Fondazione Cariplo ha approvato, nel corso della riunione della Commissione Centrale di Beneficenza, presieduta dal presidente Giovanni Fosti, il Documento previsionale programmatico annuale per il 2023, che definisce gli obiettivi e le risorse per l’attività filantropica. Per il prossimo anno, il budget complessivo è di circa 171 milioni di euro (lo scorso anno 150 milioni) a sostegno di iniziative e progetti di utilità sociale, in partnership con le reti del territorio, gli enti non profit e le istituzioni e con la fondamentale collaborazione delle Fondazioni di Comunità locali.

Sempre nei giorni scorsi Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha confermato all’unanimità Sergio Urbani nell’incarico di Direttore Generale. Lo Statuto della Fondazione prevede un mandato di quattro anni. Sergio Urbani inizia il suo terzo incarico. Negli otto anni precedenti, sotto la sua direzione, la fondazione si è profondamente trasformata, conseguendo un assetto che le ha consentito di adeguarsi in modo tempestivo ed efficace ai profondi mutamenti dello scenario. 

Il documento di programmazione 2023 è la sintesi di un intenso lavoro avviato la scorsa estate; individua le modalità con cui la Fondazione attuerà l’attività filantropica nel 2023 puntando ancora una volta a lavorare perseguendo i 9 obiettivi incentrati su altrettante importanti tematiche: sfide demografiche; cambiamenti climatici, tutela dell’ambiente e della biodiversità; contrasto alla povertà; occupabilità; nuove forme della partecipazione culturale; ricerca scientifica; sistemi territoriali di welfare; abitare sociale; capacity building delle organizzazioni non profit. 

Il filo rosso, che lega le riflessioni e le azioni intraprese dalla Fondazione in questi ultimi anni particolarmente complessi, può essere sintetizzato nell’obiettivo di “accorciare le distanze”. 

Mentre infatti si verificano eventi di portata epocale, alcuni inattesi come la pandemia e il conflitto russo ucraino, altri noti, ma comunque tali da rappresentare momenti di profonda trasformazione come la transizione demografica, climatica e digitale, il rischio sempre più concreto è che aumenti la frammentazione della comunità, con persone che pur abitando a poca di distanza le une dalle altre arrivano a vivere prospettive completamente diverse in termini di qualità della vita, di aspettative per il futuro e di accesso a nuove opportunità.

Accorciare le distanze significa quindi per Fondazione Cariplo creare e ampliare le opportunità di realizzazione, crescita e partecipazione per ciascun individuo, come fattore di sviluppo per la comunità e per il Paese.

Tra le numerose iniziative programmate per il 2023 rientrano molte delle azioni di risposta alle criticità emergenti, ad esempio:

  • Azioni per l’invecchiamento attivo: 3 milioni di euro a disposizione di progetti per la domiciliarità degli anziani e per la ricerca con lo sviluppo di tecnologie per il benessere delle persone con fragilità. Al tema dell’invecchiamento contribuiranno anche le aree Cultura e Ambiente con attività per l’ampliamento della partecipazione culturale degli anziani e un’attenzione particolare alle aree interne, dove spesso ormai vivono persone in età avanzata. 
  • Per le iniziative di contrasto al cambiamento climatico, tutela dell’ambiente e biodiversità la fondazione metterà in campo 7,4 milioni di euro;
  • La Fondazione sarà impegnata per il contrasto alle nuove povertà, il welfare delle persone in difficoltà, l’abitare sociale e l’occupabilità e il lavoro (per giovani, persone con disabilità, NEET…) con un impegno complessivo di 15,3 milioni di euro. Molte delle iniziative in questi ambiti verranno realizzate in collaborazione con le 16 fondazioni di comunità sul territorio. Particolare attenzione ai giovani e al loro benessere psicologico, messo a dura prova in questi anni. 
  • Per coinvolgere pubblici diversi in attività culturali verranno impegnati oltre 12 milioni di euro, ad esempio per il sostegno alla pratica della lettura, soprattutto tra i bambini e i ragazzi. Sempre sul fronte della Cultura un’attenzione particolare verrà data alle conseguenze dei cambiamenti climatici sul patrimonio artistico-architettonico. Al centro dell’attività anche la valorizzazione e il rilancio dei luoghi della Cultura. Nel 2023 nascerà la EIT5 Culture & Creativity dedicata ai settori culturali e creativi. Fondazione Cariplo è tra i partner del Consorzio ICE (Innovation by Creative Economy) risultato vincitore del bando europeo.
  • Per sostenere la ricerca scientifica multidisciplinare e sociale il budget sarà di oltre 11,6 mln di euro, per i giovani ricercatori, l’economia circolare, le malattie rare, l’agroalimentare, la food policy…
  • Importante leva di innovazione sarà l’azione di capacity building per tutti gli enti del terzo settore; per il loro miglioramento organizzativo, per potenziarli, farli crescere, irrobustirli, seguirli nel cofinanziamento di progetti europei; affinchè siano nelle condizioni di continuare ad offrire il loro fondamentale apporto di fronte a nuovi problemi emergenti e sviluppando attività e servizi verso chi ha più bisogno, la fondazione ha destinato 5 mln di euro.

Il tema delle partnership appare sempre più strategico per avviare azioni che facciano convergere competenze e risorse verso obiettivi comuni. Ciò avverrà con le istituzioni, con le aziende e con altri enti filantropici. In questa direzione vanno alcune scelte, indicate di seguito. 

  • Per il contrasto alla povertà educativa minorile, la fondazione impegnerà oltre 11 mln di euro, all’interno nazionale del programma realizzato insieme alle altre fondazioni affiliate all’Acri.
  • Altri 13,4 mln di euro andranno alla nuova iniziativa per la povertà digitale: il Fondo per la Repubblica digitale; anche questa è un’attività realizzata con la collaborazione delle altre fondazioni di origine bancaria, insieme ad Acri.
  • Ai progetti realizzati in collaborazione con le 16 fondazioni di comunità locali , vere e proprie antenne sul territorio, la Fondazione Cariplo ha destinato per il 2023 circa 20 milioni di euro

La Fondazione ha inoltre messo a fuoco il notevole potenziale che può avere la propria attività in termini di affiancamento e abilitazione ai soggetti del territorio che partecipano al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo non solo di migliorare il tasso di successo nell’acquisire maggiori risorse ma, anche, di rendere più efficiente e strategico l’utilizzo delle risorse ottenute. 

La programmazione delle attività legate al PNRR sulla base di tre diverse possibili funzioni, che prevedono la messa a disposizione delle proprie risorse e competenze in particolare a supporto degli Enti Locali del territorio per: 

  • l’accompagnamento nella fase di elaborazione delle idee progettuali; 
  • l’affiancamento nella fase di progettazione degli interventi; 
  • il sostegno nella fase esecutiva delle iniziative 

La strategia di azione che la Fondazione ha elaborato per il prossimo anno riconosce le sfide che ci attendono, così concrete e così stringenti, e le affronta guardando al futuro. Le risorse messe in campo per il 2023 non vogliono essere una risposta generica che cerca di tamponare alcuni problemi ma piuttosto un investimento pieno di fiducia e speranza sulle energie e sulla creatività delle nostre comunità, a partire da quell’eco-sistema di soggetti che ogni giorno tesse legami e mette in campo opportunità per tutte le persone”. 
Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.

Scheda di approfondimento: i 9 obiettivi strategici

  1. Le sfide demografiche: Fondazione Cariplo si propone di accompagnare la società che cambia, mitigare gli effetti negativi dei trend demografici attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in campo medico e di ricerca, ambientale, culturale e sociale.
  2. il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente e della biodiversità: alcuni strumenti erogativi affronteranno le sfide ambientali come leva per lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità.
  3. il contrasto alla povertà: Fondazione Cariplo continua a occuparsi delle conseguenze della crisi economica e sanitaria e aumenta lo sforzo per intercettare le persone in povertà e migliorare la loro condizione di vita
  4. l’occupabilità: promuovere la creazione di nuove opportunità lavorative, contribuendo alla formazione di soft skills, di competenze tecniche specializzate e di competenze in ambito green, e facilitare l’accesso al mercato del lavoro delle persone in condizioni di svantaggio e dei giovani.
  5. nuove forme della partecipazione culturale: come già avvenuto in passato, la Fondazione intende allargare le forme di partecipazione culturale, individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura.
  6. la ricerca scientifica: grande sostegno alla ricerca multidisciplinare per il benessere delle persone e dello sviluppo socio-economico delle comunità.
  7. sistemi territoriali di welfare: come negli ultimi anni, Fondazione si adopera per dare risposte efficaci all'evoluzione dei bisogni promuovendo forme di offerta comunitarie e generative;
  8. l’abitare sociale: parola chiave sperimentare nuovi modelli di welfare abitativo, promuovendo sia l'housing sociale sia la rigenerazione dei contesti mediante la cura delle relazioni tra le persone e del territorio, il rilancio culturale dei quartieri e la ricucitura del tessuto urbano
  9. ll capacity building delle organizzazioni non profit: ampio sostegno per migliorare la capacità degli enti che si interfacciano con la Fondazione di perseguire la propria mission in maniera più efficace ed efficiente.

La Fondazione Cariplo si dedica alla filantropia attraverso le proprie risorse economiche, progettuali e professionali, con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo. Contrastare le disuguaglianze, specialmente sostenendo le fasce più fragili della popolazione, e promuovere la crescita economica e sociale del territorio costituiscono oggi i focus principali della sua missione.

La Fondazione Cariplo da 30 anni promuove la coesione nelle comunità, sostenendo i soggetti che operano sul territorio e che sono più vicini ai bisogni delle persone, per accorciare le distanze all’interno delle nostre comunità e farle diventare più forti e inclusive. In trent’anni di filantropia la Fondazione ha sostenuto 35.600 progetti sul territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola con contributi per un totale di 3,65 miliardi di euro.

Fondazione Cariplo è impegnata da tempo nel sostenere iniziative che rilanciano la lettura, in quanto ha un ruolo essenziale per la crescita delle persone e lo sviluppo delle comunità. Coinvolgere chi non legge abitualmente e rafforzare la propensione alla lettura dei cosiddetti "lettori deboli" sono gli obiettivi specifici che si prefigge la Fondazione, nella consapevolezza che la lettura non solo abilita alla conoscenza, all’informazione e alla fruizione della cultura in tutte le sue forme, ma contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze sociali.

Una nuova edizione da record: muove 23.240 scuole, 250 nidi e 3.275 librerie la settima edizione di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che avrà il suo culmine dal 5 al 13 novembre: nei nove giorni tutti potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro per le biblioteche scolastiche. “Con un obiettivo comune – spiega il presidente di AIE Ricardo Franco Levi -: costruire con i libri il mondo del futuro, come recita la campagna di quest’anno. #ioleggoperché è frutto del lavoro di una grande squadra: istituzioni, editori, media, mondo del libro, mondo dello sport. Ci auguriamo che dal 5 al 13 tutti gli italiani vadano in libreria, a ogni livello, per un gesto semplice ma straordinario come dare un’occasione di futuro ai nostri giovani”.

L’iniziativa è realizzata da AIE ancora una volta con un grande lavoro di squadra: con il sostegno del Ministero per la Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e del Centro per il Libro e la Lettura, a cui si aggiunge in questa edizione il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri; in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, con il Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione e di tutto il mondo del libro (Associazione Librai Italiani, Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai e Associazione Italiana Biblioteche), con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di Fondazione Cariplo e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Questa settima edizione è stata presentata oggi al Teatro dell’Istituto Comprensivo Statale “Casa del Sole” (Parco Trotter) di Milano da Renata Gorgani, vicepresidente del Gruppo di varia dell’AIE e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro per il Libro e la Lettura, in dialogo con Sara Zambotti giornalista di Caterpillar, Radio Rai2. “Con un piccolo gesto si può dare vita a un grande sogno – dice Gorgani. Anche quest’anno, dal 5 al 13 novembre si può andare in una delle oltre 3200 librerie che hanno aderito al progetto, acquistare un libro e donarlo a una scuola. Regalare un romanzo, un fumetto, un albo illustrato o qualunque altro genere di libro a una biblioteca scolastica è come piantare un seme che darà grandi frutti. È importante che le ragazze e i ragazzi trovino nella biblioteca della loro scuola tanti libri, a disposizione di ciascuno. È importante che trovino tanti libri diversi perché possano scegliere quelli più adatti a loro. Solo così riusciremo a farli appassionare alla lettura e daremo loro la possibilità di crescere più creativi, più consapevoli, meglio attrezzati ad affrontare le sfide che li attendono. Tutti i ragazzi, senza lasciare indietro nessuno, perché la biblioteca è di tutti. Ci aspettiamo che l’edizione 2022 di #ioleggoperché sia la più partecipata di sempre.

L’impatto di #ioleggoperché

L’indagine condotta dall’Ufficio Studi AIE su 1956 scuole (su un totale di 20.388) aderenti all’edizione scorsa ha evidenziato una significativa crescita dell’impatto di #ioleggoperchè sulle biblioteche scolastiche italiane. Ben il 27,1% delle rispondenti infatti (più di 1 su 4) non aveva ancora una biblioteca scolastica nel 2021, prima di ricevere i libri di #ioleggoperché. Tra quelle che l’avevano, ben il 63,3% ha un patrimonio librario inferiore ai 1000 volumi. Di qui il bisogno di libri nuovi e la natura sociale del progetto.
Le biblioteche scolastiche create funzionano anche da ponte con le famiglie: in media ogni scuola rispondente ha fatto 454 prestiti ai ragazzi e in media i prestiti medi per alunno, per portarsi a casa i libri e magari leggerli in famiglia, sono stati 3. 
L’utilizzo dei libri a scuola ha prodotto attività significative: i laboratori di lettura sono state le iniziative maggiormente attivate come effetto della manifestazione (65% delle scuole, con punte dell’80% tra le scuole primarie).
Per più di 1 scuola rispondente su 2 (56% delle risposte) #ioleggoperché ha favorito la promozione della lettura tra gli studenti.

Considero #ioleggoperché uno tra i progetti più significativi per la promozione della lettura a livello nazionale – ha sottolineato Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura -. E ciò non solo in considerazione del numero e del livello degli enti e delle istituzioni coinvolti, che vede l’AIE nel ruolo di capofila. Se sono di assoluto rilievo gli effetti materiali determinati dall’iniziativa (basti pensare al prezioso e cospicuo incremento del patrimonio librario delle biblioteche scolastiche che sono disseminate in tutto il territorio nazionale), credo che siano ancora più rimarchevoli i valori che la nutrono e le dinamiche virtuose di ampio respiro che essa innesca. Nel progetto, infatti, la lettura non costituisce solo una finalità, ma addirittura uno strumento e – perché no? – il punto di partenza per coinvolgere quante più realtà possibili (editori, librai, privati cittadini, istituzioni, scuole, studenti) nel conseguimento di un meta-obiettivo: la creazione e la maturazione di una comunità, del senso di appartenenza condiviso che nasce quando ciascuno contribuisce, mettendosi in gioco, anche attraverso il dono, per la riuscita di un obiettivo comune. Un obiettivo comune che, nel caso specifico di #ioleggoperché, è di lunga prospettiva, perché nutrire le biblioteche scolastiche di oggi rappresenta il miglior modo per prendersi cura e far germogliare in maniera rigogliosa il futuro.

Nel comune intento di promuovere la cultura del libro, anche quest’anno si rinnova e si intensifica l’alleanza tra Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole e #ioleggoperché: “Due campagne nazionali complementari che danno voce e corpo alla lettura – ha sottolineato Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura -. La prima promuovendo letture a voce alta nelle classi, con lettori volontari da tutto il panorama culturale e istituzionale, la seconda raccogliendo donazioni di libri per far nascere e potenziare le biblioteche scolastiche da parte di cittadini ed editori, così necessarie per avvicinare i ragazzi alla lettura. Quest’anno, la conclusione di #ioleggoperchè (5-13 novembre) segnerà l’inizio della settimana di Libriamoci (14- 19 novembre) in un ideale passaggio di testimone che vede nella fine di una campagna l’inizio dell’altra”.

Numeri in costante crescita di scuole e librerie

Ben 23.240 le scuole che parteciperanno in tutta Italia – di cui 9320 dell’Infanzia, 8681 delle Primarie, 3893 delle secondarie di primo grado e 1345 delle secondarie di secondo grado -, per un numero complessivo di 189.229 classi e 3,8 milioni (per la precisione 3.770.529) di studenti.  
La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord Ovest 26%, Nord Est 22%, Centro 20%, Sud 22%, Isole 10%
Tra le regioni che spiccano per partecipazione, oltre alla Lombardia che si conferma la più attiva, si segnalano Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia, Puglia e Toscana.
La partecipazione delle librerie è stata straordinaria con 3.275 punti vendita aderenti (rispetto alle 2.743 dell’anno scorso). 
Sulla piattaforma on line www.ioleggoperche.it i gemellaggi attivati tra scuole iscritte e le librerie aderenti – il cuore del meccanismo che fa funzionare il progetto – sono ben 60.427 (rispetto ai 52.507 gemellaggi del 2021). Anche quest’anno sarà possibile l’acquisto da remoto (l’elenco delle librerie che rendono disponibile questo servizio è sul sito).

Per la prima volta anche i nidi

Da quest’anno il progetto – che ha il suo culmine proprio dal 5 al 13 novembre – si dilata anche nel tempo, con due novità inserite nella piattaforma di sperimentazione nazionale ioleggopercheLAB: la prima è legata a #ioleggoperchéLAB – NIDI, l’iniziativa di AIE in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo e con l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere, Università di Bologna e Calabria e Bologna Children’s Bookfair: nel primo anno del progetto-pilota sono stati coinvolti e hanno aderito ben 250 nidi del territorio lombardo e del Verbano Cusio Ossola (Piemonte), ambito di lavoro della Fondazione, che si sono gemellati con le librerie e che potranno ricevere i libri – come tutte le altre scuole italiane partecipanti – nella settimana delle donazioni. 
Speciale sarà il lavoro che sarà avviato: grazie a una dotazione di 10 titoli individuati dall’osservatorio bibliografico Nati per leggere questi 250 nidi potranno sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Su questi 10 titoli l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino – ha realizzato 11 video con spunti didattici ad hoc per genitori ed educatori come occasione formativa, per tutti gli asili nido italiani, per mostrare come condividere i libri con i bambini. Per la prima volta l’attività sarà “misurata” in termini di impatto grazie all’aiuto di un gruppo di lavoro esperto delle Università di Bologna e della Calabria. I primi esiti saranno presentati a inizio marzo alla Bologna Children’s Bookfair.
 “Portare i libri nei nidi – ha spiegato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – significa offrire ai bambini la possibilità di apprendere, fin da piccolissimi, competenze determinanti come ascoltare, capire, esprimersi, immedesimarsi. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di dare opportunità dove ce ne sono meno, individuando e sostenendo per primi quei nidi che vedono una maggior presenza di bambini provenienti da contesti di fragilità, e offrendo un supporto alla formazione degli educatori e dei genitori, perché possano essere aiutati nel loro compito, così cruciale per il futuro dei bambini. Per Fondazione Cariplo la lettura è una forma di contrasto alla disuguaglianza perché permette di aprire uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri, valorizzando il desiderio e abilitando il potenziale di ciascuno.

Un’esperienza formativa interattiva che unisce studenti, studentesse e insegnanti, nella costruzione di un racconto personale e collettivo, un viaggio digitale e analogico alla scoperta di sé stessi e della propria memoria, liberamente ispirato alla biografia di Arnaldo Pomodoro: è SMARTSCHOOLING, la nuova proposta didattica di Fondazione Arnaldo Pomodoro, realizzata con il sostegno di Fondazione Cariplo, per le scuole secondarie di primo grado.

SMARTSCHOOLING nasce come risposta positiva alla pandemia, per riattivare la relazione con il mondo scolastico e ristabilire una connessione di senso con insegnanti e studenti all’interno dei loro spazi. Il progetto ha preso forma attraverso un percorso di co-progettazione che ha visto lavorare insieme oltre 30 professionisti tra insegnanti, operatori culturali e game designer
Una proposta utile alla Scuola perché progettata insieme alla Scuola, che ha permesso di mettere a fuoco insieme alla comunità scolastica i bisogni formativi e di costruire un’esperienza che risponde anche ai bisogni didattici degli insegnanti, sviluppando contenuti conformi a quelli previsti dai programmi ministeriali.

I temi e le pratiche che costituiscono l'anima di SMARTSCHOOLING derivano dal pluriennale impegno della Fondazione sul fronte dell'innovazione didattica e della valorizzazione dell'Archivio di Arnaldo Pomodoro

Nel corso della sua vita Arnaldo Pomodoro ha costruito un archivio che raccoglie fotografie, libri, lettere e tanti altri materiali relativi alla sua attività di artista: il suo archivio è la sua storia, è una forma di consapevolezza e di racconto di sé. 
Ciascuno di noi costruisce quotidianamente, anche in modo inconsapevole, il proprio archivio, spesso attraverso i social media dove ogni giorno selezioniamo, narriamo e condividiamo le nostre esperienze, secondo dinamiche analoghe alle pratiche archivistiche tradizionali. Prendere consapevolezza del racconto che ciascuno fa di sé significa comprendere la propria storia, la propria identità e le proprie aspirazioni.

Lo scopo del progetto è quello di accompagnare studenti e studentesse insieme agli insegnanti, in un percorso di conoscenza e cura di sé e del gruppo classe in cui ciascuno è chiamato a mettere in gioco competenze personali, sociali e metodologiche fondamentali nei percorsi scolastici come nell’agire quotidiano.

Cuore dell’esperienza è il videogioco MISSIONE PIETRARUBBIA, un gioco collaborativo a squadre attraverso il quale si esplora l’archivio dell’artista. Il videogioco, basato su dinamiche di esplorazione e comunicazione proprie dell’escape game e ambientato in una galassia immaginaria e in un tempo lontano, porta la classe – dotata di mappe e carte di grande formato – a intraprendere sfide che richiedono l’uso di logica, intuizione, senso pratico e scambio di saperi.  
Ogni giocatore è chiamato a misurarsi con le proprie abilità, nel rispetto di regole condivise, mettendo in gioco capacità di osservazione, ascolto e collaborazione: “vince la classe o non vince nessuno!” 
Il gioco è accompagnato da un diario di bordo che consiste in una serie di attività analogiche individuali e collettive per introdurre la classe alle pratiche archivistiche come forme di scoperta e costruzione di sé e della collettività.

SMARTSCHOOLING è pensato per ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado e per i loro insegnanti. Il progetto è stato sperimentato in 15 classi tra prime, seconde e terze provenienti da 6 istituti diversi, tra Milano e Novara.

È tempo di incontro, confronto e ispirazione, è tempo di Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022. Il prossimo 24 novembre 2022, 11 Organizzazioni della Società Civile e 10 soggetti innovatori italiani e africani si incontreranno in diretta live streaming per raccontare i loro progetti innovativi.  

Le iniziative presentate sono frutto delle attività sinergiche svolte grazie alle Call for Innovators Economia Circolare, Alimentazione e Agricoltura Sostenibile e due percorsi partecipativi dell’iniziativa Coopen, che è parte del programma Innovazione per lo Sviluppo promosso da Fondazione Cariplo e Compagnia San Paolo ed è gestita da Cariplo Factory, con il contributo di JengaLab, Centro Tiresia del Politecnico di Milano e Effecinque. 

Durante l’evento Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022, i relatori nazionali ed europei operanti principalmente a livello istituzionale e nel mondo della cooperazione internazionale si confronteranno sulle tematiche alimentazione e agricoltura sostenibile ed economia circolare. Inoltre, saranno presentati i progetti di innovazione sviluppati dalle Organizzazioni della Società Civile e si dibatterà sui terreni e le opportunità rimasti ancora inesplorati. I partecipanti avranno l’occasione di prendere parte a sessioni di networking, confrontandosi con le Organizzazioni della Società Civile e i Soggetti Innovatori per indagare sinergie future e best practice. Coopen Summit | Voices of African Innovation 2022 si conferma un ponte tra Africa e Italia per lasciarsi ispirare da progetti innovativi, generativi e ad alto impatto. Un momento unico per incontrare live speaker internazionali e realtà generative.

Partecipa all’evento COOPEN SUMMIT | VOICES OF AFRICAN INNOVATION 2022 il 24 novembre 2022 dalle 11:00 alle 17:00. ISCRIVITI QUI

PROGRAMMA

11:00-11:35 | Benvenuto e saluti istituzionali 
Gladys H. Morales, Senior Innovation Adviser at the Change Delivery and Innovation Unit – IFAD 

11:35-11:55 | Keynote speech Alimentazione e Agricoltura sostenibile // Cooperazione e Sviluppo 
Caroline Legros, Deputy Director Innovation and Knowledge Management Division – World Food Programme 

11:55-12:30 | Presentazione dei progetti  

  • Innovative solutions for pig tracing, Kenya | Mani Tese – GenePlus Global Limited 
  • Traceability and product quality system for fresh products in Ethiopian agri value chain, Ethiopia | LVIA – Apio S.r.l 
  • Sénégal Circulaire, Senegal | LVIA – Mercato Circolare S.r.l. 

12:30-13:00 | Sessione di networking 

13:10-14:00 | Lunch Break & One to One   

14:00-14:20 | Keynote speech Economia Circolare 
Amelia Kuch, Circular Economy Policy Manager – Ellen MacArthur Foundation   

14:20-15:00 | Presentazione dei progetti 

  • Valorization and Resilience of local seeds in Nakuru, Kenya | Fondazione Slow Food per la Biodiversità – Seed Team 
  • Agro-enterprise for sustainable development, Senegal | ENGIM – Mobique Srl 
  • Informed Decision Processes: pilot project of data collection among pastoral communities in Isiolo County, Kenya | Actionaid – TriM s.r.l  
  • Eco platform for plastic collection and recycling in Mathare, Kenya | LiveinSlums onlus – ValueBin S.r.l 

15:00-15:30 | Sessione di networking 

15:30-16:10 | Presentazione dei progetti 

  • Agriculture 2.0 for Alito, Uganda | C&D – Lentera Africa  
  • Enhancements of skills and productivity of 500 small farmers in Meru County, Kenya | CEFA/COL’OR NGO – Lentera Africa 
  • Innovative technology at the service of a sustainable agricultural model in Burkina Faso, Burkina Faso | Fondazione ACRA – Primo Principio 
  • Value From Waste, Uganda | Fondazione AVSI – Marula ProTeen Ldt 

16:10-16:40 | Sessione di networking  

16:40-17:00 | Saluti keynote speech 

Dopo l’anteprima mondiale al Festival del Cinema di Roma arriva a Milano Interactions, un film prodotto dall’associazione ART for The World con il contributo di Fondazione Cariplo. 

Il film è un’antologia di 12 cortometraggi che si interroga sul rapporto tra l’uomo e gli animali, attraverso la biodiversità, il cambiamento climatico, la conservazione della natura, la deforestazione, l’ambiente, la salute, la fauna in generale e quella marina, l’acqua e molto altro. 

Due le serate speciali di proiezione presso Anteo Spazio Cinema, in via Milazzo 9 a Milano, il 9 e 10 novembre, organizzate in collaborazione con ART for The World e il Consolato generale di Svizzera a Milano.

Presenti alla prima serata di proiezione, il 9 novembre, anche la Vicepresidente di Fondazione Cariplo Claudia Sorlini, la Console generale di Svizzera a Milano Sabrina Dallafior e la presidente di ART for The World Adelina von Fürstenberg, oltre che i due registi Anne De Carbuccia e Clementi Bicocchi, in rappresentanza dei dodici artisti e registi che partecipano a questa produzione cinematografica, selezionati in tutto il mondo non solo sulla base della loro filmografia, ma anche in base alla loro particolare sensibilità rispetto ad argomenti riguardanti il nostro pianeta, le conseguenze del cambiamento climatico per l’umanità, la natura e la vita animale.

I cortometraggi sono girati in undici paesi (Amazzonia, Brasile, Rio de Janeiro/Brasile, Villaggio/Burkina Faso, Marrakesh/Marocco, nell’isola di Kefalonia e nel nord della Grecia, in Kerala/India, nell’isola di Yakushima/Giappone, in Yucatan/Messico, nelle Alpi svizzere, a Long Island/USA e Lakota Land-South Dakota/USA) e riuniti in un singolo lungometraggio sottotitolato in inglese, francese, italiano, portoghese e spagnolo.

INTERACTIONS

9 e 10 NOVEMBRE ore 19 – Anteo Palazzo del Cinema – via Milazzo 9, Milano
INGRESSO GRATUITO con registrazione al link: https://bit.ly/Biglietti_INTERACTIONS_Milano 
 

Scopri di più sul progetto https://www.interactionsfilm.com/  e guarda il documentario completo su https://www.raiplay.it/programmi/interactions

 

Fondazione Cariplo pubblica gli esiti della fase 1 del bando "Evoluzioni – Transizione digitale nell’economia sociale", ideato e gestito in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e voluto per favorire la progettazione e l’esecuzione di strategie e processi di transizione digitale e per consolidare la cultura e le competenze dell’innovazione digitale, negli enti che operano nell’economia sociale sui territori di intervento delle due Fondazioni.

Al termine delle procedure di valutazione, Fondazione Cariplo ha deliberato la selezione di 21 candidature, che sono state ammesse alla fase 2. Gli enti ammessi accederanno a un percorso di formazione e supporto, con la partnership scientifica della Fondazione LINKS, che si svolgerà nei mesi di novembre e dicembre 2022. Nei prossimi giorni saranno comunicati i dettagli del percorso.

Per consultare l’elenco degli enti selezionati, classificati in ordine alfabetico, è possibile visitare questo LINK.

Parallelamente, è possibile consultare l’esito della selezione relativa alle candidature ricevute sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Ha sede in un luogo prestigioso, il Palazzo Bernasconi di Cernobbio, ma punta a riqualificare l’intero quartiere: a muovere IATH (International Academy of Tourism and Hospitality, attiva dal 2014) sono il desiderio di migliorare sempre più la propria offerta formativa e l'amore per il territorio che la ospita.
Il  progetto “Campus LakeON”, sviluppato dall’Academy in tandem con Lombardini22, gruppo leader in Italia nell’architettura e ingegneria, è stato presentato lunedì 24 ottobre a Villa Erba.
Il progetto, o meglio dire: l’idea di progetto. Tutti i cittadini infatti – così come gli studenti di IATH, che da mesi già ci lavorano – sono invitati a ripensare gli spazi della propria quotidianità, per arrivare a tracciare le linee di quello che non costituisce solo un intervento di rigenerazione urbana, ma anche e piuttosto di creazione di un’architettura sociale, a sostegno di una vita comunitaria sempre più ricca e condivisa. Sempre più accesa, sempre più “ON”.

"Si tratta di un’iniziativa ambiziosa – dichiara Giuseppe Fontana, Presidente di IATH Academy e di Villa D’Este S.p.A., tra i soci fondatori dell’Academy – pensata non solo in funzione della nostra realtà, ma di tutto il territorio che ci ospita. L’intento è doppio: offrire ai nostri studenti un Campus con spazi sempre più ampi, curati e funzionali e incidere in modo positivo sulla vita della comunità all’interno di cui ci siamo inseriti. Senza contare che anche l’esperienza di chi visita Cernobbio come turista ne beneficerebbe, perché la zona periferica diventerebbe attrattiva come il suo centro”.

La riqualificazione dell'area passerà attraverso la realizzazione di spazi verdi e piazze da abitare e la ristrutturazione di alcuni edifici del Comune abbandonati da anni, che troveranno una nuova destinazione d'uso – l’ampliamento di IATH, lo sviluppo della biblioteca comunale, nuovi spazi di socialità, anche con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Verranno poi ripensati gli arredi urbani di tutta l’area, che comprende oltre all’Academy la Scuola Primaria e Secondaria di I Grado, creando unità e armonia all’interno del quartiere e del campus urbano diffuso.

Spiega Adolfo Suarez, Architetto Partner di Lombardini22: “Abbiamo immaginato Cernobbio come una rete neuronale, irradiata da linee che collegano punti pubblici e privati, nodi di interscambio. Il nostro lavoro è quello di individuare i potenziali percorsi di luce e accenderli attraverso un progetto di rigenerazione urbana partecipata che interviene su patrimonio edilizio, spazio pubblico e mobilità. In questi mesi abbiamo osservato e ascoltato, il territorio e i giovani studenti dello IATH, per capire quali sono le domande alle quali rispondere insieme alla comunità di Cernobbio. Non presentiamo un progetto, oggi presentiamo un inizio”.

“Attendiamo con fiducia gli sviluppi di questo progetto – dichiara Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, che ha largamente contribuito alla realizzazione del Campus IATH così come lo vediamo oggi, con la partecipazione del Comune di Cernobbio e grazie alle politiche di Regione Lombardia. "Si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana che ha al cuore un investimento sulle persone e sull'apprendimento dei nostri giovani, per offrire opportunità di crescita personale e professionale in linea con la vocazione del territorio.”

“Campus LakeON” conferma il ruolo dell'Academy come motore di sviluppo territoriale, non solo per l’azione istituzionale – sono 230 i  giovani, prevalentemente fuori sede, che ogni anno si uniscono alla comunità – ma anche per le progettualità di stimolo e di sviluppo: agli allievi di IATH viene infatti offerta l’opportunità di sperimentarsi sul campo grazie a projectwork di diverso tipo, mettendo di fatto le proprie competenzie al servizio degli operatori del Turismo e dell’Ospitalità del Lago di Como.

"Siamo orgogliosi della presenza di questa eccellenza in ambito educativo – conferma Matteo Monti, Sindaco di Cernobbio – che oltre ad attirare giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero, contribuisce attivamente allo sviluppo della comunità locale. IATH ha infatti già recuperato gli spazi concessi dal Comune, prima della Villa e poi del Palazzo Bernasconi, e sono diversi i progetti ad oggi promossi dai suoi docenti e studenti su temi di innovazione tecnologica, modelli di business, sostenibilità ambientale e sociale. Lavorare in rete è fondamentale per uno sviluppo olistico del territorio e delle realtà che lo animano e questa esperienza ne è la dimostrazione!”.

L'iniziativa Campus LakeON si inserisce, inoltre, nell’attuale evoluzione del Sistema ITS, che ha ricevuto un nuovo decisivo impulso dalla legge di riforma approvata dal Parlamento (Legge 15 luglio 2022, n. 99) che prevede la costituzione e il finanziamento di Campus anche multisettoriali e multiregionali, e dal contributo del PNRR per gli ITS di 1,5 miliardi di euro.

Le risorse stanziate costituiscono un’occasione unica per la creazione delle necessarie infrastrutture del Sistema della Formazione Terziaria Professionalizzante in Italia e questa iniziativa rappresenta, insieme ad altre che stanno nascendo in Lombardia e in Italia, un invito al nuovo governo per andare oltre le scelte di quello uscente, che ha avviato una programmazione per i Laboratori tecnologici, ma non per le necessarie sedi in cui installarli.

"Regione Lombardia è al fianco del progetto di IATH Academy” ha dichiarato Fabrizio Sala, Assessore all’Istruzione di Regione Lombardia. “I risultati raggiunti attestano l’eccellenza di questa iniziativa: corsi full english, occupazione internazionale, prosecuzione degli studi con lauree nelle migliori università svizzere. È necessario continuare a supportare progetti come questo” ha aggiunto. “Investire sulla formazione e favorire una sempre più stretta sinergia tra imprese e scuola si conferma una delle nostre priorità, anche per superare il mismatch tra domanda e offerta di occupazione” ha concluso Sala. 

 

Nell’ambito del progetto AgriECO, è on line la Call To Action, finalizzata a selezionare uno o due distretti agricoli del territorio di riferimento della Fondazione Cariplo da accompagnare in un percorso di sviluppo pluriennale. I distretti selezionati accederanno a un percorso di accompagnamento mirato a definire un piano di interventi concreti e a supporto della crescita dei distretti. La Fondazione intende infatti sostenere azioni che promuovano lo sviluppo sostenibile dei distretti agricoli lungo quattro assi di intervento, considerati strategici: il capacity building, l’innovazione di filiera, il ricambio generazionale e la valorizzazione di servizi ecosistemici resi dall’agricoltura.

Il testo della call, riportante i requisiti di ammissibilità e le modalità di presentazione, è disponibile alla pagina BANDI del sito della Fondazione, sezione Ambiente. Ulteriori materiali utili per la partecipazione verranno pubblicati nelle prossime settimane nella stessa sezione.

La Fondazione organizza un momento di presentazione dell’iniziativa, che si terrà online il 17 novembre dalle 10.30 alle 12.30. Per partecipare all’incontro si prega di contattare gli uffici all’indirizzo matteobarbato@fondazionecariplo.it

È stato presentato oggi il progetto di riqualificazione sociale e urbana che porterà alla realizzazione di 200 nuovi appartamenti nel quartiere Sarpi a Milano, grazie all’attività del Fondo Ca’ Granda partecipato dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dal Fondo Investire per l’Abitare (FIA – Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, CDP), dalla Fondazione Cariplo e gestito da InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat), che gestisce e valorizza gli immobili conferiti al Fondo dal Policlinico di Milano. 

L’intervento di rigenerazione, che prevede un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro, riguarda uno storico complesso residenziale collocato fra le vie Sarpi, Bramante e Niccolini e porterà alla realizzazione di 200 nuovi appartamenti destinati alla locazione a lungo termine e al social housing, rispondendo ai crescenti bisogni abitativi del capoluogo lombardo.

Attraverso il Fondo Ca’ Granda, istituito nel 2014 con il conferimento del patrimonio immobiliare che il Policlinico di Milano ha costruito nel corso dei secoli grazie alle donazioni di generosi benefattori, grati per l’attività svolta dall’ospedale, il Policlinico restituisce quindi alla città quanto ricevuto nel corso dei secoli dalla grande generosità dei milanesi e dei lombardi, in un circolo virtuoso che, nel caso del quartiere Sarpi, porterà alla riconversione di un’importante area cittadina.

Nel rinnovato complesso immobiliare troverà spazio anche la prima Casa Ronald di Milano, dedicata all’ospitalità di famiglie con bambini ospedalizzati, e promossa dalla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

Il progetto di rigenerazione, che partirà all’inizio del 2023 e sarà curato dagli architetti Barreca & La Varra, consentirà di restituire alla città 10mila metri quadrati di superficie residenziale rigenerata e altri 3mila mq di spazi commerciali. Gli edifici oggetto dell’intervento risponderanno ai più avanzati criteri di sostenibilità ed efficienza energetica e funzionale, mantenendo al contempo la storica facciata ottocentesca e conservando così gli aspetti tipici del contesto urbano di riferimento.

L’iniziativa, inoltre, pone grande attenzione al tessuto sociale: negli antichi spazi comuni verranno infatti realizzate tre nuove corti, destinate a diventare centri di aggregazione fruibili sia dai residenti sia dall’intero quartiere. Il progetto sociale del si avvale delle competenze del gestore sociale Kservice e del supporto dell’Advisor tecnico sociale Fondazione Housing Sociale.

Il Fondo Ca’ Granda opera in linea con i valori che da sempre ispirano la Ca’ Granda e ha due obiettivi prioritari, strettamente connessi: riqualificare una parte del patrimonio immobiliare contribuendo a generare valore per i cittadini e la città stessa attraverso progetti di social housing, per rispondere alle nuove esigenze abitative di Milano, e contribuire a finanziare la costruzione del Nuovo Ospedale Policlinico, mediante la valorizzazione e vendita dell’altra parte di immobili. 

Nel settembre 2021 il Fondo ha rinnovato con le principali organizzazioni sindacali degli inquilini l'Accordo Integrativo a sostegno delle nuove proposte di alloggi in locazione in regime di social housing, in linea con i presupposti etici che lo hanno sempre rappresentato.

Il progetto di Housing Sociale sostenuto dal FIA è coerente con il Piano Strategico 2022-2024 di CDP e, in particolare, con le priorità di intervento individuate da Cassa nelle Linee Guida Strategiche Settoriali relative alle Infrastrutture Sociali

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto stamattina sono intervenuti: Alan Christian Rizzi, Assessore alla Casa e housing sociale di Regione Lombardia Lamberto Bertolè, Assessore a Welfare e Salute del Comune di Milano, Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo, Giancarlo Scotti, Direttore Immobiliare CDP e Amministratore Delegato di CDP Immobiliare SGR, Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di InvestiRE SGR, Gianandrea Barreca, di Barreca & La Varra, Giordana Ferri, Direttore Esecutivo di  Fondazione Housing Sociale e Nicola Antonacci, Presidente della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia.

Nel corso della mattinata, anche la consegna di un omaggio simbolico da parte di un grande artista di fama internazionale, lo scultore Jago, che ha voluto donare un’opera a simboleggiare il primo mattone del nuovo complesso di Sarpi. L’opera, consegnata dal Direttore Artistico Luca Tommassini al Presidente Giachetti in segno di buon auspicio, rinsalda ancor di più gli stretti legami che da secoli la Ca’ Granda ha con il mondo dell’arte.

La riqualificazione del complesso di via Sarpi e Bramante rispecchia il vero significato del social housing voluto dal Policlinico di Milano” – ha spiegato Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico – “da una parte, abitazioni belle e moderne a prezzi calmierati per le fasce deboli della popolazione; dall’altra, interventi nel sociale che portano beneficio a tutta la città. La storia si ripete, e mi piace pensare che i valori dell’antica Ca’ Granda, un luogo ospitale per tutti i bisognosi, una sorta di agorà che abbracciava tutta la città, siano giunti fino a noi, e si rinnovino oggi attraverso questo progetto. Questi edifici furono donati al Policlinico di Milano con grande generosità, e oggi l’ospedale ricambia questa beneficenza restituendo valore alla città, mentre parallelamente costruisce il nuovo Policlinico, una grande opera architettonica a servizio dei cittadini, che darà ancora più valore alle nostre eccellenze in campo medico e scientifico”.

Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, ha dichiarato: “Fondazione Cariplo è impegnata sul fronte dell’housing sociale sia con investimenti c.d. ‘impact’ sia con l’attività filantropica, per sostenere nel proprio territorio risposte abitative rivolta a persone in condizione di fragilità. La Fondazione è particolarmente soddisfatta del proprio investimento nel Fondo Cà Granda che, oltre ad aver consentito di completare il finanziamento del nuovo plesso ospedaliero, rende un importante servizio alla città promuovendo iniziative sociali che costruiscono legami insieme ad opportunità abitative accoglienti, accessibili e di qualità”.

Giancarlo Scotti, Direttore Immobiliare di CDP e AD di CDP Immobiliare SGR, afferma: “Questa iniziativa di rigenerazione urbana riassume la strategia immobiliare di CDP e del Fondo Investimenti per l’Abitare, anche in coerenza con il Piano Industriale Strategico 2022-24. Il Gruppo ha dimostrato in questi anni di aver sviluppato un modello virtuoso di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, come le fondazioni bancarie e gli istituti di ricerca sanitaria, capace di offrire soluzioni abitative a tariffe calmierate, anche al fine di rispondere alle più recenti tendenze sociodemografiche del Paese e di affrontare il tema dell’abitare sostenibile con un’attenzione alla componente sociale degli interventi di riqualificazione urbana”.

InvestiRE SGR è protagonista, sin dalla sua nascita, dei progetti di rigenerazione urbana e sociale a Milano e in Italia, con oltre 120 progetti di social housing negli ultimi 10 anni. In virtù di queste nostre competenze maturate nella progettazione e nella gestione degli immobili riqualificati, il Fondo Ca’ Granda punta a realizzare progetti di rigenerazione urbana e sociale efficienti e di altissimo livello, che generano un impatto reale sul territorio e su tutti gli stakeholder coinvolti” ha dichiarato Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di InvestiRE sgr (Gruppo Banca Finnat). “Gli effetti di queste riqualificazioni hanno infatti impatto non solo a livello architettonico e urbanistico, ma anche sociale, grazie all’attuazione di progetti specifici realizzati di concerto con enti pubblici, in primis Comune di Milano e Sindacati” ha concluso Boleso.

Siamo molto felici di iniziare oggi, circondati dalle più importanti istituzioni locali e dai partner, la costruzione della prima Casa Ronald di Milano, che accoglierà bambini e famiglie in cura presso il Policlinico di Milano e l’Ospedale dei Bambini "Vittore Buzzi" e che vengono da lontano. La Casa Ronald di Milano è stata fortemente desiderata da tutto il nostro sistema, per rispondere ai bisogni di accoglienza delle famiglie più fragili e di fare bene nella città in cui Fondazione Ronald e McDonald's hanno la loro sede. La nostra Casa nasce e cresce in un sistema di housing sociale, elemento che rende il progetto ancora più rilevante, in virtù dei progetti e attività che potranno essere attivati con i nostri vicini di casa e gli abitanti del quartiere” ha affermato Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia.

Un primo finanziamento di 145.000 euro ciascuna, la possibilità di incontrare investitori internazionali e l’occasione di incontrare aziende rilevanti e potenzialmente interessate a una collaborazione commerciale: questi i principali benefici per le 9 startup che sono state selezionate a maggio e hanno partecipato al programma di accelerazione di Berkeley SkyDeck Europe, Milano, il progetto lanciato a dicembre dall'acceleratore dell'Università di Berkeley UC Berkeley SkyDeck, dall’hub di innovazione italiano Cariplo Factory e dal gruppo internazionale di real estate, infrastrutture e rigenerazione urbana Lendlease. Le startup hanno avuto accesso al primo programma di accelerazione di 6 mesi che si è svolto nella prima sede europea di Berkeley SkyDeck, a Milano, nel contesto di MIND Milano Innovation District, il distretto dell’innovazione nato nel 2018 nell’ex area Expo. E proprio qui oggi si è svolto il Demo Day, durante il quale le startup hanno presentato i loro progetti a investitori italiani e internazionali.

Le 9 realtà, selezionate tra 571 adesioni alla call lanciata a febbraio e aperta a startup italiane ed europee, operano in numerosi settori tecnologici: dalla biotecnologia, al fashion-tech, alla raccolta e analisi dei dati, alla robotica, all’intelligenza artificiale, alla realtà aumentata, alla mobilità:

  • BiomimX: soluzione Organs-on-Chip (OoC) tecnologicamente avanzata che permette di trovare terapie migliori e più sicure permettendo di colmare le lacune esistenti nelle aree terapeutiche strategiche. 
  • HopShop: lo “Shazam per la moda”, un'app mobile che aiuta gli acquirenti a trovare e acquistare vestiti e accessori visti sul web, sui social media o anche nella vita reale. 
  • HyLight: drone dirigibile a idrogeno per la raccolta e l'analisi di dati aerei a lungo raggio per l’ispezione di linee elettriche, gasdotti, ferrovie. 
  • Katakem: primo “robot chef” brevettato per i chimici che permette loro di automatizzare i processi manuali, ripetitivi e il lavoro soggetto a errori.  
  • Quasara: “linea di assemblaggio dell’intelligenza artificiale” che serve ai team di Computer Vision e NLP per poter industrializzare i propri prodotti e servizi di machine learning. 
  • Revisior: sistema di customer feedback e NPS (net promoter score, misura della probabilità che i clienti promuovano un brand) che contribuisce alla creazione di una reputazione positiva del l’azienda migliorando la qualità del servizio e identificando rapidamente i problemi dei clienti. 
  • SWITCH: piattaforma DSS (Decision Support System) / DA (Decision Analytics) per la gestione dello spazio urbano che consente alle città di prendere decisioni migliori sulla mobilità condivisa e agli operatori di mobilità condivisa di aumentare la redditività. 
  • THEO: primo robot di consegna semiautonomo d'Europa ottimizzato per le piste ciclabili e che si adatta perfettamente alla nuova legge pionieristica sulla guida autonoma L4 riducendo il costo del cosiddetto “ultimo miglio” delle consegne fino all'80%. 
  • Wave: tecnologia ottica brevettata per la visualizzazione tridimensionale di contenuti in dispositivi di proiezione olografica come i display head-up in realtà aumentata (AR HUD) per applicazioni automobilistiche e aerospaziali, che consente di ampliare la consapevolezza dell'ambiente circostante, diminuendo la distrazione e migliorando i tempi di risposta dell'utente.

Durante il programma di accelerazione, le startup hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli advisors di SkyDeck Europe e Berkeley SkyDeck, uno dei migliori acceleratori della Silicon Valley. Lendlease ha invece investito direttamente in ogni singola startup 145.000€, parte della strategia del gruppo di far crescere l’ecosistema di MIND.

La nascita di SkyDeck Europe – resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – è volta alla creazione di un forte ecosistema europeo di imprese innovative e si prefigge, da un lato, di assimilare metodologie e best practice per la valorizzazione della ricerca grazie alla collaborazione con l’Università della California, Berkeley, dall’altro, di rafforzare l’ecosistema locale mettendo a fattor comune le competenze delle Università e degli incubatori del territorio attraverso un modello di collaborazione diffusa. L’obiettivo del programma di accelerazione di SkyDeck Europe è quello di accompagnare la crescita di startup selezionate nel triennio di attività 2022-2024, garantendo anche il collegamento con qualificati operatori finanziari in grado di supportare lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali attraverso investimenti in equity. 

Siamo entusiasti della classe inaugurale di startup di Berkeley SkyDeck Europe e di come rappresentino l’imponente innovazione in atto in tutta Europa – afferma Caroline Winnett, Executive Director di Berkeley SkyDeck. – È stato particolarmente emozionante poter utilizzare le risorse dell'Università di Berkeley, incluso il nostro ammirevole pool di consulenti ed ex studenti, per aiutare a supportare il futuro della tecnologia in Europa. Non vediamo l’ora di scoprire come queste aziende continueranno ad apprendere e scalare sfruttando l'ecosistema Berkeley SkyDeck.” 

La conclusione di questo primo percorso di accelerazione è un obiettivo importante per il progetto, ed è un primo passo verso il successo per tutte le startup coinvolte, che ora hanno le conoscenze necessarie per affacciarsi al mercato sulle proprie gambe ed essere potenziali game-changer nei loro settori – dichiara Enrico Noseda, responsabile per Cariplo Factory del progetto Berkeley Skydeck Europe, Milano.  – Grazie ad advisor di altissimo livello, una solida rete di partner accademici e aziendali e un fondo dedicato, SkyDeck Europe, mira a diventare l'hub di riferimento per le startup di tutta Europa invertendo di fatto il classico paradigma di ‘fuga dei cervelli’.”

Abbiamo aggiunto un mattone importante al ruolo di enabler degli ecosistemi di ricerca ed innovazione che a partire da MIND stiamo promuovendo in Europa e nel mondo e questo è avvenuto attraverso l’investimento nelle startup che hanno partecipato al programma Skydeck Europe Milano – spiega Andrea Ruckstuhl, Head of Continental Europe di Lendlease. Da sempre siamo promotori delle smart communities e nel farlo investiamo capitale nostro e di nostri partner in diversi settori, dal più tradizionale real estate, alle infrastrutture di sito, alle infrastrutture pubbliche e strategiche come scuole, università e centri di ricerca ed ora anche nel venture capital e nel venture building. L’insieme degli interventi rappresenta a pieno la nostra strategia di impact investing.

La regione Lombardia è sempre più la 'casa internazionale delle startup' – aggiunge Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia. – Con questa iniziativa, che vede la partecipazione di realtà di fama mondiale, Milano e la Lombardia si confermano un punto di riferimento per le imprese innovative di tutta Europa. Le prime startup selezionate operano nei principali settori tecnologici a conferma di quanto la Lombardia sia sempre più ambita a livello mondiale per tutti coloro che vogliono trasformare un'idea in progetto concreto.” 

Oggi è una giornata molto importante per Berkeley SkyDeck Europe, Milano perché celebriamo il termine del primo percorso di accelerazione che ha fornito alle 9 start-up selezionate in tutta Europa gli strumenti per competere su scala globale, oltre che la possibilità di confrontarsi con investitori e partner commerciali – conclude Carlo Mango, Direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo. – Questa giornata segna anche una tappa fondamentale per questo progetto, che ha dimostrato come una visione condivisa tra player molto diversi tra loro (privati e pubblici, profit e no profit), orientata alla creazione di valore, può portare non solo molte opportunità per giovani imprese, ma anche far crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione rendendolo sempre più solido e attrattivo a livello internazionale.

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