L'impegno in ambito culturale e artistico della Fondazione Cariplo è noto in tutta Italia e all'estero e proprio quest'anno viene celebrato all'interno dell'anno del patrimonio europeo. Solo negli ultimi 10 anni Fondazione Cariplo esclusivamente sulla linea dedicata alla conservazione programmata ha sostenuto interventi su 130 beni per circa 20 milioni di euro di contributi. Un grande impegno che in piccola parte verrà anche raccontato attraverso il caso del restauro dell'Abbazia di Chiaravalle e le parole del presidente Guzzetti nella trasmissione Petrolio di Rai1. Petrolio, il programma di approfondimento condotto da Duilio Giammaria si occupa di cercare, analizzare e valorizzare le ricchezze che l'Italia possiede, ovvero i tesori artistici e culturali, le capacità imprenditoriali e i talenti che aspettano solo di essere utilizzati, ovvero di essere "estratti" come se fossero appunto il petrolio, l'oro nero del paese. Un trasmissione di approfondimento in completa sintonia con i valori perseguiti da Fondazione Cariplo.
Con oltre tremila musei, duemila aree e parchi archeologici e quarantanove siti Unesco, l’Italia possiede il più ampio patrimonio culturale del mondo. Ma gli italiani, “Eredi Unici”, come lo preservano e lo utilizzano? I beni culturali sono i testimoni della stratificazione del nostro Paese, tra grandezza e debolezze. Petrolio esplora i meandri della nostra storia per cercare di capire come questa eredità possa aiutarci a vincere le sfide del presente.
All’Archivio di Stato di Venezia, è custodita la memoria storica della Serenissima, preziosi e antichissimi documenti che insegnano il buon governo e il rispetto delle acque; a Pisa, dove il ritrovamento di antiche navi romane dimostra come già duemila anni fa il territorio non preservato produceva catastrofi ambientali. I beni culturali continuano a emergere dagli scavi della Metropolitana a Roma, in Sicilia, al relitto romano di Capomulini, a Favignana i resti di una nave medievale. Duilio Giammaria si immerge a San Vito Lo Capo, su uno dei siti archeologici sottomarini più importanti d’Italia. Lo splendore della Sicilia e della sua storia, una terra spesso ferita da un’idea sbagliata di sviluppo industriale. Il restauro di antichi palazzi di Palermo da parte di privati illuminati è un segno di rivincita di una città già segnata da mafia e da incuria? Come una famiglia che ha ereditato un vasto patrimonio, siamo in grado di lasciare questa eredità in buono stato ai nostri figli e di farla fruttare? Insieme al Fondo Ambiente Italiano (ente sostenuto per diversi anni in Lombardia da Fondazione Cariplo) Petrolio analizza i modelli economici più virtuosi, da Villa del Balbianello sul Lago di Como alla tenuta agricola di Punta Mesco, che grazie a un turismo sostenibile recupera gli antichi terrazzamenti e tutela il delicato paesaggio. Con la Fondazione Cariplo, la più importante fondazione bancaria italiana, che investe ogni anno decine di milioni di euro per il recupero di beni artistici e architettonici, Petrolio va alla scoperta dell’abbazia di Chiaravalle, capolavoro dell’arte cistercense.
Dovunque ci si volti la ricchezza emerge, dagli ultimi sorprendenti ritrovamenti di Pompei alla tomba a camera perfettamente conservata riemersa alle porte di Roma. Noi, “Eredi Unici", siamo degni eredi di questa ricchezza?
Bettery è il nome del progetto che si è aggiudicato la seconda edizione di Next Energy, promossa da Terna, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory per individuare i nuovi talenti dell’energia in Italia. La giuria, presieduta da Catia Bastioli, Presidente di Terna, ha premiato con un voucher di 50.000 euro in servizi il migliore progetto innovativo tra i 10 selezionati all’interno della Call for Ideas, proposti da altrettanti Team di innovatori.
Bettery, progetto proposto nell’ambito della categoria Smart Grid & Energy Storage, intende portare sul mercato la batteria liquida ecosostenibile con la più elevata energia specifica e il più basso costo. Bettery ha seguito il percorso di accelerazione presso PoliHub Startup District&Incubator di Milano.
Il Team di innovatori ha avuto l’opportunità di beneficiare di un percorso di empowerment imprenditoriale e di accelerazione della durata di 3 mesi, curato da Cariplo Factory attraverso una rete che comprende Polihub, Fondazione Filarete, Digital Magics, Impact Hub, dPixel, LUISS EnLabs, Consorzio ARCA. Il progetto vincitore è stato accelerato con criteri di prossimità e specialità dalla struttura più adeguata alla sua innovazione tecnologica.
I requisiti previsti dalla Call for Ideas appena conclusa: team con almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura e progetto basato su iniziative e/o tecnologie con un livello di TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 2 e 4.
La seconda edizione di Next Energy si è caratterizzata grazie ai seguenti numeri qualitativamente rilevanti:
nella Call for Talents, si sono candidati circa 100 neolaureati con meno di 28 anni e una laurea specialistica in Ingegneria Elettrica, Elettronica, Energetica, Gestionale o Meccanica da meno di 12 mesi, con una votazione di 110/110 o 100/100, di cui 10 hanno avuto accesso a uno stage di 6 mesi in Terna;
nella Call for Ideas, 22 team di innovatori e/o startup costituite da meno di 12 mesi, di cui 10 hanno avuto accesso a un percorso di empowerment e accelerazione;
nella Call for Growth, 80 team di startup già sul mercato, potenzialmente in grado di offrire soluzioni innovative funzionali alle attività di Terna. Gestita da growITup, piattaforma di open innovation creata da Cariplo Factory in collaborazione con Microsoft, la Call for Growth ha visto 5 team cominciare un percorso di collaborazione con Terna finalizzato alla definzione di un progetto pilota.
Fondazione Cariplo, il più eclettico mecenate italiano nel settore della Ricerca scientifica, ha celebrato al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano le storie, i risultati e i traguardi di chi ha scommesso su questa sfida in Lombardia. Sul palco Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo, Carlo Mango Direttore Area Ricerca Fondazione Cariplo, Alberto Mantovani Direttore Scientifico Humanitas e Membro della Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo. In sala oltre trecento esponenti del mondo della ricerca scientifica lombarda.
Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo: “Abbiamo fatto insieme tanti passi avanti nella soluzione a problemi anche quotidiani, dalla ricerca biomedica a quella sociale, dal trasferimento tecnologico alla ricerca agroalimentare. Vorrei a questo punto della mia carriera e della mia vita consegnare un mandato a tutti i ricercatori in cui abbiamo creduto: vi chiedo di testimoniare con ancora più vigore i nostri valori e di sentirvi appartenenti alla medesima comunità. Fatevi ambasciatori nel mondo della qualità e della professionalità del vostro lavoro e del nome di Fondazione Cariplo che ha creduto in voi e continuerà a farlo”.
La grande passione per la Ricerca Scientifica è il motore che ha consentito a Fondazione Cariplo di raggiungere importanti traguardi negli ultimi 27 anni: 500 milioni di euro per oltre 2000 progetti, dalla biomedicina all'agroalimentare; 6030 ricercatori inseriti.
Risultati possibili solo grazie all'impegno delle centinaia di ricercatori che ogni giorno condividono una sfida con dedizione, talento e passione. Cariplo intercetta le più importanti sfide che oggi si trova ad affrontare il mondo della ricerca. L’obiettivo ultimo restano le persone quelle vincitrici dei bandi e quelle che potranno beneficiare e sperimentare i risultati delle ricerche portate avanti nei centri di ricerca.
Carlo Mango, Direttore Ricerca Scientifica: “I contributi di Fondazione Cariplo divengono molto spesso una palestra, perché beneficiare di un grant di Fondazione Cariplo ha permesso a molti ricercatori di “allenarsi” per partecipare a progetti di respiro internazionale. Alcuni ricercatori, poi, grazie ai grant di Fondazione Cariplo hanno la possibilità di entrare nel mondo della ricerca con una borsa di studio, come è successo a Carlo Rubbia”.
Nel 1959 il giovane venticinquenne Carlo Rubbia scrive alla Commissione Centrale di Beneficenza dalla Columbia University: “I miei più sentiti ringraziamenti per l’assegnazione della borsa di studio. Attualmente mi trovo a New York, partecipo alla Columbia University ad un esperimento di fisica nucleare da eseguirsi alla macchina acceleratrice di Nevis”. Carlo Rubbia tornerà in Italia e vincerà poi nel 1984 il premio Nobel per la fisica. Entrerà anni dopo a far parte della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo.
IL SETTORE DI INTERVENTO: RICERCA SCIENTIFICA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Il settore d’intervento ha assunto da subito una sua fisionomia dai tratti unici nel panorama del sistema del sostegno made in Italy, emergendo per una visione d’avanguardia e ponendosi spesso come apripista nazionale nello sviluppo dei finanziamenti alla ricerca da parte di altri enti e volano per la conquista di ulteriori risorse a livello internazionale, come ad esempio i progetti ERC.
Punti di eccellenza che si riassumono in 4 parole chiave: internazionalità, qualità, ecletticità, divulgazione.
#Internazionalità
Fondazione Cariplo ha introdotto, spesso per la prima volta in Italia, best practice di matrice comunitaria, qualificandosi con un ruolo da protagonista nel dibattito internazionale e veicolando anche nel sistema della ricerca italiano una visione all’avanguardia. Alcuni esempi? La Policy sui brevetti del 2007, la pubblicazione della Policy Open Access nel 2012, il progetto AGER, promosso da Fondazione Cariplo in cordata con altre 16 fondazioni partner per sostenere l’agroalimentare con 34 milioni di euro, il richiamo esplicito al principio della Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI) a partire dal 2015, con ampie iniziative di coinvolgimento e di training dei ricercatori candidati ai bandi e la partecipazione come al progetto RRI Tools, finanziato dalla Commissione Europea, a cui hanno aderito tra il 2014 e il 2016 ben 26 organizzazioni da 19 Paesi, coprendo tutti i paesi ERA.
Fondazione Cariplo e Regione Lombardia hanno inoltre promosso un Bando per incentivare l’attrattività e la competitività rispetto agli strumenti ERC. Iniziativa questa che è stata ispiratrice anche del Programma Nazionale della ricerca 2015-2020 del MIUR. Fondazione Cariplo, infine, si è fatta promotrice dell’internazionalizzazione delle Università e ha attratto in Lombardia oltre 60 ricercatori stranieri con un programma dedicato.
#Qualità
Qualità come meritocrazia e come selezione dell’eccellenza. Qualità come sistema di peer reviewing rigoroso e internazionale, che se era già consolidato nell’ambito biomedicale, ancora nel nostro Paese non era stato poco esplorato negli ambiti della ricerca sociale e dell’agroalimentare. Qualità come apertura alla genialità anche “sregolata”, per premiare la ricerca di frontiera guidata dalla curiosità, motore della ricerca ma al tempo stesso freno alla stessa, quando non viene capita ed accettata appunto perché troppo originale. Inoltre il finanziamento di Fondazione Cariplo è stato per molti ricercatori un trampolino di lancio referenziato per far loro conquistare rinomanza internazionale e successivi altri finanziamenti da organismi europei come ERC.
#Ecletticità
Technology transfer, materiali avanzati, ricerca biomedica, ricerca sociale, la questione emergente della fragilità degli anziani, il sostegno alle start up, ricerca agroalimentare, economia circolare, la chimica di frontiera, istruzione tecnica e formazione del capitale umano. Investire in ambiti tra loro disparati è un’espressione di unicità di Fondazione Cariplo che denota una visione intrinsecamente interdisciplinare rara e pionieristica, un approccio trasversale e multicentrico che crede nel futuro della Ricerca senza porre paletti tra gli ambiti. Alcuni di questi settori, pensiamo all’invecchiamento così come alla chimica, vedono Fondazione Cariplo in prima linea nello scouting di tematiche emergenti ancora poco finanziate in Italia.
#Divulgazione
Fare scienza, e saperla comunicare. Crescere come ricercatori, e al tempo stesso come divulgatori. Perché è la società che sostiene la ricerca, perché è alla società che la ricerca guarda come fine ultimo. E allora il ricercatore deve uscire dalla sua ruota da criceto, come molti ricercatori stessi amano definire con autoironia la vita da laboratorio, uscire dai propri schemi mentali, guardare dall’alto e dal di fuori il senso di quel che fa, della propria missione di ricercatore, e saperlo raccontare alle persone. Ai bambini, ai cittadini, agli stakeholders, ai giornalisti, alle proprie famiglie. Riuscire a far capire il proprio lavoro, con le parole, con delle idee, con dei laboratori divertenti, con dei workshop. Raccontare ogni sfumatura del suo lavoro, difficile e importante, con gli strumenti e con le parole adeguate.
Ecco, questo è un principio che la Comunità Europea ci insegna e che Fondazione Cariplo è orgogliosa di aver portato in Italia per la prima volta, ponendo il principio della dissemination, della divulgazione, come una chiave di valutazione dei progetti, come ago della bilancia per scegliere chi sostenere: la qualità scientifica della proposta è fondamentale, ma lo è altrettanto la dimostrazione da parte del ricercatore del potenziale divulgativo della stessa, così come dei suoi limiti.
E questo principio è anche segno di un valore: il ricercatore come essere umano, come persona che ha un valore e che può veicolare.
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Nuova edizione nazionale del Bando Never Alone “Verso l’autonomia di vita dei minori e giovani stranieri che arrivano in Italia soli”. Si tratta della seconda iniziativa realizzata nell’ambito di “Never Alone, per un domani possibile” con l’obiettivo di promuovere interventi multidimensionali di accompagnamento all’autonomia lavorativa e di vita di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 15 e i 21 anni arrivati in Italia come minori stranieri non accompagnati.
Il fenomeno dei minori soli non accompagnati
Anche sul territorio italiano, il fenomeno dei minori soli continua a rappresentare un evento rilevante e con grandi criticità. La distribuzione dell’età rilevata per i minorenni alla fine del 2017 evidenzia che il 60,3% ha 17 anni,i sedicenni costituiscono poco più di un quinto del totale, il 9,6% dei minori ha 15 anni e il 6,7% ha meno di 15 anni. Rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti, prosegue il trend di aumento dell'età dei giovani, con l'incremento della quota dei diciassettenni (+6,3% rispetto al 2015) e una diminuzione della quota di minori con meno di 15 anni1. Questo quadro mostra che gli stranieri più giovani in arrivo in Italia hanno un tempo sempre più breve per acquisire un’autonomia di vita prima della fuoriuscita dai sistemi di protezione, prevista al compimento della maggiore età. Alcuni dati approssimativi evidenziano, inoltre, che il 35% dei giovani stranieri non studia e non lavora, percentuale che cresce fino al 45% nel caso delle ragazze2: una condizione dettata anche dalla situazione di maggior vulnerabilità di questi ragazzi, dovuta alla mancanza di reti e di capitale sociale a supporto dei percorsi di inclusione.
Il bando
Per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi – motore simbolico e materiale di integrazione nella comunità di riferimento -, il Bando Never Alone 2018 intende sostenere, in tutta Italia, un numero limitato di progetti che accompagnino i giovani nella delicata fase di transizione tra la minore e la maggiore età con l’avvio di percorsi finalizzati al raggiungimento e al mantenimento di un’autonomia lavorativa e di vita.
Al centro dei progetti i percorsi migratori e le necessità, potenzialità e aspirazioni dei ragazzi, per intervenire nei seguenti ambiti:
percorsi di accompagnamento al lavoro;
percorsi di accompagnamento all’inclusione sociale e relazionale.
Inoltre, potranno prevedere azioni integrative ai precedenti due ambiti attraverso interventi volti a favorire:
l’autonomia abitativa;
l’inclusione linguistica e culturale.
Tutti gli interventi selezionati dovranno porsi in rapporto di complementarietà e sinergia con le misure di intervento pubblico. Il Bando è rivolto a partenariati pubblico-privati composti da almeno tre soggetti senza scopo di lucro aventi una comprovata esperienza in materia di accoglienza e inclusione di minori e/o di migranti/richiedenti asilo.
Il budget a disposizione per il Bando Verso l’autonomia di vita dei minori e giovani stranieri che arrivano in Italia soli ammonta a € 2.900.000.
Le candidature dovranno pervenire entro le ore 17.00 del 7 settembre 2018, al termine della valutazione, l’elenco dei progetti accolti verrà reso pubblico sui siti web degli enti promotori.
[1] Dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione (per saperne di più: https://bit.ly/2FvU6Aj)
[2] ISMU – febbraio 2018 “Accompagnamento all’autonomia lavorativa per minori non accompagnati”