In Fondazione Cariplo si è tenuta la presentazione di REDO Milano, uno tra i più grandi interventi di social housing in Italia, alla presenza di Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione, Giuseppe Sala, sindaco di Milano,
Stefano Bolognini, assessore di Regione Lombardia alle politiche sociali, abitative e disabilità e Renato Saccone, prefetto di Milano. Al tavolo dei relatori anche Fabrizio Palermo, AD e direttore generale di Cassa depositi e prestiti, e Fabio Carlozzo, managing director di InvestiRE Sgr.
Il progetto è realizzato dal Fondo Immobiliare di Lombardia, primo fondo etico per l’housing sociale, promosso da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, su aree che il Comune di Milano – partner dell’operazione ‐ ha messo a disposizione in diritto di superficie. Il fondo, gestito da InvestiRE Sgr, annovera tra i propri quotisti importanti istituzioni come il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Investimenti Sgr e sottoscritto da Cassa depositi e prestiti per 1 miliardo di euro, le stesse Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, Intesa Sanpaolo, Cdp, Unicredit, Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri, Generali, Banco BPM, Aler Milano, TIM.

REDO Milano sorge nel quartiere Rogoredo Santa Giulia. Un quartiere che sarà teatro di grandi trasformazioni grazie a un progetto di riqualificazione urbana che lo porterà ad essere uno dei più innovativi hub della città, un polo di aggregazione delle relazioni metropolitane del sud‐est di Milano. L’intervento, per il quale sono stati investiti complessivamente oltre 70 milioni di Euro, offrirà un contributo importante al processo di riqualificazione del quartiere. L’introduzione dei principi del social housing ‐ che attribuisce un ruolo centrale alle persone, alle famiglie e alle loro esigenze di socialità ‐ troverà applicazione in un progetto aperto al quartiere che, all’evidente qualità architettonica dell’intervento urbanistico, affiancherà infrastrutture tecnologiche d’avanguardia. Quartiere che avrà anche a disposizione, grazie ad un accordo con il comune di Milano, una nuova scuola media pubblica dotata di palestra: la scuola sarà operativa già per l’anno accademico 2019/2020.

Il progetto, che sarà terminato nell’autunno 2019 con l’ingresso dei primi inquilini all’inizio del 2020 una volta effettuati i collaudi ed ottenuta l’agibilità, prevede la realizzazione di 615 appartamenti di diverse dimensioni e tipologie, dai monolocali ai quadrilocali, offerti in locazione e vendita convenzionata per rispondere alle diverse esigenze dei futuri residenti. Nel dettaglio:

  • 404 appartamenti sono offerti in affitto ad un canone mensile convenzionato, comprensivo di posto auto, che varia dai 350 euro del monolocale più piccolo agli 880 del quadrilocale più ampio disponibile; di questi 68, grazie al contributo di Comune di Milano e Regione Lombardia, saranno destinati a categorie particolarmente bisognose e offerti a canone sociale.
  • 211 appartamenti sono offerti in vendita convenzionata ad un prezzo che parte dai 2.195 Euro/mq.

Il tutto oltre oneri ed Iva di legge.

Oggi si apre l’avviso per l‘assegnazione di 148 appartamenti in locazione. Sul sito www.redomilano.it sono chiarite le modalità di partecipazione al bando, i requisiti e i documenti necessari, i termini temporali da rispettare.
I futuri residenti di REDO Milano avranno a disposizione numerosi servizi commerciali e di pubblica utilità oltre ad ampie zone verdi e spazi per organizzare il proprio tempo libero:

  • 1.600 mq di servizi e negozi aperti al quartiere
  • 2.200 mq riservati a un supermercato
  • 10.500 mq riservati a spazi verdi di cui 7.500 mq aperti al quartiere e 3.000 mq a uso privato
  • 400 mq di orti urbani a disposizione dei residenti
  • 2 aree gioco per i bambini e un campo da basket
  • 500 metri di nuove piste ciclabili e 920 parcheggi per biciclette
  • 320 nuovi alberi piantati

REDO Milano si sviluppa lungo un viale su cui si affaccia un articolato sistema di corti aperte e permeabili. La via centrale si chiude in una grande piazza posta a nord, dove si concentrano i servizi commerciali e i servizi utili alla vita quotidiana. Sei studi di architettura, sette società di ingegneria e altri partner tecnologici hanno contribuito alla realizzazione del progetto garantendo qualità nel concept e infrastrutture tecnologiche d’avanguardia. L’organizzazione degli spazi pubblici e del verde uniti a una nuova concezione dei servizi a supporto dell’abitare e alle dotazioni tecnologiche a servizio delle persone rendono il nuovo quartiere un vero e proprio smart district.
La realizzazione di un progetto così innovativo e di così ampia portata non può prescindere dalla rinnovata collaborazione strategica con Fondazione Housing Sociale come advisor tecnico‐sociale. Sono stati anche coinvolti Planet Idea come advisor per le infrastrutture tecnologiche e il gruppo a2a come partner energetico e tecnologico.
L’obiettivo di REDO Milano, e del social housing collaborativo in generale, non è unicamente quello di offrire case di qualità ad un prezzo inferiore al libero mercato, ma soprattutto quello di dar vita ad una comunità sostenibile, che sia in grado di condividere e mantenere vivi gli spazi comuni e di attivare i servizi destinati alla socializzazione e al tempo libero. Per facilitare questo processo è stata strutturata, sotto la guida di Fondazione Housing Sociale, una evoluzione del modello di gestione immobiliare innovativo già sperimentato, con Ecopolis Servizi che assume il ruolo di Gestore Sociale; in tale ruolo si occuperà di amministrare e gestire gli edifici, ma anche e soprattutto di promuovere lo sviluppo di un progetto sociale attraverso la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei residenti.

L’Investor Day di Get it! ha visto protagoniste della giornata 10 start-up a impatto selezionate nell’ambito delle prime 2 Call For Impact di Get it!, nelle aree Welfare, Health & Wellness e Turismo Sostenibile/Accessibile e Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Get it!, promosso dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, advisor e investitore, nato dal programma intersettoriale Cariplo Social Innovation di Fondazione Cariplo con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impact investing in Italia, ha lanciato due iniziative in partnership con Cariplo Factory, che hanno registrato un totale di 220 applications in Italia, attivando 20 percorsi “taylor made” di incubazione/accelerazione/mentorship con una rete di professionisti del settore su scala nazionale.

L’Investor Day ha visto il coinvolgimento di oltre 30 potenziali imprenditori sociali e 45 investitori italiani e internazionali – tra cui Fondazione Gulbenkian e Doen Foundation. Al termine della pitch session, degli incontri “one to one” tra stratupper e investitiori e dell’impact investing team della Fondazione, sono state annunciate le “Best Start-up For Impact”, che beneficeranno di un investimento in equity da parte della Fondazione e del rispettivo valore di 40.000 euro – per la prima classificata – e 25.000 euro – per la seconda classificata – in una logica di impact investing. 

Un dispositivo medico per l’identificazione del sistema venoso nel braccio 

Veinshow   Prima classificata

Veinshow Medtech: produce il dispositivo medico brevettato Veinshow, che facilita l’identificazione del sistema venoso nel braccio di un soggetto, attraverso una visione realistica del reticolo venoso. L’obiettivo del dispositivo è quello di ridurre i tentativi di agopuntura per effettuare un prelievo di sangue e fissare una cannula in modo facile, sicuro e indolore. Veinshow è pensato e disegnato per i bambini, in quanto far loro un prelievo di sangue, oltre che molto difficile, può implicare un certo spreco di risorse. Un insegnamento prezioso che il dottor Raed Selmi e la dottoressa Amal Selmi hanno imparato lavorando molti anni come pediatra e che lo ha portato a brevettare questo inusuale apparecchio medico. “Da un lato c’è un apparecchio dotato di un sistema d’illuminazione ad ampio spettro, un laccio emostatico controllato e sensori che permettono di rilevare i parametri vitali in tempo reale. Dall’altro c’è un oggetto simile ad un giocattolo che produce luci ed emette suoni così da attirare l’attenzione del piccolo paziente, distrarlo e permettere al medico di effettuare il prelievo senza problemi – spiega il dott. Read Selmi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Google Maps per le persone non vedenti e ipovedenti 

CEO Beltmap   seconda classificata

Beltmap: il Google Maps per le persone non vedenti e ipovedenti. Composto da una cintura dedicata e da una app per smartphone, la soluzione consente alle persone di orientarsi in qualsiasi luogo attraverso il solo uso di vibrazioni, lasciando liberi l'udito e le mani. Se le mappe di Google danno indicazioni precise sulla direzione, ma riferiscono soltanto se svoltare a sinistra o a desta, Beltmap fornisce informazioni esatte proprio nel momento in cui si deve cambiare direzione. “Altro problema sostanziale per un ipovedente o non vedente è rappresentato dal fatto che, seguendo l’audio-guida di Google, l’utente si debba concentrare sulle informazioni fornite dal motore di ricerca, prestando meno attenzione, invece, ai rumori provenienti dall’esterno, per lui essenziali. Beltmap, avvalendosi di vibrazioni, non implica la necessità di udire messaggi, permettendo di potersi concentrare sui rumori esterni” –  spiega il founder di Beltmap, Francesco Volpi.

L’Istituto alberghiero di Assisi si è aggiudicato l’edizione 2018/2019, la quarta del progetto Green Jobs e la prima svolta a livello nazionale, con CreativEAT, una mini-impresa che ha messo a punto una posata edibile fatta di pastigliaccio, una tecnica italiana utilizzata nella pasticceria: attraverso l’utilizzo di materie prime naturali, come lo zucchero a velo, può essere mangiata e, se gettata via, non inquina.

Green Jobs è l’innovativo progetto di educazione all’imprenditorialità in ambito green sperimentato da Fondazione Cariplo dal 2015 e promosso a livello nazionale da ACRI a partire dall’anno scorso, grazie al sostegno di altre sette Fondazioni di origine bancaria (Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cariparo, Fondazione Carispezia, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia). Il progetto è realizzato con il supporto di Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab, che hanno assicurato l’adozione di un metodo scolastico volto a sviluppare percorsi di imprenditorialità nelle classi e, al contempo, fornito agli studenti e agli insegnanti le competenze nell’ambito della green economy e della sostenibilità ambientale.

CreativEAT si candida automaticamente a Biz Factory – Bridging the Gap, la finale nazionale di Impresa in Azione, il più diffuso programma di educazione imprenditoriale di Junior Achievement, in programma a Milano il 3 e 4 giugno prossimi.

Oltre 1500 studenti delle classi quarte di diversi Istituti hanno aderito al progetto Green Jobs e si sono sfidati nella cornice di Megawatt Court, a Milano, che ha ospitato la fiera in cui, nell’arco di tutta la giornata, i giovani imprenditori hanno presentato nei rispettivi stand le mini-imprese nate tra i banchi di scuola e le proprie idee in materia di sostenibilità. Una giuria di elevato livello professionale presieduta da Sonia Cantoni, Consigliere  d’amministrazione delegato alle tematiche ambientali di Fondazione Cariplo e composta da docenti universitari, esperti di sostenibilità ambientale, imprenditori e startupper green, ha valutato i progetti decretando il vincitore.

Gli studenti sono arrivati a questo appuntamento dopo un percorso durato l’intero anno scolastico che ha portato alla creazione di mini-imprese sostenibili dal punto di vista economico e ambientale: operando in team con il supporto dei Dream Coach di Junior Achievement e di Federmanager e degli esperti di sostenibilità ambientale di InVento Innovation Lab, gli studenti hanno sviluppato l’idea dal concept alla prototipazione, gestendo tutti gli aspetti legati all’avvio di una start-up (business plan, marketing, etc.). In totale, nell’anno scolastico 2018/2019 hanno partecipato 49 classi, con quasi 2000 studenti coinvolti da Istituti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania e Toscana.

Nel corso dell’evento, la giuria ha deciso di assegnare alcuni premi speciali che hanno riconosciuto il lavoro svolto dai team su specifiche funzioni aziendali: il Premio Migliore Strategia di Marketing vinto dalla mini-impresa LuniSnack del Liceo Leonardo da Vinci di Villafranca in Lunigiana, Massa Carrara;  il Premio Prodotto più Innovativo vinto da Poseidon dell’Istituto Vittorio Veneto di Milano, il Premio Team più Imprenditivo vinto da Sabrota dell’Istituto IPSIA Castigliano di Asti. Infine la giuria popolare ha scelto di premiare il team dell’Istituto Moretti di Roseto degli Abruzzi, Teramo, che ha sviluppato Power Bike, una bicicletta che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica che viene accumulata e donata al territorio.

Con l’obiettivo di favorire gli investimenti a impatto e rendere sempre più sostenibile l’offerta di “capitale paziente”, indirizzata verso l’ecosistema dell’imprenditoria sociale innovativa, è stato siglato oggi un Memorandum Of Understanding  tra Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – advisor e investitore, nato con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’impact investing in Italia – e Cooperfidi Italia – il confidi della cooperazione e dell’economia sociale. Il MoU tra le due istituzioni rappresenta un unicum nel settore dell’impact investing in Italia, gettando le basi per un’intesa volta a favorire le operazioni di investimento in equity a impatto sociale, ambientale, culturale proprie della Fondazione Social Venture GDA e per un plafond complessivo garantito pari a 5 milioni di euro.

Beneficiari dei nuovi investimenti saranno: le imprese sociali di cui al D.Lgs, 112/17, le cooperative sociali (circa 16.000 sul totale delle oltre 59.000 in Italia), le Startup innovative a vocazione sociale, come definite dalla legge 221/2012 (oltre 200 e con un trend di crescita del 20% circa tra 2017 e 2018), le società di capitali – anche in forma di cooperativa – caratterizzate da prevalente orientamento sociale e le Società Benefit, come introdotte dalla legge di stabilità 2016.

“La firma del MoU – spiega Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore è frutto di un intento condiviso tra la nostra Fondazione e Cooperfidi Italia: quello di promuovere, tra i primi a livello europeo, un nuovo sistema di garanzie che consenta agli investitori di assumersi livelli più alti di rischio, per incentivare l’avvio del settore dell’impact investing – oltre l’Housing sociale – in Italia. Per andare in questa direzione, Fondazione Social Venture GDA – come strumento operativo del programma Cariplo Social Innovation di Fondazione Cariplo – è consapevole della necessità di affiancare alla finanza a impatto strumenti di capacity building che rendano l’ecosistema dell’imprenditoria sociale e del Terzo Settore capace di recepire modelli di intervento innovativi e sostenibili”.

“L’intesa sottoscritta oggi – continua Mauro Frangi, Presidente di Cooperfidi Italia – costituisce una innovazione importante per la finanza a impatto italiana. Vuole essere un contributo allo sviluppo dell’imprenditoria e dell’innovazione sociale del nostro Paese. La collaborazione tra Fondazione Social Venture e Cooperfidi consente, infatti, di accrescere il capitale paziente a disposizione dello sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali e, nel contempo, di rendere tali investimenti maggiormente sostenibili. È un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di operatori finanziari specializzati a supporto dell’economia sociale, settore che esprime una sempre più rilevante capacità di innovazione. Per un Consorzio di Garanzia Fidi sostenere con le proprie garanzie investimenti destinati alla capitalizzazione delle imprese rappresenta una rilevante innovazione e una sfida: quella di contribuire direttamente ad accorciare la distanza tra le imprese destinatarie della propria attività e i capitali necessari al loro consolidamento e sviluppo”.

Il Memorandum of Understanding si colloca in un più ampio ventaglio di intese e percorsi condivisi da Fondazione Social Venture GDA con il mondo delle Istituzioni, sia in ottica di impact investing che di open innovation, anche insieme a Cariplo Factory. In particolare, con il Gruppo Cooperativo CGM: una grande rete di consorzi territoriali, costituita da oltre 800 cooperative e imprese sociali e distribuita lungo tutto il territorio nazionale.

Get it! x CGM

Si è da poco conclusa, infatti, la Call for Impact del Programma Get it! x CGM, l’iniziativa di Fondazione Social Venture GDA e Cariplo Factory dedicata alla creazione e allo sviluppo di sinergie commerciali e industriali a sostegno della trasformazione digitale delle realtà appartenenti alla rete del Gruppo Cooperativo CGM.

“Per rispondere in modo innovativo alle sfide sociali e ambientali, storiche ed emergenti, come l’inclusione sociale e lavorativa, o conseguenti ad esempio all’invecchiamento della popolazione, Fondazione Social Venture GDA promuove percorsi convergenti tra welfare tradizionale, strumenti di capacity building e iniziative di open innovation indirizzate al nuovo ecosistema dell’imprenditoria sociale. Ne è un esempio Get it!, il programma di accelerazione/incubazione/mentorship indirizzato alle start-up e ai team di aspiranti imprenditori sociali. L’iniziativa – continua il Presidente Fosti –  nasce, infatti, dalla constatazione che in Italia esiste un tessuto di potenziali imprenditori sociali innovativi, che potrebbero raggiungere la sostenibilità economica, ma che si trovano in una fase troppo prematura per rispondere alle sfide socialmente rilevanti e non sono in grado di attrarre capitali dagli investitori a impatto. È chiaro, quindi, come il punto di partenza per promuovere l’innovazione sociale risieda innanzitutto nel favorire un dialogo più consapevole tra la domanda e l’offerta di capitale paziente: condizione indispensabile per la crescita del settore dell’impact investing”.

L’iniziativa di open innovation contribuisce al sostegno del tessuto economico imprenditoriale e alla nascita di occasioni di ibridazione tra il no profit e altri settori produttivi. Le aree di interesse della Call Get it! x CGM si estendono dal welfare all’inclusione lavorativa e sociale, dalla creazione di piattaforme e servizi per la rigenerazione territoriale all’ideazione e realizzazione di smart technologies per la collaborazione sociale.

Le tre aree della Call For Impact GetitXCGM:

  • Welfare, Education & HealthCare
  • Green & Environmental Action
  • Smart Technologies & Collaboration

La Call GetitxCGM, conclusasi lo scorso 13 maggio, ha raccolto le candidature di 104 tra startup e imprese innovative in grado di offrire soluzioni e progetti innovativi nell’ambito delle stesse.

Per Stefano Granata, Presidente CGM, “l’iniziativa Get it! x CGM è nata in virtù dell’impatto sociale che il Gruppo Cooperativo CGM mira quotidianamente a generare. Il progetto di open innovation, realizzato da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory, supporterà lo sviluppo di nuove frontiere di collaborazione, ibridazione e trasformazione digitale tra il non profit e altri settori produttivi, con l'obiettivo di potenziare l'accesso dell'impresa sociale a mercati innovativi.”

Riscatti Social 1080x1080px

Dal 28 maggio al 1 settembre alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica 13 Storie dalla Strada, un viaggio lungo un anno nell’universo sociale e urbano di Fondazione Cariplo condotto da 13 fotografi senza fissa dimora. L’esposizione, curata da Dalia Gallico, nasce dalla collaborazione con Riscatti Onlus che dal 2015 porta avanti progetti di integrazione sociale attraverso la fotografia. Con il supporto di Fondazione Cariplo, i workshop di fotografia per persone senza fissa dimora, uomini e donne, italiani e stranieri, selezionati con l’aiuto dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano, sono diventati un appuntamento fisso. Tra di loro c’era chi teneva in mano la macchina fotografica per la prima volta e chi, dopo tanto tempo, ritornava a usarla, ne ritrovava i segreti e la potenza espressiva.

Il passo successivo è stato chiedere ai fotografi che avevano partecipato ai workshop di documentare la realtà di Fondazione Cariplo, un patrimonio di persone e di progetti in continua evoluzione, di affidare a loro il racconto della propria identità. Il risultato è oggi negli spazi prestigiosi del polo museale e culturale che Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione. In mostra ci sono 52 immagini inedite scelte tra i 9800 scatti che i 13 autori hanno realizzato nel corso di un anno, fotografando 13 progetti scelti fra i 1500 che Fondazione Cariplo porta avanti ogni anno: la comunità allegra di un orto urbano, il volo di un acrobata, un appartamento dove vivono ragazzi disabili, il volto di una scienziata.

Una prospettiva che ha unito l’atto del raccontare a quello del raccontarsi: oltre alle immagini saranno proiettate nella mostra le videointerviste ai fotografi. Una testimonianza che illumina le vite di persone che ogni giorno attraversano l’anima periferica, fragile, marginale di Milano. Scopriremo chi sono, dove trascorrono la giornata, dove mangiano, come si lavano, chi hanno perso per strada, quali luoghi chiamano casa, che cosa desiderano e che cosa hanno ritrovato osservando il mondo con la macchina fotografica. Un viaggio lungo un anno che li ha portati dalla periferia al cuore della città.

Informazioni e prenotazioni

Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6 – Milano
Dal 28 maggio fino al 1 settembre 2019

Sito: www.gallerieditalia.com
Email: info@gallerieditalia.com
Numero verde: 800.167619

Nella seduta odierna la Commissione Centrale di Beneficenza ha designato all’unanimità i nuovi 28 membri che rimarranno in carica per i prossimi 4 anni. Approvato anche il bilancio 2018: lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto 1.202 progetti a fronte di un’attività filantropica complessiva per 183,7 milioni di euro.

Si è concluso il processo che ha portato all’individuazione dei 28 nuovi membri della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione. Un processo partecipato, frutto di una grande attività di ascolto.  I componenti della nuova CCB rimarranno in carica per i prossimi quattro anni, e sono stati nominati oggi, formalmente, dai membri uscenti; nel corso dell’incontro è stato anche approvato il bilancio 2018: con questo atto di fatto si è chiuso il mandato degli organi avviato nel 2013. Sempre nella seduta odierna è stato approvato il documento di fine mandato che sintetizza l’importante lavoro svolto nel periodo 2013-2019.

La nuova CCB risulta esser composta da nominativi selezionati all’interno di terne proposte da enti ed organizzazioni aventi diritto da Statuto e nel dettaglio:

  1. Provincia di Bergamo                                 Gianpietro Benigni
  2. Provincia di Brescia                                    Martino Troncatti
  3. Provincia di Como                                      Enrico Lironi
  4. Provincia di Cremona                                 Franco Verdi
  5. Provincia di Lecco                                      Enrico Rossi
  6. Provincia di Monza                                     Renato Cerioli
  7. Provincia di Novara                                    Mauro Nicola
  8. Provincia di Pavia                                       Pietro Previtali
  9. Provincia di Varese                                     Elisa Fagnani
  10. Città Metropolitana Milano 1                       Paolo Colonna
  11. Città Metropolitana Milano 2                       Giovanni Fosti
  12. Città Metropolitana Milano 3                       Mario Vanni
  13. Regione Lombardia 1                                  Andrea Mascetti
  14. Regione Lombardia 2                                  Laura Bajardelli
  15. Arcidiocesi di Milano                                    Carlo Maria Mozzanica
  16. Comitato Regionale di coor. delle Università della Lombardia         Giovanni Iudica
  17. Istituzioni culturali                                        Paola Pessina
  18. Associazioni ambientaliste                          Claudia Sorlini
  19. Bando “Terzo settore”                                  Francesca Zanetta
  20. Bando “Terzo settore”                                  Franca Corti
  21. Bando “Terzo settore”                                  Rodolfo Masto
  22. Bando “Terzo settore”                                  Valeria Negrini
  23. Bando “Terzo settore”                                  Marco Rasconi
  24. Cooptazione                                                Giuseppe Banfi
  25. Cooptazione                                                Cesare Emanuel
  26. Cooptazione                                                Sarah Maestri
  27. Cooptazione                                                 Mauro Magatti
  28. Cooptazione                                                 Alberto Mantovani

17 componenti sono nuovi, 11 sono confermati tra coloro che hanno fatto parte della CCB nell’ultimo mandato.

La nuova Commissione Centrale di Beneficenza si riunirà il 28 maggio; quel giorno nominerà il presidente e i due vice presidenti, i restanti quattro membri del Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. La CCB sarà articolata in sottocommissioni consultive (ambiente, arte cultura, ricerca, servizi alla persona e gestione del patrimonio); nelle successive settimane, le commissioni avvieranno l’impostazione strategica delle attività dei prossimi anni.

Sono molto soddisfatto – ha commentato il presidente Giuseppe Guzzetti – ho più volte ribadito quanto fosse importante che questo processo, che ha portato alla composizione della nuova Commissione Centrale di Beneficenza, fosse partecipato ed ampio. E così è stato. Abbiamo incontrato molte realtà istituzioni, associazioni, organizzazioni con cui abbiamo condiviso la candidatura di terne di nominativi. Ho più volte ricordato quanto sia importante per la Fondazione poter contare su persone con la passione e la competenza, con un giusto equilibrio tra nuovi componenti e membri confermati. Ciò permette di proseguire nel solco della continuità con una necessaria iniezione di nuova energia. Come già ribadito lascio una fondazione in ottime mani, con una CCB di grande livello e una squadra di collaboratori molto efficienti”.

Nella seduta di oggi è stato anche approvato il Documento di Fine Mandato che riassume l’attività svolta dagli organi di Fondazione Cariplo negli ultimi sei anni.

Dal 2013 al 2018 Fondazione Cariplo ha donato quasi un miliardo di euro – la cifra esatta ammonta a 969.902.600 euro – per la realizzazione di 6.714 progetti di utilità sociale; un impegno filantropico che ogni anno ha visto coinvolta la Fondazione, mediamente, in 1119 iniziative a cui sono stati destinati 161.650.433 euro.

Più nel dettaglio, Fondazione Cariplo ha contribuito a sostenere 645 progetti in campo ambientale, con un impegno economico di 87.5 milioni di euro; 3194 progetti nel settore culturale, con un mecenatismo che ha un valore di 280.2 milioni di euro; 722 progetti a favore della ricerca scientifica, con risorse per 161.6 milioni di euro; 1934 progetti in ambito sociale, con donazioni per 316 milioni di euro.

A queste iniziative si aggiungono 219 progetti realizzati insieme alle Fondazioni di Comunità che operano in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, con erogazioni pari a 124.3 milioni di euro.

Infine, nel corso della stessa seduta è stato approvato il bilancio 2018. Lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto 1.202 progetti a fronte di un’attività filantropica complessiva per 183,7 milioni di euro, incluse le somme deliberate in anni precedenti in forma di accantonamento e ridestinate a incremento di progetti finanziati nel 2018.

Gli attuali organi lasciano con la performance più alta con 184 milioni di attività filantropica nel 2018. È il dato più alto degli ultimi sei anni. Lo scorso anno l'attività filantropica complessiva è stata di 161 milioni di euro; 175 milioni nel 2016; 159 milioni di euro nel 2015.

Un detersivo che evita la produzione di micro plastiche durante il lavaggio, un servizio per ridurre l'uso e lo spreco della carta trasformando vari moduli cartacei in formato digitale, un cucchiaino che si mangia. Queste e altre idee verdi alla Fiera Green Jobs il 16 maggio a Milano, Corte Megawatt, dalle 10.00 alle 16.30. 

La Fiera Green Jobs è il momento conclusivo di un percorso che ha coinvolto più di 1500 studenti tra i 16 e i 19 anni, provenienti da otto regioni italiane. L'obiettivo del progetto Green Jobs è quello di promuovere e sviluppare competenze all’autoimprenditorialità in ambito green. Gli studenti, accompagnati da tutor ed esperti aziendali, hanno sperimentato contenuti e competenze legate alla creazione d’impresa, attraverso la costituzione e gestione di mini-imprese secondo logiche molto vicine a situazioni reali. Hanno ideato prodotti e servizi green, redatto un business plan e preparato materiali di presentazione della loro idea, fino – in alcuni casi – ad arrivare alla vendita (seppur su piccolissima scala). Dopo aver illustrato alla giuria i contenuti del loro progetto, le analisi di business e le strategie ipotizzate in modalità web meeting, durante la Fiera gli studenti presenteranno il proprio lavoro a giurie di professionisti ed esperti allestendo uno stand espositivo e presentando su un palco (elevator pitch) gli esiti del proprio lavoro.

Per info: www.progettogreenjobs.eu

 
 

Dal 23 maggio al 13 ottobre 2019 le prestigiose sedi dell’Orangerie di Villa Reale e dei Musei Civici di Monza accolgono un itinerario di oltre settanta opere, che ripercorre una storia di tradizione e innovazione, di progresso e bellezza, di creatività e sviluppo radicata a Monza e nel suo territorio e tipica del suo collezionismo.  

La rassegna è promossa dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus, in partnership con Gallerie d’Italia e Fondazione Luigi Rovati, in collaborazione con il Comune di Monza, i Musei Civici di Monza e la Reggia di Monza, con il patrocinio del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Provincia di Monza e Brianza e con il contributo di Regione Lombardia.  

La mostra è l’ottava tappa dell’iniziativa Open, tour di eventi espositivi che sta portando il patrimonio artistico dell’ente milanese in tutta la Lombardia, nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. L’esposizione è la viva testimonianza di un impegno collettivo a favore della cultura e della più ampia valorizzazione del patrimonio locale di competenze, eccellenze e tradizioni.  

Una rassegna di oltre 70 opere svela la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte della Fondazione Cariplo, di prestigiose istituzioni museali e culturali – Musei Civici di Monza, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Fondazione Luigi Rovati e Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi e collezioni private. L’esposizione è curata da Martina Corgnati, storica dell’arte, con la collaborazione di Lucia Molino, responsabile Collezione Fondazione Cariplo.  

Le opere in mostra – tra le quali spiccano capolavori di età etrusca, dipinti e sculture di autori fra cui Pietro Ronzoni, Giovanni Segantini, Emilio Gola, Achille Funi, Anselmo Bucci, Arturo Martini, Lucio Fontana, Mimmo Jodice, Michelangelo Pistoletto, Christo e Salvatore Scarpitta – spaziano da linguaggi classici, come pittura e scultura, a esperienze e forme più tipiche dell’arte contemporanea, svelando inattesi capolavori difficilmente accessibili al pubblico. 

Il titolo della rassegna “Dal marmo al missile” sintetizza il filo conduttore del percorso espositivo, ovvero il legame fra tradizione e innovazione, fra la dimensione valoriale, etica ed identitaria del territorio monzese e la sua propensione allo sviluppo. E il doppio fil rouge si dipana in mostra lungo un percorso che spazia da un pregevole esemplare di arte etrusca al contemporaneo. Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni, due ospitate all’Orangerie e la terza nella sala espositiva dei Musei Civici, nel centro cittadino: Dai luoghi agli spazi; Presenze e personaggi; Monza e il modernismo. 

Info:

DAL MARMO AL MISSILE – CAPOLAVORI D’ARTE SVELATI FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE 

Reggia di Monza | Orangerie | Musei Civici Monza, Casa degli Umiliati 

23 maggio – 13 ottobre 2019 

INGRESSO LIBERO 

Calendario eventi: www.artgate-cariplo.it | www.fondazionemonzabrianza.org 

Appuntamento al 31 maggio alle ore 14.00 al Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano per la presentazione di due nuovi bandi e del Quaderno dell'Osservatorio Ricerca scientifica in ambito biomedico: progetti e risultati del Bando 2001 – 2013, che analizza l’impatto dell’attività della Fondazione. 

Il Quaderno è consultabile QUI

Sul sito, nella sezione Bandi sono stai pubblicati due nuovi strumenti: 

  • bando Ricerca sulla Sindrome ansioso-depressiva: prevenzione, diagnosi precoce e terapia personalizzata (scadenza 27 giugno 2019; referente Gianbattista Tshiombo)
  • bando Ricerca Sociale – Scienza Tecnologia e Società (scadenza 4 Luglio 2019; referente Valentina Amorese).

Fondazione Cariplo mette a disposizione tre milioni di euro per la comprensione dei meccanismi biologici e fisiopatologici alla base dei disturbi dell’umore, che integrino ricerca di laboratorio e ricerca clinica. Fonti Eurostat riferiscono che in Italia 3,5 milioni di persone combattono contro la depressione, in Europa si stima siano oltre 35 milioni, una malattia sommersa e dalle dimensioni preoccupanti che nel 2020 diventerà la più diffusa al mondo dopo le patologie cardiovascolari. 

Un milione e mezzo è invece il budget destinato al bando Ricerca Sociale – Scienza Tecnologia e Società con l’obiettivo di costruire una cultura matura e critica, capace di favorire il dialogo fra i desideri, i bisogni e i valori della società con quelli della scienza e della tecnologia. 

Registrazioni a questo LINK.

Nata ad aprile 2016 con l’obiettivo di generare 10 mila job opportunities in tre anni, Cariplo Factory, prima società strumentale di Fondazione Cariplo, presenta la certificazione delle attività relative ai suoi primi 30 mesi di vita.

La certificazione, curata dalla Fondazione Politecnico di Milano, in collaborazione con PTS Clas – Noviter, evidenzia un percorso che ha visto Cariplo Factory coinvolgere 10.190 persone, per un totale di 16 progetti e 325 attività per un totale di 11.968 job opportunities realizzate, prevalentemente incentrate nell’hub milanese di circa 3 mila metri quadrati.

Ma che cos’è esattamente una job opportunity? Un concetto che assume diversi significati in base al contesto in cui si colloca: può essere un’attività di formazione professionalmente qualificante, un’esperienza lavorativa oppure un percorso formativo finalizzato allo sviluppo di figure emergenti richieste dal mercato nell’ambito della digital economy. Ma non solo: job opportunity significa anche "percorsi imprenditoriali da alimentare" attraverso programmi di incubazione e accelerazione, attività di networking, mentorship e advisory per investimenti di venture capital. In sintesi ogni singola occasione di trasferimento di know-how offerta da Cariplo Factory ai partecipanti alle attività proposte.

Ad ogni attività svolta all’interno dei 16 progetti è stato assegnato un target di riferimento in termini di destinatari e sono state individuate cinque categorie: Studenti in alternanza scuola-lavoro, Professionisti e imprenditori interessati a percorsi formativi innovativi, Persone fuori dal mercato del lavoro interessate a percorsi di reskilling, Innovatori e Startupper.

Tra i destinatari delle iniziative realizzate da Cariplo Factory si evidenzia:

  • un maggior numero di donne (57,7%) rispetto agli uomini (42,3%)
  • una forte concentrazione di partecipanti tra i 22 e i 30 anni (65%)
  • un elevato livello di istruzione (laureati: 68%)

Come si evince dai target riportati qui sopra, nei due anni e mezzo di attività, Cariplo Factory ha creato una vera e propria filiera del talento in grado di alimentare tutta la catena del valore dell’innovazione. Un modello unico sul mercato che include attività di formazione esperienziale e generazione di nuovi talenti, programmi di incubazione attraverso una rete di partner diffusa in tutta Italia, percorsi di accelerazione imprenditoriale in collaborazione con LVenture Group, investimenti di venture capital a supporto della crescita delle startup italiane, anche a livello internazionale (con l’attività di advisory per Indaco Venture Partners, il più grande fondo di venture capital in Italia). Grazie a centri di competenze interni, inoltre, Cariplo Factory sviluppa progetti di innovazione a 360 gradi con grandi aziende su diversi settori industriali.

 

Dei 16 progetti realizzati, quattro si distinguono per aver condiviso e supportato da subito il progetto sfidante di Cariplo Factory:

  • BioUpper, la prima piattaforma italiana nel campo delle Scienze della Vita che sostiene i migliori progetti imprenditoriali attraverso percorsi di empowerment, incubazione e accompagnamento al mercato. Il progetto si articola in una Call for Ideas e in una Call for Scale: la prima rivolta a ricercatori e giovani talenti con l’intento di supportarli nello sviluppo del loro progetto imprenditoriale; la seconda consiste in un programma di open innovation finalizzato a sostenere l’innovazione nel campo delle Scienze della Vita attraverso servizi e prodotti di startup già presenti sul mercato e in grado di instaurare partnership con aziende operanti nel settore sanitario e ospedaliero. Iniziativa in collaborazione con Fondazione Cariplo, IBM e Novartis.
  • Fastweb Digital Academy nasce con l’obiettivo di rafforzare le prospettive occupazionali dei giovani attraverso un’offerta di percorsi di formazione esperienziale sulle competenze digitali richieste dal mercato del lavoro attuale e futuro. I corsi di formazione, caratterizzati dalla combinazione di didattica in aula ad una modalità laboratoriale, sono stati tenuti da specialisti e professionisti del settore, con un approccio informale ed esperienziale, tramite un coinvolgimento diretto dei partecipanti su progetti concreti. Iniziativa in collaborazione con Fondazione Cariplo e  Fastweb.
  • growITup è una piattaforma di open innovation digitale che svolge ruolo di advisor per Indaco Venture Partners SGR nel segmento digital. growITup è un'iniziativa volta a stimolare l'innovazione e l'eccellenza italiana, creando un ponte tra le aziende più rilevanti e le migliori startup digitali post-seed. L'obiettivo di growITup è supportare le corporate nel loro percorso di innovazione e contribuire alla crescita delle startup italiane, fornendo loro opportunità di collaborazione e investimento. Dal 2016 a oggi, growITup ha lavorato con importanti aziende in diversi settori industriali, tra cui: Agos, Alpitour, CNH Industrial, Enel, Eni, Europ Assistance, Fastweb, Generali, ING Italia, New Holland, Peroni, Poste Italiane, Terna. Iniziativa in collaborazione con Microsoft Italia.
  • Next Energy programma mirato a sostenere la crescita di talenti, di startup e di imprese per lo sviluppo di progetti innovativi di sostenibilità ambientale legate al sistema elettrico e all’interazione tra infrastrutture e territorio. Next Energy si rivolge a giovani neolaureati in Ingegneria, Matematica, Fisica, Statistica ed Economia (Call For Talents) che possono avere accesso a uno stage in Terna; progetti innovativi o startup early stage (Call for Ideas) che possono usufruire di un programma di incubazione della durata di 3 mesi; startup in fase post-seed con prodotti e servizi già maturi per essere portati sul mercato (Call for Growth). Iniziativa in collaborazione con Fondazione Cariplo e Terna.

Nel periodo di riferimento (da giugno 2016 a dicembre 2018) oltre ai quattro progetti citati sopra sono stati Cariplo Factory ha realizzato: Assist (percorso innovativo di alternanza scuola-lavoro), Get it! (piattaforma di innovazione sociale con Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore), Mercurio/House 264 (formazione sulla produzione video), MAAD! (formazione e accompagnamento al mercato nelle professioni dell’audiovisivo), Nuvola Rosa (iniziativa in collaborazione con Microsoft Italia per avvicinare il mondo femminile alla tecnologia, all’informatica e all’imprenditoria digitale), Open Innovation Art (10 artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera hanno interpretato il tema dell’open innovation), Open Innovation for Circularity (progetto di open innovation sull’economia circolare), Startup Factory (formazione per aspiranti imprenditori), TechSoup (formazione trasformazione digitale nel terzo settore), Talenti Inauditi (dedicato alle persone che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro), Trace x Novamont (progetto di open innovation nel campo della bioplastica in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center) e Unitour (iniziativa in collaborazione con Microsoft Italia mirata a diffondere l’uso delle tecnologie digitali nelle scuole e nelle università).

Il 2018 è l’anno che ha visto il maggior numero di progetti attivati per la generazione di job opportunities (13 in totale) anche se il 2017 è stato quello che ha registrato il maggior numero di attività (153).

Nel corso dei primi 30 mesi di attività Cariplo Factory ha attivato e sostenuto una moltitudine di progetti dedicati all’ecosistema dell’innovazione che non rientrano nella certificazione perché non specificatamente progettati con l’intento di creare job opportunities. Tra questi progetti: la Milano Digital Week, quasi mille eventi nelle due edizioni del 2018 e 2019, iniziativa promossa dal Comune di Milano – Assessorato a Trasformazione Digitale e Servizi Civici e realizzata in collaborazione con IAB Italia e Hublab; il Circular Economy Lab, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, creato con l’obiettivo di favorire la transizione delle imprese italiane verso modelli di economia circolare; B Heroes, il format tv promosso da Lastminute Foundation in onda su Sky Uno che, nella seconda edizione di quest’anno, ha visto oltre 1 milione di euro di investimenti in startup; i Summer Camp dedicati ai giovanissimi, da 8 a 13 anni, che con le tecnologie digitali vogliono divertirsi ma, allo stesso tempo, sperimentare nuovi linguaggi e riflettere sulla propria identità virtuale.

 

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