Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo hanno siglato un accordo per realizzare un Programma pluriennale di investimento congiunto nel Private market che punta a unire competenze e risorse in nuovi investimenti nel Private Equity e nel Venture Capital.

Obiettivo dell’accordo è sfruttare le economie di scala derivanti dalla combinazione delle risorse finanziarie e professionali messe a disposizione dalle due principali Fondazioni bancarie italiane, ottenendone così un beneficio economico e di posizionamento sul mercato, in qualità di investitori istituzionali con programmi di investimento significativi, regolari e costanti. Prende avvio così una nuova fase di collaborazioni in un sistema che ha bisogno di aggregare le forze per valorizzare al meglio il ruolo di investitori istituzionali capaci di mettere a disposizione del Paese capitali pazienti e competenze innovative.

La collaborazione deve essere, soprattutto nei momenti più complessi della vita di un paese, uno degli elementi che ne caratterizzano la dinamica istituzionale. Le fondazioni hanno dimostrato in più occasioni la propria capacità di fare sistema, nell’interesse dal paese: l’accordo tra Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo va esattamente in questa direzione, per qualificare e rafforzare in modo sinergico i programmi di investimento, in un’ottica di lungo periodo, al servizio dell’attività filantropica.” ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo. 

Le fondazioni di origine bancaria sono state e continuano ad essere attori fondamentali del processo di crescita del Paese” – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo – “e ancor di più oggi, nel contesto dell’attuale crisi economica e sociale, emerge con forza la necessità di rafforzare il loro ruolo con l’avvio di azioni coordinate in una logica integrata di progetti di collaborazione di lungo termine. La scelta di condividere un importante programma di investimento è un primo passo in questa direzione e può rappresentare un modello di riferimento per tutto il sistema delle fondazioni.”

Gli investimenti dei patrimoni rappresentano la modalità con cui le fondazioni ottengono le risorse per sostenere l’attività filantropica. Per il 2021, pur in un contesto e in condizioni di mercato non semplici, le due fondazioni hanno già confermato – con l’approvazione dei rispettivi documenti programmatici – un livello erogativo in linea agli anni precedenti.

AttivAree, il Programma intersettoriale di Fondazione Cariplo nato nel 2016 per riattivare le aree interne dei territori in cui opera, si sta avviando alla sua conclusione. Negli ultimi quattro anni, i territori in cui si è svolto AttivAree, le Valli Trompia e Sabbia in provincia di Brescia e l’Oltrepò Pavese, hanno portato avanti progetti di sviluppo territoriale sostenibile facendo leva sulle risorse delle comunità e valorizzando il patrimonio ambientale e culturale locale. Turismo, agricoltura, riqualificazione dei luoghi, ricerca scientifica, welfare sono i principali settori in cui si sono realizzati gli interventi.

Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo: Il cuore del progetto Attivaree è costruire le condizioni perché le persone abbiano l’opportunità di scegliere: scegliere di rimanere, di ritornare o anche di arrivare per la prima volta in un territorio che solitamente è visto come un luogo da cui partire. Attivaree mette in relazione vocazione del territorio, iniziativa delle persone e crescita delle comunità, creando reti e facilitando la nascita di esperienze innovative che generano valore e innescano sviluppo.”

Puoi rivedere la presentazione: bit.ly/AttivAree_NuovaVita.

I territori hanno investito sulla trasformazione e sull’innovazione digitale per rilanciare le attività economiche e dare risposte a cittadini e imprese. Nelle Valli Bresciane è stata rafforzata l’infrastruttura della banda larga ed è stato attivato il “Fascicolo Digitale d’Impresa”, un archivio telematico centralizzato che contribuisce alla digitalizzazione e alla semplificazione dei processi amministrativi: il fascicolo raccoglie, infatti, tutte le informazioni utili e autorizzazioni per avviare, chiudere o modificare un’attività produttiva sul territorio. Dall’inizio del progetto ad oggi le istanze telematiche depositate sono passate da 23 a 2.500 e sono state gestite più di 6.000 pratiche.

L’Oltrepò Pavese ha invece sviluppato “La Banca della Terra”, una piattaforma digitale a disposizione dei residenti attuali e potenziali dell’Oltrepò, degli amministratori locali e di tutti i soggetti interessati a un uso produttivo dei terreni attualmente abbandonati o lasciati incolti. L’azione vuole essere un punto di incontro tra chi, proprietario di terreni agricoli e forestali, non è interessato a coltivarli o a chi vuole avviare un’attività agricola o ampliare la propria, acquisendo nuovi terreni in gestione, affitto o proprietà,. Lo strumento è costituito da una mappa interattiva per la ricerca dei terreni incolti o abbandonati, da esempi e modelli produttivi di coltivazioni possibili in Oltrepò e da una raccolta di bandi e iniziative sul tema dello sviluppo rurale.

Le Valli Trompia e Sabbia hanno, inoltre, attivato di percorsi di design dei servizi e di coinvolgimento della comunità, che hanno portato alla nascita di “Linfa – servizi in movimento”. “Linfa” – sviluppata dall’omonima cooperativa di comunità – è una piattaforma per acquisti online di beni e servizi, dalla spesa, ai medicinali, alle prestazioni sanitarie, ma è soprattutto il prodotto di un’innovazione costruita e pensata come progetto territoriale, con l’obiettivo di valorizzare le botteghe dei piccoli borghi che vivono situazioni di sofferenza trasformandoli in veri e propri negozi multifunzione e offrire un importante servizio per i cittadini della comunità. Lo ha dimostrato anche il lockdown, dovuto alla pandemia da Covid-19, che ha visto aumentare notevolmente gli utenti del servizio: a inizio progetto la app contava 66 utenti, oggi sono 823.

L’Oltrepò Pavese ha messo a punto la figura del “maggiordomo rurale”, moderno factotum che facilita la vita delle famiglie che vivono lontane dai grandi centri abitati. Dalla partenza dell’iniziativa, le richieste sono state numerose e molto diverse tra loro: dall’assistenza agli anziani per  piccoli servizi domestici alle richieste delle famiglie per recuperare i bambini da scuola. Sempre nell’ottica di aumentare la coesione sociale nei territori dell’Appennino lombardo, è stata inaugurata la “Casa dei Melograni” nel comune di Pietra De’ Giorgi (PV). In collaborazione con AGAL (Associazione Genitori Bambini Leucemici), sono stati creati 6 alloggi – per un totale di 24 posti letto – per le famiglie dei bambini malati in cura presso l’ospedale di Pavia. Inoltre, le famiglie ospitate si possono avvalere del servizio di Auser per il trasporto e accesso alle cure. L’azione è un modello di ciò che significa fare rete e valorizzare le competenze e le specificità dei diversi attori presenti sul territorio.

Anche le Valli Bresciane hanno creato reti. I “Rebecco farmer”, prima rete di imprese agricole dei giovani del territorio che gestiscono il borgo rurale di Rebecco (Comune di Lavone) riqualificato a polo agricolo e turistico della Val Trompia. Il turismo è stato uno degli asset di sviluppo del progetto Valli Resilienti che ha portato alla nascita anche del “Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali”, una rete turistica di servizi di accoglienza destinato e gestito anche dalle categorie più fragili. A inizio progetto erano 10 le strutture aderenti, oggi invece il Circuito conta 37 aziende tra agriturismi e strutture ricettive. Oltre che sul turismo etico, le Valli Bresciane hanno puntato sul turismo lento e sostenibile, realizzando “La Greenway delle Valli Resilienti”, un’infrastruttura verde che collega le alte Valli Trompia e Sabbia con la città di Brescia per attrarre i turisti amanti della bicicletta alla scoperta dei territori delle Prealpi bresciane. Grazie agli effetti positivi del programma AttivAree, ad agosto 2020 sono stati registrati più di 29.000 passaggi di ciclisti, contro i circa 19.000 registrati nel mese di agosto 2017 prima dell’inizio dei lavori.

Anche in Oltrepò Pavese il turismo è stato leva di sviluppo territoriale. In particolare, l’Appennino lombardo è una riserva preziosissima di biodiversità. Per rispondere alla costante crescita del turismo all’aria aperta, sono stati realizzati 6 sentieri delle farfalle, tra cui quello del Giardino nel Parco del Castello di Verde (PV), che rappresentano un’incredibile opportunità di esperienza outdoor: il butterfly watching. In questa zona è possibile osservare in natura oltre 50 differenti specie. Per valorizzare e tutelare la biodiversità del territorio, è nato anche il progetto “VINO 2.0”. Venticinque aziende vitivinicole hanno aderito a un percorso di accompagnamento per preservare e incrementare gli elementi naturali all’interno dei vigneti. Con una gestione meno intensiva e più sostenibile, si sono ricreati habitat più idonei alla sopravvivenza di farfalle e uccelli, con risultati positivi su diverse specie protette, tra cui l’averla piccola, un passero in generalizzato calo ma in aumento nell’area di sperimentazione del progetto.

Queste sono solo alcune delle azioni di rinascita delle Valli Trompia e Sabbia e dell’Oltrepò pavese che trovano spazio nel convegno “La nuova vita delle aree interne”: innovazioni, servizi per le comunità e esperienze di valorizzazione del territorio realizzate in questi quattro anni grazie al Programma AttivAree. L’evento è stata occasione per condividere una riflessione sul significato di una diversa relazione tra aree interne e centri urbani, sulle disuguaglianze territoriali in termini di accesso ai servizi e sull’importanza del ruolo di alcuni attori chiave per un cambiamento, tra cui il Terzo Settore.
Presentato il libro “AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne” edito da Il Mulino, a cura di Giorgio Osti, professore di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Padova, ed Elena Jachia, Direttore Area Ambiente di Fondazione Cariplo.

La Call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile, promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del programma Innovazione per lo Sviluppo, è dedicata a soluzioni esistenti, concrete, inclusive e sostenibili, con l’obiettivo di potenziarle e/o replicarne l’applicabilità in altri contesti o Paesi. A conclusione delle procedure di valutazione previste per la Call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile, è stato deliberato il sostegno ai 12 progetti risultati selezionati, per un contributo complessivo di 500.000 euro. 

A questa pagina gli esiti.

I Paesi in cui saranno implementati i progetti sono 8: Burkina Faso (2 progetti), Tanzania, Kenya, Mozambico (2 progetti), Niger, Senegal (3 progetti), Uganda (2 progetti), Zimbabwe. 
I progetti selezionati coinvolgono i seguenti settori: salute, agricoltura e sicurezza alimentare, cambiamento climatico, disabilità e inclusione, acqua pulita e igiene. Tra le soluzioni oggetto di contributo: stampanti 3D per la produzione di dispositivi di protezione, ventilatori polmonari e protesi ortopediche, app e piattaforme web per lo sviluppo agricolo, sensori smart per il monitoraggio dell’umidità, sistemi digitali di alert in occasione di eventi climatici straordinari, tecniche di coltivazione idroponica, sistemi di disinfezione dell’acqua attraverso l’accumulo di energia solare, refrigeratori fotovoltaici.
Si ricorda che il bando è co-finanziato da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo: ogni contributo proposto verrà quindi coperto per il 50% da risorse di Fondazione Cariplo e per il 50% da risorse di Fondazione Compagnia di San Paolo. Totale risorse a disposizione € 500.000 (budget Fondazione Cariplo € 250.000, budget Fondazione Compagnia di San Paolo € 250.000).

 

Aggiornamento

Nella piena consapevolezza della perdurante condizione di fragilità economico-finanziaria che interessa numerose Organizzazioni Non Profit, sono stati prorogati al 30 giugno 2023 i termini per l’accesso ai finanziamenti agevolati previsti dall’iniziativa “Sostegno al Terzo Settore”.


Nel corso dell’evento Non Profit e accesso al credito”, è stata presentata l’iniziativa “Sostegno al Terzo Settore” (Rivedi la presentazione).
Un’operazione finanziaria molto innovativa, promossa da Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, CSVnet Lombardia, Fondazione ONC, Cooperfidi Italia, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore, che permette l’erogazione di €30MLN di finanziamenti agevolati, sulla base di un articolato sistema di garanzie e fondi di copertura volto a supportare l’accesso al credito degli Enti attivi in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola.

L’iniziativa nasce dalla piena consapevolezza dell’attuale condizione di fragilità economico-finanziaria del settore, profondamente colpito dall’emergenza socio-sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19. Contrazione della domanda, crescenti difficoltà occupazionali, parziale o completa sospensione delle attività, costi per la riorganizzazione e l’attuazione della nuova normativa in tema di sicurezza sul lavoro stanno interessando numerose Organizzazioni Non Profit: un ecosistema che solo in Lombardia include oltre 50.000 organizzazioni (15,7% sul dato nazionale) che impiegano 180.000 dipendenti (22,8%) e circa 1 milione di volontari attivi (18,3%).[1]

L’operazione si sviluppa in coordinamento con l’iniziativa nazionale lanciata a maggio di quest’anno da ACRI-Intesa Sanpaolo, denominata “Sollievo”, ma con caratteristiche particolari, pensate per le organizzazioni non profit del territorio lombardo e delle province piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola ed è anche costruita sulla base del progetto In-Volo, storica esperienza di collaborazione tra CSV, ONC, Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.

La struttura dell’operazione

Al fine di massimizzare l’efficacia della misura, la convenzione promossa dai partner opera su più livelli e prevede l’attivazione contemporanea di un complesso sistema di strumenti di garanzia e di copertura costi, per permettere l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati anche agli enti più fragili e con maggiori difficoltà di accesso al credito.

È rivolta a Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale, Cooperative sociali, Imprese sociali, Fondazioni, Enti filantropici, Società di mutuo soccorso, Enti religiosi, Associazioni sportive, Onlus e altri soggetti – attivi in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano Cusio-Ossola. Tali organizzazioni potranno beneficiare di un finanziamento erogato da Intesa Sanpaolo, per importi compresi tra €30.000 ed €500.000, della durata massima di 56 mesi, con 18 mesi di preammortamento e a tassi agevolati, con copertura dei costi di garanzia e di una eventuale parte degli interessi sostenuti.

L’attivazione della convenzione, che consentirà a Intesa Sanpaolo l’erogazione di € 30.000.000 di finanziamenti a tassi agevolati, prevede la compresenza coordinata dei seguenti strumenti:

  • un plafond di garanzia dell’importo di €6.000.000, messo a disposizione da Cooperfidi Italia, a valere su risorse FEI-EASI con l’obiettivo di garantire il 50% dei finanziamenti erogati.
  • un Fondo di garanzia dell’importo di €2.600.000, costituito da CSVnet Lombardia e Fondazione ONC;
  • il Fondo Solidarietà e Sviluppo di Intesa Sanpaolo a supporto dei finanziamenti agli ETS più fragili per un totale di €3.000.000;
  • un Fondo di copertura da €500.000 messo a disposizione da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore grazie al contributo di Fondazione Cariplo (€300.000) e Fondazione Vismara (€200.000) dedicato al rimborso dei costi di garanzia e di una parte degli interessi sostenuti dai beneficiari.

«A causa della pandemia molti enti di terzo settore stanno vivendo una situazione di estrema fragilità, e un concreto rischio di non sopravvivere alla crisi. Non è solo un problema di ciascuno di questi enti, ma un problema di tutti: delle persone più fragili, di cui il terzo settore si occupa, e dell'intera comunità, che si alimenta di solidarietà, di legame e di fiducia. Gli enti di terzo settore attivano le competenze dei propri collaboratori, la generosità dei volontari e la coesione della comunità: è urgente costruire alleanze per impedire che questo prezioso patrimonio di competenze e relazioni venga disperso. La Fondazione ha realizzato un importante intervento di sostegno tramite il Bando LETS GO a cui segue oggi l’iniziativa “Sostegno al Terzo Settore”. Il Fondo, nato grazie alla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’impact investing – e al contributo di Fondazione Vismara e dei numerosi partners coinvolti, ha lo scopo di consentire l’accesso al credito anche agli Enti più fragili, che rimarrebbero esclusi dai meccanismi tradizionali» – Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo

Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha commentato: «Da molti anni mettiamo a disposizione del Terzo Settore una nostra struttura specifica per erogare credito dotata di professionalità, competenza, strumenti dedicati. Grazie a ciò abbiamo favorito la crescita sostenibile di molti soggetti non profit con ampie ricadute benefiche sulla società nel suo complesso, come è nella natura stessa di questa economia. Siamo lieti di proseguire in questo cammino affiancando una volta di più la Fondazione Cariplo nel sostenere un settore di cui oggi è tanto più evidente la indispensabile e preziosa funzione».

«Per ripartire dopo la pandemia il nostro Paese avrà bisogno più che mai del Terzo Settore e dei suoi valori: solidarietà, cura delle persone più fragili, responsabilità, imprese fondate sul mutualismo e la costruzione di bene comune. Dare credito e fiducia alle Organizzazioni e alle Imprese del Terzo Settore significa contribuire al futuro del nostro Paese», commenta Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi Italia. 
«Per queste ragioni, Cooperfidi Italia, il consorzio di garanzia fidi della Cooperazione e del Terzo Settore, ha voluto partecipare ad un’iniziativa che vuole dotare soggetti strategici per il futuro della liquidità e dei mezzi finanziari necessari a fare al meglio il proprio mestiere: sostenere la coesione sociale e lo sviluppo in un tempo così difficile».

«In un momento così critico, e con la prospettiva di un futuro che sicuramente necessiterà del supporto di tutto il mondo del volontariato, è importante sapere di poter contare sull'aiuto di uno strumento dedicato come "Sostegno agli enti di Terzo Settore» – commenta Attilio Rossato, presidente di CSVnet Lombardia. 
«Solo a livello lombardo, secondo una ricerca della scorsa primavera, il 70% delle organizzazioni volontariato ha comunque proseguito le proprie attività legate all’ordinario nei mesi più duri della pandemia. Il 50% delle realtà censite e rimaste attive ha inoltre dichiarato di avere svolto attività attinenti l’emergenza. E poco più della metà degli intervistati prevedeva una riduzione delle proprie entrate pari al 50%».

Per maggiori informazioni sull’accesso ai finanziamenti è possibile inviare una email con dati dell’Organizzazione e riferimenti a: ctps.terzosettore@pec.intesasanpaolo.com

 


[1] Dati Istat al 2015

Fondazione Cariplo sostiene e partecipa a Urbanpromo anche in questa edizione straordinaria che sarà tutta digitale. Nell’ambito del convegno, considerato punto di riferimento del dibattito nazionale sulla rigenerazione urbana, la Fondazione offre alla riflessione comune un modello d’intervento recentemente ripensato per far fronte all’emergenza sanitaria che ha lasciato indietro settori vitali come quello culturale, il quale invece rappresenta un importante fattore di crescita e rigenerazione delle zone fragili, come dimostrato a livello urbano dal programma Lacittàintorno e come portato avanti nelle testimonianze positive dei progetti AGER e Valli resilienti nelle comunità montane.

Le due esperienze saranno al centro di tre appuntamenti: 

  • Martedì 17 novembre alle ore 14,30 si parlerà di Strategie di sviluppo sostenibile per le aree montane, perché l’abitare non è uguale in tutti i territori e la montagna presenta un paesaggio verticale che rende necessario un progetto urbanistico peculiare. Introdotto e moderato da Elio Morino e Antonio Fassone (INU), ne discuteranno Elena Jachia (Fondazione Cariplo), Claudia Pedercini, (AttivAree, Valli Resilienti) Camillo De Pellegrin, (Sindaco Val di Zoldo, Belluno), Tiziano Maffezzini (Sindaco di Chiuro, Presidente Comunità Montana Valtellina di Sondrio), Piercarlo Grimaldi, (Professore e già Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche), Valentina Cairo (Fondazione Cariplo), Anna Gaviglio (Università Studi di Milano), Alessandro Delpiano (Città Metropolitana di Bologna) e Giovanni Teneggi (Cooperative di Comunità) illustreranno testimonianze positive dei progetti AGER e le Valli resilienti. Chiuderanno i lavori Federica Corrado (Politecnico di Torino, Associazione Dislivelli), Francesco Sbetti (INU – URBIT), Giampiero Lupatelli (CAIRE Consorzio) e Marco Bussone (Presidente UNCEM). 

Per partecipare: https://urbanpromo.it/2020/eventi/strategie-di-sviluppo-sostenibile-per-le-aree-montane/

  • Mercoledì 18 novembre alle ore 16,30 l’esperienza de Lacittàintorno sarà analizzata in anteprima nel libro Periferie del cambiamento. Traiettorie di rigenerazione (Quodlibet, Francesca Cognetti, Daniela Gambino, Jacopo Lareno Faccini), in dialogo con gli autori ci saranno il prof. Giuseppe De Luca (Università di Firenze, Presidente INU Edizioni), lo scrittore e architetto Gianni Biondillo e il prof. Giovanni Laino (Università di Napoli “Federico II”). Il volume esplora il significato e il ruolo delle periferie urbane nella città contemporanea, prendendo avvio da un’esperienza di ricerca e attivazione durata oltre due anni in tre territori milanesi paradigmatici: il quartiere Adriano, il quartiere Corvetto e via Padova. Tre riflessioni che mettono al lavoro diverse prospettive di lettura – spaziale e urbanistica, antropologica e sociale – per interpretare la complessità della città, i diversi modi di abitarla e le possibili traiettorie di trasformazione. 

Per partecipare: https://urbanpromo.it/2020/eventi/urbanpromo-libri-proposte-di-letture-seconda-sessione/

  • Il 19 novembre, alle ore 10.00, il seminario La Cultura Rigenera indagherà tre esperienze di rigenerazione a base culturale, nella fattispecie Bergamo, Novara e Milano. L’ipotesi è che uno sviluppo a base culturale possa rappresentare una prospettiva per tutte le città senza particolari distinzioni di ruolo e dimensione. Interverranno: Davide Maggi e Chiara Bartolozzi (Fondazione Cariplo), Ezio Micelli (Università Iuav di Venezia), Alessandro Rigoletti (Teatro Tascabile di Bergamo), Pier Massimo Cinquetti (Base Engineering, che illustrerà il caso di Casa Bossi a Novara), Thomas Emmenegger (La Fabbrica di Olinda, che descriverà il nascituro PuntoCom ex Convitto Trotter a Milano). Con loro a discuterne: Alessandro Canelli (Sindaco di Novara), Anna Scavuzzo (Vicesindaco di Milano), Dario Moneta (Direttore Direzione Specialistica Autorità di Gestione e Monitoraggio Piani, Comune di Milano), Davide Agazzi (Project Manager Smart Lab Brindisi), Elena Ostanel (Università Iuav di Venezia), Stefano Moroni (Politecnico di Milano). Il seminario si propone di condividere esperienze utili a elaborare specifiche politiche che possano trasformarsi in azioni concrete e incisive. La sfida è rappresentata dalla possibilità di mettere a punto un insieme di strumenti grazie a cui intervenire a partire dallo sforzo congiunto dell’operatore pubblico e degli attori privati. 

Per partecipare: https://urbanpromo.it/2020/eventi/la-cultura-rigenera/

Si segnala inoltre:

  • Martedì 17 novembre alle ore 9,30, UrbanPromo 2020 si aprirà con una sessione sul tema Rilanciare le infrastrutture sociali in Italia. L’accesso ai finanziamenti europei.  Tra i relatori: Stefano Stanghellini (Presidente URBIT), Paola Pierotti (PPAN), Edoardo Reviglio (CDP), Elena Molignoni (Nomisma), Lorenzo Bellicini (Cresme) e Giordana Ferri (Presidente Comitato Nazionale per l’Housing Sociale). A seguire Daria Ciriaci (CDP), Michael Feith (Commissione Europea), Angela Mancinelli (BEI) discuteranno sulle risorse finanziarie europee coordinati da Livio Cassoli (Gestione Investimenti FIA e FIA2, CDPI SGR). Questo primo evento si chiude con una riflessione sul punto di vista degli attori durante la quale si confronteranno Carlo Cerami (REDO), Marco Doglio (CDP), Francesco Abba Legnazzi (FHS), Cristina Giovando (CRT), Francesco Profumo (Fondazione Compagnia di SanPaolo), Rossana Zaccaria (Legacoop Abitanti) e Luca Talluri (Federcasa). In questa sezione Fondazione Cariplo è rappresentata da FHS e REDO.  Sono stati inoltre invitati Paola De Micheli (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Stefano Bolognini (Assessore alle Politiche Sociali, Abitative e Disabilità, Regione Lombardia), Fabio Carosso (Vicepresidente e Assessore all’Urbanistica, Regione Piemonte).

Per partecipare: https://urbanpromo.it/2020/eventi/rilanciare-le-infrastrutture-sociali-in-italia/

  • Mercoledì 18 Novembre alle ore 14,30 è in programma Abitare la prossimità, seminario a cura di Giordana Ferri di Fondazione Housing Sociale. La «città dei quindici minuti» – che cos’è, che cosa significa abitarci, come si progetta e come si realizza – sarà il focus del dialogo: moderati da Ezio Manzini (DESIS Lab); Salvador Rueda (Agència d’Ecologia Urbana, Barcellona), Birgitte Bundesen Svarre (Gehl Architects, Copenhagen), Carlos Moreno (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne I IAE, Parigi), Pierfrancesco Maran (Comune di Milano) e Cristina Tajani (Comune di Milano) metteranno a confronto le esperienze intraprese (prima e durante il COVID-19) nelle loro rispettive città. A seguire ne discuteranno Stefano Boeri, (Fondazione Triennale Milano), Davide Fassi (Politecnico di Milano), Carolina Pacchi (Politecnico di Milano) e Michele Talia (INU). 

Per partecipare: https://urbanpromo.it/2020/eventi/abitare-la-prossimita/

L’emergenza sociale e sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 sta delineando un quadro di particolare sofferenza economico-finanziaria per gli Enti del Terzo Settore: un ecosistema che solo in Lombardia include oltre 50.000 organizzazioni (15,7% sul dato nazionale) che impiegano 180.000 dipendenti (22,8%) e circa 1 milione di volontari attivi (18,3%).
Nella piena consapevolezza dell’attuale condizione di fragilità del settore, Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, CSVnet Lombardia, Fondazione ONC, Cooperfidi Italia, Fondazione Peppino Vismara e Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore, promuovono un evento dedicato alla presentazione dell’iniziativa “Sostegno al Terzo Settore” rivolto agli Enti del Terzo Settore attivi in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
L’iniziativa intende supportare gli ETS nell’accesso al credito. Al fine di massimizzare l’efficacia della misura, la convenzione opera su più livelli e prevede l’attivazione contemporanea di un articolato sistema di strumenti di garanzia e di copertura costi per permettere l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati anche agli enti più fragili o con maggiori difficoltà di accesso al credito.
La combinazione delle misure presentate nel corso dell'evento online consentirà a Intesa Sanpaolo l’erogazione di € 30.000.000 di finanziamenti a tassi agevolati, di importo compreso tra €30.000 e €500.000 e della durata massima di 56 mesi. 

L’evento si terrà il 19 novembre dalle 10.30 alle 12.30 in modalità online e in diretta streaming.

VAI ALLO STREAMING (link attivo dalla mattina dell'evento)

Interventi: 

Modera: Alessia Maccaferri – Giornalista presso Il Sole 24 Ore  

  • Carlo Messina –  CEO di Intesa Sanpaolo
  • Giovanni Fosti – Presidente Fondazione Cariplo
  • Marco Gerevini – Consigliere Delegato, Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore
  • Attilio Rossato – Presidente CSVnet Lombardia
  • Alberto Fontana –  Presidente OTC Lombardia di Fondazione ONC
  • Mauro Frangi – Presidente Cooperfidi Italia
  • Paolo Morerio – Presidente Fondazione Peppino Vismara

Fondazione Cariplo ha approvato, nel corso della riunione della Commissione Centrale di Beneficenza, presieduta dal presidente, Giovanni Fosti, il Documento previsionale programmatico per il 2021 che definisce gli obiettivi e le risorse per sostenere l’impegno filantropico dell’ente per il prossimo anno.

Nella stessa seduta la Commissione ha nominato all’unanimità la nuova vicepresidente: si tratta di Valeria Negrini che tra le altre cose è Portavoce del Forum Terzo Settore della Lombardia e presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Lombardia. Una vita dedicata alla cooperazione sociale con diversi ruoli, Valeria Negrini apporterà ai lavori del Consiglio di Amministrazione le sue preziose competenze. Ha iniziato la sua esperienza come coordinatrice del centro diurno “L’Angolo per senza fissa dimora”. Tuttora impegnata con le cooperative La Rete e ArticoloUno che, in provincia di Brescia, operano con diverse tipologie di servizi nell’area del disagio adulto, della salute mentale e dell'orientamento e inserimento lavorativo, opera anche su temi come l’imprenditorialità sociale, il mutualismo, l'innovazione nei sistemi di welfare. Ha un Master in Economia e gestione delle cooperative e imprese sociali (ISFOR- Università&Impresa-Brescia). Lo statuto di Fondazione Cariplo prevede la presenza di due vicepresidenti. Valeria Negrini va quindi ad affiancarsi a Claudia Sorlini.

Sul fronte operativo, Fondazione Cariplo conferma il livello dell’attività filantropica complessiva: previsto infatti un budget di circa 140 milioni di euro a sostegno di iniziative e progetti sui quattro tradizionali settori di intervento Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca scientifica e Servizi alla persona e per una serie di iniziative in partnership, che poggiano sulle reti del territorio, con la fondamentale collaborazione con le sedici fondazioni di comunità locali, e degli enti del Terzo settore per affrontare i bisogni nuovi emersi in questo periodo di forte difficoltà e incertezza con strumenti tradizionali e nuove misure erogative.
Nove gli ambiti strategici individuati per il 2021, in uno scenario in continua evoluzione.

Persone, lavoro, povertà, anziani, cultura, ricerca scientifica, sviluppo sostenibile, reti e comunità tra le parole chiave del 2021.

“Per superare questo periodo e guardare al futuro è necessario rafforzare la rete di legami all’interno delle nostre comunità e continuare a investire sulle persone, sull’ambiente e sulla conoscenza. In questi mesi abbiamo lavorato per mettere a fuoco linee di intervento chiare che ci guideranno nelle attività del prossimo anno, tenendo sempre due prospettive: contrastare le conseguenze della crisi generata dalla pandemia e costruire condizioni di sviluppo per il futuro. La programmazione per il 2021 arriva in un momento di forte incertezza: dobbiamo essere sempre più attenti a cogliere i segnali di bisogno, sempre più rapidi nel rispondere ai cambiamenti tenendo ferma una visione che mette al centro le persone e le comunità” ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti.

La ripartizione previsionale delle risorse

Per il 2021 le risorse previsionali pari a circa 140 milioni di euro sono stati così suddivisi. Ecco le principali voci

  • Erogazioni per aree filantropiche: 85,6 milioni di euro
  • Ambiente: 8,9 milioni di euro
  • Arte e Cultura: 24 milioni di euro
  • Ricerca scientifica: 17,4 milioni di euro
  • Servizi alla persona: 35,3 milioni di euro
  • Erogazioni per la filantropia delle Fondazioni di comunità locali: 23, 5 milioni di euro
  • Altre attività (erogazioni emblematiche per i territori, patrocini, altri interventi…): 25,4 milioni di euro
  • Volontariato e Iniziative comuni ACRI: 5,2 milioni di euro

I nove obiettivi strategici

Novità 2021 è la programmazione delle attività istituzionali della Fondazione incentrata su nove Obiettivi Strategici a cui sono associati strumenti filantropici adatti al loro raggiungimento. Parte degli strumenti sono già stati sperimentati da Fondazione Cariplo, altri sono del tutto nuovi:

  1. Le sfide demografiche: Fondazione Cariplo si propone di accompagnare la società che cambia, mitigare gli effetti negativi dei trend demografici attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative in campo medico e di ricerca, ambientale, culturale e sociale.
  2. il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente e della biodiversità: nel 2021 alcuni strumenti erogativi affronteranno le sfide ambientali come leva per lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità.
  3. il contrasto alla povertà: Fondazione Cariplo continua a occuparsi delle conseguenze della crisi economica e sanitaria e aumenta lo sforzo per intercettare le persone in povertà e migliorare la loro condizione di vita 
  4. l’occupabilità: nel 2021 saranno approntati strumenti filantropici per promuovere la creazione di nuove opportunità lavorative, contribuendo alla formazione di soft skills, di competenze tecniche specializzate e di competenze in ambito green, e facilitare l’accesso al mercato del lavoro delle persone in condizioni di svantaggio e dei giovani.
  5. nuove forme della partecipazione culturale: come già avvenuto in passato, la Fondazione intende allargare le forme di partecipazione culturale, individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura.
  6. la ricerca scientifica: per il 2021 grande sostegno alla ricerca indipendente per stimolare la costruzione di un patrimonio di conoscenze multidisciplinari a vantaggio del benessere e dello sviluppo socio-economico delle comunità
  7. i sistemi territoriali di welfare; come negli ultimi anni, Fondazione si adopera anche per il 2021 per dare risposte efficaci all'evoluzione dei bisogni promuovendo forme di offerta comunitarie e generative; 
  8. l’abitare sociale: parola chiave sperimentare nuovi modelli di welfare abitativo, promuovendo sia l'housing sociale sia la rigenerazione dei contesti mediante la cura delle relazioni tra le persone e del territorio, il rilancio culturale dei quartieri e la ricucitura del tessuto urbano
  9. il capacity building delle organizzazioni non profit: ampio sostegno nel 2021 per migliorare la capacità degli enti che si interfacciano con la Fondazione di perseguire la propria mission in maniera più efficace ed efficiente.

Tra gli strumenti filantropici nuovi, un’importante iniziativa di welfare comunitario sul tema dell’invecchiamento per sostenere l’innovazione dei servizi territoriali a supporto delle persone anziane; il Progetto “Ignoroma” per colmare il grande “buco nero” di conoscenza del genoma umano e l’ Iniziativa Cibo-Salute; il Progetto ECO: Economia di comunità, per rilanciare l’occupazione green nei territori; My future per coinvolgere nelle tematiche ambientali anche il mondo della scuola; il Bando Patrimonio architettonico dedicato alle bellezze architettoniche del territorio.

Si procederà nel solco della continuità con una serie di iniziative già avviate in passato su tematiche a cui la Fondazione dedica da sempre attenzione: il Programma QuBì per contrastare la povertà, il progetto NEETwork dedicato ai giovani 18-24enni che non studiano e non lavorano, il Progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima, il Bando sull’Economia Circolare e Ager sui temi agroalimentari.

AttivAree, il Programma intersettoriale di Fondazione Cariplo mirato a riattivare le aree montane dell’Oltrepò Pavese e delle Valli Trompia e Sabbia, partito nel 2016, sta per concludersi! 
Per questo è stato organizzato il convegno La nuova vita delle aree interne in programma per giovedì 26 novembre dalle ore 9.30 – 13.00. Il Convegno – in diretta streaming – sarà l’occasione per ragionare sul ripensamento della relazione tra aree interne e centri urbani, sulle disuguaglianze territoriali in termini di accesso ai servizi e di partecipazione civica e sul ruolo del Terzo Settore.
In questi anni, i territori hanno aumentato la loro forza attrattiva nei confronti dei residenti, dei potenziali investitori e dei poli urbani di riferimento, facendo leva sulle risorse delle comunità. 

Programma

  • 9,30 Warm Up
  • 9,45 Introduce e modera Filippo Barbera, Università degli Studi di Torino e Collegio Carlo Alberto
  • 9,55 La relazione fra aree interne e centri urbani: dialogo su disuguaglianze territoriali e ruolo del terzo settore 
    • Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo 
    • Fabrizio Barca, Coordinatore Forum Disuguaglianze e Diversità 
  • 10,40 L’innovazione, i servizi per la comunità e il turismo sostenibile come leve per la rinascita delle aree interne: l’esperienza dei territori di AttivAree 
    • Intervengono:  
       

      • Fabrizio VeronesiComunità Montana di Valle Trompia AttivAree Valli Resilienti  
      • Claudia PederciniResponsabile innovazione, AttivAree Valli Resilienti 
      • Raffaella PiazzardiFondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese AttivAree Oltrepò (bio)diverso  
      • Giorgio BoattiGiornalista e scrittore, Comunicazione AttivAree Oltrepò (bio)diverso 
    • Riflessioni di: 

      • Francesco MonacoCoordinatore del Comitato tecnico per le Aree interne 
      • Monica BottinoRegione Lombardia – Dirigente UO Interventi di sviluppo dei territori montani, risorse energetiche e rapporti con le Province Autonome 
      • Giovanni TeneggiReferente Cooperative di Comunità Confcooperative Comitato Tecnico Scientifico di AttivAree
  •  ​12,00 Presentazione del volume AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne” Ed. Il Mulino
    • Ne discutono:  
  • Elena Jachia, Fondazione Cariplo 
  • Giorgio OstiUniversità degli Studi di Padova 
  • Alessia Zabatino, Università IUAV di Venezia 
  • Mauro Varotto, Università degli Studi di Padova
  • 12,50 Conclusioni Filippo Barbera, Università degli Studi di Torino e Collegio Carlo Alberto

Qui il link per la diretta streaming (attivo dal giorno dell'evento): https://bit.ly/AttivAree_NuovaVita.

Realizzare una soluzione d’impatto in Africa, attivando una partnership tra realtà del mondo dell’innovazione e Organizzazioni della Società Civile (OSC). È questo l’obiettivo della Call for Innovators – Economia Circolare, lanciata da Coopen, percorso partecipativo sostenuto da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto Innovazione per lo Sviluppo. 

La Call for Innovators si rivolge al più ampio mondo dell’innovazione, coinvolgendo soggetti innovatori attivi sia in Italia sia in Africa: spin-off e dipartimenti universitari, centri di ricerca, startup, piccole e medie imprese innovative, singole innovatrici e innovatori. 

I soggetti innovatori sono invitati a rispondere alle sfide individuate da un gruppo di OSC italiane che hanno risposto alla precedente Call for Interest di Coopen e che poi hanno preso parte a due sessioni di Tavoli Partecipativi per individuare le sfide al centro della presente Call for Innovators.

Le sfide da risolvere

L’obiettivo della presente Call è individuare 15 team di innovatrici e innovatori che parteciperanno al Selection Day. 

Durante il Selection Day saranno poi selezionati 5 team che potranno avviare una partnership con le OSC italiane per realizzare insieme una soluzione innovativa su una delle sfide elencate sotto. 

Le 7 sfide individuate nell’ambito del Tavolo Partecipativo sull’economia circolare sono:

  • Riduzione della produzione di rifiuti
  • Incentivo al riuso e riciclo
  • Cultura del riuso e cambio dei comportamenti
  • Formazione e visione imprenditoriale
  • Conservazione derrate alimentari
  • Autonomia, collaborazione e rete di supporto
  • Accesso ai dati e buone pratiche

Tra le OSC italiane che hanno partecipato al Tavolo sull’Economia Circolare troviamo: Cesvi Onlus, CIFA Onlus, E4Impact Foundation, Fondazione ACRA, Fondazione AVSI, LiveinSlums, LVIA, Mani Tese. 

Tre motivi per partecipare

  1. Costruire una partnership con una Organizzazione italiana, interessata a sviluppare una soluzione innovativa con un progetto concreto
  2. Testare e validare sul campo la propria tecnologia o innovazione
  3. Ricevere supporto economico e coprire eventuali costi (IT, marketing, business development, etc)

Requisiti per la partecipazione

Per partecipare alla Call for Innovators, i soggetti innovatori dovranno: 

  • Se africani e attivi in Africa, operare in uno dei seguenti Paesi africani: Uganda, Kenya, Etiopia, Ruanda, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger.
  • Se italiani, essere disposti a operare in uno dei seguenti Paesi africani: Uganda, Kenya, Etiopia, Ruanda, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger.
  • Aver messo a punto iniziative e/o tecnologie con un livello di TRL (Technology Readiness Level) compreso tra 3 e 6 (Qui una scheda per valutare il livello TRL)

Tutti i requisiti per la partecipazione sono disponibili nel testo del bando, accessibile qui: www.coopen.it/innovators-economia-circolare

Le candidature potranno essere presentate attraverso la compilazione completa dell’Application Form disponibile al seguente link: www.f6s.com/coopencallforinnovatorscirculareconomy/apply 

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato alle ore 23:59 (Central European Time – CET) del 18 dicembre 2020.

Il processo di selezione

Nell’ambito della prima Call for Innovators – Economia Circolare saranno selezionati fino a un massimo di 15 team che potranno poi accedere al Selection Day, previsto entro la prima metà di febbraio 2021.
Durante il Selection Day saranno scelti fino a un massimo di 5 team che potranno quindi prendere parte alla fase successiva di Coopen: un percorso di accompagnamento insieme alle OSC che hanno proposto la sfida, finalizzato alla messa a terra di un progetto pilota concreto in uno specifico Paese africano. In questo modo si potrà testare e validare sul campo le soluzioni proposte dagli innovatori per le principali sfide dell’economia circolare in Africa. 
Le Fondazioni erogheranno alle OSC capofila del partenariato un grant minimo di 90.000 euro per ciascun progetto avviato, di cui una parte (da definire in fase di formulazione del progetto) sarà attribuita al team di innovatori selezionato per l’implementazione della soluzione tecnologica.

Date chiave della Call for Innovators – Economia Circolare

Raccolta delle candidature – Dal 03/11/2020 al 18/12/2020
Valutazione delle candidature – Entro il 18/01/2021: selezione di un massimo di 15 team
Selection Day – Prima metà di febbraio 2021: identificazione di un massimo di 5 team di innovatrici e innovatori che entreranno in partnership con le OSC che hanno proposto la sfida
Presentazione del progetto in collaborazione con le OSC – Entro la prima metà di marzo 2021
Percorso di incubazione/accelerazione – A partire da marzo/aprile 2021 fino a giugno/luglio 2021 (3 mesi totali)
Implementazione del progetto pilota – 3-6 mesi dalla fine del percorso di incubazione/accelerazione

Sul sito Coopen.it è disponibile un file con le Frequently Asked Questions.
Ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti all’indirizzo email: call@innovazionesviluppo.org

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