Al via la terza edizione del Bando Doniamo Energia, strumento congiunto emesso da Fondazione Cariplo e Banco dell’energia Onlus. Il bando rappresenta la prima linea di intervento di un programma più ampio di contrasto alla povertà promosso dalla stessa Fondazione Cariplo che si svilupperà per fasi e azioni graduali, con forte attenzione ai singoli contesti territoriali e che sarà realizzato anche in collaborazione con le Fondazioni di Comunità.

“Doniamo Energia3” è un bando riservato alle reti sostenute nell’ambito delle due precedenti edizioni, che hanno già promosso progetti in grado di intercettare precocemente le famiglie fragili e che oggi potrebbero, se adeguatamente sostenute, attivarsi rapidamente per dare una risposta alle persone vulnerabili e alle famiglie che all’improvviso sono scivolate in povertà a seguito dell’emergenza Covid-19.

La fase di lock-down ha avuto infatti un impatto immediato sull’economia del Paese e sui bilanci delle famiglie. I riverberi economici e sociali dell’emergenza sanitaria non si fermeranno però con l’allentamento delle misure cautelative: il sistema economico del Paese ne uscirà fortemente indebolito e sempre più persone della classe media e categorie a basso reddito rischieranno di scivolare in una situazione di povertà da cui sarà difficile rialzarsi.

L’obiettivo della terza edizione di “Doniamo Energia” è quello di dare risposte rapide e coordinate alla popolazione in povertà e vulnerabilità, a partire proprio da quella fascia di popolazione che si è trovata in una condizione di improvvisa fragilità a causa delle ripercussioni economiche e sociali date dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Il bando vuole rafforzare la capacità di individuare e sostenere i nuclei in vulnerabilità e povertà da parte delle reti sostenute nelle precedenti edizioni di “Doniamo Energia”, che hanno dimostrato di saper collaborare efficacemente per costruire un sistema che valorizzi le risorse delle persone e risponda in maniera coordinata e condivisa ai problemi e bisogni della comunità più fragile, con specifica attenzione alle famiglie con minori che si trovano in povertà.

Il testo del bando è alla pagina BandiPer informazioni sul bando: doniamoenergia@fondazionecariplo.it

In un periodo in cui c'è particolare necessità di soluzioni condivise su scala globale, per affrontare crisi complesse e avere uno sguardo ancora più attento a uno sviluppo che sia inclusivo e sostenibile, prendono il via le attività 2020-2021 di open innovation di Innovazione per lo Sviluppo – iniziativa di Fondazione Cariplo e di Fondazione Compagnia di San Paolo – interamente dedicate al continente africano.

Due le call aperte:

  1. Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile, rivolta alle Organizzazioni della Società Civile (OSC) interessate a potenziare un prodotto o servizio già testato e/o replicarlo in altri contesti e Paesi.
  2. Coopen – Call for Interest, la prima delle call del percorso partecipativo Coopen. La call è rivolta alle Organizzazioni della Società Civile (OSC) interessate a realizzare nuovi progetti di impatto in Africa, attivando alleanze virtuose con realtà del mondo dell’innovazione.

Le due call resteranno aperte dall’1 al 31 luglio 2020 e saranno presentate nel corso di un webinar online previsto per il 9 luglio 2020 alle ore 11 (obbligatoria la registrazione qui https://bit.ly/call_innovazionesviluppo).

Il testo delle call è disponibile alla pagina BANDI

Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile

La Call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile vuole supportare soluzioni esistenti, con l’obiettivo di potenziarle e/o replicarne l’applicabilità in altri contesti o Paesi.

Le soluzioni esistenti possono essere di due tipi:

  1. Prodotti e servizi basati su tecnologie mature, frutto di innovazione frugale, low-tech e low-cost, progettate nell’ambito di relazioni virtuose con il mondo dell’innovazione locale (startup, università, fablab, designer, creativi);
  2. Prodotti e servizi data driven, come applicazioni, piattaforme e soluzioni ICT, mobile e cash transfer, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT), machine learning, soluzioni open source.

Sono inclusi anche prodotti e servizi essenziali nel contenimento del contagio e degli impatti negativi da Covid-19.

La call si rivolge sia a singole Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive nella cooperazione internazionale allo sviluppo, sia a partenariati composti da diversi soggetti (OSC, associazioni delle diaspore e delle nuove generazioni, dipartimenti universitari, imprese sociali).

Le organizzazioni dovranno dimostrare di poter operare in Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Tunisia, Senegal, Sudan (Paesi prioritari per la cooperazione italiana allo sviluppo), Costa d’Avorio, Madagascar, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Tanzania, Uganda, Zimbabwe (Paesi non prioritari ma dove le OSC operano all’interno di relazioni consolidate).

La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 15.000 e 45.000 euro e non dovrà essere superiore al 90% dei costi totali del progetto.
I progetti dovranno avere una durata tra i 6 e i 18 mesi.

Per questa prima edizione della call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile è previsto un budget complessivo di 500.000 euro.

La Call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile resterà aperta dall’1 al 31 luglio 2020. Sul sito Innovazione per lo Sviluppo è disponibile il testo della call con i requisiti e le modalità per partecipare.

Coopen – Call for Interest

La Call for Interest rappresenta il primo step di Coopen, percorso partecipativo promosso da Innovazione per lo Sviluppo, con il supporto tecnico di Cariplo Factory, Tiresia e diversi altri soggetti tra Italia ed Africa. L’obiettivo di Coopen è trovare soluzioni concrete, accessibili e d’impatto nell’ambito di alcune delle principali sfide della cooperazione internazionale allo sviluppo.

Il percorso di Coopen è organizzato in quattro fasi:

  • BUILD – Call for Interest e Tavoli Partecipativi
    Raccolta delle adesioni delle Organizzazioni della Società Civile per identificare e co-progettare le sfide da presentare nelle successive Call for Innovators;
  • CHALLENGE – Call for Innovators
    3 call tematiche aperte al mondo dell’innovazione: alimentazione e agricoltura sostenibile, economia circolare, salute e benessere;
  • TEST – Incubazione e Accelerazione
    Le Organizzazioni della Società Civile e le realtà innovative selezionate collaboreranno per realizzare progetti di impatto tra Italia e Africa. Coopen metterà a disposizione delle organizzazioni le risorse necessarie per i costi di progettazione e sviluppo delle soluzioni;
  • EXECUTE – Mentorship e Realizzazione
    Messa a terra del progetto e lancio nei mercati di riferimento.
Coopen Innovation Flow

La Call for Interest resterà aperta dall’1 al 31 luglio 2020. Sul sito di Innovazione per lo Sviluppo è disponibile il testo della call con tutti i requisiti e il link al form da completare per inviare la candidatura.

La Call for Interest si rivolge alle Organizzazioni della Società Civile attive in progetti di cooperazione internazionale in: 

  • Africa orientale: Uganda, Kenya, Ruanda, Etiopia
  • Africa occidentale: Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger

sui seguenti temi:

  • Alimentazione e agricoltura sostenibile
  • Economia circolare
  • Salute e benessere

Le organizzazioni selezionate prenderanno parte a 3 Tavoli Partecipativi, durante i quali si farà leva sull’esperienza delle organizzazioni stesse e sul loro patrimonio di relazioni, ascolto, condivisione costante con le comunità locali per individuare le sfide che saranno al centro delle successive Call for Innovators rivolte a realtà del mondo dell’innovazione. L’obiettivo è di favorire alleanze virtuose, in grado di realizzare soluzioni concrete, accessibili e d’impatto.

Per il biennio 2020-2021, le risorse complessive dedicate a Coopen ammontano a 1,8 milioni di euro e serviranno per sostenere la progettazione, l’implementazione e lo sviluppo delle soluzioni, inclusi i costi per servizi di incubazione, accelerazione, mentorship. 

Per maggiori informazioni sulla call e il percorso Coopen: https://innovazionesviluppo.org/call/coopen-call-for-interest/   

Form di orientamento

Per orientare le organizzazioni nella scelta della call più adatta alle loro esigenze è stato predisposto un form di orientamento, disponibile al seguente indirizzo https://bit.ly/form_innovazionesviluppo 

Webinar

Per conoscere meglio le call e le modalità di partecipazione, un webinar si svolgerà giovedì 9 luglio 2020 alle ore 11.00. Per partecipare: https://bit.ly/call_innovazionesviluppo

Inviare entro il 7 luglio 2020 eventuali domande nel merito delle call, cui risponderemo durante il webinar, all’indirizzo: call@innovazionesviluppo.org 

Domande sulle call

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti anche dopo il webinar all’indirizzo email: call@innovazionesviluppo.org.

Sono online gli esiti del Bando congiunto da 7,5 milioni di euro che ha unito Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi nell’iniziativa “Covid-19: insieme per la ricerca di tutti”.
Nella fattispecie si tratta di 3,5 milioni per progetti di ricerca fondamentale (Linea 1), sostenuti da Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi (rispettivamente con 2 e 1,5 milioni di euro); e di 4 milioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (Linea 2), finanziati da Regione Lombardia a valere su risorse POR FESR 2014-2020. 
In totale sono 27 i progetti finanziati. Coinvolgono Università, IRCCS, Aziende Socio Sanitarie Territoriali, enti ed istituti di ricerca, che si sono uniti in partenariato tra loro e – per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale – con imprese di ogni dimensione, dalle micro alle grandi aziende.

La ricerca è una chiave fondamentale per contrastare il Covid-19, per una maggior conoscenza del virus e dei suoi effetti e per incrementare la capacità di risposta anche alle emergenze future” ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala. "Un sincero ringraziamento va a Fondazione Cariplo e a Fondazione Umberto Veronesi, che hanno deciso di co-investire in questo bando che apre prospettive fondamentali non solo a livello locale ma anche sul panorama internazionale”.

"Di fronte alla pandemia la Fondazione Cariplo è subito intervenuta a sostegno della ricerca scientifica sia per dare un contributo nella risposta all’emergenza sanitaria, sia per promuovere conoscenza e sviluppo del territorio. Sono stati messi a disposizione 2 milioni di euro all’interno del Bando in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Veronesi ed è stato avviato un ulteriore finanziamento da 550 mila euro per progetti di autocandidatura, che stanno dando risultati molto importanti” ha aggiunto Giovanni Fosti Presidente di Fondazione Cariplo.

"Da sempre Fondazione Umberto Veronesi finanzia eccellenti progetti scientifici nel campo dell’oncologia, neuroscienze e cardiologia, con particolare attenzione alla capacità di trasferire velocemente i risultati dal laboratorio alla pratica clinica sui pazienti. Pertanto abbiamo deciso di scendere in campo attivamente anche nella lotta contro il Coronavirus, con questo importante finanziamento pari a 1,5 milioni di euro, per sviluppare nuove misure di protezione per le persone più a rischio di complicazioni gravi, per implementare protocolli terapeutici e innovativi e determinare i reali tassi di letalità e diffusione del virus” – ha affermato Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi.

Tutte le eccellenze del mondo lombardo della ricerca – pubbliche e private –sono scese in campo, affiancate anche da importanti organismi di ricerca extra-lombardi.
I contributi concessi, sempre a fondo perduto, variano da progetto a progetto: si parte da un minimo di circa 100.000 euro per arrivare ad oltre 770.000 euro.

I risultati

Dei 27 progetti, 15 riguardano la ricerca fondamentale (Linea 1). L’obiettivo prioritario è progredire nella conoscenza della Sars-CoV-2 e della più ampia famiglia dei Coronavirus.
Come è avvenuto il salto di specie? Come reagisce il nostro sistema immunitario e perché le risposte sono così differenziate tra paziente e paziente? Sono solo alcune delle domande a cui daranno risposta i progetti finanziati da Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi: 7 studi dedicati alle cause di insorgenza, di contagio e di analisi delle risposte immunitarie in pazienti fragili o con patologie pregresse; 4 studi di virologia; 2 progetti per lo sviluppo di terapie e procedure; 2 studi di popolazione. A condurre gli studi, 15 capofila affiancati da 30 partner: IRCCS, Ospedali, Università, Fondazioni e Istituti di ricerca. 18 i mesi previsti per la realizzazione dei progetti.

Alla ricerca industriale e sviluppo sperimentale (Linea 2) sono invece dedicati i 12 progetti finanziati da Regione Lombardia con 4 milioni di euro (risorse POR FESR 2014-2020). Si tratta di progetti che permetteranno di realizzare test e tamponi sempre più precisi e rapidi, o ancora dispositivi portatili per rilevare su qualsiasi superficie il virus Covid-19; studiare l’efficacia dei farmaci e mettere le basi per individuare nuove terapie; aumentare la capacità di diagnosi e prevenzione tramite l’intelligenza artificiale; attivare percorsi innovativi di assistenza domiciliare per i pazienti fragili affetti da Covid, riducendo il carico sugli ospedali (virtual hospital). Obiettivi ambiziosi, ma da concretizzare rapidamente: tutte le attività dovranno essere completate entro il 30 ottobre 2020. I 12 progetti selezionati (su un totale di 75 presentati) coinvolgono 17 imprese e 32 organismi di ricerca, e attiveranno così investimenti complessivi per 8,5 milioni di euro. 

 

Si è tenuto ieri il secondo appuntamento di Verso la XXIII Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolato La Terra vista dalla Luna. L’incontro aveva l’obiettivo di stimolare il confronto su alcuni temi centrali del nostro presente. La discussione, che si svolge nel delicato momento in cui alcuni Paesi si avvicinano alla riapertura dopo l’emergenza sanitaria, si è sviluppata a partire dall’analisi di alcuni argomenti: da Distanziarsi per capire al Nuovo Antropocentrismo, dalla Fragilità come consapevolezza alle Eredità della pandemia fino all’idea di Una Cultura nuova per un nuovo Mondo.

L’incontro, introdotto dal Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri, ha visto la partecipazione anche del Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti.

Di seguito una parte dell’intervento del Presidente:

Con l’emergenza sanitaria ancora in corso, è il caso di parlare o di dedicarsi alla Cultura? Fondazione Cariplo risponde: sicuramente SÌ. Abbiamo bisogno, in questo momento, di comunità forti per affrontare la pandemia e per avere comunità più forti abbiamo bisogno di un impegno condiviso per dare senso a ciò che è accaduto e ciò che accadrà. Quindi, la cultura è ciò di cui abbiamo bisogno come sforzo collettivo dare significato, per non essere sopraffatti da questa nuova situazione incerta. Fondazione Cariplo non negherà il suo sostegno alla cultura. Ma dobbiamo approfondire alcuni concetti, a cui farò solo un accenno in questa sede:

Incertezza e paura: il modo in cui le nostre comunità sapranno affrontare l'incertezza sarà cruciale. Saremo in grado di cooperare o lasceremo prevalere la paura? Quale tipo di contributo alla collaborazione saremo in grado di generare attraverso la cultura? Come istituzione filantropica, vorremmo promuovere la cooperazione e le connessioni, piuttosto che cercare esperienze eccellenti ma isolate e non connesse.

Le disuguaglianze. Le conseguenze causate dal Covid-19 non sono le stesse per tutti. Ci sono persone colpite più di altre, a causa del loro status, cultura, ricchezza. Vogliamo promuovere la cultura come qualcosa per pochi o come un’opportunità alla portata di tutti?
La pandemia chiede un ripensamento dei luoghi, dei luoghi della nostra cultura. È solo un problema o può essere una sfida per ricordare che esiste un forte legame tra il "dove" e il "chi" della cultura? I luoghi che scegliamo sono le persone che incontriamo. Quindi, come attore filantropico, dobbiamo pensare alla cultura come qualcosa da cercare sia nelle nostre istituzioni culturali, sia ai margini, ai confini delle nostre comunità, dove cresce la povertà, dove le persone sono lontane dalle istituzioni e stanno lottando per uscire dalla crisi, in un modo o nell'altro. Abbiamo stimato che oltre 10.000 studenti in questa città, una delle città più ricche d'Italia, non abbiano un personal computer. Dobbiamo chiederci come questa mancanza di mezzi può influenzare la loro partecipazione a scuola, alla conoscenza, alla cultura. Ci sono bambini e studenti che non hanno potuto nemmeno scegliere se frequentare, con i loro compagni di scuola, le stesse lezioni a distanza: siamo sicuri che possano sentirsi tutti parte di una stessa comunità?

La connessione. Le nostre comunità virtuali non sarebbero possibili senza la nostra tecnologia digitale. L'innovazione nella cultura sarà, in qualche modo, anche innovazione digitale. Ma quando pensiamo all'innovazione, dobbiamo essere consapevoli che l'innovazione non è solo un modo diverso di fare le cose, ma dovrebbe essere qualcosa di più: un modo diverso, per persone diverse, con obiettivi diversi. La connessione, piuttosto che la produzione, dovrebbe essere il concetto guida e, se non vogliamo veder trionfare la paura, con le sue possibili conseguenze sulla società e sulla democrazia, l'obiettivo della connessione dovrebbe essere l'obiettivo di contrastare le disuguaglianze, collegare la parte più esclusa della nostra società.

Speranza e bellezza. Se vogliamo contrastare la paura e la rabbia, dobbiamo creare un'opportunità per guardare al futuro con speranza. È una sfida economica e sociale, ma le sfide economiche e sociali richiedono un background culturale. Considero la bellezza un pilastro di questa sfida per ridisegnare la nostra comunità in-Covid e post-Covid. Forse non sarà necessariamente la bellezza alla quale siamo abituati a pensare, ma non sarà possibile creare speranza lontano da un'idea di bellezza…

Il video dell’intervento del presidente Fosti è disponibile qui:

 

Per altre info, il video integrale e l'elenco di tutti gli ospiti CLICCA QUI

 

Firmato l'accordo per la nascita di un nuovo hub di quartiere contro lo spreco alimentare, che sarà aperto entro la fine dell'anno in via Bassini 26, a Lambrate (Milano).

Lo avevamo preannunciato a gennaio, con i dati del primo anno dell'hub di via Borsieri – commenta la Vicesindaco con delega alla Food Policy, Anna Scavuzzo –, e oggi sigliamo la partenza di questo progetto che il lockdown dei mesi scorsi ha solo rallentato. Eravamo impegnati sull'emergenza, come era giusto che fosse, ma non abbiamo dimenticato le iniziative strutturali che stiamo ora riavviando e che si accompagnano al percorso di ripresa che vede rafforzate le sinergie con gli enti nostri partner”.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: "Per Fondazione Cariplo è molto importante collaborare con la Food Policy del Comune di Milano: il cibo è cultura, è ambiente, è conoscenza, è comunità. Purtroppo in questo momento il tema del cibo apre anche uno squarcio sul tema della disuguaglianza e della povertà. Gli Hub di quartiere sono uno strumento fondamentale per rispondere alle necessità e costituiscono un punto di coesione per le comunità. Ogni volta che si inaugura un nuovo Hub dobbiamo essere felici di quello che si sta facendo e consapevoli di quanto ancora ci sia da fare per rispondere a un bisogno così grande sul fronte delle povertà, e in particolare della povertà alimentare, per le quali Fondazione Cariplo è impegnata da anni con il programma Qu.Bì a favore dei bambini di Milano e delle loro famiglie in collaborazione con il Comune e con le reti territoriali del Terzo Settore

Dopo il successo dell'hub di via Borsieri (Municipio 9), che in un anno ha permesso di recuperare 77 tonnellate di cibo (154.000 pasti equivalenti) e coinvolgere 21 organizzazioni non profit, 11 supermercati e 5 mense aziendali, è dunque pronto a decollare il nuovo centro nel Municipio 3, grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Banca di Credito Cooperativo di Milano, AVIS Comunale Milano e l'Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus.

L'accordo prevede che Avis Comunale Milano dia in concessione d’uso gratuito uno spazio di sua proprietà con una superficie di 70 metri quadrati in via Bassini, Banca di Credito Cooperativo di Milano un'erogazione liberale di 60.000 euro per l’allestimento dell’hub e per la gestione delle attività e che Banco Alimentare della Lombardia si occupi del coordinamento e della gestione operativa tramite personale volontario e dipendente nel rispetto delle norme igienico sanitarie in vigore.

Comune di Milano, Politecnico di Milano, Assolombarda e Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile saranno impegnati nelle attività di governance dei processi, nelle azioni di monitoraggio e nella promozione tra i diversi attori coinvolti nel progetto (supermercati, mense aziendali, associazioni, beneficiari…).

La collaborazione avrà durata di 4 anni, fino dunque al giugno del 2024.

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PRESENTAZIONE DEL BANDO IN STREAMING

Nella nostra società esiste un sistema diffuso capace di generare promozione sociale e intervenire a sostegno delle persone all’interno delle comunità. Questo sistema di intervento è oggi messo a rischio dalla crisi generata dalla pandemia, che sta minacciando la sopravvivenza di quegli attori fondamentali per la creazione di opportunità e valore sociale, culturale e ambientale. Si tratta di Enti del Terzo Settore che operano in modo trasversale sul territorio e che svolgono una funzione di aggregatore e promotore di comunità. Con questa nuova misura straordinaria Fondazione Cariplo intende supportare gli Enti di terzo settore nei territori di riferimento (Lombardia, Province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola) che garantiscono servizi e iniziative che contribuiscono in modo significativo alla coesione e alla crescita del territorio e i servizi alle famiglie e alle persone più fragili.

Nella sola Lombardia sono oltre 55mila gli enti di Terzo Settore (il 16% a livello nazionale): nella consapevolezza che il fabbisogno di risorse è molto più ampio di quello che Fondazione Cariplo può mettere in campo ci auguriamo che anche altri soggetti siano sensibili a questi temi e vogliano contribuire a costruire delle soluzioni.

LETS GO! è un Bando realizzato da Fondazione Cariplo in collaborazione e con il contributo della Fondazione Peppino Vismara e con la partecipazione delle 16 Fondazioni di comunità, che mette a disposizione 15 milioni di euro per sostenere l’operatività degli enti del Terzo Settore in sofferenza economica determinata dalla sospensione delle attività o dagli extra-costi generati dalla riorganizzazione dei servizi per lavorare in sicurezza causa dell’emergenza COVID 19.

Questo Bando è il primo intervento frutto della riprogrammazione delle attività, approvata dalla Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo lo scorso 28 aprile, per rispondere alla situazione generata dalla pandemia: si tratta di una misura straordinaria che si aggiunge a quelle già intraprese a marzo e aprile per sostenere le necessità immediate in campo sanitario e socio-sanitario. Ogni anno Fondazione Cariplo, attraverso la propria attività filantropica, mette a disposizione circa 45 milioni di euro per progetti in ambito sociale; altrettanti in ambito culturale e circa 12 milioni di euro per progetti in campo ambientale.

Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati migliaia i progetti promossi da circa 8.000 Enti che costituiscono una fondamentale infrastruttura sociale capace di attivare servizi diffusi, promuovere innovazione sociale e garantire benessere delle comunità, attraverso competenze e un patrimonio relazionale oggi indispensabile per velocizzare la ripresa.

Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo “Per costruire il nostro futuro la coesione delle nostre comunità sarà un elemento fondamentale. Gli enti di Terzo Settore sono cruciali per le nostre persone, per le nostre comunità e per le nostre Istituzioni, alle quali propongono iniziative nel campo dell’ambiente, della cultura e del welfare. Perderli significherebbe perdere pezzi di comunità. Perdere questa rete creerebbe un enorme danno economico, metterebbe in difficoltà le nostre famiglie ma significherebbe anche disperdere l’insieme di lavoratori e di volontari ad essa collegato, un patrimonio preziosissimo di cui le nostre comunità non possono fare a meno”.

Paolo Morerio, Presidente Fondazione Peppino Vismara “In uno scenario così difficile consideriamo di grande rilievo la messa in comune di risorse e competenze da parte di diverse Fondazioni, ritenendo che tale collaborazione debba rappresentare la nota caratteristica delle azioni future per l’intero Terzo Settore. Il nostro auspicio è che le risorse ora messe a disposizione possano garantire per il futuro l’indispensabile apporto degli ETS alla costruzione di comunità sempre più solidali e inclusive”.

Il bando 

Il bando LETS GO! Misura di sostegno agli Enti di Terzo Settore apre il 9 giugno e avrà scadenza il 30 giugno: valuterà le richieste pervenute in maniera comparativa in base alla vulnerabilità e fragilità economica cui è esposto l’ente a causa della pandemia e alla tipologia e impatto dei servizi e destinatari.

Tre gli elementi da sottolineare:

  • il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto (in conto esercizio 2020) con la specifica finalità di dare continuità all’attività ordinaria dell’ente garantendo l’adeguamento e la prosecuzione di servizi messi a rischio per effetto delle conseguenze causate dall’emergenza Covid-19;
  • al bando potranno partecipare gli enti già beneficiari di almeno un contributo nell’ambito dei bandi e dei progetti di Fondazione Cariplo, o delle fondazioni comunitarie o di Fondazione Peppino Vismara, negli ultimi dieci anni.
  • saranno sostenuti gli ETS operanti nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo: Lombardia e province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola in ambito sociale, culturale, ambientale.

Informazioni di servizio

Il testo del bando ed altri materiali utili saranno reperibili nella sezione “Bandi” alla voce LETS GO! Misura di sostegno agli enti di terzo settore

A partire dal 9 giugno 2020 e durante il periodo di apertura del bando (scadenza il 30 giugno 2020 ore 17.00), saranno disponibili:

  • La modulistica necessaria per la presentazione delle richieste di contributo, da compilarsi online nell’area riservata del sito
  • Un servizio di assistenza agli enti, che consisterà in:
    • Domande frequenti (FAQ) e Tutorial di supporto per la presentazione delle domande online. Si raccomanda agli enti di prendere adeguata visione di tale documentazione;
    • Un supporto via email, per ulteriori richieste, da inviare ai seguenti indirizzi:
      letsgo@fondazionecariplo.it (per informazioni sul bando); nell'oggetto della mail indicare sempre IN STAMPATELLO l'area di riferimento prevalente rispetto alle attività dell'ente: SERVIZI ALLA PERSONA, AMBIENTE o ARTE E CULTURA
      support@fondazionecariplo.it (per assistenza informatica).

Un nuovo programma dedicato alle storie e ai desideri di chi si impegna per gli altri andrà in onda su Rai2 tutti i giorni alle 16.10, dal lunedì al venerdì a partire dal 01 giugno: “L’Italia che fa” condotto da Veronica Maya. Il progetto, nato alcuni mesi fa, porterà sul piccolo schermo progetti e storie di persone ed enti non profit che già prima dell’emergenza COVID-19 erano impegnati per il bene comune, in servizi verso le categorie fragili o in iniziative innovative. Cercando di sostenerle e aiutandole a realizzare i loro progetti, a reagire. Ogni settimana conosceremo quattro storie di comunità locali che si racconteranno, coinvolgendo le persone da casa, gli attori e i beneficiari dei progetti su diversi fronti: chi si occupa di bambini, chi di anziani, chi di cultura, di educazione, di ambiente. Con approfondimenti attraverso video-racconti, collegamenti, interventi e interviste in studio, conosceremo meglio l'attività e le vicende dei protagonisti che vivono, lavorano, partecipano nella comunità.
Ma non finisce qui: i protagonisti potranno esprimere un desiderio, la volontà di arricchire i loro progetti con una nuova attività, per questo avranno modo di raccontare cosa vorrebbero fare per il futuro per le persone e per i temi di cui si occupano.
Il programma si pone come ponte tra il pubblico e i temi trattati, con funzioni di sportello di servizio: la redazione del programma raccoglierà segnalazioni, richieste e proposte da parte dei telespettatori che vogliono impegnarsi in prima persona, fare qualcosa di utile e concreto per la società e per l'ambiente che li circonda.
Sulla stessa linea d’onda si pongono le aziende che hanno aderito a questa serie branded content. Tra gli altri e in qualità di principali sostenitori che del programma condividono visione e valori: Intesa Sanpaolo ed Engie. Un progetto corale che mette in luce realtà territoriali e che vuole valorizzare il bene comune.
Obiettivo del programma è raccontare l'Italia che fa, quella che unisce gli sforzi e racconta la collaborazione tra persone, istituzioni, aziende e Terzo Settore, affrontando tematiche e situazioni che toccano da vicino il quotidiano di ogni famiglia con problematiche da affrontare, con impegno, fiducia, passione e professionalità. Con uno sguardo verso il futuro.
Fra i primi progetti protagonisti del programma, uno sarà “Errare Humanum Estdell’Associazione Puntozero di Milano che da oltre 23 anni, opera per portare l’arte e la cultura dentro le mura dell'Istituto penale per minorenni "Cesare Beccaria". Puntozero è una compagnia che si occupa di realizzare spettacoli teatrali (dalla preparazione alla rappresentazione) insegnando ai ragazzi i diversi mestieri che entrano in gioco nella produzione (montatori, addetti luce, attori, scenografi…), in modo che in futuro possano spendersi nel mercato del lavoro. Negli anni, Puntozero ha cercato di portare il teatro fuori dal carcere, inizialmente appoggiandosi ad un piccolo teatro esterno per poi arrivare ai più importanti teatri di Milano (la Scala e il Piccolo). Nel 2013, grazie al supporto di Fondazione Cariplo, è cominciato un lungo lavoro per sistemare spazi in disuso che oggi sono diventati e un vero e proprio teatro, in cui vengono messi in scena gli spettacoli prodotti coi detenuti, favorendo il più possibile la partecipazione dall’esterno. L’obiettivo ora è di aprire ancora di più questo luogo alla città: un muro di cinta è già stata abbattuto e l’intenzione è di abbattere anche le distanze culturali e simboliche, creando un ponte tra chi sta dentro e chi sta fuori.

L’Italia che fa" è un format Branded Content ideato, scritto, realizzato e prodotto da Libero Produzioni Televisive in collaborazione con Rai Pubblicità, con la partnership di Fondazione Cariplo, Fondazione EY Italia Onlus e grazie all’impegno di molte fondazioni di origine bancaria italiane e organizzazioni non profit tra cui Fondazione Compagnia Di San Paolo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione di Modena, Impresa Soc. Con i Bambini, Fondazione con ilSud, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Progetto AGER – Agroalimentare e Ricerca e ACTIONAID Italia. Un impegno che nei prossimi mesi è destinato a crescere.

L'ITALIA CHE FA è un programma di Marco Falorni e Andrea Frassoni. Regia Giovanni Caccamo, direttore della fotografia Giorgio Gorgatti, scenografia Barbara Fizzotti.

La casa è da sempre una componente cruciale per la qualità della vita delle persone, un bisogno complesso per tutti, e ancor di più per chi ha limitate capacità di reddito e per chi somma a questo anche altre fragilità, di natura più o meno temporanea: è per questi motivi che Fondazione Cariplo, da anni, promuove l’abitare sociale nelle comunità territoriali. La dimensione abitativa rappresenta uno spazio importante per recuperare e mantenere la capacità di vita autonoma di chi è fragile e, se declinata in modo mirato, può migliorare in modo determinante la condizione di benessere delle persone. Infatti, l’impegno e gli sforzi di Fondazione Cariplo per promuovere l’Housing sociale continuano da vent’anni: dal 2000 ad oggi Fondazione Cariplo ha sostenuto 336 progetti attraverso le varie edizioni del bando “Housing sociale”, deliberando contributi per oltre 62 milioni di euro, mobilitando risorse, aggregando conoscenze e persone e sostenendo lo sviluppo delle comunità locali.

Uno dei numerosi strumenti messi in campo è quindi proprio il bando senza scadenza “Housing sociale per persone fragili”, con il quale Fondazione Cariplo vuole sostenere l’avvio di nuovi interventi di abitare sociale, promossi da soggetti non-profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose e di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili. In parallelo, il bando vuole anche promuovere la realizzazione di sistemi territoriali di housing sociale, per fare rete fra l’offerta abitativa esistente e gli attori coinvolti e rendere le comunità locali capaci di intercettare e rispondere alla sempre crescente domanda abitativa.

Come? Concretamente, il bando sostiene quei progetti che favoriscano l’aumento dell’offerta di alloggi sociali che siano anche efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, promuovano l’attivazione di percorsi di accompagnamento e di sostegno all’autonomia delle persone accolte e massimizzino l’accessibilità economica dei servizi di ospitalità, in modo da favorire le categorie più deboli. Puntando su una risposta abitativa temporanea e adattabile, che segua quindi il percorso di evoluzione della persona, si incoraggia anche lo sviluppo della capacità di collocarsi in modo intermedio nella gamma di soluzioni esistenti tipicamente polarizzate tra il proprio domicilio e le risposte ad alta protezione.

Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo:La casa è il luogo della relazione ed è lo spazio protetto dove la persona può esprimere le proprie potenzialità e trovare accoglienza rispetto alle proprie difficoltà. Questo periodo di lockdown ha reso ancora più evidente il bisogno di avere abitazioni adatte alle esigenze specifiche di chi le vive: si tratta di una risorsa indispensabile per l’equilibrio e la crescita della persona, tanto più di più nelle situazioni di fragilità. L’azione della Fondazione ha come obbiettivo quello di stimolare un’offerta abitativa capillare che, grazie alla collaborazione con i soggetti sul territorio, si possa adattare in modo differenziato alle esigenze specifiche e soprattutto possa inserirsi all’interno di una dimensione comunitaria.” 

Nei giorni scorsi sono stati infatti approvati contributi per finanziare 5 progetti nel territorio dove opera la Fondazione, di cui tre a Monza, uno in provincia di Brescia e uno al confine con Milano, per un totale di circa 1 milione di €.

  • A Monza, nel quartiere Buonarroti, si è scelto di sostenere con 135.000 € il progetto La Casa dov'è: Promuovere l’abitare sociale nelle comunità territoriali”, della Cooperativa Sociale l’Iride Onlus. L’ente è già partner del progetto “Tikitaka – passaggi di inclusione”, finalizzato alla sperimentazione di percorsi di inclusione sociale e autonomia abitativa per le persone con disabilità, sostenuto dal bando Welfare in Azione nel 2017. Con il contributo di Fondazione Cariplo verrà realizzato un appartamento da adibire a palestra di autonomia dimensionata in 5 posti letto dove far turnare circa 30 ragazzi con disabilità intellettiva medio-lieve: questo si andrà ad aggiungere ad altri 3 appartamenti nello stesso condominio che saranno acquistati in autonomia. Due di questi, acquistati dall’ente stesso, ospiteranno la Comunità Alloggio; il terzo verrà acquistato da 3 famiglie di ragazze con disabilità cognitiva che frequentano il CSE dell’ente che hanno espresso il desiderio di convivere.
  • Sempre a Monza sarà finanziato con un contributo di 240.000 € il progetto dell’Associazione Uroburo “Residenza attiva Uroburo”. L’Associazione, anch’essa parte della rete TikiTaka, ha vinto una gara pubblica del Comune di Monza per il recupero di patrimonio immobiliare in disuso finalizzata alla creazione di una residenza attiva per persone con disabilità, che realizzerà grazie al sostegno di Fondazione Cariplo. Nello specifico, verranno realizzati 2 alloggi per persone con disabilità medio-lieve che nasceranno come palestre di autonomia per trasformarsi, nel tempo, in una dimensione abitativa più stabile in linea con la legge 112/2016 “durante-dopo di noi”, 1 bilocale per una famiglia in disagio abitativo con ruolo di custode sociale della struttura e 2 monolocali che potranno essere usati dai ragazzi con disabilità che vogliano sperimentarsi in una maggiore autonomia o per studenti /giovani lavoratori che condividano il progetto. Per loro è anche prevista la possibilità di cohousing con i ragazzi con disabilità nei due alloggi più grandi.
  • Ancora, a Monza, saranno destinati 150.000 € al progetto “AIR: Abit-Azioni in Rete” del Consorzio Comunità Brianza, che vuole aggiungere al sistema di 8 alloggi già realizzati negli anni scorsi, sempre con il supporto della Fondazione Cariplo, ulteriori 7 alloggi (suddivisi nei Comuni di Lentate sul Seveso, Lissone, Bollate e Cinisello Balsamo), per un totale di 29 posti, per l’autonomia e l’inclusione sociale di persone in situazione di disagio socio-abitativo come madri sole con minori, donne vittime di violenza in uscita dai percorsi di I e II accoglienza, padri soli separati, persone che a seguito di malattia o incidenti rischiano la caduta in povertà e neo-maggiorenni.”
  • A Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, si è scelto di sostenere con 330.000 € il progetto “CASA Serena Angolina Bresciani”, proposto dall’omonima Fondazione, che intende riqualificare un immobile per la realizzazione di una Comunità alloggio sociale per anziani (C.A.S.A) da 25 posti letto.
  • Infine, ai confini di Milano, Fondazione Cariplo finanzierà con 110.000 € il progetto “La Corte di Quarto” proposto dalla Fondazione Archè Onlus: Il progetto è promosso a Novate Milanese al confine con il quartiere di Quarto Oggiaro di Milano e vuole creare un “Borgo solidale” nell’ex scuola dell’infanzia Adele Bassani sostenendo la realizzazione di 12 alloggi dedicati all’autonomia e inclusione sociale di nuclei mamma-bambino e famiglie in situazione di fragilità socio-abitativa.  

Riprogrammazione delle attività della Fondazione 

Anche il tema housing sociale rientra nei 6 obiettivi prioritari attorno ai quali riorientare le risorse e l’impegno delle Aree Filantropiche della Fondazione:

  • Il contrasto alle nuove povertà causate dalla crisi e dall’ancor maggior distanziamento sociale che ne deriverà
  • Il sostegno agli Enti del Terzo Settore, in gravi difficoltà
  • L’individuazione di opportunità di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro, soprattutto in chiave green, con grande attenzione alle tematiche ambientali
  • Il ripensamento dei modelli di offerta di welfare
  • Il ripensamento del sistema culturale, considerando l’importante ruolo che la cultura può svolgere nella fase di ripartenza
  • Il rilancio della ricerca, che si conferma un aspetto centrale per il ripensamento dei modelli di funzionamento delle organizzazioni e degli assetti di quasi tutti i settori di attività.

A causa della pandemia, infatti, lo scenario in Italia e nel mondo è profondamente mutato e la Fondazione si trova ad esprimere la propria missione filantropica in una situazione di grandissima incertezza. Proprio in un momento così incerto per tutti, la Fondazione intende mantenere l’impegno verso i territori e le comunità, focalizzandosi in azioni immediate di contrasto alla crisi e avviando un percorso di medio periodo per promuovere innovazione nei territori. Il totale delle risorse disponibili per l’attività filantropica 2020 è di 135 milioni di euro, come già approvato il 5 novembre 2019 dal DPPA.

Rispetto a questa cifra complessiva, 60 milioni di euro non sono ancora stati destinati o impegnati e possono quindi essere oggetto di una riprogrammazione straordinaria in seguito all’emergenza Covid.

Sono state presentate, durante l’evento virtuale conclusivo del progetto Green Jobs, le mini-imprese vincitrici a livello territoriale e le loro Storie di Resilienza, attraverso cui i ragazzi hanno raccontato come siano riusciti a portare a termine i loro progetti con impegno e creatività, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo.

Avviato in Lombardia nel 2015 da Fondazione Cariplo, Green Jobs si è esteso a livello nazionale a partire dal 2018, interessando 157 classi e più di 3.000 studenti, grazie al coinvolgimento di altre 8 Fondazioni di origine bancaria aderenti all’ACRI: Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cariparo, Fondazione Caritro, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas e Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.

Realizzato con JA Italia e InVento Innovation Lab, Green Jobs è un percorso di autoimprenditorialità green per le scuole superiori, che porta i ragazzi ha creare mini-imprese che propongono risposte concrete a problemi ambientali e in linea con gli SDGs, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

“Lo sviluppo sostenibile è un tema cruciale per la nostra società e la crisi legata alla pandemia lo ha reso ancora più evidente – spiega Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo – In uno scenario in cui la sostenibilità sarà sempre più un fattore chiave, gli innovatori di domani dovranno saper guardare alle sfide dei cambiamenti climatici e della salvaguardia del territorio come parte integrante di ogni attività. Per questo Fondazione Cariplo, anche attraverso il progetto Green Jobs, vuole essere vicina ai ragazzi, accompagnandoli nello sviluppo di competenze importanti per un futuro lavorativo e professionale più sostenibile, che possa contribuire alla crescita e alla coesione della nostra società.”

Oltre a creare progetti di impresa green, gli studenti hanno mostrato grande volontà e coinvolgimento nonostante la particolare situazione originata dal lockdown, dando prova di una grande capacità di resilienza. Per questo le mini-imprese vincitrici a livello territoriale sono state coinvolte nel contest Storie di Resilienza (#CONTESTGJ2020), raccontando con foto, post e storie instagram, le difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto e le soluzioni messe in campo.

Oggi, tra le mini-imprese partecipanti si è aggiudicata la vittoria del contest WoodCard della classe 4G del Liceo Rosmini di Rovereto (TN) che ha realizzato una smart card con il legno proveniente dagli alberi caduti durante la tempesta del 2018 in Trentino. I ragazzi di WoodCard con la loro storia di resilienza hanno saputo raccontare il territorio e come siano riusciti a risolvere le difficoltà incontrate durante il percorso GJ con innovazione e creatività.

“Oggi non si premia solo l’attitudine ad apprendere i valori della sostenibilità per trasporli in un lavoro comune, ma anche la coerenza dimostrata nell’essere cittadini e cittadine capaci di compiere, in un momento di così grande crisi, autentici atti di sostenibilità – spiega Anna Chiara Invernizzi, Vice Presidente di Fondazione CRT e Presidente della Commissione Sviluppo Sostenibile di ACRI – Rivolgo un plauso a tutta la Community Green Jobs: ringrazio in particolare alunni ed insegnanti, che hanno dato prova di un forte senso di responsabilità, portando avanti con determinazione i propri progetti nonostante i numerosi ostacoli. Un sentito ringraziamento va anche alle Fondazioni, che hanno supportato i percorsi intrapresi, anche quando l’emergenza sanitaria ha comportato la necessità di rimeditare l’impiego delle loro risorse, affinché nessuno rimanesse escluso dalla solidarietà.”

in homepage: photo credit cichoice 

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