Sopra a una camicia perfettamente stirata Claudio Chiastra, 32 anni, indossa la maglietta rossa di Meet Me Tonight, la notte dei ricercatori che è diventata un appuntamento milanese fisso tra scienza e società.

Nell’Officina del corpo umano, lo stand del suo laboratorio (Labs-laboratorio di strutture biologiche meccaniche del Politecnico di Milano), si avvicendano studenti, volontari, curiosi. Il pezzo forte tra gli oggetti che affollano le scrivanie è una striscia di plexiglas, un piccolo parallelepipedo trasparente che contiene dentro di sé anni di ricerca. È una stampa 3d che riproduce un tratto di arteria femorale in cui è stato impiantato uno stent, la protesi che mantiene dilatato nel tempo un vaso affetto da ateriosclerosi. Claudio e Monika, 24 anni, la più giovane ricercatrice del dipartimento, studiano una patologia che si chiama Restenosi e che causa la riocclusione delle arterie trattate con lo stent. «Per capire se i pazienti a cui viene impiantato uno stent svilupperanno la ristenosi dobbiamo ricostruire quello che avviene nell’arteria e questo modello ci consente di replicare una situazione reale». Con questa ricerca hanno vinto il Bando Ricerca Biomedica Condotta da Giovani Ricercatori di Fondazione Cariplo. Il Professor Francesco Migliavacca, che dirige il dipartimento, era con Claudio il giorno in cui gli è stata comunicata la vittoria:  «È stato un momento bellissimo che abbiamo condiviso tutti, perché credevamo molto nel progetto e anche per tutto quello che c’era dietro. L’anno prima Claudio aveva partecipato al bando, aveva passato il primo turno e c’erano grandi aspettative ma poi alla fine non ce l’ha fatta. Noi l’abbiamo incoraggiato ma sappiamo tutti come funzionano le cose nella ricerca per i giovani, è un grande cruccio per noi più anziani. Se passi l’età “giusta” o vai all’estero e ricominci tutto da capo o vai a lavorare in azienda, anche se avresti tutte le capacità per continuare a fare ricerca. La ricerca è bellissima ma non sai dove ti porta e, soprattutto, se ti porta e pochi in Italia ci investono. La sua vittoria è stata una grande gioia». Che cosa hai fatto Claudio quando hai saputo che avevi vinto il bando? Gli occhi scuri di questo giovane ingegnere posato si accendono, i movimenti cauti e un po’ impacciati con cui tiene in mano la sua preziosa striscia di plexiglas si rilassano, a fine giornata la maglietta rossa è un po’ spiegazzata e Claudio nel ricordare quel momento sorride emozionato: «Abbiamo urlato tantissimo e ci siamo abbracciati tutti».

Un aspetto del sistema ricerca italiano è la difficoltà nel sostenere i giovani ricercatori, con la naturale conseguenza della “fuga dei cervelli”. Il Bando Ricerca Biomedica Condotta da Giovani Ricercatori di Fondazione Cariplo sostiene progetti di ricerca con l’obiettivo di offrire ai giovani ricercatori l’opportunità di sviluppare e potenziare carriere indipendenti.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Airo, Dario, Salvatore e sono in mostra alle Gallerie d'Italia – Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

Fondazione Cariplo, in collaborazione con MEET – Centro Internazionale per la Cultura Digitale, presenta l'evento "Cultura e innovazione: storie, persone e luoghi", giovedì 4 luglio presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Via Romagnosi 8, Milano (dalle 10 alle 17) con interventi di:

  • Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo;
  • Luciano Floridi, Professor of Philosophy and Ethics of Information & Director Digital Ethics Lab, University of Oxford;
  • Antonio Lampis, Direttore Generale Musei, MiBAC.

A seguire: 

  • networking lunch;
  • panel su casi concreti di innovazione culturale.

Durante l'incontro interverranno anche altri relatori di levatura internazionale e sarà presentato il nuovo bando Luoghi di Innovazione Culturale;  

Evento a ingresso gratutito, con registrazione: culturaeinnovazione.eventbrite.it.

Programma completo in allegato

Nell’ambito del percorso di accompagnamento previsto per il bando, si terranno a Milano due ulteriori workshop pomeridiani, mercoledì 10 luglio presso BASE e mercoledì 24 luglio presso La Triennale. Due incontri di approfondimento al bando Luoghi di Innovazione, specificatamente rivolti alle organizzazioni interessate a partecipare al bando.

PROGRAMMA

  • 14.30 Registrazione dei partecipanti
  • 15.00 Presentazione di casi concreti di innovazione culturale
  • 16.30 Connessione e confronto diretto tra istituzioni culturali e imprese creative
  • 18.00 Aperitivo di networking
  • 19.00 Meet the Media Guru 

Si invita a registrarsi ad una sola tra le due date proposte. 

 

Ramy e Khalil combattono in categorie diverse, Ramy è alto, punta al cielo, Khalil è più vicino alla terra-però oggi si allenano insieme. La palestra Boxe Island, al quartiere Isola, è casa loro, vengono qui tutti i giorni da più di un anno: «Allenarsi in una vera palestra come fanno tutti è un’esperienza nuova per loro, non è un luogo scontato per chi ha sempre frequentato solo la strada o la comunità» Daniele Brattoli, con la Cooperativa Comin e gli allenatori Mirko, Valeria, Valentina ha ideato “Incontri sul Ring”: «Abbiamo unito le nostre passioni, lo sport e il sociale, e provato a usare la boxe come strumento educativo». La storia della boxe è una lunga storia di riscatti, ma ogni riscatto è una storia a sé, quella di Khalil è quella di un ragazzo che ha trovato la pace: «Prima mi arrabbiavo per ogni parola che mi dicevano. Sentivo questa rabbia dentro di me, non lo so spiegarti perché: la boxe mi ha calmato fisicamente e mentalmente. Adesso sto bene, ho smesso anche di fumare per fare sport». Mancano poche settimane al primo match di Khalil, il suo maestro ha dato finalmente l’ok: «Conto i giorni, ho aspettato questo momento per tutto l’anno».

Ramy deve attendere ancora un po’, non ha compiuto 18 anni, ha il corpo e la voce di un uomo e l’urgenza di un bambino che vuole parlare di sé: «Vengo da un piccolo paese nel sud dell’Egitto. Quando ho compiuto 12 anni ho iniziato a pregare mio padre di lasciarmi andare via, in Europa. Ma lui non voleva: sono scappato di casa a 13 anni, di notte. Sapevo che nel mio paese c’erano persone che ti facevano partire e sono andato da loro di nascosto da mio padre». Il suo viaggio verso l’Italia è quello di tanti migranti come lui, nelle mani di gente senza scrupoli: un pezzo di pane da far durare tutto il giorno, il deserto da attraversare a piedi, e di corsa, il motore di un gommone che ha rischiato di tagliargli una gamba, un barcone troppo affollato, un piccolo, prezioso, gruzzolo avvolto nella plastica perché non si bagni, la notte per nascondersi e le luci forti dei motoscafi della capitaneria. Solo che Ramy in quel viaggio aveva solo 13 anni, l’età in cui ancora qualche volta si affonda nell’abbraccio della mamma, senza farsi vedere. Il suo viaggio si è fermato a Milano, da allora vive in comunità. Non ti manca la tua famiglia, Ramy? «Tornerò a salutarli quando mi sarò sistemato con la scuola e il lavoro». La nostalgia si sfoga nei pugni, scivola via nel sudore. Ramy e Khalil studiano per diventare meccanici, ma quello è il Piano B: «Voglio diventare una leggenda della boxe» dichiara Ramy: «so che dovrò allenarmi duramente ma la fatica non mi spaventa, fatico da quando ho sette anni. Se vuoi una cosa veramente, accade. E se non accade, io ci avrò provato». L’allenamento è finito, si allontana correndo per prendere l’autobus, nelle cuffie ascolta una canzone di Tupac, ucciso a 25 anni all’uscita di un incontro tra Mike Tyson e Bruce Seldon: Dear mama don’t you know I love you.

Incontri sul Ring è un progetto dedicato ad adolescenti e giovani in situazione di difficoltà personale e/o fragilità sociale, seguiti dai Servizi Sociali del Comune. È sostenuto dal Bando Sport: occasione per crescere di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia che promuove lo sport come strumento di inclusione e integrazione sociale, di superamento del disagio e di valorizzazione del benessere psico-fisico personale.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Fedele, Antonio, Aquil e sono in mostra alle Gallerie d'Italia – Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

Il marciapiede disegnato da Alex è un gigantesco tapis roulant dove i bambini possono correre e trasportare il monopattino senza fatica. Nelle nuove strade dell’immaginaria Viale Padova che Julia sovrappone a quelle vecchia ci sono alberi che spuntano tra le macchine perché «Il posto più bello del quartiere è la mia scuola che è dentro un parco». In Via Giacosa si snoda una nuova pista ciclabile, il naviglio della Martesana ospita un’area di decollo per i droni, i sottopassaggi si popolano di fiori e in Viale Monza sorge un pollaio per la chiocchia e i suoi pulcini. Sulla mappa del loro quartiere, i bambini della scuola elementare del Parco Trotter hanno sovrapposto un lucido e disegnato la città dei loro desideri. Una geografia insolita che mescola fantasia ma anche concretezza: «Per me il posto più brutto è dove le persone buttano le cose e dopo diventa sporco il quartiere» scrive Anna, «Non mi piace l’ex piscina del Parco Trotter perché ci sono delle piante morte, rami spezzati, metallo e pietre grosse» dice Giulio.
Per Amina «Il posto più bello è il parco perché gioco con gli amici al “gioco della maestra” e facciamo la gara con le bici. Il posto più brutto è il mio palazzo perché quando giochiamo ci sgridano».

Idee bambine, pensieri bambini è un percorso che ha coinvolto gli allievi delle scuole elementari dei quartieri Adriano, Trotter, Corvetto-Chiaravalle per promuovere la partecipazione dei bambini e delle bambine alla progettazione di interventi di riqualificazione urbana. Insieme a insegnanti e genitori, hanno preso parte a laboratori creativi ed esplorato il quartiere, destinatari e artefici allo stesso tempo di un lavoro di costruzione dell’immaginario sociale e urbano. Perché il cambiamento delle periferie milanesi può avvenire anche grazie allo sguardo dei suoi piccoli abitanti: dalle traiettorie quotidiane dei loro passi, dalla percezione dei luoghi che abitano tutti i giorni. E nei lucidi dei bambini tra droni, pollai e tapis roulant, sono spuntate luci negli angoli non illuminati, panchine colorate, altalene, semafori per sentirsi al sicuro quando si attraversa, lunghe piste ciclabili, piloni di cemento per impedire alle macchine di parcheggiare sui marciapiedi e alberi dappertutto. Nuove prospettive da ascoltare, perché la mappa della città che i bambini sognano intorno a loro è un’inedita geografia che traccia i sentieri per migliorare anche quella dei grandi.

Idee bambine, pensieri bambini è una delle azioni promosse nell’ambito di Lacittàintorno, il programma triennale di rigenerazione urbana di Fondazione Cariplo con un investimento complessivo di 10 milioni di euro, per favorire il benessere e la qualità della vita nelle città, in particolare nelle aree periferiche.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Dario, Fedele, Fulvio, Paulos e sono in mostra alle Gallerie d'Italia – Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

Milo e Flora hanno gli occhi e i vestiti verdi perché hanno una missione: insegnare ai bambini ad amare e rispettare l’ambiente. Sono gli eroi dai super poteri ecologici delle favole Milo alla ricerca di un mondo pulito, Spegni la Luce e Milo alla ricerca di un mondo pulito Tutti alla raccolta che hanno portato fortuna ai loro autori: la classe quarta C dell’Istituto Galvani. Una classe che è diventata anche una piccola azienda: si chiama “Fratelli Green” e ha vinto la terza edizione di Green Jobs, il percorso di Alternanza-Lavoro nato per promuovere sostenibilità e auto imprenditorialità tra i ragazzi delle scuole superiori. Fratelli Green ha sbaragliato le altre mini imprese in concorso. Tarik è l’orgoglioso project manager: «Non ci immaginavamo quanto lontano poteva portarci un’idea. Abbiamo voluto sfidare la tecnologia con il nostro libro cartaceo, inizialmente avevamo pensato a un eBook ma abbiamo fatto un sondaggio tra le mamme delle scuole elementari e ha vinto la carta, riciclata naturalmente». La tecnologia l’hanno sfidata ma anche sfruttata, perché tra le start up in gara sono stati i più bravi a comunicare il loro progetto. Luca che ha curato le pagine social di Milo e Flora si è così appassionato al suo ruolo che sta pensando a un futuro come social media manager. Anche Alessandro, il responsabile marketing, dice: «Il mio sogno è la musica ma occuparmi di marketing mi è piaciuto, ci sto riflettendo anche per la scelta dell’università». In questa storia tutti hanno avuto un pezzettino perché questa è una storia corale «Ognuno aveva un ruolo nell’azienda» spiega la professoressa Anna Barbagallo, «il coach li stimolava ma hanno fatto tutto i ragazzi: hanno ideato i personaggi, scritto la storia, curato la grafica».  E siccome ogni azienda ha un capo, Nur è l’amministratore delegato di Fratelli Green. Parla con l’equilibrio e l’autorevolezza di un bravo leader: «Ci siamo suddivisi in aree: produzione, gestione finanziaria, comunicazione, marketing, risorse umane, progettazione, IT, in base alle nostre competenze o a quello che ci piaceva fare. ll più grande ostacolo è stato quello di passare da un’idea a un progetto economicamente sostenibile». E la vittoria che sensazione vi ha dato? «Siamo stati felicissimi, ovvio, però un po’ ce l’aspettavano perché il progetto stava realmente in piedi da solo, grazie ai finanziatori che abbiamo convinto a credere in noi». Ma a contribuire alla vittoria c’è un’altra idea che ha proiettato Fratelli Green oltre le barriere linguistiche e ha fatto viaggiare Milo e Flora fra i sentieri del mondo: «Abbiamo tradotto i nostri libri in tante lingue: arabo, la mia lingua, io sono siriano, e poi filippino, francese, inglese, sloveno, indi». Così tante, come avete fatto? «Siamo una classe multiculturale, sono molte le lingue che conosciamo».

Green Jobs è un programma di Fondazione Cariplo, in collaborazione con InVentoLab e Junior Achievement Italia. Un'esperienza di alternanza scuola lavoro e un progetto di educazione all'imprenditorialità che ha permesso a migliaia di liceali lombardi di dare vita a piccole imprese sostenibili. A partire dal 2018/19, grazie all’adesione di altre sette Fondazioni di Origine Bancaria che fanno parte dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (ACRI), Green Jobs è diventato un programma nazionale.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Fedele, Massimo, Aquil e sono in mostra alle Gallerie d'Italia – Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

Sabato 15 giugno sarà un giorno speciale per tanti bambini: si inaugura il nuovo Parco Giochi accessibile di Villa Finzi, via Sant’Erlembaldo, a Milano. Dalle 11 oltre al taglio del nastro con le istituzioni anche tanti momenti di divertimento, gioco e attività per i bambini. 

Gioco al Centro sarà l’occasione per condividere i primi risultati raggiunti dall’incontro di energie e idee per migliorare gli spazi pubblici della città. Il Parco di Villa Finzi è infatti il secondo realizzato dalla Fondazione di Comunità Milano – il primo è quello ai Giardini Montanelli – che ha individuato nei bisogni dei bambini e nella disabilità, in particolare nel diritto al gioco per tutti, una priorità d’interesse generale.

Il progetto Gioco al Centro – Parchi Gioco per tutti, sviluppato in collaborazione con il Comune di Milano e l’assistenza delle Associazioni attive sul tema della disabilità, ha l’obiettivo di realizzare nei parchi pubblici aree attrezzate e accessibili con giochi inclusivi; un atto concreto dell’impegno che la Fondazione di Comunità Milano assume verso la comunità, che ha bisogno della partecipazione e della solidarietà di tutte le persone che hanno a cuore il benessere dei bambini e la qualità della vita della propria città.

Programma completo in allegato.

Per sapere di più: www.fondazionecomunitamilano.org

La Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite nel 1972, acquista oggi un significato ancora più forte: quest’anno infatti ha visto la nascita del movimento studentesco “Fridays for future”, che ha portato nelle piazze migliaia di ragazze e ragazzi a manifestare per una presa di coscienza da parte del mondo degli adulti sugli effetti del cambiamento climatico sul futuro delle giovani generazioni.

Fondazione Cariplo condivide questa battaglia: solo negli ultimi sei anni per bandi e progetti ambientali sono stati stanziati 87,5 milioni di euro. Tra questi, GreenJobs l’innovativo progetto di educazione all’imprenditorialità in ambito green dedicato agli studenti delle scuole superiori, sperimentato da Fondazione Cariplo dal 2015 e da quest’anno promosso a livello nazionale insieme ad ACRI. In totale, nell’anno scolastico 2018/2019 hanno partecipato 49 scuole e 1500 studenti provenienti da Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania, Lombardia e Toscana (Per info: www.progettogreenjobs.eu )

La Fondazione ha sostenuto inoltre diverse iniziative che hanno permesso al territorio di mettere in campo azioni per affrontare il cambiamento climatico: all’impegno ormai decennale di promozione della mobilità sostenibile, dell’educazione alla sostenibilità e del risparmio energetico, si sono affiancati i bandi 2014-2017 “Comunità resilienti” (5,2 M€) e 2017-2019 “Territori virtuosi” (2,5 M€), i due strumenti più orientati, negli ultimi sei anni, a implementare misure di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Quest’ultimo sta avendo effetti straordinari nel settore pubblico: basti pensare che, grazie al contributo iniziale della Fondazione per l’assistenza tecnica, la Città Metropolitana di Milano potrà realizzare interventi di riqualificazione energetica dei propri 144 edifici scolastici pari a circa 53 milioni di euro.

Su queste tematiche è proprio di imminente scadenza (14 giugno!) il bando cofinanziato dalla Fondazione Cariplo “B circular, fight climate change!”, realizzato nell’ambito del progetto NOPLANETB di punto.sud e finalizzato a sostenere iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini sul tema del cambiamento climatico e dell’economia circolare.

In questo solco si inserirà un nuovo importante intervento: il progetto “Fondazione Cariplo per il Clima – F2C”. F2C si pone l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche e degli stakeholder su cause e impatti del cambiamento climatico in atto e sull’importanza dell’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Molte saranno le iniziative proposte che utilizzeranno linguaggi semplici ed emozionali – sempre ancorate a dati scientifici – per arrivare in modo diretto ai cittadini.

Stay tuned!

La Commissione Centrale di Beneficenza si è riunita oggi ed ha nominato gli organi che guideranno Fondazione Cariplo nei prossimi quattro anni. Giovanni Fosti è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Fondazione Cariplo; Paola Pessina e Claudia Sorlini sono state nominate vicepresidenti. Nella stessa seduta i membri della Commissione Centrale di Beneficenza, costituita dai 28 componenti insediati il 14 maggio scorso, hanno completato anche la formazione del Consiglio di Amministrazione e indicato i membri del Collegio Sindacale. Avviata anche la fase di costituzione delle sottocommissioni consultive (ambiente, arte cultura, ricerca, servizi alla persona e gestione del patrimonio); nelle successive settimane, le commissioni avvieranno l’impostazione strategica delle attività dei prossimi anni.

Entrano a far parte del Cda, oltre a Giovanni Fosti, Paola Pessina e Claudia Sorlini: Carlo Corradini, Vincenzo De Stasio, Davide Maggi, Enrico Lironi. Compongono il nuovo Collegio Sindacale: Luca Vincenzo Consiglio, Pietro Massimo Parrinello, Marco Luigi Valente.

Tutte le nomine hanno ottenuto la condivisione all’unanimità.

Da oggi, dunque, i nuovi organi assumono le cariche e ruoli. Alla Commissione Centrale di Beneficenza spetta il compito di dettare le linee programmatiche e strategiche dell'attività filantropica, scegliere i focus delle tematiche a cui dedicare attenzione nei quattro settori rilevanti di intervento: ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e servizi alla persona. Il Consiglio di Amministrazione ha il compito della gestione e dell'operatività; delibera i contributi che vengono assegnati ai progetti degli enti no profit al termine della procedura di valutazione a partire dai bandi o da altre modalità con cui le organizzazioni del terzo settore possono presentare le loro proposte chiedendo il sostegno alla Fondazione.

Giovanni Fosti è il quarto presidente della storia di Fondazione Cariplo. Prima di lui si sono succeduti: Roberto Mazzotta dal dicembre 1991 al febbraio 1996; Ottorino Beltrami, dal marzo 1996 al febbraio 1997; Giuseppe Guzzetti, dal 5 febbraio 1997 ad oggi.

Originario di Delebio, in provincia Sondrio, 52 anni, il professor Fosti è Direttore dell’Education for Government & Non Profit, nell’ambito della divisione Government, Health & Not for Profit della Sda Bocconi di Milano.
Da sei anni è membro della Commissione Centrale di Beneficenza, l'organo di indirizzo di Fondazione Cariplo, all'interno della quale partecipa ai gruppi di lavoro delle Sottocommissioni Servizi alla Persona ed Arte e Cultura. È presidente della Fondazione Social Venture – Giordano dell'Amore, importante braccio strategico ed operativo nell'ambito del programma Social Innovation che Fondazione Cariplo ha avviato nel novembre del 2017. È Associate Professor of Practice di Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management. È Professore a contratto di “Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche" all’Università Bocconi. E' stato, fino al dicembre 2018, fra le altre cose, responsabile dell'area servizi sociali e socio sanitari del Cergas, Centre for Research on Health and Social Care Management dell'università Bocconi di Milano e, in precedenza, direttore dell'executive master EMMAP, per il management delle amministrazioni Pubbliche, sempre alla Sda Bocconi. In ambito accademico si occupa e si è occupato anche di ricerche su tematiche come l'innovazione sociale, la programmazione e il cambiamento nei sistemi di welfare locali, gli assetti istituzionali e i modelli di servizio per la non autosufficienza. E’ Direttore Scientifico dell’Osservatorio sulla Long Term Care (OLTC) del Cergas – Sda Bocconi.

"Questa nomina rappresenta un grande onore per me – ha commentato il neo presidente Giovanni Fosti – Ho avuto modo in questi sei anni di condividere un metodo di lavoro ed una cultura operosa verso il bene comune, con i colleghi della Commissione centrale di beneficenza, e con tutti i collaboratori di Fondazione Cariplo. Ringrazio i componenti della nuova CCB per la fiducia riposta in me e ovviamente il presidente Guzzetti che in questi anni ha rappresentato per tutti noi un faro e un esempio a cui guardare, con la sua visione, la sua energia, la sua caparbietà nell'affrontare e dare risposte ai bisogni delle nostre comunità. La chiave dovrà essere, come è sempre stata, l’ascolto dei bisogni che emergono dai territori, la comprensione delle esigenze della componente più fragile delle nostre comunità. Solo così è possibile promuovere azioni e progetti di innovazione sociale in collaborazione con istituzioni, organizzazioni non profit, soggetti pubblici e privati. Sappiamo di poter contare su una collegialità fatta di membri degli organi con competenze e passione, un'organizzazione e una struttura fatta di persone capaci e che hanno sposato la missione, di relazioni consolidate, sui territori, nelle comunità, con un patrimonio solido, motore fondamentale dell'attività filantropica".

"Lascio Fondazione Cariplo in ottime mani – ha detto l'avvocato Giuseppe Guzzetti – animata dallo stesso spirito che abbiamo condiviso in questi anni stupendi in cui abbiamo realizzato moltissime iniziative: se mi guardo indietro, vedo una Fondazione che, in pochi anni, da zero ha saputo diventare apripista e punto di riferimento in Italia e all'estero. Ringrazio il Presidente Giovanni Fosti per il lavoro svolto nei bei anni passati e per aver accettato di guidare la Fondazione Cariplo. Sono sicuro che nei prossimi quattro anni non farà rimpiangere Giuseppe Guzzetti. Un' istituzione che si e costituita, consolidata e ha trovato un riconoscimento obiettivo tra gli addetti ai lavori e nell'opinione pubblica avendo dimostrato coi fatti, sul campo, e sporcandosi le mani con laboriosità cosa significa fare filantropia moderna ed organizzata. Ringrazio chi mi è stato a fianco in tutti questi anni: i colleghi degli organi, i dipendenti e collaboratori e le migliaia di persone ed organizzazioni non profit che hanno reso possibile tutto ciò che è stato fatto. Penso alle migliaia di persone che hanno beneficiato delle iniziative, bambini, giovani, anziani, donne e uomini. A loro dobbiamo sempre guardare, il prossimo è la nostra stella polare. Sono certo che in futuro Fondazione Cariplo saprà scrivere una nuova storia, operando nel solco della continuità, ma con quella necessaria componente di innovazione ed energia fondamentali per andare incontro a chi chiede aiuto".

Sono sette i Progetti Emblematici selezionati da Fondazione Cariplo per la provincia del Verbano Cusio Ossola. Sette iniziative a cui sono destinati complessivamente 5 milioni di euro. Sono  progetti emblematici capaci di generare un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale locale per il territorio. La presentazione dei progetti si terrà al Teatro Galletti di Domodossola il 6 luglio alle 17.00. 

Programma

Intervengono

  • Francesca Zanetta, Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo
  • Lucio Pizzi, Sindaco di Domodossola
  • Alberto Preioni, Consigliere Regionale Regione Piemonte
  • Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo Diocesi di Novara
  • Arturo Lincio, Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola
  • Maurizio De Paoli, Presidente Fondazione Comunitaria VCO
  • Giuseppe Guzzetti
  • Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo

I progetti selezionati

  1. Comune di Baceno per il Progetto Le vie alpine della spiritualità– Contributo di  270.000,00 euro
  2. Comune di Domodossola per il Progetto “Dal Borgo della Cultura al Sacro Monte Calvario, Patrimonio UNESCO”- Contributo  1.100.000 euro
  3. Comune di Santa Maria Maggiore per il Progetto “Impara l'arte e ….non metterla da parte”- Contributo di 250.000 euro
  4. Parrocchia San Vittore Martire di Verbania per il progetto “Restauro conservativo Basilica di San Vittore Martire – Intra”- Contributo  1.000.000 euro
  5. Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari di Torino per il progetto “Soccorso sicuro”- Contributo  1.240.000 euro
  6. Parrocchia di S. Vittore di Cannobbio per il progetto di rifacimento della copertura in pietra della navata centrale della Chiesa di S. Vittore– Contributo 140.000 euro
  7. Comune di Omegna per il progetto “Omegna, la città della creatività. La creatività come promotrice della qualità urbana, culturale ed economica della città”- Contributo 1.000.000 euro

I progetti emblematici

Gli interventi emblematici si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, ed affrontano problemi specifici di un territorio, sperimentano politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. Mirano ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, gestito congiuntamente con altri soggetti pubblici e privati. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento. La recente modifica dello Statuto porta a 4 anni il mandato degli organi, e dunque viene rimodulato anche il piano dei cosiddetti “Interventi Emblematici Maggiori”.  

La novità, infatti, consiste nel fatto che Fondazione Cariplo destina a ciascun territorio provinciale la somma € 5.000.000 che sarà quindi erogata per il sostegno di iniziative aventi le caratteristiche di Interventi Emblematici.  Il territorio quindi non dovrà più aspettare sei anni per avere di nuovo i contributi emblematici ma solo 4 anni.

Gli Interventi Emblematici saranno attuati in favore di tre province ogni anno, in precedenza, essendo il mandato di sei anni, la rotazione annua era a vantaggio di due province. 

Il nuovo calendario prevede questa sequenza:

  • anno 2019: i contributi “extra” andranno alla provincia di Como, provincia di Varese, provincia del Verbano-Cusio-Ossola
  • anno 2020: provincia di Brescia, provincia di Cremona, provincia di Novara
  • anno 2021: provincia di Lecco, provincia di Pavia, provincia di Bergamo
  • anno 2022: provincia di Sondrio, provincia di Mantova, provincia di Lodi 

Possono essere ammessi a contributo solo progetti e interventi riconducibili ai settori di attività della Fondazione. I progetti devono essere realizzati sul territorio della provincia a beneficio della quale è stato effettuato lo stanziamento e devono avere dimensioni significative, idonee a generare un positivo ed elevato impatto sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del territorio di riferimento.

 

Insieme a Fundação Calouste Gulbenkian, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore e Maze Impact, Fondazione Cariplo dimostra ancora una volta attenzione al panorama internazionale. Alla firma dell’accordo presenti Giuseppe Guzzetti, Giovanni Fosti, Pedro Norton e Luis de Melo Jerónimo.L’accordo nasce dalla convinzione condivisa da Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian che le istituzioni filantropiche possano svolgere un ruolo più incisivo nella definizione dell’agenda dell’Europa nel campo dell’innovazione sociale e degli investimenti a impatto.

L’accordo prevede la progettazione e realizzazione di iniziative congiunte, con l’obiettivo di effettuare co-investimenti in progetti innovativi, lanciare programmi di incubazione e accelerazione comuni per startup a vocazione sociale ad alto potenziale, permettere lo scaling e l’internazionalizzazione di startup italiane e portoghesi, valorizzare le imprese a vocazione sociale presenti nei rispettivi portafogli e pipeline attraverso aggregazioni o combinazioni, rafforzare le azioni di advocacy e dialogo sia con le Istituzioni Europee sia con altre fondazioni internazionali già impegnate nei settori dell’impact investing e dell’innovazione sociale in Europa.

Alla firma hanno presenziato il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, il presidente di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Giovanni Fosti, il Consigliere della Fundação Calouste Gulbenkian, Pedro Norton e Luis de Melo Jerónimo, Consigliere di Maze Impact S.A.

Si tratta infatti di un accordo a quattro: da un lato due tra le organizzazioni filantropiche più importanti in Europa, Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian; dall’altro Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Maze Impact. La prima è stata istituita da Fondazione Cariplo nel 2017 con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’impact investing in Italia e di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria sociale innovativa. La Fondazione, infatti, contribuisce alla realizzazione del programma intersettoriale Cariplo Social Innovation, costituendone lo strumento operativo per la realizzazione di iniziative capacity buiding e la promozione di programmi di accelerazione, incubazione e mentorship di start-up come Get it!. Fondazione Social Venture, inoltre, in qualità di advisor e investitore con un approccio di tipo impact, realizza investimenti diretti e indiretti, in imprese sociali, start-up e Social Impact Funds che svolgono attività a impatto sociale, ambientale e culturale adottando modelli di intervento innovativi ed economicamente sostenibili. La portoghese Maze, in sostanza, rappresenta la gemella di Fondazione Social Venture. Maze, infatti, è una impact investing company costituita nel 2013 e incaricata da Fundação Gulbenkian di sviluppare il settore degli investimenti sociali, sostenendo e promuovendo l’incontro tra imprenditori sociali e investitori interessati alla ricerca di soluzioni innovative alle grandi sfide sociali e ambientali.  

Non è la prima volta che Fondazione Cariplo avvia collaborazioni internazionali.
Fundação Calouste Gulbenkian, una delle principali organizzazioni filantropiche del continente, ha sede a Lisbona e delegazioni a Parigi e Londra. La missione della Fundação Gulbenkian è quella di migliorare la vita delle persone – creando le condizioni per una società più giusta e solidale – attraverso l’arte, la beneficenza, la scienza e l’educazione anche grazie all’IGC-Instituto Gulbenkian de Ciência, principale sostenitore della ricerca scientifica in Portogallo.
Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian collaborano già da diversi anni in modo stretto su numerosi temi di comune interesse per le comunità che le due fondazioni rispettivamente sostengono e rappresentano. In particolare, le due fondazioni sono impegnate in un confronto costante e strutturato sui temi dell’innovazione sociale e degli investimenti a impatto.
Oltre a quella con la Gulbenkian sono molteplici le alleanze di Fondazione Cariplo con autorevoli istituzioni filantropiche come “la Caixa” Foundation (Spagna), King Baudouin (Belgio), Agropolis (Francia), European Cultural Foundation (Olanda), Bertelsmann (Germania) e la Global Alliance for the Future of Food, partnership che hanno consentito il coinvolgimento di molte organizzazioni e operatori del terzo settore Italiano in importanti iniziative di respiro internazionale. Fondazione Cariplo collabora inoltre con i principali network europei (tra cui l’European Foundation Centre e l’European Venture Philanthropy Association) e think tank autorevoli come Bruegel e l’European Policy Centre.

Registrati alla nostra newsletter.

per ricevere aggiornamenti.