culturali. La grande diffusione di questi strumenti tra i milanesi ci spinge a implementare i canali digital e social esistenti e aprirne di nuovi, in modo da raggiungere un pubblico sempre più ampio. Il quale a sua volta, saprà ampliare ulteriormente la platea dell'offerta culturale milanese, anche in termini nazionali e internazionali, grazie al potere della condivisione".
BookCity – spiega il Comitato promotore BookCity è una manifestazione che cresce anno dopo anno. Il suo eterogeneo programma rappresenta l’occasione per raggiungere pubblici diversi mettendo a loro disposizione una grande varietà di contenuti anche grazie alle sinergie con le numerose altre manifestazioni culturali che si svolgono a Milano. La promozione della lettura è il suo obiettivo ultimo non disgiunto dalla convinzione che una grande manifestazione pubblica debba creare occasioni per avvicinare vecchi e nuovi lettori al mondo del libro”.

Per rivedere la presentazione clicca questo LINK.

AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la SLA ETS, annuncia un nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo di sei innovativi progetti di ricerca sulla SLA selezionati con il Bando AriSLA 2022, che coinvolgeranno 12 gruppi di ricerca distribuiti tra Cagliari, Catania, Modena, Padova, Roma e Trieste.

Il convegno ‘Ricerca, sviluppo e innovazione nella SLA’, promosso dalla Fondazione AriSLA a Milano il 3 e 4 novembre, ha avuto come focus lo stato di avanzamento della ricerca sulla SLA, con la presentazione dei risultati dei progetti precedentemente finanziati da AriSLA.

In queste due giornate – ha sottolineato il Presidente della Fondazione AriSLA, Mario Melazzini – abbiamo raccontato una ricerca concreta, impegnata a trovare soluzioni terapeutiche efficaci. Ad oggi abbiamo investito circa 15 milioni di euro e supportato 98 progetti, che hanno generato 358 pubblicazioni. Con questo nuovo finanziamento diamo continuità alle idee più valide e fiducia a quelle più innovative: tre dei sei progetti che sosterremo lavoreranno su filoni di ricerca già finanziati e che hanno ottenuto risultati promettenti. Allo stesso tempo supporteremo progetti che esploreranno nuove strade. Stiamo già lavorando al Bando AriSLA 2023, avendo come linea strategica quella di patrimonializzare le tematiche meritevoli di maggiore attenzione su cui investire nei prossimi anni Fondamentale è non fermarsi finché non troviamo le risposte attese dai pazienti”.

Il Responsabile scientifico di Fondazione AriSLA, Anna Ambrosini, ha evidenziato: “I risultati presentati al Convegno e i nuovi progetti selezionati testimoniano la crescente qualità della ricerca italiana. Gli studi finanziati con il Bando AriSLA 2022 cercheranno di ridurre la tossicità legata ad alterazioni della proteina TDP-43, coinvolta sia nelle forme sporadiche che familiari della malattia, studieranno il ruolo di mutazioni genetiche recentemente individuate che causano la malattia, e cercheranno di comprendere quale sia il contributo dei neuroni simpatici, del muscolo e di proteine coinvolte nell’insorgenza e progressione della malattia”.

Sono intervenuti: il Presidente di AISLA Onlus Fulvia Massimelli, il Direttore dell’area ricerca scientifica e tecnologica di Fondazione Cariplo Carlo Mango, il Direttore Generale della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica Luigi Cajazzo, il Direttore Scientifico di Fondazione Prada Giancarlo Comi e infine l’Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolè.

Al Convegno AriSLA sono stati presentati i risultati degli studi finanziati in precedenza dalla Fondazione, che hanno approfondito i meccanismi patogenetici nella SLA con l’obiettivo di individuare nuovi bersagli terapeutici.

Nella parte conclusiva del programma è stato previsto uno speciale momento riservato all’intervista di Fabio Mazzeo al Presidente Mario Melazzini e al già ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa sull’opportunità di una alleanza tra il mondo delle istituzioni, delle imprese e del terzo settore per costruire nuove strategie di sviluppo per la ricerca. “L’alleanza si costruisce insieme a una forte organizzazione – ha dichiarato Melazzini – e chi ha la responsabilità di produrre scelte ha il dovere della conoscenza reali dei problemi. E non deve avere paura, neppure se le scelte possono apparire forti. L’importante è guardare alla fiducia dei pazienti senza tradirla”. “Allo stato attuale per organizzare bisogna mettere insieme decisori diversi – ha affermato l’ex ministro Maria Cristina Messa – e devo dire che nella mia esperienza di governo i ministeri della Ricerca, della Salute e dello Sviluppo economico hanno lavorato in totale sintonia. Auspico una prosecuzione, anche perché lavorare allo stesso tavolo con unità vera di intenti ci ha portato a ottenere risultati straordinari sul Pnrr anche per i fondi che saranno resi disponibili per la ricerca”.

Al termine della seconda giornata è stato consegnato a tre giovani ricercatori il Premio Poster ‘Giovani per la Ricerca’, supportato da Fondazione Bracco, nell’ambito del progetto ‘Diventerò’.

Per scoprire i sei progetti vincitori del Bando "AriSLA 2022", clicca sull'allegato.

Si è concluso con la selezione di 16 progetti1 il bando da 1,35 milioni di euro, avviato lo scorso aprile da Fondazione Cariplo e Fondazione CDP per contribuire al consolidamento delle competenze dei ricercatori italiani e allo sviluppo dell’intero sistema nazionale della ricerca anche a livello europeo. I progetti vincitori sono stati selezionati tra quelli presentati da 48 ricercatori italiani che hanno già dimostrato il loro valore partecipando alle competizioni dell’European Research Council (ERC), l’organismo istituito dalla Commissione europea che sostiene la cosiddetta ‘ricerca di frontiera’. 
 
Le risorse messe a disposizione da Fondazione Cariplo e Fondazione CDP permetteranno a ciascun vincitore di disporre di un contributo fino a 90.000 euro per sviluppare la propria ricerca, consolidare le competenze per partecipare ad una delle future competizioni dell’ERC (denominate Starting Grant, Consolidator Grant o Advanced Grant), costituire o consolidare i rispettivi gruppi di ricerca, pubblicare articoli e approfondimenti in riviste di alto profilo e attivare percorsi formativi presso centri di ricerca all’estero.

Gli scienziati selezionati provengono da cinque regioni italiane (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Sardegna) e operano presso i principali atenei e centri di ricerca nazionali in diversi campi del sapere: dalle scienze fisiche ed ingegneristiche, alle scienze della vita fino alle scienze sociali.

Il bando di Fondazione Cariplo e Fondazione CDP investe nell’eccellenza del capitale umano, offrendo ai talenti selezionati la possibilità di intraprendere un percorso di rafforzamento dell’indipendenza e della maturità scientifica, e contribuisce, inoltre, a generare un impatto positivo tramite il sostegno a progetti di ricerca che affrontano tematiche di stringente attualità come, tra le altre: la scienza dei dati, i cambiamenti climatici e le energie rinnovabili. 

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, ha dichiarato: "Investire sul talento e sul potenziale dei giovani è il più importante investimento che possiamo fare per il futuro delle persone e di tutto il Paese. Per Fondazione Cariplo questo è vero in ogni ambito e nel caso della ricerca scientifica emerge in modo ancora più evidente. Un talento che può svilupparsi e generare nuova conoscenza moltiplica le opportunità di crescita per altri e diventa realmente utile per tutto il mondo”.

Giovanni Gorno Tempini, Presidente della Fondazione CDP, ha affermato: “Grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo, sedici giovani e promettenti scienziati avranno la possibilità di sviluppare la propria ricerca e diventare così ancor più competitivi anche a livello europeo. L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato da Fondazione CDP per sostenere le eccellenze italiane, il capitale umano e il talento nell’ottica di contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese”.

Scopri i progetti vincitori QUI.

 

1In base alla disponibilità di budget e alla luce dei contributi richiesti dai candidati in risposta al bando, le Fondazioni hanno stabilito di sostenere 16 progetti di ricerca, uno in più rispetto a quanto previsto in sede di avvio dell’iniziativa

Nel corso di BookCity Milano 2022, undicesima edizione della manifestazione dedicata al libro e alla lettura che ha per tema La vita ibrida, i Punti di Comunità de Lacittàintorno parteciperanno ospitando diversi eventi e incontri del palinsesto BCM, tra cui passeggiate di quartiere, dialoghi sulla cittadinanza attiva e riflessioni sulla vita all’interno dei quartieri e delle città.

Si parte giovedì 17 novembre alle ore 16.00 a Magnete nel quartiere Adriano – il PuntoCom de Lacittàintorno caratterizzato dal binomio cura e cultura – con un incontro che mette al centro le persone con fragilità: Ancora io, ancora tu – Identità, affetti e Alzheimer, per riflettere sulla cura delle persone con deterioramenti cognitivi, ispirandosi alla filosofia delle terapie non farmacologiche e al lavoro quotidiano sul riconoscimento di sé e degli altri attraverso le emozioni, il dialogo e le suggestioni residue della memoria. A parlarne Francesco Campione (docente di Psicologia Clinica e Psicologia delle Situazioni di Crisi all'Università di Bologna) e Alessandro Fusaro (Comitato Scientifico dell'Area Assistenza della Cooperativa Sociale Proges). L’evento sarà l’occasione per presentare un calendario di laboratori per il quartiere, i caregiver e gli operatori sui mille aspetti e le buone strategie dell’invecchiare, stimolando un approccio collettivo al concetto di cura. A seguire ci sarà un aperitivo che precede il Bingo Letterario!, una sfida a colpi di numeri e citazioni letterarie: in occasione di BookCity la tombola si reinventa e si fonde con la letteratura. Iniziativa di Ecate e del gruppo partecipato Keepers.

Si prosegue venerdì 18 novembre alle ore 18.30 a mosso, il PuntoCom dell’ex convitto Trotter, in Sala Capriate, con Disabitare. Gentrificazione e cittadinanza attiva: il portierato di quartiere di mosso, in collaborazione con la libreria il Covo della Ladra, apre il dialogo sulla riqualificazione del quartiere e sull’impatto che questa può avere sulle possibilità e qualità dell'abitare, sulle case e gli spazi pubblici nella città. Ne parleranno Andrea Ferrari, Dino Barra, Matteo Meschiari, Elena Granata, Elisabetta Bianchessi. Sabato 19 novembre alle 11.30 sempre a mosso, in Sala Blu, si terrà l’incontro Agire collettivo, pensiero plurale, il terzo dei dialoghi pensati nell’ambito del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di proporre una riflessione a partire dalla pubblicazione Luoghicomuni, appunti per la città del futuro. Ne parleranno l’architetto e urbanista Antonio Longo, professore presso il Politecnico di Milano, e l’antropologo Francesco Remotti, coordinatore nazionale di progetti di ricerca in campo antropologico e già direttore del dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche e Storico-Territoriali dell’Università degli Studi di Torino; a moderare l’incontro sarà l’architetta e giornalista Silvia Botti, presidentessa della Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole. 

Al Made in Corvetto, il PuntoCom all’interno del mercato coperto di Piazzale Ferrara, sabato 19 novembre alle 14.00 si svolgerà Le vie dell'ecologia: dall'Europa all'Amazzonia (e ritorno), una lezione di ecologia in occasione della Giornata Nazionale dell'Albero tenuta da Paolo Pecere, che insegna Storia della filosofia all’università di Roma Tre e si occupa dei rapporti tra filosofia, scienze della natura e psicologia in età moderna e contemporanea. La giornata prosegue a mosso dove alle ore 16.00 nel Bar Padiglione 8 si terrà l’incontro Noi siamo la foresta con Tiziano Fratus e Leonardo Caffo, moderati da Elisabetta Bucciarelli. In Sala Riuso alle 18.30 il portierato di quartiere del PuntoCom, in collaborazione con la libreria il Covo della Ladra, accenderà il dibattito sulle pratiche etiche di scambio e condivisione, in un'ottica di sostenibilità sociale e ambientale, insieme ad Annalisa Di Benedetto e Mario Donadio, nell’incontro Utile, bello e sostenibile. Per il riuso e l'economia circolare

L’ultima giornata della manifestazione si apre con una passeggiata di quartiere intitolata PerCorrere VIA PADOVA, domenica 20 novembre alle 10.30 con ritrovo di partenza in Villa Pallavicini. Sarà l’occasione per intraprendere un viaggio tra le anime che vivono via Padova, accompagnati da uno dei suoi abitanti, l'attore e organizzatore teatrale Davide Verazzani, che traccerà il percorso lungo la spina dorsale di un quartiere che è il mondo intero, sino agli spazi di mosso. Per partecipare è necessario prenotare. A mosso incontri golosi: alle 16.00, nel Bar Padiglione 8, Vi racconto Sora Lella, icona di romanità con Francesca Romana Barberini e Angela Frenda, e i quattro nipoti (Renato Trabalza, Mauro Trabalza, Elena Trabalza, Simone Trabalza) della celebre cuoca e ristoratrice romana, divenuta nota al cinema al fianco di Carlo Verdone. Si termina poi alle ore 18.00 con Viaggio in Sicilia, alla scoperta dei sapori di famiglia e la tradizione culinaria della splendida isola, con l’autrice Giusina Battaglia

I due anni di pandemia appena vissuti hanno avuto importanti ripercussioni sul settore culturale con preoccupanti conseguenze: da una parte l’alto rischio di una partecipazione dei cittadini alla vita culturale sempre più bassa e dall’altra le difficoltà di natura economica che potrebbero portare all’esclusione dal settore di operatori con minore esperienza, ma di valore.

Il bando “Life is Live”, promosso da Smart Società Cooperativa Impresa Sociale in collaborazione con Fondazione Cariplo, intende:

  • consentire a un numero crescente di cittadini di beneficiare di concrete opportunità di fruizione culturale;
  • favorire le connessioni e le sinergie tra soggetti di ambiti e settori differenti, di dimensioni e vocazioni diverse, tra organizzazioni “centrali” e “decentrate”, tra realtà consolidate ed emergenti, tra luoghi non convenzionali e prodotti culturali innovativi;
  • promuovere la ripresa della cultura dal vivo (musica, teatro, danza e forme di creatività emergente e interdisciplinare).

“Life is Live” verrà presentato in streaming il 7 novembre alle ore 10.00 a questo LINK.

Il Bando

Il bando “Life is Live” intende favorire la produzione di iniziative culturali di natura performativa, a marcato carattere di innovatività, ideate direttamente dagli artisti e dai professionisti della cultura e pensate per realizzarsi non solo nei luoghi della cultura tradizionali, ma anche nei contesti del vivere quotidiano maggiormente significativi e rappresentativi per le persone e per le comunità.

I soggetti a cui si rivolge sono:

  • singoli professionisti dello spettacolo dal vivo e della cultura, con o senza partita IVA, iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS – ex ENPALS)
  • gruppi informali
  • lavoratori impiegati anche stabilmente presso organizzazioni operanti nel settore dello spettacolo dal vivo
  • professionisti che svolgano comprovata attività nel campo delle arti contemporanee, anche non iscritti al FPLS, che abbiano all’attivo almeno un progetto in spazi del contemporaneo di alto e qualificato rilievo nazionale e/o internazionale

Consulta QUESTA PAGINA per leggere tutti i dettagli del Bando “Life is Live”.

Per ulteriori informazioni: www.smart.coopsmartit@smart.coop 

Parte con il piede giusto il nuovo bando Ager “Dal suolo al campo – Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico” che si è chiuso lo scorso 5 ottobre. Sono 30 i progetti presentati, per un valore complessivo che rasenta i 22 milioni di euro, a fronte di una disponibilità di 2,5 milioni di euro. Il bando, lo ricordiamo, vuole aiutare le filiere agricole nazionali a far fronte ai cambiamenti climatici con innovazioni scientifiche e tecnologiche che contrastino la perdita della capacità produttiva dei suoli. Un tema che ha un grosso impatto sul futuro, visto che dal suolo dipendono la sicurezza alimentare, i prezzi dei prodotti agricoli, la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

L’unione fa la forza

Il numero di progetti candidati sul bando Ager ha evidenziato il forte interesse della comunità scientifica nei confronti delle tematiche legate al suolo e che le Fondazioni aderenti ad Ager avevano individuato come cruciali e con forti fabbisogni di ricerca. “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, in quanto i progetti coinvolgono 53 diversi enti di ricerca rappresentativi dell’intero territorio nazionale, che hanno dato vita a ben 97 partnership. Un risultato non banale se consideriamo le risorse messe in campo a livello nazionale per la ricerca scientifica e che il tema del bando era molto focalizzato” commenta la professoressa Claudia Sorlini, presidente del Comitato di Gestione di Ager, e aggiunge “Siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi per favorire l’integrazione di competenze diverse e complementari e per coinvolgere da subito gli stakeholders, soggetti cardine che facilitano il trasferimento delle innovazioni alle imprese, ma che spesso rimangono a margine dei progetti di ricerca”. 

Uno sguardo veloce agli ambiti di intervento

Il faro acceso da Ager sul tema suolo, in un contesto di risorse nazionali ingenti dedicate alla ricerca scientifica, ha prodotto i suoi primi risultati positivi. “In merito alla scelta delle colture oggetto delle ricerche – prosegue la presidente Claudia Sorlini – siamo riusciti a stimolare l’interesse nei confronti dell’intero panorama colturale italiano, dalle colture arboree alle estensive, passando per le orticole. E anche per questo ultimo bando non ci siamo accontentati: Ager ha sempre sostenuto una ricerca scientifica di eccellenza, chiedendo agli enti progetti fortemente multidisciplinari e di alto livello qualitativo e che, per la loro stesura, richiedono ricercatori con competenze specifiche e requisiti di alta professionalità. Gli enti di ricerca hanno saputo interpretare le esigenze delle numerose filiere agroalimentari confermando le grandi potenzialità dell’area di ricerca sul suolo e la valenza nazionale delle possibili ricadute applicative dei risultati”.

I prossimi passi

Al momento sono in corso le verifiche per valutare l'ammissibilità degli enti candidati, l’idoneità della documentazione presentata e la coerenza delle proposte rispetto ai contenuti e alle finalità del bando. I progetti ammissibili passeranno alla successiva fase di valutazione di merito, prevista da gennaio 2023. La valutazione sarà a cura di esperti internazionali indipendenti con competenze specifiche sulle tematiche del bando, garantendo massimo rigore, trasparenza, imparzialità e assenza di conflitti di interesse nella selezione delle richieste di contributo. L’avvio dei progetti è previsto nella seconda metà del 2023.

I sostenitori

Ager è sostenuto da Fondazione Cariplo, con il ruolo di capofila, Fondazione CRC, Fondazione Cariparma, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Perugia, Fondazione di Sardegna, Fondazione Tercas, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Fondazione CON IL SUD.

Per ulteriori informazioni www.progettoager.it   comunicazione@progettoager.it

Fondazione Cariplo ha approvato, nel corso della riunione della Commissione Centrale di Beneficenza, presieduta dal presidente Giovanni Fosti, il Documento previsionale programmatico annuale per il 2023, che definisce gli obiettivi e le risorse per l’attività filantropica. Per il prossimo anno, il budget complessivo è di circa 171 milioni di euro (lo scorso anno 150 milioni) a sostegno di iniziative e progetti di utilità sociale, in partnership con le reti del territorio, gli enti non profit e le istituzioni e con la fondamentale collaborazione delle Fondazioni di Comunità locali.

Sempre nei giorni scorsi Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha confermato all’unanimità Sergio Urbani nell’incarico di Direttore Generale. Lo Statuto della Fondazione prevede un mandato di quattro anni. Sergio Urbani inizia il suo terzo incarico. Negli otto anni precedenti, sotto la sua direzione, la fondazione si è profondamente trasformata, conseguendo un assetto che le ha consentito di adeguarsi in modo tempestivo ed efficace ai profondi mutamenti dello scenario. 

Il documento di programmazione 2023 è la sintesi di un intenso lavoro avviato la scorsa estate; individua le modalità con cui la Fondazione attuerà l’attività filantropica nel 2023 puntando ancora una volta a lavorare perseguendo i 9 obiettivi incentrati su altrettante importanti tematiche: sfide demografiche; cambiamenti climatici, tutela dell’ambiente e della biodiversità; contrasto alla povertà; occupabilità; nuove forme della partecipazione culturale; ricerca scientifica; sistemi territoriali di welfare; abitare sociale; capacity building delle organizzazioni non profit. 

Il filo rosso, che lega le riflessioni e le azioni intraprese dalla Fondazione in questi ultimi anni particolarmente complessi, può essere sintetizzato nell’obiettivo di “accorciare le distanze”. 

Mentre infatti si verificano eventi di portata epocale, alcuni inattesi come la pandemia e il conflitto russo ucraino, altri noti, ma comunque tali da rappresentare momenti di profonda trasformazione come la transizione demografica, climatica e digitale, il rischio sempre più concreto è che aumenti la frammentazione della comunità, con persone che pur abitando a poca di distanza le une dalle altre arrivano a vivere prospettive completamente diverse in termini di qualità della vita, di aspettative per il futuro e di accesso a nuove opportunità.

Accorciare le distanze significa quindi per Fondazione Cariplo creare e ampliare le opportunità di realizzazione, crescita e partecipazione per ciascun individuo, come fattore di sviluppo per la comunità e per il Paese.

Tra le numerose iniziative programmate per il 2023 rientrano molte delle azioni di risposta alle criticità emergenti, ad esempio:

  • Azioni per l’invecchiamento attivo: 3 milioni di euro a disposizione di progetti per la domiciliarità degli anziani e per la ricerca con lo sviluppo di tecnologie per il benessere delle persone con fragilità. Al tema dell’invecchiamento contribuiranno anche le aree Cultura e Ambiente con attività per l’ampliamento della partecipazione culturale degli anziani e un’attenzione particolare alle aree interne, dove spesso ormai vivono persone in età avanzata. 
  • Per le iniziative di contrasto al cambiamento climatico, tutela dell’ambiente e biodiversità la fondazione metterà in campo 7,4 milioni di euro;
  • La Fondazione sarà impegnata per il contrasto alle nuove povertà, il welfare delle persone in difficoltà, l’abitare sociale e l’occupabilità e il lavoro (per giovani, persone con disabilità, NEET…) con un impegno complessivo di 15,3 milioni di euro. Molte delle iniziative in questi ambiti verranno realizzate in collaborazione con le 16 fondazioni di comunità sul territorio. Particolare attenzione ai giovani e al loro benessere psicologico, messo a dura prova in questi anni. 
  • Per coinvolgere pubblici diversi in attività culturali verranno impegnati oltre 12 milioni di euro, ad esempio per il sostegno alla pratica della lettura, soprattutto tra i bambini e i ragazzi. Sempre sul fronte della Cultura un’attenzione particolare verrà data alle conseguenze dei cambiamenti climatici sul patrimonio artistico-architettonico. Al centro dell’attività anche la valorizzazione e il rilancio dei luoghi della Cultura. Nel 2023 nascerà la EIT5 Culture & Creativity dedicata ai settori culturali e creativi. Fondazione Cariplo è tra i partner del Consorzio ICE (Innovation by Creative Economy) risultato vincitore del bando europeo.
  • Per sostenere la ricerca scientifica multidisciplinare e sociale il budget sarà di oltre 11,6 mln di euro, per i giovani ricercatori, l’economia circolare, le malattie rare, l’agroalimentare, la food policy…
  • Importante leva di innovazione sarà l’azione di capacity building per tutti gli enti del terzo settore; per il loro miglioramento organizzativo, per potenziarli, farli crescere, irrobustirli, seguirli nel cofinanziamento di progetti europei; affinchè siano nelle condizioni di continuare ad offrire il loro fondamentale apporto di fronte a nuovi problemi emergenti e sviluppando attività e servizi verso chi ha più bisogno, la fondazione ha destinato 5 mln di euro.

Il tema delle partnership appare sempre più strategico per avviare azioni che facciano convergere competenze e risorse verso obiettivi comuni. Ciò avverrà con le istituzioni, con le aziende e con altri enti filantropici. In questa direzione vanno alcune scelte, indicate di seguito. 

  • Per il contrasto alla povertà educativa minorile, la fondazione impegnerà oltre 11 mln di euro, all’interno nazionale del programma realizzato insieme alle altre fondazioni affiliate all’Acri.
  • Altri 13,4 mln di euro andranno alla nuova iniziativa per la povertà digitale: il Fondo per la Repubblica digitale; anche questa è un’attività realizzata con la collaborazione delle altre fondazioni di origine bancaria, insieme ad Acri.
  • Ai progetti realizzati in collaborazione con le 16 fondazioni di comunità locali , vere e proprie antenne sul territorio, la Fondazione Cariplo ha destinato per il 2023 circa 20 milioni di euro

La Fondazione ha inoltre messo a fuoco il notevole potenziale che può avere la propria attività in termini di affiancamento e abilitazione ai soggetti del territorio che partecipano al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo non solo di migliorare il tasso di successo nell’acquisire maggiori risorse ma, anche, di rendere più efficiente e strategico l’utilizzo delle risorse ottenute. 

La programmazione delle attività legate al PNRR sulla base di tre diverse possibili funzioni, che prevedono la messa a disposizione delle proprie risorse e competenze in particolare a supporto degli Enti Locali del territorio per: 

  • l’accompagnamento nella fase di elaborazione delle idee progettuali; 
  • l’affiancamento nella fase di progettazione degli interventi; 
  • il sostegno nella fase esecutiva delle iniziative 

La strategia di azione che la Fondazione ha elaborato per il prossimo anno riconosce le sfide che ci attendono, così concrete e così stringenti, e le affronta guardando al futuro. Le risorse messe in campo per il 2023 non vogliono essere una risposta generica che cerca di tamponare alcuni problemi ma piuttosto un investimento pieno di fiducia e speranza sulle energie e sulla creatività delle nostre comunità, a partire da quell’eco-sistema di soggetti che ogni giorno tesse legami e mette in campo opportunità per tutte le persone”. 
Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.

Scheda di approfondimento: i 9 obiettivi strategici

  1. Le sfide demografiche: Fondazione Cariplo si propone di accompagnare la società che cambia, mitigare gli effetti negativi dei trend demografici attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in campo medico e di ricerca, ambientale, culturale e sociale.
  2. il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente e della biodiversità: alcuni strumenti erogativi affronteranno le sfide ambientali come leva per lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità.
  3. il contrasto alla povertà: Fondazione Cariplo continua a occuparsi delle conseguenze della crisi economica e sanitaria e aumenta lo sforzo per intercettare le persone in povertà e migliorare la loro condizione di vita
  4. l’occupabilità: promuovere la creazione di nuove opportunità lavorative, contribuendo alla formazione di soft skills, di competenze tecniche specializzate e di competenze in ambito green, e facilitare l’accesso al mercato del lavoro delle persone in condizioni di svantaggio e dei giovani.
  5. nuove forme della partecipazione culturale: come già avvenuto in passato, la Fondazione intende allargare le forme di partecipazione culturale, individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura.
  6. la ricerca scientifica: grande sostegno alla ricerca multidisciplinare per il benessere delle persone e dello sviluppo socio-economico delle comunità.
  7. sistemi territoriali di welfare: come negli ultimi anni, Fondazione si adopera per dare risposte efficaci all'evoluzione dei bisogni promuovendo forme di offerta comunitarie e generative;
  8. l’abitare sociale: parola chiave sperimentare nuovi modelli di welfare abitativo, promuovendo sia l'housing sociale sia la rigenerazione dei contesti mediante la cura delle relazioni tra le persone e del territorio, il rilancio culturale dei quartieri e la ricucitura del tessuto urbano
  9. ll capacity building delle organizzazioni non profit: ampio sostegno per migliorare la capacità degli enti che si interfacciano con la Fondazione di perseguire la propria mission in maniera più efficace ed efficiente.

La Fondazione Cariplo si dedica alla filantropia attraverso le proprie risorse economiche, progettuali e professionali, con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo. Contrastare le disuguaglianze, specialmente sostenendo le fasce più fragili della popolazione, e promuovere la crescita economica e sociale del territorio costituiscono oggi i focus principali della sua missione.

La Fondazione Cariplo da 30 anni promuove la coesione nelle comunità, sostenendo i soggetti che operano sul territorio e che sono più vicini ai bisogni delle persone, per accorciare le distanze all’interno delle nostre comunità e farle diventare più forti e inclusive. In trent’anni di filantropia la Fondazione ha sostenuto 35.600 progetti sul territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola con contributi per un totale di 3,65 miliardi di euro.

Fondazione Cariplo è impegnata da tempo nel sostenere iniziative che rilanciano la lettura, in quanto ha un ruolo essenziale per la crescita delle persone e lo sviluppo delle comunità. Coinvolgere chi non legge abitualmente e rafforzare la propensione alla lettura dei cosiddetti "lettori deboli" sono gli obiettivi specifici che si prefigge la Fondazione, nella consapevolezza che la lettura non solo abilita alla conoscenza, all’informazione e alla fruizione della cultura in tutte le sue forme, ma contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze sociali.

Una nuova edizione da record: muove 23.240 scuole, 250 nidi e 3.275 librerie la settima edizione di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che avrà il suo culmine dal 5 al 13 novembre: nei nove giorni tutti potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro per le biblioteche scolastiche. “Con un obiettivo comune – spiega il presidente di AIE Ricardo Franco Levi -: costruire con i libri il mondo del futuro, come recita la campagna di quest’anno. #ioleggoperché è frutto del lavoro di una grande squadra: istituzioni, editori, media, mondo del libro, mondo dello sport. Ci auguriamo che dal 5 al 13 tutti gli italiani vadano in libreria, a ogni livello, per un gesto semplice ma straordinario come dare un’occasione di futuro ai nostri giovani”.

L’iniziativa è realizzata da AIE ancora una volta con un grande lavoro di squadra: con il sostegno del Ministero per la Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e del Centro per il Libro e la Lettura, a cui si aggiunge in questa edizione il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri; in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, con il Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione e di tutto il mondo del libro (Associazione Librai Italiani, Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai e Associazione Italiana Biblioteche), con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di Fondazione Cariplo e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Questa settima edizione è stata presentata oggi al Teatro dell’Istituto Comprensivo Statale “Casa del Sole” (Parco Trotter) di Milano da Renata Gorgani, vicepresidente del Gruppo di varia dell’AIE e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro per il Libro e la Lettura, in dialogo con Sara Zambotti giornalista di Caterpillar, Radio Rai2. “Con un piccolo gesto si può dare vita a un grande sogno – dice Gorgani. Anche quest’anno, dal 5 al 13 novembre si può andare in una delle oltre 3200 librerie che hanno aderito al progetto, acquistare un libro e donarlo a una scuola. Regalare un romanzo, un fumetto, un albo illustrato o qualunque altro genere di libro a una biblioteca scolastica è come piantare un seme che darà grandi frutti. È importante che le ragazze e i ragazzi trovino nella biblioteca della loro scuola tanti libri, a disposizione di ciascuno. È importante che trovino tanti libri diversi perché possano scegliere quelli più adatti a loro. Solo così riusciremo a farli appassionare alla lettura e daremo loro la possibilità di crescere più creativi, più consapevoli, meglio attrezzati ad affrontare le sfide che li attendono. Tutti i ragazzi, senza lasciare indietro nessuno, perché la biblioteca è di tutti. Ci aspettiamo che l’edizione 2022 di #ioleggoperché sia la più partecipata di sempre.

L’impatto di #ioleggoperché

L’indagine condotta dall’Ufficio Studi AIE su 1956 scuole (su un totale di 20.388) aderenti all’edizione scorsa ha evidenziato una significativa crescita dell’impatto di #ioleggoperchè sulle biblioteche scolastiche italiane. Ben il 27,1% delle rispondenti infatti (più di 1 su 4) non aveva ancora una biblioteca scolastica nel 2021, prima di ricevere i libri di #ioleggoperché. Tra quelle che l’avevano, ben il 63,3% ha un patrimonio librario inferiore ai 1000 volumi. Di qui il bisogno di libri nuovi e la natura sociale del progetto.
Le biblioteche scolastiche create funzionano anche da ponte con le famiglie: in media ogni scuola rispondente ha fatto 454 prestiti ai ragazzi e in media i prestiti medi per alunno, per portarsi a casa i libri e magari leggerli in famiglia, sono stati 3. 
L’utilizzo dei libri a scuola ha prodotto attività significative: i laboratori di lettura sono state le iniziative maggiormente attivate come effetto della manifestazione (65% delle scuole, con punte dell’80% tra le scuole primarie).
Per più di 1 scuola rispondente su 2 (56% delle risposte) #ioleggoperché ha favorito la promozione della lettura tra gli studenti.

Considero #ioleggoperché uno tra i progetti più significativi per la promozione della lettura a livello nazionale – ha sottolineato Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura -. E ciò non solo in considerazione del numero e del livello degli enti e delle istituzioni coinvolti, che vede l’AIE nel ruolo di capofila. Se sono di assoluto rilievo gli effetti materiali determinati dall’iniziativa (basti pensare al prezioso e cospicuo incremento del patrimonio librario delle biblioteche scolastiche che sono disseminate in tutto il territorio nazionale), credo che siano ancora più rimarchevoli i valori che la nutrono e le dinamiche virtuose di ampio respiro che essa innesca. Nel progetto, infatti, la lettura non costituisce solo una finalità, ma addirittura uno strumento e – perché no? – il punto di partenza per coinvolgere quante più realtà possibili (editori, librai, privati cittadini, istituzioni, scuole, studenti) nel conseguimento di un meta-obiettivo: la creazione e la maturazione di una comunità, del senso di appartenenza condiviso che nasce quando ciascuno contribuisce, mettendosi in gioco, anche attraverso il dono, per la riuscita di un obiettivo comune. Un obiettivo comune che, nel caso specifico di #ioleggoperché, è di lunga prospettiva, perché nutrire le biblioteche scolastiche di oggi rappresenta il miglior modo per prendersi cura e far germogliare in maniera rigogliosa il futuro.

Nel comune intento di promuovere la cultura del libro, anche quest’anno si rinnova e si intensifica l’alleanza tra Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole e #ioleggoperché: “Due campagne nazionali complementari che danno voce e corpo alla lettura – ha sottolineato Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura -. La prima promuovendo letture a voce alta nelle classi, con lettori volontari da tutto il panorama culturale e istituzionale, la seconda raccogliendo donazioni di libri per far nascere e potenziare le biblioteche scolastiche da parte di cittadini ed editori, così necessarie per avvicinare i ragazzi alla lettura. Quest’anno, la conclusione di #ioleggoperchè (5-13 novembre) segnerà l’inizio della settimana di Libriamoci (14- 19 novembre) in un ideale passaggio di testimone che vede nella fine di una campagna l’inizio dell’altra”.

Numeri in costante crescita di scuole e librerie

Ben 23.240 le scuole che parteciperanno in tutta Italia – di cui 9320 dell’Infanzia, 8681 delle Primarie, 3893 delle secondarie di primo grado e 1345 delle secondarie di secondo grado -, per un numero complessivo di 189.229 classi e 3,8 milioni (per la precisione 3.770.529) di studenti.  
La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord Ovest 26%, Nord Est 22%, Centro 20%, Sud 22%, Isole 10%
Tra le regioni che spiccano per partecipazione, oltre alla Lombardia che si conferma la più attiva, si segnalano Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia, Puglia e Toscana.
La partecipazione delle librerie è stata straordinaria con 3.275 punti vendita aderenti (rispetto alle 2.743 dell’anno scorso). 
Sulla piattaforma on line www.ioleggoperche.it i gemellaggi attivati tra scuole iscritte e le librerie aderenti – il cuore del meccanismo che fa funzionare il progetto – sono ben 60.427 (rispetto ai 52.507 gemellaggi del 2021). Anche quest’anno sarà possibile l’acquisto da remoto (l’elenco delle librerie che rendono disponibile questo servizio è sul sito).

Per la prima volta anche i nidi

Da quest’anno il progetto – che ha il suo culmine proprio dal 5 al 13 novembre – si dilata anche nel tempo, con due novità inserite nella piattaforma di sperimentazione nazionale ioleggopercheLAB: la prima è legata a #ioleggoperchéLAB – NIDI, l’iniziativa di AIE in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo e con l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere, Università di Bologna e Calabria e Bologna Children’s Bookfair: nel primo anno del progetto-pilota sono stati coinvolti e hanno aderito ben 250 nidi del territorio lombardo e del Verbano Cusio Ossola (Piemonte), ambito di lavoro della Fondazione, che si sono gemellati con le librerie e che potranno ricevere i libri – come tutte le altre scuole italiane partecipanti – nella settimana delle donazioni. 
Speciale sarà il lavoro che sarà avviato: grazie a una dotazione di 10 titoli individuati dall’osservatorio bibliografico Nati per leggere questi 250 nidi potranno sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Su questi 10 titoli l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino – ha realizzato 11 video con spunti didattici ad hoc per genitori ed educatori come occasione formativa, per tutti gli asili nido italiani, per mostrare come condividere i libri con i bambini. Per la prima volta l’attività sarà “misurata” in termini di impatto grazie all’aiuto di un gruppo di lavoro esperto delle Università di Bologna e della Calabria. I primi esiti saranno presentati a inizio marzo alla Bologna Children’s Bookfair.
 “Portare i libri nei nidi – ha spiegato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – significa offrire ai bambini la possibilità di apprendere, fin da piccolissimi, competenze determinanti come ascoltare, capire, esprimersi, immedesimarsi. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di dare opportunità dove ce ne sono meno, individuando e sostenendo per primi quei nidi che vedono una maggior presenza di bambini provenienti da contesti di fragilità, e offrendo un supporto alla formazione degli educatori e dei genitori, perché possano essere aiutati nel loro compito, così cruciale per il futuro dei bambini. Per Fondazione Cariplo la lettura è una forma di contrasto alla disuguaglianza perché permette di aprire uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri, valorizzando il desiderio e abilitando il potenziale di ciascuno.

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