Si è tenuto oggi in modalità online il “Day One” di Impact Your Talent, il programma di formazione sull’imprenditoria a impatto sociale, che ha l’obiettivo di favorire la crescita di nuove competenze nel settore dell’impact investing. L’iniziativa è promossa da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing –  ed è realizzata da SDA Bocconi.

Il programma lanciato lo scorso 27 novembre ha ottenuto in poco più di un mese circa 50 candidature e ha selezionato 24 talenti – tra profili junior e middle provenienti da tutta Italia – contraddistinti da un elevato interesse per i temi dell’impatto sociale, ambientale e culturale e dell’impact investing.

Tra i protagonisti della giornata di apertura di Impact Your Talent Carlos Moedas, Trustee Calouste Gulbenkian Foundation, Former European Commissioner for Research, Science & Innovation, nell’ambito di un ampio parterre di relatori afferenti alle istituzioni partner del programma: Gianmario Verona, Rettore Università Bocconi, Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, Cristian Chizzoli, Presidente Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Marco Gerevini, Consigliere Delegato Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Monica Otto, Director dell’Executive Education GHNP, SDA Bocconi.

Impact Your talent nasce nel solco dell’eredità valoriale e accademica del prof. Giordano Dell’Amore. Economista, banchiere, politico, presidente del World Savings Banks Institute e della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, Giordano Dell’Amore è stato rettore dell’Università commerciale Luigi Bocconi e fondatore dell’omonima Fondazione Giordano Dell’Amore: ente di diritto privato, istituito nel luglio del 1977 e attivo nella promozione dei settori della micro-finanza e della finanza inclusiva, che ha cessato le proprie attività nel 2017, ma continua a vivere nell’impegno della Fondazione Social Venture “Giordano Dell’Amore”, dedicata oggi alla promozione dell’impact investing e dell’innovazione sociale in Italia.

Durante le sessioni della winter e della summer school i 24 partecipanti affronteranno – a titolo esemplificativo e non esaustivo – i temi della leadership, organizzazione e strategia aziendale, innovazione e entrepreneurship, sostenibilità economica e finanziaria, approcci e strumenti della finanza a impatto e misurazione dell’impatto sociale, entrando in contatto con diversi attori attivi nei campi dell’impact investing e della social innovation a livello nazionale e internazionale, grazie a un’offerta didattica coinvolgente e articolata che include case studies e field visits.

“Sono sempre di più le persone che desiderano formarsi per un lavoro in cui riconoscersi e con il quale creare valore per le proprie comunità. Ed è sempre più forte la necessità di innovazione per le organizzazioni non profit che vogliono interpretare le trasformazioni e le complessità del contesto in cui viviamo. Impact Your Talent è un programma che vuole andare incontro a queste esigenze, delle persone, delle organizzazioni non profit, delle comunità." – ha dichiarato Giovanni Fosti – Presidente di Fondazione Cariplo.

Fondazione ISMU stima che al 1° gennaio 2020 gli stranieri presenti[1] in Italia siano 5.923.000 su una popolazione di 59.641.488 residenti (poco meno di uno straniero ogni 10 abitanti). Tra i presenti, i residenti sono circa 5 milioni (l’85%), i regolari non iscritti in anagrafe sono 366mila, mentre gli irregolari sono poco più di mezzo milione (517mila, -8,0%, rispetto alla stessa data del 2019). Rispetto alla stessa data del 2019, il numero di stranieri presenti è sostanzialmente invariato con un calo pari a -0,7%. Nel 2020, l'anno segnato dallo scoppio della pandemia Covid-19, si registra un aumento degli sbarchi (34mila), dopo due anni di diminuzione (23mila nel 2018 e 11mila nel 2019). Calano invece le richieste d’asilo che nel 2020 sono state 28mila (contro le 43.783 del 2019). Nonostante la ripresa degli sbarchi, il fenomeno migratorio nel nostro paese mostra i segnali di una fase di relativa stagnazione. Tale tendenza potrà verosimilmente accentuarsi anche a seguito della crisi economica che il post-pandemia porterà con sé, rallentando gli arrivi e incentivando la mobilità degli stranieri e naturalizzati verso altri paesi. In prospettiva una riduzione della consistenza numerica è attesa anche per quanto riguarda la componente irregolare, su cui agiranno sia gli effetti della sanatoria intervenuta nel corso di quest'anno, sia l'eventuale riduzione della forza trainante di un mercato del lavoro che quasi certamente faticherà a recuperare le posizioni, già non brillanti, dell'epoca pre-Covid.

Sono questi alcuni dei principali dati del XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020, elaborato da Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) presentato oggi.

Alla presentazione, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cariplo e con la Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, e moderata da Nicola Pasini, Fondazione ISMU, hanno partecipato: Mariella Enoc, Presidente di Fondazione ISMU; Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo; Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea; Vincenzo Cesareo, Segretario Generale di Fondazione ISMU; Livia Ortensi, Responsabile Settore Statistica di Fondazione ISMU;  Laura Zanfrini, Responsabile Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU; Paola Barretta ricercatrice dell'Osservatorio di Pavia; Giovanni Giulio Valtolina, Responsabile Settore Famiglia e Minori e Religioni di Fondazione ISMU; Venanzio Postiglione, Vicedirettore del Corriere della Sera. A chiusura del convegno Luca Merotta, Fondazione ISMU, intervista Piero Sunzini, Direttore di Tamat Ong.

Il XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020 di Fondazione ISMU è scaricabile al seguente link: www.ismu.org/presentazione-xxvi-rapporto-sulle-migrazioni-2020/


[1]  Alcuni dati riportati nel comunicato stampa differiscono da quelli pubblicati nel XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020. I dati del comunicato infatti sono stati aggiornati in base alle recenti revisioni post-censuarie.

Il 5 febbraio è la Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto proporzioni tali per cui combatterlo è una priorità a livello mondiale. In Italia gettiamo settimanalmente nella spazzatura circa 600 grammi di cibo a testa: uno spreco enorme che ha conseguenze dal punto di vista ambientale ed economico. Per questi motivi Fondazione Cariplo da tempo sostiene progetti sia per prevenire lo spreco del cibo che per recuperarlo, due azioni fondamentali che si collegano agli obiettivi dell’agenda Onu in tema di lotta allo spreco alimentare e al cambiamento climatico, ma che soprattutto mettono al centro l’utilizzo consapevole e sostenibile delle risorse a vantaggio di tutta la comunità. Le iniziative sostenute da Fondazione Cariplo coinvolgono le aree di intervento, dai Servizi alla persona con il Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile o il programma Welfare in azione ma anche il settore Ambiente e Ricerca scientifica con progetti di economia circolare e di Milano Food policy

Anche se non è bella, ci piace!

Bella Dentro è una start-up innovativa che nasce a Milano dall’idea di Luca e Camilla. Ogni anno in Italia gli agricoltori lasciano nei campi circa il 4% della produzione ortofrutticola totale: a fronte di 8,7 milioni di tonnellate di prodotti, solo nel 2018, l’ammontare complessivo delle eccedenze era pari a circa 1,4 milioni di tonnellate di alimenti scartati a causa di criteri puramente estetici imposti dalla grande distribuzione e completamente indipendenti dalla qualità effettiva del raccolto in termini di gusto e proprietà nutritive. 
Bella Dentro si propone di restituire dignità ai prodotti classificati come “scarto” – poiché esteticamente imperfetti ma “belli dentro” – promuovendo una filiera distributiva alternativa a quella tradizionale, più etica e sostenibile. In concreto, acquista direttamente dagli agricoltori quei prodotti orto-frutticoli di ottima qualità, che solitamente non vengono accettati dalle cooperative e dalla grande distribuzione; successivamente ne promuove la vendita – presso privati, aziende e ristoranti – attraverso eventi e attività di comunicazione realizzati ad hoc per sensibilizzare i consumatori sulla naturalezza, la qualità, il gusto e le proprietà nutritive degli alimenti. E da oggi può contare sul sostegno di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, che ha investito 300.000 euro in equity, per sostenere l’impatto sociale e culturale dell’iniziativa. 
Per poter salvare sempre più frutta e verdura superando i limiti imposti dalla deperibilità dell’ortofrutta fresca, la start-up ha cominciato a creare una linea di prodotti trasformati sempre a marchio Bella Dentro realizzati partendo dai prodotti salvati. L’obiettivo è innescare un circolo virtuoso che leghi le scelte di consumatori e produttori, consentendo ai primi di fare acquisti convenienti e di buon senso e ai secondi di ottenere il giusto compenso anche per la parte di produzione altrimenti non valorizzata.

Recuperare cibo e relazioni

Recup è un’associazione di promozione sociale sostenuta da Fondazione Cariplo che contrasta lo spreco alimentare attraverso un’azione partecipata e inclusiva nei mercati scoperti di Milano. Dal 2016 è riuscita a recuperare quasi 100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli ancora edibili che diversamente sarebbero stati buttati via. L’attività principale di RECUP si svolge in 11 mercati e a Verona, dove ogni settimana l’APS riceve dai commercianti decine di cassette con prodotti invenduti che vengono selezionati e distribuiti gratuitamente. Uno dei principi cardine dell’associazione è che chiunque aiuta nel recupero e nella selezione ha diritto ad una parte di ciò che viene “salvato” nel rispetto degli altri, senza fare distinzioni tra persone in situazione di difficoltà, chi è interessato alla problematica che si sta cercando di contrastare e passanti incuriositi. Scegliendo questa modalità d’intervento viene a crearsi spontaneamente un’atmosfera rilassata e un ambiente multiculturale e intergenerazionale grazie al quale è possibile rispondere al sempre più evidente bisogno di maggiore coesione sociale dei quartieri milanesi e al contempo ridurre lo spreco alimentare.

Gli hub contro gli sprechi 

Il Programma QuBì-La ricetta contro la povertà infantile è attivo a Milano dal 2017. L’obiettivo è il contrasto alla povertà minorile attraverso quattro assi di intervento:

  • realizzare una fotografia e relativa analisi della povertà assoluta a Milano
  • aumentare l’accesso alla spesa per le famiglie in disagio economico
  • promuovere sistemi integrati di presa in carico dei beneficiari
  • realizzare azioni specifiche e innovative di contrasto alla povertà alimentare

Rispetto al tema del contrasto alla povertà alimentare sono stati realizzati tre Empori della Solidarietà con Caritas Ambrosiana nei quartieri di Barona, Lambrate e Niguarda e tre Hub di recupero e redistribuzione del cibo con Banco Alimentare della Lombardia in collaborazione con Comune di Milano – Milano Food Policy, Politecnico e Assolombarda. Questi Hub si trovano nei quartieri Isola (via Borsieri), Ponte Lambro e Lambrate. In particolare, gli Hub rappresentano l’esempio chiaro della volontà di recuperare le derrate alimentari ancora buone e redistribuirle, evitando il fenomeno dello spreco. A due anni dall’apertura del primo Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare a Isola, il bilancio della raccolta delle eccedenze per il 2020 è di 76 tonnellate: nell’Hub Isola di via Borsieri sono state raccolte oltre 62 tonnellate di cibo tra gennaio e febbraio e tra giugno e dicembre 2020; mentre nel neo inaugurato Hub Lambrate, tra ottobre e dicembre 2020, sono state raccolte 14 tonnellate di cibo.

Un'altra azione messa in campo per ridurre gli sprechi è  “Frutta a Metà Mattina. Si tratta di anticipare la frutta di fine pasto nelle scuole milanesi, in modo tale da supportare una alimentazione corretta e variegata per quei bambini che non fanno una adeguata colazione, riducendo contemporaneamente gli sprechi alimentari.  

Un progetto di economia circolare

Solo considerando il Nord Italia, lo spreco alimentare rappresenta una frazione significativa (circa il 20%) dell'intera produzione di rifiuti e circa il 28% degli scarti alimentari indifferenziati è ancora commestibile e riutilizzabile. In questo scenario, BIOSTAR-PACK – finanziato attraverso un bando di ricerca scientifica Cariplo – propone di valorizzare la frazione organica dei rifiuti alimentari (circa l’80% del totale) nello sviluppo di compositi biodegradabili per applicazioni in imballaggio alimentare. L'imballaggio è oggi una delle maggiori applicazioni delle plastiche a base fossile, prodotte e consumate principalmente in modo non sostenibile, con conseguente bioaccumulo nella catena alimentare (es. microplastiche in pesci e uccelli), inquinamento di acque ed emissioni di gas serra. La proposta innovativa ed eco-compatibile di BIOSTAR-PACK è di utilizzare come materiale per packaging materie prime a base di amido estratti da rifiuti organici e minerali argillosi naturali come biofiller.

400 famiglie aiutate nel lodigiano

Dall’emergenza cibo, alla casa all’inserimento lavorativo, grazie all’incontro dei cittadini, Welfare Lodigiano di Comunità attiva una rete di supporto a chi si trova in difficoltà. Lanciato da una cordata di organizzazioni del territorio, il progetto si sviluppa su quattro assi di intervento: cibo, casa, lavoro e sviluppo della comunità. Da un anno è attivato un centro di raccolta solidale per recuperare le eccedenze di cibo fresco, ogni settimana sono distribuiti pacchi alimentari a circa quattrocento famiglie.  Con i suoi duecento volontari, oltre al cibo fresco, il progetto organizza una raccolta di alimenti a lunga conservazione, che vengono distribuiti a circa duemila famiglie, grazie al supporto di 53 organizzazioni sul territorio, che sono prevalentemente le parrocchie della Diocesi di Lodi e i Centri di ascolto Caritas. I beneficiari del servizio vengono selezionati attraverso colloqui con i Centri di Ascolto Caritas e gli assistenti sociali. Dalla partenza, si è verificato un vero e proprio cambiamento nella tipologia delle persone che si rivolgono ala servizio. Se un anno fa, l’80% erano famiglie straniere e gli italiani solo il 20%, spesso pensionati e persone anziane, adesso però i numeri sono cambiati moltissimo. 

Foody Zero Sprechi

Dal 2015, il Comune di Milano e Fondazione Cariplo collaborano nella costruzione della Food Policy di Milano. In questo ambito, molto si è fatto per la definizione di un approccio sistemico nei confronti della lotta allo spreco alimentare, stabilendo una priorità dedicata nella propria Food Policy e costruendo una solida rete tra i principali attori attivi su questi temi. I risultati e le riflessioni elicitate da questo percorso hanno messo in evidenza che il recupero del fresco rappresenta un punto di snodo importante per favorire lo sviluppo di diete sane e sostenibili per la città e i suoi cittadini. La Call for Ideas “Foody Zero Sprechi” intende contribuire all’attuazione della Food Policy di Milano in collaborazione con SO.GE.MI Spa. L’obiettivo della Call è quello di stimolare dinamiche virtuose che permettano di limitare lo spreco alimentare e raggiungere le persone più fragili. In particolare, intende favorire lo sviluppo di idee innovative per la raccolta e la redistribuzione delle eccedenze alimentari nell’ambito dei prodotti freschi e il consolidamento e potenziamento delle attuali buone pratiche in essere. 
La Call è ancora aperta e scadrà il prossimo 10 febbraio. 

 
  
 

Dal 2013 il convegno Metropoli Agricole si pone l’obiettivo di alimentare la riflessione e il confronto su un’agricoltura basata sul presidio del territorio, la riqualificazione del paesaggio, la sostenibilità dei processi produttivi, la salubrità delle colture, l’equità delle transazioni, la riduzione degli sprechi. Per il 2021, alla sua settima edizione, il convegno sarà proposto in due distinti appuntamenti online, il primo dei quali è confermato per il 23 marzo 2021.

Le dinamiche legate all’esplosione della pandemia e la crisi che ne è scaturita non hanno offuscato l’urgenza di affrontare un’altra crisi di portata globale: il cambiamento climatico. Sarà questo il tema approfondito nel primo appuntamento dell’edizione di quest’anno, che si svolgerà in diretta streaming. La crisi climatica ci impone di intraprendere un’inversione di rotta in tutti i settori produttivi: tra questi l’agricoltura, che da un lato subisce le conseguenze della crisi climatica ma al contempo vi contribuisce.

I sistemi agroalimentari sono oggi chiamati a rafforzare la propria resilienza in chiave agroecologica, ispirandosi alla condivisione dei saperi e a una più diretta connessione tra produttori e consumatori. Con questo appuntamento Fondazione Cariplo vuole pertanto contribuire a un dialogo più consapevole tra il mondo agricolo e la società civile sulla sostenibilità ambientale in questo settore. Vedremo così alternarsi una serie di confronti aperti su alcuni temi chiave, quali l’impatto sul cambiamento climatico degli allevamenti, oltre a un dialogo tra le possibili risposte che il settore agroalimentare può fornire alla crisi climatica (tra agroecologia e intensificazione sostenibile).

CLICCA QUI PER SEGUIRE LA DIRETTA STREAMING: http://bit.ly/MetropoliAgricole23marzo2021

 

#CambiamoAgricoltura

Registrati alla nostra newsletter.

per ricevere aggiornamenti.