Fondazione Cariplo ha approvato, nel corso della riunione della Commissione Centrale di Beneficenza, presieduta dal presidente, Giovanni Fosti, il Documento previsionale programmatico annuale per il 2022, che definisce gli obiettivi e le risorse per l’attività filantropica; per il prossimo anno, il budget complessivo è di circa 150 milioni di euro (lo scorso anno 138milioni) a sostegno di iniziative e progetti di utilità sociale, in partnership con le reti del territorio, gli enti non profit e le istituzioni e con la fondamentale collaborazione delle Fondazioni di Comunità locali.

A partire dalla crisi generata dalla pandemia, la Fondazione ha rivisto la propria programmazione organizzandola secondo alcuni obbiettivi strategici che mobilitano le diverse competenze interne alla struttura per lavorare sulle principali sfide emergenti per il presente e il futuro della nostra società: sfide demografiche; cambiamenti climatici, tutela dell’ambiente e della biodiversità; contrasto alla povertà; occupabilità; nuove forme della partecipazione culturale; ricerca scientifica; sistemi territoriali di welfare; abitare sociale; capacity building delle organizzazioni non profit.

Con la programmazione 2022 Fondazione Cariplo ha anche avviato un percorso di riflessione interna sui propri obiettivi specifici, per valutare i reali risultati di cambiamento generati dalle azioni messe in campo.

Se il 2020 è stato l’anno dell’emergenza e il 2021 l’anno del tentativo di nuova normalità, il 2022 si prefigura come l’anno della ripartenza, con una forte attenzione per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che porterà su tutto il territorio italiano, e quindi anche sul territorio di riferimento della Fondazione, ingenti risorse in grado di innescare un rilancio generativo in tutti i campi di attività istituzionale della Fondazione. Negli ultimi mesi la Fondazione ha pertanto analizzato gli sviluppi del PNRR, valutando come massimizzare il proprio apporto alla comunità anche attraverso azioni che contribuiscano a facilitare e raccordare meglio con il territorio il piano nazionale, per le quali ha stanziato 5 milioni di Euro.

Tra le numerose iniziative programmate per il 2022 rientrano molte delle azioni di risposta alle criticità emergenti, ad esempio:

  • Welfare in ageing, 4 milioni di euro a disposizione di progetti per la domiciliarità degli anziani;
  • Iniziative di contrasto al cambiamento climatico, tutela dell’ambiente e biodiversità (oltre 4 milioni di euro);
  • Nuove povertà: per migliorare la condizione socio-economica delle famiglie in condizione o a rischio di povertà, sulla scorta dell’esperienza maturata a Milano con programma Qu.Bì (2 milioni di euro) con l’istituzione a livello locale di fondi dedicati al sostegno di progetti in collaborazione con le fondazioni di comunità sul territorio (programma Qu.Bì Plus); e inoltre la partecipazione al programma nazionale contro le povertà educative (14,5 mln) realizzato insieme alle fondazioni di origine bancaria che aderiscono ad Acri.
  • Contrasto alla povertà educativa e digitale con il lancio del nuovo progetto TOP – Tutoring Online Program che punta ad aiutare 2.500 minori fragili nello studio, che hanno subito perdite di apprendimento (Learning loss) per la mancanza di accesso alle tecnologie e al digitale.
  • Sul fronte dell’occupabilità 4,7 milioni di euro saranno a sostegno di iniziative per l’inserimento lavorativo e l’occupazione di giovani (ad esempio i giovani NEET, che non studiano e non lavorano) e persone in difficoltà.

Importante anche l’impegno sul fronte della cultura dove, ad esempio, oltre 12 mln di euro sono impegnati nel recupero di luoghi abbandonati o poco utilizzati, per mitigare le brutture sui territori e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, per favorire il riavvicinamento del pubblico alle attività culturali e per percorsi educativi e di formazione nelle scuole.

La Fondazione intende supportare il ripensamento e il rinnovamento delle forme di partecipazione culturale, sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura come modalità di crescita per le persone e sviluppo dei territori. Coinvolgere pubblici diversi nelle attività e nei luoghi della cultura, ripensare i modelli di offerta e soprattutto di accesso all’arte e alla cultura, in questo ambito è stato rinnovato il bando Sottocasa per arricchire l’offerta culturale nei territori fragili di Milano, sostenendo iniziative capaci di promuovere la partecipazione culturale di fasce sempre più ampie della popolazione residente e di intercettare pubblici sia locali sia cittadini.

  • Oltre 14 milioni di euro sul fronte della ricerca scientifica andranno al sostegno dei giovani ricercatori, la data science, l’economia circolare, la ricerca in ambito biomedico, per l’agricoltura e per iniziative sul fronte cibo e salute.
  • 2,5 milioni di euro andranno per una nuova iniziativa per il benessere emotivo, psicologico e relazionale delle giovani generazioni causate o aggravate dalla pandemia;
  • 3,5 milioni di euro per l’abitare sociale delle persone fragili;
  • Oltre 4,5 milioni di euro per sostenere progetti di capacity building, il trasferimento di conoscenza al Terzo Settore, per rafforzare le competenze di chi vi lavora, il miglioramento organizzativo, la pianificazione e controllo, la comunicazione, per la trasformazione digitale e tecnologica, il fundraising; per iniziative che abbiano al centro temi tra cui i beni culturali, ambientali e naturali, la loro tutela, la mobilità sostenibile, l’attrattività dei ricercatori (ERC), il cofinanziamento a progetti europei ed il sostegno ad iniziative culturali sul territorio e quelle a favore dei giovani.

Non mancherà il sostegno con circa 21,4 milioni di euro alla rete delle 16 fondazioni di comunità locali in Lombardia e nelle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, con cui Cariplo collabora per la capillarità delle iniziative; e 15 milioni di euro per i cosiddetti progetti emblematici maggiori, destinati a rotazione sul territorio, che nel 2022 si concentreranno sulle zone di Sondrio, Mantova e Lodi (5mln di euro per ogni provincia).

La pianificazione degli obbiettivi annuali implica per la Fondazione una riflessione su quali siano i punti prioritari su cui intervenire, sia per rispondere alle urgenze del presente che per immaginare una traiettoria di futuro. L’investimento sulle persone e sui contesti che permettono la creazione dei legami fra loro è il filo conduttore che guida le azioni strategiche promosse dalla Fondazione per il 2022. Davanti alle sfide e alle opportunità che questo periodo storico ci pone abbiamo bisogno di comunità, istituzioni e imprese forti che sappiano lavorare insieme verso un desiderio di futuro. La qualità di questa collaborazione dipenderà unicamente dalle persone che la realizzeranno” ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti.

Gli obiettivi strategici

  1. Le sfide demografiche: Fondazione Cariplo si propone di accompagnare la società che cambia, mitigare gli effetti negativi dei trend demografici attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in campo medico e di ricerca, ambientale, culturale e sociale.
  2. Il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente e della biodiversità: alcuni strumenti erogativi affronteranno le sfide ambientali come leva per lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità.
  3. Il contrasto alla povertà: Fondazione Cariplo continua a occuparsi delle conseguenze della crisi economica e sanitaria e aumenta lo sforzo per intercettare le persone in povertà e migliorare la loro condizione di vita
  4. L’occupabilità: promuovere la creazione di nuove opportunità lavorative, contribuendo alla formazione di soft skills, di competenze tecniche specializzate e di competenze in ambito green, e facilitare l’accesso al mercato del lavoro delle persone in condizioni di svantaggio e dei giovani.
  5. Nuove forme della partecipazione culturale: come già avvenuto in passato, la Fondazione intende allargare le forme di partecipazione culturale, individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura.
  6. La ricerca scientifica: per il 2022 grande sostegno alla ricerca multidisciplinare per il benessere delle persone e dello sviluppo socio-economico delle comunità.
  7. Sistemi territoriali di welfare: come negli ultimi anni, Fondazione si adopera anche per il 2022 per dare risposte efficaci all'evoluzione dei bisogni promuovendo forme di offerta comunitarie e generative;
  8. L’abitare sociale: parola chiave sperimentare nuovi modelli di welfare abitativo, promuovendo sia l'housing sociale sia la rigenerazione dei contesti mediante la cura delle relazioni tra le persone e del territorio, il rilancio culturale dei quartieri e la ricucitura del tessuto urbano
  9. Il capacity building delle organizzazioni non profit: ampio sostegno nel per migliorare la capacità degli enti che si interfacciano con la Fondazione di perseguire la propria mission in maniera più efficace ed efficiente.

Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell’economia. Da qui il titolo del rapporto Io sono cultura, e grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy. Oggi, a quasi due anni dallo scoppio della pandemia e in piena fase di ricostruzione e ripartenza, le industrie culturali e creative sono tra i settori più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale italiana. Non solo perché i numeri dell’ultimo decennio dimostrano che parliamo di una fonte significativa di posti di lavoro e ricchezza. Ma anche perché sono un motore di innovazione per l’intera economia e agiscono come un attivatore della crescita di altri settori, dal turismo alla manifattura creative-driven. Ossia quella manifattura che ha saputo incorporare professionisti e competenze culturali e creative nei processi produttivi, traducendo la bellezza in oggetti e portando il made in Italy nel mondo. Bellezza e cultura, quindi, sono parte del DNA italiano e sono alla base delle ricette made in Italy per la fuoriuscita dalle crisi. Io sono cultura annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia e lo studio propone numeri e storie ed è realizzato grazie al contributo di molte personalità di punta nei diversi settori.

Il rapporto quest’anno, arrivato all’undicesima edizione, è realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, insieme a Fondazione Cariplo, Regione Marche, l’Istituto per il Credito Sportivo e il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne. È stato presentato, a Casa Fornasetti a Milano, con un focus sui dati della Lombardia, dal direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti. Ne hanno discusso il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci; il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti; Andrea Abodi, presidente Istituto per il Credito Sportivo; Stefano Bruno Galli, Assessore alla Cultura Regione Lombardia; Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano; la presidente Assarredo e presidente Salone del Mobile, Maria Porro; la presidente Assimpredil Ance, Regina De Albertis. Ha moderato i lavori Nicoletta Polla-Mattiot.

Il settore culturale ha pagato più di altri settori la crisi dovuta alla pandemia ma si conferma l’importante ruolo anche economico. L’Italia deve essere protagonista – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – del nuovo ‘Bauhaus’ voluto dalla Commissione Europea per rinsaldare i legami tra cultura, creatività, produzione, scienza, tecnologia e affrontare la transizione verde. Cultura, creatività e bellezza sono la chiave di volta di molti settori produttivi di un’Italia che fa l’Italia e consolidano la missione del nostro paese orientata alla qualità e all’innovazione: un soft power che attraversa prodotti e territori e rappresenta un prezioso biglietto da visita. Un’infrastruttura necessaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Se l’Italia produce valore e lavoro puntando sulla cultura, sulla bellezza e sulla coesione, favorisce un’economia più a misura d’uomo e, anche per questo, più competitiva e più capace di futuro come affermiamo nel Manifesto di Assisi. Milano conferma il suo primato nella produzione culturale e nel design applicato alla manifattura come dimostra anche il recente successo del Super Salone del Mobile”.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo:Il sistema produttivo culturale e creativo rappresenta un motore irrinunciabile per il Paese e in particolare per il nostro territorio. Si tratta di un settore di attività che ha una capacità moltiplicativa del valore generato sia in termini economici che in termini sociali e coesivi. I soggetti che producono e promuovono cultura generano valore economico, alimentano legami all’interno della comunità, impiegano giovani e professionalità altamente specializzate. Soprattutto in questa fase storica abbiamo bisogno di più cultura, sia come asset e direzione di sviluppo, sia come capacità rielaborare senso condiviso e creare ponti tra memoria storica e nuove forme di linguaggio, capaci di offrire opportunità per la crescita delle persone.

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Focus Lombardia

Più di 22 miliardi di euro e 339,4 mila addetti collocano la Lombardia ai vertici del panorama culturale italiano. La grande area metropolitana di Milano è al primo posto nelle graduatorie provinciali per incidenza di ricchezza e occupazione prodotte, con il 9,7 e il 9,8%. Tra le province lombarde, spiccano i risultati di Monza-Brianza, dodicesima per valore aggiunto (+5,6%) e nona per occupazione (+6,3%). Como ventitreesima per valore aggiunto (+5,2%) e diciassettesima per occupazione (+6%); Lodi trentaduesima per valore aggiunto (+4,8%) e ventiseiesima per occupazione (+5,7%); Bergamo trentaquattresima per valore aggiunto (4,8%) e ventottesima per occupazione (5,6%); Lecco quarantaduesima per valore aggiunto (+4,5%) e trentanovesima per occupazione (+5,2%); Mantova quarantatreesima per valore aggiunto (+4,5%) e ventisettesima per occupazione (+5,7%); Varese quarantaquattresima per valore aggiunto (+4,4%) e trentacinquesima per occupazione (+5,3%); Brescia quarantasettesima per valore aggiunto (+4,3%) e quarantanovesima per occupazione (+4,9%); Cremona sessantesima per valore aggiunto (+3,9%) e cinquantacinquesima per occupazione (+4,6%); Pavia sessantatreesima per valore aggiunto (+3,9%) e cinquantottesima per occupazione (+4,6%); Sondrio ottantaquattresima per valore aggiunto (+3,4%) e ottantatreesima per occupazione (+3,9%). I dati della Lombardia del rapporto su moda, design, nuove tecnologie e realtà virtuale indicano un percorso chiaro per il nostro Paese: crescita, benessere e cultura devono essere ricompresi in un unico paradigma di sviluppo di cui possiamo divenire il modello nel mondo.

Io Sono Cultura permette di analizzare l’evoluzione della filiera in termini di produzione di ricchezza e creazione di posti di lavoro. Quel che emerge a prima vista è la maggior forza con cui gli effetti negativi della crisi sanitaria hanno interessato il sistema produttivo culturale e creativo. La ricchezza prodotta dalla filiera, infatti, si è ridotta del -8,1% contro il -7,2% medio nazionale; anche l’occupazione è scesa notevolmente, stante una variazione del -3,5% (-2,1% per l’intera economia italiana). In entrambi i casi, le attività core hanno sofferto maggiormente, con una contrazione che, rispettivamente, si è attestata al -9,3% e -4,8%.

Nonostante l’impatto della crisi, alcuni comparti culturali e creativi hanno comunque mostrato segnali di tenuta generale. In particolare, le attività di videogiochi e software, pur registrando una leggera riduzione degli occupati (-0,9%), hanno aumentato la ricchezza prodotta del +4,2%, anche per via della spinta al digitale e all’home entertainment che i vari lockdown succedutesi hanno prodotto. Al contrario, una crisi generalizzata sembra aver interessato le attività di valorizzazione del patrimonio storico e artistico e le performing arts, come noto duramente colpite dalle misure restrittive e di contenimento. Il comparto del Patrimonio storico e artistico ha registrato una contrazione del -19,0% relativamente alla ricchezza prodotta e del -11,2% in termini occupazionali; peggio ancora per le performing arts, rispettivamente scese del -26,3% e del -11,9%.

Nonostante il difficile anno trascorso, la filiera culturale e creativa si conferma comunque centrale all’interno delle specializzazioni produttive nazionali, grazie a 84,6 miliardi di euro di valore aggiunto prodotti e poco meno di 1,5 milioni di persone occupate; valori che, rispettivamente, incidono per il 5,7% e 5,9% di quanto complessivamente espresso dall’intera economia italiana e una capacità moltiplicativa pari a 1,8 (per un euro prodotto se ne generano 1,8 nel resto dell’economia) che sale a 2,0 per il patrimonio storico e artistico e a 2,2 per le industrie creative.

Complessivamente il Sistema Produttivo Culturale e Creativo evidenzia un moltiplicatore per il 2020 pari a 1,8. L’intera filiera culturale costituita ha quindi un valore aggiunto di 239,8 miliardi di euro (84,6 mld + 155,2 mld).

Il rapporto completo è disponibile QUI

 

Presentati i Progetti Emblematici 2021 selezionati nei mesi scorsi da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per la provincia di Cremona, iniziative di altissimo valore sociale a cui sono destinati complessivamente 8 milioni di euro, 5 milioni di euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, altri 3 milioni da Regione Lombardia. 
Una tappa importante per il territorio cremonese che potrà avvalersi di sette progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, capaci di affrontare problemi specifici di un territorio, sperimentando politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. 

Insieme alle principali autorità del territorio, Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo e (in video conferenza) Davide Carlo Caparini, Assessore al Bilancio e Finanza Regione Lombardia, hanno presenziato a un incontro aperto alla comunità per raccontare i progetti selezionati che, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, mirano a un concreto cambiamento del benessere della comunità. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento. 

Ogni anno Fondazione Cariplo destina a tre territori provinciali la somma € 5.000.000 per il sostegno di iniziative che hanno le caratteristiche di Interventi Emblematici.  Regione Lombardia, a sua volta, attiva risorse con lo stesso fine. Fondamentale il supporto della Fondazione comunitaria, antenna dei bisogni del territorio, in grado di garantire un aiuto nella selezione dei progetti maggiormente rispondenti alle necessità locali.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i progetti:

  • Associazione Atletica Interflumina di Casalmaggiore: progetto "Sport inclusione a Cascina Santa Maria dell'Argine", contributo di 1 milione di euro per il recupero della cascina da adibire ad agri-ostello per promuovere iniziative di educazione motoria e allo sport inclusive ed un turismo responsabile. 
  • Comune di Cremona: progetto "Casa Grasselli – Il Palazzo della musica: poli e proposte culturali per una Città creativa", contributo di 1,5 milioni di euro per creare un polo di produzione culturale, musicale ed artistica, con aumento dell’offerta formativa e attrazione di talenti, consolidamento della formazione musicale cittadina a più livelli, coordinamento con il Museo del Violino.
  • Associazione Occhi Azzurri di Cremona: progetto "CR2" contributo di un milione di euro per la realizzazione di un centro riabilitativo innovativo e sperimentale (medico-riabilitativo, socio-educativo e culturale).
  • Comune di Crema: progetto "EX.O. Hub dell'Innovazione Ex Olivetti", contributo di un milione di euro per il rilancio del sito ex Olivetti quale centro universitario di alta formazione e ricerca a valenza internazionale.
  • Diocesi di Cremona: completamento del Museo Diocesano e per la realizzazione del Polo museale/Parco culturale della Diocesi di Cremona, contributo di 1 milione di euro per rendere migliorare la fruibilità del Palazzo Vescovile da parte dei visitatori e renderlo un luogo di cultura e conoscenza, di memoria storica e di valorizzazione delle radici spirituali della collettività.
  • Istituto Ospedaliero di Sospiro onlus: progetto "Centro Nazionale per il trattamento delle Psicopatologie nell'Autismo e nelle Disabilità Intellettive", contributo di 1,5 milioni di euro per l’assistenza a persone sia in età evolutiva che adulte.
  • Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio: progetto "Adda e Serio, un territorio da scoprire con Brezza", contributo di 1 milione di euro per rafforzare i collegamenti del sistema di mobilità dolce, in unione con la navigabilità dell’Adda, in modo da creare una rete capillare di fruizione sostenibile.

Attraverso i progetti Emblematici Maggiori la Fondazione Cariplo vuole offrire un’occasione concreta di promozione delle comunità, stimolando la collaborazione tra soggetti e individuando progetti di ampio respiro che possano interpretare le esigenze e le vocazioni del territorio di Cremona. I progetti selezionati dalla Fondazione agiscono nel campo dell’inclusione sociale, della ricerca, dell’arte e della cultura, delle nuove forme di partecipazione culturale e della sostenibilità ambientale.  L’importante dotazione di risorse dei progetti emblematici deve sempre essere investita con l’obiettivo di creare opportunità e valore in modo duraturo per il futuro delle persone e dei territori” ha detto Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo. 

Regione Lombardia – ha spiegato Davide Caparini, Assessore regionale al Bilancio e Finanza rivolge da sempre la massima attenzione allo sviluppo economico e sociale dei territori. Il Presidente Attilio Fontana con tutta la giunta ha preso l’impegno con i cittadini fin dall’elezione di valorizzare il patrimonio complessivo di tutte le province lombarde. La nostra azione è concentrata nell’offerta di vere opportunità nei principali ambiti della società lombarda, quali infrastrutture, cultura, turismo e nell’insieme lo sviluppo economico e sociale della Lombardia. I nostri obiettivi trovano perfetta espressione nell’importante e per molti versi preziosa collaborazione con Fondazione Cariplo, che si è concretizzata nei “Progetti Emblematici”. Oggi, parliamo di Cremona e della sua provincia, straordinario patrimonio della Lombardia che sarà ulteriormente valorizzato e fatto conoscere con i progetti che verranno realizzati grazie anche ai finanziamenti assegnati dalla Giunta Fontana. Guardando al futuro – conclude l’assessore Caparini – confermo il massimo impegno da parte di Regione a portare avanti progetti ed interventi come questi per rendere la Lombardia ancor più attrattiva e competitiva a livello internazionale.”

Franco Verdi, membro Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, rappresentante del territorio di Cremona: “Siamo convinti del fatto che queste iniziative avranno delle ricadute di alto livello dal punto di vista progettuale; ancora una volta il territorio di Cremona ha saputo esprimere idee concrete che toccano i diversi ambiti di intervento di Fondazione Cariplo. Lo ha fatto con proposte che premiano diversi luoghi del nostro territorio, così da agire in più parti e portare azioni e risorse distribuite a livello geografico".

Cesare Macconi, Presidente della Fondazione Comunitarie di Cremona: “A nome della Fondazione comunitaria della provincia di Cremona esprimo il mio plauso per la capacità progettuale espressa dalle proposte; siamo particolarmente soddisfatti per il risultato dell'assegnazione dei fondi ai progetti emblematici cremonesi: i progetti interessano tutto il territorio della Provincia e sono incardinati su tutti gli ambiti di intervento proposti sia da Fondazione Cariplo che dalla Fondazione Comunitaria: un’attenzione particolare è mostrata verso la cultura, il recupero di beni storici, l'accompagnamento della fragilità , la salvaguardia dei beni ambientali".

Paolo Mirko Signoroni, Presidente Provincia Cremona: "Gli interventi che abbiamo vagliato ed approvato sono caratterizzati da un alto grado di complessità dando risposte a questioni specifiche di un territorio, con interventi volti all’innovazione nelle varie sfere dell’agire umano in differenti settori: sociale, culturale, scientifico, economico ed ambientale. Tanti i progetti presentati ed ognuno con specificità meritevoli: questo testimonia un forte dinamismo progettuale locale, che ha evidenziato come attenzione al sociale ed all’economia vadano di pari passo, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile globale, così come la stessa Agenda 2030 ci chiede. Questi finanziamenti sono un volàno che rilanciano la strategicità territoriale, rafforzando l’inclusione ed accrescendo il valore economico e la ricerca della nostra provincia, al servizio delle future generazioni". 

earthshot prize william

Nella notte di domenica il Principe William ha annunciato che la Città di Milano, con il progetto della Food policy degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare, è vincitrice della prima edizione del prestigioso premio internazionale Earthshot Prize sulle migliori soluzioni per proteggere l'ambiente. Un mese fa era arrivato l’annuncio di essere tra i 15 finalisti nella sezione “un mondo senza sprechi” e ieri in collegamento su BBC e Discovery Channel il Principe William ha svelato i vincitori, dopo la valutazione di un comitato di esperti internazionale che ha scelto Milano tra 750 iniziative candidate da tutto il mondo. Insieme a Milano nelle altre quattro categorie del premio sono risultati vincitori: dalla Repubblica della Costa Rica per la protezione delle foreste, dall’India per la riduzione delle emissioni dei fumi in aria, da Berlino per lo sviluppo di tecnologie ad idrogeno per la produzione energetica e dalle Bahamas per la difesa delle barriere coralline. A Milano la BBC ha preparato un collegamento con Londra da una terrazza con vista Duomo, al quale ha preso parte la Vicesindaco Anna Scavuzzo, con rappresentanti di tutti i partner che rendono vivo questo progetto. Per celebrare i vincitori della prima edizione del premio Londra si è tinta di verde per tutta la settimana illuminando con il colore rappresentativo dell’ambiente Buckingham Palace, il London Eye e Piccadilly Circus mentre l’annuncio è arrivato per la voce di Emma Thompson. 

Il premio di un milione di sterline verrà utilizzato per potenziare sempre più questi Hub, aprirne di nuovi, garantendone la sostenibilità sul lungo periodo e replicare questa virtuosa buona pratica nella rete delle città che lavorano con Milano sulle food policy, partendo dalla rete delle città di C40 e del Milan Urban Food Policy Pact.  

Vincere l'Earthshot prize è il riconoscimento di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto l'intera città: grazie al Comune e a tante realtà del Terzo settore, delle università, della Grande Distribuzione e della filantropia operative sul territorio, oggi Milano ha 3 Hub di quartiere a Isola (2019), Lambrate (2020) e al Gallaratese (2021). 

Il progetto è nato da un'alleanza, nel 2017, tra Comune di Milano, Politecnico di Milano, Assolombarda, Fondazione Cariplo e il Programma QuBì. La realizzazione del primo Hub ha poi coinvolto Banco alimentare della Lombardia e ha permesso di salvare oltre 10 tonnellate di cibo al mese, assicurando in un anno un flusso di 260.000 pasti equivalenti, che hanno raggiunto 3.800 persone, grazie al contributo di 20 supermercati, 4 mense aziendali e 24 enti del Terzo settore. 

A seguire, è stato avviato l'Hub di Lambrate, subito dopo il primo lockdown nella primavera 2020, gestito sempre da Banco alimentare della Lombardia in uno spazio messo a disposizione da AVIS Milano e con il contributo di BCC Milano. Il terzo Hub, al Gallaratese, è gestito da Terre des hommes con il contributo di Fondazione Milan. 

Il prossimo, in fase di progettazione, sarà l'Hub di quartiere contro lo spreco alimentare del Corvetto, con la gestione del Banco Alimentare della Lombardia e il contributo della Fondazione SNAM; mentre per aprirne un quinto il Comune di Milano ha recentemente avviato il tavolo di coprogettazione per l’Hub del Centro con l’Associazione IBVA e con il contributo di BCC Milano. 

Il progetto coinvolge importanti insegne della grande distribuzione tra cui Lidl Italia, Esselunga, Carrefour, NaturaSi, Erbert, Coop Lombardia, Il Gigante, Bennet, Penny Market con il supporto di Number1 Logistics Group che ha fornito i furgoni per gli Hub di Isola e Lambrate. Con Fondazione Cariplo e SogeMi il Comune di Milano ha inoltre lanciato l'iniziativa Foody zero sprechi per replicare il modello degli hub anche all'Ortomercato e recuperare il cibo fresco insieme a Banco alimentare della Lombardia, Recup, Croce rossa sud milanese, Università degli studi di Milano e molti altri partner in supporto.

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Si è insediato il nuovo CdA della Fondazione Housing Sociale, che ha eletto Alberto Fontana nuovo presidente. La Fondazione è nata nel 2004 sotto l’impulso di Fondazione Cariplo per rispondere alla crescente emergenza abitativa, attraverso la promozione di iniziative che, congiuntamente all’offerta di alloggi a canoni calmierati, favorissero la rigenerazione di territori da recuperare e la nascita di comunità attive e coese. Oggi FHS è attiva come promotore del modello di housing sociale collaborativo in Italia e in qualità di advisor dei fondi e dei soggetti che investono nel settore: fornisce assistenza nella progettazione degli interventi, nella pianificazione urbanistica e architettonica, nella definizione dei piani economici e finanziari, nel design dei servizi e del welfare abitativo e nel community development.

I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione sono: Alberto Fontana (Presidente), Vincenzo De Stasio, Francesca Paini, Domenico Giannini, Yuri Santagostino, Marco Gerevini, Luisa Ingaramo e Daniele Chiavari. Il Collegio sindacale è composto da Flavio Pizzini, Silvia Faccini, Silvio Rossini.

“La nomina alla presidenza della Fondazione Housing Sociale è motivo di grande onore per me», ha commentato il neopresidente Alberto Fontana. «Il tema dell’abitare sostenibile costituisce un tassello fondamentale per l’attuazione delle migliori politiche di welfare e la riqualificazione delle nostre città. Rappresenta, infatti, il primo passo per favorire lo sviluppo inclusivo della persona nella propria autonomia e come parte integrante della comunità in cui vive, contribuendo ad abbattere le barriere della fragilità economica e sociale e delle diverse forme di disabilità. Si tratta di sfide sempre più attuali e necessarie per le politiche pubbliche e per il Terzo Settore, che la Fondazione Housing Sociale ha sposato sin dalla nascita. Mi auguro vivamente che insieme al nuovo Consiglio di amministrazione possiamo continuare a percorrere la strada virtuosa tracciata dal presidente e dai consiglieri uscenti.”

Chi è il presidente Fontana

Alberto Fontana è da oltre trenta anni impegnato nel Terzo settore ed è diventato nel tempo uno dei suoi riferimenti, con una professionalità orientata ai temi della disabilità, della sussidiarietà e della sanità. È da sempre impegnato al fianco dei pazienti e delle loro famiglie per la difesa dei diritti delle persone con disabilità.

È stato membro della Commissione Centrale di Beneficenza e Coordinatore della Commissione Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo.

On line il nuovo bando “Networking, ricerca e formazione sulla Sindrome Post‐ Covid” con scadenza il prossimo 15 dicembre e con risorse pari a 2 milioni di euro, alla ricerca di progetti multidisciplinari volti alla generazione e alla diffusione della conoscenza sul Long-Covid con un approccio innovativo in linea con gli indirizzi previsti nel PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Ripartire dalla Medicina del territorio come chiave di volta di un sistema che sia a livello nazionale che locale possa favorire lo sviluppo di capacità, competenze e modelli stimolando gli attori del sistema sanitario a lavorare su progettualità condivise con valore di best practice.

Mentre i dati dei nuovi contagi Covid-19 appaiono in diminuzione e verso una stabilizzazione, complice l’imponente campagna vaccinale che tocca la soglia di copertura del 70% della popolazione italiana, l’attenzione si concentra sempre più sui pazienti che hanno contratto l’infezione da Sars-Cov-2 che, seppur in presenza di esami negativi che ricercano la presenza del virus da poche settimane a quattro-sei mesi, presentano sintomatologie di varia natura e che necessitano di assistenza sanitaria anche a distanza di settimane o mesi dalla negatività al test antigenico.

Si tratta dei cosiddetti malati Long-Covid, un insieme di patologie estremamente vario: si va dalle vertigini a mal di testa, da difficoltà del sonno al respiro corto, ma anche palpitazioni e battito irregolare sino a sintomi neurologici quali ansia, stress, ipersudorazione ed ancora disturbi gastrointestinali, eritemi cutanei, dolori muscolari sino a problemi di carattere renale e disordini ematologici.

Ad oggi, però, le informazioni e la ricerca su questo versante risultano ancora frammentarie e insufficienti per assicurare una risposta coordinata da parte dei sistemi sanitari nazionali per le migliaia di soggetti costretti a condizioni fortemente invalidanti e che necessitano di percorsi riabilitativi adeguati.

La scelta di Fondazione Cariplo si fonda sulla necessità di far circolare le conoscenze in modo rapido e capillare e sulla consapevolezza che la sindrome potrà essere compresa e affrontata efficacemente solo grazie ad una risposta corale, capace di mettere a fattor comune dati e conoscenze e valorizzando il contributo dei diversi attori. Inoltre l’avvio di progettualità su questo tema offre nuove opportunità per sperimentare modelli di intervento replicabili ad altre affezioni e sviluppare competenze utili per affrontare le sfide future del sistema sanitario.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: Lavorare insieme, per lo stesso obbiettivo e creare conoscenza condivisa: questi sono stati i fattori determinanti per contrastare la pandemia nella sua fase emergenziale e lo sono ancora oggi per affrontare le conseguenze di lungo periodo sulla salute delle persone affette da sindrome post Covid. Con questo nuovo bando la Fondazione Cariplo intende promuovere formazione di reti tra le organizzazioni dell’ecosistema sanitario per migliorare l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone e ampliare il patrimonio di conoscenza sul tema.

Tra gli obiettivi strategici 2021 infatti Fondazione Cariplo si è posta la costruzione di un patrimonio di conoscenze multidisciplinari a vantaggio del benessere e dello sviluppo socio-economico delle comunità. Riuscire a creare una risposta a questioni di natura socioassistenziale attraverso un elevato impatto formativo sulle figure professionali coinvolte, che possa garantire la sostenibilità dei modelli sviluppati e la loro replicabilità sia a vantaggio della cura di altre patologie sia rispetto alla possibilità di estendere l’esperienza ad altri contesti territoriali, è il primo passo da compiere per tornare ad una medicina per tutti, in un mondo dove la globalizzazione, ormai appare chiaro, riguarda anche e soprattutto la salute. 

Per affrontare la grave situazione di emergenza sanitaria, Fondazione Cariplo è scesa immediatamente in campo con uno straordinario impegno di risorse. Molte le iniziative attivate da marzo 2020 per sostenere le organizzazioni e gli enti nei territori colpiti, dai fondi di comunità per aiutare le persone in difficoltà, al Bando con Regione Lombardia e Fondazione Veronesi per far progredire la nostra conoscenza della SARS‐CoV‐2, al ponte aereo umanitario Cina/Italia per accelerare l'afflusso da Pechino di materiale medico-sanitario urgente, al progetto Qubì per aiutare le persone in forte difficoltà economica, alla partecipazione al Fondo di garanzia delle Fondazioni (5 milioni di euro) istituito da Acri. Con il nuovo Bando Networking, ricerca e formazione sulla Sindrome Post‐ Covid, Cariplo mantiene l’impegno nella Ricerca scientifica: dal 1991, nei suoi trent’anni di attività, infatti l’ente filantropico ha sostenuto 2.400 progetti di ricerca scientifica donando oltre 538 milioni di euro.

 

Dopo i primi due territori di Brescia e della Brianza Ovest, che hanno varato le proprie Strategie di Transizione Climatica lo scorso luglio, è ora la volta dei territori di Bergamo e Mantova.

Nell’ambito del progetto “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima” Fondazione Cariplo sostiene infatti questi quattro territori, selezionati nell’ambito della call for ideas “Strategia Clima” nei mesi scorsi. Quattro alleanze territoriali (Comune di Brescia, Brianza Ovest, Bergamo, Mantova), 24 soggetti tra enti pubblici, enti del terzo settore e parchi, impegnati nella realizzazione di una Strategia di Transizione Climatica, con un budget complessivo di 22 milioni di € di cui 5 milioni da parte di Fondazione Cariplo, 4 dalla collaborazione con Regione Lombardia e 13 milioni di € da parte dei territori.

Le città e gli enti locali dovranno sempre di più sia mettere in campo sia azioni di adattamento agli effetti – a volte catastrofici – del cambiamento climatico, sia contribuire attivamente alla decarbonizzazione: in questo senso questi quattro si sono impegnati in specifiche Strategie di Transizione Climatica per diventare più resilienti, interconnessi e collaborativi: verranno infatti revisionati gli strumenti urbanistici, realizzati interventi di adattamento e mitigazione a scala locale, di capacity building della pubblica amministrazione, di sensibilizzazione della cittadinanza e verranno eseguiti monitoraggi climatici.

Il 2 luglio scorso sono state presentate le Strategie di Transizione Climatica elaborate dai primi due territori, mentre l'appuntamento con Bergamo e Mantova è per il prossimo 21 ottobre, sempre con un evento in streaming online sul sito di Fondazione Cariplo dalle 10.30 alle 12.30.

PROGRAMMA

Saluti introduttivi
Claudia Sorlini Vicepresidente Fondazione Cariplo
Raffaele Cattaneo Assessore all’ambiente e clima  Regione Lombardia

Alberi e foreste: nature based solutions per la mitigazione e l'adattamento dei territori
Giorgio Vacchiano – Università degli Studi di Milano

La Call for ideas Strategia Clima
Federico Beffa, Paolo Siccardi – Fondazione Cariplo

La Strategia di Transizione Climatica del territorio di Bergamo
Stefano Zenoni Assessore all’ambiente e alla mobilità – Comune di Bergamo
Dario Kian U.O. Presidio alle politiche attive forestali e montane di ERSAF Lombardia – Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste

La Strategia di Transizione Climatica del territorio di Mantova
Adriana Nepote Assessore all’università e ricerca e all’innovazione – Comune di Mantova
Cinzia De Simone Direttrice – Parco del Mincio

Modera M. Cristina Ceresa (giornalista – GreenPlanner)

CLICCA QUI PER PARTECIPARE ALL'EVENTO: https://bit.ly/AlleanzeperilclimaBG_MN

 

È scomparsa improvvisamente Giovanna Alquati che ha condiviso un periodo importante di Fondazione Cariplo durante il mandato della Commissione Centrale di Beneficenza 2013-2019. Era stata insegnante e dirigente scolastica: chi la conosceva bene sa che stando in mezzo alla gente, ai ragazzi, alle famiglie, si è sempre prodigata per dare una soluzione ai mille problemi che quotidianamente si trovava di fronte, con un amore innato per i ragazzi, gli studenti.

In Fondazione Cariplo, era approdata nel 2013 come membro della Commissione Centrale di Beneficenza, in rappresentanza del territorio di Lodi. Aveva portato la sua competenza, il suo impegno, la sua energia e il suo sorriso nei gruppi di lavoro della Fondazione, nelle Sottocommissioni Ambiente e Servizi alla Persona. Era Vicepresidente della Fondazione Comunitaria di Lodi, e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Social Venture – Giordano dell’Amore. Con il suo modo attento, la sua spiccata curiosità, la voglia di approfondire, ha saputo portare in ognuno di questi impegni un contributo importante. In un momento così doloroso, Fondazione Cariplo vuole ricordare la cultura, l’intelligenza, la sensibilità e il garbo che ci offerto, con semplicità.

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È per noi un privilegio ospitare, insieme a F20, un momento di riflessione e confronto su un tema così prioritario. Ringrazio il Ministro Giovannini per le sue parole, che ci aiutano a mettere a fuoco la sfida che ci troviamo a fronteggiare.

Il tema di oggi mi permette di sottolineare quelli che per Fondazione Cariplo sono aspetti cruciali della crisi climatica e della transizione verde: una transizione che sia giusta e un’azione che parta dal coinvolgimento delle nostre comunità.

I dati del 6° rapporto IPCC mostrano come nemmeno la riduzione del 7% delle emissioni di CO2 durante la pandemia abbia potuto ridurre la concentrazione di CO2 nell'atmosfera, e rendono innegabile la necessità di intraprendere azioni durature e strutturali per affrontare il cambiamento climatico.

Queste azioni, tuttavia, devono essere giuste. Dentro a questo momento di grande trasformazione, che ci vede immersi in una rivoluzione digitale, dobbiamo chiederci come costruire una transizione ecologica che si prefiguri gli impatti sociali che inevitabilmente emergeranno. È proprio per attuare realmente una vera transizione che dobbiamo tenere conto del suo impatto sociale, perché se non è sostenibile sotto tutti gli aspetti non sarà né giusta né realizzabile.

Una transizione giusta deve tener conto delle innegabili differenze nei modi in cui il cambiamento climatico e la transizione verde impattano i diversi settori della nostra società: la relazione tra le disuguaglianze sociali e il cambiamento climatico emerge infatti in modo trasversale anche all'interno di paesi come l'Italia.

Povertà e cambiamento climatico agiscono in un circolo vizioso: le disuguaglianze fanno sì che i gruppi svantaggiati siano colpiti in modo sproporzionato dagli effetti negativi del cambiamento climatico, esacerbandone le fragilità e propagandole ulteriormente. Quindi non solo gli effetti del cambiamento climatico avranno un impatto più rapido e più intenso sui gruppi svantaggiati, ma ne creeranno di nuovi. Infatti, la Banca Mondiale stima che senza azioni immediate, il cambiamento climatico potrebbe spingere 120 milioni di persone in più in uno stato di povertà entro il 2030. Questo non è vero solo nei paesi in via di sviluppo, ma è una realtà in tutto il mondo, come dimostrato da ricerche pubblicate su Nature e dal dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite.

Nel progettare e implementare la transizione verde dobbiamo quindi tenere a mente questa relazione e favorire un cambiamento che non escluda i più fragili, verificando che le soluzioni che progettiamo non abbiano l'effetto di esacerbare il loro svantaggio. Un esempio è quello della povertà energetica, che è spesso legata ad un basso reddito e colpisce 2,3 milioni di famiglie in tutta Italia. Dall'inizio del 2021, c'è stato un aumento del 514% degli interventi per aumentare l'efficienza energetica nel nostro paese. Tuttavia, quegli interventi hanno interessato solo le famiglie più ricche, procedendo molto lentamente nell'edilizia pubblica e nelle zone più povere delle nostre città.

La transizione verde può essere un incredibile catalizzatore per ridurre le disuguaglianze profondamente radicate e contribuire ad affrontare i problemi della società. Questo potenziale può essere realizzato solo se la transizione mette l'agenda sociale in primo piano e soprattutto se è pensata CON e PER le nostre comunità. Inoltre, dobbiamo agire creando alleanze tra le nostre comunità, perché solo la creazione di reti di cooperazione può permettere di intraprendere azioni significative. Questo modello è al centro del progetto F2C Fondazione Cariplo per il Clima e della sua Call Strategia Clima. Il progetto ha iniziato il suo lavoro in quattro città (Bergamo, Brescia, Brianza Ovest e Mantova), concentrandosi sulla creazione di un'alleanza tra pubblico, parchi e terzo settore con un approccio molto concreto fatto di adattamento, mitigazione e revisione degli strumenti urbanistici. Questo è solo un esempio di come un approccio inclusivo nella transizione verde e l'attenzione a unire le nostre comunità possano diventare sistemici per chi affronta il cambiamento climatico e di come le nostre Fondazioni possano essere attori cruciali in questo processo.

Ringrazio Fondazione Unipolis, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione di Comunità di Messina – partner italiani di F20 e di questa iniziativa, e ringrazio anche ASviS, Assifero e ACRI per il loro supporto.

Auguro a tutti buon lavoro.

Ogni anno Fondazione Cariplo e le 16 fondazioni di comunità Cariplo realizzano in media 3400 progetti sul territorio. Per portare l’attenzione sul ruolo di chi svolge attività filantropica si celebra il 1° ottobre la Giornata Europea delle Fondazioni. L’edizione di quest’anno si arricchisce di un’iniziativa che verrà realizzata contemporaneamente in 120 luoghi in Italia, grazie a “Non sono un murales – Segni di comunità”, la proposta di ACRI, l’associazione che riunisce in Italia le 86 fondazioni di origine bancaria; un evento diffuso che vedrà coinvolte diverse comunità nella realizzazione di un’opera d’arte corale riproducendo un murales creato per l’occasione dallo street artist LDB. L’opera rappresenta una mamma che allaccia le scarpe ad un bimbo e rappresenta la ripartenza insieme, aiutando i più piccoli, i più deboli.

All’iniziativa hanno aderito Fondazione di Comunità Milano, Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione della Comunità di Monza e BrianzaFondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione della Comunità Mantovana, Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio-Ossola.

Le sei fondazioni di comunità raccontano con sei murales storie di riscatto e di creatività, di aggregazione e di solidarietà, di coloro che si prendono cura della propria città e dei suoi abitanti. Un modo nuovo per parlare del territorio e delle comunità, un segno di condivisione e di partecipazione attiva, un’occasione per riappropriarsi degli spazi comunitari, tornare a progettare insieme e – pur rispettando tutte le regole di sicurezza – ricominciare a condividere idee e pratiche di cura del bene comune.

Il ruolo della filantropia

La vera sfida per chi fa filantropia, oggi, è saper leggere la realtà e i suoi cambiamenti per generare valore per le comunitàVicino alle persone, sostenendo chi opera sul territorio e chi sperimenta nuovi modi di costruire coesione e inclusione sociale; contrastare le disuguaglianze perché tutti possano avere accesso alle stesse opportunità; sostenere la ricerca e l’innovazione continua per generare conoscenza condivisa e crescita, portando benefici per la salute di tutti. Favorire l’educazione in un contesto in profondo mutamento, caratterizzato dall’accelerazione dettata dalla digitalizzazione, che rischia di lasciare indietro chi non ha accesso, producendo un nuovo tipo di povertà. Questo è ciò che caratterizza l’attività delle fondazioni e lo sguardo con cui guarda ai prossimi anni.

In 30 anni Fondazione Cariplo ha contribuito ad oltre 35mila progetti nel campo dell’Arte e Cultura, per l’Ambiente, per la Ricerca Scientifica e per il Sociale, mettendo a disposizione di queste iniziative  3,5 miliardi di euro.

In questo quadro, Fondazione di Comunità di Milano ha sostenuto 289 progetti locali con un forte impatto sulle comunità di Milano e dei 56 Comuni metropolitani in cui opera, erogando oltre 28,6 milioni di euro nei suoi primi due anni di attività.

Con una capacità di raccolta fondi di oltre 38,8 milioni di euro, nel biennio 2019/2020 la Fondazione di Comunità di Milano ha attivato bandi e progetti alimentati da risorse proprie e da raccolte fondi che hanno avuto un’importante ricaduta sociale a favore delle fasce più deboli e vulnerabili delle comunità locali, oltre ad offrire, durante la pandemia, un fondamentale sostegno a interventi di contrasto all’emergenza sanitaria a fianco di enti e singoli cittadini impegnati nella lotta al virus.

Lo spazio Zumbimbi, scelto per il murales, è un luogo emblematico dell’impegno della Fondazione di Comunità Milano. L’intervento “Zumbimbi” ha garantito l’accoglienza e l’assistenza a bambini soli, i cui genitori erano ospedalizzati a causa del Covid. Realizzato dall'associazione La Cordata rientra infatti nell’iniziativa #MilanoAiuta nelle prime fasi della pandemia, nella consapevolezza che l’emergenza sociale avrebbe affiancato l’emergenza sanitaria e colpito le fasce più fragili della comunità. Con queste motivazione Fondazione di Comunità Milano ha costituito il Fondo Solidale #MilanoAiuta che, in due mesi, ha raccolto oltre 1,4 milioni di euro grazie a 1.000 donatori. Il Fondo ha permesso di sostenere 74 progetti di contrasto all’emergenza sociale,  potenziando gli interventi di prossimità e di assistenza a beneficio di persone e famiglie fragili (anziani soli, malati, disabili, bambini). 

La giornata delle Fondazioni è un’opportunità per accendere un faro su questo luogo simbolo della pandemia, in cui si è creata una rete solidale che ha visto impegnate  La Cordata, Emergency, Diaconia Valdese, supportate da Fondazione di Comunità Milano, affiancata da Fondazione Cariplo e Comune di Milano per portare cura e accoglienza a bambini in difficoltà. Qui il murales è stato realizzato dai  ragazzi del Creative Lab e alcuni Minori stranieri non accompagnati accolti all'interno delle strutture del servizio Saltatempo de La Cordata.

  

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