Fondazione Cariplo nasce nel 1991 e da allora ha impegnato oltre un miliardo di euro a favore di più di 10 mila progetti in ambito culturale

“La Fondazione ha sempre agito mettendo in pratica un alto esempio di mecenatismo moderno, affidando alla cultura il ruolo di innovatore e facilitatore di nuove opportunità di sviluppo. La Cultura è considerata da noi un potente strumento di inclusione sociale e di crescita personale. Abbiamo sostenuto progetti culturali in grado di generare sviluppo e opportunità di lavoro come ben dimostra il progetto Distretti culturali, caso unico in Italia e in Europa. Non solo recupero dei beni, ma riscoperta e rinascita del territorio attraverso il rilancio di processi economici, turistici e sociali che mettano al centro il patrimonio artistico e architettonico”, dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo.

La Fondazione ha scelto di ampliare la propria azione passando dal sostegno di operazioni di esclusivo restauro alla promozione di pratiche di buona gestione e conservazione dei beni culturali. Questa visione si basa sulla convinzione che il patrimonio culturale rappresenti un’opportunità unica di sviluppo economico e sociale: il patrimonio si trasforma così in occasione di crescita per le imprese e le comunità. In dieci anni di azioni specifiche dedicate alla conservazione e valorizzazione, l’intervento di Fondazione Cariplo ha portato a intervenire su oltre 400 beni storico-architettonici con un investimento di quasi 90 milioni di euro.

Il progetto dei Distretti culturali lombardi è stato il primo esperimento avviato da Fondazione Cariplo per valorizzare, con un modello nuovo, il patrimonio artistico e architettonico. La Fondazione ha destinato ai sei distretti circa 20 milioni di euro, raccogliendo cofinanziamenti sul territorio pari ad oltre il doppio di quanto investito e generando un progetto complessivo da 52 milioni di euro. Il progetto rappresenta, ancora oggi, un esempio unico di intervento di sistema su area vasta “rendendoci fieri di questa capacità di fare, dettata dalla volontà di ritornare ad una cultura utile alla crescita delle competenze, delle persone, e capace, su ampia scala, di armonizzare i rapporti”, afferma il Presidente. 

Non solo territorio ed esperienze locali, ma anche capacità di conservare per le generazioni future un immenso capitale artistico, messo a disposizione nelle Gallerie di Italia o custodito negli archivi della Fondazione ed oggi straordinariamente in mostra in una sede altrettanto prestigiosa, Palazzo Melzi d’Eril, i cui lavori di restauro ci restituiscono l’eco di un passato glorioso consegnato oggi alla collettività.

Il restauro della sede 

Sergio Urbani, Direttore Fondazione Cariplo: “Una sede ristrutturata che rappresenta innovazione e tradizione. Sono appena terminati i lavori, durati  diciotto mesi, e oggi possiamo ricollocare in questi ambienti alcune tra le più preziose opere d’arte di nostra proprietà. Passato e innovazione si mescolano. È stata un’operazione molto coerente con la nostra missione: solitamente valorizziamo i beni di altri soggetti, oggi cerchiamo di premiare il nostro bellissimo Palazzo, affinché esso stesso rappresenti il simbolo di un mecenatismo moderno. Il palazzo è stato spesso aperto al pubblico e nel corso degli ultimi anni sono passate da qui più di 5 mila persone”.

Con l’aiuto della storica dell’arte Paola Zatti si ripercorrono secoli di storia e bellezza attraverso le opere del Tiepolo (Cacciatore a cavallo e Cacciatore con cervo), di Luca Carlavarijs (Capriccio con scene di vita in una città portuale), fino a Guglielmo Ciardi (Pescatore in laguna) e ai disegni di Achille Funi (La Gloria e Minerva).

Renato Ravasio, Amministratore Unico di Fondazione Cariplo – Iniziative patrimoniali Spa: “ Con l’esposizione delle 135 opere nella sede museale di Gallerie d’Italia – Piazza Scala, la partecipazione a prestigiose rassegne nazionali ed internazionali , l’iniziativa Open (tour di eventi espositivi che sta portando il patrimonio d’arte della Fondazione in tutta la Lombardia, nelle province del Verbano Cusio Ossola e di Novara), la collezione aggiornata e disponibile online (www.artgate-cariplo.it), la collaborazione con importanti istituzioni culturali, afferma “stiamo concretizzando l’obiettivo che ci eravamo dati alcuni anni fa: portare l’arte nelle comunità, rendendola accessibile ad un più ampio pubblico, in particolare ai giovani e a coloro che raramente entrano in contatto con la cultura.

Per svelare e valorizzare la Collezione d’arte della Fondazione Cariplo ha investito risorse ed elaborato una progettualità dedicata: Artgate.

Il progetto  è articolato in varie proposte culturali destinate al più ampio pubblico (allestimento di un sito dedicato www.artgate-cariplo.it, prestiti temporanei di opere d’arte a prestigiose mostre in Italia e all’estero, partecipazioni ad altri eventi culturali in sinergia con altre istituzioni culturali (Wikipedia, Acri, Google Art Project) e in attività didattiche rivolte al mondo della scuola (iniziativa ArtL@b), riconoscendo ancora una volta all’arte e alla cultura in generale la capacità di un racconto artefice di rinnovamento e confronto con le generazioni future.

La Cultura per rigenerare la città

L’ultima frontiera per Fondazione Cariplo è utilizzare la Cultura come fattore di rigenerazione urbana con il progetto Lacittàintorno che si propone di sviluppare iniziative capaci di rendere la comunità locale attiva, partecipe e protagonista del proprio quartiere. Con un investimento complessivo di 10 milioni di euro in tre anni il programma intersettoriale ha l’obiettivo di favorire il benessere e la qualità di vita nelle periferie attraverso il potenziamento delle funzioni e dei servizi presenti. Il programma si realizza in collaborazione con il Comune di Milano, in particolare nelle aree Adriano-Via Padova e Corvetto-Chiaravalle, per poi diffondersi in altre realtà urbane del territorio lombardo.

Famiglie che aiutano famiglie. Succede alla Casa per Fare insieme di Rozzano, un appartamento con grandi finestre e pareti dipinte di giallo che assomiglia alla casa che ogni bambino vorrebbe avere, con il calcetto, il giardino per giocare a pallone, un grande divano blu e stelle fosforescenti sui muri. 

Qui, a un anno dall’apertura, si sono incontrati dieci nuclei in carico ai servizi sociali, 80 bambini, 35 ragazzi, 60 genitori. Famiglie fragili, famiglie al singolare, famiglie che hanno voglia di dare una mano. Si impegnano nel laboratorio di teatro, in quello di cucina, nello spazio compiti, nello sportello di educazione finanziaria e in quello di mediazione familiare, sociale e legale. Alle feste e ai tornei di calcio. Sono le Famiglie Solidali, l’iniziativa sviluppata nei distretti metropolitani di Pieve Emanuele e Rozzano nell’ambito del progetto Texére, sostenuto dal bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo. Patrizia Bergami, Dirigente della Direzione Innovazione Sociale della Città Metropolitana di Milano è la responsabile del progetto: «Famiglie solidali si rivolge ai genitori che portano i segni di una storia difficile, che attraversano una fase di vita critica, a rischio di esclusione sociale e per queste ragioni faticano a far fronte ai compiti di cura dei figli. Ma insieme alle famiglie in carico ai servizi di tutela, c’è la partecipazione fissa di bambini, adolescenti e adulti che partecipano attivamente a tutte le attività della Casa. L’obiettivo è fare incontrare risorse e bisogni delle famiglie. Per rigenerare i legami sociali, spezzati o logorati, del territorio in cui viviamo. Per creare occasioni di apprendimento collettivo e azioni di cambiamento dal basso e contrastare l’attuale “crisi” economica e sociale».

Albert Lath è un papà che tutti i lunedì frequenta la Casa per Fare Insieme: qui ha trovato il villaggio che gli serviva per crescere i suoi bambini. Viene dalla Costa D’Avorio, ha 56 anni e 4 figli: due gemelli di 12 anni e altri due di 10 anni. I più grandi vivono in affido presso una famiglia, i più piccoli abitano con lui: «La madre dei miei figli soffriva di importanti disturbi mentali e non era in grado di occuparsi dei piccoli. Quando è tornata in Costa d’Avorio, uno dei miei gemelli più grandi, che all’epoca aveva 5 anni, non parlava ancora, la sorellina aveva grossi problemi psicologici. Le assistenti sociali mi hanno proposto l’affido, all’inizio mi sono opposto, poi ho capito che sarebbe stato meglio per loro, io faccio l’operaio, devo lavorare, non avrei mai potuto seguirli come avevano bisogno, le assistenti mi hanno rassicurato sul fatto che non li avrei persi, infatti ci vediamo e ci sentiamo sempre. I gemelli più piccoli abitano con me, frequentiamo la Casa da quando è aperta, guai a mancare un lunedì per la merenda insieme. Adorano andarci, invitano lì anche gli amici di scuola, ma anche io sono contento di partecipare alla vita della Casa. È un posto che fa bene alle famiglie perché ti fa capire che non sei solo, che se c’è un problema si può parlarne insieme e si può anche risolverlo. Nella vita incontri tante persone che sono chiuse in se stesse, lì ci apriamo. Ho vissuto momenti molto difficili ma ho capito che posso essere un bravo padre e cammino a testa alta»

Nella Casa è nato anche il progetto delle Famiglie di prossimità. Spiega Flavia Ciceri, la responsabile: «Le famiglie di prossimità rappresentano un’evoluzione più strutturata delle famiglie solidali perché presuppongono un abbinamento tra una famiglia in carico ai servizi sociali e una famiglia che si rende disponibile a offrire il suo aiuto, per un pomeriggio alla settimana di compiti, per accompagnare i bambini a fare sport, per trascorrere la domenica insieme. A Rozzano le situazioni critiche sono numerose e volevamo creare un sistema di aiuti che fosse svincolato dal mondo dei servizi sociali, che non fosse vissuto un intervento calato dall’alto. Questo percorso lo stiamo costruendo insieme alle famiglie che si propongono come risorsa e a quelle più bisognose, ma è un processo che richiede tempo. Un conto è darsi una mano in modo informale, un conto accettare un impegno concordato in cui “mettere la testa e non solo la pancia”.  

Maria Massara, 49 anni, è una di quelle che ci ha messo la testa e anche il cuore e sta aspettando il suo “abbinamento”. E’ stata contattata perché ha una lunga storia di impegno sociale: «Sono mamma di un bambino disabile di 11 anni e, insieme a lui e a mio marito, abbiamo già fatto due percorsi di affido. Abbiamo ospitato per un anno e mezzo tutti i fine settimana come famiglia di appoggio tre ragazze ed è stata un’esperienza bellissima, poi abbiamo avuto in affido per sei mesi un ragazzo di 17 anni, un percorso estremamente difficile ma che ci ha insegnato molto. Quando ci hanno chiesto se volevamo diventare una famiglia di prossimità abbiamo accettato subito, io sto già frequentando la Casa per fare insieme tutti i giovedì per aiutare i ragazzi a fare i compiti e non mi spaventa l’idea di un impegno più strutturato. Mi immagino una relazione di buon vicinato, qualcosa di simile al rapporto che si è creato con la famiglia delle ragazze che hanno vissuto con noi. Capisco però che altri che non hanno la nostra storia siano spaventati, Rozzano è un contesto duro. Però è anche vero che molti di noi vengono dal Sud, siamo abituati a questa dimensione di comunità. Si tratta di ritrovare questo senso di paese, di aiutarci l’un l’altro ma con più lucidità e consapevolezza.»

Photo credits: @Riscatti Onlus

In occasione di Sant’Ambrogio Milano esprime la sua gratitudine a chi dedica la propria vita al bene comune. La città premia gli uomini e le donne, le associazioni e le organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città. Quest'anno fra le persone premiate due membri della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo: Alberto Fontana e Alberto Mantovani. Il presidente Guzzetti dichiara con orgoglio: 

Siamo molto felici ed orgogliosi nell'aver appreso che Alberto Fontana ed Alberto Mantovani verranno insigniti con la benemerenza dell’Ambrogino d'Oro. Due persone eccezionali che in diversi ambiti hanno saputo dedicarsi agli altri con grande passione, uno in ambito sociale l'altro sul fronte della ricerca scientifica. Tutti e due ogni giorno operano per il bene comune e per portare aiuto alle tantissime persone che si rivolgono a loro.
Pur operando su fronti diversi hanno una cosa in comune: una grande umanità. Sono orgoglioso e felice di poter contare su di loro, avendoli al fianco come membri della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, dove rivestono rispettivamente il ruolo di presidente della commissione Servizi alla Persona e commissione Ricerca Scientifica, due gruppi di lavoro che coordinano egregiamente e che guidano, insieme a tutti gli altri autorevoli e compenti, la strategia della fondazione in questi due specifici ambiti. Vivissimi complimenti e felicitazioni anche per tutti gli altri premiati, e per le numerose organizzazioni non profit che riceveranno l’attestato, realtà che conosciamo bene per la preziosa attività che svolgono costantemente e che concorrono a realizzare l’innovazione e la coesione sociale nelle nostre comunità, obiettivo alla base dell’operato di Fondazione Cariplo.

La rigenerazione urbana torna al centro del dibattito culturale alla Triennale di Milano la XV edizione con l'evento URBANPROMO – PROGETTI PER IL PAESE. Nella giornata del 22 novembre, in quattro sessioni a cura di Lacittàintorno e Fondazione Cariplo, si affrontano i temi della progettazione delle città e del loro futuro, partendo dalla rigenerazione delle aree periferiche. La necessità di innovazione e cambiamento riguarda tutta la città ma in quartieri ‘intorno’ sono gli ambiti che possono registrare il maggiore impatto in termini di beneficio per la popolazione, di potenziale di miglioramento, di contesto favorevole in termini di attenzione, risorse e strumenti.

09:00 – 13:30 / Salone d’Onore
NUOVE VISIONI PER LE POLITICHE URBANE

Seguendo l’Obiettivo ONU sulle “Città sostenibili”, che raccomanda di renderle inclusive, sicure, resilienti e sostenibili e affronta temi quali l’abitare, gli spazi verdi, i trasporti, l’adattamento ai cambiamenti climatici, il patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico ecc., si affrontano alcune delle questioni fulcro dell’impegno di Fondazione Cariplo con Lacittàintorno.

Il dibattito intorno a questi temi si svolgerà al mattino nei due panel:
→ Milano città del futuro tra sviluppo, inclusione e sostenibilità
→ Liberare energie, costruire comunità: i beni comuni nei processi di rigenerazione urbana

14:30 – 18:30 / Salone d’Onore
UNA NUOVA EDILIZIA ABITATIVA: STRUMENTI FINANZIARI E GESTIONALI PER IL SOCIAL HOUSING

Al pomeriggio si prosegue, nelle due sessioni a cura di Lacittàintorno/Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, CDP investimenti, concentrando l’attenzione sulla presenza nelle aree periferiche di un importante potenziale costituito anche dai grandi patrimoni di edilizia pubblica e dai vasti ambiti di trasformazione urbana.

Il dibattito si articola in due sessioni:
→ Un Centro sperimentale di ricerca per l’edilizia abitativa in Lombardia: presentazione del Piano Operativo
→ L’evoluzione degli strumenti finanziari per il Social Housing in Lombardia.

Per partecipare al convegno è necessario registrarsi QUI

photo Blanka Studio

Martedì 20 novembre 2018 si terrà a Milano la terza edizione di NEETING Convegno Nazionale sui Neet promosso da Fondazione Cariplo, Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori.

Seppur leggermente diminuito, il numero dei Neet in Italia mantiene dimensioni preoccupanti se si considera che sono ancora oltre 2 milioni i giovani che versano in una condizione di inattività in quanto esclusi sia dal sistema scolastico sia dal mondo del lavoro, con conseguenze di ordine sociale, economico, psicologico non solo per i singoli soggetti coinvolti ma per il sistema paese. NEETING, appuntamento annuale, vuole quindi mantenere acceso un riflettore su questa emergenza affrontando la questione da più punti di vista.

Dopo aver approfondito le dimensioni e caratteristiche del fenomeno dei NEET e le esperienze di progettazioni messe in campo a livello nazionale per affrontare il problema (2016) e dopo aver messo in relazione il fenomeno in Italia con il panorama internazionale nonché aver identificato modalità innovative di comunicazione e intercettazione dei NEET attraverso nuove tecnologie e linguaggi innovativi a loro vicini nel (2017), NEETING.3 intende porre al centro della riflessione il tema della "riconoscibilità delle competenze" dei NEET e le “buone pratiche” funzionali alla loro attivazione.

Fondazione Cariplo è impegnata in prima linea nel contrastare la condizione di neet e presenterà l’esperienza di Progetto NEETwork intervento promosso con lo scopo di offrire un’opportunità di attivazione a neet che presentano un profilo di fragilità attraverso un’esperienza di tirocinio remunerato di 4-6 mesi presso le organizzazioni non profit lombarde.

Il Convegno si svolgerà presso a Milano presso la Sala Convegni Intesa Sanpaolo, Piazza Belgioioso, a partire dalle ore 14.00.

Per iscriverti gratuitamente al convegno clicca qui  https://neeting3.eventbrite.it

Il prossimo 19 novembre, alle ore 11, a Milano sarà presentato il rapporto Coesione è Competizione, promosso da Fondazione Symbola e Unioncamere con il sostegno di Fondazione Cariplo. La ricerca racconta la forza di un’Italia che non lascia indietro nessuno e, anzi, trova nuova forza nel viaggiare uniti, nel tenere insieme le diversità. Un’Italia dall’economia più a misura d’uomo, più competitiva, più resiliente e più giusta. Nell’ambito dell’incontro milanese, si terrà un focus dedicato alla Lombardia, intitolato “Nuove geografie della produzione del valore in Italia e in Lombardia”. 

L'incontro sarà trasmesso in streaming a questo LINK > http://bit.ly/STREAMING_coesionecompetizione

Programma 

Presiede
CARLO MONTALBETTI Direttore generale Comieco

Introducono
GIUSEPPE GUZZETTI Presidente Fondazione Cariplo
ERMETE REALACCI Presidente Fondazione Symbola

Presenta la ricerca
MARCO FREY Presidente comitato scientifico Fondazione Symbola

Tavola rotonda
“Nuove geografie della produzione del valore in Italia e in Lombardia”
ANTONIO CALABRÒ Vicepresidente Assolombarda
CRISTINA TAJANI Assessore Comune di Milano
LARA MAGONI Assessore Regione Lombardia

La settima edizione della Settimana SRI si svolgerà dal 13 al 22 novembre 2018 tra Roma e Milano. L’iniziativa, promossa e coordinata dal Forum per la Finanza Sostenibile, e sostenuta da Fondazione Cariplo è tra i principali appuntamenti in Italia in materia di investimenti sostenibili. Il calendario prevede 13 convegni e una rassegna di eventi culturali – tutti aperti al pubblico – con lo scopo promuovere e diffondere la pratica dell’SRI (Sustainable and Responsible Investment). Per l’occasione, il Forum ha chiamato a raccolta relatori di grande prestigio a livello nazionale e internazionale, avvalendosi della collaborazione e del supporto di importanti organizzazioni e soggetti finanziari. 
In particolare il 16 novembre è previsto un incontro dal titolo: FINANZA A IMPATTO PER L’INNOVAZIONE SOCIALE – Iniziative e strumenti a supporto di anziani e NEET – tema molto caro a Fondazione Cariplo che da anni è impegnata al sostegno ai giovani che non studiano e non lavorano con il progetto NEETwork e in numerose iniziative relative al welfare di comunità.
Il programma dettagliato del convegno è in allegato insieme al calendario generale della Settimana SRI
 

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