Gli insegnanti si trovano quotidianamente ad affrontare i bisogni degli alunni con Disturbo dello Spettro Autistico

Il Team Multidisciplinare del Progetto MOSAIC, di Fondazione Filarete #conFondazioneCariplo, vuole rispondere alla forte domanda delle Istituzioni Scolastiche con soluzioni innovative per il sostegno di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico. Proprio da qui prende il nome il progetto: il concetto di mosaico come insieme di tante piccole parti individuali che unite generano un’immagine completa e articolata, l’immagine rimanda a tanti oggetti che insieme creano un’attività didattica ricca e interattiva e tanti singoli bambini che, collettivamente, lavorano come classe, integrandosi come gruppo e crescendo come individui

L’innovazione Mosaic consente l’integrazione nel contesto scolastico e il superamento delle barriere sociali dei bambini con sindrome dello spettro autistico (ASD). A partire dall’importanza del gioco come momento cruciale nello sviluppo generale di un bambino, MOSAIC propone uno strumento per creare esperienze ludico-didattiche, da inserire nel contesto scolastico, che valorizzino le capacità di ogni bambino e si adattino ai suoi bisogni.

Gli obiettivi del Team MOSAIC sono i seguenti:

  • intraprendere nelle scuole un iniziale percorso sperimentale, proponendo l’utilizzo di un prodotto composto da contenuti digitali e oggetti fisici intelligenti con la funzione di mediatori sociali tra alunno con Disturbo dello Spettro Autistico ed il resto della classe.
  • promuovere il prodotto sperimentato.

Alle scuole primarie che intendono proporsi alla sperimentazione, verrà offerto un KIT base, composto da:

  • un software e differenti oggetti smart che svolgeranno la funzione di mediatori sociali tra il bambino e il resto della classe.
  • un piano di formazione on line per gli insegnanti, basato su contenuti video, esempi di attività ed esercizi per capire e sfruttare le potenzialità del prodotto
  • un portale web per la condivisione e l’acquisto di contenuti didattici sviluppabili dagli stessi utenti

Il 30 gennaio si terrà un Webinar introduttivo che spiegherà meglio gli intenti della sperimentazione. Per partecipare è necessario registrarsi QUIIl 22 Febbraio si terrà un evento a Milano dove il team di MOSAIC entrerà nel dettaglio della progettazione per capire cosa si può fare.

Al fine della progettazione, infatti, tra gli insegnanti che avranno seguito il percorso formativo, verranno selezionati i formatori per diffondere l'utilizzo di MOSAIC nelle scuole di tutta Italia! 

"Sono davvero soddisfatto per la soluzione che è stata trovata: laVerdi è un tesoro per la cultura in generale, per la città di Milano, ma con le sue attività ha sempre dimostrato di riuscire ad andare oltre i confini nazionali ed internazionali, per l'alta qualità della propria attività. Rischiavamo di perdere questo tesoro, ma la disponibilità del management di Intesa Sanpaolo, con il CEO Carlo Messina, e la competenza amministrativa hanno consentito di trovare una soluzione che è una vittoria per tutti e che va condivisa". E' quanto ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo. 

L'Auditorium di Milano, in largo Mahler, diventa infatti di proprietà di Intesa Sanpaolo, dopo un accordo che prevede che la proprietà dell’Auditorium passi da Fondazione Cariplo a Intesa Sanpaolo. A fronte di questa cessione la Banca ha estinto il residuo credito tuttora in essere. Intesa Sanpaolo, particolarmente sensibile all’attività culturale,concede l’immobile in uso a laVerdi per l’esercizio e lo sviluppo delle sue attività musicali e culturali.

In una nota, laVerdi, così come i suoi aderenti e soci riuniti ieri sera in assemblea, ringraziano sentitamente Intesa Sanpaolo sottolineando il valore dell’operazione, la quale – va sottolineato – oltre al proprio contenuto economico finanziario, ha un indubbio significato culturale. Dal canto suo, laVerdi si sente stimolata a sviluppare e migliorare ulteriormente la propria attività culturale a favore di cittadini e appassionati di Milano e della Lombardia.

Esprimiamo piena soddisfazione per l’accordo raggiunto con l’orchestra sinfonica laVerdi. Grazie alle prospettive di stabilità di lungo periodo che la soluzione individuata sarà in grado assicurare, l’istituzione musicale milanese – una delle più attive e prestigiose istituzioni musicali milanesi – potrà sviluppare nuovi importanti progetti nell’ambito dell’attività concertistica, anche in campo internazionale. Intesa Sanpaolo è sempre all’ascolto delle istanze provenienti dalle realtà culturali e in maniera più ampia dai diversi ambiti sociali in cui opera nel nostro Paese, per concorrere alla diffusione dell’arte e della conoscenza. Siamo convinti che la sviluppo e la capacità di crescere di un’economia siano intimamente legati all’educazione e alla diffusione dei valori culturali, in particolare nelle generazioni più giovani. Un ruolo fondamentale è quello giocato dalle istituzioni culturali più radicate nei territori di appartenenza, a queste la nostra Banca storicamente è sempre stata vicina e proseguirà a farlo. Oggi possiamo affermare che la città di Milano – un esempio del nostro sostegno e del nostro ruolo dal significato del tutto speciale – potrà proseguire ad arricchire il proprio patrimonio culturale grazie al fondamentale contributo che laVerdi assicurerà nei prossimi anni” ha dichiarato il CEO Carlo Messina. 

Nel 2015 Milano ha promosso una Politica Alimentare per rendere più sostenibile il sistema alimentare della città con un approccio multidisciplinare e partecipato. La riduzione dello spreco alimentare è una delle priorità della Politica Alimentare e si sviluppa attraverso l’ingaggio di diversi attori locali come centri di ricerca, istituzioni, settore privato, fondazioni ed attori sociali.

Per tradurre tale priorità in azioni concrete, nel 2016 il Comune di Milano, Assolombarda e Politecnico di Milano hanno condiviso il protocollo di intesa, che hanno definito “ZeroSprechi”, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e innovare le modalità di recupero degli alimenti da destinare agli indigenti, progettando e sperimentando un modello di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari basato su reti locali di quartiere.

  • Il Comune di Milano ha individuato uno spazio pubblico non utilizzato nel Municipio 9 e lo ha reso disponibile come hub del progetto per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti recuperati agli enti del terzo settore, organizzazioni beneficiarie e organizzazioni non profit.
  • Il Politecnico di Milano ha elaborato uno studio di fattibilità della rete e monitorerà l’operatività dell’hub e gli impatti generati dal progetto per 12 mesi, costruendo un modello logistico estendibile e replicabile in altri quartieri della città.
  • Assolombarda, dopo un importante percorso di sensibilizzazione, ha individuato e coinvolto alcune aziende che hanno aderito al progetto, e ha fornito il bollino “ZeroSprechi”, ideato e offerto dal Gruppo Armando Testa, per valorizzare le imprese virtuose e porre l’attenzione sul grande tema della gestione delle eccedenze alimentari.
  • Banco Alimentare della Lombardia, vincitore del bando di assegnazione dell’hub, garantirà la gestione operativa e quotidiana del modello elaborato dal Politecnico, recuperando le eccedenze alimentari e distribuendole alle strutture caritative partner del territorio.
  • Il Programma QuBì – la ricetta contro la povertà infantile – che ha già avviato un hub simile in via degli Umiliati, aderisce al progetto finanziando allestimento e gestione dell’hub di via Borsieri e favorendo le connessioni con le reti del territorio sostenute e coinvolte dallo stesso Programma QuBì.

Si tratta di un progetto innovativo in cui vi è la collaborazione di tutti gli attori del sistema: le aziende impegnate a donare e favorire il recupero delle eccedenze alimentari, le Onlus che rappresentano il punto di contatto con gli indigenti e l’autorità pubblica che favorisce lo sviluppo di queste iniziative virtuose. 

2018 01 14 Invito inaugurazione Hub Spreco Alimentare   secondda cartolina

Sono soddisfatta dell’apertura di questo hub perché è frutto degli sforzi congiunti di molti attori della città – afferma Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano delegata per la Food Policy –. Questo è un primo esempio di rete locale per la raccolta e ridistribuzione del cibo prima che sia sprecato e diventi rifiuto. La collaborazione con il Municipio 9 ci ha permesso di restituire alla città uno spazio pubblico non utilizzato, e allo stesso tempo valorizzare l'impegno per ridurre gli sprechi alimentari, una delle priorità della Food Policy di Milano. Questo progetto si affianca alla riduzione del 20% della parte variabile della TARI per le imprese che donano il cibo, alla promozione di raccolta e ridistribuzione di eccedenze dalle mense scolastiche e ad azioni di sistema che stiamo studiando con AMSA. L’hub di Via Borsieri è un ulteriore passo avanti per una Milano sempre più sostenibile, inclusiva ed equa”.

Il problema della povertà alimentare infantile a Milano è un problema che va affrontato e risolto con un modello di intervento che chieda a tutte le forze in campo di lavorare insieme. L’inaugurazione dell’Hub di Via Borsieri rappresenta un importante passo in questa direzione: il Programma QuBì ha già sostenuto il Banco Alimentare della Lombardia nell’avvio dei primi due punti di raccolta cittadini e ora, grazie alla sinergia con gli altri attori coinvolti, si potrà massimizzare la raccolta del cibo, riducendo lo spreco e rafforzando la capacità di raggiungere le famiglie in povertà alimentare. Il contrasto alla povertà alimentare è una delle azioni cardine del Programma pluriennale QuBì promosso da Fondazione Cariplo – con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Enrica e Romeo Invernizzi e Fondazione Fiera Milano- in collaborazione con il Comune di Milano e le organizzazioni del Terzo Settore che operano sul territorio. Una sfida pari a 25 milioni di euro che intende coinvolgere la città di Milano nel suo complesso: aziende, istituzioni e singoli cittadini sono chiamati a creare una ricetta comune che permetta di dare risposte concrete alle famiglie in difficoltà e creare percorsi di fuoriuscita dal bisogno” conclude Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo.

 “Sono orgoglioso che il Municipio 9 ospiti un progetto che mette al centro del dibattito sia il diritto dell’accesso al cibo, sia la distribuzione di quanto non utilizzato. Temi che, considerate le nuove povertà delle smart cities, esortano tutti noi a fare meglio. Senza dimenticare che ridurre lo spreco alimentare aiuta a diminuire i rifiuti e a consumare più cibi sani deperibili quali frutta e verdura. – aggiunge Giuseppe Lardieri, Presidente del Municipio 9Sono sicuro che gli attori presenti nel territorio del Municipio 9 – industria, GDO, ristorazione, Terzo Settore, Istituzioni – siano in grado di fare la loro parte per la riuscita dell’iniziativa”.

All’interno del progetto il Politecnico di Milano è fiero di portare il suo contributo per l’elaborazione del modello di raccolta ai fini di favorirne la replicabilità in altre parti della città e in altri luoghi – dichiara Marco Melacini, Professore di Logistica e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano – il progetto non si esaurisce con l’attivazione dell’hub di via Borsieri ma saranno organizzati degli incontri periodici volti a verificarne, oltre che l’efficacia in termini di eccedenze raccolte, l’efficienza dei processi di raccolta e ridistribuzione. Il gruppo di lavoro si impegna a fornire periodicamente informazioni sullo stato di avanzamento del progetto”.

Oggi tagliamo un importante traguardo nella sfida contro gli sprechi, inaugurando un efficace processo di raccolta e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e promuovendo un modello replicabile che vede Milano capofila – ha sottolineato Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi –. Un risultato frutto della virtuosa collaborazione tra associazioni, enti, imprese, università, organizzazioni non profit, che unisce i diversi contributi in una prospettiva di sistema capace di ottimizzare, attraverso circuiti veloci, la consegna e il consumo di beni in eccedenza. Inoltre, con il bollino ‘ZeroSprechi’ vogliamo mettere in evidenza le imprese che svolgono un ruolo attivo nel progetto e che, aderendo all’iniziativa, si fanno promotrici di diffondere le buone pratiche e la cultura della riduzione dello spreco alimentare”.

Banco Alimentare della Lombardia vuole essere sempre più vicino alle organizzazioni caritative partner dei quartieri nei Municipi 8 e 9 della città di Milano nel contrasto alla povertà alimentare. Insieme a tutte le realtà profit, le istituzioni, le associazioni di categoria e le fondazioni di erogazione siamo una squadra vincente per dare risposte concrete al bisogno” afferma Marco Magnelli, Direttore Banco Alimentare della Lombardia.

 

impatto stimato hub di quartiere

 

Il 2019 si apre con buone notizie per i ricercatori lombardi: Fondazione Cariplo, nel solo mese di dicembre, ha deliberato il sostegno per ben 64 progetti di ricerca per un importo complessivo che si aggira intorno ai 17.7 milioni di euro. Un impegno straordinario che spazia dalla biomedicina all’economia circolare, dalla scienza e società alla fisica, chimica ed ingegneria

La Ricerca inoltre sostiene il mondo femminileil 42% dei progetti approvati è in mano a ricercatrici determinate, in grado di raggiungere gli obiettivi conciliando lavoro e famiglia

Abbiamo raccolto le storie di tre ricercatori che hanno la possibilità di portare avanti nel 2019 il loro importante progetto  #conFondazioneCariplo.

Annalisa Murgia: torno dal Regno Unito per capire come tutelare i lavoratori autonomi

annalisa Murgia statale Milano

Il mio progetto – ROSE – Representing and Organising Self-Employed workers – esplora le condizioni professionali e la crescente richiesta di tutela e rappresentanza da parte dei lavoratori e delle lavoratrici non-standard, con particolare attenzione al lavoro autonomo senza dipendenti. Attraverso un approccio multidisciplinare, che combina metodi etnografici con analisi statistiche e di stampo giuslavorista, la ricerca prevede un’analisi del fenomeno in sei paesi europei (Italia, Germania, Francia, Olanda, Regno Unito e Slovacchia).

Il mio sogno è quello di lavorare in una università aperta, inclusiva e capace di valorizzare le differenze di genere e le diversità, sia nella ricerca sia nella didattica. In particolare, credo che la ricerca sia un processo collaborativo, alimentato dal lavoro di gruppo e dal confronto costante. Il finanziamento ERC ha contribuito a realizzare un pezzetto di sogno, perché mi ha consentito di costruire un gruppo di lavoro. Ora la sfida è farlo crescere e, più in generale, sostenere le persone all’inizio della loro carriera per la costruzione di un percorso accademico solido e coerente, anche sul lungo periodo. Nonostante i molti problemi dell’università italiana, sono comunque tanti i ricercatori che praticano quotidianamente l’ottimismo della volontà cercando di costruire  percorsi mirati a costruire un ambiente più inclusivo, interessante e accogliente. E’ attraverso la cura di queste reti e di queste relazioni che penso si possa portare avanti questo sogno e dargli concretezza.
Il mio augurio è che le università in Italia non si sottraggano al loro ruolo pubblico e si facciano portatrici di percorsi e pratiche di solidarietà attiva, mantenendo la loro autonomia nella condivisione dei saperi e contribuendo a migliorare il benessere collettivo.

Per saperne di piùwww.unimi.it/lastatalenews/share-progetto-studia-aree-ibride-mercato-lavoro

Daniela Buonocore: scarti vegetali trasformati in integratori alimentari e cosmetici 

buonocore

L’Italia è tra i primi produttori di ortofrutta in Europa e nel Mondo, con una produzione media annua di  36 milioni di tonnellate di ortofrutta: gli scarti dei prodotti vegetali provengono principalmente delle industrie di trasformazione e nel complesso possono rappresentare dal 20 al 36% del peso della materia prima manipolata; questi scarti non sono facilmente eliminabili sono causa di una perdita di redditività che impatta non solo sui produttori ma su tutti gli attori della filiera, fino al consumatore finale. Inserendosi nel contesto dell’economia circolare, la strategia del progetto PHYVER è avviare un ciclo virtuoso che nasce dal riciclo e dalla valorizzazione degli sprechi alimentari, recuperando dagli scarti dei prodotti dell’agro-alimentare sostanze (fitochimici) con un elevato valore nutrizionale e con proprietà benefiche per la salute dell’uomo da immettere nel mercato degli integratori alimentari o della cosmetica. Questo permetterebbe di mettere a punto un processo sostenibile in grado di abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti.
Il mio “sogno nel cassetto” è principalmente la traduzione concreta del progetto: dimostrare che i rifiuti agricoli possono essere utilizzati come materia prima per l'estrazione e la purificazione di sostanze fitochimiche attraverso un metodo semplice, a basso costo e sostenibile. Inoltre, la restante massa di rifiuto può essere utilizzata per la rigenerazione del suolo contribuendo in questo modo a migliorare la produttività agricola.

Marco Rasponi: cartilagine su chip per curare l’osteoartrite

foto cariplo rasponi cariplo

L’osteoartrosi è una patologia degenerativa a carico delle giunzioni articolari e rappresenta una importante causa di disabilità, fragilità e irrigidimento nella popolazione anziana. Ad oggi, non esistono terapie risolutive e sostanzialmente si ricorre all’uso di antidolorifici. Il progetto mio e del team cerca di capire quali meccanismi molecolari si attivano durante l’insorgenza della patologia, dettaglio ad oggi perlopiù sconosciuto. Inoltre, è in corso un trial clinico, guidato dall’Università di Basilea, che mira a valutare la riparazione dei difetti articolari traumatici grazie all’uso di cellule ottenute da biopsie nasali dal paziente stesso. 
Per il nuovo anno mi auguro un piano di investimenti coraggioso per l’Università, che possa permettere alle tante eccellenze che ci sono nel nostro Paese, soprattutto giovani, di competere ad armi pari con i loro colleghi europei. Investire in ricerca significa davvero investire nel futuro, soprattutto nel periodo attuale dove l’avanzamento tecnologico sta trainando ormai da diversi anni anche l’economia. Una possibile strategia che vedrei bene calata nel contesto italiano attuale, è quella di cercare sinergie tra pubblico e privato, cavalcando il fiorente scenario delle startup innovative, spesso formate appunto da giovani dottori di ricerca.

ricerca scientifica 2018
 

Si apre il 2019 con il rinnovato interesse di Fondazione Cariplo nel settore della Ricerca Scientifica. Nel solo mese di dicembre, infatti, sono stati sostenuti ben 64 progetti di ricerca per un importo complessivo che si aggira intorno ai 17.7 milioni di euro. Un impegno straordinario in termini di risorse economiche e non solo, dal momento che l’intervento della Fondazione spazia dalla biomedicina all’economia circolare, dalla scienza e società alla fisica, chimica ed ingegneria. I progetti finanziati verranno avviati nei più importanti centri di rircerca della Lombardia: Associazione per la Ricerca Sociale-ARS (MI), Consiglio Nazionale delle Ricerche (MI), Consiglio Nazionale delle Ricerche (VB), Fondazione IRCCS "Cà Granda" ‐ Ospedale Maggiore Policlinico (MI), Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (MI), Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta (MI), Fondazione Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino (MI), Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare (MI), Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia – IIT (MI), Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (MI), Fondazione Matilde Tettamanti Menotti De Marchi ONLUS (MB), Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation (MI), Humanitas University (MI), Istituto Auxologico Italiano (MI), Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" (MI), Politecnico di Milano (MI), Università Cattolica del Sacro Cuore (MI), Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" (VC), Università degli Studi dell'Insubria (VA), Università degli Studi di Bergamo (BG), Università degli Studi di Brescia (BS), Università degli Studi di Milano (MI), Università degli Studi di Milano ‐ Bicocca (MI), Università degli Studi di Pavia (PV), Università Vita‐Salute San Raffaele (MI). 

La Ricerca inoltre sostiene il mondo femminile: il 42% dei progetti approvati è in mano a ricercatrici determinate, in grado di raggiungere gli obiettivi conciliando lavoro e famiglia.

La grande passione per la Ricerca Scientifica è il motore che ha consentito a Fondazione Cariplo di raggiungere importanti traguardi negli ultimi 27 anni 520 milioni di euro per oltre 2500 iniziative. Ventisette anni di impegno che hanno permesso a Fondazione Cariplo di diventare il più eclettico mecenate in Italia nell’ambito della Ricerca Scientifica. Un dato su tutti: grazie ai progetti sostenuti, sono stati inseriti oltre 6000 ricercatori dal 1991 ad oggi.

Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo: “Abbiamo compiuto insieme tanti passi avanti nella soluzione a problemi anche quotidiani, dalla ricerca biomedica a quella sociale, dal trasferimento tecnologico alla ricerca agroalimentare. Risultati possibili solo grazie all'impegno delle centinaia di ricercatori che ogni giorno condividono con noi una sfida con dedizione, talento e passione. Vorrei a questo punto della mia carriera e della mia vita consegnare un mandato a tutti i ricercatori in cui abbiamo creduto: vi chiedo di testimoniare con ancora più vigore i nostri valori e di sentirvi appartenenti alla medesima comunità. Fatevi ambasciatori nel mondo della qualità e della professionalità del vostro lavoro e del nome di Fondazione Cariplo che ha creduto in voi e continuerà a farlo”.

Carlo Mango, Direttore dell’Area Ricerca Scientifica: “Fondazione Cariplo intercetta le più importanti sfide che oggi si trova ad affrontare il mondo della ricerca ma l’obiettivo ultimo restano le persone: quelle che potranno beneficiare dei risultati delle ricerche e quelle che le realizzano. Alcuni ricercatori, grazie ai grant di Fondazione Cariplo, hanno la possibilità di entrare nel mondo della ricerca con una borsa di studio, come è successo al premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia all’inizio della sua carriera nella ricerca".

Photo credits: louis-reed-747379-unsplash

Il Presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, avvisa di avere adottato un Bando per la presentazione di candidature per la nomina di cinque membri della Commissione Centrale di Beneficenza.

Le candidature possono essere presentate da Organizzazioni senza fine di lucro in possesso dei requisiti del Regolamento per le nomine, operanti nei settori di attività della Fondazione. Le nomine saranno effettuate dalla Commissione Centrale di Beneficenza ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 17 del giorno 6 febbraio 2019, alla sede della Fondazione Cariplo, in Milano, via Manin, 23, ed essere corredate della documentazione specificata nel Bando. Le Organizzazioni che intendono presentare candidature e i candidati devono possedere i requisiti indicati nel Bando.

L'Avviso, il Bando, lo Statuto, il Regolamento e tutti i documenti necessari per le nomine possono essere consultati IN QUESTA PAGINA

Registrati alla nostra newsletter

per ricevere aggiornamenti.