Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile, promuove una campagna perché tutti i bambini possano essere orgogliosi del proprio sorriso! 

QuBì, il programma triennale promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione SNAM, ha come obiettivo il contrasto alla povertà dei minori in città; una povertà che riguarda migliaia di famiglie che faticano a provvedere ai bisogni fondamentali. Sono famiglie che non riescono a garantire ai propri bambini una alimentazione sana e bilanciata, famiglie che rinunciano a iscriverli ad attività sportive, culturali e formative, famiglie che mettono a rischio persino la salute dei propri figli, non potendosi permettere di sostenere le cure degli specialisti.

Le cure dentali per i bambini

Spesso I bambini che vivono in condizione di povertà non vanno dal dentista. Questo significa non avere la possibilità di prendersi cura in modo adeguato della propria bocca, intervenendo tempestivamente sui piccoli problemi, prevenendo lo sviluppo di patologie più significative.  Senza cure odontoiatriche adeguate a partire dalla prima infanzia, il rischio è che fastidi comuni come carie o gengiviti si protraggano nel tempo, peggiorando e comportando la necessità di cure più importanti. Viceversa, alleviare il dolore dei denti, affrontare subito i problemi odontoiatrici e promuovere buone abitudini di igiene orale anche tra i più piccoli sono passi importanti verso il benessere di ciascun bambino, oggi e domani.

In risposta a questa situazione, Programma QuBì sta avviando un intervento volto a promuovere la salute orale dei bambini della città di Milano, con particolare attenzione ai quartieri dove sono attive le Reti di Quartiere QuBì, già in dialogo con numerose famiglie che vivono in povertà.

Grazie a questa campagna, realizzata in collaborazione con numerosi soggetti pubblici, privati e del terzo settore della città di Milano, e ad integrazione dell’offerta pubblica esistente, si potrà:

  • offrire giornate di screening gratuito per i bambini, da realizzare sia negli ambulatori odontoiatrici che con interventi mirati nei quartieri della città
  • realizzare attività di sensibilizzazione e prevenzione rivolte ai genitori
  • sostenere le cure odontoiatriche di quei bambini che non possono permettersele.

“Voci fuori dal coro”, l’unione fa la forza

Per raccogliere donazioni, Programma QuBì ha organizzato una serata di festa: il Concerto “Voci fuori dal coro” che si terrà martedì 17 dicembre 2019 ore 21 presso l’Auditorium di Fondazione Cariplo, in Largo Gustav Mahler a Milano. Per partecipare al concerto è sufficiente fare una donazione per il progetto sul sito ForFunding.

 

Save The Date DEF
 

In particolare:

  • per ogni donazione uguale o superiore a € 20 verrà inviato un voucher per prenotare 2 posti al concerto “Voci fuori dal coro”
  • per ogni donazione compresa tra € 10 e € 19,99 verrà inviato un voucher per prenotare 1 posto al concerto

(I bambini sotto i 12 anni di età non hanno bisogno del voucher per partecipare alla serata; una volta effettuata la donazione, basterà seguire le indicazioni di prenotazione che arriveranno via mail e registrare anche il bambino). 

Sul palco di “Voci fuori dal coro”, hanno voluto essere protagonisti e fare un regalo ai bambini, i detenuti del Coro “La Nave” di San Vittore, che canteranno insieme agli Artisti del Coro del Teatro alla Scala e agli attori del Macrò Maudit Teàter.

Ti aspettiamo! 

In allegato l'invito in formato pdf.

AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la SLA, nata anche per volere di Fondazione Cariplo, annuncia i progetti finanziati con il Bando 2019, per selezionare la migliore ricerca scientifica in Italia sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica, gravissima malattia neurodegenerativa che nel nostro Paese colpisce circa 6000 persone e per la quale ad oggi non esiste una cura efficace. 
Una notizia che è stata data al Convegno scientifico AriSLA “10 Anni insieme, alleanza concreta per nuove prospettive di ricerca: speranza reale per un futuro senza SLA”, che si è tenuto a Milano il 22 e il 23 novembre in cui la Fondazione ha celebrato il raggiungimento del significativo traguardo dei 10 anni di attività al fianco della ricerca.

Investimento sui progetti

Sarà di 807.000 euro l’investimento complessivo erogato da AriSLA per i sei nuovi progetti di ricerca di base e preclinica giudicati meritevoli di finanziamento dalla Commissione scientifica internazionale e riguarderà 10 gruppi di ricerca distribuiti tra Milano, Roma, Genova e Palermo. Dal 2009, infatti, AriSLA persegue con impegno la sua mission al fianco dei ricercatori, con cui nel tempo ha instaurato un’alleanza concreta che ha prodotto importanti risultati nella ricerca, con lo scopo di incidere concretamente sul decorso della malattia. Le due giornate con i ricercatori italiani ed esperti internazionali, hanno avuto l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte della ricerca sulla SLA e condividere i progressi compiuti dai progetti finanziati dalla Fondazione. Inoltre, hanno offerto spunti di riflessione per meglio comprendere il posizionamento della ricerca italiana in ambito internazionale ed elaborare insieme ai principali interlocutori della Fondazione le strategie future per lo sviluppo della ricerca sulla SLA, per dare al più presto risposte ai bisogni dei pazienti.

Per maggiori dettagli sui progetti finanzianti e per gli aggiornamenti sul Convegno scientifico: www.arisla.org.

I progetti vincitori  

Il progetto di ricerca ‘GPR17ALS-1’, coordinato da Marta Fumagalli del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano, parte dall’osservazione che la degenerazione dei motoneuroni è strettamente associata al ridotto supporto energetico da parte degli oligodendrociti, le cellule che formano la guanina mielinica che avvolge i prolungamenti neuronali. Lo studio intende valutare l’effetto sulla progressione della malattia di alcune molecole in grado di regolare l’attività di un recettore espresso sulle cellule che sono precursori degli oligodendrociti.

(Partner: Tiziana Bonifacino, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Genova. Valore del progetto 200.000 euro. Durata 36 mesi)

Lo studio ‘MUSALS-AChR’, coordinato da Caterina Bendotti dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, ha lo scopo di indagare i processi rigenerativi del muscolo scheletrico, compromessi dalla malattia, campo ancora non ben compreso nella fisiopatologia della SLA. Sarà approfondito il ruolo dei recettori nicotinici dell’acetilcolina nei meccanismi che regolano la trasmissione neuromuscolare in due modelli sperimentali di SLA che mimano le forme a rapida e lenta progressione della malattia. Il fine ultimo del progetto è di identificare potenziali marcatori prognostici e nuovi bersagli terapeutici.

(Partner: Eleonora Palma, Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, Università Sapienza di Roma; Maurizio Inghilleri, Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Centro Malattie Neuromuscolari Rare, Policlinico Universitario Umberto I, Università Sapienza di Roma. Valore progetto 200.000 euro. Durata 30 mesi).

Il progetto ‘TRAILER’, coordinato da Luca Muzio dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano, ha l’obiettivo di approfondire le cause che portano al mancato funzionamento nella SLA del retromero, un complesso cellulare che svolge la funzione di coordinare diversi processi necessari al riciclo delle proteine da eliminare. Saranno, inoltre, sviluppate una serie di nuove molecole in grado di recuperare la funzionalità del retromero che verranno poi testate in diversi modelli sperimentali.

(Partner: Pierfausto Seneci, Università degli Studi di Milano; Mario Milani, CNR Istituto di Biofisica, Milano. Valore progetto 230.000 euro. Durata 36 mesi).

PILOT GRANT

Lo studio ‘NKINALS’, coordinato da Stefano Garofalo del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università Sapienza di Roma, intende approfondire il coinvolgimento delle cellule del sistema immunitario nella progressione della malattia. In particolare, studierà il ruolo funzionale delle cellule Natural Killer, la cui presenza nel sistema nervoso centrale è risultata aumentata nei pazienti con SLA e in diversi modelli murini di questa malattia, nell’influenzare lo stato di attivazione del sistema immunitario. Per la prima volta in studi sulla SLA si cercherà di verificare se queste cellule abbiano un ruolo diretto nel danneggiare il motoneurone e attivare meccanismi citotossici durante la progressione della malattia.

(Valore del progetto 57.000 euro. Durata 12 mesi)

Il progetto ‘T-A-MN ’, coordinato da Vincenzo La Bella del Laboratorio di Neurochimica, Unità di Neurologia, Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo si pone l’obiettivo di studiare il ruolo della mutazione del gene ‘TARDBP G376D’ sulla proteina TDP-43, che ha un ruolo importante sia nella forma sporadica che in quella familiare della malattia. Per comprendere meglio l’impatto della mutazione sulla malattia, saranno effettuati studi utilizzando motoneuroni differenziati da cellule staminali pluripotenti (iPSC). La comprensione della disfunzione della proteina mutante potrà essere di grande aiuto nella comprensione della fisiopatologia della SLA.

(Valore del progetto 60.000 euro. Durata 12 mesi)

Il progetto ‘PotentiALS’, coordinato da Camilla Bernardini Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha come scopo principale quello di sviluppare una strategia mirata a neutralizzare l’effetto dannoso della proteina SOD1, attraverso la modulazione di un RNA “non codificante” che ne regola l’espressione. Gli RNA non codificanti sono molecole di materiale genetico che non viene tradotto in proteine ma hanno la funzione di regolatori del flusso delle informazioni tradotte dal DNA in proteine. Il loro ruolo nei meccanismi fisiopatologici della neurodegenerazione sta diventando sempre più evidente e questo progetto ne studierà le implicazioni per la SLA.

(Valore del progetto 60.000 euro. Durata 12 mesi)

MIND, Milano Innovation District, ha annunciato le prime 55 aziende aderenti all’ambizioso progetto di Lendlease che sta nascendo nell’ex area Expo, a Milano. Tra i protagonisti anche Cariplo Factory, che metterà a disposizione del distretto esperienze e competenze consolidate in oltre tre anni di attività nell’ambito dell’innovazione aperta e collaborativa. Creata nel 2016 per volontà di Fondazione Cariplo, Cariplo Factory ha dato vita a oltre 20 programmi di innovazione, per un totale di circa 400 iniziative e oltre 14 mila job opportunities create.

Nella fase di avviamento di MIND, Cariplo Factory si occuperà di consolidare il modello di Federated Innovation ideato da Lendlease e di avviare le prime iniziative con le imprese aderenti al distretto.

Successivamente, nella fase esecutiva, Cariplo Factory sarà l’ideatore e il gestore dei programmi di innovazione che verranno realizzati all’interno del distretto MIND.
L’intervento di Cariplo Factory sarà modulato su tre livelli:

  • il design strategico per supportare l’innovation roadmap di MIND e l’identificazione dei fabbisogni di innovazione delle aziende che parteciperanno attivamente al distretto;
  • il networking per favorire il dialogo tra i protagonisti di MIND e tutto l’ecosistema dell’innovazione attraverso un modello inclusivo;
  • l’orchestrazione delle iniziative collaborative di trasformazione tecnologica e innovazione sociale, gestendo direttamente alcuni dei servizi che caratterizzeranno l’offerta di innovazione di MIND.

Nell’ambizione del distretto MIND di diventare un punto di riferimento per la crescita e l’innovazione del sistema Paese, Cariplo Factory ha individuato lo sviluppo naturale della propria missione: generare opportunità di crescita personale, imprenditoriale e industriale attraverso modelli di innovazione discontinua, inclusiva e responsabile.

L’impegno di Cariplo Factory all’interno di MIND raddoppia il grande sforzo fin qui portato avanti all’interno dell’area ex Ansaldo, per creare in uno dei più rilevanti siti di archeologia industriale di Milano un luogo di incontro e contaminazione tra talenti e start-up, aziende e istituzioni, profit e non profit. Nei 3 mila metri quadri di via Bergognone, Cariplo Factory continuerà a portare avanti le sue progettualità partecipative, dal Music Innovation Hub alla Milano Digital Week, dalla rete NEMA per la Manifattura Digitale al progetto Fabbrica Diffusa, impegnandosi a consolidare quell’approccio responsabile all’innovazione che ha sempre segnato le sue attività, nel pluralismo delle idee, nella parità di genere e nello sforzo di generare benefici per l’intera collettività.

Fondazione Cariplo, con la seduta della Commissione Centrale di Beneficenza, ha approvato all’unanimità il documento previsionale programmatico (DPPA). Si tratta del documento che stabilisce strategie, impegni, ambiti e budget per il 2020. Nella stessa seduta è stato approvato, e condiviso da tutti, il Documento Previsionale Programmatico Pluriennale 2020-2023. La Commissione Centrale di Beneficenza e lo staff hanno lavorato in questi mesi, fin dall'insediamento dei nuovi organi, avvenuto a maggio, per dare corpo alle attività che verranno avviate il prossimo anno: la CCB ha indicato un budget complessivo di oltre 135 milioni di euro da destinare all'attività filantropica, confermando il budget preventivo  presentato nel 2018. Questo importo si incrementerà poi nel 2020,  per effetto del credito d’imposta relativo ad alcune iniziative filantropiche.

"La programmazione è frutto di un'importante e approfondita attività di analisi svolta in questi mesi dalla Commissione Centrale di Beneficenza, all'interno dei quattro diversi gruppi di lavoro: le commissioni Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica e Servizi alla Persona. Ringrazio anche i membri del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale per l’apporto e la condivisione delle linee sulle quali ci impegneremo in modo operativo. – ha detto il presidente Giovanni Fosti – Siamo pronti ad avviare un 2020 che avrà tra le novità non solo alcune linee di intervento, ma punterà sulla capacità di far convergere le diverse competenze delle aree arte e cultura, ambiente, ricerca scientifica e servizi alla persona su obiettivi comuni. Fermo restando che ogni euro deliberato dalla Fondazione sarà orientato a conseguire precisi risultati, vorremmo contribuire ad aprire un dibattito che non si limiti a considerare le risorse, pur ingenti, messe a disposizione, ma riflettere maggiormente sulle dinamiche di generazione di valore sociale. Desideriamo innovare, trovare modelli nuovi di risposta ai bisogni sociali del nostro Paese, generando opportunità ed accessibilità per un numero sempre maggiore di persone, per non lasciare indietro nessuno. Riusciremo a farlo costruendo alleanze, il futuro delle nostre comunità. La forbice tra chi può permettersi di immaginarsi un futuro e chi non ha la possibilità di farlo è sempre più ampia”.

I budget previsionali poggiano sui risultati della gestione del patrimonio conseguiti sin qui nel corso del 2019. La buona gestione, secondo stime prudenziali, consentirà anche un accantonamento al fondo di stabilizzazione per le erogazioni di circa 120 milioni di euro, portandolo oltre i 200 milioni di euro.  In questi primi mesi di attività i nuovi Organi si sono interrogatati su quali saranno le nuove sfide che caratterizzeranno l’impegno della Fondazione nel periodo del mandato 2020 – 2023 e hanno focalizzato in particolare l’obiettivo di ricucire le fratture che si stanno creando all’interno delle comunità, immaginando programmi ed azioni che cerchino di riavvicinare persone e territori oggi divisi tra coloro che hanno accesso al benessere, alla cultura, ad una qualità della vita migliore e persone che ne sono escluse.

Cambiamenti climatici, invecchiamento della popolazione, trasformazione digitale, evoluzione delle caratteristiche del lavoro, malnutrizione (ipo e ipernutrizione), diseguaglianze e coesione sociale, grandi migrazioni sono tra i grandi temi che la Fondazione sta approfondendo per indirizzare e focalizzare il proprio impegno lavorando insieme al Terzo Settore, alle istituzioni, alle aziende. Con l’approvazione del documento previsionale e programmatico (DPPA), di fatto prende il via la fase organizzativa che proseguirà come ogni anno con la definizione e il lancio di bandi e progetti, che saranno presentati all’inizio del 2020.

Bandi e Progetti 2020

In campo ambientale, la Fondazione si focalizzerà sul tema del cambiamento climatico, impegnandosi sia nella sensibilizzazione dei cittadini che nel sostegno all’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Si occuperà, inoltre, di promuovere progetti di agricoltura sostenibile e sociale, della formazione dei giovani all’imprenditorialità green, del contrasto all’utilizzo di plastiche monouso, della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio degli enti non profit e del sostegno agli enti lombardi che partecipano a progetti europei sulle tematiche ambientali.

Sul fronte dell’Arte e Cultura, in continuità con il passato, l’impegno sarà dedicato al sostegno di progetti che confermino il ruolo della cultura come motore di sviluppo dei territori e opportunità di lavoro per i loro abitanti: saranno rinnovate le iniziative sulla conservazione e valorizzazione di beni storico architettonici di pregio e sull’innovazione dell’offerta nei luoghi della cultura; verranno lanciate nuove operazioni volte a riportare la bellezza nei territori coinvolgendo le stesse comunità di cittadini nella presa in carico degli interventi; non mancherà poi il sostegno a festival, mostre, rassegne di qualità; verranno inoltre promossi progetti per le imprese culturali specialmente quelle a carattere giovanile e percorsi di internazionalizzazione che consentano agli operatori italiani di allargare le proprie visioni; verrà infine lanciata una grande campagna finalizzata alla promozione della lettura, che rappresenta uno dei principali nuovi campi di attività per il 2020.

Per ciò che concerne l’area  Ricerca Scientifica, forte impegno sarà dedicato alla ricerca in ambito biomedico e alla promozione dell’indipendenza e alla crescita professionale dei giovani ricercatori; un filone specifico sarà dedicato all’economia circolare, un altro alla promozione del sapere tecnico, con interventi per l’aggiornamento delle dotazioni strumentali degli istituti tecnici. Saranno avviate nuove progettualità in campo agroalimentare e biomedicale in collaborazione con fondazioni italiane e prestigiose organizzazioni internazionali. Una novità sarà lo sviluppo di progetti legati al data science for science and society,  mentre si conferma l’impegno per la ricerca sociale  e per la disseminazione dei risultati scientifici al largo pubblico.

Nell’ambito dei Servizi alla Persona sono previste, tra le altre cose, una nuova iniziativa di welfare di comunità dedicata al tema anziani e invecchiamento, il sostegno a progetti di housing sociale per persone fragili; così come interventi a favore delle famiglie in povertà; l’attenzione ai giovani NEET, esclusi dal mercato del lavoro e dai percorsi formativi, i progetti per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, il sostegno a iniziative di innovazione in campo di cooperazione internazionale.

Dal 13 al 17 novembre si terrà l’ottava edizione di Bookcity Milano, manifestazione dedicata al libro, alla letteratura dislocata in diversi spazi della città metropolitana. Cariplo è ancora al fianco di questa manifestazione che abbraccia valori come la cultura, la coesione sociale e la partecipazione attiva tanto cari alla Fondazione. Bookcity Milano conferma infatti il suo carattere di manifestazione aperta, diffusa, inclusiva, presente in tutto il territorio urbano e metropolitano, largamente partecipata. Saranno presenti più di 3000 autori in più di 1500 eventi gratuiti, saranno coinvolte più di 1400 classi di scuole, 400 volontari e 250 sedi.
Bookcity Milano coinvolge l’intera filiera del libro: editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età, così come chi alla lettura è stato sinora estraneo.

Oltre al Castello Sforzesco, che rimane il cuore di BookCity Milano, teatri, musei, scuole, università, palazzi storici, librerie, circoli e associazioni culturali, carceri e ospedali, spazi pubblici ma anche case private e negozi, nei diversi quartieri della città, ospiteranno incontri, dialoghi, spettacoli, mostre, eventi le cui caratteristiche sono affidate alle scelte di chi ospita ed è ospitato. BookCity continua a restare fedele al suo modello curioso, aperto e inclusivo.

Numerosi gli incontri dedicati alla città, ai suoi luoghi e ai suoi protagonisti. E sono decine e decine gli eventi organizzati e realizzati nei quartieri lontani dal centro, grazie alla progettualità di chi opera in quei territori. Sono emersi tre “distretti” particolarmente vivaci (Corvetto-Chiaravalle, NoLo e GiaLo), ma anche altri luoghi importanti per la vita sociale e culturale della città (come Mare Culturale Urbano, l'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini/Olinda e il Pio Albergo Trivulzio). A questo si aggiunge l’attività dei Municipi della città, soprattutto nelle Case delle Associazioni, delle Biblioteche Comunali (in particolare rivolte ai più piccoli) e delle Biblioteche di condominio.
Tanti luoghi dove Fondazione Cariplo è presente con progetti di innovazione sociale. 

Il programma dettagliato e le info sono disponibili sul sito: bookcitymilano.it

Cambiare vita, cambiare sguardi

All'interno di Bookcity Milano l'Associazione LEDHA, che si occupa di difendere e promuovere i diritti delle persone con disabilità da 40 anni, ha organizzato #conFondazioneCariplo incontri dedicati alla disabilità: "Cambiare vita, cambiare sguardi. Racconti sulla disabilità”, rassegna ideata da Agostino Squeglia e Alberto Fontana, in programma dal 14 al 17 novembre. Si parlerà di storia della disabilità, fede cristiana e disabilità, vita quotidiana e vita familiare delle persone con disabilità, discriminazione delle donne con disabilità e rappresentazione della salute mentale. Agostino Squeglia presenterà gli incontri e leggerà alcuni brani.

Per favorire l’accessibilità e la fruibilità della maggior parte degli eventi verrà predisposto un servizio di sottotitolazione o di interpretariato in LIS. 
Fondazione Cariplo sarà presente alla rassegna con alcune delle sue voci più autorevoli, a partire dal presidente Giovanni Fosti, alla vicepresidente Paola Pessina. 

In dettaglio gli incontri: 

Giovedì 14 novembre, ore 14.30
"Una storia sociale della disabilità"
Università Milano Bicocca – piazza dell'Ateneo Nuovo, 1

Il volume al centro di questo primo incontro è il saggio "Storia sociale della disabilità" (Carocci editore) di Matteo Schianchi, storico e docente presso l'Università degli Studi Milano-Bicocca. Il debito simbolico cui si fa riferimento nel titolo è il modo stesso con cui, tutti, pensiamo e consideriamo gli individui dal corpo menomato, è il fardello con cui deve fare i conti il loro percorso sociale. Esaminare la lunga eredità che la storia ci ha lasciato è il primo passo per costruire modalità capaci di arginare processi di inferiorizzazione, ritenuti "naturali". In alternativa, non si può che assistere, e contribuire, al perpetuarsi di rapporti che, per quanto misconosciuti, restano di forza e di dominio.
Matteo Schianchi, dialoga con Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, Pietro Barbieri (CESE) e Roberta Garbo, docente dell'Università degli Studi di Milano Bicocca. Evento organizzato in collaborazione con Università degli Studi di Milano Bicocca.

Giovedì 14 novembre, ore 18
"Storie sulla mia pelle"

Centro Clinico NeMO, ospedale Niguarda
"Sono dei compagni di viaggio ingombranti i miei motoneuroni, che rispondono a regole con le quali devo convivere, ed è con loro che ho maturato l’immagine che ho di me e del mondo, è inevitabile". Con il libro "Le regole dei motoneuroni" (Mondadori Electa) Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO e già presidente LEDHA, racconta cinque storie legate alla disabilità. "Ogni storia che ho incontrato e ho vissuto –scrive Fontana nell’introduzione del libro– mi lascia la consapevolezza che vale la pena giocare la propria vita, con le sue regole e le sue strategie, come negli scacchi, ciascuno alla ricerca del proprio ruolo, insieme agli altri pezzi". Le esperienze di vita delle persone con disabilità sono al centro di questo incontro in cui Alberto Fontana dialoga con Massimo Mauro, presidente nazionale AISLA, Alessandro Milan e Leonardo Manera, conduttori del programma "Uno, nessuno, CentoMilan" di Radio24. Modera Maurizio Trezzi, giornalista.

Giovedì 14 novembre, ore 20.30
"Chissenefrega dei matti"

Casa della Carità – via Francesco Brambilla 10
"Chissenefrega dei matti" (in lingua originale "No one cares about crazy people. The chaos and heartbreak of mental health in America") è il titolo del saggio di Ron Powers, giornalista statunitense e premio Pulitzer nel 1973. Il volume è storia sociale della psichiatria che si intreccia con la storia familiare dell'autore, i cui due figli sono affetti da schizofrenia. Tutto il volume è costruito sull’alternarsi di capitoli dedicati alla storia personale e familiare dell’autore e capitoli in cui vengono esposte tematiche più teoriche relative alla malattia mentale, con particolare attenzione alla schizofrenia. Un saggio approfondito ma di facile lettura, che spazia dalla storia della scienza (nascita della psichiatria e della psicoanalisi, evoluzionismo ed eugenetica, neuroscienze, farmacologia) alla storia socio-culturale del XX secolo (Terzo Reich, controcultura, antipsichiatria), arricchendo la trattazione di interessanti riferimenti al mondo dell’arte e della letteratura. L'autore dialogherà a distanza con Peppe Dell'Acqua (già direttore del dipartimento di salute mentale di Trieste e allievo di Franco Basaglia), Danilo De Biasio (direttore del Festival dei diritti umani), don Virginio Colmegna (direttore della Casa della Carità) e Massimo Cirri (conduttore radiofonico e scrittore). Modera Dario Bolis. È previsto un aperitivo di benvenuto, cui seguirà un intermezzo musicale. Evento organizzato in collaborazione con il Festival dei diritti umani, Urasam e Casa della Carità

Venerdì 15 novembre, ore 17
"Famiglie…con disabilità"

Cascina Biblioteca – via Casoria 50
Cosa vuol dire essere genitori, fratelli e sorelle di persone con disabilità. Quali parole raccontano le relazioni e i rapporti all'interno di una famiglia in cui un figlio, un fratello o un genitore hanno una disabilità? Gli scrittori Afonso Reis Cabral ed Eduardo Savarese esploreranno queste relazioni attraverso le storie raccontate nei loro libri: "Mio fratello" (edizione Nutrimenti) e "Le cose prima" (Minimum Fax) in dialogo con Isabella Bossi Fedrigotti e Rossella Collina di Anffas Milano. Modera la giornalista del Corriere della Sera, Elisabetta Soglio. L'incontro è promosso da LEDHA in collaborazione con Anffas Milano e Consorzio SiR nell'ambito di Bookcity. A seguire sarà offerto un aperitivo a cura della Trattoria solidale.

Venerdì 15 novembre, ore 19.15
"Gli…imperfetti"

Chiesa di Santa Maria Incoronata – corso Garibaldi 116
E se Isacco fosse stato un “neurodiverso”, il figlio autistico di un padre anziano? Parte da questa lettura l'analisi di don Gianni Marmorini autore del libro "Isacco. Il figlio imperfetto" (Claudiana Editore). Nella Bibbia si incontrano numerose figure di persone con disabilità fisica, ma non emerge la disabilità psichica: nel caso di Isacco non si parla esplicitamente della malattia, ma attraverso una serie di indizi messi in fila da don Marmorini si capisce quanto Isacco, fin dalla sua nascita, sia "fragile". Il rapporto tra fede cristiana e disabilità è al centro di questo incontro che farà dialogare la figura di Isacco con quella della poetessa milanese Alda Merini. Interverranno Gianni Marmorini ("Isacco, il figlio imperfetto", Claudiana editore) e Arnoldo Mosca Mondadori (curatore del volume "Sei fuoco e amore" di Ada Merini) in dialogo con padre Giuseppe Bettoni e Salvatore Nocera. Modera Giovanni Merlo.

Sabato 16 novembre, ore 15
"Il corpo delle donne con disabilità"

Borsa di Milano – piazza degli Affari, 6 
"Il corpo delle donne con disabilità" (Aracne Editore) è il saggio che dà il titolo a questo incontro. Il testo mette al centro della riflessione il tema delle discriminazioni multiple di cui sono vittima le donne con disabilità, a causa dell'intersezione tra due fattori: il genere e la condizione di disabilità. Contrasto alla violenza di genere e agli abusi, diritto alla sessualità e alla salute riproduttiva, accesso ai servizi sanitari sono alcuni degli aspetti affrontati nel saggio e che verranno discussi nel corso dell'incontro dall'autrice Sara Carnovali, dottoressa di ricerca in Diritto Costituzionale, Lisa Noja (deputata), Anna Scavuzzo (vicesindaco di Milano) e Paola Pessina (vicepresidente Fondazione Cariplo). A seguire aperitivo.

Domenica 17 novembre, ore 11
"Da Alba a Nino: una diversa visione del mondo"

Casa dei diritti – via De Amicis, 10
Cosa succede all'interno di una famiglia quando nasce un figlio con disabilità? Quali sono le reazioni dei genitori? Come cambiano padri e madri? Protagonisti di questo incontro sono Luca Trapanese (attore e papà adottivo della piccola Alba, una bambina con sindrome di Down) che ha racontato la sua storia nel libro "Nata per te" e Sabrina Parravicini, attrice e mamma di Nino, un bambino con sindrome di Asperger, che ha scritto il libro "Io ragiono con il cuore". I due autori dialogano con Carolina Raspanti, attrice protagonista del film "Dafne", Valeria Negrini (Forum Terzo Settore Lombardia e Commissaria di Fondazione Cariplo ) e Alessandro Manfredi (presidente LEDHA). 

Domenica 17 novembre, ore 17.30
"Ci riguarda"

Teatro San Carlo – via Morozzo della Rocca, 12
Agostino Squeglia è il "Suggenitore", il genitore di persona con disabilità che suggerisce emozioni leggendo pagine della letteratura italiana sulla disabilità, con un suo reading. Ad accompagnarlo l’Orchestra Esagramma, la prima orchestra sinfonica composta anche da persone con disabilità. Un originale incontro per un inedito evento in prima nazionale.

Photo credit: ph. Martina Gentilino

Comunicazione efficace, resistenza allo stress, problem solving. Si possono imparare queste competenze? Ci prova il Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia, che attraverso il concorso SI_FABBRICA si arricchisce di tre appuntamenti – meet_me@school – per dare a oltre 750 studenti partecipanti ulteriori strumenti che accresceranno il loro bagaglio scolastico e personale. A stimolare i ragazzi, Luca Abete, personaggio televisivo e comunicatore, che con il suo entusiasmo li accompagna durante tre incontri. Migliaia ragazzi coinvolti, 76 scuole, 150 docenti e un investimento di oltre un milione e mezzo di euro, un progetto per colmare il gap con le aziende del territorio che cercano migliaia di addetti e non trovano i profili adeguati.

Le imprese cercano 300mila addetti e lamentano la carenza di profili adeguati. Occorre investire negli istituti tecnici. Il Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia nasce per affrontare la Quarta Rivoluzione industriale che mette gli Istituti tecnici al centro della formazione. Un paradosso per cui ci sono aziende che hanno posti di lavoro e migliaia di giovani disoccupati. Fondazione Cariplo e Fondazione Politecnico, in qualità di performing partner, hanno deciso di investire sugli istituti tecnici, che devono essere messi nelle condizioni di formare i giovani con le caratteristiche che servono alle aziende.

Il primo appuntamento è il 28 ottobre all’Istituto IIS "L. Cobianchi" di Verbania. Il 29 ottobre è il turno dell’IIS “J. Torriani” a Cremona e infine il 30 ottobre al Cinema Rondinella a Sesto San Giovanni (MI).

 

Tra i temi affrontati durante gli eventi ci saranno:

  • una buona presentazione
  • lavorare in team
  • dall’idea al progetto

Ad esporli, alcuni rappresentanti delle aziende coinvolte nel progetto come Arduino, Siemens, Mitsubishi e fondatori di startup di successo come Metcho, Phononic Vibes, App-Quality, che racconteranno il loro percorso professionale.

SI_FABBRICA è il concorso nato all’interno del Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia di Fondazione Cariplo con il performing partner Fondazione Politecnico di Milano per proseguire il percorso di crescita degli studenti attraverso la creazione di un prototipo funzionante in ambito industria 4.0. Il progetto che i ragazzi degli istituti tecnici presenteranno, corredato di un video di presentazione del prototipo, dovrà essere inviato entro il 30 novembre 2019. I migliori verranno selezionati da una commissione e potranno accedere alla fase di pitch dove verrà presentato il prototipo progettato e le sue funzionalità.

In questi mesi di preparazione del progetto, i docenti hanno a disposizione un referente scientifico, il Prof. Remo Sala del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, che li sta affiancando nello sviluppo dell’idea progettuale, mentre gli studenti stanno acquisendo strumenti utili e soft skills che serviranno loro per la presentazione del prototipo in occasione delle sessioni di pitch. I tre incontri di meet_me@school fanno parte di questo percorso.

Con il progetto SI – Scuola Impresa Famiglia e il concorso SI_FABBRICA abbiamo avuto voluto investire sulla formazione dei giovani, anticipando i bisogni delle aziende, in risposta alle sfide aperte dalla tecnologia.

Abbiamo portato, con Fondazione Cariplo, nuovi laboratori negli istituti tecnici, accessibili e condivisi per avere un capitale umano formato per quando entra in azienda. La sfida futura è declinare le competenze dei territori e favorire la collaborazione con istituzioni e imprese per andare incontro a un mondo del lavoro che sta velocemente e profondamente cambiando”.

Il progetto SI – Scuola Impresa Famiglia ha coinvolto 76 istituti statali e paritari a settore tecnologico di tutta la Lombardia e delle province del Verbano – Cusio Ossola e Novara (con indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia; Elettronica ed elettrotecnica; Informatica e telecomunicazioni) al fine di supportare l’istruzione tecnica, fornendo alle scuole attrezzature e strumentazioni per soddisfare le esigenze di formazione e aggiornamento dei laboratori, al fine di renderla maggiormente coerente con le esigenze del territorio, della società, del sistema delle imprese e delle realtà professionali.

Nato nel 2018 e giunto alla fase due, il Progetto SI – Scuola Impresa Famiglia, ha permesso l’aggiornamento tecnologico dei laboratori didattici, l’instaurazione di rapporti con le imprese e la formazione dei docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie introdotte nonché esperienze laboratoriali innovative per gli studenti. Sono state inoltre avviate attività di orientamento professionale e una piattaforma digitale per la creazione di una community di docenti e studenti degli istituti tecnici coinvolti per condividere materiali formativi ed esperienze con l’obiettivo di facilitare e potenziare la transizione degli studenti degli istituti tecnici al mondo del lavoro.

Questa evoluzione del progetto permetterà di creare occasioni per integrare e far interagire le scuole attorno ad un progetto comune al fine di favorire la contaminazione di competenze ed esperienze di innovazione tra tutti gli stakeholder del progetto.

Attenzione all’istruzione tecnico-professionale

Il progetto SI – Scuola Impresa Famiglia di Fondazione Cariplo ha voluto rilanciare l’istruzione tecnico-professionale, fornendo agli Istituti attrezzature e strumentazioni per soddisfare le esigenze di formazione e aggiornamento dei laboratori, rendendola maggiormente coerente con le esigenze del territorio, della società, del sistema delle imprese e delle realtà professionali.

Sono 37 le aziende coinvolte nel progetto. Tra di esse Siemens, ABB, Arduino, Comau, Mitsubishi, solo per citare le più note. Ad ogni azienda è stata chiesta una proposta di dotazione di “base” e vere e proprie unità didattiche costituite da strumentazione e da software di simulazione. Si tratta di robot, stampanti 3D, telecamere, attrezzatura e pannelli per la domotica, computer, visori, oltre a schede e licenze per programmare e approfondire le attività didattiche. Le aziende fornitrici di tecnologia, oltre alle dotazioni strumentali, hanno messo a disposizione 5000 ore di corsi di formazione ai docenti per poter trasferire ai ragazzi tutte le potenzialità di queste nuove attrezzature.

61 DIVERSE SOLUZIONI TECNOLOGICHE ADOTTATE NELLE SCUOLE

76 ISTITUTI COINVOLTI

150 PRESIDI E DOCENTI COINVOLTI

37 AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO FORNENDO L’ATTREZZATURA AI LABORATORI DELLE SCUOLE

5000 ORE DI FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI

1 PIATTAFORMA DIGITALE PER LA CREAZIONE DI UNA COMUNITY

14 PROVINCE INTERESSATE

1,68 MILIONI DI EURO INVESTITI

SI – Scuola Impresa Famiglia ha messo a disposizione oltre 1.600.000 di euro, coinvolto migliaia di ragazzi, 76 istituti statali e paritari a settore tecnologico di tutta la Lombardia e delle province del Verbano – Cusio Ossola e Novara (con indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia; Elettronica ed elettrotecnica; Informatica e telecomunicazioni) e 150 presidi e docenti. Il progetto ha permesso l’aggiornamento tecnologico dei laboratori didattici, l’instaurazione di rapporti con le imprese/professioni e la formazione dei docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie introdotte nonché esperienze laboratoriali innovative per gli studenti. Sono state inoltre avviate attività di orientamento professionale e una piattaforma digitale per la creazione di una community di formatori e studenti delle scuole coinvolte per condividere materiali formativi ed esperienze con l’obiettivo di facilitare e potenziare la transizione degli studenti degli istituti tecnici al mondo del lavoro. Un percorso frutto di sopralluoghi nelle scuole e nei laboratori, di momenti in cui i docenti, i dirigenti scolastici e gli studenti si sono confrontati con noi in merito alle reali esigenze e bisogni del loro istituto e alle modalità per implementare i piani dell’offerta formativa. Con le aziende del territorio, partner tecnologici e formativi di SI-Scuola Impresa Famiglia, sono in fase di progettazione percorsi di Alternanza-Scuola-Lavoro.

Nel contesto europeo di Matera 2019, Fondazione Cariplo insieme a Fondazione Fitzcarraldo e Basilicata Creativa, coinvolgerà attori pubblici e privati promotori di significativi programmi di sviluppo delle aree periferiche che si confronteranno con operatori impegnati in progettualità originali ed eterogenee che fanno leva sulle risorse inespresse delle comunità di riferimento.

Fondazione Cariplo, con il Programma AttivAree dedicato alla rinascita dell’Oltrepò Pavese e delle bresciane valli Trompia e Sabbia porterà al tavolo l’esperienza avviata in due territori marginali che si trovano nell’Appennino e nelle Prealpi lombarde. L’obiettivo è quello di condividere il modello di intervento sperimentato con quello degli altri ospiti presenti impegnati su un tema come quello dello spopolamento delle aree marginali, che interessa in modo trasversale tutta l’Italia ma anche altri Paesi d’Europa a partire da Francia e Spagna.

Matera rappresenta un emblematico caso di luogo marginale che ha saputo rinascere, per cui è particolarmente significativo per Fondazione Cariplo condividere – con i molti attori, anche locali, che parteciperanno alla giornata del 26 ottobre – l’esperienza dei territori lombardi che hanno subito il medesimo fenomeno di abbandono e spopolamento della città che oggi è diventata la Capitale Europea della Cultura.

La giornata di lavoro, dedicata al confronto sul tema della rigenerazione culturale delle aree marginali d’Italia sarà condotta da Annamaria Candela, Fondazione Banco di Napoli e vedrà tra altri numerosi ospiti la partecipazione di Daniela Castagno, Fondazione con il Sud, Angela Mameli, Fondazione di Sardegna, Anna Misiani e Oriana Cuccu, Nucleo di Valutazione (NuVAP), Dipartimento per le politiche di Coesione, Presidenza Consiglio dei Ministri, Francesco Monaco, ANCI, Paolo Scaramuccia, Legacoop e Daniela Tisi, MiBAC. 

Per Fondazione Cariplo saranno presenti Elena Jachia, Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo e responsabile Programma Intersettoriale AttivAree e i referenti dei progetti territoriali “AttivAree Oltrepo(Bio)diverso” e “AttivAree Valli Resilienti”. 

Esperienze territoriali

Dall’Oltrepò Pavese lo scrittore e giornalista Giorgio Boatti (Responsabile Comunicazione del Progetto Oltrepò(Bio)diverso) porterà al tavolo di lavoro l’esperienza della Scuola di Narrazione Territoriale. Un’iniziativa di formazione, confronto e riflessione sui temi della narrazione territoriale, attivata nell’ambito del progetto Oltrepò(Bio)diverso, che punta a insegnare a raccontare un territorio in modo suggestivo, coinvolgente ed attrattivo. Un’esperienza per il recupero dell’identità locale – aperta ad esperienze, culture e provenienze differenti – particolarmente significativa in contesti di comunità fragili e di aree, sia rurali sia metropolitane, ritenute marginali.

Dalle Prealpi bresciane, con l’intervento di Fabrizio Veronesi (Coordinatore Progetto Valli Resilienti) sarà presentato un altro caso di ricostruzione dell’identità territoriale realizzata attraverso un processo di recupero della recente storia dell’economia delle valli Trompia e Sabbia. Partendo da una mappatura dei manufatti della tradizione rurale e dei siti di archeologia industriale dismessi e abbandonati si è giunti alla riattivazione di alcuni luoghi simbolo quali il Borgo di Rebecco e la ex Centrale Idroelettrica di Barghe.

Il tema del cambiamento di prospettiva è portato al tavolo da Claudia Pedercini (Responsabile Progetti Innovazione Sociale Valli Resilienti) che illustrerà il processo di messa in rete delle risorse territoriali, alla base della nascita dei negozi di vicinato – servizi di prossimità per gli abitanti gestiti in rete attraverso cooperative sociali – e il Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, un prodotto turistico composto da esperienze e costruito su un racconto corale. 

Oltre ai protagonisti del Programma AttivAree tra gli ospiti della sessione dedicata alle esperienze territoriali ci saranno Massimiliano Burgi, Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Liviano Mariella, Recollocal e Gardentopia Matera 2019 e Nicolò Fenu, SARDARCH – Spop Campus Omodeo (OR).

Il confronto diretto ha lo scopo di promuovere un bilancio critico e condiviso dei programmi di intervento e delle esperienze sviluppate nelle varie regioni per favorire progettualità sostenibili e capaci di generare impatti duraturi sui territori.

Apre in Corso di Porta Ticinese, 73 a Milano il nuovo QuidStore, punto vendita aperto con il supporto di Fondazione Cariplo che ha aiutato l’impresa sociale Quid a coprire i costi di avviamento del negozio meneghino. 

Progetto Quid è il brand di moda etica e sostenibile della cooperativa sociale Quid, che disegna e crea capi di abbigliamento e accessori in edizione limitata. Le collezioni prendono vita da eccedenze di tessuti messe a disposizione (donate o acquistate a prezzi molto vantaggiosi) dalle aziende di moda e del settore tessile. Ogni capo è reso unico grazie al lavoro di persone – soprattutto donne – con trascorsi di fragilità (vittime di violenza, migranti, con disabilità, percorsi di dipendenza o detenzione, o più in generale donne disoccupate e in difficoltà economica o di conciliazione con figli), che trovano in Quid un’occasione di riscatto e opportunità lavorativa. A oggi lavorano in Quid circa 120 persone (il 90% donne), attraverso diverse forme contrattuali, anche borse lavoro e tirocini; il fatturato annuo è di circa 3 milioni di euro. Quid persegue i propri obiettivi di inserimento lavorativo attraverso il coinvolgimento di tutto lo staff, a tutti i livelli, secondo un modello di leadership inclusiva, attraverso percorsi formativi, supervisione.

L’inaugurazione è anche un momento per una riflessione su temi che coinvolgono da vicino la Fondazione, come la capacità di generare valore sociale attraverso l'innovazione e il cambiamento, il sostegno all'intraprendenza giovanile e alle categorie fragili inserendole in contesti lavorativi. Non solo: c'è anche un focus importante sul sistema produttivo sostenibile, che coinvolge il mondo del fashion. La questione di chi e cosa si nasconda dietro alla filiera produttiva non è mai stata così attuale, e se i prezzi dei beni si abbassano sempre di più, è sempre più salato il conto che presentiamo all’ambiente e alle persone.

All'inaugurazione hanno partecipato Anna Fiscale (Presidente e Co-fondatrice di Quid), Giovanni Fosti (Presidente di Fondazione Cariplo), Rita Ruffoli (Segretario Generale di Fondazione San Zeno) e Nicola Giuggioli (CEO di Eco-Age) Cristina Tajani, (Assessore alle Politiche del lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane Comune di Milano). 

ART for The World Europa, Fondazione Cariplo e il Consolato Generale di Svizzera a Milano presentano la prima milanese del film Interdependence: martedì 5 novembre alle 18,45 presso Anteo Palazzo del Cinema (Sala Excelsior). 

Il film: 11 registi per il Pianeta

Undici registi di fama internazionale hanno unito le loro forze per sensibilizzare le persone rispetto ai problemi ambientali più pressanti e agli effetti del cambiamento climatico, contribuendo ad un film unico composto da corti tra i 7 e gli 11 minuti (docu-fiction, drammi, commedie, fantascienza, videoarte). L'obiettivo è di comunicare l'urgente necessità di preservare le risorse naturali e ridurre il degrado ambientale e di riflettere sul concetto di interdipendenza tra ambiente naturale e società.

Riappropriarsi del concetto di interdipendenza attraverso l'espressione creativa è essenziale per riflettere sulla posizione dell'umanità rispetto alla natura, per capire la nostra esistenza all'interno di essa, piuttosto che essere al di sopra della natura. Le storie fondamentali illustrate dai registi riflettono le relazioni intrecciate tra la società umana e l'ambiente naturale su cui pesa il cambiamento climatico su numerose dimensioni e scale. I film non Illustrano soltanto gli impatti negativi del degrado ambientale e dell'irreversibile dissesto climatico attraverso storie di vita vera e fiction realistica ma accennano a possibili soluzioni. I partecipanti sono stati selezionati per le loro consolidate qualità artistiche e per il forte impegno nell'affrontare questioni e temi correlati all'ambiente ed al cambiamento climatico:

FAOUZI BENSAÏDI (MAROCCO), ÁSA HJÖRLEIFSDÓTTIR (ISLANDA), SALOMÉ LAMAS (PORTOGALLO), BETTINA OBERLI (SVIZZERA), SHAHRBANOO SADAT (AFGHANISTAN), MAHAMAT-SALEH HAROUN (CIAD), LEON WANG (CINA), NILA MADHAB PANDA (INDIA), DANIELA THOMAS (BRASILE), SILVIO SOLDINI (ITALIA), KARIN WILLIAMS (NUOVA ZELANDA)

 

I film sono girati in undici paesi ed in varie regioni del mondo. Esistono come corti individuali nella loro lingua originale e vengono anche presentati insieme in un lungometraggio di un'ora e 40 minuti sottotitolato in inglese, francese ed italiano.

INTERDEPEDENCE è una Produzione ART for The World, con il patrocinio delle Nazioni Unite, sede di Ginevra, l'Organizzazione Metereologica Mondiale e la Città di Milano, con il supporto della DDC/DFAE (Direzione svizzera per lo sviluppo e la cooperazione/Ministero degli Affari Esteri), del EU/EFI/ITC (Unione Europea/ Iniziativa Moda Etica/ Centro per il Commercio Internazionale), di GAIL (India), del SESC Sao Paulo (Brasile) tra gli altri.

Perché Fondazione Cariplo sostiene il progetto

Interdependence è un’antologia di undici cortometraggi dedicata agli impatti dei cambiamenti climatici, prodotta dall’associazione Art for the World. Le opere sono state realizzate da registi indipendenti di fama internazionale, provenienti dai cinque continenti, sul concetto di interdipendenza tra ambiente naturale e società e sulla necessità di preservare le risorse naturali (oppure prevenire il degrado ambientale). Ispirati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dai relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), i cortometraggi sono caratterizzati da un approccio chiaro e realistico alle questioni ambientali e ai cambiamenti climatici, fornendo talvolta una prospettiva incoraggiante per il futuro.

Fondazione Cariplo è parte di questo progetto per l’elevata caratura artistica del film (basti pensare all’emozionante cortometraggio del regista italiano Silvio Soldini), ma soprattutto per l’efficacia del linguaggio cinematografico e dei riferimenti alla vita quotidiana per far cogliere l’impatto del cambiamento climatico al grande pubblico.

L’iniziativa si inserisce in un palinsesto di attività di comunicazione programmate nell’ambito di “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima”, progetto che vede la Fondazione impegnata nella sensibilizzazione sul cambiamento climatico e a sostenere l’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento sul territorio.

Ingresso gratuito, con registrazione: interdependence.eventbrite.it fino a esaurimento posti

I posti per la serata del 5 novembre sono ESAURITI: il 6 novembre si terrà una replica del film alle ore 19:40, nella Sala President presso Anteo Palazzo del Cinema (ingresso gratuito fino a esaurimento posti). 

Le scuole beneficiarie del contributo di Fondazione Cariplo per la realizzazione di laboratori biennali di teatro, musica e teatro musicale, selezionate dal bando LAIVin 2019 sono 45! Sono consultabili QUI
A breve saranno disponibili anche sulla pagina in aggiornamento Territorio dove è pubblicato l'elenco completo degli istituti selezionati 2018/2019. 

Info: progettolaivin.it

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