Fondazione Cariplo, in questa grave situazione di emergenza sanitaria, intende garantire agli enti le tempistiche adeguate per la predisposizione delle richieste di contributo. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di prorogare i termini di scadenza per la presentazione di domande sui seguenti strumenti erogativi:

  • Call for ideas “Strategia Clima”: la precedente scadenza fissata al 15 maggio è stata spostata al 6 luglio 2020 (ore 17)
  • Bando “Plastic Challenge”: la precedente scadenza fissata al 12 giugno è stata spostata al 20 luglio 2020 (ore 17)

Telefono Donna e Fondazione Cariplo lanciano una campagna di comunicazione a sostegno delle donne vittima di violenza che in questo periodo si trovano a fronteggiare una situazione nuova, grave e pesante. L’obiettivo è arrivare a queste donne o a chi conoscono casi di questo genere e portare sostegno ed aiuto in una situazione cosi difficile. Si tratta di una campagna di comunicazione dai contenuti molto forti. I claim? Il mio virus è Pietro, Non è il virus a farmi paura, Non andrà tutto bene 

“Le misure anti-contagio imposte dall’emergenza Covid-19 hanno letteralmente consegnato le vittime nelle mani dei carnefici. Le donne che subiscono maltrattamenti nell’ambito della loro convivenza oggi sono costrette a vivere senza sosta ciò che rappresentava già un incubo in precedenza. Uscire, fuggire, rifugiarsi da parenti, amiche, è diventato impossibile in questo periodo – dice Stefania Bartoccetti, presidene di Telefono Donna – Per anni si è lavorato su come uscire dal maltrattamento, sulla prevenzione, sulle sanzioni, sulle pene, siamo abituate all’azione, non eravamo preparate a fornire un supporto sapendo di non poter fermare la violenza. Adesso è fondamentale inventarsi una modalità per essere presenti in questi contesti in cui nessuno che non sia familiare può entrare. È vitale supportare la solitudine e la rassegnazione delle vittime nell’isolamento, perché per loro l’unico significato metaforico che assume la casa, il nido d’amore, è quello di un carcere. Un carcere affettivo in cui scontano con terrore, ansia, e spesso con il rischio della loro incolumità, una unione che invece credevano fondata sull’affetto reciproco, un carcere psicologico e un carcere emotivo fatto di parole, gesti, e comportamenti violenti che in questa vicinanza forzata subiscono con ancora più frequenza di sempre”.

Fondazione Cariplo ha immediatamente appoggiato e sostenuto al campagna perché convinta che questo sia un tema di grande emergenza all’interno della più ampia crisi provocata dalla pandemia, un’emergenza che i più fragili pagano in misura maggiore di altri.

La sfida di sempre oggi diventa ancora più impari, convincere le donne a denunciare il proprio carnefice mentre si trova con lui nel luogo in cui subisce le sue vessazioni. E oggi più che mai l’impegno deve concentrarsi sul far emergere il problema, c’è bisogno di diffonderlo, di parlarne, c’è bisogno che le donne maltrattate raggiungano la consapevolezza che fuori esiste un mondo giusto, che manifesta il suo dissenso, che denuncia, condanna e c’è bisogno soprattutto che l’opinione pubblica non dimentichi e non sottovaluti la questione della violenza sulle donne, cosa che puntualmente accade per quella “normalizzazione” dovuta a substrati culturali che sono duri a morire nella nostra società che continua a raccontarsi di non essere maschilista e che è disposta a evolversi solo negli ambiti in cui ci sia un profitto.

Questa campagna usa toni molto forti perché abbiamo bisogno dell’attenzione del pubblico, abbiamo bisogno che se ne parli. Il comportamento dell’uomo che perpetua la violenza domestica è assimilabile a quello del “virus”, si intrufola nella vita di una donna subdolamente, supera le sue difese, la indebolisce gradualmente, fino a ucciderla, anche se l’epilogo spesso si consuma in maniera violenta. Il nostro è l’ennesimo tentativo di aprire una breccia nell’omertà nella paura, per dire a quelle donne non siete sole, sappiamo in quale situazione vi troviate, sperando che abbiano il coraggio di chiamarci e che non saremo costrette a raccogliere i cocci quando tutta questa emergenza sarà finita” chiude Bartoccetti.

Sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell’1 aprile 14 contributi nell’ambito del bando “Beni aperti” attraverso cui Fondazione Cariplo sostiene interventi di restauro di beni di interesse storico-architettonico e l’insediamento all’interno di essi di nuove attività e servizi. Circa sei milioni di euro saranno destinati ad organizzazioni private non profit, enti pubblici ed ecclesiastici detentori o affidatari di beni culturali di pregio su tutto il territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola.

Ormai da diversi anni la Fondazione promuove interventi di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso operazioni strategiche anche per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
Un intervento che in questo momento storico acquisisce ancora più rilevanza per quegli enti e territori che stanno affrontando la crisi dovuta alla pandemia in corso e che arriva a pochi giorni di distanza da un altro ingente sostegno alla cultura da parte della Fondazione.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo “Soprattutto in un momento di emergenza è necessario avere uno sguardo di speranza sul futuro, poggiandosi su ciò che già oggi rappresenta un grande valore per il nostro Paese. Il patrimonio culturale del nostro territorio è un asset cruciale e rappresenta un settore in cui l'Italia ha un enorme vantaggio competitivo che va tutelato e valorizzato. Ma il suo valore è ancora più profondo: cultura è infatti la capacità di dare un senso condiviso a quello che stiamo vivendo nel presente per generare un nuovo sguardo verso il domani. La Fondazione Cariplo ha da sempre investito nella culturacome fattore di coesione e di crescita per le persone ma anche come leva strategica per lo sviluppo economico. Oggi lo scenario è dominato dall’emergenza sanitaria, che va affrontata con grande impegno di tutti; sappiamo che il peso dei bisogni sociali aumenterà, noi continueremo a impegnarci su questo fronte, ma con la consapevolezza che non si potrà abbandonare l’investimento sulla cultura, così come sull’ambiente e sulla ricerca scientifica, per contribuire alla rinascita delle nostre comunità.”

I progetti, selezionati tra i 58 che si erano candidati nel luglio 2019, abbracciano diverse tipologie di intervento: dalla riqualificazione di immobili storici di proprietà diocesana – nelle città di Bergamo e Cremona – che saranno restituiti alla fruizione delle comunità come centri culturali e di potenziamento dell’offerta turistica locale, alla riapertura di una sala cinematografica nella città di Lecco che, al termine delle opere di riqualificazione, potrà ripartire con una programmazione di proiezioni e spettacoli. E ancora: nuovi spazi dello storico Teatro Coccia di Novara saranno riqualificati per dare avvio ad attività di carattere formativo nell’ambito dello spettacolo dal vivo, così come interventi di riqualificazione e rinnovamento gestionale saranno realizzati a Palazzo Te, emblema della città di Mantova. A Cernobbio, in provincia di Como, saranno potenziate le attività formative e culturali del compendio di Villa Erba – storica dimora di Luchino Visconti, oggi di proprietà pubblica – attraverso la riqualificazione dell’area dell’ex serra della villa. Nei comuni delle aree interne di Argegno (Valle Intelvi – CO) e Malegno (Valle Camonica – BS) saranno realizzate azioni di potenziamento del sistema di ricettività in chiave turistica e culturale, anche in connessione con le filiere produttive locali. Sempre in provincia di Brescia, a Gardone Riviera, presso il Complesso del Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele d’Annunzio, sarà riaperta al pubblico, attraverso la realizzazione di un percorso museale ed allestitivo dedicato, la dimora dell’architetto Maroni, storico progettista della dimora del Vate.

Una collaborazione internazionale tra donatori, organismi filantropici e istituzioni italiane ha consentito, e consentirà nei prossimi giorni, di ricevere importanti quantitativi di dotazioni sanitarie per le strutture che ne hanno urgente bisogno.
L’attività si svolge grazie all’accordo all’interno del China-Italy Philanthropy Forum e coinvolge il TOChina Hub di Torino – impegnato in queste settimane a supportare l'Ambasciata d'Italia in Cina – Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, ENI, Fondazione Grimaldi, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Fondazione Agnelli. E’ stato attivato un ponte aereo con voli umanitari forniti dalla compagnia aerea Neos Spa, che contribuisce facendosi carico dei costi fissi e del proprio personale.
L'obiettivo è accelerare l'afflusso da Pechino di materiale medico-sanitario urgente per affrontare l'epidemia Covid-19 in tutta Italia.
Fondazione Cariplo ha già aderito all’iniziativa sostenendo le spese con un primo stanziamento e collaborando all’interno del China-Italy Philanthropy Forum per portare in Italia le donazioni di organizzazioni filantropiche cinesi, e per superare problemi di carattere burocratico, amministrativo e logistico.
Fondazione Cariplo è impegnata nell’operazione mettendo a disposizione circa 500 mila euro sostenendo i costi vivi e partecipando alla cabina di regia che ha già consentito di fare arrivare in Lombardia nei giorni scorsi le prime 450.000 mascherine chirurgiche, 210.000 guanti e 11.375 tute protettive destinate alla Protezione Civile della Regione Lombardia, alla Caritas Ambrosiana e all’ Ospedale San Paolo.
Il 28 marzo e il 31 marzo sono giunti a Malpensa altri cargo che hanno complessivamente trasportato in Italia 845 ventilatori, 1.629.850 mascherine FP2, 1.526.750 mascherine chirurgiche, 26.550 tute protettive, 4500 occhialini protettivi, 43.800 guanti già in distribuzione in Lombardia e nel resto del Paese.

Visto il perdurare e la gravità della situazione, si stanno organizzando altri voli urgenti, finanziati dalle fondazioni italiane, all’interno degli accordi col China-Italy Philanthropy Forum per portare in Lombardia altre donazioni da parte di filantropi cinesi.
I numeri relativi alle donazioni dei filantropi cinesi raccolte dal Forum sono costantemente aggiornati da Fang Jin, segretario generale della China Development Research Foundation e già docente presso la TOChina Summer School dell'Università di Torino.

L'accordo con Assolombarda

Parallelamente Fondazione Cariplo ha stretto un’alleanza con Assolombarda per dotare ed affiancare gli enti non profit lombardi in servizi di assistenza per acquisti di dotazioni sanitarie: è noto infatti quanto sia complicato oggi, in questa fase di urgenza, acquistare all’estero ciò che serve per contrastare ed affrontare le conseguenze e le necessità derivanti della diffusione della pandemia.
La sinergia consentirà agli enti del terzo settore, attivati durante l’attuale emergenza anche con il supporto di Fondazione Cariplo, di superare le difficoltà e i rischi derivanti da transazioni concluse con Paesi esteri per l’acquisto di macchinari medico-sanitari (connessi, in particolare, a prezzi, pagamenti, logistica, fiscalità, passaggi doganali…)
In particolare, Assolombarda si impegna a mettere a disposizione, a titolo gratuito, i medesimi servizi predisposti in favore dei propri associati, ed è disponibile a svolgere, in favore di enti filantropici e non profit, la funzione di supporto all’acquisto qualora non siano sufficientemente attrezzati, in termini di mezzi e/o risorse, per svolgere tale attività in completa autonomia.
"Dall’inizio dell’epidemia, Fondazione Cariplo ha immediatamente destinato risorse a sostegno dell’emergenza, nella convinzione che avrebbero avuto ancor più valore se messe a sistema insieme alle risorse e alle competenze di altri soggetti. Per questo abbiamo da subito costituito un Fondo speciale da 2 milioni di euro, in parte distribuito tra le 16 Fondazioni Comunitarie in Lombardia, Novarese e Verbano, per avviare una raccolta a favore del territorio; abbiamo partecipato al network China-Italy Philanthropy Forum per l’arrivo di materiali sanitari dalla Cina e attivato una collaborazione con Assolombarda. Questo coordinamento sta già dando buoni frutti: le Fondazioni comunitarie hanno raccolto oltre 47 milioni da oltre 70mila donazioni; sono arrivati i primi voli umanitari dalla Cina con ingenti quantità di dispositivi; infine l’attivazione dei servizi di assistenza per acquisti sanitari agli enti non profit da parte di Assolombarda costituisce un’importante alleanza tra il mondo delle imprese e il Terzo Settore.” ha detto Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo.

Quando è stato costituito, nel marzo 2019, il China-Italy Philanthropy Forum si è dato l’obiettivo di promuovere in modo pratico la solidarietà filantropica internazionale. Oggi vediamo che nel momento dell’emergenza questa rete dà prova di creatività e forza: mentre i filantropi cinesi raccolgono aiuti acquistando in Cina beni talora introvabili sul mercato internazionale, i filantropi italiani intervengono a supporto dell'Ambasciata d’Italia in Cina per sostenere i costi vivi del ponte aereo umanitario Pechino-Malpensa, che consente di far affluire i materiali più urgenti proprio mentre il nostro paese ne ha più bisogno” ha dichiarato Giovanni Andornino, docente dell’Università di Torino e Segretario generale del China-Italy Philanthropy Forum.

Questa è una battaglia che dobbiamo vincere insieme e nella quale ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Comprendendo la gravità dell’emergenza Coronavirus, ci siamo immediatamente attivati con le istituzioni locali, regionali e nazionali per rappresentare e sostenere le imprese, alle quali abbiamo erogato finora più di 20mila consulenze attraverso una task force costituita in Assolombarda, proprio per far fronte all’epidemia. Inoltre, è stato attivato un Control Center sul COVID-19 per supportare Regione Lombardia e il Paese, anche sul fronte della ricerca biomedica. Con questo importante accordo di collaborazione, mettiamo con piacere a disposizione delle fondazioni di comunità lombarde, facenti capo a Fondazione Cariplo, e agli enti filantropici le nostre competenze. Uno strumento concreto per favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi, dispositivi medici e DPI; per facilitare il flusso della merce attraverso le filiere logistiche già attivate e semplificare il processo di acquisto di beni e materiali. Abbiamo sempre sostenuto il valore del gioco di squadra: l’unica strada da percorrere per vincere questa battaglia” ha commentato Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda.

Anche a nome del presidente Attilio Fontana, ringrazio per questa importante forma di collaborazione che ci consente di far arrivare là dove ce ne è più bisogno materiale indispensabile per la protezione del nostro personale sanitario e dispositivi salva vita. Si tratta di un intervento quanto mai utile e necessario in un momento in cui troppo spesso la burocrazia ci impedisce di operare speditamente. Questo accordo internazionale ci consente di rendere ancora più concreto il nostro modo di lavorare per il bene dei cittadini” ha sintetizzato Davide Caparini, assessore al Bilancio della Regione Lombardia.

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