Si chiude il mandato degli Organi di Fondazione Cariplo attualmente in carica ed è tempo di saluti e bilanci. Fondazione Cariplo invita tutta la comunità di persone, organizzazioni ed enti che in questi anni ha partecipato alla attività filantropica e alla vita dei progetti a seguire la diretta dell'evento Futuro (per il) Prossimo

Futuro per il Prossimo: Lunedì 8 aprile – Diretta Streaming dalle 10.30 dal Teatro alla Scala di Milano

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Una mattinata emozionante che punta a lanciare messaggi di concretezza e speranza verso il futuro, a partire dalle basi poste con l’impegno filantropico che ha caratterizzato Fondazione Cariplo in questi anni e dalla presenza di centinaia di persone interessate al bene comune. Un evento particolarmente importante per Fondazione Cariplo, che consentirà di ripercorrere i risultati raggiunti dagli organi attualmente in carica nel corso di sei anni di mandato.
Un periodo in cui la Fondazione ha compiuto un grande balzo in avanti, affermandosi come un soggetto in grado di mettere al servizio delle comunità non solo risorse economiche, ma anche energie, competenze, know how, con una costante attenzione alle persone più vulnerabili. Un cambio di passo che ha condotto la Fondazione ad accreditarsi come una delle principali realtà del panorama filantropico a livello nazionale ed internazionale. Dal 1991, anno della sua nascita, ad oggi Fondazione Cariplo ha sostenuto oltre 30 mila progetti di utilità sociale nei settori dell’ambiente, della cultura, della ricerca scientifica e del sociale, donando agli enti non profit oltre 3 miliardi di euro.

Gli ospiti della mattinata 

Bergamasco fotoMarcoChieregato(liberadadiritti) QUAD
Sonia Bergamasco – foto Marco Chieregato

Dopo i saluti del Sovrintendente del Teatro alla Scala, Alexander Pereira, e dei rappresentanti istituzionali del territorio di Fondazione Cariplo, l’evento vivrà un momento di racconto con ospiti che proporranno delle riflessioni legate ai grandi temi di cui la Fondazione si occupa. Ecco perché il reading di un’artista di riconosciuto valore come Sonia Bergamasco. E poi le esibizioni canore: i bambini del Coro delle Voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala che si uniranno in un ideale abbraccio ai detenuti del Coro La Nave della Casa Circondariale di San Vittore, che con il loro Va’ pensiero si cimenteranno per la prima volta in un classico del repertorio lirico dal significato altamente simbolico: quell’aria, tratta dal celebre Nabucco di Giuseppe Verdi, nel corso dell’opera è infatti interpretata da schiavi, prigionieri ed esiliati. Infine, spetterà al Presidente Giuseppe Guzzetti il compito, non semplice, di proiettarci verso il futuro. 
La conduzione dell’evento sarà affidata alla giornalista Tiziana Ferrario.

L’evento è frutto della collaborazione tra Fondazione Cariplo e Teatro alla Scala, con il supporto del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, dell’Accademia Teatro alla Scala, della direzione della Casa Circondariale di San Vittore, dell’Associazione Amici della Nave e dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

Photo credit immagine in homepage: Brescia Amisano – Teatro alla Scala

Funder35 inaugura una nuova fase: obiettivo fare rete e diventare una community culturale di buone pratiche. Dopo aver selezionato in sei anni oltre 300 imprese culturali non profit composte da giovani sotto i 35 anni, fornendo loro il supporto organizzativo e gestionale, Funder 35 ha presentato a Roma le novità. 

L’obiettivo per i prossimi anni di Funder35 è di rafforzare non più e non solo le singole organizzazioni ma, in un’ottica di rete, l’intera community. Le oltre 300 imprese, differenti tra loro per ambito (arti visive, musica, teatro, danza, archeologia, turismo, arte circense, ecc.) e mercato di riferimento (dalla produzione artistica e creativa ai servizi di tutela e valorizzazione culturale), con determinate caratteristiche organizzative e gestionali, rappresentano una vasta e significativa comunità di buone pratiche. Si supera la logica del bando e dei progetti, per giungere ad una dimensione comunitaria, che rappresenta la nuova sfida di Funder35 e più in generale del modo di fare impresa culturale.

Funder35 si rivolge più in generale a imprese giovanili tendenzialmente di piccole dimensioni, caratterizzate spesso da una forte fragilità strutturale e operativa e dalla dipendenza delle sovvenzioni saltuarie di finanziatori pubblici e privati. Imprese culturali a volte legate al ciclo di vita di progetti occasionali, che non innescano processi in grado di garantire un’attività consolidata e costante. Un contesto sfavorevole aggravato anche dalle difficoltà legate ai bilanci pubblici e che impone l’adozione di nuove strategie per migliorare le capacità di affrontare il mercato. L’obiettivo di Funder35 è superare queste criticità, rafforzando le imprese sul piano organizzativo e gestionale.

Grazie alla partecipazione crescente delle Fondazioni promotrici – 18 fondazioni di origine bancaria, fra cui Fondazione Cariplo, e da Fondazione CON IL SUD – Funder35 ha rappresentato e rappresenta un’opportunità concreta per tantissimi giovani e organizzazioni culturali a livello nazionale.

La community sarà arricchita negli anni da nuovi ingressi. In questi giorni sono state inserite circa 30 nuove imprese culturali individuate dalle singole Fondazioni promotrici secondo i principi di selezione che caratterizzano l’iniziativa.

Il valore aggiunto di Funder35 è stato e resta la sua funzione di “accompagnamento” all’impresa, in particolare attraverso i percorsi formativi e i momenti di incontro e confronto tra le organizzazioni.

Così come il bando ha permesso alle imprese di proporre diverse possibili strategie di sviluppo, lo stesso principio ispira l’insieme dei servizi che verranno messi a disposizione della comunità. L’offerta formativa, curata da Fondazione Fitzcarraldo, prevede un menù di servizi, flessibili e personalizzabili, con una programmazione di formazione on line, l’avvio di gruppi di lavoro con percorsi di empowerment e accompagnamento mirato, la realizzazione di eventi in presenza per garantire occasioni di networking. Il primo di questi seminari nazionali con la community si terrà l’8 aprile a Napoli all’interno degli spazi di Fondazione FOQUS nei Quartieri Spagnoli, simbolo di rinnovamento e cambiamento attraverso la cultura e l’innovazione sociale.

Sarà sviluppato inoltre il programma CrowdFunder35, sperimentato con successo già lo scorso triennio e curato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, che prevede un percorso di accompagnamento nella realizzazione di campagne di crowdfunding e il cofinanziamento delle donazioni raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Funder35 fino al tetto massimo complessivo di 100 mila euro. La prima call rivolta alle imprese della community sarà lanciata a maggio su Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basato sul sistema delle ricompense).

Il sito internet, in fase di implementazione, sarà dunque una vera e propria piattaforma di servizi. Saranno rafforzate le attività di comunicazione, curate dalla Fondazione CON IL SUD, all’interno della community, con l’obiettivo di favorire una maggiore interazione tra le imprese e per promuovere Funder35 come comunità di buone pratiche, prevedendo anche delle originali social competition.

Un compleanno speciale quello delle sedici fondazioni di comunità che è stato celebrato il 22 marzo al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Un momento di racconto e di storie, piccoli donatori e progetti speciali che hanno migliorato il benessere delle comunità cambiando il modo di donare, di intercettare bisogni emergenti e di sentirsi parte di un gruppo. 

Una mattinata emozionante che ha visto arrivare da tutte le province studenti e ospiti per sentire le voci dei protagonisti sul palco: 16 storie dai territori, testimonianze di quanto questi progetti siano importanti e rappresentativi per le comunità dove sono stati sviluppati. Fra queste testimonanze si sono alternati anche ospiti che hanno raccontato i valori che li uniscono alla filantropia: Moni Ovadia, Mara Maionchi, Giorgio Pasotti, Max Laudadio. A chiudere la mattinata il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti "Mai come in questo caso mi sono battuto per portare avanti un progetto importantissimo per il territorio capace di migliorare il benessere delle persone in modo concreto e attento alle vere esigenze e peculiarità delle comunità." e che ha esortato gli studenti in sala: "Siate rivoluzionari!"

Rivedi l'evento Essere Community

Essere Community – 20 anni di Fondazioni di Comunità from Fondazione Cariplo on Vimeo.

Una risorsa per i territori di comunità

Le community Foundations sono un progetto venuto da lontano, dagli Stati Uniti. Nell’aprile del 1998 la Fondazione Cariplo ha lanciato il progetto Fondazioni di Comunità con l’obiettivo di costituire su tutto il territorio di riferimento (Regione Lombardia e Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola) una rete di Fondazioni autonome in grado di rispondere in modo efficace e complementare ai bisogni delle comunità locali e di promuovere una cultura del dono e della partecipazione al fine di sostenere progetti di utilità sociale e di coinvolgere i cittadini nelle attività delle Fondazioni.

Oggi sono 16 le Fondazioni di Comunità, di cui l’ultima costituita, la Fondazione di Comunità di Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana

Accanto a Fondazione Cariplo, che garantisce un supporto operativo e supporto economico, le fondazioni di comunità si occupano delle erogazioni Territoriali e degli interventi Emblematici provinciali, due strumenti che hanno permesso di sostenere molte attività. Negli ultimi anni, inoltre, il rapporto tra Fondazioni Cariplo e le Fondazioni comunitarie si è rafforzato attraverso l’implementazione dei progetti sostenuti dal programma “Welfare in Azione” volto allo sviluppo e alla sperimentazione di forme di welfare comunitario e innovazione sociale. Nelle prime tre edizioni del programma ben 14 Fondazioni comunitarie sono state coinvolte nelle azioni dei progetti attivi sui rispettivi territori, soprattutto supportando la raccolta fondi e la costruzione di relazioni, partnership e reti solidali

Dal 2016, le Fondazioni di comunità promuovono la cura e la rigenerazione di beni ad uso collettivo, i cosiddetti beni comuni, abbandonati o sottoutilizzati avviando alcune sperimentazioni.

Le 16 Fondazioni ad oggi, possono contare su un patrimonio di oltre 264 milioni di euro; in questi vent’anni hanno raccolto quasi 79 mila donazioni per un ammontare di oltre 179 milioni di euro e hanno erogato 359 milioni di euro a favore di oltre 35 mila progetti.  

 

Un pomeriggio di incontri dedicati al tema dell’autismo per raccontare esperienze di consapevolezza e fornire gli strumenti per un inserimento possibile a partire da una diffusa sensibilità collettiva sul tema. Secondo recenti studi, nelle aree industrializzate come la Lombardia l'incidenza delle sindromi dello spettro autistico sul totale della popolazione è arrivata a 1 persona su 68.

Il 29 marzo, su iniziativa dell’associazione Portami per mano, in collaborazione con Aiutiamoli, Fondazione Sacra famiglia e Uniti per l’autismo si svolgerà l'evento “Mai più soli! Per mano oltre il labirinto dell'autismo” cui parteciperà il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il cantante Elio, in prima linea per i diritti delle persone con autismo. A questa chiamata hanno risposto il Comune di Milano, Fondazione Cariplo e Opera San Francesco, oltre all'Orchestra di via Padova che sarà protagonista di un momento musicale a conclusione del pomeriggio.

Vanno in questa direzione anche la testimonianza di Elio, genitore di un bimbo autistico e testimonial di Uniti per l'autismo, e le esperienze di inserimento lavorativo che saranno presentate nel corso dell'evento.

Focus della giornata sarà la tavola rotonda – moderata dal giornalista di Tele Lombardia Mimmo Pesce – in cui verrà raccontata la storia di Masha, 25 anni, una ragazza con autismo inserita presso la nota azienda di giochi da tavolo Ravensburger grazie all'accompagnamento del servizio Counseling della Fondazione Sacra Famiglia, diretto dal prof. Lucio Moderato. In questo contesto si inserisce il progetto Biblioteche Aperte, elaborato dalle associazioni Portami per mano e Autiamoli con la psicoterapeuta Claudia Giangregorio, che si propone di sviluppare nella città di Milano, in collaborazione con il Servizio bibliotecario cittadino, modelli e pratiche di inserimento lavorativo grazie a due momenti. Book and baby, spazi di gioco e confronto, in biblioteca, fra bambini e ragazzi portatori di bisogni speciali e non, e Book and go, innovativo servizio di prestito bibliotecario in piazza erogato da persone con disabilità e autismo insieme ad operatori.

Il pomeriggio si concluderà con un momento gioioso e musicale grazie al concerto dell’orchestra di via Padova, progetto musicale multiculturale nato nel 2006 su iniziativa di Massimo Latronico e che oggi conta circa 20 elementi provenienti da Marocco, Perù, Serbia, Cuba, solo per citare alcuni paesi.

Photo credit immagine in homepage: Orchestra di via Padova

Programma

Saluti 

GIUSEPPE SALA – Sindaco di Milano
SERGIO URBANI – Direttore Generale Fondazione Cariplo
DON MARCO BOVE – Presidente Fondazione Sacra Famiglia
MARIACRISTINA ARRIGONI – Associazione Portami per Mano
LIVIO PIZZONI – Gruppo Aiutiamoli

Tavola Rotonda

LUCIO MODERATO – Direttore Servizi Innovativi per l’Autismo, Fondazione Sacra Famiglia
ELIO – Genitore
ANDREA GAMBINI – Presidente Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta
CRISTINA FINAZZI – Uniti per l'Autismo
CLAUDIA GIANGREGORIO – Psicoterapeuta Gruppo Aiutiamoli e Ass. Portami per Mano
FRANCESCO BRACONE – General Manager Ravensburger Italia e Spagna

MODERA: Mimmo Pesce – Telelombardia

Concerto: Orchestra di via Padova

Info: 29 marzo 2019 – Ore 17.00 – Centro Congressi Fondazione Cariplo, via Romagnosi 8 
L’accesso all’evento è libero previa registrazione: maipiusoli@portamipermano.it

In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo di maggio, Dafne e Efc, che rappresentano il settore della filantropia istituzionale a livello internazionale, presentano il “Manifesto della Filantropia – Per un’Europa migliore. Risorse private per il bene comune”. Si tratta di un invito ai politici di tutta Europa a lavorare per costruire un vero “mercato unico della filantropia”.
A livello europeo sono sempre di più i cittadini che si attivano per il bene comune e che vogliono essere protagonisti dello sviluppo sociale. Le organizzazioni filantropiche sono al loro fianco per dare voce e gambe ai loro ideali di partecipazione e di solidarietà e contribuire così alla crescita di una società democratica e pluralista.
Il Manifesto della Filantropia (in allegato il testo completo) si articola in quattro raccomandazioni chiave:

  • provvedere a un maggior riconoscimento del ruolo e della rilevanza della filantropia e iniziare a coinvolgerla nell’attività legislativa dell’Ue e dei vari Stati membri;
  • supportare la cooperazione transfrontaliera fra organizzazioni filantropiche;
  • semplificare la legislazione di settore per potenziare l’impatto delle risorse stanziate;
  • prevedere risorse e strumenti finanziari dedicati per promuovere e sostenere l’attività delle istituzioni filantropiche.

In Italia il Manifesto è stato condiviso e sottoscritto da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, e da Assifero, che raccoglie le altre fondazioni ed enti filantropici.
«Con grande convinzione abbiamo aderito a questa iniziativa promossa dalle due associazioni europee che rappresentano l’intero settore – dichiara il Presidente di Acri Giuseppe Guzzetti –. C’è bisogno di pluralismo, c’è bisogno di partecipazione, c’è bisogno di comunità. Gli enti filantropici un ruolo cruciale a sostegno del bene comune ed è pertanto fondamentale che le Istituzioni europee contribuiscano a facilitare il ruolo di questi enti. I corpi intermedi rappresentano uno dei pilastri della democrazia, e mai, come in questo momento, è necessario favorire il dispiegarsi della loro azione civica e sociale».
«Le fondazioni di famiglia, di impresa, di comunità e altri enti filantropici – commenta il Presidente di Assifero Felice Scalvini – svolgono un ruolo fondamentale: non meri erogatori di risorse finanziarie ma enti strategici capaci di investire con flessibilità e creatività risorse, non solo economiche, per lo sviluppo umano delle comunità e della società civile. Il Manifesto della Filantropia europea, cui Assifero ha subito aderito con grande convinzione, è un appello fondamentale perché la politica finalmente riconosca il ruolo fondamentale delle fondazioni ed enti filantropici e perché l’Europa, e tutti i paesi europei, promuova un ambiente abilitante per la loro azione strategica per il bene comune».
«La collaborazione strategica fra i network Efc e Dafne è fondamentale per promuovere con una sola voce le istanze della filantropia a livello europeo – afferma il Presidente di Efc Massimo Lapucci –. Il Manifesto della Filantropia è il primo risultato concreto del lavoro congiunto di advocacy per lo sviluppo di un mercato unico senza frontiere per l’intero settore. È infatti solo in presenza di un ambiente favorevole che la filantropia istituzionale può svolgere appieno la propria azione di costruzione del capitale sociale: un ‘collante’ essenziale nell’Europa di oggi segnata, come non mai nel secondo dopoguerra, da numerose spinte centrifughe e da un pericoloso scollamento tra cittadini e istituzioni».
«Mentre far circolare liberamente beni e servizi in Europa è semplice – afferma il Presidente di Dafne Felix Oldenburg –, per donors, fondazioni e cittadini impegnati fare filantropia transfrontaliera è ancora molto difficile. I tempi sono maturi per un Mercato unico europeo della Filantropia».
La filantropia istituzionale in Europa conta più di 148 mila fra enti donatori e fondazioni, con stanziamenti annuali superiori ai 50 miliardi di euro e un patrimonio complessivo di oltre 400 miliardi di euro. Oltre a erogazioni e investimenti, queste organizzazioni dispongono di un considerevole bagaglio di esperienze, di competenze approfondite e di una vasta rete di soggetti attivi nei diversi campi in cui intervengono: dalla promozione dei diritti umani al welfare, dalla cultura alla tutela dell’ambiente.

Info: www.philanthropyadvocacy.eu

Non solo il primo giorno di primavera… Il 21 marzo è la Giornata Internazionale delle Foreste istituita nel 2012 con risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo scopo? Sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e il mondo delle imprese sull'importanza e sul ruolo delle foreste. In giorni di grande attenzione al problema del surriscaldamento del pianeta, sembrerebbe inutile ribadire l'importanza delle foreste. Ma troppo non è la parola giusta quando si parla di educazione ambientale!

Oltre alla funzione produttiva, le foreste e i servizi ecosistemici sono fondamentali per la protezione delle attività dell’uomo e della sua salute, contribuendo alla tutela idrogeologica, alla regolazione del ciclo dell’acqua, alla conservazione della biodiversità, alla riduzione della CO2; ma le foreste sono anche luoghi per attività turistiche, sportive e di formazione ambientale. Questi importanti servizi ecosistemici sono però minacciati dall’abbandono del territorio, con ricadute particolarmente negative anche a causa degli impatti legati al cambiamento climatico. Occorrono quindi iniziative di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale.

Anche Fondazione Cariplo si impegna nella tutela del patrimonio forestale e nella valorizzazione dei servizi ecosistemi che le foreste erogano, sostenendo tramite il bando Capitale Naturale progetti di vasta scala che valorizzino i servizi ecosistemi e promuovano interventi di conservazione della biodiversità e potenziamento delle connessioni ecologiche.

Il tema della gestione sostenibile delle risorse forestali è centrale anche rispetto alla sfida per la rinascita delle aree interne, che vede Fondazione Cariplo in prima linea con il Programma intersettoriale AttivAree. In Oltrepò Pavese, con il progetto Oltrepò (Bio)diverso, molte sono le azioni messe in atto per valorizzare e gestire in maniera sostenibile il bosco, a partire dalla raccolta e mappatura del patrimonio forestale attraverso la tecnologia LIDAR.

Perché le risorse naturali sono un capitale inestimabile e domani è già troppo tardi per affrontare il problema! 

Con la sua determinazione, la studentessa svedese Greta Thunberg è riuscita ad attirare l’attenzione dei media su una crisi non più procrastinabile: il climate change. La sua protesta contro l’indifferenza della politica globale al problema delle emissioni inquinanti, dei gas serra, del surriscaldamento del pianeta che mettono a rischio il futuro di intere generazioni, ha smosso talmente le coscienze dei cittadini che è stato istituito per il 15 marzo il Global Strike for the Future: manifestazioni in tutto il mondo per dire che il nostro Pianeta va rispettato e che i nostri stili di vita devono virare verso la sostenibilità, perché se così non sarà i ragazzi di oggi e di domani non avranno risorse naturali a disposizione.
Fondazione Cariplo condivide da anni questi temi e, per dare idea del suo impegno, solo nel 2017 si è impegnata con oltre 19 milioni di euro per la tutela dell’ambiente e nella lotta al cambiamento climatico.

In particolare diversi strumenti erogativi di recente hanno sostenuto azioni di mitigazione e adattamento soprattutto in ambiti come la tutela del patrimonio naturale, l’agricoltura e, non da ultimo, il rafforzamento della resilienza dei territori.

In ambito energetico, con il bando “Comuni efficienti e rinnovabili” (2014-2016) la Fondazione ha sostenuto le amministrazioni pubbliche nella realizzazione di interventi finalizzati all'efficienza energetica di edifici e impianti di illuminazione e all’integrazione delle fonti rinnovabili nell’ambiente costruito, evitando la produzione di 16.000 tonnellate di CO2 /anno. Anche con il progetto “Territori virtuosi” (2017-2018), le amministrazioni pubbliche e gli enti non profit stanno  evitando l’emissione di ulteriori 14.500 tonnellate di CO2 annue.

È dell’anno scorso il progetto “ClimaMi” a cura della Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo #conFondazioneCariplo attraverso cui si vuole rispondere alla scarsa qualità e quantità di dati e indicatori climatici per l’area urbana e il basso livello di consapevolezza e aggiornamento professionale da parte dei progettisti. Per la progettazione architettonica e urbanistica e per la gestione delle criticità meteorologiche, nell’ottica dell’adattamento al cambiamento climatico questi dati sono infatti necessari.

Ma non c’è battaglia che si rispetti senza conoscenza, e quindi in ottica di comunicazione innovativa e di coinvolgimento dei cittadini sul consumo sostenibile, economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici, Fondazione Cariplo collabora con la Fondazione punto.sud per il progetto “NO PLANET B Lombardia, Novara, Verbano-Cusio-Ossola”: l’iniziativa si inserisce nell’ambito del più ampio intervento triennale ‘There isn’t a PLANet B! Win-win strategies and small actions for big impacts on climate change’, avviato nel novembre del 2017 e co-finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma DEAR (Development Education and Awareness Raising).

E’ on line il nuovo Bando Abili al Lavoro. Con uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro per il 2019, sosterrà progetti presentati da organizzazioni non profit che puntino ad aumentare le opportunità occupazionali per persone con disabilità, che hanno quindi maggiori difficoltà di inserimento lavorativo, cercando di migliorare l’applicazione della normativa sul collocamento mirato, diminuire le scoperture delle aziende e rilanciare un rinnovato protagonismo del mondo imprenditoriale e sociale.

Il bando Abili al Lavoro è a due fasi: la scadenza della prima fase, per la presentazione delle idee progettuali, è il 10 maggio alle ore 17. Il bando è consultabile alla PAGINA BANDI. 

E' disponibile on demand il VIDEO di PRESENTAZIONE del Bando

Il nuovo bando Abili al Lavoro nasce anche dalle riflessioni ed esigenze che sono emerse nella ricerca Il collocamento mirato e le convenzioni ex. Art. 14. Evidenze e riflessioni, appena pubblicato nella collana “I Quaderni dell’Osservatorio. La ricerca approfondisce con dati e interviste l’applicazione della legge sul collocamento mirato (legge 68/1999), contribuendo alla riflessione sul problema e a politiche che possano affrontarlo in maniera più efficace. 

Per innovare il sistema alimentare di Milano, rendendolo maggiormente sostenibile, inclusivo, equo e attrattivo Cariplo Factory ha lanciato l'iniziativa di open innovation Food Policy Hot Pot per stimolare forme di innovazione sociale, tecnologica e organizzativa in grado di rispondere alle priorità della Food Policy di Milano, abilitando processi collaborativi tra progetti di ricerca, startup, PMI e grandi aziende.

La Food Policy di Milano nata dalla collaborazione di Fondazione Cariplo con il Comune di Milano ha l’obiettivo di sviluppare una politica alimentare in grado di orientare le scelte strategiche della città verso un sistema alimentare metropolitano equo e sostenibile. Le azioni in materia di Food Policy si sono spesso concentrate sui settori più istituzionali del sistema alimentare (acquisti pubblici locali, filiere corte, incentivi contro lo spreco alimentare, programmi educativi, approccio di governance multilivello). Il Food Policy Hot Pot si inserisce in questo complesso contesto attivando processi collaborativi che favoriscano l’innovazione. Questo strumento trova la sua sede naturale in Cariplo Factory. L’unicità del Food Policy Hot Pot è quella di stimolare forme di innovazione sociale strettamente connesse con le priorità della Food Policy di Milano.

Food Policy Hot Pot

Food Policy Hot Pot, anello di congiunzione fra soggetti diversi, come aziende grandi piccole e medie, imprese, start up e centri di ricerca, si suddivide in due fasi che prevedono di ingaggiare attori diversi in un percorso che li porterà ad incontrarsi condividendo fabbisogni di innovazione, da un lato, con le progettualità e realtà più innovative del sistema milanese nell’ambito alimentare.

  • La prima fase del percorso Food Policy Hot Pot coinvolge le aziende, impegnate nel settore alimentare milanese, e intende conoscere e raccogliere i loro principali bisogni di innovazione in relazione a driver del sistema alimentare milanese e priorità della Food Policy di Milano. Le aziende che risponderanno alla manifestazione, dovranno identificare i propri fabbisogni di innovazione all’interno di tre aree principali che sono:
  1. Miglioramento della qualità dei prodotti alimentari.
  2. Miglioramento del processo produttivo e trasformativo.
  3. Miglioramento del processo di distribuzione dei prodotti alimentari e raccolta/gestione dei rifiuti.

Per la raccolta delle manifestazioni di interesse di FASE1 il termine è stato prorogato all’08/04/2019. Si ricorda che terminata la fase di raccolta, un Comitato di Valutazione procederà alla selezione dei 10 soggetti che entreranno in FASE2. 

La seconda fase del Food Policy Hot Pot inizierà con la realizzazione di un workshop, a cui parteciperanno le 10 realtà selezionate nella FASE 1, che sarà destinato alla definizione puntuale delle aree di scouting. A valle di questa attività Cariplo Factory inizierà la ricerca di soluzioni innovative sviluppate da centri di ricerca, startup e PMI. Questa fase di scouting si concluderà con un momento di incontro (matchmaking) fra aziende e soggetti identificati nella FASE 2.
L’obiettivo è quello di concludere FASE2 entro la fine del 2019.

Per info e presentazione applications: CLICCA QUI 

 

Appuntamento al 28 marzo dalle 9.30 alle 17.30 al Centro Congressi Stelline di Corso Magenta 61, Milano per l'evento Welfare di Comunità: diario di viaggio. A distanza di cinque anni dall’inizio del viaggio Welfare di Comunità, Fondazione Cariplo organizza una giornata di riflessione e approfondimento su quanto è stato sviluppato in questi anni. Una giornata per viaggiare nel futuro del welfare di comunità, a partire dalle esperienze dei 37 progetti ad oggi sostenuti nell’ambito del Programma “Welfare in azione”

Come in ogni viaggio che si rispetti, non potranno mancare le immagini, raccolte in una mostra pensata per farvi entrare all’interno dei luoghi del welfare e dare un volto alle persone li animano. 

Il convegno è diviso in due parti:

  • Sessione plenaria del mattino: diariodiviaggio.eventbrite.it 
    In caso di esaurimento posti in sala, sarà comunque possibile partecipare all’evento in una sala collegata con maxischermo.
    Per raggiungere la sede dell'evento (10 minuti a piedi da MM Cadorna): maggiori info al link www.stelline.it/it/centro-congressi/dove-siamo

  • Workshop, riservati agli operatori dei servizi. Per iscrizioni vedi link a fondo pagina

Programma sessione plenaria (9,30/13)

9.30-10.00    Registrazione
 
10.00-10.20 La Comunità come motore del cambiamento
Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo
 
10.20-10.50 Dal diario di viaggio… dove siamo arrivati, dove vogliamo andare
Beatrice Fassati, Fondazione Cariplo
 
10.50-11.50 I luoghi del welfare di comunità
 
Presentazione della ricerca “Prendiamoci un caffè” (a cura di Codici Ricerca e Intervento). Stefano Laffi, Codici Ricerca Intervento

“I Dialoghi al futuro”: come vediamo i luoghi del welfare tra dieci anni?
Maria Chiara Tosi, Università IUAV di Venezia
Paola Manfredi, Teatro Periferico
Guido Ciceri, Sercop
Modera: Massimo Conte, Codici Ricerca e Intervento
 
11.50-12.50 Nuovi sistemi di connessione: le piattaforme del welfare
 
Presentazione della ricerca “Welfare in piattaforma. Apprendimenti dai progetti di welfare in azione” (a cura di TRAILab)
Ivana Pais, Università Cattolica di Milano 
Le prospettive e i confini delle piattaforme del welfare, tra trasformazione digitale e cambiamento organizzativo
Giovanni Fosti, SDA Bocconi School of Management
Filippo Barbera, Università degli Studi di Torino
Cosimo Palazzo, Comune di Milano

Modera: Flaviano Zandonai, Gruppo cooperativo CGM
 
12.50-13.00 Presentazione workshop pomeridiani
Un’esperienza immersiva in alcune pratiche di welfare di comunità pensata per gruppi di “addetti ai lavori”. Quali temi, quale modalità di lavoro.
Katarina Wahlberg, Fondazione Cariplo

Workshop pomeridiani (14.30/17)

Per descrizione sintetica dei laboratori clicca QUI

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