Un grande programma intersettoriale da 18 milioni di euro che Fondazione Cariplo ha sviluppato per far fare il salto di qualità al Terzo Settore: è Cariplo Social Innovation. Un'ampia operazione virtuosa che ha consentito di dotare il programma di un piano strategico e di un patrimonio importante, più di 18 milioni di euro: Fondazione Cariplo ha infatti stanziato un budget di €10 milioni a cui si aggiunge la dotazione patrimoniale della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, attualmente pari a circa € 8,5 milioni
Venture Capital, impact investing, alta formazione e finanziamenti innovativi per il non profit si aggiungono alla tradizionale attività filantropica della Fondazione Cariplo. Una leva nuova, unica in Italia che raccoglie un'eredità importante: quella di Giordano Dell'Amore, storico ed illuminato presidente della Cariplo negli anni Sessanta.

La presentazione si svolgerà lunedì 13 novembre presso Sala Montanelli, Via Moscova 31, Milano dalle ore 11 (posti in sala sold out) 

Chi era Giordano dell'Amore

Molti portano ancora oggi nel cuore la figura e l'insegnamento di Giordano Dell'Amore (1902 – 1981); non è stato soltanto un banchiere di successo, ma anche un eminente studioso di economia bancaria e aziendale, un uomo dalla grande visione e sensibilità verso un sistema finanziario a servizio delle comunità e delle persone. Come banchiere, ha portato Cariplo (Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde) ad essere la cassa di risparmio più grande del mondo ed una delle banche italiane più solide e prestigiose, interpretando appieno il ruolo di motore dell'economia e dello sviluppo. Come studioso, ha contribuito in maniera significativa alla comprensione del ruolo del sistema finanziario nello sviluppo e dei nuovi strumenti di gestione nelle aziende di credito ed alla sua scuola è cresciuto un folto gruppo di docenti di università italiane e straniere.

Nel 1967, la decisione del Professor Giordano Dell’Amore, allora presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e rettore dell’Università Bocconi, di creare a Milano il Centro per l’Assistenza Finanziaria ai Paesi Africani (Finafrica) si iscriveva nella tradizione di Cariplo, che ogni anno devolveva una parte importante dei suoi proventi al finanziamento di opere di interesse sociale e culturale e rappresentò, a quel tempo, il coronamento di una lunga serie di iniziative in favore dei paesi in via di sviluppo. Sin dall’inizio la sua azione si ispirò ad alcuni principi fondamentali, primo fra tutti l’importanza centrale della mobilitazione del risparmio domestico, un concetto che solo anni più tardi sarebbe diventato uno dei capisaldi della dottrina dello sviluppo e che è oggi condiviso dall’intera comunità internazionale. Il secondo principio riguardava il ruolo delle zone rurali nel mondo in via di sviluppo ove si andava già delineando il dualismo tra sviluppo urbano e rurale. Anche in questo caso con grande lungimiranza l’accento fu posto sulla prevalenza dell’impatto sociale implicito nello sviluppo rurale rispetto allo sviluppo delle zone urbane e, in secondo luogo, sulla necessità di dar vita ad un substrato di piccole-medie imprese, artigianali e commerciali, come base per la proliferazione diffusa delle attività economiche e imprenditoriali capaci di creare ricchezza.

Nella seconda metà degli anni Sessanta furono avviati corsi di formazione professionali per operatori bancari e finanziari dei paesi africani di recente indipendenza. L’esclusivo interesse per l’Africa si estese con il tempo ad altre aree – il Medio Oriente, l’Asia, l’America Latina e, successivamente l’Europa centro-orientale – e, proprio nella prospettiva di ampliare la propria offerta di servizi, la Fondazione sentì l’esigenza di modificare il proprio nome, Finafrica, troppo connotato geograficamente, assumendo quello del suo fondatore, il professor Giordano Dell’Amore. Quando nel 1991 l’attività bancaria di Cariplo venne trasferita a una società per azioni (Cariplo SpA) le attività di beneficenza della cassa di risparmio – incluso il generoso supporto alla Fondazione “Giordano Dell’Amore” vennero assunte dalla Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde.

Oggi questa importante eredità viene raccolta, in veste moderna, dalla Fondazione SOCIAL VentureGIORDANO Dell'Amore, che mette quella visione, quel know now e quel patrimonio economico a disposizione del territorio e del Terzo Settore Evoluto.

Henri Nyakarundi, ruandese, founder di Ared -African Renewable Energy Distributor – e Elizabeth Kperrun, nigeriana, cofondatrice di Lizzie's Creations, sono i vincitori della prima edizione del premio dedicato agli innovatori locali nei paesi del Sud del mondo premiati a Milano, durante gli Open Days dell'Innovazione. 

Il Premio "ICT for Social Good" – ideato e organizzato da Ong2.0 all'interno del programma Innovazione per lo Sviluppo – dopo una selezione fra 233 progetti arrivati da 57 Paesi del mondo il vincitori è andato, per la capacità di rispondere a bisogni sociali del territorio con l’uso creativo delle ICT a Henri Nyakarundi, vincitore del premio di 12.000 euro “ICT for Social Good”, finanziato da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo, e Elizabeth Kperrun, vincitrice del premio speciale di 10.000 euro, denominato “ICT for Children”, messo a disposizione da Fondazione Mission Bambini per il miglior progetto dedicato all’infanzia

Henri Nyakarundi

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Ruandese, quarant'anni, è il fondatore dell'impresa sociale Ared -African Renewable Energy Distributor – che in Ruanda ha realizzato Shiriki Hub. Un chiosco mobile, polifunzionale, completamente alimentato ad energia solare, nato per rispondere all'esigenza di ricaricare i cellulari in qualunque luogo, e oggi in grado di garantire la connessione ad Internet e l'accesso a contenuti multimediali precaricati gratuiti, oltre a tanti altri servizi, come il pagamento di tasse e imposte governative e l'acquisto di credito telefonico.
Nel futuro di Shiriki Hub c'è anche l'integrazione con la tecnologia IOT, che tramite un sistema di sensori e un software di gestione trasforma il chiosco in una stazione di raccolta e analisi dati, ad esempio sull’inquinamento ambientale. Nel 2015, gli Shiriki Hub sono stati utilizzati anche dalla Croce Rossa in Ruanda, all'interno dei campi profughi.

 

Elizabeth Kperrun

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Nigeriana, trentun'anni, è la cofondatrice di Lizzie's Creations, una startup che mira a preservare e a fare rivivere la cultura tradizionale africana grazie all'uso delle tecnologie digitali. Nel 2013, ha creato la sua prima app dedicata all'infanzia, AfroTalez, una raccolta di favole africane dedicata ai bambini dai 2 ai 10 anni. Nel 2016, ha realizzato Teseem-First Words, un'app che insegna ai bambini le prime parole in inglese e in alcune delle principali lingue africane, tra cui Hausa, Swahili, Igbo e Yoruba. Nello sviluppare questa app, Elizabeth è stata ispirata da alcuni studi dell' UNESCO che mostrano come il modo migliore per educare i bambini sia attraverso la lingua natale ma produrre materiale didattico nelle diverse lingue locali è spesso troppo costoso. Così, Elizabeth e il suo team hanno cercato una soluzione digitale per abbattere i costi, sviluppando Teseem – First Words. E il viaggio nella cultura africana che Elizabeth propone ai bambini, prosegue anche grazie all'ultimissima app, Shakara, dedicata alla moda afro.

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Il welfare, da costo a risorsa per lo sviluppo, sarà al centro del convegno organizzato da Confartigianato Imprese, che si terrà il 9 e il 10 novembre presso il centro congressi di Fondazione Cariplo, in via Romagnosi 8. Una importante occasione di confronto sul tema, cui prenderanno parte numerosi attori dal mondo istituzionale: in primis Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo, che esprimerà il punto di vista della Fondazione sui nuovi scenari di welfare proposti.

Confartigianato, che fa del welfare un’importante direttrice strategica, ne promuove ora una nuova visione per dare risposte adeguate ai nascenti bisogni degli imprenditori, delle famiglie e delle comunità territoriali, favorendo opportunità di crescita per il Paese. I due giorni di lavoro saranno, infatti, un’occasione di confronto sul tema: verranno presentate le nuove proposte di Confartigianato e le iniziative realizzate dalla Confederazione nel suo percorso di welfare decennale. 

Giovedì 9 novembre – dalle 14,30 alle 18,30

Si analizzerà lo scenario del welfare in Italia, approfondendo il punto di vista delle Istituzioni e presentando la nuova proposta di Confartigianato. I lavori saranno aperti da Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Lombardia, e da Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato Imprese. Lo scenario sarà analizzato da Maurizio Ferrera, Docente di Scienza Politica all’Università Statale di Milano, e da Andrea Rapaccini, Partner di MBS Consulting. Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato Imprese, illustrerà la proposta di Confartigianato per il nuovo welfare.

Seguirà un confronto al quale parteciperanno:
• Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
• Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia
• Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte
• Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Milano;
• Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo e Acri.

Venerdì 10 novembre – dalle 9,30 alle 12,30 

La mattinata, dedicata alla presentazione delle iniziative di welfare realizzate da Confartigianato, sarà introdotta da Giampaolo Palazzi, Presidente dell’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) e Mario Vadrucci, Direttore generale dell’INAPA (Istituto Nazionale di Assistenza e Patronato dell’Artigianato).

Chiuderà la giornata Angelo Carrara, Delegato nazionale al welfare di Confartigianato.

 

Per iscirversi: nuovowelfare@confartigianato.it 

Scopri il programma in allegato!

 

Venerdì 1 dicembre 2017 si terrà a Milano la seconda edizione di NEETING Convegno Internazionale sui Neet promosso da Fondazione Cariplo, Istituto Toniolo di Studi Superiori e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ad un anno di distanza dal primo appuntamento di NEETING, in cui sono state approfondite le dimensioni e caratteristiche del fenomeno e le esperienze di progettazioni messe in campo a livello nazionale per affrontare il problema, è importante mantenere vivo il dibattito sul fenomeno dei neet, i giovani che non studiano né lavorano. Il fenomeno presenta in Europa e in Italia dimensioni preoccupanti con conseguenze di ordine sociale, economico e psicologico, che se non adeguatamente e tempestivamente affrontate rappresentano, oltre che un costo, una mancata opportunità, per i paesi e in particolare per l'Italia, di mettere la sua componente più preziosa e dinamica nella condizione di contribuire pienamente alla produzione di crescita presente e futura.  Obiettivo di NEETING.2 è di mettere in relazione il fenomeno in Italia con il panorama internazionale e di identificare modalità innovative di comunicazione e intercettazione dei neet tramite nuove tecnologie e linguaggi innovativi a loro vicini.

Fondazione Cariplo è impegnata in prima linea nel contrastare la condizione di neet e presenterà i risultati ad oggi e le nuove azioni messe in campo da Progetto NEETwork intervento promosso con lo scopo di offrire un’opportunità di attivazione a neet che presentano particolari fragilità attraverso un’esperienza di tirocinio remunerato di 4-6 mesi presso le organizzazioni non profit lombarde.

Il Convegno si svolgerà presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, in via Romagnosi 8, Milano alle ore 14.30.

Per iscriverti gratuitamente al convegno clicca qui.

Guarda l'intervista a Beatrice Fassati che spiega il progetto NEETwork di Fondazione Cariplo:

Guarda il video NEETgeneration:

LEGGI l'e-book con gli esiti di NEETING, primo convegno nazionale sui NEET “Una generazione in Panchina. Da NEET a risorsa del paese

Tre scienziate alla frontiera dei nanomateriali tra biologia e ingegneria: si chiama Material Connections l'incontro con Maria Rosa Antognazza, Angiolina Comotti, Carmen Giordano organizzato all'interno del Festival della Scienza di Genova il 28 ottobre alle 15:00 presso il Palazzo Rosso, Auditorium (vico Boccanegra).
Le ricercatrici racconteranno storie di nuovi materiali, talmente innovativi da sembrare usciti da un film di fantascienza, storie che si intrecciano per trovare nella connessione il loro tratto comune, e nell'utilità per la vita umana l'obiettivo all'orizzonte. Tre scienziate, ognuna impegnata nella propria sfida scientifica nell'ambito dei materiali avanzati, dalla fisiologia vegetale alla chimica alla meccanobiologia. Come influisce il microbiota intestinale sulle funzioni del cervello? Grazie alle nanotecnologie, è in corso la realizzazione di un chip capace di rivelarne le complesse interazioni. La ricerca, sviluppata grazie a un progetto ERC, è guidata da Carmen Giordano del Politecnico di Milano. Anche gli occhi e i problemi della vista traggono vantaggio dalle nanotecnologie: Maria Rosa Antognazza dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova sviluppa una retina artificiale ponendo rimedio a patologie come la retinite pigmentosa o la degenerazione della macula. Dalla chimica, invece, arrivano nuove strutture cristalline che formano delle gabbie molecolari capaci di catturare l’anidride carbonica dell’atmosfera. Realizzate da Angiolina Comotti dell’Università di Milano-Bicocca, sono nano-spugne preziose per combattere il riscaldamento globale. Le sfide scientifiche delle tre ricercatrici alla frontiera dei nanomateriali sono sostenute anche dalla Fondazione Cariplo e mostrano come le nostre scienziate siano protagoniste indiscusse nel panorama della ricerca internazionale. 

Per informazioni sul Festival della Scienza clicca QUI.

Guarda l'intervista ad Angiolina Comotti 

 

 

Milano si prepara alla prossima edizione di BOOKCITY MILANO. Dal 16 al 19 novembre torna la manifestazione dededicata al libro e alla lettura che si svolge in più di 200 spazi della città metropolitana e che fin dalla prima edizione registra una straordinaria partecipazione di pubblico. Fondazione Cariplo, che sostiene già da qualche anno l'iniziativa, sarà anche presente alla Casa della Carità ad Adriano e all’Anguriera di Chiaravalle con incontri e dibattiti sul tema delle periferie e raccontando il programma triennale di rigenerazione urbana Lacittàintorno, recentemente avviato.
Il Presidente Giuseppe Guzzetti e il Sindaco Giuseppe Sala incontreranno il pubblico di Bookcity il 17 novembre in un meeting da titolo Dal mecenatismo alla filantropia di comunità che si svolgerà a Palazzo Marino alle ore 17. Oltre al Sindaco e al Presidente parteciperanno Maurizio Ferrera, Luciano Gualzetti, Marco Giachetti, Carlotta Moratti, Giacomo Poretti, modera Nicola Saldutti.

BOOKCITY MILANO 2017 animerà la città di Milano coinvolgendo musei, teatri, scuole, università, biblioteche, palazzi storici, librerie, associazioni, negozi e spazi pubblici e privati e mettendo in scena numerosi incontri, letture ad alta voce e mostre che consentiranno di esplorare nuovi modi di leggere. Il tutto all'insegna della passione per il libro e per la lettura. Quattro giornate, la prima dedicata alle scuole e alle università. Il centro resta il Castello Sforzesco, al quale si affiancheranno decine di poli tematici nei quali ogni lettore potrà ritrovare le sue passioni e soddisfare le proprie curiosità ma anche scoprire nuovi autori e nuovi interessi.

Bookcity Milano Fondazione Cariplo
 

Inaugurazione

Venerdì 17 novembre, alle ore 20.30, al Teatro Dal Verme inaugura BOOKCITY MILANO 2017 con Marc Augé intervistato da Daria Bignardi, “Sulla felicità. Nonostante tutto”, alla ricerca di quei momenti di felicità che rappresentano una forma di resistenza all’inquietudine e all’incertezza che pervade il nostro mondo. Marc Augé riceverà il Sigillo della città dalle mani del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Sarà presente il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. La serata sarà arricchita da interludi a cura di Mario Mariotti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Serata conclusiva

La manifestazione si chiuderà domenica 19 novembre, alle ore 21, al Teatro Franco Parenti con un omaggio a Umberto Eco che nel 2012 inaugurò la prima edizione di BookCity. A poco più di un anno dalla sua scomparsa Milano rende omaggio a uno dei più stimati protagonisti della cultura contemporanea. Protagoniste della serata saranno le sue parole, a partire dai saggi raccolti in Sulle spalle dei giganti: un fuoco d’artificio del suo pensiero, del suo irresistibile raccontare la storia delle idee, la grande narrativa e il cinema, della disincantata, ironica visione del tempo in cui viviamo.

Scopri il Programma!

#BCM17 Facebook: BookCity Milano | Twitter: @BOOKCITYMILANO | Instagram: @bookcitymilano

Sindaci e rappresentanti di città di tutto il mondo riuniti a Valencia per il terzo incontro annuale e summit dei sindaci del Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP). L’incontro è occasione per scambiare idee e condividere i progressi nel raggiungimento degli obiettivi del Patto. Uno dei principali meccanismi per promuovere la cooperazione tra città è il Milan Pact Awards: il premio alle buone pratiche delle città firmatarie lanciato nel 2016 dal comune di Milano e Fondazione Cariplo per premiare le città più innovative, per favorire la diffusione delle migliori pratiche nel campo della sostenibilità dei sistemi alimentari urbani. 

food policy gruppo Valencia

I vincitori della seconda edizione 

Il Milan Pact Awards prevede due premi monetari da 15 mila euro attribuiti alle migliori pratiche tenendo in considerazione anche le difficoltà (amministrative, economiche, ambientali) affrontate per sviluppare il progetto, e sei menzioni speciali: una per ciascuna categoria del quadro d’azione del Patto. Le somme vengono utilizzate dai vincitori per avviare una collaborazione con altre città del patto.

Alla seconda edizione del premio hanno partecipato 39 città che hanno sottoposto 53 buone pratiche esaminate da una giuria internazionale composta da membri di agenzie ONU, ricercatori, società civile, settore privato e Fondazione Cariplo. I criteri adottati nella valutazione includono la replicabilità della pratica proposta e la relativa adattabilità a diversi livelli territoriali, l’impatto atteso sul contesto urbano con particolare riferimento alle azioni a vantaggio delle fasce vulnerabili della popolazione e alla salvaguardia dell’ambiente, il livello di partecipazione attiva degli attori pubblici, privati e della società civile.

Toronto

Vincitore con il punteggio più alto

Community Food Workd for Newcomers: il cibo come strumento di integrazione sociale

Community Food Works (CFW) è un’iniziativa attuata nell’ambito della strategia alimentare di Toronto (Toronto Public Health)  che punta alla formazione nel campo della preparazioni alimentari: dalla conoscenza di base degli alimenti alle norme sanitarie. Il programma  si rivolge a persone residenti in aree a basso reddito;  le  lezioni coniugano educazione alimentare, conoscenze necessarie a ottenere le certificazioni per avviare un’attività commerciale (bar, ristoranti, negozi di gastronomia) e fondamenti di management e contabilità. I corsi sono completamente gratuiti e sono sviluppati da un consorzio formato da vari dipartimenti cittadini, inclusi quelli che si occupano di servizi sociali e lavoro, da associazioni e enti attivi nella comunità. Community Food Works non è solo un veicolo per generare occupazione e nuova imprenditoria ma anche un modo per migliorare la qualità della nutrizione, la salute e l’inclusione sociale.

Antanarivo

Vincitore in contest economico svantaggiato

Programma di agricoltura urbana

Il Madagascar è tra I 5 paesi più affetti da malnutrizione cronica (UNICEF, 2016). In particolare nella capitale Antanarivo si assiste a una crescita del tasso di malnutrizione dovuto a un aumento della popolazione in povertà. Questo ha spinto il comune di Antanarivo a lanciare, nel 2009, il programma di agricoltura urbana in collaborazione con l’Institut des Métiers de la Ville (IMV, l’agenzia di cooperazione decentralizzata della regione Ile-de-France). Gli obiettivi iniziali erano 1) la realizzazione di micro orti nei quartieri dove l’accesso al cibo e il livello di nutrizione erano più precari; 2) La creazione di attività economiche e occupazione attraverso l’apertura di canali di vendita dei prodotti coltivati localmente. Il progetto è partito ufficialmente nel 2011 ed entro la fine dell’anno aveva già raggiunto 100 famiglie. Attraverso una partnership con il Comitato nazionale sulla nutrizione sono stati introdotte varietà di ortaggi potenziate e sono stati avviati corsi di formazione per insegnare ai beneficiari a coltivare con efficacia in piccoli spazi. L’IMV e il comune di Antanarivo hanno deciso di estendere il programma creando una piattaforma che raccoglie tutte le organizzazioni dedite all’agricoltura urbana in città, ampliando la divulgazione delle tecniche di coltivazione in ambiente urbano.  A oggi il programma è implementato in 24 distretti cittadini, conta 21 centri di formazione (tra cui scuole e centri sociali) e ha oltre 15.000 beneficiari.

Ede (Paesi Bassi)

Menzione speciale categoria governance

L’impegno politico per la strategia alimentare: un caso di successo

La città di Ede ha immaginato un nuovo ruolo per i governi locali all’interno dei sistemi alimentari, considerando il cibo un argomento specifico e centrale all’interno delle politiche cittadine.  Dal 2015 Ede ha una strategia alimentare che affronta le questioni del cibo in modo sistemico. Il comune ha anche adottato un programma per attuare la strategia, allocato fondi e creato un team di dedicato di 5 persone. Ha anche nominato il primo “assessore al cibo” dei Paesi Bassi, con specifiche deleghe in materia. La strategia alimentare di Ede è stata sviluppata attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto, cittadini, ONG, esperti di educazione alimentare, università, start up, ospedali e agricoltori. Dopo le prime fasi dell’implementazione, la città sta conducendo una valutazione della strategia per verificarne l’efficacia e apportare eventuali cambiamenti.

Copenhagen

Menzione speciale categoria alimentazione e diete sostenibili

Conversione delle mense scolastiche e pubbliche agli alimenti biologici

Il comune di Copenhagen ha deciso nel 2002 che l’intero sistema delle mense pubbliche cittadine avrebbe dovuto utilizzare il 90 per cento di alimenti biologici. Nel 2016 è stata raggiunta la percentuale dell’88 per cento. La strategia del “90 per cento biologico” ha comportato uno sforzo parallelo: da una parte la formazione del personale delle cucine, dall’altro il cambiamento del sistema degli appalti. La trasformazione dei pasti preparati da 900 cucine è stata resa possibile grazie all’impegno di vari dipartimenti comunali e consulenti esterni. Il perno della strategia è la formazione del personale all’uso di tecniche per ottimizzare la preparazione dei piatti con l’uso di ingredienti freschi, invece che ricorrendo a semilavorati. La conversione al biologico dei menù è avvenuta senza aggravi di costo. Il compito per tutti i centri cottura era di adottare i cambiamenti restando entro i limiti del budget. Una delle dirette conseguenze di questa scelta è stata la crescente specializzazione dei fornitori. che si concentrano su una specifica tipologia di cliente: mense scolastiche, ospedaliere ecc., e una diversificazione nell’offerta di prodotti.

Austin

Menzione speciale categoria: giustizia sociale ed economica

L’iniziativa accesso al cibo sano

Il consiglio comunale di Austin ha approvato una risoluzione con la quale chiedeva all’amministrazione comunale di sviluppare raccomandazioni per migliorare l’accesso al cibo fresco, sano e conveniente. In risposta l’Ufficio per la Sostenibilità del comune Austin ha avviato una consultazione che ha coinvolgo vari settori dell’amministrazione e oltre 33 stakeholder. Il risultato è stata l’adozione della Strategia per il Cibo Sano: un insieme di sei programmi per accresce l’accesso al cibo sano nelle aree che hanno i più alti tassi di insicurezza alimentare. Fra le attività sovvenzionate dall’iniziativa il programma Fresh for Less, che garantisce punti di reperimento di frutta e verdura freschi, e beni di prima necessità attraverso mercati mobili, bancarella con prodotti freschi e negozi di prossimità. Le attività sono gestite dalle comunità locali e da organizzazioni no-profit. Quasi tutti i punti vendita accettano i buoni spesa per le famiglie in difficoltà economiche (SNAP) e riconoscono ai beneficiari incentivi per l’acquisto di cibo fresco. Il comune ha avviato un’analisi del contesto alimentare su vasta scala, raccogliendo dati su circa 900 punti vendita per verificare l’offerta di cibo fresco e nutriente. Le informazioni raccolte saranno illustrate su una mappa della città che conterrà anche indicazioni sul reddito e la distanza dei residenti di ciascun quartiere dai negozi che offrono cibo sano, oltre al tasso di proprietari di un’auto. Questi dati permetteranno all’amministrazione di programmare più efficacemente le iniziative volte ad accrescere l’accesso al cibo.

Dakar

Menzione speciale categoria: produzione alimentare 

Micro Orti

La città di Dakar sta andando in contro a un aumento demografico senza precedenti, che ha come conseguenza un tasso crescente di insicurezza alimentare. La carenza di terre coltivabili ostacola lo sviluppo di progetti tradizionali di agricoltura urbana. La soluzione sono i micro-orti. Le verdure vengono coltivate su tavoli e dentro contenitori di materiali riciclati, il tutto su un substrato di gusci di arachidi e paglia di riso. Questo metodo rende i micro-orti accessibili e disponibili a tutti, in quanto richiedono uno sforzo fisico minimo. Inoltre, richiedono un minore utilizzo d’acqua rispetto all’agricoltura tradizionale e l’acqua in eccesso viene riciclata, rappresentando un perfetto esempio di economia circolare. Il progetto si rivolge alle fasce di popolazione a basso reddito e in particolare a donne senza lavoro, anziani, disabili, persone in difficoltà. Oltre mille persone, delle quali l’80 per cento donne hanno beneficiato a oggi della tecnologia dei micro orti. Il progetto è facilmente replicabile ed è già in fase di realizzazione in tutta l’Africa occidentale.

Lubiana

Menzione speciale categoria: approvvigionamento e distribuzione alimentare

Promozione della filiera corta

Il comune di Lubiana ha lanciato la Strategia per lo Sviluppo Rurale 2014-2020, proponendosi un obiettivo ambizioso: l’autosufficienza alimentare. Nei dintorni Lubiana ci sono più di 800 aziende agricole che il comune sta aiutando a connettere con i consumatori in città. Per accorciare la filiera alimentare e accrescere l’accesso dei cittadini a cibi di produzione locale, l’amministrazione ha elaborato una strategia che cerca di raggiungere diversi target. Si basa su: promozione dei mercati contadini e di eventi come i “festival della campagna”; incentivi agli agricoltori per la diffusione della vendita diretta nelle aziende agricole; stimoli alla creazione di catene di approvvigionamento più sostenibile per hotel e ristoranti; sensibilizzazione attraverso campagne nelle scuole elementari; diffusione del “Cestino di Lubiana”: una sorta di marchio di produzioni biologiche che al momento raggruppa 70 fornitori.

Bruges (Belgio)

Menzione speciale categoria: sprechi alimentari

Un approccio innovativo per ridurre lo spreco alimentare nelle strutture sanitarie

Il comune di Bruges ha sviluppato, attraverso un processo dal basso, un insieme di linee guida per la creazione di una food policy sostenibile. Limitare lo spreco alimentare nelle organizzazioni pubbliche è emersa durante le consultazioni pubbliche come una delle priorità più importanti. Agire contro lo spreco negli ospedali e nelle strutture sanitarie, tuttavia, presenta sfide peculiari  Bruges ha elaborato un processo partecipativo con l’obiettivo di stimare e analizzare lo spreco alimentare e il relativo impatto economico in quattro strutture sanitarie della città; aiutare tali strutture a ridurre lo spreco, formando lo staff con un approccio innovativo, sviluppare e diffondere metodi efficaci per la riduzione dello spreco nelle strutture sanitarie; aumentare la consapevolezza tra le istituzioni sanitarie riguardo allo spreco alimentare, il suo impatto e le possibili soluzioni. Il personale delle case di cura viene addestrato per condurre una misurazione delle quantità di cibo sprecate. Nel corso di un workshop che dura una giornata, insieme a un gruppo di esperti vengono elaborate soluzione creative, successivamente testate negli ospedali. Al termine della prova si misurano nuovamente le quantità sprecate e si raccolgono le impressioni di pazienti e colleghi. Si comparano, infine, i risultati in termine di riduzione dello spreco valutando un’applicazione più estesa delle soluzioni elaborate di concerto con gli esperti.

E' sempre di attualità il dibattito sulla qualità dell'acqua pubblica. In particolare quello relativo alla presenza di Pfoa e Pfos nelle acque di alcune province italiane. Questi composti rappresentano una categoria di inquinanti ubiquitari, i cui effetti sulla salute umana ancora non sono completamente chiariti.

Nel primo decennio del 2000, quando negli Stati Uniti, venivano messi al bando tutti i prodotti la cui composizione portava alla formazione ed alla contaminazione dell’acqua di composti perfluorurati, MM Spa è stata tra i primi Enti Gestori di acquedotti pubblici in Italia ad approfondire questi argomenti: già nel 2009 il Servizio Idrico ha iniziato il suo percorso di ricerca dei composti perfluoroalchilici con i ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo.

“MM nel corso di questi anni ha investito nella ricerca di sistemi di monitoraggio in grado di verificare in modo tempestivo possibili variazioni impreviste del chimismo dell’acqua” ha dichiarato Davide Corritore Presidente di MM SpA”. La sicurezza dei cittadini è prioritaria nella gestione di un servizio pubblico. Con questa indagine guardiamo al futuro, anticipando anche quelle che potranno essere prossime linee guida”.

Grazie al supporto della Fondazione Cariploha spiegato Silvio Garattini, Direttore dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri -, il nostro Istituto, in collaborazione con MM, ha effettuato diverse campagne di misura sulle acque potabilizzate raccolte da 21 pozzi milanesi. Le misurazioni hanno riguardato tutti i nuovi contaminanti come i farmaci, sostanze ormonali naturali e sintetiche, sostanze stupefacenti, disinfettanti, sostanze utilizzate per la cura del corpo (che includono deodoranti, detergenti, filtri solari), alchilfenoli, le sostanze di largo uso come caffeina e nicotina ed i loro metaboliti oltre ai composti perfluorurati (PFOS e PFOA). Dai risultati della ricerca iniziale e dal successivo monitoraggio è stata confermata la sicurezza della rete idrica cittadina sia considerando le singole sostanze che l’intera miscela. Le sostanze perfluorurate, nello specifico, quando rilevabili, sono presenti con concentrazioni inferiori di circa mille volte ai limiti imposti dal Ministero della Salute alla Regione Veneto”.

“L’iniziativa coniuga diverse priorità di intervento della Fondazione Cariplo, dalla conservazione delle risorse naturali alla salvaguardia della salute umana e rappresenta un chiaro esempio di come la comunità scientifica possa contribuire a rispondere a interrogativi rilevanti per la società e l’ambiente in cui viviamo. Data l’assenza di una rilevazione sistematica dei cosiddetti inquinanti emergenti di origine antropica nelle acque superficiali e sotterranee e le lacune normative in merito, la Fondazione ha particolarmente apprezzato la proposta dei ricercatori dell’Istituto Mario Negri, direttamente supportati, e la successiva collaborazione con MM. La corretta e informata comunicazione dei risultati prodotti rappresenta una componente altrettanto significativa per la Fondazione, nell’ottica di una ricerca sempre più responsabile e al servizio dei bisogni della società.”

Il percorso di questa collaborazione e le sue conclusioni

  • Dal  2010 al 2012 MM Spa diventa partner dell’Istituto Mario Negri, per un progetto di ricerca innovativo: la mappatura dell’inquinamento nella falda idrica milanese superficiale e profonda da inquinanti “emergenti” di origine antropica non normati e neppure ricercati.
  • Nel  2013-2015 il progetto ha ottenuto un’estensione per la caratterizzazione degli stessi inquinanti nelle acque potabilizzate di MM, immesse in rete.
  • Nel corso del 2013, i ricercatori dell’ IRSA-CNR (Water Research Institute – National Research Council of Italy Istituto di Ricerca Sulle Acque – Consiglio Nazionale delle Ricerche) in collaborazione con i tecnici del laboratorio di MM Spa hanno condotto degli studi di ricerca e monitoraggio dell’acquifero utilizzato per l’approvvigionamento idrico della città di Milano.
  • Nel 2015 il laboratorio MM Spa è stato implementato con nuova strumentazione all’avanguardia, di ultima generazione, estremamente versatile e performante, che ha permesso ai chimici del laboratorio la messa a punto del metodo per la quantificazione dei PFOS, dei  PFOA e di altri composti perfluorurati, mediante la tecnica analitica cromatografia liquida con rivelatore di massa a triplo quadrupolo (LC-MS/MS).
  • Nel 2016 MM Spa ha condotto una campagna di analisi per la ricerca e quantificazione di questi composti emergenti arricchendo così la propria “banca dati”.

I composti perfluorurati sono stati ricercati sia nelle acque destinate al consumo umano distribuite che nelle acque grezze (acque sotterranee emunte dai pozzi di approvvigionamento). Tali controlli servono a monitorate la falda così da trovarsi pronti il giorno in cui venissero normati all’interno Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n.31 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano"

Poiché attualmente non è stato fissato nessun limite Nazionale ( su questo pare sia in arrivo una direttiva Europea), si è tenuto conto dei Limiti imposti dal Ministero della Salute alla Regione Veneto, applicabili in Italia per tipologia di composto

COMPOSTO

LIMITE

UNITA’ DI MISURA

PFOS

0,03

µg/L

PFOA

0,5

µg/L

sommatoria PFPeA, PFBS, PFHxA, PFHpA, PFNA, PFDA, PFUnA, PFDoA

0,5

µg/L

Dai numerosi dati raccolti dal 2010 dagli Enti di ricerca super partes e dalle recenti analisi eseguite dal laboratorio di MM Spa, non si evincono dei superamenti dei limiti dei composti perfluorurati indicati nella tabella sia per le acque grezze sia per le acque destinate al consumo umano (potabili). Quindi nessuna contaminazione in atto nella città di Milano.

photo credit: massimo capsoni 

Dal 19 al 21 ottobre, sindaci e rappresentanti di città di tutto il mondo si ritroveranno a Valencia per il terzo incontro annuale e summit dei sindaci del Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP). Il Patto è il primo protocollo internazionale sulle politiche alimentari urbane, è stato firmato a Milano nel 2015 e conta oggi 159 città aderenti. L’incontro tra le città è occasione per scambiare idee e condividere i progressi nel raggiungimento degli obiettivi del Patto. Uno dei principali meccanismi per promuovere la cooperazione tra città è il Milan Pact Awards: un premio alle buone pratiche delle città firmatarie lanciato nel 2016 dal Comune di Milano e Fondazione Cariplo per premiare le città più innovative, per favorire la diffusione delle migliori pratiche nel campo della sostenibilità dei sistemi alimentari urbani

Milan Pact Awards

Il Milan Pact Awards prevede due premi monetari da 15 mila euro attribuiti alle migliori pratiche tenendo in considerazione anche le difficoltà (amministrative, economiche, ambientali) affrontate per sviluppare il progetto, e sei menzioni speciali: una per ciascuna  categoria del quadro d’azione del Patto. Le somme vengono utilizzate dai vincitori per avviare una collaborazione con altre città del patto. 

La seconda edizione

Alla seconda edizione del premio hanno partecipato 39 città che hanno sottoposto 53 buone pratiche esaminate da una giuria internazionale composta da membri di agenzie ONU, ricercatori, società civile, settore privato e Fondazione Cariplo. I criteri adottati nella valutazione includono la replicabilità della pratica proposta e la relativa adattabilità a diversi livelli territoriali, l’impatto atteso sul contesto urbano con particolare riferimento alle azioni a vantaggio delle fasce vulnerabili della popolazione e alla salvaguardia dell’ambiente, il livello di partecipazione attiva degli attori pubblici, privati e della società civile. Nel 2016 i premi monetari sono stati assegnati a Baltimore, per la Baltimore food policy initiative e Città del Messico per il “Community Dining Rooms Program” il programma di mense comunitarie per combattere l’insicurezza alimentare. Con le somme ottenute Baltimore ha promosso l’importanza delle strategie alimentari e l’attività del Patto tra le città degli Stati Uniti, mentre Città del Messico sta invece lavorando con Tegucigalpa (Honduras) per rafforzare la sicurezza alimentare nelle mense scolastiche e nei centri per l’infanzia

Per info: www.milanurbanfoodpolicypact.org 

Povertà educative, povertà alimentari, povertà energetica: sono tre declinazioni della povertà che Fondazione Cariplo si impegna a combattere insieme alle istituzioni, agli enti non profit e alle aziende, secondo un modello che poggia sui tre pilastri: pubblico, privato e privato sociale.

Il bando “Doniamo Energia”, promosso in collaborazione da Banco dell’Energia e Fondazione Cariplo, rappresenta una delle iniziative di contrasto alla povertà. 15 progetti verranno finanziati per supportare situazioni di vulnerabilità economica e sociale su tutto il territorio lombardo. Il Banco dell’energia Onlus è un ente senza scopo di lucro, promosso da A2A e dalle Fondazioni Aem e ASM, nato nel 2016 con l’obiettivo di raccogliere fondi per supportare persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli a rischio povertà.  

L’incontro tra Banco dell’energia e Fondazione Cariplo ha permesso di unire risorse e competenze per sostenere le persone in fragilità economiche con percorsi di sostegno e “ripartenza” a 360°, in prima battuta attraverso la distribuzione di beni di prima necessità o il pagamento di spese urgenti come ad esempio le bollette di qualunque operatore energetico, per poi pensare a percorsi di presa in carico e riattivazione, che prevedano forme di reinserimento lavorativo e sociale e di ripensarsi risorse per la comunità, in un’ottica di welfare generativo

Sono 68 gli enti non profit che hanno presentato in partenariato i progetti che hanno ottenuto il contributo sul bando “Doniamo energia” e che sosteranno 6.000 persone in difficoltà. 

Il bando è stato articolato in due fasi: la prima fase, conclusasi il 15 marzo 2017, prevedeva la presentazione da parte degli Enti interessati di Idee progettuali sintetiche: sono pervenute 62 idee, di cui 36 sono state ammesse alla Fase 2 che si è conclusa il 10 luglio 2017. Sono quindi stati selezionati 15 progetti, che riguardano tutta Lombardia e nello specifico: 

  • 4 Milano città (di cui 3 su zone specifiche della città, tra cui Quarto Oggiaro e Giambellino)  
  • 4 provincia di Milano (Comune di Baranzate, Cassano d’Adda, Cernusco sul Naviglio e Sesto San Giovanni) 
  • 1 Pavia, 1 Crema, 1 Cremona, 1 Varese, 2 su Brescia e provincia e 1 su tutta la Regione Lombardia.  

Sui siti fondazionecariplo.it e bancodellenergia.it è disponibile l’elenco completo dei progetti aggiudicatari e delle organizzazioni capofila che li hanno presentati. 

I progetti selezionati, che prendono il via in queste settimane, hanno un costo totale di 3.400.000 euro a fronte di un contributo complessivo di 2milioni di euro di risorse: un milione garantito da Fondazione Cariplo e uno messo a disposizione dal Banco dell’energia, attraverso un’ampia campagna di raccolta fondi che ha visto il coinvolgimento di A2A e la grande adesione dei suoi amministratori e dipendenti, di aziende fornitrici e clienti, sindacati e pensionati, insieme al contributo delle Fondazioni Aem e Asm.  A2A, oltre ad aver sostenuto tutti i costi di avviamento del Banco dell’energia e della raccolta stessa, ha raddoppiato anche le donazioni effettuate dai clienti domestici di A2A Energia, la società commerciale del Gruppo. 

In sede di selezione dei progetti si è prestata particolare attenzione alle modalità per individuare i beneficiari – in particolare per quanto riguarda la focalizzazione sulla vulnerabilità e le modalità di intercettazione precoce: farmacie, medici e dentisti, sportelli di consumatori, ma anche sportelli informativi sui territori, sono i luoghi in cui le organizzazioni incontrano le persone che si trovano in un momento di difficoltà economica e sociale e hanno bisogno di un sostegno per poter ripartire. Lo sforzo che è stato premiato in sede di valutazione è quello di guardare alle persone vulnerabili con modalità diverse: spesso i nuovi poveri sono difficili da intercettare da parte degli attori del pubblico e del privato sociale che lavorano con povertà strutturate; le persone che stanno affrontando un momento di difficoltà economica per la prima volta a causa della perdita del lavoro, se non vivono all’interno di un contesto di forti legami sociali (ad esempio non hanno parenti prossimi o una rete amicale di riferimento), si trovano a isolarsi ancor di più. Persone che non hanno mai vissuto prima momenti di crisi sono, da un lato, restie a rivolgersi ai servizi preposti e, dall’altro, difficilmente sanno orientarsi tra servizi e opportunità esistenti. Inoltre le organizzazioni che lavorano con la povertà conclamata, non sempre riescono ad intercettare questo tipo di famiglie.  

Il Banco dell’Energia sta continuando a raccogliere fondi per riproporre il Bando con Fondazione Cariplo nel 2018 e per lanciare nuove iniziative. Per partecipare alla raccolta fondi, i clienti di A2A Energia con contratto elettricità (mercato libero) o gas possono richiedere l'addebito  diretto  della  donazione  in  bolletta. 

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