2500 metri quadri suddivisi in cinque piani, nuova sede dei Forum del Terzo Settore di Milano e della Lombardia, di servizi di promozione del volontariato del Comune di Milano dedicati ai giovani, di CSV Milano (Centro di servizio per il volontariato-città Metropolitana di Milano), della Confederazione Regionale dei Centri di Servizio della Lombardia (CSVnet Lombardia), dell’Università del Volontariato, di una biblioteca specializzata sui temi del volontariato, di un inedito Ostello che riunirà, da tutta Europa, i giovani dei Corpi Europei di Solidarietà, di un ristorante attento alla sostenibilità alimentare, allo “slow” e al km zero. Queste sono solo alcune delle offerte che i cittadini potranno trovare in VOCE – Volontari al Centro, edificio in fase di realizzazione in Porta Nuova, situato tra via Monte Grappa e via Melchiorre Gioia, e che sarà inaugurato a maggio 2021.

Voce nel 2021 

L’edificio, di proprietà del Comune di Milano e dato in concessione all’Associazione Ciessevi fino a settembre 2053 sarà casa di ideazione e promozione di un approccio avanzato all'impegno civico ed etico dei cittadini, per la costruzione delle città vivibili e all’avanguardia, a partire da Milano Smart City and Community. Un incubatore per far nascere e crescere nuove forme di imprenditorialità sociale e welfare di comunità. Sarà il luogo di incontro tra forme di volontariato tradizionali e post-moderne, e incubatore di nuove forme di attivazione civica, collegate anche al mondo profit. Luogo di produzione culturale e spazio per eventi sui temi della solidarietà, della responsabilità sociale, della sostenibilità, dell’uguaglianza, del dialogo, sarà aperto al confronto delle culture e sarà un progetto dedicato ai giovani, i cittadini del futuro, perché trovino opportunità e strumenti per essere sempre più consapevoli, solidali e attivi nel proprio quartiere e nella propria città.

Voce Hub dei volontari

Sul fronte Volontariato, VOCE sarà casa per ben due Enti di rappresentanza, uno a livello metropolitano e uno a respiro regionale, quali il Forum del Terzo Settore di Milano e quello della Lombardia. Lato servizi al volontariato e agli enti del Terzo settore, l’edificio ospiterà i servizi per enti, volontari e cittadini offerti da CSV Milano che quelli del Comune di Milano specificatamente dedicati alla promozione dell’impegno Civico. Inoltre VOCE sarà luogo di progetti unici per il sociale meneghino: sarà infatti la sede di Università del Volontariato, di un infopoint dedicato a 360° ai temi del volontariato, offrirà spazi per riunioni, eventi, mostre, iniziative culturali, sedi per associazioni, la prima biblioteca tematica in Città e un auditorium ideato e progettato come agorà esclusiva per il Terzo Settore e i suoi specifici temi.

Un palazzo che altresì sarà casa per la sperimentazione sociale e quartier generale per lo studio, l’ideazione e lo sviluppo di forme innovative di attivazione civica e di partnership tra il Terzo e gli altri Settori che compongono la nostra società. Infine VOCE ospiterà il Centro di coordinamento dei Volontari delle Olimpiadi invernali del 2026.

La struttura e i numeri attesi

Il progetto prevede al piano terra la realizzazione di 250 mq destinati ad aule e un attiguo punto ristoro di circa 170 mq. L’Ostello occuperà il secondo e terzo piano per un totale di 530 mq a sostegno della cittadinanza attiva internazionale che convergerà a Milano a vivere l’esperienza dei Corpi Europe di Solidarietà insieme ad altri “viaggiatori responsabili”. Agli Uffici sarà invece destinato il piano primo e secondo coprendo quasi 700 mq. In più sarà realizzato nel fabbricato adiacente, sempre di proprietà comunale, un Auditorium da 180 mq. Si stima che VOCE annualmente sarà casa per 2.000 Enti di Terzo Settore che potranno qui svolgere le proprie attività, e per 200 Enti pubblici e privati che vorranno gestire progetti in rete col volontariato. 8.000 circa saranno i cittadini attivi e volontari partecipanti a eventi, formazioni, iniziative di promozione del volontariato, registrando 20.000 pernottamenti in ostello e 70.000 utilizzatori della caffetteria-ristorazione.

Voce è green 

La ristrutturazione dell’edificio che ospiterà VOCE occuperà 18 mesi di cantiere, baserà il proprio intervento sui principi di conservazione dell’esistente, di sua riqualificazione per essere a basso impatto ambientale (grazie alla gestione e al controllo automatizzato degli impianti al fine di ridurre al minimo i costi di gestione) e di sostenibilità e prevenzione nella produzione di rifiuti (zero plastica, KMzero e turismo “slow” che animerà l’Ostello, recupero circolare e smaltimento differenziato). A tal fine CSV Milano per i lavori e gli aspetti di sostenibilità ha coinvolto Fratello Sole Energie Solidali, Energy Service Company (E.S.CO) per il Terzo Settore, partecipata dal consorzio Fratello Sole e da Iren Energia, impegnata nella gestione tecnica attraverso Iren Smart Solutions. VOCE è quindi un progetto in linea con l’iniziativa ‘Milano 2046’, promossa e sostenuta dal Consiglio Comunale.

Tra pubblico e privato 

Il progetto è stato reso possibile grazie ad un’azione coordinata di investimento ad alto impatto sociale – che ammonta complessivamente a 5,9 milioni di euro –  alla quale contribuiscono diversi attori pubblici e privati tra i quali i principali:

  • Comune di Milano, che ha concesso l’edificio e garantisce con fideiussione il mutuo ventennale di 1,5 milioni di euro in capo a CSV Milano,
  • Fondazione Cariplo ha sostenuto il progetto con un contributo di 1 milione di euro
  • Turismo Sostenibile che investe nell’intervento 1,3 milioni di euro per costruire un polo del turismo sostenibile con l’ostello e i servizi collegati

A questi si aggiungono importanti detrazioni fiscali, donazioni e azioni professionali pro bono.

Da Paola Pessina, Vice Presidente Fondazione CariploPer noi si tratta di un progetto speciale, allineato con l’identità e l’attività della Fondazione, volta a consolidare le realtà di volontariato, promuovendone le competenze, la sostenibilità economica, la capacità di iniziativa e soprattutto l’azione instancabile di rete.  Osserviamo da sempre il profilo del Terzo Settore lombardo che sta crescendo velocemente, e lo abbiamo accompagnato in passaggi importanti, con investimenti consistenti non solo in termini economici, ma soprattutto di indirizzi e di prospettive innovative. VOCE ci piace: ha i numeri per diventare una realtà emblematica per l’area metropolitana Milanese, perché concentra funzioni in modo efficiente e offre spazi di partecipazione in modo condiviso. In più, si propone nell’impostazione e nella gestione quotidiana quelle buone pratiche di sostenibilità – declinata in ogni valenza – che il mondo della solidarietà per primo ha scelto come stile, come impegno responsabile verso il futuro di tutti.

È online il nuovo Bando Housing Mi.Mo.5. Promuovere servizi abitativi per persone fragili nell’ambito dei progetti residenziali di Milano – Moneta e 5Square.

Dopo le esperienze di Cenni di Cambiamento e Figino Borgo Sostenibile nel 2013 e 2014, Fondazione Cariplo propone un nuovo bando in sinergia con il Fondo Immobiliare di Lombardia: Housing Mi.Mo.5. Con uno stanziamento complessivo di 1 milione di euro, si intendono sostenere progetti presentati da Enti del Terzo Settore che puntino ad attivare servizi residenziali, che dimostrino di inserirsi in modo integrato e sinergico in Moneta (zona ovest del quartiere Affori) e 5Square (quartiere Vigentino), due dei sette nuovi progetti di Social Housing in fase di realizzazione a Milano dal Fondo.

Il Bando Housing Mi.Mo.5, in collaborazione con Fondazione Housing Sociale, Redo SGR e Comune di Milano, punterà su proposte che:

  • sperimentino modalità innovative di accompagnamento delle persone ospitate che si basino su forme nuove di presidio e sappiano promuovere la partecipazione attiva del vicinato  
  • valorizzino le capacità dell’ente gestore e delle persone ospitate perché diventino a loro volta risorse per la costruzione di una comunità accogliente e coesa.

Saranno messi a disposizione dal Fondo 24 alloggi: 9 a Moneta (di cui 3 coresidenze, appartamenti da 6-10 posti, con giardino di pertinenza) e 15 a 5Square.

Il Bando Housing Mi.Mo.5 prevede la valutazione delle proposte progettuali in due fasi e un percorso di accompagnamento e coprogettazione: la scadenza della prima fase, per la presentazione delle idee progettuali, è il 27 febbraio ore 17.00. Il bando è consultabile alla PAGINA BANDI

Presentazione del bando

Sono previsti due lanci territoriali in prossimità dei due interventi immobiliari, aperti a tutti gli enti interessati per conoscerli e valutare una candidatura sul bando (alla presentazione è abbinato un sopralluogo al cantiere):

  • Moneta: 30 gennaio 2020 ore. 11.00-12.30 presso la Biblioteca Affori (Viale Affori, 21 – Milano) Sala Studio ex Storia locale.
  • 5Square: 31 gennaio 2020 ore 10.30-12.00 presso il distaccamento dell’Università Statale di Milano (Via Noto, 8 – Milano) Aula K21.

 Per partecipare è necessario inviare una mail ad housing@fondazionecariplo.it indicando:

  • nome e cognome
  • nome dell’ente
  • n. di partecipanti
  • ruolo
  • sessione Moneta o 5 Square

La green economy è stata, in questi anni difficili, la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech. Una coraggiosa e vincente evoluzione di sistema avviata ‘dal basso’, che si basa su investimenti e produce lavoro, sostiene la coesione delle comunità e si intreccia con il territorio. In occasione dei dieci anni del Rapporto GreenItaly, si coglie una accelerazione verso il green del sistema imprenditoriale italiano con uno studio su oltre 300 storie di economia circolare. Record di eco investimenti nel 2019, anno in cui la quota raggiunge un valore pari a 21,5%, corrispondente a un valore assoluto di quasi 300 mila imprese e di 7,2 punti superiore a quanto registrato nel 2011. Lo racconta GreenItaly 2019: il decimo rapporto della Fondazione Symbola e di Unioncamere – promosso in collaborazione con Conai, Ecopneus e Novamont, con la partnership di Fondazione Cariplo, di Si.Camera e Ecocerved e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – che misura e pesa la forza della green economy nazionale.

Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2015-2018, o prevedono di farlo entro la fine del 2019 in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. In pratica quasi un’azienda italiana su tre, il 31,2% dell’intera imprenditoria extra-agricola. E nel manifatturiero sono più di una su tre (35,8%). Solo quest’anno, quasi 300 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sulla sostenibilità e l’efficienza. Il rapporto è stato presentato, a Milano, presso la sede di Assolombarda, da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola e sono intervenuti Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont, Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo, Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco, Ettore Prandini, presidente della Coldiretti. Ha coordinato la conferenza Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda e ha concluso i lavori Carlo Bonomi, presidente Assolombarda.          

La generazione Greta ha bisogno di risposte più che di carezze. Molto sta cambiando anche se troppo lentamente. Quando 10 anni fa pubblicavamo il primo GreenItaly – afferma il Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realaccinel mondo c’erano 25 GW di fotovoltaico installato: oggi i GW sono diventati 660. La tecnologia ha compiuto enormi progressi e in questi 10 anni il costo dell’elettricità da fotovoltaico, dice l’Unep, è crollato dell’81%, e quello dell’eolico del 46%. È già oggi in campo un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Un modello produttivo e sociale che offre al nostro Paese la possibilità di avere un rilevante ruolo internazionale: già oggi l’Italia è la superpotenza europea nell’economia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo e presenta un’incidenza ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei: la Francia è al 55%, il Regno Unito al 49%, la Germania al 43%. La green economy italiana è la frontiera più avanzata per cogliere queste opportunità. È un’Italia che fa l’Italia, che non perde la propria anima ed è insieme innovativa e in grado di affrontare le sfide del futuro, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”.

"L’opinione pubblica ha raggiunto un livello di consapevolezza rispetto ai problemi ambientali che poco tempo fa erano inimmaginabili. Dalla consapevolezza occorre passare ai fatti. I dati del rapporto evidenziano un settore in crescita, che sta trasformando le criticità in opportunità, e questo è incoraggiante, ma per le condizioni in cui versa il nostro pianeta non è sufficiente. Servono rapidamente politiche sovrannazionali e impegni concreti da parte di tutti – ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fostisul fronte occupazionale, la green economy ha aperto un filone con ampie potenzialità, capace di raccogliere anche la predisposizione delle giovani generazioni. Servono però competenze trasversali come la passione verso certe tematiche, la capacità di lavorare in gruppo, il problem solving e una comunicazione efficace. Promuovere queste soft skills nei giovani è proprio l’obiettivo del progetto GREEN JOBS di Fondazione Cariplo, un percorso di orientamento e di autoimprenditorialità green nelle scuole superiori. Il progetto è attivo dal 2015 e dall’anno scorso è diventato di portata nazionale con il coinvolgimento di altre 8 Fondazioni di origine bancaria aderenti all’ACRI. In 5 anni green jobs coinvolto più di 600 classi e di 12.000 studenti in Lombardia. Siamo di fronte ad un contesto che offre opportunità anche alle aziende che hanno compreso il grande valore dell’Economia Circolare: su questo fronte Fondazione Cariplo, con Cariplo Factory e Intesa SanPaolo, ha dato vita al Circulary Economy LAB, per sostenere le imprese nuove e ad aiutare quelle esistenti ad adottare modelli incentrati sulla sostenibilità, per contribuire alla creazione di un nuovo sistema in grado di funzionare nel lungo termine”.

Lombardia al primo posto

Con 77.691 imprese, la Lombardia è al primo posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. Passando dal livello regionale a quello provinciale, è Milano con le sue 21.547 imprese green la provincia più virtuosa della Lombardia. Seconda Brescia con 10.201 imprese, il terzo gradino del podio è occupato da Bergamo a quota 8.095. Seguono Monza e Brianza con 5.932 e Varese con 5.867. L’ottimo risultato della provincia di Milano è confermato anche su scala nazionale: Milano è al secondo posto in Italia nella graduatoria provinciale per numero di imprese green. Ma i primati della regione non si fermano qui: con 137.097 contratti stipulati a green jobs dalle imprese per il 2019, la Lombardia è al vertice anche della graduatoria regionale per numero di contratti stipulati o programmati entro l’anno. Un primato nazionale che vanta anche Milano, con le sue 74.062 mila attivazioni di contratti a green jobs previste a livello provinciale, il 14,2% del totale nazionale.

Green economy e Green Jobs

Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (5–499 addetti), il 51% delle eco-investitrici ha segnalato un aumento dell’export nel 2018, contro il più ridotto 38% di quelle che non hanno investito. Queste imprese innovano più delle altre: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 61% delle non investitrici. Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese eco-investitrici il 36% ha già adottato o sta portando avanti progetti per attivare misure legate al programma Impresa 4.0, quelle non investitrici sono al 18%. Nel 2018 il numero dei green jobs in Italia ha superato la soglia dei 3 milioni: 3.100.000 unità, il 13,4% del totale dell’occupazione complessiva (nel 2017 era il 13,0%). L’occupazione green nel 2018 è cresciuta rispetto al 2017 di oltre 100 mila unità, con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali. La green economy è anche una questione anagrafica. Una importante spinta al nostro sistema manifatturiero verso la sostenibilità ambientale, infatti, è impressa dai giovani imprenditori: tra le imprese guidate da under 35, il 47% ha fatto eco-investimenti, contro il 23 delle over 35. Green economy significa anche cura sociale: il 56% delle imprese green sono imprese coesive, che investono cioè nel benessere economico e sociale dei propri lavoratori e della comunità di appartenenza relazionandosi con gli attori del territorio (altre imprese, stakeholder, organizzazioni non profit, ecc.); tra le imprese che non fanno investimenti green, invece, le coesive sono il 48%.

Il rapporto GreenItaly 2019 completo su: www.symbola.net

EVENTO ANNULLATO

Dal 2013 il convegno Metropoli Agricole si pone l’obiettivo di alimentare la riflessione e il confronto su un’agricoltura basata sul presidio del territorio, la riqualificazione del paesaggio, la sostenibilità dei processi produttivi, la salubrità delle colture, l’equità delle transazioni, la riduzione degli sprechi. L’edizione 2020, che si svolgerà mercoledì 26 Febbraio presso la Società Umanitaria di Milano, approfondirà la grande sfida ambientale del cambiamento climatico, che ci impone di intraprendere un’inversione di rotta in tutti i settori produttivi: tra questi l’agricoltura, che da un lato subisce le conseguenze della crisi climatica ma al contempo ne è responsabile.

  • La mattinata si aprirà con un intervento di Veronique Chable (INRA, Francia), cui seguirà una sessione, moderata da Stefano Caserini, con importanti contributi scientifici da una parte e il racconto dei progetti sostenuti dalla Fondazione che stanno implementando strategie di adattamento e mitigazione.
  • La sessione del pomeriggio vedrà invece alternarsi una serie di confronti aperti su alcuni temi chiave, quali l’impatto sul cambiamento climatico degli allevamenti, ma anche le nostre abitudini di consumo del cibo (tra gli ospiti Lisa Casali, influencer e scienziata ambientale), oltre a un dialogo tra le possibili risposte che il settore agroalimentare può fornire alla crisi climatica (tra agroecologia e intensificazione sostenibile).

Il programma completo è disponibile in allegato.  Ingresso libero con registrazione al seguente link: metropoliagricole2020.eventbrite.it

  • Dalle 18.30, andrà in scena la conferenza-spettacolo “A qualcuno piace caldo” di e con Stefano Caserini: un racconto scientifico della questione climatica affiancato da immagini, animazioni ed esecuzione al pianoforte (qui maggiori dettagli sull’iniziativa). L’ingresso è gratuito (fino a esaurimento posti), ma è vivamente consigliata la registrazione al seguente link: aqualcunopiacecaldo_metropoliagricole.eventbrite.it

Incentivare la pratica motoria in tutto il territorio attraverso percorsi sportivi-educativi mirati alla crescita, al benessere e all’inclusione dei ragazzi. E’ stata pubblicata oggi la graduatoria del bando “Lo Sport: un’occasione per crescere insieme” cofinanziato in misura paritaria tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo 31 progetti per uno stanziamento territoriale di 1 milione 440 mila euro.

Lo sport è il miglior strumento di crescita e prevenzione del disagio sociale giovanile oltre ad aiutare a diffondere la cultura della non violenza e ad essere un elemento essenziale di corretti stili di vita. Lo sport per il rispetto degli altri e delle regole, autodisciplina, abitudine alla fatica e all’impegno, cooperazione all’interno della squadra, accettazione della sconfitta, capacità di gestire le difficoltà e i problemi – ha spiegato l’assessore a Sport e Giovani di Regione Lombardia Martina Cambiaghi Obiettivo del bando è la promozione e la valorizzazione della pratica sportiva tra bambini e giovani attraverso il supporto di interventi sviluppati all’interno di una collaborazione con Fondazione Cariplo”.

“Abbiamo bisogno di avvicinare le persone alla pratica sportiva. I dati parlano di una sempre maggior distanza e abbandono anche nelle giovani generazioni, con gravi conseguenze sul benessere e sulla salute delle persone – ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – Ma soprattutto abbiamo bisogno di ricucire ed accorciare le distanze dentro le nostre comunità. Lo sport offre l’opportunità per crescere insieme e per tenere vicino chi rischia di perdersi o rimanere indietro”.

Il bando per valorizzare la pratica sportiva

L’accordo approvato a inizio anno prevedeva una nuova edizione del bando ‘Lo sport: un’occasione per crescere insieme’ aperto alle organizzazioni non profit del mondo sportivo e a quelle afferenti al mondo educativo, formativo e sociale per l’organizzazione di eventi finalizzati ad avvicinare bambini, adolescenti e giovani alla pratica sportiva di base. Obiettivo del bando è la promozione e la valorizzazione della pratica sportiva tra bambini e giovani attraverso il supporto di interventi sviluppati all’interno di una collaborazione tra le organizzazioni che si occupano di formazione ed educazione e le realtà sportive del territorio. L’assessorato allo Sport e l'Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplosostengono sul territorio lombardo la realizzazione di progetti che siano in grado, da un lato di ricomprendere a pieno titolo lo sport nei percorsi di crescita e, dall’altro, di massimizzare le capacità dello sport di veicolare contenuti educativi. Tali interventi dovranno essere rivolti a bambini e giovani di età compresa tra i 6 e i 19 anni e bambini e giovani con disabilità di età compresa tra i 6 e i 25 anni.

I progetti dovranno riguardare tre aree di intervento. La prima sarà ‘Sport e valori’ con progetti che vanno a sperimentare in modo diretto valori quali la lealtà, il rispetto delle regole, il rifiuto della violenza, il lavoro di squadra, l’abitudine all’impegno, l’accettazione della sconfitta e la gestione della vittoria. Previsto anche un settore dedicato a ‘Sport e salute’, nel qual promuovere l’adozione di stili di vita sani e contrastare comportamenti non salutari, come fumo, abuso di alcool e droghe. Il terzo intervento riguarda invece ‘Sport e inclusione’, per promuovere la pratica sportiva di bambini e ragazzi che faticano in modo particolare ad avvicinarsi al mondo dello sport, anche con riferimento alle persone con disabilità e alle fasce fragili della popolazione.

31 PROGETTI PER UN TOTALE 1 milione 440 mila euro finanziati da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
  • PROVINCIA DI BERGAMO – 4 progetti
  • PROVINCIA DI BRESCIA – 3 progetti
  • PROVINCIA DI COMO – 3 progetti
  • PROVINCIA DI CREMONA – 1 progetto
  • PROVINCIA DI LECCO – 2 progetti
  • PROVINCIA DI MANTOVA – 2 progetto
  • PROVINCIA DI PAVIA – 2 progetti
  • PROVINCIA DI MILANO – 10 progetti
  • PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA – 1 progetto
  • PROVINCIA DI VARESE – 3 progetti

Più di 25,4 miliardi di euro e 365 mila addetti collocano la Lombardia ai vertici del panorama culturale italiano. Si tratta di valori che, rispettivamente, incidono per il +7,3% e +7,5%. Milano si conferma prima su entrambi gli indicatori economici, con incidenze intorno ai dieci punti percentuali. Tra le altre province lombarde, spiccano i risultati di Monza-Brianza, dodicesima per valore aggiunto (+6,2%) e decima per occupazione (+7,3%). La cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, fatto da imprese, PA e non profit, quasi 96 miliardi di euro e attiva altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 265,4 miliardi, equivalenti al 16,9% del valore aggiunto nazionale. Un dato comprensivo del valore prodotto dalle filiere del settore, ma anche di quella parte dell’economia che beneficia di cultura e creatività e che da queste viene stimolata, a cominciare dal turismo. Una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione: il solo Sistema Produttivo Culturale e Creativo dà lavoro a 1,55 milioni di persone, che rappresentano il 6,1% del totale degli occupati in Italia. Nel complesso, quello produttivo culturale e creativo è un sistema con il segno più: nel 2018 ha prodotto un valore aggiunto del 2,9% superiore. Gli occupati sono 1.55 milioni con una crescita dell’1,5%, superiore a quella del complesso dell’economia (+0,9%).

È quanto emerge dal Rapporto 2019 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione e il sostegno della Regione Marche, presentato a Milano, in partnership con la Fondazione Cariplo, presso la sala stampa di Palazzo Marino, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, dal segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, dal presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti, dall’Assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, dall’Assessore all’Autonomia e Cultura Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. Ha moderato il dibattito Elisabetta Soglio, giornalista del Corriere della Sera.

L’unico studio in Italia che, annualmente, quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia. Arrivato alla nona edizione, lo studio propone numeri e storie ed è realizzato grazie al contributo di circa 40 personalità di punta nei diversi settori, alla partnership con Unioncamere, Fondazione Fitzcarraldo, Si.Camera, Regione Marche e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dall’analisi emerge con chiarezza quanto il ‘sistema Italia’ debba a cultura e creatività: il 6,1% della ricchezza prodotta in Italia, nel 2018, quasi 96 miliardi di euro. L’occupazione evidenzia nel complesso una variazione positiva del +1,5% a confronto con un dato che per l’intera economia è del +0,9% e andamenti coerenti per i settori rispetto a quanto visto per il valore aggiunto prodotto con un tasso di incremento del +1,8% per le creative driven e del +1,4% per la componente core, all’interno della quale spiccano videogiochi e software (+7,5%), design (+4,0%) e performing arts (+2,4%).

“Il rapporto Symbola conferma una convinzione sulla quale la nostra Fondazione ha impegnato risorse, idee e competenze; oltre un miliardo di euro dal 91 ad oggi, a sostegno di più di diecimila progetti per l’arte e la cultura, contribuendo a portare innovazione nel modo con cui valorizzare e tutelare il nostro patrimonio artistico e architettonico; – afferma il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti – La cultura è un asset strategico per il nostro Paese su cui far leva; è un potente strumento di crescita delle persone e un efficace volano per l’economia. A questi fattori si aggiunge la capacità di tenere insieme le persone, dar vita al dialogo e generare valore per le comunità, concorrendo alla coesione sociale. Lo abbiamo sperimentato anche con la creazione di imprese culturali che hanno dato lavoro a centinaia di giovani. Non abbiamo mai smesso di sostenere la cultura, con la nostra azione filantropica; continueremo a farlo leggendo i nuovi bisogni, portando la cultura sempre di più verso le persone che ne hanno meno accesso, e nei luoghi più lontani, come le periferie”.

La Lombardia e Milano

Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo lombardo registra, nel 2018, circa 25,4 miliardi di euro di valore aggiunto grazie all’impiego di oltre 365 mila addetti. Milano è prima nella classifica delle province italiane che più producono ricchezza e occupazione con cultura e creatività. Un risultato raggiunto grazie alla dimensione creativa, ai vertici a livello nazionale. Ma il ruolo della cultura non si ferma alla sola quantificazione dei valori della filiera. Importanti sono anche i legami tra cultura e turismo. La Lombardia è la prima regione per spesa turistica attivata dalla domanda di cultura (3,9 miliardi di euro) e quinta per incidenza della stessa sul totale della spesa culturale (47,6%, quasi 10 punti in più della media nazionale). I dati della Lombardia del rapporto su moda, design, nuove tecnologie e realtà virtuale sono molto buoni. Anche il turismo e il made in Italy traggono enormi benefici da questa voglia di Italia che c’è nel mondo e che è nostro dovere promuovere al massimo. I dati del rapporto Symbola sono espliciti al riguardo e indicano un percorso chiaro per il nostro Paese: crescita, benessere e cultura devono essere ricompresi in un unico paradigma di sviluppo di cui possiamo divenire il modello nel mondo. 

Per il rapporto completo clicca QUI

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia apre al pubblico le Nuove Gallerie Leonardo, la più grande esposizione permanente al mondo dedicata a Leonardo da Vinci ingegnere, umanista e indagatore della natura.

Nell’anno delle celebrazioni per il V centenario della morte di Leonardo, dopo oltre quattro anni di intenso lavoro, il Museo presenta il progetto che rivoluziona la storica Galleria con cui inaugurò nel 1953. L’esposizione presenta la figura di Leonardo da Vinci sottolineandone i tratti realmente unici, in un serrato confronto con i suoi contemporanei. Emerge così la reale grandezza del suo pensiero, che non è quello di un genio isolato ma di un eccezionale uomo del suo tempo.

"Fondazione Cariplo con orgoglio ha sostenuto la realizzazione delle Nuove Gallerie di Leonardo al Museo di Scienza e Tecnologia per celebrare i 500 anni dalla morte del genio del Rinascimento. Milano e Leonardo sono un connubio perfetto che unisce arte e scienza, cultura e ambiente, innovazione e sapere, temi che coinvolgono direttamente anche la nostra Fondazione. Da sempre Cariplo sostiene la Ricerca Scientifica e l’innovazione, due ambiti in cui Leonardo è stato protagonista indiscusso: dal 1991 abbiamo destinato 520 milioni di euro a sostegno di  2.500 progetti in grado di portare risultati concreti e avvicinare il mondo della ricerca alla comunità. Ventotto anni di impegno che hanno reso Fondazione Cariplo il più eclettico mecenate in Italia" ha dichiarato il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti. 

Oltre 170 opere (70 modelli e plastici storici, 33 naturalia, 18 volumi antichi, 17 calchi, 14 affreschi e dipinti, 6 manufatti antichi, 13 facsimili storici) e 39 installazioni multimediali accompagnano per oltre 1300 mq il visitatore alla scoperta di idee, saperi e sogni che caratterizzano il pensiero di Leonardo e del Rinascimento.

Il filo conduttore della visita è sia cronologico che tematico, per consentire di seguire i diversi ambiti di studio, ricerca e applicazione a cui si è dedicato Leonardo: la formazione nella bottega del Verrocchio e il suo interesse per macchine e meccanismi nella Firenze degli ingegneri toscani; il disegno come metodo di indagine, conoscenza e comunicazione nei più diversi ambiti del sapere; i progetti d’ingegneria militare e le fantastiche declinazioni di macchine belliche della tradizione medievale; le soluzioni tecniche studiate nel corso del primo soggiorno milanese per migliorare strumenti di lavoro e produzione; gli studi sul volo a partire dall’anatomia degli uccelli; l’osservazione del territorio e delle vie d’acqua lombarde; il contributo al dibattito sull’architettura; la sua influenza nella pittura lombarda del tardo Rinascimento; infine, il pensiero della maturità che si sofferma sull’idea di un cosmo governato da leggi universali.

La collaborazione con l'architetto scenografo franco-svizzero François Confino e lo Studio LLTT ha permesso di mettere letteralmente in scena le opere per calare il visitatore nel mondo del Rinascimento e stupirlo con installazioni suggestive, parte integrante del percorso curatoriale. In questa grande cornice, postazioni audiovisive e multimediali interattive si affiancano alle opere presentando in modo coinvolgente temi e storie.

In esposizione anche importanti prestiti dalla Pinacoteca di Brera (12 affreschi) e da Kosmos, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, insieme all’imponente affresco strappato dell’Ultima Cena opera del Fiammenghino appartenente alla Città Metropolitana di Milano.

Insieme al sostegno di 70 istituzioni in tutto il mondo, queste preziose collaborazioni hanno dato vita ad un percorso di una ricchezza culturale unica, che con un corredo iconografico di oltre 500 immagini consente di scoprire l’opera di Leonardo nelle sue molteplici sfaccettature e non solo come ingegnere e tecnologo.

Con questa esposizione permanente il Museo intende mettere a disposizione di ogni tipo di pubblico – nazionale e internazionale, esperto o meno – una chiave di lettura capace di ispirare nel tempo, offrendosi come punto di riferimento rispetto a quest’icona globale così nota ma in realtà poco conosciuta. Il percorso pone infatti l’accento sui valori universali che la figura di Leonardo esprime, e che costituiscono una preziosa eredità per tutti noi: il desiderio di conoscere, la capacità d’interpretare la realtà che ci circonda e il pensiero trasversale.

Il documentario che racconta l'esposizione

La nascita dell’esposizione è raccontata nel documentario “Meccanica di una mostra” commissionato dal Museo al regista documentarista Francesco Clerici e ci porta dietro le quinte della realizzazione del progetto. Dall’estate 2018, quando la storica Galleria Leonardo chiude i battenti e viene smantellata per fare posto al nuovo progetto, il regista, osservatore silenzioso e discreto, documenta il “dietro le quinte del Museo”. Il progetto è anche la creazione di una testimonianza storica dell’azione del Museo nei confronti dell’eredità di Leonardo, attraverso la rappresentazione della quotidianità del lavoro dei suoi professionisti, nei vari settori coinvolti.

Il programma delle attività

La visita alle Nuove Gallerie Leonardo è inclusa nel biglietto d’ingresso del Museo ed è pensata per essere realizzata in modo autonomo. Nei weekend successivi all’inaugurazione e durante le vacanze di Natale sono in programma diverse attività interattive anche nell’i.lab Leonardo, sempre incluse nel biglietto d’ingresso al Museo e prenotabili online. Inoltre, fino a domenica 12 gennaio 2020, è in programma l’attività Leonardo e il disegno VR, realizzata dal Museo in collaborazione con Sony Interactive Entertainment Italia, che con un visore per la realtà virtuale, permetterà di trasformarsi in designer 4.0 ispirandosi a chi per primo elevò il disegno a vera e propria arte, Leonardo da Vinci.

Photo credit: NuoveGallerieLeonardo@LorenzaDaverio 

Alla conferenza mondiale sul clima dell’ONU, la COP 25 di Madrid, a cui partecipano le delegazioni di 196 Paesi firmatari dell’accordo di Parigi del 2015, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, qualche giorno fa ha avvertito: “il punto di non ritorno è ormai vicino”.

Ciascuno è chiamato a rispondere: stati, regioni, città, comunità, singoli cittadini non possono che agire subito per rispondere all’emergenza ambientale. Emergenza che si manifesta nei cambiamenti del clima, nell’aumento dell’inquinamento, nella perdita di biodiversità, nel consumo di suolo. Proprio il 5 dicembre è la giornata del suolo, risorsa preziosa, fragile e non rinnovabile, da cui dipende la nostra sopravvivenza, ma il cui valore è poco riconosciuto dalla società. L’Italia è uno dei paesi con ritmi di consumo di questa risorsa tra i più alti d’Europa. E anche la Corte dei Conti, in una recente deliberazione, ha non solo invitato Stato e Governo a definire “norme e azioni di radicale contenimento dell’uso del suolo” ma ha anche evidenziato la correlazione tra il consumo di suolo e il peggioramento del dissesto idrogeologico.

Milano, sta correndo ai ripari. È notizia di fine novembre che la città pianterà 3 milioni di alberi entro il 2030 grazie al Fondo ForestaMi, presentato alla città davanti al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Un progetto di forestazione urbana che porterà benefici a tutti i cittadini dal punto di vista ambientale, della riduzione dell’inquinamento e del miglioramento della qualità di vita, ma non solo. Il verde in città rappresenta anche una risorsa economica e sociale, di cittadinanza attiva, se intorno al verde crescono energie in grado creare relazioni nelle nostre comunità. Proprio le Fondazioni di Comunità milanesi (Fondazione di Comunità Milano, Fondazioni di Comunità Nord Milano e Ticino Olona) sono attivate nel progetto.

Non solo: Fondazione Cariplo è da anni impegnata a contrastare il consumo di suolo e favorire la conservazione delle aree naturali con specifici strumenti erogativi che mettono al centro la manutenzione e il recupero degli spazi abbandonati, sia in contesti urbani che in aree più marginali. A partire dall’impegno dei bandi dedicati alla salvaguardia degli spazi aperti (2010-2013), nell’ambito dei quali sono stati complessivamente censiti più di 1000 spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano, sviluppati più di 50 studi di fattibilità e 9 progetti di riqualificazione e mantenimento degli spazi aperti. Ma anche attraverso la valorizzazione dei servizi ecosistemici e la promozione dell’agricoltura sostenibile come strumento di presidio del territorio e occasione di occupazione per i giovani e per le persone in condizioni di svantaggio. In questo sta giocando un importante ruolo il bando Coltivare valore, giunto alla seconda edizione.. Sono infine molte le azioni dedicate alla conservazione del suolo nell’ambito del programma AttivAree dedicato alle aree interne: il recupero dei terreni abbandonati per realizzare attività agricole in montagna crea al contempo le condizioni per rimanere o ritornare su questi territori e contribuisce a ridurre il rischio idrogeologico.

In altri termini, la tutela del suolo e la riduzione della cementificazione sono alcune delle chiavi che abbiamo per affrontare l’emergenza climatica in corso: conservare l’integrità del suolo, adottare metodi di coltivazione agroecologici non consentono solo di stoccare il carbonio, ma anche di essere più resilienti rispetto ad eventi meteorologici estremi.

In occasione del XXV Rapporto sulle migrazioni, ISMU ripercorre l’andamento dei flussi migratori che negli ultimi 25 anni ha visto crescere la popolazione straniera da quasi 922mila residenti (1998) a 6 milioni e 222mila presenti (regolari e non, stima Ismu al 1° gennaio 2019). Nell'ultimo quarto di secolo la presenza dei migranti si è consolidata, stabilizzandosi. Basti pensare che le acquisizioni di cittadinanza dal 1998 al 2018 (incluso) hanno raggiunto un totale di 1.365.812. Il radicamento della popolazione immigrata ha inciso su diversi aspetti del nostro Paese, dalla scuola al mercato del lavoro. Il trend degli alunni con cittadinanza non italiana nell'ultimo quarto di secolo ha attraversato tre fasi (di avvio, accelerazione, stasi): dalle 50mila presenze dell'anno scolastico 1995/96 si è arrivati alle 842mila – ormai stabili – del 2017/18. I lavoratori stranieri da presenza invisibile e silenziosa sono passati ad essere una componente strutturale del sistema produttivo. Il quadro che emerge da questi ultimi 25 anni porta ad affermare che per la stragrande maggioranza dei migranti residenti in Italia, l'integrazione procede silenziosamente e in modo sostanzialmente positivo, anche se non si può negare che esistono ostacoli e zone d'ombra.

L'immigrazione al 1° gennaio 2019

Fondazione ISMU stima al 1° gennaio 2019 una presenza in Italia di 6 milioni e 222mila stranieri su una popolazione di 60 milioni e 360mila residenti (oltre uno straniero ogni 10 abitanti). Rispetto alla stessa data del 2018, l'incremento degli stranieri presenti è stato dell’1,9%­ (mentre tra il 2017 e il 2018 la variazione era stata del 2,5%), dovuto in gran parte alla crescita della componente irregolare (+5,4%), pari a 562mila unità, che però appare ridimensionata rispetto al 2017 (+8,6%) e al 2016 (+12,9%). Tra i presenti l’84% è regolarmente iscritto in anagrafe, il 6,5% è regolare ma non iscritto in anagrafe, mentre il 9% è privo di un valido titolo di soggiorno. Le persone provenienti da Paesi Terzi sono 4 milioni e 443mila unità (inclusi i non iscritti in anagrafe e gli irregolari). Nel 2018 sono stati rilasciati 242mila nuovi permessi di soggiorno, con una riduzione (dovuta al calo dei permessi rilasciati per motivi di asilo o umanitari) dell’8% rispetto al 2017. Aumentano invece i permessi di soggiorno rilasciati per lavoro, studio, e famiglia. Cresce anche il peso della componente femminile che nel 2018 rappresenta oltre il 45% dei nuovi ingressi, contro il 39% del 2017. Nel 2019 poi abbiamo assistito a un importante rallentamento degli sbarchi che sono stati 10.707 al 28 novembre. 

Alla riduzione degli sbarchi non è seguita una proporzionale contrazione delle richieste di asilo. Passando all'analisi degli esiti delle richieste di asilo si evidenzia che la percentuale dei dinieghi è passata dal 30% delle decisioni di prima istanza del 2013 all'80% nei primi sette mesi del 2019. La proporzione dei dinieghi, crescente negli anni, ha fatto registrare un ulteriore rialzo a seguito dell'abolizione della protezione umanitaria. Tale abolizione avrà un significativo impatto sulla presenza irregolare, di cui però non è quantificabile con sicurezza l’orizzonte temporale, grazie alla non retroattività della norma che presumibilmente darà luogo a sentenze positive in fase di appello.

Sul fronte lavorativo, si segnala che la popolazione straniera in età da lavoro (tra i 15 e i 64 anni) nel 2018 in Italia è giunta a sfiorare i 4 milioni e che gli occupati sono circa 2 milioni 455mila, oltre 32mila in più rispetto all’anno precedente. Gli stranieri rappresentano il 10,2% della popolazione in età attiva, il 10,6% degli occupati, il 14,5% dei disoccupati e l'8,6% degli attivi. Il tasso di disoccupazione – nonostante la lieve contrazione dell'ultimo anno – è più alto tra gli stranieri (14%) che tra gli italiani (10,2%). Si segnala che la concentrazione nei lavori meno qualificati rende gli stranieri particolarmente numerosi tra i working poor: nel 2018 i lavoratori extracomunitari hanno percepito una retribuzione media annua pari a 13.992 euro, inferiore del 35% a quella del complesso dei lavoratori. Passando al sistema scolastico italiano, dopo lo stop e quella che avevamo definito “la crescita zero del 2015”, il numero degli alunni stranieri con cittadinanza non italiana ha ripreso ad aumentare crescendo nell'a.s. 2017/18 di 15mila unità, a fronte di una continua flessione degli alunni italiani, che invece sono diminuiti di 93mila presenze. In totale gli alunni stranieri sono 842mila, pari al 9,7% del totale degli iscritti nelle scuole italiane, dall'infanzia alle secondarie di secondo grado. ISMU stima che al 1° gennaio 2019 la presenza complessiva delle seconde generazioni in Italia di età compresa tra gli 0 e i 35 anni (nate in Italia da almeno un genitore straniero o giunte minorenni) è di 2.825.182.

ISMU prende in esame anche gli atteggiamenti degli italiani nei confronti dell'immigrazione: dalla maggioranza dei sondaggi è emerso che oggi i cittadini italiani sono per la maggior parte favorevoli alla chiusura dei porti. È significativo segnalare come all'inizio del 2018, l'orientamento fosse differente: il 49% degli italiani riteneva che l'accoglienza era da privilegiare rispetto al respingimento, mentre solo il 44% era a favore dei porti chiusi.

Ormai l’immigrazione è diventata una delle principali questioni dibattute non solo in Italia ma anche nell’Unione europea e nei singoli Paesi che la costituiscono.

Sono questi alcuni dei principali dati del XXV Rapporto sulle migrazioni 2019, elaborato da Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) e presentato a Milano. 

Al convegno, patrocinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, realizzato con il sostegno della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea e di Fondazione Cariplo, e moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione, hanno partecipato in ordine di apparizione: Franco Anelli, Rettore Università̀ Cattolica del Sacro Cuore; Mariella Enoc, Presidente di Fondazione ISMU; Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea; Vincenzo Cesareo, Segretario Generale di Fondazione ISMU; Livia Ortensi, Responsabile Settore Statistica di Fondazione ISMU;  Laura Corrado, Capo Unità Legal Pathways and Integration, DG Migration and Home Affairs, Commissione europea; Simona Ragazzi, Giudice per le indagini preliminari, Tribunale di Catania; Ennio Codini, Responsabile Settore Legislazione, Fondazione ISMU; Laura Zanfrini, Responsabile Settore Economia e Lavoro, Fondazione ISMU.

L'evento ha visto anche l’intervento di Carlotta Sami, Portavoce UNHCR per il Sud Europa, sul tema Rifugiati in Italia, possibili azioni per una effettiva inclusione.

Nel corso del convegno è stato assegnato il riconoscimento Fondazione Cariplo-Fondazione Ismu 2019 alle undici autrici dell’antologia Future, il domani narrato dalle voci di oggi, e alla sua curatrice, Igiaba Scego, scrittrice italosomala di seconda generazione. 

Premiate undici donne

Undici donne afroitaliane sono le autrici di Future, il domani narrato dalle voci di oggi, antologia a cura della scrittrice italosomala Igiaba Scego. Nei loro nomi sono incise le loro radici, ma anche il loro futuro. Undici voci narranti per undici storie diverse che si uniscono per tessere un'unica trama che racconta tanti spaccati dell'Italia di oggi. In occasione della presentazione del XXV Rapporto ISMU 2019 sulle migrazioni, le undici autrici di Future, vengono premiate con un riconoscimento della Fondazione Cariplo e di Fondazione ISMU, una scultura in ottone disegnata da Marco Cecere e realizzata dal Laboratorio Avventura di Latta di Napoli, officina di artigianato artistico con migranti africani“perché attraverso le loro storie di vita, ci hanno fatto conoscere chi sono le nuove donne italiane di origini africane e quali sono le loro difficoltà. Un punto di vista importante che scardina vecchi stereotipi e che è un monito per la costruzione di un'Italia più giusta e più inclusiva”.

 

 

Dopo il successo di Involontario (serie pilota vincitrice del titolo di migliore serie web del 2018 al Roma Web Fest), Fondazione Cariplo e Officine Buone collaborano di nuovo per un progetto di comunicazione che vuole avvicinare i giovani al volontariato, al sociale e alla sostenibilità. Ancora una serie, format preferito dai ragazzi, che andrà in onda su MTV Italia (tv e web) dal 6 dicembre.

La protagonista delle dieci puntate è Greta (Neva Leoni), una ragazza appassionata di musica che, attraversando una fase un po' confusa della sua vita, entrerà in ospedale per risolvere una questione personale. Da quel momento si troverà involontariamente coinvolta in un progetto di volontariato che la farà divertire insieme a personaggi strampalati e pasticcioni, ma anche riflettere grazie all'esperienza in favore di chi non sta bene.

Involontaria è una dramedy che parla di volontariato, di sociale e di sostenibilità ambientale in maniera innovativa grazie a un cast di talenti. Tra i protagonisti Antonio Catania, Michela Giraud, Loris Fabiani, Francesco Meola, Carlo Bassetti, Giulia Briata, Luca Cesa e Marco Guazzone e grandi ospiti del panorama musicale e del mondo dello spettacolo: Levante, Coma Cose, Lodo Guenzi, Eugenio in Via di Gioia, Marco Maccarini, Federico Russo, Carlo Pastore, Melissa Marchetto, Herbert Ballerina, Ludovica Pagani, Debora Villa, Angelo Pisani, Giulia Penna, Virginio e Manola Moslehi. La sceneggiatura è di Pier Tamburini, la regia di Alessandro Guida. La musica è la colonna sonora di “Involontaria”, la sigla della serie è firmata dagli Eugenio in Via di Gioia, gruppo emergente di musica indie. Tra i personaggi anche “Engie”: una ragazza pragmatica e preoccupata per i cambiamenti climatici, che attraverso esempi concreti promuove azioni volte al risparmio energetico e l’importanza di adottare stili di vita a zero emissioni CO2. La serie vuole comunicare infatti concetti importanti, ma con un tono divertente e scanzonato proprio per arrivare ai giovani e rendere l'ambiente o il volontariato un’opportunità straordinaria di divertimento, di crescita, e allo stesso tempo di utilità per la comunità. 

Girata presso l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Policlinico San Donato, Casa Sollievo Bimbi di Vidas, gli studi di Radio Italia e la sede di Fondazione Cariplo, Involontaria è realizzata con una produzione totalmente non profit ed è resa possibile grazie alla collaborazione tra Officine Buone, organizzazione che realizza format innovativi per promuovere il volontariato giovanile in ospedale, e Fondazione Cariplo. Quest'anno si aggiungono tra i partner ENGIE Italia, Gruppo San Donato, Vidas e Radio Italia solomusicaitaliana per un’operazione di marketing sociale innovativo.

MTV, il brand di intrattenimento di Viacom Italia, si conferma media partner ufficiale del progetto. Dopo il successo dello scorso anno, “Involontaria” quest’anno sarà trasmessa in premiere con tutti gli episodi domenica 8 dicembre alle 18.40 su MTV (canale Sky 130 e in streaming su NOW TV) mentre dal 6 dicembre sarà disponibile sul sito mtv.it e sul canale Youtube di MTV Italia.

Buona visione! 

Resta in contatto con Fondazione Cariplo

Registrati alla nostra newsletter.

per ricevere aggiornamenti.