Dopo il successo delle prime due edizioni, Novartis e Fondazione Cariplo lanciano la terza edizione di BioUpper, il programma a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start up nelle Scienze della Vita. Quest’anno l’iniziativa vede la partecipazione di un partner d’eccellenza come IBM, che si unisce a Novartis e Cariplo Factory per sostenere le eccellenze della ricerca italiana a sviluppare i propri progetti innovativi anche attraverso l’uso della tecnologia avanzata.

Le novità 

La terza edizione offre novità importanti per ricercatori, startupper e innovatori delle Scienze della Vita: due percorsi paralleli denominati rispettivamente Call for Ideas e Call for Scale.

Questa edizione mette in palio fino a 5400mila euro in servizi e i tre progetti vincitori della Call for Ideas riceveranno un premio fino a 180mila euro in servizi, ciascuno da investire per lo sviluppo del progetto sul mercato mentre i vincitori della Call for Scale avranno l’opportunità di esplorare potenziali partnership commerciali. La Call for Ideas si rivolge a ricercatori, giovani talenti e a tutti coloro che progettano e sognano di tradurre un’idea biotech in impresa, con l’obiettivo di aiutarli a elaborare e presentare progetti innovativi di prodotto o di processo nel campo delle Scienze della Vita. I più meritevoli saranno accompagnati in un percorso personalizzato di accelerazione. La terza edizione del programma porta, inoltre, il coinvolgimento di una rete molto ampia di acceleratori e incubatori sparsi nel territorio nazionale che realizzeranno il percorso di accelerazione, tra questi: BioUndustry Park, Campania NewSteel, Consorzio ARCA, Digital Magics, dPixel, Fondazione Filarete, Fondazione Toscana Life Sciences, I3P, Jcube, Luiss EnLabs, PoliHub, PTP – Science Park.

Una delle novità più significative della terza edizione, pensata proprio per dare un’ulteriore opportunità di sviluppo ai progetti, è la Call for Scale, rivolta a startup in fase post-seed (TRL compreso tra 5 e 8). La Call for Scale si configura come programma di open innovation con il duplice obiettivo di sostenere l’innovazione nel campo Scienze della Vita attraverso la selezione di startup che hanno sviluppato prodotti e servizi già maturi per essere portati sul mercato e supportare la crescita delle startup italiane attraverso la collaborazione con aziende pubbliche e private operanti nel settore sanitario e ospedaliero.

Le startup selezionate al termine della Call for Scale, avranno l’opportunità di presentarsi a un comitato tecnico-scientifico composto da Novartis, IBM e Cariplo Factory. Quelle giudicate a più alto potenziale sosterranno degli incontri one-to-one e avranno accesso al Match-Making Program, un percorso che porterà le startup a relazionarsi con i principali attori del mercato per costruire opportunità di business.

Per partecipare alla Call for Ideas e alla Call for Scale di BioUpper è sufficiente accedere al sito www.bioupper.com e candidare un progetto che rientri in uno degli ambiti di applicazione, entro il 5 giugno 2018.

Fondazione Cariplo ospita a Milano, dal 4 al 6 aprile, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, l’incontro internazionale tra i responsabili della gestione patrimoniale delle più importanti fondazioni europee e americane. È il terzo appuntamento internazionale organizzato da EFFIO – European Foundation Financial and Investment Officers Group, costituito in seno all’European Foundation Centre, e FFOG – Foundation Financial Officers Group, organizzazione non profit che raggruppa i responsabili del patrimonio e degli investimenti delle più grandi fondazioni statunitensi.

Il tema principale di questa edizione sarà la mappatura dei tanti fattori di rischio ai quali possono essere esposti i patrimoni delle fondazioni, tra cui le crescenti disuguaglianze sociali, la complessità dei diversi scenari geopolitici e il cambiamento climatico a livello globale.

Nella due giorni di conferenza, i delegati delle Fondazioni metteranno a confronto le rispettive esperienze nella gestione dei patrimoni e in qualità di investitori istituzionali. Ispirati dalle testimonianze di autorevoli esperti del settore e dalla presentazione di case history internazionali, cercheranno inoltre di definire un insieme articolato di possibili strumenti e linee guida utili ad orientarsi nell’attuale contesto di incertezza e rischio. Una sorta di bussola per la “navigazione”.

Tra i relatori al convegno Leonardo Becchetti, Professore di Economia all’Università Tor Vergata di Roma, Chris Barrett, Executive Director dell’European Climate Foundation, Lory Boyce Managing Director di Deloitte, Davide Invernizzi, Responsabile del Settore Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo, David Rossow, Head of International Strategic Investment di Bill and Melinda Gates Foundation, Jamie Shea Deputy Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO.

La conferenza sarà anche un momento di confronto sull’approccio delle Fondazioni al tema dell’Impact investing attraverso i Program-Related Investments.

In tutto il mondo, l’Impact Investing sta rapidamente crescendo. Un’attività di investimento in soggetti che operano con l’obiettivo di generare un impatto sociale o ambientale misurabile e intenzionale. Con queste premesse Fondazione Cariplo ha promosso un importante programma intersettoriale CARIPLO SOCIAL INNOVATION. Un impegno immediato di 18,5 milioni di euro, con un’architettura, una governance e strumenti innovativi per permettere il salto di qualità a quel Terzo Settore evoluto e capace di stare sul mercato, con buone idee, servizi di alta qualità e sostenibilità. Per dare vita al nuovo programma, Fondazione Cariplo ha ristrutturato, riorganizzato e accorpato due storiche fondazioni: Fondazione Opere Sociali e Fondazione Giordano Dell’Amore. Da questa “unione” è scaturito un soggetto rinnovato che ha il compito di collaborare allo sviluppo del programma lanciato da Fondazione Cariplo, sulla base di una visione moderna e proiettata verso il futuro. Un’operazione virtuosa che ha consentito di dotare il programma di un piano strategico e di una disponibilità complessiva importante di quasi 20 milioni di euro: Fondazione Cariplo ha infatti stanziato un budget di €10 milioni a cui si aggiunge la dotazione patrimoniale della nuova “Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore”, attualmente pari a circa € 8,5 milioni.
Fondazione Cariplo si prefigge un’ampia attività di formazione manageriale e rafforzamento organizzativo per chi opera in enti non profit per potenziare le capacità del Terzo Settore nel realizzare progetti e iniziative di innovazione sociale, culturale e ambientale economicamente sostenibili.
I progetti potranno poi essere sostenuti con «capitale paziente» messo a disposizione del settore attraverso quella che viene definita finanza sociale/impact investing.

All’evento Fondazione Cariplo sarà rappresentata da Gianluigi Costanzo, membro del Cda di Fondazione Cariplo con delega alla gestione del patrimonio, che introdurrà la conferenza d’apertura il 5 aprile e da Francesco Lorenzetti, Chief Financial Officer di Fondazione Cariplo.

L’incontro è riservato e chiuso ai delegati.

Il Festival della Filantropia arriva a Brescia: cultura del dono in primo piano, il prossimo 14 aprile.
Sarà la città della Leonessa infatti ad ospitare la prossima tappa del Festival della Filantropia, sulla scia dunque a quanto già realizzato a Milano, Bergamo, Mantova, Bollate, Verbania e Lodi.
Accanto a Fondazione Cariplo questa volta scende in campo la Fondazione della Comunità Bresciana che attraverso il Festival intende dare ancora più voce al mondo della solidarietà e del volontariato in tutte le sue sfaccettature e in tutti i settori in cui si realizza, attraverso una manifestazione che vuole essere ricca, nel programma degli avvenimenti e soprattutto negli obiettivi.
L’evento si terrà a Brescia il pomeriggio di sabato 14 aprile, e si articolerà in vari momenti pensati per coinvolgere un pubblico quanto più variegato possibile: dalle famiglie ai giovani, dalle associazioni alle autorità.
Presenterà l'evento Marco Maccarini insieme a Luisa Pedretti. Oltre al presidente delle Fondazione della Comunità Bresciana, Pierluigi Streparava e al Direttore generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani, interverranno Don Gino Rigoldi, la Prof. ssa Elena Marta (UNI.Catt. MI.), il Prof. Francesco Castelli (UNI Statale BS).

Il programma in sintesi

  • Alle 16 sotto il portico di palazzo Loggia l’apertura degli stand delle associazioni con attività e giochi per i bambini.
  • Alle 17 l’inaugurazione ufficiale nel magnifico salone del Ridotto del Teatro Grande: dapprima un momento musicale offerto dal Conservatorio Luca Marenzio e poi la conversazione con illustri ospiti sul tema del dono.
  • Alle 17.30 nella sala dei Giudici di Palazzo Loggia l’incontro con i testimoni della generosità del territorio, che proporrà i punti di vista di chi dona e chi riceve.
  • Dalle 20.30, nell’auditorium San Barnaba, la festa vera e propria con musica dal vivo, interviste, oltre alla premiazione del concorso fotografico “Don@azione”, organizzato in collaborazione con il Cinefotoclub – Museo Nazionale della Fotografia di Brescia.

L’obiettivo è spiegare e diffondere la cultura del “dono”, dove il dono non è necessariamente una somma di denaro, ma può essere molto più semplicemente anche un sorriso, un abbraccio, la disponibilità di tempo, la voglia di condividere conoscenze. In quest’ottica tutti possono essere “filantropi”, concetto che altrimenti rischia di rimanere astruso. In particolare, si cercherà di spiegare, a tutti, ma in special modo ai giovani, che la vita stessa è un dono, e come tale non va messa in pericolo ma va tutelata, e che il talento è un dono, da coltivare con impegno e sacrificio. Tutti possono essere filantropi!

Si è conclusa la seconda edizione di ReStartAlp, con la premiazione dei migliori aspiranti imprenditori del territorio alpino, promosso e organizzato da Fondazione Cariplo e Fondazione Edoardo Garrone. 

I premi, per un valore complessivo di 60.000 euro, sono stati assegnati da Fondazione Edoardo Garrone ai tre migliori progetti elaborati nel corso del campus residenziale che si è svolto la scorsa estate a Premia (VCO), nel cuore delle Alpi Nord Occidentali.

Ad aggiudicarsi il primo premio di 30.000 euro Eugenio Marsaglia (31 anni, romano) con “Preskige”, la prima piattaforma web di “social skiing” dedicata a chi vuole riscoprire il piacere di sciare insieme a maestri di sci liberi professionisti selezionati e qualificati. Ha vinto il secondo premio, del valore di 20.000 euro, Giorgio Gobetti (27 anni, Sondrio) con “Butéga Valtellina”, circuito che vuole mettere in rete e commercializzare le eccellenze agroalimentari valtellinesi, sostenendo la costruzione di una filiera di qualità riconosciuta. Terzo premio di 10.000 euro a Lorenzo Quaccia (25 anni, torinese), che, con l’azienda ittica “Altura”, intende avviare a Hône (AO) un’attività imprenditoriale per l’affumicatura e la trasformazione della trota valdostana. Ha ottenuto la menzione speciale per usufruire di una consulenza gratuita post campus della durata di 12 mesi Gioele Zaccheo, con l’azienda agricola TempoReale, a Trontano, nel Verbano Cusio Ossola.

ReStartAlp giunge quest’anno alla terza edizione. Il Campus residenziale gratuito si svolgerà ancora una volta a Premia (VCO), dal 18 giugno al 28 settembre 2018, con una pausa intermedia nel mese di agosto.

15 i posti disponibili per giovani under 35 che abbiano un’idea imprenditoriale o una startup nelle filiere tipiche delle Alpi: agricoltura, gestione forestale, allevamento e agroalimentare, artigianato, turismo e cultura.
Per iscriversi c’è tempo fino al 16 aprile.

I partecipanti selezionati avranno così l’opportunità di partecipare ad un percorso formativo ricco ed estremamente concreto, tra didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, esperienze e testimonianze, con un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia alpina.

Per agevolare l’avvio dei tre migliori progetti di impresa sviluppati dai partecipanti, anche per l’edizione 2018, la Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione premi per un totale di 60mila euro e un servizio di consulenza gratuito post Campus.

I premiati dell’edizione  2017

1° CLASSIFICATO – Premio da 30.000 euro

Preskige Eugenio Marsaglia, 31 anni, Roma (sede dell’impresa: Torino)

Preskige.com è la prima piattaforma web di “social skiing” dedicata a chi vuole riscoprire il piacere di sciare insieme a maestri di sci liberi professionisti selezionati e qualificati.

Il progetto di Eugenio Marsaglia si rivolge agli sciatori esperti che vogliono perfezionare lo stile e la tecnica con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e sotto l’occhio attento di professionisti altamente qualificati. Attraverso una piattaforma virtuale di facile utilizzo, l’utente potrà creare la propria lezione di sci su misura, scegliendo luogo, data e il maestro adatto alle proprie esigenze. Innovativo anche l’utilizzo del video della lezione come strumento di feedback e autovalutazione. L’obiettivo è quello di creare un marchio riconosciuto ed affidabile che, attraverso il “social skiing”, dia vita ad un network mondiale di sciatori appassionati, permettendo agli stessi di godere al meglio e in sicurezza del proprio tempo libero sulla neve.

2° CLASSIFICATO – Premio da 20.000 euro

Butéga Valtellina – Giorgio Gobetti, 27 anni, Sondrio (sede dell’impresa: Grosotto, SO)

Butéga Valtellina intende creare un modello di valorizzazione delle eccellenze locali basato sulla promozione delle unicità del territorio e sullo sviluppo di sinergie trasversali finalizzate alla crescita comune. Giorgio Gobetti si propone quindi di creare un canale di comunicazione e commercializzazione dei prodotti tipici valtellinesi, intervenendo nel settore agroalimentare a supporto e tutela dei piccoli produttori che si trovano ad affrontare le sfide poste dal mercato. L’ambizioso programma di Butéga Valtellina coinvolge così l’omonima startup e una rete di imprese che associa aziende agricole e commercianti o ristoratori. L’obiettivo è aggregare e favorire i rapporti tra produttori e professionisti del settore agroalimentare, facilitando così la distribuzione delle eccellenze territoriali e la costituzione di una filiera di qualità riconosciuta.

3° CLASSIFICATO – Premio da 10.000 euro

Altura – Lorenzo Quaccia, 25 anni, piemontese (sede dell’impresa: Hône, AO)

Attraverso Altura, Lorenzo Quaccia ed Edoardo Zanuttini vogliono creare un’attività imprenditoriale di affumicatura e trasformazione di trote valdostane, un prodotto ancora scarsamente valorizzato sul territorio. Il progetto nasce dalla constatazione, basata su indicatori di scala mondiale, che i consumi di pesce da acquacoltura siano destinati ad aumentare. La montagna valdostana, inoltre, è un territorio favorevole a questo tipo di allevamento, in quanto ricca di acqua sorgiva e forte di metodi tradizionali di affumicatura del pesce. La trota sarà il prodotto di punta della startup, che conta di valorizzare in seguito altre varietà di pesce, come la carpa, la tinca e il coregone. Altura, con base a Hône (AO), ha l’obiettivo di trasformare il pesce creando una rete di fornitori certificati, così da garantire un prodotto sano, a filiera corta e legato al territorio montano.

CONSULENZA POST CAMPUS

Tempo Reale – Gioele Zaccheo, 25 anni, piemontese (sede dell’impresa: Trontano, Val Grande)

L’azienda agricola di Gioele Zaccheo nasce nel giugno 2016 in Val d’Ossola e ad oggi conta un ettaro di terreno adibito alla coltivazione di cereali antichi, 10mila bulbi di zafferano, un ettaro di vigneto e sette asini che supportano le attività di recupero dei terreni incolti. L’obiettivo del progetto è quello di favorire forme di agricoltura sostenibile sul territorio. Tempo Reale vuole, inoltre, facilitare il ritorno delle micro-filiere agricole sulle Alpi, creando reti d’impresa locali ed efficienti. Nella vision di Gioele qualità, biodiversità e rete d’impresa si concretizzano in uno spazio per l’interazione sociale attraverso progetti di recupero, lavoro condiviso e volontariato.

Fastweb Digital Academy, la scuola per le professioni digitali, nata dalla volontà di Fondazione Cariplo e Fastweb e attiva all’interno di Cariplo Factory, l’hub per l’innovazione digitale, taglia un primo importante traguardo: 1.600 job opportunities, dopo un anno e mezzo di attività, grazie a specifici percorsi di alta formazione professionale. 
Fastweb Digital Academy rilancia con nuovi corsi che debutteranno a partire dalla fine di marzo e che saranno dedicati ai giovani in cerca di prima occupazione, alle piccole e medie imprese e alle donne.

Con la propria attività Fastweb Digital Academy dimostra così che l’impegno nella formazione sulle competenze digitali può concretamente contribuire ad aiutare le persone a:

  • ricollocarsi nel mondo del lavoro
  • arricchire il proprio curriculum aggiungendo una competenza specifica, 
  • avviare un proprio percorso professionale in ambito digitale 
  • entrare in contatto con le aziende che operano all’interno di un contesto vitale e moderno che mette al centro l’innovazione.

I numeri di FDA

  • 1.600 certificati
  • 86 classi
  • 40 corsi gratuiti e rivolti a giovani 
  • 3.200 ore di formazione

Ora l’Academy rilancia con nuovi corsi completamente gratuiti dedicati ai giovani, e corsi dedicati alle Pmi, a Milano, Palermo e presto anche a Pescara e Bari. Particolarmente ricco il programma dei nuovi corsi in partenza per i giovani che prevede aule di Personal Branding, Introduzione a Java, 3D Modelling for Design, Digital Fashion, Information Security, Game Design per il patrimonio culturale e Digital Marketing and Communication.

Un’attenzione specifica è stata rivolta anche alle PMI e al loro bisogno di colmare il gap di conoscenze digitali per poter continuare a essere competitive sui mercati attraverso il lancio di corsi in Digital Marketing & Communication per le imprese B2B e B2C, Strumenti e logiche del SEM con Google AdWords eE-commerce Management.

All’universo femminile è invece dedicato il corso Millennial Mentoring che partirà il 27 marzo in cui giovani donne, native digitali, verranno formate per insegnare a donne over 40 a utilizzare i social media per comunicare se stesse e a valorizzare la propria presenza online.

Alle attività di Fastweb Digital Academy e al lancio dei nuovi corsi, Fastweb affianca da oggi anche Digital IQ, il test di autovalutazione delle proprie competenze e attitudini digitali, realizzato in collaborazione con l’Università Bicocca.

#GETDIGITAL è infatti la strategia di Fastweb volta a promuovere il digitale a 360° gradi e a cui afferiscono tutte le iniziative promosse dall’azienda che hanno l’obiettivo di diffondere le competenze digitali e l’adozione di comportamenti digitali offrendo alle scuole, alle persone e alle piccole e medie imprese strumenti di assessment delle proprie competenze e moduli di formazione professionale.

Fondata a settembre 2016 Fastweb Digital Academy nasce dalla comune consapevolezza di Fastweb e di Fondazione Cariplo che è necessario movimentare risorse e competenze per la creazione di professionisti del futuro e lavoratori dotati di capacità digitali, indispensabili per la crescita del Paese. Fastweb Digital Academy vuole essere un ponte per le nuove professioni digitali che saranno sempre più richieste in futuro. L'occupazione crescerà infatti nei Paesi che hanno saputo investire sulle competenze digitali e si ridurrà in quelli che non le hanno acquisite in maniera adeguata ad affrontare la trasformazione del tessuto produttivo ed economico.

 

 

Il Museo del Paesaggio di Verbania riapre la stagione primaverile con una incantevole mostra dedicata al paesaggio, Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento dal 25 marzo al 30 settembre 2018. La rassegna, nata dalla collaborazione tra Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del VCO, è la quinta tappa dell’iniziativa Open, tour di eventi espositivi, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità, che sta portando il patrimonio artistico dell’ente milanese, in tutta la Lombardia, nelle province del Verbano-Cusio Ossola e di Novara. L’intento del tour Open è promuovere l’impegno delle Fondazioni di Comunità a favore del proprio territorio; diffondere i temi della filantropia, della cultura del dono e della comunità, divulgare la conoscenza del patrimonio artistico locale (oltre a quello di Fondazione Cariplo). E soprattutto portare l’arte all’attenzione di un vasto pubblico di giovani, proponendo loro di utilizzarlo come risorsa di studio e per sperimentare percorsi di apprendimento in ambito culturale e artistico.

Un viaggio tra capolavori di fine Ottocento alla prima metà del Novecento

La mostra, è stata curata dalla storica dell’arte Elena Pontiggia, con la collaborazione di Lucia Molino, di Fondazione Cariplo – Iniziative Patrimoniali S.p.A., si svolgerà in 3 sezioni: Scapigliature, divisionismo, naturalismo; Artisti del Novecento Italiano; Oltre il Novecento, e svelerà l’incanto di circa cinquanta opere – tra cui dipinti di Daniele Ranzoni, Francesco Gnecchi, Lorenzo Gignous, Emilio Gola, Mosè Bianchi, Carlo Fornara, Ottone Rosai, Filippo De Pisis, Arturo Tosi, Umberto Lilloni – provenienti dalle Raccolte d’arte della Fondazione Cariplo, del Museo del Paesaggio di Verbania e da collezioni private.

Un suggestivo e affascinante viaggio tra capolavori d’arte di fine Ottocento alla prima metà del Novecento, che si snoda lungo scenari di grande poesia, bellezza e colori, per indagare il rapporto senza tempo tra uomo e natura. La panoramica delle opere scelte testimonia le variazioni dell’interpretazione del paesaggio, dalla centralità ancora di origine romantica che il tema occupa nella pittura di fine Ottocento, alla interpretazione volumetrica degli anni Venti, dove il paesaggio è costruito come un’architettura e suggerisce un senso di solidità e di durata, fino al nuovo senso di precarietà espresso a partire dagli anni Trenta.
La mostra muove dai paesaggi di Daniele Ranzoni, maestro della Scapigliatura, di cui sono esposte tre opere tra cui lo Studio di paesaggio fluviale (1872), un acquerello colmo di luce, simile a un’apparizione. Seguono Lorenzo Gignous con la bella Veduta del Lago Maggiore (1885-1890) ;  Mosé Bianchi, con Interno rustico (1889-1895); Federico Ashton con la spettacolare Cascata del Toce in Valle Formazza (1890), Carlo Cressini con il suggestivo Le gelide acque del lago di Märjelen (1908 ca) ; Francesco Gnecchi con Fondo Toce (Lago Maggiore) (1884).

Dalla fine dell’Ottocento al tempo di guerra a tener viva una pittura di paesaggio sono soprattutto i divisionisti. Ecco dunque Vittore Grubicy con l’elegiaco e commosso Cimitero di Ganna, 1894, Cesare Maggi con il lirico trittico Neve, 1908 e Nevicata, 1908 e 1911; Carlo Fornara con lo scenario campestre de I due noci, 1921, a cui si possono accostare Guido Cinotti con Marina (1910-1915), paesaggio di sola luce e colore e Clemente Pugliese Levi  con l’altrettanto spirituale Cave di Alzo, 1920La sezione si conclude con i paesaggi brianzoli di Emilio Gola e le vedute di Pietro Fragiacomo (il cui Armonie verdi dà il titolo alla mostra) , Teodoro Wolf Ferrari, Antonio Pasinetti.

Il paesaggio, poco considerato dai futuristi che amavano la città industriale e la macchina,  torna a riaffermarsi in pittura col Ritorno all’ordine e col Novecento Italiano, cui è dedicata la seconda sezione della mostra. La sezione si vale anche di due prestigiosi nuclei di opere recentemente assicurati, con un deposito, al Museo del Paesaggio: Il lago, 1926,  di Sironi, e un’ importante serie di paesaggi di Tosi. Sono qui esposte cinque opere di Mario Tozzi, emblematiche del passaggio dall’impressionismo ai valori classici: la poetica Casetta a Suna, oggi Verbania, del 1914; Cimitero di Suna e La passeggiata, luminose opere impressioniste del 1915; Neve a Lignorelles, 1921 e Paesaggio di Borgogna, 1922, entrambe ormai novecentiste, dipinte con forme più dense e volumi più definiti. Anche Anselmo Bucci con Il governo dei cavalli, 1916, documenta un momento di transizione.

Col Novecento Italiano infatti alla volatilità dei paesaggi precedenti subentrano opere caratterizzate da forza costruttiva e solidità, come Paesaggio, 1922, di Rosai: Ornavasso, 1923 e Guardando in alto, 1925, di Carpi; Pioppi, 1930, di Michele Cascella; Paesaggio invernale, 1930 e Piazza Santo Stefano a Milano del 1935, stilizzati e stupefatti paesaggi urbani di Penagini. Emblematico di questa sezione è Il lago, 1926, di Sironi, che non ha nulla di grazioso o di pittoresco: è il frammento di un mondo senza tempo, immobile, incastonato in una chiostra anch’essa immobile di montagne. Di Tosi infine vediamo Cipresso a Zoagli, Le tre betulle, Fuori dallo studio, Ulivi a Montisola, Il piantone e Lago di Como, dipinti tra il 1923 e il 1940. Nel Novecento Italiano Tosi rappresenta l’ala più vicina alla tradizione lombarda ottocentesca. La sua pennellata fluida e pastosa si riallaccia a una scuola pittorica che dal Fontanesi e dal Piccio giunge alla Scapigliatura e a Gola. Con il Novecento Tosi condivide però il senso della sintesi e di una salda struttura architettonica, mutuata soprattutto da Cézanne. Con gli anni Trenta le cose cambiano nuovamente, si abbandonano le forme volumetriche e la pittura torna a esprimere un senso di finitezza e precarietà. Lo si vede nel tremante Temporale (1933), di De Pisis; in Paesaggio di Lavagna (1934) di Lilloni, o in opere del secondo dopoguerra di Dudreville (Case a Feriolo, 1945) e Soffici (Veduta serale del poggio,1952).

Un avvincente e irrinunciabile viaggio di scoperta e bellezza. 

Per informazioni: Museo del Paesaggio – Tel +39 0323 557116  segreteria@museodelpaesaggio.it – www.museodelpaesaggio.it

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Al via la nuova call per partecipare a Talenti Inauditi, il progetto sperimentale di Cariplo Factory dedicato alle persone che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro. Un percorso di gruppo e una metodologia innovativa per ripensare la propria identità professionale e guardare al mercato del lavoro in una nuova prospettiva. Scadenza call: 29 marzo dopo di che saranno selezionati i partecipanti al percorso che si svolgerà negli spazi di Cariplo Factory in via Bergognone 34 a Milano.  Un percorso di due mesi da maggio a luglio per immaginare, costruire e mettere alla prova la propria professionalità, pensandola come un progetto in continua evoluzione.

I requisiti per candidarsi al progetto sono:

  • licenza media superiore (titolo di studio minimo)
  • esperienza lavorativa di almeno 6 mesi
  • disoccupazione da almeno 3 mesi e da meno di 3 anni (anche partite iva inattive)
  • non avere attivi altri percorsi di inserimento lavorativo
  • avere la residenza o il domicilio in una delle province della Lombardia

Il progetto Talenti Inauditi è gratuito per i partecipanti, è realizzato in partnership con Piano C e con il supporto del Laboratorio di Statistica Applicata alle Decisioni Economico-Aziendali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Per ulteriori informazioni e per candidarti al progetto: CLICCA QUI o scrivi a talenti@cariplofactory.it

Scopri le #StoriediTalento dei partecipanti al percorso sul BLOG e guarda i video:

La storia di Laura, Vanesa, Andrea 

 

 

Fare la cosa giusta” è anche rivitalizzare le aree interne: con questa convinzione Fondazione Cariplo, coinvolta in prima linea sul tema della rinascita delle aree marginali con il Programma AttivAree, partecipa a Fa' la cosa giusta! la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che quest’anno raggiunge il traguardo della quindicesima edizione. AttivAree è un Programma intersettoriale dedicato alle aree interne, che mira a “riattivarle” e renderle più attrattive attraverso la valorizzazione e la “messa a sistema” delle risorse ambientali, culturali, economiche e sociali dei territori. La promozione e il sostegno a quegli elementi di unicità che contraddistinguono ciascun territorio e la creazione di reti collaborative che consentano di superare le difficoltà e le distanze dai centri urbani maggiori e dai servizi sono ingredienti fondamentali del programma, operativo su due territori, l’Oltrepò Pavese e la parte alta delle bresciane Valle Trompia e Valle SabbiaI progetti Oltrepò(Bio)diverso e Valli Resilienti, scelti tra 11 proposte ad una Call for Ideas, sono una vera scommessa per il futuro questi due territori che, iniziando a guardarsi con occhi diversi, stanno ri-scoprendo il loro patrimonio, materiale e immateriale.

L’appuntamento per conoscere i territori di AttivAree e i progetti messi in campo per la loro rinascita è per le giornate che vanno dal 23 al 25 marzo, nella Piazza dei Territori Resistenti, nell’ambito della Fiera Fa' la Cosa Giusta. Piazza Territori Resistenti è a cura di Fondazione Cariplo impegnata nella tutela del suolo, della mobilità sostenibile, della biodiversità e del lavoro in ambito green.Sarà una piazza in cui il Programma AttivAree incontra le esperienze delle reti dei territori resistenti. 

Gli incontri in fiera

23 Marzo

La giornata sarà interamente dedicata ai luoghi e progetti dell’Oltrepò Pavese, che aprirà gli appuntamenti della tre giorni con un laboratorio per le scuole dedicato alla scoperta degli itinerari delle farfalle, che in quest’area sono di tale varietà in termini di concentrazione di specie da superare per numero l’intera Gran Bretagna. Si continuerà con la valorizzazione della biodiversità nell’Oltrepò Pavese con gli incontri dedicati alla narrazione del territorio a cura degli scrittori Giorgio Boatti e Guido Conti; con la valorizzazione turistica dell’area attraverso l’attività messa in campo dal Touring Club italiano e ospitando, per un confronto sul tema, l’esperienza della Strategia Nazionale Aree Interne. La giornata dell’Oltrepò Pavese si chiuderà con un focus sull’attività dell’Open Innovation Center, il nuovo laboratorio attivo nell’ambito della ricerca a servizio delle aziende agricole della zona e nella valorizzazione della biodiversità in campo vitivinicolo con il progetto ViNO 2.0.

24 Marzo 

La giornata sarà rivolta al territorio e al progetto delle Valli Resilienti, le bresciane Valle Trompia e Valle Sabbia, e si aprirà con un incontro dedicato alla valorizzazione dei prodotti locali nella filiera della ristorazione attraverso un percorso di formazione orchestrato da Marino Marini scrittore e bibliotecario di Alma, la scuola internazionale di cucina che fu guidata da Gualtiero Marchesi. Filiera e circular economy saranno anche i temi di un appuntamento dedicato all’agricoltura locale, con la presentazione di un impianto di compostaggio del letame, esempio di economia circolare applicato ai settori dell’allevamento e del caseario. I lavori della giornata continueranno con il tema dell’innovazione digitale delle Valli, incontro che vedrà anche un contributo, rispetto all’attività di digitalizzazione delle PA, di Laura Aglio (Agenzia per l'Italia Digitale). La giornata di sabato si chiuderà con un incontro dedicato al design thinking, l’innovativo metodo utilizzato, per la riattivazione del borgo rurale di Rebecco.

25 Marzo

La domenica sarà dedicata a incontri finalizzati a presentare le partnership del Programma AttivAree. Si partirà da Airbnb Italia, con il progetto di rilancio del borgo di Lavenone, nelle Valli Resilienti, che è stato inserito tra i tre borghi scelti dal programma Italian Villages; si passerà poi a Giffoni Experience, il festival del cinema per ragazzi più famoso del mondo scelto da AttivAree per intercettare nel processo di rivitalizzazione delle aree gli abitanti più giovani, chiamati a raccontare e valorizzare i luoghi attraverso i loro occhi. Gli appuntamenti con le partnership di AttivAree termineranno con la presentazione della call 2018 di ReStarAlp, il campus per imprenditori dell’arco alpino giunto alla terza edizione e sostenuto da Fondazione Garrone e Fondazione Cariplo.

A conclusione della tre giorni, il palinsesto di AttivAree si arricchisce ospitando una sintesi dei temi emersi e alcune tra le più interessanti esperienze presentate durante il XII convegno sulle Aree Fragili di Rovigo, appuntamento annuale noto in tutto il nostro paese per lo scambio fecondo tra ricerca universitaria e pratiche della società civile.

Piazza dei Territori Resistenti sarà quindi un crocevia di scambi di esperienze e buone pratiche, inserite in un ricco palinsesto di appuntamenti che contribuirà all’evento milanese della Fiera, con incontri e momenti di riflessione volti a mettere in evidenza quanto si sta muovendo sul fronte della valorizzazione e del rilancio delle aree marginali. 
 

Programma in allegato

La dead line per l’invio delle manifestazioni di interesse nell’ambito del progetto Territori Virtuosi, il nuovo strumento di Fondazione Cariplo a sostegno dell’efficienza energetica degli enti pubblici e degli enti privati non profit, è stata prorogata 4 maggio

foto di gruppo
Foto di gruppo con Mons. Delpini 
L’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha fatto visita alla sede di Fondazione Cariplo in via Manin, a Milano. Monsignor Delpini ha incontrato i membri degli organi e i dipendenti della Fondazione. L’incontro è stato introdotto dal Direttore Generale, Sergio Urbani, che ha presentato le attività filantropiche 2018, per le quali la fondazione ha messo a budget 184 milioni di euro. Ha fatto seguito l’intervento del presidente Giuseppe Guzzetti che ha richiamato la stretta sintonia della visione della Fondazione con il discorso alla città “PER UN’ARTE DEL BUON VICINATO” che l’arcivescovo tenne nella Basilica di Sant’Ambrogio il 6 dicembre 2017. In quell’occasione l’Arcivescovo richiamò la necessità di essere comunità per risolvere i problemi che attanagliano le famiglie, indicando la via delle “decime”, un modo concreto per concorrere al “prezzo del buon vicinato”.  Ogni dieci ore di lavoro proviamo ad immaginare un’ora al servizio della comunità; ogni 10 viaggi che facciamo proviamo ad immaginare un’azione verso gli altri. Ogni dieci parole che dici, proviamo a pensare ad una parola amica nei confronti del vicino di casa… 
Iniziative semplici in grado di cambiare profondamente le relazioni. “Questo richiamo fatto da monsignor Delpini – ha detto il Presidente Guzzetti – è ciò che noi abbiamo chiamato Welfare di Comunità​ ed innovazione sociale. Dobbiamo rigenerare le relazioni tra le persone, nelle periferie, nelle comunità. L’housing sociale è una risposta perché non solo realizza abitazioni a canone calmierato, ma promuove un nuovo modo per vivere insieme, aiutandosi in  caso di bisogno. Il Welfare di Comunità è un nuovo modello che sperimentiamo ormai da anni e che funziona. La povertà si può sconfiggere, con metodo, con impegno, con la mobilitazione di tutti, come sta avvenendo con il programma Qu.Bì, la ricetta contro la povertà infantile di Milano. Un progetto nel quale anche la Diocesi è impegnata, attraverso la stretta collaborazione con la Caritas di Milano”. L’incontro si è chiuso con l’intervento di Monsignor Delpini che ha esortato la Fondazione a proseguire nella direzione intrapresa, con la stretta collaborazione. 
Fondazione Cariplo e Diocesi di Milano collaborano da tempo sui temi della povertà, fin dalla nascita del Fondo Famiglia Lavoro, iniziativa per contrastare la perdita di occupazione di chi ha la responsabilità di una famiglia e, da oltre un anno, sul programma Qu.Bì – Quanto Basta, La ricetta contro la povertà infantile, con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Fiera Milano e in collaborazione con il Comune di Milano e Caritas Ambrosiana, Banco Alimentare e Fondazione Pellegrini che operano su questo fronte.
La fotografia elaborata da Fondazione Cariplo, su dati 2016 del Comune di Milano, consegna l’immagine di una città in cui i contributi di sostegno al reddito hanno raggiunto 19.181 nuclei famigliari per un totale di 54.493 individui. Le famiglie con minori raggiunte sono 9.433, per un totale di 19.703 minoriIn Italia sono 1.292.000 i minori che vivono in povertà assoluta e l’impegno di Fondazione Cariplo è quello di contrastare la povertà, partendo da quella che colpisce le famiglie e i più piccoli, a partire dalla città di Milano. Vivere in povertà assoluta significa non accedere a beni fondamentali per crescere: 1 minore su 10 a Milano non può permettersi un’alimentazione corretta, vive in una casa non adeguata, non frequenta un corso durante il suo tempo libero: bambini e ragazzi che faticano a vivere il presente e che, tanto più, vedono compromesso il proprio futuro. “Con un impegno di 25 milioni di euro ed azioni mirate, il progetto Qu.Bì lanciato da Fondazione Cariplo proprio in occasione della visita di Papa Francesco a Milano – dice il Presidente Guzzetti – Si propone di sradicare la povertà dei bambini di Milano, che è anche una povertà alimentare. Un bambino su dieci in città non mangia a sufficienza. Per questo Qu.Bì – Quanto basta”.
E sul tema della povertà minorile va ricordato che – all’interno del programma nazionale Con i Bambini realizzato dalle fondazioni di origine bancaria – sono stati approvati 86 progetti relativi al Bando Adolescenza (11-17 anni) per un ammontare complessivo di 73,4 milioni di euro. Per sostenere le iniziative, sono state coinvolte 2748 organizzazioni, tra enti del Terzo settore, scuole ed enti locali. 

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