La Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite nel 1972, acquista oggi un significato ancora più forte: quest’anno infatti ha visto la nascita del movimento studentesco “Fridays for future”, che ha portato nelle piazze migliaia di ragazze e ragazzi a manifestare per una presa di coscienza da parte del mondo degli adulti sugli effetti del cambiamento climatico sul futuro delle giovani generazioni.

Fondazione Cariplo condivide questa battaglia: solo negli ultimi sei anni per bandi e progetti ambientali sono stati stanziati 87,5 milioni di euro. Tra questi, GreenJobs l’innovativo progetto di educazione all’imprenditorialità in ambito green dedicato agli studenti delle scuole superiori, sperimentato da Fondazione Cariplo dal 2015 e da quest’anno promosso a livello nazionale insieme ad ACRI. In totale, nell’anno scolastico 2018/2019 hanno partecipato 49 scuole e 1500 studenti provenienti da Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania, Lombardia e Toscana (Per info: www.progettogreenjobs.eu )

La Fondazione ha sostenuto inoltre diverse iniziative che hanno permesso al territorio di mettere in campo azioni per affrontare il cambiamento climatico: all’impegno ormai decennale di promozione della mobilità sostenibile, dell’educazione alla sostenibilità e del risparmio energetico, si sono affiancati i bandi 2014-2017 “Comunità resilienti” (5,2 M€) e 2017-2019 “Territori virtuosi” (2,5 M€), i due strumenti più orientati, negli ultimi sei anni, a implementare misure di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Quest’ultimo sta avendo effetti straordinari nel settore pubblico: basti pensare che, grazie al contributo iniziale della Fondazione per l’assistenza tecnica, la Città Metropolitana di Milano potrà realizzare interventi di riqualificazione energetica dei propri 144 edifici scolastici pari a circa 53 milioni di euro.

Su queste tematiche è proprio di imminente scadenza (14 giugno!) il bando cofinanziato dalla Fondazione Cariplo “B circular, fight climate change!”, realizzato nell’ambito del progetto NOPLANETB di punto.sud e finalizzato a sostenere iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini sul tema del cambiamento climatico e dell’economia circolare.

In questo solco si inserirà un nuovo importante intervento: il progetto “Fondazione Cariplo per il Clima – F2C”. F2C si pone l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche e degli stakeholder su cause e impatti del cambiamento climatico in atto e sull’importanza dell’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Molte saranno le iniziative proposte che utilizzeranno linguaggi semplici ed emozionali – sempre ancorate a dati scientifici – per arrivare in modo diretto ai cittadini.

Stay tuned!

La Commissione Centrale di Beneficenza si è riunita oggi ed ha nominato gli organi che guideranno Fondazione Cariplo nei prossimi quattro anni. Giovanni Fosti è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Fondazione Cariplo; Paola Pessina e Claudia Sorlini sono state nominate vicepresidenti. Nella stessa seduta i membri della Commissione Centrale di Beneficenza, costituita dai 28 componenti insediati il 14 maggio scorso, hanno completato anche la formazione del Consiglio di Amministrazione e indicato i membri del Collegio Sindacale. Avviata anche la fase di costituzione delle sottocommissioni consultive (ambiente, arte cultura, ricerca, servizi alla persona e gestione del patrimonio); nelle successive settimane, le commissioni avvieranno l’impostazione strategica delle attività dei prossimi anni.

Entrano a far parte del Cda, oltre a Giovanni Fosti, Paola Pessina e Claudia Sorlini: Carlo Corradini, Vincenzo De Stasio, Davide Maggi, Enrico Lironi. Compongono il nuovo Collegio Sindacale: Luca Vincenzo Consiglio, Pietro Massimo Parrinello, Marco Luigi Valente.

Tutte le nomine hanno ottenuto la condivisione all’unanimità.

Da oggi, dunque, i nuovi organi assumono le cariche e ruoli. Alla Commissione Centrale di Beneficenza spetta il compito di dettare le linee programmatiche e strategiche dell'attività filantropica, scegliere i focus delle tematiche a cui dedicare attenzione nei quattro settori rilevanti di intervento: ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e servizi alla persona. Il Consiglio di Amministrazione ha il compito della gestione e dell'operatività; delibera i contributi che vengono assegnati ai progetti degli enti no profit al termine della procedura di valutazione a partire dai bandi o da altre modalità con cui le organizzazioni del terzo settore possono presentare le loro proposte chiedendo il sostegno alla Fondazione.

Giovanni Fosti è il quarto presidente della storia di Fondazione Cariplo. Prima di lui si sono succeduti: Roberto Mazzotta dal dicembre 1991 al febbraio 1996; Ottorino Beltrami, dal marzo 1996 al febbraio 1997; Giuseppe Guzzetti, dal 5 febbraio 1997 ad oggi.

Originario di Delebio, in provincia Sondrio, 52 anni, il professor Fosti è Direttore dell’Education for Government & Non Profit, nell’ambito della divisione Government, Health & Not for Profit della Sda Bocconi di Milano.
Da sei anni è membro della Commissione Centrale di Beneficenza, l'organo di indirizzo di Fondazione Cariplo, all'interno della quale partecipa ai gruppi di lavoro delle Sottocommissioni Servizi alla Persona ed Arte e Cultura. È presidente della Fondazione Social Venture – Giordano dell'Amore, importante braccio strategico ed operativo nell'ambito del programma Social Innovation che Fondazione Cariplo ha avviato nel novembre del 2017. È Associate Professor of Practice di Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management. È Professore a contratto di “Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche" all’Università Bocconi. E' stato, fino al dicembre 2018, fra le altre cose, responsabile dell'area servizi sociali e socio sanitari del Cergas, Centre for Research on Health and Social Care Management dell'università Bocconi di Milano e, in precedenza, direttore dell'executive master EMMAP, per il management delle amministrazioni Pubbliche, sempre alla Sda Bocconi. In ambito accademico si occupa e si è occupato anche di ricerche su tematiche come l'innovazione sociale, la programmazione e il cambiamento nei sistemi di welfare locali, gli assetti istituzionali e i modelli di servizio per la non autosufficienza. E’ Direttore Scientifico dell’Osservatorio sulla Long Term Care (OLTC) del Cergas – Sda Bocconi.

"Questa nomina rappresenta un grande onore per me – ha commentato il neo presidente Giovanni Fosti – Ho avuto modo in questi sei anni di condividere un metodo di lavoro ed una cultura operosa verso il bene comune, con i colleghi della Commissione centrale di beneficenza, e con tutti i collaboratori di Fondazione Cariplo. Ringrazio i componenti della nuova CCB per la fiducia riposta in me e ovviamente il presidente Guzzetti che in questi anni ha rappresentato per tutti noi un faro e un esempio a cui guardare, con la sua visione, la sua energia, la sua caparbietà nell'affrontare e dare risposte ai bisogni delle nostre comunità. La chiave dovrà essere, come è sempre stata, l’ascolto dei bisogni che emergono dai territori, la comprensione delle esigenze della componente più fragile delle nostre comunità. Solo così è possibile promuovere azioni e progetti di innovazione sociale in collaborazione con istituzioni, organizzazioni non profit, soggetti pubblici e privati. Sappiamo di poter contare su una collegialità fatta di membri degli organi con competenze e passione, un'organizzazione e una struttura fatta di persone capaci e che hanno sposato la missione, di relazioni consolidate, sui territori, nelle comunità, con un patrimonio solido, motore fondamentale dell'attività filantropica".

"Lascio Fondazione Cariplo in ottime mani – ha detto l'avvocato Giuseppe Guzzetti – animata dallo stesso spirito che abbiamo condiviso in questi anni stupendi in cui abbiamo realizzato moltissime iniziative: se mi guardo indietro, vedo una Fondazione che, in pochi anni, da zero ha saputo diventare apripista e punto di riferimento in Italia e all'estero. Ringrazio il Presidente Giovanni Fosti per il lavoro svolto nei bei anni passati e per aver accettato di guidare la Fondazione Cariplo. Sono sicuro che nei prossimi quattro anni non farà rimpiangere Giuseppe Guzzetti. Un' istituzione che si e costituita, consolidata e ha trovato un riconoscimento obiettivo tra gli addetti ai lavori e nell'opinione pubblica avendo dimostrato coi fatti, sul campo, e sporcandosi le mani con laboriosità cosa significa fare filantropia moderna ed organizzata. Ringrazio chi mi è stato a fianco in tutti questi anni: i colleghi degli organi, i dipendenti e collaboratori e le migliaia di persone ed organizzazioni non profit che hanno reso possibile tutto ciò che è stato fatto. Penso alle migliaia di persone che hanno beneficiato delle iniziative, bambini, giovani, anziani, donne e uomini. A loro dobbiamo sempre guardare, il prossimo è la nostra stella polare. Sono certo che in futuro Fondazione Cariplo saprà scrivere una nuova storia, operando nel solco della continuità, ma con quella necessaria componente di innovazione ed energia fondamentali per andare incontro a chi chiede aiuto".

Sono sette i Progetti Emblematici selezionati da Fondazione Cariplo per la provincia del Verbano Cusio Ossola. Sette iniziative a cui sono destinati complessivamente 5 milioni di euro. Sono  progetti emblematici capaci di generare un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale locale per il territorio. La presentazione dei progetti si terrà al Teatro Galletti di Domodossola il 6 luglio alle 17.00. 

Programma

Intervengono

  • Francesca Zanetta, Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo
  • Lucio Pizzi, Sindaco di Domodossola
  • Alberto Preioni, Consigliere Regionale Regione Piemonte
  • Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo Diocesi di Novara
  • Arturo Lincio, Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola
  • Maurizio De Paoli, Presidente Fondazione Comunitaria VCO
  • Giuseppe Guzzetti
  • Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo

I progetti selezionati

  1. Comune di Baceno per il Progetto Le vie alpine della spiritualità– Contributo di  270.000,00 euro
  2. Comune di Domodossola per il Progetto “Dal Borgo della Cultura al Sacro Monte Calvario, Patrimonio UNESCO”- Contributo  1.100.000 euro
  3. Comune di Santa Maria Maggiore per il Progetto “Impara l'arte e ….non metterla da parte”- Contributo di 250.000 euro
  4. Parrocchia San Vittore Martire di Verbania per il progetto “Restauro conservativo Basilica di San Vittore Martire – Intra”- Contributo  1.000.000 euro
  5. Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari di Torino per il progetto “Soccorso sicuro”- Contributo  1.240.000 euro
  6. Parrocchia di S. Vittore di Cannobbio per il progetto di rifacimento della copertura in pietra della navata centrale della Chiesa di S. Vittore– Contributo 140.000 euro
  7. Comune di Omegna per il progetto “Omegna, la città della creatività. La creatività come promotrice della qualità urbana, culturale ed economica della città”- Contributo 1.000.000 euro

I progetti emblematici

Gli interventi emblematici si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, ed affrontano problemi specifici di un territorio, sperimentano politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. Mirano ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, gestito congiuntamente con altri soggetti pubblici e privati. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento. La recente modifica dello Statuto porta a 4 anni il mandato degli organi, e dunque viene rimodulato anche il piano dei cosiddetti “Interventi Emblematici Maggiori”.  

La novità, infatti, consiste nel fatto che Fondazione Cariplo destina a ciascun territorio provinciale la somma € 5.000.000 che sarà quindi erogata per il sostegno di iniziative aventi le caratteristiche di Interventi Emblematici.  Il territorio quindi non dovrà più aspettare sei anni per avere di nuovo i contributi emblematici ma solo 4 anni.

Gli Interventi Emblematici saranno attuati in favore di tre province ogni anno, in precedenza, essendo il mandato di sei anni, la rotazione annua era a vantaggio di due province. 

Il nuovo calendario prevede questa sequenza:

  • anno 2019: i contributi “extra” andranno alla provincia di Como, provincia di Varese, provincia del Verbano-Cusio-Ossola
  • anno 2020: provincia di Brescia, provincia di Cremona, provincia di Novara
  • anno 2021: provincia di Lecco, provincia di Pavia, provincia di Bergamo
  • anno 2022: provincia di Sondrio, provincia di Mantova, provincia di Lodi 

Possono essere ammessi a contributo solo progetti e interventi riconducibili ai settori di attività della Fondazione. I progetti devono essere realizzati sul territorio della provincia a beneficio della quale è stato effettuato lo stanziamento e devono avere dimensioni significative, idonee a generare un positivo ed elevato impatto sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del territorio di riferimento.

 

Insieme a Fundação Calouste Gulbenkian, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore e Maze Impact, Fondazione Cariplo dimostra ancora una volta attenzione al panorama internazionale. Alla firma dell’accordo presenti Giuseppe Guzzetti, Giovanni Fosti, Pedro Norton e Luis de Melo Jerónimo.L’accordo nasce dalla convinzione condivisa da Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian che le istituzioni filantropiche possano svolgere un ruolo più incisivo nella definizione dell’agenda dell’Europa nel campo dell’innovazione sociale e degli investimenti a impatto.

L’accordo prevede la progettazione e realizzazione di iniziative congiunte, con l’obiettivo di effettuare co-investimenti in progetti innovativi, lanciare programmi di incubazione e accelerazione comuni per startup a vocazione sociale ad alto potenziale, permettere lo scaling e l’internazionalizzazione di startup italiane e portoghesi, valorizzare le imprese a vocazione sociale presenti nei rispettivi portafogli e pipeline attraverso aggregazioni o combinazioni, rafforzare le azioni di advocacy e dialogo sia con le Istituzioni Europee sia con altre fondazioni internazionali già impegnate nei settori dell’impact investing e dell’innovazione sociale in Europa.

Alla firma hanno presenziato il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, il presidente di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Giovanni Fosti, il Consigliere della Fundação Calouste Gulbenkian, Pedro Norton e Luis de Melo Jerónimo, Consigliere di Maze Impact S.A.

Si tratta infatti di un accordo a quattro: da un lato due tra le organizzazioni filantropiche più importanti in Europa, Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian; dall’altro Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Maze Impact. La prima è stata istituita da Fondazione Cariplo nel 2017 con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’impact investing in Italia e di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria sociale innovativa. La Fondazione, infatti, contribuisce alla realizzazione del programma intersettoriale Cariplo Social Innovation, costituendone lo strumento operativo per la realizzazione di iniziative capacity buiding e la promozione di programmi di accelerazione, incubazione e mentorship di start-up come Get it!. Fondazione Social Venture, inoltre, in qualità di advisor e investitore con un approccio di tipo impact, realizza investimenti diretti e indiretti, in imprese sociali, start-up e Social Impact Funds che svolgono attività a impatto sociale, ambientale e culturale adottando modelli di intervento innovativi ed economicamente sostenibili. La portoghese Maze, in sostanza, rappresenta la gemella di Fondazione Social Venture. Maze, infatti, è una impact investing company costituita nel 2013 e incaricata da Fundação Gulbenkian di sviluppare il settore degli investimenti sociali, sostenendo e promuovendo l’incontro tra imprenditori sociali e investitori interessati alla ricerca di soluzioni innovative alle grandi sfide sociali e ambientali.  

Non è la prima volta che Fondazione Cariplo avvia collaborazioni internazionali.
Fundação Calouste Gulbenkian, una delle principali organizzazioni filantropiche del continente, ha sede a Lisbona e delegazioni a Parigi e Londra. La missione della Fundação Gulbenkian è quella di migliorare la vita delle persone – creando le condizioni per una società più giusta e solidale – attraverso l’arte, la beneficenza, la scienza e l’educazione anche grazie all’IGC-Instituto Gulbenkian de Ciência, principale sostenitore della ricerca scientifica in Portogallo.
Fondazione Cariplo e Fundação Calouste Gulbenkian collaborano già da diversi anni in modo stretto su numerosi temi di comune interesse per le comunità che le due fondazioni rispettivamente sostengono e rappresentano. In particolare, le due fondazioni sono impegnate in un confronto costante e strutturato sui temi dell’innovazione sociale e degli investimenti a impatto.
Oltre a quella con la Gulbenkian sono molteplici le alleanze di Fondazione Cariplo con autorevoli istituzioni filantropiche come “la Caixa” Foundation (Spagna), King Baudouin (Belgio), Agropolis (Francia), European Cultural Foundation (Olanda), Bertelsmann (Germania) e la Global Alliance for the Future of Food, partnership che hanno consentito il coinvolgimento di molte organizzazioni e operatori del terzo settore Italiano in importanti iniziative di respiro internazionale. Fondazione Cariplo collabora inoltre con i principali network europei (tra cui l’European Foundation Centre e l’European Venture Philanthropy Association) e think tank autorevoli come Bruegel e l’European Policy Centre.

In Fondazione Cariplo si è tenuta la presentazione di REDO Milano, uno tra i più grandi interventi di social housing in Italia, alla presenza di Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione, Giuseppe Sala, sindaco di Milano,
Stefano Bolognini, assessore di Regione Lombardia alle politiche sociali, abitative e disabilità e Renato Saccone, prefetto di Milano. Al tavolo dei relatori anche Fabrizio Palermo, AD e direttore generale di Cassa depositi e prestiti, e Fabio Carlozzo, managing director di InvestiRE Sgr.
Il progetto è realizzato dal Fondo Immobiliare di Lombardia, primo fondo etico per l’housing sociale, promosso da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, su aree che il Comune di Milano – partner dell’operazione ‐ ha messo a disposizione in diritto di superficie. Il fondo, gestito da InvestiRE Sgr, annovera tra i propri quotisti importanti istituzioni come il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Investimenti Sgr e sottoscritto da Cassa depositi e prestiti per 1 miliardo di euro, le stesse Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, Intesa Sanpaolo, Cdp, Unicredit, Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri, Generali, Banco BPM, Aler Milano, TIM.

REDO Milano sorge nel quartiere Rogoredo Santa Giulia. Un quartiere che sarà teatro di grandi trasformazioni grazie a un progetto di riqualificazione urbana che lo porterà ad essere uno dei più innovativi hub della città, un polo di aggregazione delle relazioni metropolitane del sud‐est di Milano. L’intervento, per il quale sono stati investiti complessivamente oltre 70 milioni di Euro, offrirà un contributo importante al processo di riqualificazione del quartiere. L’introduzione dei principi del social housing ‐ che attribuisce un ruolo centrale alle persone, alle famiglie e alle loro esigenze di socialità ‐ troverà applicazione in un progetto aperto al quartiere che, all’evidente qualità architettonica dell’intervento urbanistico, affiancherà infrastrutture tecnologiche d’avanguardia. Quartiere che avrà anche a disposizione, grazie ad un accordo con il comune di Milano, una nuova scuola media pubblica dotata di palestra: la scuola sarà operativa già per l’anno accademico 2019/2020.

Il progetto, che sarà terminato nell’autunno 2019 con l’ingresso dei primi inquilini all’inizio del 2020 una volta effettuati i collaudi ed ottenuta l’agibilità, prevede la realizzazione di 615 appartamenti di diverse dimensioni e tipologie, dai monolocali ai quadrilocali, offerti in locazione e vendita convenzionata per rispondere alle diverse esigenze dei futuri residenti. Nel dettaglio:

  • 404 appartamenti sono offerti in affitto ad un canone mensile convenzionato, comprensivo di posto auto, che varia dai 350 euro del monolocale più piccolo agli 880 del quadrilocale più ampio disponibile; di questi 68, grazie al contributo di Comune di Milano e Regione Lombardia, saranno destinati a categorie particolarmente bisognose e offerti a canone sociale.
  • 211 appartamenti sono offerti in vendita convenzionata ad un prezzo che parte dai 2.195 Euro/mq.

Il tutto oltre oneri ed Iva di legge.

Oggi si apre l’avviso per l‘assegnazione di 148 appartamenti in locazione. Sul sito www.redomilano.it sono chiarite le modalità di partecipazione al bando, i requisiti e i documenti necessari, i termini temporali da rispettare.
I futuri residenti di REDO Milano avranno a disposizione numerosi servizi commerciali e di pubblica utilità oltre ad ampie zone verdi e spazi per organizzare il proprio tempo libero:

  • 1.600 mq di servizi e negozi aperti al quartiere
  • 2.200 mq riservati a un supermercato
  • 10.500 mq riservati a spazi verdi di cui 7.500 mq aperti al quartiere e 3.000 mq a uso privato
  • 400 mq di orti urbani a disposizione dei residenti
  • 2 aree gioco per i bambini e un campo da basket
  • 500 metri di nuove piste ciclabili e 920 parcheggi per biciclette
  • 320 nuovi alberi piantati

REDO Milano si sviluppa lungo un viale su cui si affaccia un articolato sistema di corti aperte e permeabili. La via centrale si chiude in una grande piazza posta a nord, dove si concentrano i servizi commerciali e i servizi utili alla vita quotidiana. Sei studi di architettura, sette società di ingegneria e altri partner tecnologici hanno contribuito alla realizzazione del progetto garantendo qualità nel concept e infrastrutture tecnologiche d’avanguardia. L’organizzazione degli spazi pubblici e del verde uniti a una nuova concezione dei servizi a supporto dell’abitare e alle dotazioni tecnologiche a servizio delle persone rendono il nuovo quartiere un vero e proprio smart district.
La realizzazione di un progetto così innovativo e di così ampia portata non può prescindere dalla rinnovata collaborazione strategica con Fondazione Housing Sociale come advisor tecnico‐sociale. Sono stati anche coinvolti Planet Idea come advisor per le infrastrutture tecnologiche e il gruppo a2a come partner energetico e tecnologico.
L’obiettivo di REDO Milano, e del social housing collaborativo in generale, non è unicamente quello di offrire case di qualità ad un prezzo inferiore al libero mercato, ma soprattutto quello di dar vita ad una comunità sostenibile, che sia in grado di condividere e mantenere vivi gli spazi comuni e di attivare i servizi destinati alla socializzazione e al tempo libero. Per facilitare questo processo è stata strutturata, sotto la guida di Fondazione Housing Sociale, una evoluzione del modello di gestione immobiliare innovativo già sperimentato, con Ecopolis Servizi che assume il ruolo di Gestore Sociale; in tale ruolo si occuperà di amministrare e gestire gli edifici, ma anche e soprattutto di promuovere lo sviluppo di un progetto sociale attraverso la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei residenti.

L’Investor Day di Get it! ha visto protagoniste della giornata 10 start-up a impatto selezionate nell’ambito delle prime 2 Call For Impact di Get it!, nelle aree Welfare, Health & Wellness e Turismo Sostenibile/Accessibile e Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Get it!, promosso dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, advisor e investitore, nato dal programma intersettoriale Cariplo Social Innovation di Fondazione Cariplo con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impact investing in Italia, ha lanciato due iniziative in partnership con Cariplo Factory, che hanno registrato un totale di 220 applications in Italia, attivando 20 percorsi “taylor made” di incubazione/accelerazione/mentorship con una rete di professionisti del settore su scala nazionale.

L’Investor Day ha visto il coinvolgimento di oltre 30 potenziali imprenditori sociali e 45 investitori italiani e internazionali – tra cui Fondazione Gulbenkian e Doen Foundation. Al termine della pitch session, degli incontri “one to one” tra stratupper e investitiori e dell’impact investing team della Fondazione, sono state annunciate le “Best Start-up For Impact”, che beneficeranno di un investimento in equity da parte della Fondazione e del rispettivo valore di 40.000 euro – per la prima classificata – e 25.000 euro – per la seconda classificata – in una logica di impact investing. 

Un dispositivo medico per l’identificazione del sistema venoso nel braccio 

Veinshow   Prima classificata

Veinshow Medtech: produce il dispositivo medico brevettato Veinshow, che facilita l’identificazione del sistema venoso nel braccio di un soggetto, attraverso una visione realistica del reticolo venoso. L’obiettivo del dispositivo è quello di ridurre i tentativi di agopuntura per effettuare un prelievo di sangue e fissare una cannula in modo facile, sicuro e indolore. Veinshow è pensato e disegnato per i bambini, in quanto far loro un prelievo di sangue, oltre che molto difficile, può implicare un certo spreco di risorse. Un insegnamento prezioso che il dottor Raed Selmi e la dottoressa Amal Selmi hanno imparato lavorando molti anni come pediatra e che lo ha portato a brevettare questo inusuale apparecchio medico. “Da un lato c’è un apparecchio dotato di un sistema d’illuminazione ad ampio spettro, un laccio emostatico controllato e sensori che permettono di rilevare i parametri vitali in tempo reale. Dall’altro c’è un oggetto simile ad un giocattolo che produce luci ed emette suoni così da attirare l’attenzione del piccolo paziente, distrarlo e permettere al medico di effettuare il prelievo senza problemi – spiega il dott. Read Selmi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Google Maps per le persone non vedenti e ipovedenti 

CEO Beltmap   seconda classificata

Beltmap: il Google Maps per le persone non vedenti e ipovedenti. Composto da una cintura dedicata e da una app per smartphone, la soluzione consente alle persone di orientarsi in qualsiasi luogo attraverso il solo uso di vibrazioni, lasciando liberi l'udito e le mani. Se le mappe di Google danno indicazioni precise sulla direzione, ma riferiscono soltanto se svoltare a sinistra o a desta, Beltmap fornisce informazioni esatte proprio nel momento in cui si deve cambiare direzione. “Altro problema sostanziale per un ipovedente o non vedente è rappresentato dal fatto che, seguendo l’audio-guida di Google, l’utente si debba concentrare sulle informazioni fornite dal motore di ricerca, prestando meno attenzione, invece, ai rumori provenienti dall’esterno, per lui essenziali. Beltmap, avvalendosi di vibrazioni, non implica la necessità di udire messaggi, permettendo di potersi concentrare sui rumori esterni” –  spiega il founder di Beltmap, Francesco Volpi.

L’Istituto alberghiero di Assisi si è aggiudicato l’edizione 2018/2019, la quarta del progetto Green Jobs e la prima svolta a livello nazionale, con CreativEAT, una mini-impresa che ha messo a punto una posata edibile fatta di pastigliaccio, una tecnica italiana utilizzata nella pasticceria: attraverso l’utilizzo di materie prime naturali, come lo zucchero a velo, può essere mangiata e, se gettata via, non inquina.

Green Jobs è l’innovativo progetto di educazione all’imprenditorialità in ambito green sperimentato da Fondazione Cariplo dal 2015 e promosso a livello nazionale da ACRI a partire dall’anno scorso, grazie al sostegno di altre sette Fondazioni di origine bancaria (Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cariparo, Fondazione Carispezia, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia). Il progetto è realizzato con il supporto di Junior Achievement Italia e InVento Innovation Lab, che hanno assicurato l’adozione di un metodo scolastico volto a sviluppare percorsi di imprenditorialità nelle classi e, al contempo, fornito agli studenti e agli insegnanti le competenze nell’ambito della green economy e della sostenibilità ambientale.

CreativEAT si candida automaticamente a Biz Factory – Bridging the Gap, la finale nazionale di Impresa in Azione, il più diffuso programma di educazione imprenditoriale di Junior Achievement, in programma a Milano il 3 e 4 giugno prossimi.

Oltre 1500 studenti delle classi quarte di diversi Istituti hanno aderito al progetto Green Jobs e si sono sfidati nella cornice di Megawatt Court, a Milano, che ha ospitato la fiera in cui, nell’arco di tutta la giornata, i giovani imprenditori hanno presentato nei rispettivi stand le mini-imprese nate tra i banchi di scuola e le proprie idee in materia di sostenibilità. Una giuria di elevato livello professionale presieduta da Sonia Cantoni, Consigliere  d’amministrazione delegato alle tematiche ambientali di Fondazione Cariplo e composta da docenti universitari, esperti di sostenibilità ambientale, imprenditori e startupper green, ha valutato i progetti decretando il vincitore.

Gli studenti sono arrivati a questo appuntamento dopo un percorso durato l’intero anno scolastico che ha portato alla creazione di mini-imprese sostenibili dal punto di vista economico e ambientale: operando in team con il supporto dei Dream Coach di Junior Achievement e di Federmanager e degli esperti di sostenibilità ambientale di InVento Innovation Lab, gli studenti hanno sviluppato l’idea dal concept alla prototipazione, gestendo tutti gli aspetti legati all’avvio di una start-up (business plan, marketing, etc.). In totale, nell’anno scolastico 2018/2019 hanno partecipato 49 classi, con quasi 2000 studenti coinvolti da Istituti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania e Toscana.

Nel corso dell’evento, la giuria ha deciso di assegnare alcuni premi speciali che hanno riconosciuto il lavoro svolto dai team su specifiche funzioni aziendali: il Premio Migliore Strategia di Marketing vinto dalla mini-impresa LuniSnack del Liceo Leonardo da Vinci di Villafranca in Lunigiana, Massa Carrara;  il Premio Prodotto più Innovativo vinto da Poseidon dell’Istituto Vittorio Veneto di Milano, il Premio Team più Imprenditivo vinto da Sabrota dell’Istituto IPSIA Castigliano di Asti. Infine la giuria popolare ha scelto di premiare il team dell’Istituto Moretti di Roseto degli Abruzzi, Teramo, che ha sviluppato Power Bike, una bicicletta che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica che viene accumulata e donata al territorio.

Con l’obiettivo di favorire gli investimenti a impatto e rendere sempre più sostenibile l’offerta di “capitale paziente”, indirizzata verso l’ecosistema dell’imprenditoria sociale innovativa, è stato siglato oggi un Memorandum Of Understanding  tra Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – advisor e investitore, nato con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’impact investing in Italia – e Cooperfidi Italia – il confidi della cooperazione e dell’economia sociale. Il MoU tra le due istituzioni rappresenta un unicum nel settore dell’impact investing in Italia, gettando le basi per un’intesa volta a favorire le operazioni di investimento in equity a impatto sociale, ambientale, culturale proprie della Fondazione Social Venture GDA e per un plafond complessivo garantito pari a 5 milioni di euro.

Beneficiari dei nuovi investimenti saranno: le imprese sociali di cui al D.Lgs, 112/17, le cooperative sociali (circa 16.000 sul totale delle oltre 59.000 in Italia), le Startup innovative a vocazione sociale, come definite dalla legge 221/2012 (oltre 200 e con un trend di crescita del 20% circa tra 2017 e 2018), le società di capitali – anche in forma di cooperativa – caratterizzate da prevalente orientamento sociale e le Società Benefit, come introdotte dalla legge di stabilità 2016.

“La firma del MoU – spiega Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore è frutto di un intento condiviso tra la nostra Fondazione e Cooperfidi Italia: quello di promuovere, tra i primi a livello europeo, un nuovo sistema di garanzie che consenta agli investitori di assumersi livelli più alti di rischio, per incentivare l’avvio del settore dell’impact investing – oltre l’Housing sociale – in Italia. Per andare in questa direzione, Fondazione Social Venture GDA – come strumento operativo del programma Cariplo Social Innovation di Fondazione Cariplo – è consapevole della necessità di affiancare alla finanza a impatto strumenti di capacity building che rendano l’ecosistema dell’imprenditoria sociale e del Terzo Settore capace di recepire modelli di intervento innovativi e sostenibili”.

“L’intesa sottoscritta oggi – continua Mauro Frangi, Presidente di Cooperfidi Italia – costituisce una innovazione importante per la finanza a impatto italiana. Vuole essere un contributo allo sviluppo dell’imprenditoria e dell’innovazione sociale del nostro Paese. La collaborazione tra Fondazione Social Venture e Cooperfidi consente, infatti, di accrescere il capitale paziente a disposizione dello sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali e, nel contempo, di rendere tali investimenti maggiormente sostenibili. È un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di operatori finanziari specializzati a supporto dell’economia sociale, settore che esprime una sempre più rilevante capacità di innovazione. Per un Consorzio di Garanzia Fidi sostenere con le proprie garanzie investimenti destinati alla capitalizzazione delle imprese rappresenta una rilevante innovazione e una sfida: quella di contribuire direttamente ad accorciare la distanza tra le imprese destinatarie della propria attività e i capitali necessari al loro consolidamento e sviluppo”.

Il Memorandum of Understanding si colloca in un più ampio ventaglio di intese e percorsi condivisi da Fondazione Social Venture GDA con il mondo delle Istituzioni, sia in ottica di impact investing che di open innovation, anche insieme a Cariplo Factory. In particolare, con il Gruppo Cooperativo CGM: una grande rete di consorzi territoriali, costituita da oltre 800 cooperative e imprese sociali e distribuita lungo tutto il territorio nazionale.

Get it! x CGM

Si è da poco conclusa, infatti, la Call for Impact del Programma Get it! x CGM, l’iniziativa di Fondazione Social Venture GDA e Cariplo Factory dedicata alla creazione e allo sviluppo di sinergie commerciali e industriali a sostegno della trasformazione digitale delle realtà appartenenti alla rete del Gruppo Cooperativo CGM.

“Per rispondere in modo innovativo alle sfide sociali e ambientali, storiche ed emergenti, come l’inclusione sociale e lavorativa, o conseguenti ad esempio all’invecchiamento della popolazione, Fondazione Social Venture GDA promuove percorsi convergenti tra welfare tradizionale, strumenti di capacity building e iniziative di open innovation indirizzate al nuovo ecosistema dell’imprenditoria sociale. Ne è un esempio Get it!, il programma di accelerazione/incubazione/mentorship indirizzato alle start-up e ai team di aspiranti imprenditori sociali. L’iniziativa – continua il Presidente Fosti –  nasce, infatti, dalla constatazione che in Italia esiste un tessuto di potenziali imprenditori sociali innovativi, che potrebbero raggiungere la sostenibilità economica, ma che si trovano in una fase troppo prematura per rispondere alle sfide socialmente rilevanti e non sono in grado di attrarre capitali dagli investitori a impatto. È chiaro, quindi, come il punto di partenza per promuovere l’innovazione sociale risieda innanzitutto nel favorire un dialogo più consapevole tra la domanda e l’offerta di capitale paziente: condizione indispensabile per la crescita del settore dell’impact investing”.

L’iniziativa di open innovation contribuisce al sostegno del tessuto economico imprenditoriale e alla nascita di occasioni di ibridazione tra il no profit e altri settori produttivi. Le aree di interesse della Call Get it! x CGM si estendono dal welfare all’inclusione lavorativa e sociale, dalla creazione di piattaforme e servizi per la rigenerazione territoriale all’ideazione e realizzazione di smart technologies per la collaborazione sociale.

Le tre aree della Call For Impact GetitXCGM:

  • Welfare, Education & HealthCare
  • Green & Environmental Action
  • Smart Technologies & Collaboration

La Call GetitxCGM, conclusasi lo scorso 13 maggio, ha raccolto le candidature di 104 tra startup e imprese innovative in grado di offrire soluzioni e progetti innovativi nell’ambito delle stesse.

Per Stefano Granata, Presidente CGM, “l’iniziativa Get it! x CGM è nata in virtù dell’impatto sociale che il Gruppo Cooperativo CGM mira quotidianamente a generare. Il progetto di open innovation, realizzato da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory, supporterà lo sviluppo di nuove frontiere di collaborazione, ibridazione e trasformazione digitale tra il non profit e altri settori produttivi, con l'obiettivo di potenziare l'accesso dell'impresa sociale a mercati innovativi.”

Riscatti Social 1080x1080px

Dal 28 maggio al 1 settembre alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica 13 Storie dalla Strada, un viaggio lungo un anno nell’universo sociale e urbano di Fondazione Cariplo condotto da 13 fotografi senza fissa dimora. L’esposizione, curata da Dalia Gallico, nasce dalla collaborazione con Riscatti Onlus che dal 2015 porta avanti progetti di integrazione sociale attraverso la fotografia. Con il supporto di Fondazione Cariplo, i workshop di fotografia per persone senza fissa dimora, uomini e donne, italiani e stranieri, selezionati con l’aiuto dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano, sono diventati un appuntamento fisso. Tra di loro c’era chi teneva in mano la macchina fotografica per la prima volta e chi, dopo tanto tempo, ritornava a usarla, ne ritrovava i segreti e la potenza espressiva.

Il passo successivo è stato chiedere ai fotografi che avevano partecipato ai workshop di documentare la realtà di Fondazione Cariplo, un patrimonio di persone e di progetti in continua evoluzione, di affidare a loro il racconto della propria identità. Il risultato è oggi negli spazi prestigiosi del polo museale e culturale che Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione. In mostra ci sono 52 immagini inedite scelte tra i 9800 scatti che i 13 autori hanno realizzato nel corso di un anno, fotografando 13 progetti scelti fra i 1500 che Fondazione Cariplo porta avanti ogni anno: la comunità allegra di un orto urbano, il volo di un acrobata, un appartamento dove vivono ragazzi disabili, il volto di una scienziata.

Una prospettiva che ha unito l’atto del raccontare a quello del raccontarsi: oltre alle immagini saranno proiettate nella mostra le videointerviste ai fotografi. Una testimonianza che illumina le vite di persone che ogni giorno attraversano l’anima periferica, fragile, marginale di Milano. Scopriremo chi sono, dove trascorrono la giornata, dove mangiano, come si lavano, chi hanno perso per strada, quali luoghi chiamano casa, che cosa desiderano e che cosa hanno ritrovato osservando il mondo con la macchina fotografica. Un viaggio lungo un anno che li ha portati dalla periferia al cuore della città.

Informazioni e prenotazioni

Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6 – Milano
Dal 28 maggio fino al 1 settembre 2019

Sito: www.gallerieditalia.com
Email: info@gallerieditalia.com
Numero verde: 800.167619

Nella seduta odierna la Commissione Centrale di Beneficenza ha designato all’unanimità i nuovi 28 membri che rimarranno in carica per i prossimi 4 anni. Approvato anche il bilancio 2018: lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto 1.202 progetti a fronte di un’attività filantropica complessiva per 183,7 milioni di euro.

Si è concluso il processo che ha portato all’individuazione dei 28 nuovi membri della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione. Un processo partecipato, frutto di una grande attività di ascolto.  I componenti della nuova CCB rimarranno in carica per i prossimi quattro anni, e sono stati nominati oggi, formalmente, dai membri uscenti; nel corso dell’incontro è stato anche approvato il bilancio 2018: con questo atto di fatto si è chiuso il mandato degli organi avviato nel 2013. Sempre nella seduta odierna è stato approvato il documento di fine mandato che sintetizza l’importante lavoro svolto nel periodo 2013-2019.

La nuova CCB risulta esser composta da nominativi selezionati all’interno di terne proposte da enti ed organizzazioni aventi diritto da Statuto e nel dettaglio:

  1. Provincia di Bergamo                                 Gianpietro Benigni
  2. Provincia di Brescia                                    Martino Troncatti
  3. Provincia di Como                                      Enrico Lironi
  4. Provincia di Cremona                                 Franco Verdi
  5. Provincia di Lecco                                      Enrico Rossi
  6. Provincia di Monza                                     Renato Cerioli
  7. Provincia di Novara                                    Mauro Nicola
  8. Provincia di Pavia                                       Pietro Previtali
  9. Provincia di Varese                                     Elisa Fagnani
  10. Città Metropolitana Milano 1                       Paolo Colonna
  11. Città Metropolitana Milano 2                       Giovanni Fosti
  12. Città Metropolitana Milano 3                       Mario Vanni
  13. Regione Lombardia 1                                  Andrea Mascetti
  14. Regione Lombardia 2                                  Laura Bajardelli
  15. Arcidiocesi di Milano                                    Carlo Maria Mozzanica
  16. Comitato Regionale di coor. delle Università della Lombardia         Giovanni Iudica
  17. Istituzioni culturali                                        Paola Pessina
  18. Associazioni ambientaliste                          Claudia Sorlini
  19. Bando “Terzo settore”                                  Francesca Zanetta
  20. Bando “Terzo settore”                                  Franca Corti
  21. Bando “Terzo settore”                                  Rodolfo Masto
  22. Bando “Terzo settore”                                  Valeria Negrini
  23. Bando “Terzo settore”                                  Marco Rasconi
  24. Cooptazione                                                Giuseppe Banfi
  25. Cooptazione                                                Cesare Emanuel
  26. Cooptazione                                                Sarah Maestri
  27. Cooptazione                                                 Mauro Magatti
  28. Cooptazione                                                 Alberto Mantovani

17 componenti sono nuovi, 11 sono confermati tra coloro che hanno fatto parte della CCB nell’ultimo mandato.

La nuova Commissione Centrale di Beneficenza si riunirà il 28 maggio; quel giorno nominerà il presidente e i due vice presidenti, i restanti quattro membri del Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. La CCB sarà articolata in sottocommissioni consultive (ambiente, arte cultura, ricerca, servizi alla persona e gestione del patrimonio); nelle successive settimane, le commissioni avvieranno l’impostazione strategica delle attività dei prossimi anni.

Sono molto soddisfatto – ha commentato il presidente Giuseppe Guzzetti – ho più volte ribadito quanto fosse importante che questo processo, che ha portato alla composizione della nuova Commissione Centrale di Beneficenza, fosse partecipato ed ampio. E così è stato. Abbiamo incontrato molte realtà istituzioni, associazioni, organizzazioni con cui abbiamo condiviso la candidatura di terne di nominativi. Ho più volte ricordato quanto sia importante per la Fondazione poter contare su persone con la passione e la competenza, con un giusto equilibrio tra nuovi componenti e membri confermati. Ciò permette di proseguire nel solco della continuità con una necessaria iniezione di nuova energia. Come già ribadito lascio una fondazione in ottime mani, con una CCB di grande livello e una squadra di collaboratori molto efficienti”.

Nella seduta di oggi è stato anche approvato il Documento di Fine Mandato che riassume l’attività svolta dagli organi di Fondazione Cariplo negli ultimi sei anni.

Dal 2013 al 2018 Fondazione Cariplo ha donato quasi un miliardo di euro – la cifra esatta ammonta a 969.902.600 euro – per la realizzazione di 6.714 progetti di utilità sociale; un impegno filantropico che ogni anno ha visto coinvolta la Fondazione, mediamente, in 1119 iniziative a cui sono stati destinati 161.650.433 euro.

Più nel dettaglio, Fondazione Cariplo ha contribuito a sostenere 645 progetti in campo ambientale, con un impegno economico di 87.5 milioni di euro; 3194 progetti nel settore culturale, con un mecenatismo che ha un valore di 280.2 milioni di euro; 722 progetti a favore della ricerca scientifica, con risorse per 161.6 milioni di euro; 1934 progetti in ambito sociale, con donazioni per 316 milioni di euro.

A queste iniziative si aggiungono 219 progetti realizzati insieme alle Fondazioni di Comunità che operano in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, con erogazioni pari a 124.3 milioni di euro.

Infine, nel corso della stessa seduta è stato approvato il bilancio 2018. Lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto 1.202 progetti a fronte di un’attività filantropica complessiva per 183,7 milioni di euro, incluse le somme deliberate in anni precedenti in forma di accantonamento e ridestinate a incremento di progetti finanziati nel 2018.

Gli attuali organi lasciano con la performance più alta con 184 milioni di attività filantropica nel 2018. È il dato più alto degli ultimi sei anni. Lo scorso anno l'attività filantropica complessiva è stata di 161 milioni di euro; 175 milioni nel 2016; 159 milioni di euro nel 2015.

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