La rivoluzione continua! Al via la quarta edizione del Bando “Welfare di comunità e innovazione sociale”. Per il 2017 verranno messi a disposizione 7,5 milioni di euro destinati agli attori pubblici e privati intenzionati a rinnovare il welfare locale intraprendendo un percorso impegnativo e sfidante di programmazione territoriale, aperta e partecipata. Come nelle precedenti edizioni, il bando è articolato in tre fasi (call for ideas, studi di fattibilità e realizzazione) ma sono previste novità per accompagnare al meglio i territori che intendono partecipare. C’è tempo fino al 30 giugno 2017 alle 17 per presentare la propria idea progettuale.
12 maggio dalle 10 alle 12: presentazione della quarta edizione del bando e incontro formativo sulla facilitazione progettuale a cura di Studio APS e Codici. QUI LO STREAMING DELLA PRESENTAZIONE > http://bit.ly/WELCOM2017_Progettazione E LE SLIDE SONO SCARICABILI IN FONDO ALLA PAGINA
16 maggio dalle 10 alle 12: presentazione della quarta edizione del bando “welfare di comunità e innovazione sociale” e incontro formativo sul fundraising di comunità a cura di Fundraiser Per Passione e Goodpoint. QUI LO STREAMING DELLA PRESENTAZIONE > http://bit.ly/WELCOM2017_Fundraising E LE SLIDE SONO SCARICABILI IN FONDO ALLA PAGINA
Per informazioni dettagliate sulla quarta edizione del Bando “Welfare di comunità e innovazione sociale” visitate questa sezione: QUARTA EDIZIONE.
Visita il sito Welfare in azione e leggi le storie dei protagonisti del welfare locale.
Taranto (3-5 maggio 2017) e Matera (4-5 maggio 2017), Il Sud in trasformazione
Milano (22-23 giugno 2017),Sviluppo, reti, mercati
Treia (MC) (5-6 luglio 2017),Cultura oltre l’emergenza
Mantova (28-29 settembre 2017),Laboratori culturali per il territorio
Parte da Taranto il 3 maggio ArtLab 17, il grande laboratorio dedicato all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promosso dalla Fondazione Fitzcarraldo #conFondazioneCariplo. Le attività del 2017 prenderanno il via con un appuntamento suddiviso tra Taranto (dal 3 al 5 maggio 2017) e Matera (4 e 5 maggio 2017)con tema Il Sud in trasformazione in cui si parlerà di interventi di rigenerazione urbana a base culturale in Italia e in Europa, sistemi e servizi digitali per la valorizzazione dei beni culturali, e progettazione integrata su scala territoriale e locale con riferimento specifico ai progetti di Basilicata, Calabria Campania, Puglia e Sicilia.
Tra gli eventi in programma anche Cattive compagnie cercasi per imprese memorabili, il meeting dei vincitori dei più importanti bandi di innovazione culturale, che si confronteranno sui progetti e le sfide che stanno affrontando.
Il mese successivo ArtLab 17 approderà aMilano (22 e 23 giugno 2017) concentrandosi sull’internazionalizzazionedelle imprese culturali e creative. L’appuntamento, intitolato Sviluppo, reti, mercati, sarà dedicato agli strumenti necessari all’internazionalizzazione delle imprese, alle competenze per gestire gli Hub creativi, al confronto tra fondazioni italiane ed europee e alle industrie culturali in Cina.
La terza tappa si svolgerà nel centro Italia a Treia, pochi chilometri da Macerata (5 o 6 luglio 2017, data da confermare) in cui ArtLab 17 sarà ospitato all’interno del Festival della Soft Economy promosso da Fondazione Symbola, e sarà incentrato sulla Cultura oltre l’emergenza, tema di grande attualità legato alle difficoltà generate dallo sciame sismico che ha toccato proprio le Marche e le regioni limitrofe.
Chiuderà ArtLab 17 l'evento autunnale di Mantova (28 e 29 settembre 2017) intitolato Laboratori culturali per i territori. La due-giorni sulle rive del Mincio fa seguito alla fortunata edizione 2016 nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura; al centro, temi come il patrimonio pubblico e la sua valorizzazione, innovazione sociale e culturale; il rapporto tra cultura e welfare; la pratica artistica e le attività culturali con i nuovi cittadini; il futuro delle residenze artistiche; cultura e turismo nei Distretti culturali e nei borghi italiani, in occasione dell’anno nazionale dei borghi. Anche quest'anno proseguirà la collaborazione con #Fattidicultura, con incontri sul tema della rigenerazione urbana.
La partecipazione agli incontri di ArtLab 17 è gratuita. Attualmente è disponibile il modulo d'iscrizione per l'evento di Taranto e Matera a questo link.
In occasione della visita a Milano di Papa Francesco, Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara e Intesa Sanpaolo hanno presentato al Santo Padre il progetto triennale per combattere la povertà infantile a Milano. Nel breve incontro che si è svolto allo Stadio di San Siro, in rappresentanza dei partner del progetto, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e Paolo Morerio, presidente della Fondazione Vismara, hanno consegnato nelle mani del Santo Padre la simbolica pergamena con la scritta "Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" come sintesi di quel Patto contro la Povertà a Milano, promosso da Fondazione Cariplo; la delegazione ha anche consegnato al Pontefice una stola realizzata dai bambini del Nido dei Bimbi, l’asilo aziendale di Intesa Sanpaolo, che suggella una simbolica sensibilità e condivisione legate ai temi dell'infanzia.
A Milano ogni giorno 11 mila famiglie, 100 mila persone, 21 mila bambini non possono permettersi di acquistare beni e servizi essenziali a garantire uno standard di vita accettabile. Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara e Intesa Sanpaolo con Caritas Ambrosiana, Banco Alimentare, la Diocesi di Milano in stretta sinergia con il Comune di Milano si impegnano con un progetto triennale per aiutare le famiglie in difficoltà.
Obiettivo: 25 milioni di euro per aiutare le famiglie con minori che a Milano vivono in povertà. 12 milioni di euro già messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 5 milioni di euro da Fondazione Vismara e 3 milioni di euro da Intesa Sanpaolo. E con Caritas e Banco Alimentare già operativi, in prima fila per sviluppare un nuovo modello di intervento.
Papa Francesco nel corso della sua visita ha esortato tutti ad occuparsi dei più deboli, degli ultimi, dei poveri, il Patto contro la Povertà risponde all'appello. Ad inizio anno è partita la fase di raccolta delle risorse, sono state coinvolte le prime organizzazioni che da sempre si occupano di questi temi, Caritas, Banco Alimentare e Comune di Milano in prima fila. Serve una dotazione straordinaria e importante per costruire un modello che contrasti in modo concreto e duraturo la povertà in città.
Fondazione Vismara aderisce con 5 milioni di euro e il know how di chi opera da tempo nel sociale
Intesa Sanpaolo entra nel progetto con 3 milioni di euro e con la messa a disposizione di strumenti e servizi utili a facilitare la raccolta fondi, a coinvolgere i 60 mila dipendenti, a favorire sinergie tra i diversi interlocutori e a realizzare iniziative ad hoc per la diffusione capillare sul territorio.
Si entra ora nella fase operativa del progetto. Il piano triennale punta a realizzare un sistema integrato cittadino di contrasto alla povertà, in stretta sinergia con il Comune di Milano, che sia in grado di aiutare le famiglie a uscire dalla situazione di bisogno. Il primo passo è una mappatura che traccerà le diverse situazioni di povertà, anche quelle che oggi faticano ad emergere. Questo strumento permetterà la progettazione di interventi più efficaci e organici.
"È stata una grande emozione incontrare il Santo Padre e ringraziamo per questa opportunità – ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo– Papa Francesco alcuni mesi fa ci aveva esortato ad occuparci dei più deboli e della povertà dei bambini e delle famiglie, una piaga intollerabile, che stride ancor di più in una città come Milano. Intendiamo attivare, mobilitare e integrare tutte le risorse esistenti, indirizzandole di più e meglio verso chi è in difficoltà. Consapevoli che il problema non esiste solo a Milano".
Premiati a Milano i vincitori della prima edizione di ReStartAlp,l’incubatore d’impresa per giovani aspiranti imprenditori del territorio alpino, promosso e organizzato da Fondazione Cariplo e Fondazione Garrone.Ad aggiudicarsi i primi due premi messi a disposizione da Fondazione Garrone, per un valore complessivo di 50.000 euro, sono state due giovani piemontesi con le loro idee d’impresa da insediare sulle Alpi. Il primo premio, di 30.000 euro, è stato assegnato a Sara Armellino (30 anni, Cuneo), con l’azienda agricola multifunzionale “Le Langhette”, dedicata all’allevamento sostenibile di razze autoctone, come la pecora delle Langhe e alla produzione di formaggi tipici del territorio stagionati in un’antica Grutta scavata a mano nella roccia. Seconda classificata, con un premio di 20.000 euro, Evelina Felisatti (28 anni, Domodossola) con l’azienda La Chanvosa, che si propone di recuperare e valorizzare parte del territorio ossolano attraverso il recupero della tradizionale coltivazione della canapa.
La nuova edizione: il campus 2017
Fino al 21 aprile sonoaperte le iscrizioni per la seconda edizione di ReStartAlp. Il Campus residenziale gratuito si svolgerà dal 26 giugno al 29 settembre 2017 – con una pausa intermedia dal 28 luglio al 28 agosto – a Premia, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, sulle Alpi Nord-Occidentali. 15 i posti disponibili pergiovani under 35 che abbiano un’idea imprenditoriale o una startup nelle filiere tipiche delle Alpi: in particolare agricoltura, gestione forestale, allevamento e agroalimentare, artigianato, turismo e cultura. Con un’offerta formativa ricca e concreta, che comprende didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, esperienze e testimonianze, i partecipanti saranno affiancati da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia alpina. Per agevolare l’avvio dei tre migliori progetti di impresa sviluppati dai partecipanti, anche per l’edizione 2017, la Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione premi per un totale di 60mila euro e unservizio di consulenza gratuito post Campus.
A seguito della rinuncia del terzo classificato, Fondazione Garrone ha deciso di devolvere il premio del valore di 10.000 euro alla raccolta fondi “La Rinascita ha il Cuore Giovane”, dedicata a giovani imprenditori under 35 delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto 2016 e promossa da Legambiente, Libera, Altromercato, Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Federparchi, Alce Nero e Symbola – Fondazione per le qualità italiane. Una scelta coerente con lo spirito di ReStartAlp.
Appuntamento a Brescia
Il 29 marzo alle ore 14.30 Fondazione Cariplo e Fondazione Garrone presenteranno a Brescia, nella sala Biblioteca dell’Università degli Studi, l’edizione 2017 del campus ReStartAlp, in scadenza il prossimo 21 aprile (VEDI ALLEGATO). Con ReStartAlp si rafforza l’impegno della Fondazione Cariplo nelle aree interne portato avanti col progetto Attiv∙Aree: il sostegno alla realizzazione delle idee imprenditoriali dei giovani partecipanti potrà contribuire al rilancio e alla cura del territorio. E proprio in provincia di Brescia, sempre nell’ambito di Attiv∙Aree, si sta avviando il progetto “V@lli Resilienti”, delle Comunità Montane Val Trompia e Val Sabbia, mirato alla rivitalizzazioni di questi territori.
Accompagnare con cura e rispetto colui che è al termine della propria vita è sempre una sfida che vale la pena accettare se il paziente e i suoi familiari sono aiutati a superare l’isolamento sociale e lo smarrimento della propria identità personale conseguente a un percorso di malattia spesso lungo e doloroso. Interventi di “medicina integrata” (pet therapy, musicoterapia e arteterapia) che considerano il malato in tutta la sua complessità di persona, si sono dimostrati un ottimo supporto alle cure palliative e per questo vengono da anni praticati presso l’Hospice “Il Tulipano” dell’Ospedale Niguarda di Milano i cui progetti condividiamo e sosteniamo. Qui vorremmo in particolare trattare dell’arteterapia, presentandovi il caso di Attilia, delle sue paure e dei suoi bisogni inespressi, e di come la dottoressa Cristina Bazzan, la professionista che per due mezze giornate a settimana tiene sedute di arteterapia nel soggiorno o nelle camere dell’Hospice sia riuscita a portarli alla luce e a “curarli”. Il procedimento che Cristina segue durante le sedute è molto semplice: in un ambiente protetto e sereno, dopo avere fatto scegliere al partecipante una tematica e il materiale artistico a lui più gradito (colori, matite, argilla), lo aiuta a realizzare, individualmente o con il suo supporto, un’opera con cui esprimere a livello simbolico pensieri e sentimenti. Riconoscerli e rielaborarli gli consentirà di attivare un processo di trasformazione interiore e di affrontare un momento spesso difficile del suo viaggio personale.
Ecco il diario di bordo di Cristina e la storia di Attilia.
LA FATA TURCHINA PROTEGGE PINOCCHIO MA NON ME!
Attilia ha gli occhi chiusi, mentre mi avvicino senza fare rumore li apre e mi guarda, mi chiede chi sono e solo dopo averle detto il mio nome ricorda che il giorno prima ci eravamo incontrate in soggiorno per l’attività collettiva di arteterapia. Le chiedo se desidera ripetere l’esperienza anche oggi, mi risponde di sì ma solo dopo aver riposato ancora un po’. Ritorno dopo un’ora e la trovo sveglia mentre esprime a Marco, l’infermiere che le somministra la terapia, il desiderio di stare in compagnia con altre persone, la proposta di lavorare individualmente nella stanza la fa diventare sospettosa, mi chiede più volte se arriveranno altre persone a lavorare con lei fino a chiedermi se l’intervento individuale è sinonimo di qualche aggravamento della sua situazione. Si tranquillizza solo dopo averle spiegato l’organizzazione degli incontri. Sceglie il foglio nero dicendo che in questi giorni si sente davvero giù di morale e non riesce a spiegarsi il motivo, proviamo a fare un’indagine delle possibili cause ma dopo aver considerato che la famiglia e i figli stanno bene interrompe la conversazione dicendo “sarà solo un momento, passerà, meglio lavorare”.
Le chiedo se ricorda il lavoro fatto il giorno precedente, la Fata Turchina, rimane in silenzio per un attimo e poi mi risponde “La fata turchina protegge pinocchio ma non me” le chiedo se sente di aver bisogno di essere protetta, annuisce con la testa ma quando cerco di approfondire per capire da che cosa non mi risponde e mi chiede informazioni sui materiali artistici da utilizzare.
Sceglie le tempere per l’intensità del colore quando viene steso sul foglio, utilizza il rosso e il bianco creando direttamente sul foglio una mescolanza di colore nelle diverse tonalità del rosa. Mi chiede se mi sono accorta di ciò che disegna “hai visto! come la volta scorsa disegno questi segni che ricordano quegli animali”, quello che appare sul foglio la disturba un po’, lo sguardo diventa cupo l’espressione del viso contratta, prosegue con il tratto e ancora la sua mano traccia un segno curvo sul foglio, si ferma a guardarlo e dopo una breve pausa identifica nel segno tracciato la forma di un serpente, ne vede la faccia, gli occhi e la bocca che mette in evidenza con il colore rosso, “eccolo ha la bocca spalancata, sembra che mi voglia mangiare ma io non mi faccio mangiare” continua a tracciare, questa volta con foga e decisione, il segno dalla parte opposta della testa esprimendo la volontà di dare a quell’animale in pasto la sua coda, conclude il tratto dicendo di essere una persona cattiva, le rispondo che quello che ho colto non mi sembrava cattiveria ma rabbia, si ferma nuovamente a fissare il foglio e con un fil di voce quasi impercettibile pronuncia “si! non è giusto, non è giusto” le chiedo che cosa non è giusto, mi dice di sentire che la sua condizione peggiora, si sveglia alla mattina con la testa confusa, spesso non sà dove si trova e oggi a differenza di altri giorni fatica a respirare. Riconosco in Attilia alcuni gesti e movimenti che ho visto il giorno precedente, ai quali non avevo dato particolare importanza, perché la sensazione di mancanza d’aria a causa della temperatura elevata era percepita anche da altre persone. Riprende il lavoro e nuovamente traccia dei segni nei quali riconosce e nomina lo stesso animale, il serpente, prosegue cercando di definirne meglio la testa e nei pochi segni tracciati con il pennello intravede una mano che si posa sul collo e sorregge la testa, le sembra una posizione di sfida, “guarda che espressione arrogante, supponente” Si ferma ancora e insieme guardiamo il lavoro, mi chiede che cosa penso di questi animali, in questa richiesta colgo l’esigenza di Attilia di parlare di ciò che le sta accadendo e le rispondo con la parola “pericolo”, annuisce dicendomi che questi serpenti sono davvero un grande pericolo. Mi chiede di aiutarla a capire se ha disegnato un maschio o una femmina, facciamo delle considerazioni sull’uso comune di alcuni colori arrivando alla conclusione, per Attilia già sospettata, che quel serpente fosse donna.
Analizziamo perché e per chi quella donna dovrebbe essere un pericolo, Attilia esclude il marito già morto e il figlio, arrivando alla conclusione sussurrata a bassa voce quasi non volesse farsi sentire da nessuno “quella è la morte, è qui per me, è sopra la testa, non vorrei farmi prendere, anche se ormai sono vecchia avrei voluto arrivare a novant’anni”, si mette a piangere scusandosi per le lacrime… rimaniamo in silenzio per un po’, le chiedo se è spaventata, preoccupata di ciò che sta accadendo, mi risponde che non ha paura, ma è tanto preoccupata di sentire dolore, la sua preoccupazione più grande è la sofferenza fisica, parliamo della possibilità di comunicare ai medici e gli infermieri questi suoi pensieri legati al dolore, annuisce e mi prende la mano, dice di aver capito perché sono andata da lei, per farle dire certe cose “io ho capito, sei venuta per farmi una terapia, per farmi dire certe cose, ma sono contenta di averle dette”.
Il caso di Attilia è uno dei tanti che Cristina ha seguito con sensibilità e intelligenza. Altri malati e familiari hanno lasciato all’Hospice immagini e parole in cui hanno espresso i propri ricordi, i propri sogni e le proprie emozioni: un “segno” del loro passaggio umano. Ci è sembrato bello, in occasione del trentennio della nostra Associazione, raccogliere in un calendario i disegni di pazienti e familiari eseguiti durante le sedute di arteterapia e intitolarlo “Appunti di viaggio”: per sfogliare il calendario online CLICCA QUI .
Continuano gli appuntamenti sull'Economia Circolare organizzati da Fondazione Cariplo (via Manin 23 -Milano) in collaborazione con Altreconomia.
Per partecipare agli incontri è necessaria la registrazione che di volta in volta sarà pubblicata in questa pagina di seguito ad ogni evento.
I prossimi appuntamenti:
martedì 23 maggio, Lectio di Michael Braungart, autore del libro "From cradle to cradle", chimico, è fondatore di “EPEA International Umweltforschung GmbH” ad Amburgo, e co-fondatore di “MBDC – McDonough Braungart Design Chemistry” a Charlottesville, in Virginia, professore di “Process Engineering” all'Università di Scienze applicate di Suderburg e titolare di una cattedra alla Erasmus University di Rotterdam.
Modera Pietro Raitano, Altreconomia. Per partecipare all'incontro registrati > QUI
30 marzo, Economia Circolare in Europa: relatori Françoise Bonnet, Segretario Generale di ACR+ (Association of Cities and Regions for Recycling and Sustainable Resource Management) e Giulio Conte, biologo, e socio di Iridra società per la gestione ecosostenibile delle risorse idriche.
Modera Duccio Facchini, Altreconomia.
5 aprile, Lectio di Ken Webster di Ellen MacArthur Foundation. La Ellen MacArthur Foundation è nata nel 2010 con lo scopo di accelerare la transizione verso l'economia circolare. Dalla sua nascita si è imposta come think thank globale, capace di far comprendere l'economia circolare nelle agende dei principali “decision makers” economici, politici e accademici. Ken Webster è “Head of Innovation” alla Ellen MacArthur Foundation.
Modera Pietro Raitano, Altreconomia
venerdì 14 aprile, Verso Rifiuti Zero: relatori Rossano Ercolini, insegnante, animatore del movimento “Rifiuti zero” per l'Italia e Alessandro Canovai presidente di Revet azienda fondata nel 1986, oggi Revet è leader nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti e serve circa 200 amministrazioni comunali e oltre l’80% della popolazione toscana.
Modera Luca Martinelli, Altreconomia
giovedì 20 aprile, Aspetti normativi: relatoriDanilo Bonato, direttore generale di Remedia, tra i principali consorzi italiani per la gestione eco-sostenibile dei rifiuti tecnologici, e Daniele Bessone, Responsabile Relazioni Esterne per Acea Pinerolese è una società multiutility che gestisce una pluralità di servizi per Comuni, Aziende e Cittadini.
Modera Duccio Facchini, Altreconomia
giovedì 4 maggio, Economia circolare e comunità: relatori Irene Ivoi, consulente di pubbliche amministrazioni, consorzi di filiera e imprese. Segue da circa 15 anni il mondo delle autoproduzioni, una delle tante risposte alla recente crisi economica, in area design e il reimpiego di scarti di processo tipici della simbiosi industriale e Bo Hjälmefjord è “project developer” della città di Växjö, la “più verde città d'Europa” nella Svezia del Sud.
Modera Luca Martinelli, Altreconomia
giovedì 11 maggio, Impatto economico: relatoriBeatrice Lamonica, responsabile della divisione Sustainability Services di Accenture per Italia, Europa Centrale e Grecia e autrice del volume “Circular Economy. Dallo spreco al valore” e Giovanni Corbetta è Direttore Generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro che si occupa di raccolta, trattamento e recupero dei Pneumatici Fuori Uso in Italia.
Modera Pietro Raitano, Altreconomia
Le presentazioni dei relatori sono disponibili all'ultimo paragrafo di QUESTA PAGINA
Papa Francesco visiterà il 25 marzo la città di Milano, una città pronta a rispondere concretamente all’invito del Pontefice ad occuparsi dei più deboli, degli ultimi, dei poveri. Fondazione Cariplo ha voluto mantenere l'impegno preso nel dicembre scorso in occasione del suo 25esimo compleanno di contrastare la povertà a Milano, una città che, se da una parte registra un momento di risveglio economico e culturale, dall'altro, secondo le stime elaborate dai dati ISTAT , si trova a fare i conti con una povertà che dal 2007 è cresciuta esponenzialmente e colpisce oggi 11 mila nuclei familiari, per una stima di 21.000 minori poveri. Sono famiglie che faticano a provvedere ai bisogni fondamentali dei loro figli, a partire dall’accesso a una alimentazione adeguata.
All'inizio dell'anno è partita la fase di raccolta delle risorse e sono state coinvolte le prime organizzazioni che da sempre si occupano di questi temi: Caritas, Banco Alimentare e Comune di Milano in prima fila.
Serve una dotazione straordinaria e importante: 25 milioni di euro per costruire un modello che contrasti in modo concreto e duraturo la povertà in città.
12 milioni di euro sono stati messi a disposizione dalla Fondazione già a dicembre dello scorso anno e oggi la raccolta si è arricchita di due importanti collaborazioni:
– Fondazione Vismara aderisce con 5 milioni di euro e il know how di chi opera da tempo nel sociale
– Intesa Sanpaolo entra nel progetto con 3 milioni di euro e con la messa a disposizione di strumenti e servizi utili a facilitare la raccolta fondi, a coinvolgere i 60 mila dipendenti, a favorire sinergie tra i diversi interlocutori e a realizzare iniziative ad hoc per la diffusione capillare sul territorio.
Dopo la visita del Papa, la definizione operativa del progetto entrerà nel vivo, insieme all'avvio di campagne di comunicazione, raccolta fondi, sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza per raggiungere l’importo mancante di 5 milioni di euro.
Il piano triennale da 25 milioni di euro punta a realizzare un sistema integrato cittadino di contrasto alla povertà che sia in grado di aiutare le famiglie a uscire dalla situazione di bisogno. Il primo passo è una mappatura che traccerà le diverse situazioni di povertà, anche quelle che oggi faticano ad emergere. Questo strumento permetterà la progettazione di interventi più efficaci e organici.
"Papa Francesco – ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – ci aveva esortato ad occuparci dei più deboli e della povertà dei bambini. Abbiamo lanciato un programma da 25 milioni di euro. In tre anni vogliamo estirpare questa piaga intollerabile, Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 12 milioni di euro, la competenza e le relazioni che abbiamo costruito in questi anni operando sul campo; abbiamo attivato le reti per raccogliere le risorse che mancano e per approntare la macchina operativa. In questa città c'è anche tanta ricchezza umana è il momento di manifestarla con un patto per contrastare la povertà. Milano è un laboratorio sociale e la sua generosità non è in discussione: Milano, lo sanno tutti, ha da sempre il cuore in mano. Vogliamo coinvolgere le persone, le istituzioni, gli operatori, le aziende. In questo progetto non c'è solo l'aspetto di primo intervento, c'è l’ambizione di integrare le risposte esistenti costruendo un modello innovativo che potrà essere sviluppato anche altrove. Dobbiamo attivare, mobilitare e integrare tutte le risorse esistenti, indirizzandole di più e meglio verso chi è in difficoltà. Possiamo farcela".
La Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, in collaborazione con il Comune di Cremona, è la promotrice della rassegna “Lo sguardo sul mondo. Vedute, capricci, paesaggi”, al Museo Civico ‘Ala Ponzone’ dal 24 marzo al 25 giugno 2017. Il percorso espositivo – a cura di Mario Marubbi, conservatore della Pinacoteca, Lucia Molino, responsabile del patrimonio artistico della Fondazione Cariplo, con la collaborazione di Daniela Toccchi – raccoglie una scelta di opere provenienti dalle Collezioni della Fondazione Cariplo e dallo stesso museo cremonese. Un percorso incentrato sul paesaggio, che trova filoni paralleli nelle due collezioni, dando luogo a un suggestivo e per tanti versi appassionante viaggio in tre secoli di pittura (dal Seicento all’Ottocento), dove ogni sosta è la rivelazione di un mondo.
Oltre quaranta opere, tra cui i dipinti di Alessandro Magnasco, Gaspard Van Wittel, Felice Giuseppe Vertua, Pietro Ronzoni, Giuseppe Canella, Emilio Gola – che desterà la curiosità per questo genere pittorico e soprattutto farà scoprire – in maniera davvero inattesa – piccoli capolavori.
Il progetto Artgate
Dal 2007 Fondazione Cariplo promuove il progetto Artgate, un insieme di interventi volti alla divulgazione della propria Collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, quali l’allestimento di un sito dedicato (www.artgate-cariplo.it), l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia – Piazza Scala (Sezione Ottocento), i prestiti di opere d’arte a prestigiose mostre d’arte in Italia e all’estero, la partecipazione ad altri eventi culturali in sinergia con altre istituzioni culturali (ACRI- R’accolte, Google Art Project; FAI, Share your Knowledge). E in attività didattiche rivolte alle scuole (ArtL@b).
In questo scenario si colloca OPEN un’iniziativa del più ampio progetto Artgate, dedicato alla valorizzazione della Collezione della Fondazione Cariplo. Un tour di eventi espositivi, costruiti a partire dalla Collezione Cariplo, che mettono in primo piano e testimoniano l’incessante impegno delle Fondazioni di Comunità a favore del benessere e della crescita cultura della propria comunità.
Dal 1991 Fondazione Cariplo ha sostenuto nel territorio cremonese 1.178 progetti per un importo complessivo di oltre 83milioni di euro.
Fondazioni di comunità come presidio etico e culturale
L’intento del progetto OPEN è mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e di identità, la coesione sociale come un elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività. Il progetto testimonia i valori di identità comunitaria e di cultura espressi attraverso l’arte, a partire dal grande patrimonio artistico di Fondazione Cariplo. I capolavori in mostra intrecciano idealmente un dialogo con l'agire filantropico della Fondazione, in particolare richiamano la centralità del suo impegno in ambito sociale, fortemente focalizzato sul benessere delle persone nella propria comunità, in particolare dei giovani e delle fasce fragili della società. Il suo essere istituzione proiettata al “creare e fare cultura”.
Dal 2001 un presidio importante per il Territorio
La mostra è promossa in occasione del quindicesimo anno di attività della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona. Costituita da Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, dalle Diocesi di Cremona e Crema, dai Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, nonché da Fondazione Cariplo dal 2001 ha finanziato 612 azioni in ambito territoriale: 314 a favore dei servizi alla persona, 41 per la promozione della cultura e dell’arte, 9 per la salvaguardia della natura e dell’ambiente, 228 per la tutela e valorizzazione delle realtà di interesse artistico e storico, 20 per la promozione di attività ludico-sportive per soggetti svantaggiati. Il valore complessivo dei progetti realizzati è di circa 24 milioni di euro.
Tra pittura e musica
Per una lettura critica che permetta di comprendere meglio storia e significato delle opere esposte saranno organizzate visite guidate coordinate da CRART, giovane e dinamica associazione culturale cremonese. Il 20 e 21 maggio, invece, è prevista una apertura straordinaria in occasione della Notte dei Musei. Inoltre l’esposizione interseca felicemente le celebrazioni promosse in occasione del 450esimo anniversario della nascita di Claudio Monteverdi. Fitto il calendario di eventi in città con concerti, incontri ed esposizioni di strumenti musicali storici e documenti per conoscere meglio il padre del melodramma e rileggere i fasti di Cremona tra Cinque e Seicento. Due gli appuntamenti al Museo Civico. Domenica 21 maggio (ore 11) l’intensa voce di Alena Dantcheva, accompagnata alla tiorba da Michele Pasotti, intreccerà composizioni di Tarquino Merula e Sigismondo d’India, entrambi coevi di Monteverdi, e che insieme a lui spinsero la musica oltre i confini dell’antica tradizione polifonica. Giovedì 1 giugno (ore 19) lo storyteller Luca Scarlini racconterà il mito di Orfeo tra Rinascimento e Barocco, guidato e sedotto dalle dolci corde dell’ensemble Voz Latina.
“Si può fare! Startup e innovazione in montagna” è il titolo dell’evento che venerdì 24 marzo a Milano (Spazio Open h 10,30) Fondazione Cariplo e Fondazione Garrone dedicano a ReStartAlp, l’incubatore temporaneo per giovani aspiranti imprenditori sulle Alpi, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. ReStartAlp è un campus residenziale gratuito dedicato agli under 35 che abbiano un’idea imprenditoriale o una startup nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, gestione forestale, allevamento e agroalimentare, artigianato, turismo e cultura. Un percorso formativo vario e articolato, tra didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, testimonianze, esperienze sul campo e visite a realtà produttive montane virtuose. Si svolgerà a Premia, nel Verbano Cusio Ossola, dal 26 giugno al 29 settembre.
A poco meno di un mese dalla scadenza della call for ideas del campus 2017, il 24 marzo a Milano si potrà ascoltare la testimonianza dei partecipanti che hanno vissuto in prima persona questa esperienza formativa unica nel suo genere. Oltre alla presentazione dell’edizione 2017, si svolgerà infatti in questa occasione la premiazione dei tre vincitori dello scorso anno. ReStartAlp, si pone in continuità con l’impegno di Fondazione Cariplo per la rivitalizzazione delle aree interne in termini di sviluppo locale sostenibile e valorizzazione delle risorse ambientali, perseguito con il progetto intersettoriale Attiv∙Aree.
Dal 13 al 19 marzo in tutta Europa eventi per celebrare il 10° compleanno delConsiglio Europeo della Ricerca, una bella occasione per parlare di politiche per la ricerca, far conoscere al grande pubblico i migliori ricercatori al mondo e presentare progetti alla frontiera della conoscenza. Fondazione Cariplo – da 25 anni a fianco della comunità scientifica lombarda – ha contribuito ad incrementare l’attrattività del sistema ricerca locale, ha supportato la competitività dei ricercatori lombardi e, in molti casi, ha scommesso su promettenti ricercatori prima che diventassero “vincitori ERC”.
Il Consiglio Europeo della Ricerca
Nel 2007, la Commissione Europea ha fondato il Consiglio Europeo della Ricerca con l’obiettivo di finanziare ricerca di frontiera in tutti i campi del sapere. Sono stati quindi promossi bandi altamente competitivi, indirizzati ai migliori ricercatori di qualsiasi nazionalità e i finanziamenti dell’ERC sono divenuti un “marchio di eccellenza” nella comunità scientifica internazionale. 400 ricercatori italiani risultano ad oggi vincitori di questi prestigiosi grant, per un totale di circa 600 milioni di euro.
L'attività di Fondazione Cariplo
Consapevole dell’importanza dei finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia sostengono dal 2014 la competitività del sistema ricerca lombardo attraverso un bando volto ad attrarre ricercatori stranieri o italiani all'estero già titolari di un finanziamento ERC e a valorizzare il capitale umano locale, rafforzando i ricercatori che intendono candidarsi ai bandi ERC.
I risultati di questa azione sono:
4 vincitori ERC attratti in Lombardia (tra questi Sara Pasquetti, che lavora nel campo della fisica, si è spostata dall’Università di Surrey all’Università degli Studi di Milano Bicocca ed Elisabetta Rocca, attiva nel campo della matematica, venuta all’Università degli Studi di Pavia dal Weierstraß-Institut di Berlino)
avvio di un percorso di rafforzamento per 42 ricercatori lombardi che hanno già partecipato alle call ERC ottenendo un buon posizionamento e ora intendono ri-candidarsi; tale percorso si realizzerà mediante azioni volte a rafforzare il curriculum vitae (stage all'estero, partecipazione a conferenze e pubblicazione di articoli scientifici) e a rendere più competitivi i dati preliminari alla base delle loro ricerche.
sostegno a 16 Università e organismi di ricerca per accompagnare, formare e supportare giovani promettenti che si candidano per la prima volta alle call ERC nella categoria Starting grant.
Ma l’azione di Fondazione Cariplo non si esaurisce qui. Nel corso degli anni infatti – nell’ambito dei bandi altamente competitivi promossi dall’Area Ricerca scientifica – sono stati finanziati brillanti ricercatori che poi, a distanza di qualche anno, sono risultati assegnatari dei prestigiosi finanziamenti ERC. E’ possibile stimare che circa il 30% dei ricercatori lombardi finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca abbiano ricevuto uno o più contributi da Fondazione Cariplo e la percentuale sale notevolmente nei settori in cui la Fondazione ha promosso programmi di finanziamento pluriennali.
Dopo aver ricevuto la notizia del finanziamento ERC, la Professoressa Moroni dell’Università degli Studi di Milano ha confessato che l’idea e le collaborazioni alla base del suo finanziamento ERC si sono sviluppate proprio nell’ambito di un progetto finanziato da Fondazione Cariplo: “Sì, è nato tutto da lì” ha detto la ricercatrice “dal progetto reclutamento che ci ha dato la possibilità di arruolare giovani e di lavorare a progetti di più ampio respiro senza doverci preoccupare dei fondi per qualche anno”.
Allo stesso modo la Professoressa Giordano del Politecnico di Milano ha affermato che “Fondazione Cariplo è stata la prima a "scommettere" su di me assegnandomi come PI un grant molto impegnativo, in termini sia finanziari che di partenariato. Il grant ottenuto nel bando Materiali Avanzati” ha aggiunto “ è stato il volano che ha permesso di costruire il mio progetto ERC”.
Guarda l'intervista a Cristiana Di Valentin (Università Bicocca di Milano) che ha ricevuto un finanziamento da Fondazione Cariplo e poi da ERC e l'intervista a Sofia Baggini (Università di Pavia) che spiega come valorizzare il capitale italiano nella ricerca.