È stato presentato il nuovo “Osservatorio ERS” promosso da Compagnia delle Opere, Confcooperative Habitat, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Welfare Ambrosiano, Fondazione Cariplo, Legacoop Lombardia, Redo SGR, con la collaborazione di Nomisma.

A seguito della illustrazione dei dati del primo monitoraggio “Milano Inclusiva” avvenuta lo scorso febbraio prende vita il nuovo Osservatorio per volontà di diversi soggetti attivi nella città di Milano i quali – mantenendo ognuno la propria autonomia – hanno deciso di coordinare la loro visione rispetto al tema centrale dell’abitare a Milano e nello specifico delle abitazioni accessibili a basso costo.

Una volontà che prende a modello il tavolo “C’è Milano da fare” che riunisce Associazioni di Costruttori, Operatori di Mercato, Cooperative e Ordini Professionali.

“Osservatorio ERS” si pone l’obiettivo di monitorare l’impatto delle politiche abitative che regolamentano la produzione di edilizia in locazione a basso costo e vuole offrire la propria collaborazione alle Istituzioni locali – nel pieno rispetto delle differenze di ruolo – riguardo la necessaria – e non più improcrastinabile – revisione di alcuni atti necessari che regolano la materia, in particolare la delibera 42/2010 la quale, a undici anni di distanza, necessita di un adeguamento rispetto alle nuove esigenze.

Inoltre, “Osservatorio ERS” punta ad avviare un’interlocuzione e una riflessione con le realtà impegnate sul fronte ERP – Aler e MM – per realizzare una nuova visione di riqualificazione dei quartieri che veda il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di realizzare luoghi accoglienti, vivibili promuovendo territori senza più una presenza abitativa monofunzionale con il rischio – indiretto – di creare quartieri “ghetto”.

Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo: “Il tema della casa e dell’abitare racchiude in sé sfide molto ampie e contemporanee, che diventano acute specialmente nei grandi centri urbani. Il problema abitativo è profondamente legato alla trasformazione della società, alla crescita delle diseguaglianze, allo sviluppo urbano e alla sostenibilità ambientale del territorio. L’azione di Fondazione Cariplo e di Fondazione Housing Sociale ha come obbiettivo quello di sviluppare modelli innovativi per rispondere alla crescente emergenza abitativa attraverso la promozione di iniziative di housing sociale e favorire la nascita di comunità resilienti e solidali”.

Nuova linfa per promuovere e sostenere la ricerca scientifica di eccellenza e portare innovazioni al comparto agroalimentare italiano. Con la volontà di incentivare la ripresa di un settore cardine dell’economia del nostro Paese. Su questi presupposti si è costituita il 25 maggio una nuova associazione di Fondazioni di origine bancaria, enti no profit, per dare forza e ampliare le attività di AGERAGroalimentare E Ricerca. Si tratta del più grande progetto filantropico europeo creato dalle Fondazioni per il supporto alla ricerca e partito nel 2008 in seno alla Commissione Ricerca di ACRI, l’organizzazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa.

La nuova associazione è nata sotto la spinta propulsiva di Fondazione Cariplo, riconfermata capofila, e ne fanno parte Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione CRC, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione CON IL SUD e Fondazione Cariparma.

Con una dotazione finanziaria che supera i 5 milioni di euro, saranno sostenuti progetti di ricerca scientifica, selezionati tramite bandi pubblici, per rispondere ai fabbisogni di innovazione del settore e del territorio nazionale, con una grande novità: la realizzazione di un piano di trasferimento delle conoscenze ottenute dai progetti sostenuti da AGER o generate in altri contesti di ricerca. Il tutto per favorire un’applicazione rapida delle nuove tecnologie da parte degli operatori nazionali e per sostenere la ripresa economica post pandemia.  

«Con il nuovo finanziamento di AGER, vogliamo rafforzare la collaborazione tra Fondazioni, Istituzioni e mondo della ricerca, in un settore cruciale per la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro Paese» Con queste parole Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, ha salutato la nuova associazione e aggiunge: «Dal settore agroalimentare dipendono: la tutela della salute e della sicurezza alimentare, il contrasto al cambiamento climatico, la salvaguardia del territorio, tutti elementi chiave per costruire il futuro delle nostre comunità. Dal 2008 ad oggi sono stati oltre 170 i gruppi di ricerca attivati a livello nazionale e oltre 500 i giovani ricercatori coinvolti in percorsi formativi altamente professionalizzanti, che hanno migliorato i processi produttivi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative e favorito la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole. Ci auguriamo che AGER possa continuare a promuovere conoscenza condivisa valorizzando il talento».

Grazie alle nuove risorse, sarà possibile potenziare lo sviluppo delle aree agricole e aumentare la competitività del settore primario. Le conoscenze e le innovazioni frutto delle ricerche permetteranno di traghettare la nostra agricoltura verso un nuovo modello resiliente e in grado di coniugare qualità e salubrità delle produzioni con la sostenibilità economica e ambientale.

In linea con lo spirito filantropico delle Fondazioni, AGER rafforzerà l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione con iniziative di public engagement promuovendo la partecipazione attiva degli attori della filiera agroalimentare e dei cittadini, dando vita a community di persone a cui sta a cuore il progresso sociale ed economico del nostro Paese.

Con la nuova Associazione, la terza nella storia di AGER, salgono a diciotto le Fondazioni che dal 2008 stanno sostenendo la ricerca scientifica a beneficio dell’agroalimentare made in Italy.  

Il cantiere di lavoro è aperto: dopo l’estate saranno definiti in dettaglio i settori di intervento e sarà programmata la prima uscita dei bandi.

Fondazione Cariplo amplia la propria strategia sul patrimonio architettonico al tema della riqualificazione degli edifici dismessi attraverso nuovi usi e funzioni culturali, proponendo un bando, senza scadenza, “Spazi in trasformazione”. Con un budget complessivo di 3,5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere proposte di riuso transitorio di spazi abbandonati o sottoutilizzati, ossia la sperimentazione di funzioni d’uso innovative a base culturale individuate attraverso processi di ascolto delle comunità di riferimento destinando tempo e risorse prioritariamente alle azioni immateriali di progettazione e gestione.

Il bando chiede agli enti di strutturare i progetti in due fasi:

  • “SPERIMENTAZIONE” intesa come individuazione di funzioni e usi innovativi e flessibili a base culturale, per testarne l’efficacia e l’impatto sul territorio;
  • “SVILUPPO”, per rivedere eventualmente le ipotesi d’uso iniziali, se inefficaci, e consolidare le proposte validate rispetto agli obiettivi.  

I progetti potranno essere riferiti a edifici dismessi, o porzioni di essi, collocati in aree urbane ed extraurbane e particolarmente significativi in termini di posizione, valore identitario per le comunità, versatilità d’uso, connessione con altri spazi, anche aperti.

Le proposte dovranno ambire a costruire un’offerta culturale stabile, attrattiva e coerente con il contesto e proporre servizi utili a garantire la sostenibilità economico-finanziaria, anche attraverso la valorizzazione e la reinterpretazione delle filiere produttive locali e delle reti di soggetti attivi sul territorio, con particolare attenzione alle giovani realtà emergenti. I progetti dovranno essere presentati da un partenariato che preveda la partecipazione degli enti proprietari e/o dei soggetti affidatari degli edifici e delle organizzazioni del Terzo Settore.

Data la natura sperimentale del bando la Fondazione mette a disposizione degli enti interessati a partecipare a “Spazi in trasformazione” alcuni momenti collettivi di formazione su piattaforma on line nel periodo compreso da giugno a novembre 2021; il calendario delle date è disponibile a questo link. Gli incontri, cui si raccomanda la partecipazione prima della presentazione di un pre-progetto, saranno tenuti da un team di esperti in materia che offrirà un supporto anche nella fase di elaborazione delle proposte.

È online il bando “Effetto ECO” che sostiene le organizzazioni nonprofit attive in campo ambientale nella realizzazione di percorsi di transizione ecologica che coinvolgano la pubblica amministrazione, le imprese, la società civile e la cittadinanza.
Il momento storico che stiamo vivendo ha fatto emergere con forza la necessità di promuovere modelli virtuosi basati sulla transizione ecologica per sviluppare economie e comunità più sostenibili, eque e resilienti.

In quest’ottica Fondazione Cariplo intende contribuire a favorire la transizione ecologica nel territorio in cui opera, facendo leva sul ruolo giocato a livello locale dalle organizzazioni nonprofit attive in campo ambientale. La conoscenza del territorio e delle sue problematiche ambientali, unita alla coscienza dell’impatto antropico a livello globale, rendono questi soggetti il punto di partenza per la costruzione di importanti network locali per la transizione ecologica. Misurandosi con questa sfida, le organizzazioni attive in campo ambientale, possono essere protagoniste – insieme al settore pubblico, a quello privato e ai cittadini – di un percorso di cambiamento verso la sostenibilità del proprio territorio.

Il bando Effetto ECO si inserisce nel più ampio progetto ECO: Economia di COmunità che si pone l’obiettivo di rilanciare l’occupazione green e di rafforzare le reti territoriali tra amministrazioni, imprese, organizzazioni nonprofit e altri soggetti del territorio.

Il bando rimarrà aperto fino al 21 luglio 2021. Il testo, le FAQ, la video-presentazione e altri materiali sono disponibili alla pagina bandi.

 

C’è un sistema silenzioso di volontari, operatori, educatori, assistenti sociali, che ogni giorno da 3 anni opera a Milano per sostenere le famiglie con minori in situazioni di povertà attraverso 23 Reti capaci di far lavorare insieme 415 organizzazioni in 25 quartieri della città. Un’“infrastruttura sociale” costruita, fin dalla sua nascita, secondo una logica fortemente collaborativa: le parrocchie, le cooperative sociali, le associazioni del territorio e le assistenti sociali del Comune di Milano hanno fatto squadra attivando “Reti di quartiere” con l'intento di intercettare situazioni di povertà e offrire risposte concrete e condivise. 
Questo è Ricetta QuBì, il programma promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam che oggi, dopo 3 anni di lavoro, si rilancia per un altro biennio con nuove “ricette” per ridurre la povertà alimentare, educativa digitale e relazionale dei minori della città.  
La pandemia non ha fermato le centinaia di organizzazioni coinvolte che, di fronte alla povertà crescente, hanno lavorato sempre più in sinergia. Se infatti fino a gennaio 2020 erano 25mila le persone in situazione di povertà raggiunte dall’intervento delle Reti QuBì sul territorio di Milano (di cui 12.150 minori), oggi i beneficiari di almeno una misura di sostegno da parte del Programma sono diventati circa 50mila, di cui 24.600 minori, grazie a una crescente capacità delle reti di soddisfare i bisogni prima che diventino emergenza.  
Poiché il sistema di intervento del Programma si è rivelato più che mai efficace e tempestivo, si è considerato necessario rinnovare il sostegno economico destinando 150 mila euro a ogni Rete di quartiere (per un totale di 3 milioni 450 mila euro). Un grande impegno per continuare a lavorare in rete, così da dare continuità agli aiuti alle famiglie e ai bambini in situazioni di fragilità. 

Gli obiettivi delle reti di quartiere per il 2021/2022 

Per il prossimo biennio il Programma QuBì permetterà alle 23 Reti ed ai 25 quartieri di Milano di lavorare su obiettivi mirati e concreti: 

  • individuazione di ulteriori persone in fragilità sociale ed economica non ancora raggiunte da nessuna misura di sostegno sociale (grazie ad un sistema di monitoraggio di prossimità coordinato dalle Reti);
  • contrasto alla povertà alimentare;
  • orientamento ai servizi e alle opportunità offerte dal Comune e dalle stesse organizzazioni, perché non sempre le famiglie in povertà sono consapevoli degli aiuti disponibili;
  • impegno attivo a contrasto della povertà educativa, tramite iniziative di supporto dopo scuola, incontri di lettura, sostegno alla DAD, ecc…

Nasceranno poi altri 14 progetti “speciali”, studiati in collaborazione con 147 enti del territorio, per intervenire in modo ancor più mirato sulla qualità dell’alimentazione dei minori, sulla povertà educativa, sull’equo accesso alla cultura e allo sport e sulle specifiche necessità socio-sanitarie dei bambini. 

Programma QuBì: un nuovo modello di intervento sociale 

L’efficacia del sistema di collaborazione territoriale realizzato da QuBì, attraverso il lavoro di rete e di vicinanza al bisogno, si è nel tempo consolidato, tanto da diventare un vero e proprio modello di intervento a contrasto della povertà minorile.  
Gli importanti risultati prodotti nella città di Milano hanno spinto Fondazione Cariplo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Fondazione Vismara, a mettere a disposizione ulteriori 12 milioni di euro per rafforzare e sostenere, con la collaborazione attiva delle Fondazioni di Comunità, reti territoriali a contrasto della povertà nel resto della Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le Fondazioni di Comunità, conoscendo profondamente i propri territori di riferimento, potranno assumere un ruolo importante nel facilitare in altri contesti l’adozione del modello sperimentato con successo a Milano da Programma QuBì.  
Le Fondazioni di Comunità saranno inoltre sollecitate ad attivare campagne di raccolta fondi a sostegno delle progettualità proposte dalle reti: il Programma QuBì, grazie alla collaborazione con la Fondazione di Comunità di Milano, ha raccolto ad oggi donazioni per più di 400.000 euro destinando le risorse a progetti specifici, quali ad esempio il sostegno alimentare, la promozione di screening e cure dentali per minori in povertà e azioni di contrasto alla povertà digitale. 

L’esperienza dell’emergenza Covid-19 

Il salto dal contesto cittadino a quello regionale è stato reso possibile anche dalla grande esperienza maturata nei lunghi e drammatici mesi della pandemia quando si è consolidato il “patto cittadino” che da sempre costituisce l’identità di Programma QuBì: oltre alle reti di quartiere, il Programma ha infatti collaborato con tante altre realtà che lavorano a livello cittadino per rafforzare la loro capacità di intervento.  
Sul fronte delle esigenze alimentari, il Programma ha collaborato con il Dispositivo di Aiuto Alimentare realizzato dalla Food Policy del Comune di Milano tra marzo e giugno 2020 per poter servire settimanalmente più di 20.000 persone; in particolare QuBì ha facilitato l’intercettazione delle persone in situazioni di bisogno, l’ingaggio di operatori e volontari delle reti di quartiere e attivato raccolte fondi dedicate.  
Nel contempo, presso i 3 Empori della Solidarietà e le 6 Botteghe attivati da Caritas Ambrosiana e dalle Parrocchie con il sostegno del Programma QuBì, sono state garantite da febbraio 2020 a oggi oltre 603 tonnellate di cibo per soddisfare i bisogni alimentari di 3.230 famiglie con minori per un totale di 12.800 persone. 
Grazie agli Hub di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari di via Borsieri 1 e via degli Umiliati finanziati sempre dal programma QuBì e gestiti dal Banco Alimentare della Lombardia sono state servite 2.719 famiglie. 
Infine, insieme a IBVA (Istituto Beata Vergine Addolorata), che ha attivato da alcuni anni un Social Market nel cuore della città, è stato garantito il supporto alimentare a 473 famiglie con bambini molto piccoli, servendo un totale di 1.910 persone. 
Per fronteggiare le situazioni di bisogno specifiche delle famiglie con bambini neonati, da marzo 2020 Programma QuBì ha attivato una collaborazione con Save the Children dando il via al progetto PerMano-QuBì, un sistema di accompagnamento e tutoraggio che ha coinvolto 160 tra mamme e bambini, nati in condizioni di particolare vulnerabilità a Milano nel pieno della pandemia.  
Infine, per contrastare il fenomeno crescente di disuguaglianza digitale che si è manifestato fin dalle prime settimane di avvio della didattica a distanza, QuBì – in collaborazione con Cariplo Factory, SocialTechno, grazie alle donazioni di device di Intesa Sanpaolo, ASUS, Danone e Fondazione Amplifon e di due mesi di connessioni internet grazie a Fastweb – ha attivato una filiera di ricondizionamento di device che ha permesso di distribuire 638 pacchetti digitali (computer portatili e connessioni). Inoltre, sono stati mantenuti attivi da remoto e in presenza (quando possibile) 142 spazi dedicati a doposcuola e supporto allo studio gestiti dalle Reti in tutto il territorio di Milano, che hanno visto il coinvolgimento di 2.800 minori. 

Il Presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti: «I dati emersi in questi anni dal Programma QuBì ci dicono che povertà e disuguaglianze stanno crescendo, ma che nella comunità esiste anche una grande capacità di risposta. Nell’arco del 2020 le persone raggiunte dal Programma QuBì sono raddoppiate e sono aumentate le tipologie di aiuti: non solo contrasto alla povertà alimentare, ma anche educativa e digitale. Tutto questo è reso possibile dalla collaborazione di volontari, enti di terzo settore e istituzioni, che si muovono con un approccio di prossimità, che parte dal rapporto con le persone e dal prendere in considerazione i loro bisogni. La Fondazione Cariplo crede profondamente nel metodo tracciato da QuBì e, sulla base dell’esperienza fatta a Milano, intende allargarlo al territorio più ampio in cui opera, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità. Ci aspettiamo delle volontà di collaborazione anche in altri territori, così come è successo a Milano, perché è solamente lavorando insieme e facendo rete che possiamo creare valore per le persone e per il territorio». 
Il Presidente di Fondazione Vismara Paolo Morerio: «Confermiamo la convinta adesione all’iniziativa che, nel corso dell’ultimo anno, ha dimostrato tutto il suo valore ed ha confermato la validità del metodo di lavoro collaborativo, partecipato ed integrato che è stato capace di mobilitare migliaia di volontari ed operatori, centinaia di Enti del Terzo Settore, l’Amministrazione Comunale e tante imprese che, insieme, si sono messi al servizio delle famiglie in maggior difficoltà ed hanno testimoniato una concreta vicinanza e supporto a migliaia di minori sulla città di Milano. Ci auguriamo che questa nuova progettualità possa rafforzare ulteriormente quanto sin qui costruito e possa registrare, da parte dell’Amministrazione Comunale, la decisione di trasformare questo progetto sperimentale ed innovativo in una vera e propria “politica pubblica” di contrasto alla povertà minorile per i prossimi anni». 

Avviata sotto l’impulso di Fondazione Cariplo, nell’ambito del programma intersettoriale Cariplo Social Innovation, FSVGDA prende vita da un complesso percorso di ristrutturazione che ha riunito e rivitalizzato il patrimonio della Fondazione Giordano Dell’Amore e della Fondazione Opere Sociali.

Dalla sua nascita (2017) la Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore sta accompagnando lo sviluppo dell’ecosistema italiano dell’impact investing – sui versanti della domanda e dell’offerta di capitale – contribuendo alla sua promozione mediante un’attività integrata di capacity building, investimento e advisory.

È quanto emerge dall’Impact Investing Report 2020 – “Spreading impact by investing”. Al suo interno è stata pubblicata anche un’indagine sull’andamento del mercato italiano “strictly impact”: un approccio all’impact investing peculiare degli investitori che operano secondo logiche “impact first”, adottando nelle operazioni di investimento i principi base di un impact investment vero e proprio – intenzionalità, addizionalità e misurabilità dell’impatto perseguito, unitamente all’attesa di un rendimento minimo.

Al 31/12/2020, la Fondazione ha investito complessivamente 6MLN/€ in 17 iniziative: 2,5MLN/€ in 4 fondi di impact investing e 3,5MLN/€ in 8 imprese e 5 start-up che hanno concluso con successo i percorsi di empowerment e impact investment readiness offerti nell’ambito del programma Get it!. Il portafoglio di investimenti diretti è molto eterogeneo e ripartito tra il settore culturale (55%), sociale (30%) e ambientale (15%).

Gli indicatori di performance elaborati dal team dell’Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – risultanti dall’aggregazione di alcuni KPI comuni ai 13 investimenti diretti – evidenziano i seguenti dati: dal 2017 al 2020, 2.257.044 persone hanno beneficiato delle attività promosse dalle società partecipate, di cui 11.535 ascrivibili alle fasce deboli; 4.541 le realtà imprenditoriali coinvolte dalle attività promosse dai soggetti in portafoglio; 430 le alleanze operative sviluppate dalle partecipate con gli Enti del Terzo Settore.

CONSULTA IL REPORT

Fondazione Cariplo sostiene e aderisce a Think20 (T20) e Foundations20 (F20), due delle reti internazionali che si riuniranno nei prossimi mesi accanto al G20, forum globale per la cooperazione economica e finanziaria. Obiettivo comune di T20 e F20 è quello di consegnare ai leader dei paesi del G20 – che insieme costituiscono quasi 80% del PIL e il 60% della popolazione mondiale​ – suggerimenti, idee e anche raccomandazioni di policy utili ad affrontare alcune delle grandi sfide comuni di oggi: pandemia e salute globale, contrasto della povertà e delle disuguaglianze, cambiamenti climatici, digitalizzazione e sostegno dell’innovazione.

Le due reti:

  • Think20, rete dei think tank rappresentativi dei paesi membri del G20: l’edizione 2021 del T20 – è coordinata dall’ISPI e propone un ricco programma di eventi e occasioni di confronto con personaggi di spicco ed esperti, italiani e internazionali, tra cui 3 High Level Forum dedicati ai temi dell’inclusione sociale, cambiamento climatico e trasformazione digitale e una serie di Spring Roundtables che ospiteranno dibattiti su tematiche centrali, dal futuro dell’educazione dopo il Covid alle opportunità offerte dalla digitalizzazione per la costruzione di un futuro più sostenibile e inclusivo. Al Summit finale del T20, che si terrà dal 3 al 6 di ottobre, verrà ufficialmente consegnato al vertice del G20 un final communiqué contenente idee e raccomandazioni di policy.
  • Foundations20, rete di oltre 60 fondazioni e organizzazioni filantropiche di tutto il mondo tra cui anche la Fondazione Cariplo. Nasce nel 2017 per contribuire alla riflessione sui temi della sostenibilità durante il processo del G20. F20 promuove un'azione congiunta e transnazionale verso lo sviluppo sostenibile – fornendo esempi concreti per la soluzione delle sfide più urgenti, tra cui il cambiamento climatico – e si pone l’obiettivo ambizioso di costruire ponti tra la società civile, i settori economico-finanziari, i think tank e i decisori politici dei paesi del G20. Milano ospiterà il principale appuntamento per il 2021, l’evento internazionale “Green Recovery, Sustainable Finance, Just Transition: Putting Words into Deeds” previsto per il 29 e 30 di settembre (in corso di definizione).

Con la partecipazione e sostegno alle attività di Think20 e Foundations20, Fondazione Cariplo ha voluto contribuire al dibattito su importanti temi nell’agenda della Presidenza italiana per il G20. Un programma articolato intorno al trinomio People, Planet, Prosperity, che pone al centro la cura del pianeta e delle persone, e lo sviluppo economico inclusivo e sostenibile. Tematiche più che mai convergenti con le attività filantropiche e priorità strategiche della Fondazione Cariplo, da oltre trent’anni impegnata nel contrasto delle disuguaglianze e nella creazione di valore e opportunità per le persone e le comunità del territorio, attraverso il sostegno a progetti nel campo dell’arte e cultura, dell’ambiente, del sociale e della ricerca scientifica.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: Il periodo che stiamo vivendo rende estremamente evidente come le parole Persone, Pianeta, Prosperità siano strettamente interconnesse: è possibile costruire il futuro solo attorno a questi pilastri e va fatto insieme, perché le sfide che abbiamo davanti sono complesse e globali. Collaborando con ISPI e con le reti T20 e F20la Fondazione Cariplo vuole essere parte attiva di un percorso che chiama a raccolta le migliori competenze nel mondo per dialogare e trovare punti di convergenza da consegnare ai leader del G20, nell’idea che sviluppando conoscenza insieme si possa guardare al futuro senza lasciare indietro nessuno.

Agli Eventi del Think20 in calendario si segnala la partecipazione di Paola Brambilla (ecoavvocato), Mauro Magatti (sociologo), Alberto Mantovani (scienziato) e Susanna Mantovani (pedagogista), membri della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo:

  • T20, 12 maggio
    Spring Roundtable «The Future of Education after Covid. Leaving no one behind»
    Interviene: Prof.ssa Susanna Mantovani
    Evento online – registrazione
  • T20, 3-6 ottobre
    T20 Summit
    Interviene: Prof. Alberto Mantovani 

Nuovo appuntamento con Metropoli Agricole in diretta streaming il 23 giugno 2021, dalle 9.30 alle 13.00.

Per seguire l'incontro: bit.ly/3wciZve

Questo incontro intende proiettare, da diversi punti di vista, i sistemi agroalimentari locali nel più ampio contesto europeo: uno dei focus principali sarà il Piano Strategico Nazionale (PSN) legato alla nuova Politica Agricola Comune (PAC). Il PSN, i cui lavori di stesura sono ripresi dopo un anno di arresto, dovrà fissare obiettivi specifici e interventi per decidere come spendere, nel periodo 2023-2027, le risorse messe a disposizione dalla PAC. Per garantire un’equa transizione verso modelli agroalimentari sostenibili, occorrono un cambiamento nelle politiche agricole su larga scala e un’applicazione locale dei nuovi modelli proposti dall’agroecologia. Interessante sarà osservare anche in che modo, in Europa e in Italia, si stanno affermando i “novel food” e come potranno concorrere a diffondere modelli alimentari meno impattanti.

La mattinata vedrà un costante dialogo fra esponenti del mondo delle istituzioni, rappresentanti degli ambiti scientifici, società civile e mondo agricolo che forniranno visioni e spunti di riflessione, riferendosi ad esempi concreti di ciò che nel nostro territorio si sta facendo

Rivedi gli interventi del 23 marzo 2021

Sono 15 le Imprese Culturali e Creative selezionate per InnovaMusei Call Get it! tra 121 candidature, che parteciperanno al percorso di potenziamento da maggio a giugno 2021. Una fase fondamentale per le realtà partecipanti, in quanto comprenderà attività con esperti di settore, provenienti da Cariplo Factory e dai partner, sessioni di formazione, testimonianze di esperti provenienti dal settore museale e imprenditoriale.

Al termine del percorso le 15 Imprese Creative Culturali (scopri QUI quali sono) potranno presentare la propria soluzione innovativa alla platea di potenziali partner durante il Match-Making Day di luglio, rappresentata dai musei lombardi aderenti, con lo scopo di generare reciproche opportunità di sviluppo che si potranno concretizzare nella realizzazione di progetti pilota. Inoltre, durante il Match-Making Day sarà comunicata l’assegnazione alle ICC selezionate, della somma a titolo di investimento di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. 

Il prossimo 6 maggio prenderanno il via ufficiali le attività dedicate al percorso di avviamento imprenditoriale. Durante l’evento di lancio, le 15 Imprese Creative Culturali selezionate incontreranno i partner e support dell’iniziativa, approfondendo le singole unità di lavoro e attività che comporranno i diversi moduli del percorso. 
Tra gli speaker:    

  • Michele Andreoletti, Programme Officer, Area Arte e Cultura, Fondazione Cariplo
  • Danila Zammitti, Head of Impact Innovation, Cariplo Factory
  • Eleonora Lorenzini, Direttore, Osservatori Digital Innovation
  • Federico Bartolomucci, Research Tiresia
  • Vincenzo di Maria, Partner Commonground Srl
  • Edoardo Nicolini, Investment Analyst Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore
  • Alberto Garlandini, Presidente ICOM International

Le candidature per InnovaMusei

InnovaMusei Infografica DEF
 

In risposta agli obiettivi dell’iniziativa ICC per InnovaMusei Call Get it!, le proposte imprenditoriali candidate provengono prevalentemente da startup innovative (37%), associazioni (8%), cooperative (7%), imprese sociali (3%), e realtà di altra natura giuridica (35%), con un business innovativo orientato alle principali aree del bando:  

  • 70% Soluzioni per trasmettere contenuti in modalità interattiva e innovativa  
  • 61% Soluzioni per incrementare l’offerta e flussi turistici  
  • 52% Servizi che favoriscono l’inclusività  
  • 34% Soluzioni per incrementare il patrimonio artistico  
  • 17% Servizi per le attività amministrative  

L’iniziativa, orientata alle realtà con sede operativa nella regione Lombardia, ha riscontrato un’alta partecipazione di progetti innovativi provenienti dai principali capoluoghi di provincia: Milano (61%), Bergamo (6%), Monza (5%), Brescia (3%), Varese (3%) e Mantova (3%).

 

Professioni della green economy e competenze interdisciplinari: questo è Green Jobs, iniziativa promossa da Fondazione Cariplo, che si propone di coinvolgere i giovani delle scuole secondarie di secondo grado in un percorso per promuovere lo sviluppo delle conoscenze legate alla sostenibilità ambientale e l’acquisizione delle competenze trasversali legate all’imprenditorialità.

Nato nel 2015 in Lombardia da Fondazione Cariplo, Green Jobs si è esteso a livello nazionale nel 2018 grazie al coinvolgimento di altre Fondazioni di origine bancaria aderenti alla Commissione Sviluppo Sostenibile di ACRI. In particolare, oltre a Fondazione Cariplo, quest’anno il progetto è promosso da Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cariparo, Fondazione Caritro e Fondazione Tercas. Green Jobs è realizzato con Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab.

Circa 300 ragazzi di 15 scuole secondarie di secondo grado della Lombardia hanno preso parte al percorso Green Jobs e oggi, davanti a una commissione formata da membri della comunità locale e della Fondazione Cariplo, hanno presentato i loro progetti riguardanti la sostenibilità e l’economia circolare in risposta alle sfide ambientali del loro territorio. I ragazzi di Green Jobs, accompagnati da JA Italia e InVento, hanno percorso tutte le tappe del progetto: dall’incontro di presentazione dell’iniziativa, all’hackaton “on life” con il lancio delle sfide ambientali coerenti con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, fino allo sviluppo del progetto imprenditoriale con l’approfondimento della fattibilità economica e della sostenibilità ambientale.

Green Jobs ha aiutato i ragazzi ad acquisire le soft skill sempre più richieste dal settore della green economy, come la capacità di lavorare in gruppo, di adottare un approccio multisettoriale per la risoluzione di problemi complessi e di sviluppare una comunicazione efficace.

Il tema dei green jobs e della green economy – evidenzia Elena Jachia, Direttrice dell’Area Ambiente di Fondazione Cariplo – è particolarmente cruciale in questo momento in cui gli effetti della pandemia sulla società ed economia rendono necessario un cambio di paradigma orientato alla transizione ecologica e ad uno sviluppo più sostenibile e resilienti. Fondazione Cariplo promuove ormai da 6 anni questo progetto che, in questo delicato periodo, si è rivelato essere ancora più importante per mantenere viva la connessione tra i territori, le scuole e il mondo del lavoro green, costruendo vere e proprie comunità educanti e fornendo agli adulti del domani importanti competenze trasversali”.

Tutte le classi partecipanti si incontreranno il 13 maggio in occasione dell’evento nazionale in cui le ragazze e i ragazzi di Green Jobs potranno confrontarsi su tematiche riguardanti il futuro del pianeta con esperti della sostenibilità e imprenditori che hanno trasformato idee innovative in realtà green.

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