In Italia 1 milione e mezzo di famiglie di anziani hanno reddito basso, ma posseggono una casa di valore medio-alto. Il dato emerge nel Quaderno n. 26 dell’Osservatorio di Fondazione Cariplo presentato oggi: il 21% delle famiglie di anziani che abitano in casa di proprietà ha risparmio basso o nullo, ma più di un terzo di questi nuclei vive in un’abitazione del valore superiore a 200 mila euro. Lo studio è stato presentato alla presenza di Giuseppe Guzzetti Presidente di Fondazione Cariplo, Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, Alessandro Rosina, docente Università Cattolica e Massimo Baldini, docente Università di Modena.

Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo: “Abbiamo il dovere di pensare al futuro degli anziani e delle loro famiglie; doppiamo saper anticipare i bisogni, la ricerca, anche in ambito scientifico e medico, e gli studi sociali in questo ambito ci aiutano; conoscere i trend demografici ed economici dei prossimi anni ci consente di prepararci per tempo. Fondazione Cariplo opera su questi fronti con grande attenzione ed impegno, con progetti come Welfare in Azione, che sta realizzando Innovazione sociale, trovando risposte nuove anche ai bisogni degli anziani. Il nuovo sistema di welfare del futuro dovrà reggersi su nuovi pilastri: il primo di questi sono le comunità locali; ma il welfare aziendale e contributi di altro genere sono tasselli importanti per affrontare questi tipi di problemi”.

Un problema sociale ma anche economico: molti anziani dispongono di un reddito insufficiente a mantenere un livello di vita decoroso anche se hanno una ricchezza consistente immobilizzata nella casa di proprietà.

La necessità di rendere liquida (e dunque utilizzabile) la ricchezza immobilizzata nella casa di abitazione è oggi più forte rispetto al passato perché:

  • le politiche pensionistiche saranno meno generose;
  • l’allungamento della durata della vita media aumenterà il rischio di trascorrerne una parte in condizioni di non autosufficienza;
  • il numero di persone anziane senza figli è in crescita e quindi diminuisce l’esigenza di lasciare un’eredità;
  • i giovani faticano a entrare nel mondo del lavoro, sicché i loro nonni possono volerli aiutare con trasferimenti monetari;

Sostenere un processo di conoscenza e consapevolezza dei fenomeni sociali che diventeranno sempre più rilevanti visto l’invecchiamento della popolazione italiana nei prossimi 30/40 anni è uno dei risultati che questo quaderno della fondazione Cariplo vuole ottenere.

In molti paesi Europei non sono disponibili strumenti che consentono alle famiglie di rendere liquido il patrimonio immobiliare, garantendo loro condizioni di vita migliori:

  • la cessione della nuda proprietà (NP)
  • i prestiti vitalizi ipotecari (PVI) (nati nei paesi anglosassoni).

Vi è un importante potenziale di sviluppo per strumenti che permettano di rendere liquida una parte della ricchezza accumulata nella casa di abitazione conservando il diritto ad abitarvi fino al termine della vita. Il tema dell’utilizzo razionale della ricchezza immobilizzata nella casa di abitazione ha sicuramente rilevanza sia dal punto di vista sociale sia macroeconomico. Dal primo punto di vista, il tema può avere un impatto sul benessere degli anziani, sulla possibilità di contribuire alla gestione del problema del “dopo di noi”, sul problema della solidarietà tra le generazioni, sulla questione del contrasto della povertà, sul tema della qualità delle città (manutenzione degli immobili). Dal punto di vista macroeconomico, la questione riguarda in particolare il reddito e l’occupazione. Questi sti strumenti sono ancora poco conosciuti e utilizzati in Italia.

Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “I dati dell’Osservatorio di Fondazione Cariplo sono eloquenti e il mutato contesto demografico dell’Italia impone a una banca come la nostra, che pone massima attenzione alle problematiche del Paese, di individuare le soluzioni più opportune per le reali esigenze delle famiglie accompagnandole per tutto l’arco della loro vita, il cui orizzonte si è allungato. Intesa Sanpaolo è stata una delle prime banche a concepire il Prestito Ipotecario Vitalizio, che mette a disposizione degli over60 un importante strumento di finanza famigliare e solidarietà intergenerazionale, ossia una soluzione che prevede il coinvolgimento dell’intera famiglia per il suo benessere e per una migliore qualità della vita grazie a una rendita derivante dalla propria casa, di cui si mantiene la proprietà. Una innovazione con caratteristiche di finanza etica, che supera la cessione degli immobili in nuda proprietà, a tutela degli equilibri familiari e della serenità, anche economica, degli anziani”. 

Il Quaderno n. 26 presenta una “fotografia” dello stato della proprietà immobiliare detenuta da anziani in Italia, analizza gli strumenti disponibili per rendere liquida una parte della ricchezza accumulata nella casa di abitazione, passa in rassegna le principali esperienze internazionali e formula alcune ipotesi di attività che potrebbero essere svolte in Italia per accrescere la consapevolezza e per rafforzare possibili risposte del mercato, garantendo la protezione dei soggetti più deboli.

La collaborazione su questi temi con Intesa Sanpaolo e altri soggetti potrebbe facilitare l’avvio di nuove attività quali:

  • informazione ed educazione, per illustrare alle famiglie le implicazioni delle diverse scelte possibili;
  • consulenza, a partire da un’analisi dei bisogni specifici della famiglia, per suggerire lo strumento più adatto alle esigenze;
  • promozione di comportamenti virtuosi da parte degli operatori di mercato, per sostenere le migliori pratiche;
  • sviluppo di fondi di investimento immobiliare specializzati 

Dal 2 al 15 ottobre Ager – Agroalimentare e ricerca sarà presente alla XV edizione del Festival della Scienza di Bergamo con tre laboratori didattici, che faranno conoscere al grande pubblico una parte dei risultati ottenuti da ValorVitis e From seed to pasta, due progetti di ricerca per il recupero delle bucce d’uva a fini alimentari e salutistici e il miglioramento della qualità delle farine di grano duro per la produzione della pasta.

ValorVitis attiverà due laboratori didattici: “La doppia vita di bucce e semi d’uva” (a cura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) e “Non solo vino: le risorse segrete dell’uva” (a cura delle Università di Torino e di Milano). Mentre il progetto From seed to pasta attiverà il laboratorio “La salute vien…macinando” (a cura dal CREA).
I laboratori si terranno presso il monastero di Astino e si inseriscono all’interno del ricco programma di eventi Agriculturabg che dal 7 ottobre animeranno Bergamo in previsione del G7 dell’agricoltura, il vertice sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura che inizierà sabato 14 e si concluderà domenica 15 ottobre proprio al monastero di Astino. Un vertice che mette al centro temi fondamentali per il futuro del pianeta, quali l’agricoltura sostenibile, la valorizzazione delle filiere agroalimentari, la relazione tra produzione agricola e tutela del paesaggio. Temi in perfetta in sintonia con gli obiettivi di Ager, che trova anche in questa serie di eventi la sua collocazione ideale.

Partecipando alle attività di laboratorio, destinate a bambini e adulti, sarà possibile preparare dei gustosi biscotti utilizzando nuovi ingredienti ottenuti dai resti della lavorazione dell’uva; conoscere e “toccare con mano” le straordinarie proprietà della farina di grano duro e le caratteristiche che migliorano la qualità della pasta; scoprire il ruolo fondamentale che abbiamo come consumatori nell’orientare la produzione di alimenti sostenibili ottenuti grazie al recupero di sottoprodotti ricchi di sostanze nutritive e benefiche ed erroneamente considerati come “scarti di lavorazione”.

Per partecipare alle attività di laboratorio è necessario iscriversi accedendo al sito di Bergamo Scienza.

 Lacittàintorno è un programma triennale di rigenerazione urbana, promosso da Fondazione Cariplo con un investimento complessivo di 10 milioni di euro, per favorire il benessere e la qualità della vita nelle città, in particolare nelle aree periferiche. Una sfida ambiziosa, che prende il via nel mese di ottobre a Milano, in due quartieri “pilota”: Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle rispettivamente nelle aree nord-est e sud-est della città. È in queste zone, dove accanto alle criticità è presente un ricco tessuto di associazioni, cooperative sociali e gruppi informali, che Lacittàintorno vuole ampliare le opportunità, promuovere il protagonismo delle comunità nello sviluppo delle aree e “accendere le luci” con nuovi progetti artistici e di aggregazione, iniziative culturali e di dibattito al fine di renderle attrattive nel contesto cittadino. 

"Dobbiamo partire dalle periferie. Per questo Fondazione Cariplo, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Milano, è pronta con un grande progetto da 10 milioni di euro che punta sulle zone limitrofe per ritrovare l’identità della città a partire da attività legate alla cultura” – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo. “La cultura è in grado di rigenerare le periferie, con importanti ricadute positive sulla coesione sociale. Le periferie hanno un grande potenziale inespresso che confidiamo di riuscire a fare emergere con Lacittàintorno. Ricostruire le periferie non vuol dire dedicarsi solo ai muri delle case o degli immobili, vuol dire soprattutto ricucire le relazioni. La parola d’ordine è Comunità”.

Il programma Lacittàintorno si basa sulla collaborazione tra istituzioni, università, scuole, attori del privato sociale e dell’associazionismo locale, operatori economici e cittadini. Partner strategico in questa prima fase il Comune di Milano, con cui è stato siglato un accordo di collaborazione per promuovere lo sviluppo di alcune aree cittadine sperimentando azioni improntate all’inclusione sociale e alla sostenibilità. Un apporto fondamentale arriva dal Politecnico di Milano, che sta sviluppando a sostegno del programma un percorso di ricerca territoriale interattiva, che coinvolge cioè le stesse comunità fornendo quadri conoscitivi e strategici relativi ai contesti di intervento. Fulcro del programma sono i Community Food Hub, centri di gravità aperti e plurali, dove le persone potranno incontrarsi, fruire di servizi e partecipare ad attività culturali, aggregative, formative, orientate al lavoro e alla cittadinanza attiva. Luoghi polifunzionali in cui il tema universale del cibo verrà declinato in un’offerta di laboratori, corsi, conferenze e momenti ricreativi. 
Il concetto di Community Food Hub è stato messo a punto grazie alla collaborazione con Fondazione Housing Sociale, prezioso compagno di viaggio che ha affiancato la fase di avvio del programma. Lacittàintorno punta anche a promuovere l’approvvigionamento dei prodotti a filiera corta attraverso lo sviluppo dei mercati e il coinvolgimento dei cittadini nella produzione del cibo grazie alla diffusione degli orti di quartiere. Il luogo individuato per ospitare il Community Food Hub del quartiere Adriano, cerniera tra Milano e Sesto San Giovanni, è l’ex asilo nido di Largo Bigatti. Proprio qui sabato 14 ottobre, dalle 12 fino a mezzanotte, si svolgerà Rompiamo le righe!, una grande festa popolare organizzata con l’Associazione Non Riservato per inaugurare il programma Lacittàintorno

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Rompiamo le righe!

Partendo da Largo Bigatti, molteplici iniziative si alterneranno in ogni angolo del quartiere Adriano e proseguiranno anche nelle settimane successive: musica live e danze, performance di light art, incontri, dibattiti e letture ad alta voce, giochi, spettacoli teatrali, clownerie e giocoleria, trek urbani, bike tour e attività sportive, restyling delle aree in disuso e creazione di orti urbani da adottare. Non mancheranno i momenti conviviali legati al cibo: cibo etnico ed etico, cibo che arriva da luoghi lontani, un’occasione per stare insieme e aprirsi ad altri mondi. Il 14 ottobre prende il via anche un fitto calendario di appuntamenti culturali realizzati con il supporto e la collaborazione preziosa di un grande numero di associazioni attive sul territorio.
Fino a dicembre 2018, infatti, i quartieri di Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle accoglieranno Sottocasa: dai concerti jazz alle performance di light art, dalle maratone di lettura ai laboratori di disegno animato. Momenti plurali per arricchire la vita nei quartieri, per promuovere occasioni di scambio e d’incontro tra generazioni diverse, per attrarre pubblici dalla città, all’interno di un dialogo dinamico e vitale che avvicini i diversi attori della vita culturale e i cittadini.
All’interno del programma Lacittàintorno è presente anche l’arte relazionale come modalità di partecipazione dei cittadini nella produzione artistica: gli abitanti collaborano alla creazione di un’opera d’arte attraverso un processo che li porta a elaborare una nuova visione per il futuro del quartiere. Il primo intervento previsto è CIVIC MEDIA ART | media civici d’artista: un progetto internazionale ad Adriano, realizzato insieme all’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e all’Associazione culturale cheFare: l’artista olandese Kevin Van Braak condurrà dei laboratori con adolescenti e anziani del quartiere, volti alla produzione di mezzi di comunicazione, come una radio comunitaria, una campagna di affissioni o un numero speciale di un periodico di quartiere. Lacittàintorno promuove inoltre momenti di riflessione trasversale sulla rigenerazione urbana e sulle sfide dello sviluppo sostenibile nelle città, coinvolgendo non solo architetti e urbanisti ma anche la società civile, il mondo dell’impresa, del commercio, dell’artigianato e i cosiddetti citymaker: è in questo spirito che il 23 e 24 novembre Lacittàintorno curerà una parte del convegno nazionale di urbanistica Urbanpromo, al Palazzo della Triennale a Milano.
A seguire, prenderà forma Altrecittà, un programma di incontri di riflessione sui temi della sostenibilità economica, abitativa, ambientale e sociale nelle città, sviluppato insieme a Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e che prevede il coinvolgimento attivo delle realtà associative presenti sui territori.
Grande attenzione è dedicata infine alle scuole e ai bambini che le frequentano: la Cooperativa Sociale Spaziopensiero sta coinvolgendo gli allievi delle scuole elementari delle aree Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle nella scoperta del proprio quartiere e nell’elaborazione di idee e soluzioni per migliorare la qualità della vita.

Come sosteniamo da tempo – dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala –, riqualificare le periferie della città non significa soltanto investire nella ristrutturazione dei beni materiali, ma anche riempire di iniziative sociali e di aggregazione i quartieri, per coinvolgere chi li abita e dare a tutti una possibilità di riscatto. Abbiamo portato avanti questa nostra convinzione con il ‘Bando alle periferie’, che si è da poco concluso con una straordinaria partecipazione, e continuiamo a portarla avanti dando convintamente il nostro appoggio a progetti validi e importanti come Lacittàintorno di Fondazione Cariplo”.

La scommessa di Fondazione Cariplo è dunque che questa pluralità di iniziative, promosse in maniera sinergica e in collaborazione con gli attori del territorio, consenta alle comunità presenti e attive nelle aree Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle, e in tutte quelle che saranno coinvolte successivamente, di trasformare i propri territori in nuovi centri d’attrazione e di stimolo per tutta la città. 

Creare nuovi format interattivi per innovare i beni culturali, sviluppare un videogioco come medium artistico e di narrazione. Questo e molto altro dal 13 al 15 ottobre 2017 allo IED – Istituto Europeo di Design di Milano e al George Brown College Toronto, dove Streamcolors e Bookrepublic presentano il progetto International Game Camp. 

International Game Camp è progettato e prodotto da Streamcolors, studio d’arte digitale e sviluppo software realtime per i musei, Bookrepublic, agenzia di comunicazione e produttore di eventi culturali e iC-Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo, il bando che ogni anno sostiene idee innovative nel campo della cultura e che quest'anno sarà lanciato intorno a metà ottobre (stay tuned!). Il progetto è realizzato in collaborazione con oltre 30 musei nazionali, George Brown College Toronto, IED – Istituto Europeo di Design di Milano, Politecnico di Milano, IVIPRO (Italian Videogame Program) e con il patrocinio di AESVI.
A precedere il camp, mercoledì 20 settembre, una lecture interattiva nella quale Giacomo Giannella e Andrea Dresseno racconteranno gli scenari della game dev e della cultura heritage e il modo in cui game developers internazionali ed esperti del settore culturale saranno messi a stretto contatto professionale per un arco di tempo di 48 ore su progetti di sviluppo comune, in una maratona che si terrà contemporaneamente a Milano e Toronto. L’obiettivo è la creazione di nuovi format interattivi (videogames e/o interaction design) in grado di innovare ed espandere le frontiere dell’audience development e dell’audience engagement nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali. 
In un confronto prezioso, l’industry dei videogiochi incontra il mondo delle istituzioni culturali per identificare nuove pratiche, percorsi di formazione e di sperimentazione per la creazione di una conoscenza condivisa che possa dare il via a nuovi format e nuove espressioni.

L’International Game Camp è un evento di alta formazione che permette l’incontro e la collaborazione priva di stereotipi tra i due mondi, finora divergenti, dei beni culturali e dei videogiochi, con l’obiettivo di creare e ideare nuovi scenari comuni. La sinergia tra IED Istituto Europeo di Design, Politecnico di Milano e George Brown College di Toronto, darà vita a un momento di formazione trasversale unico nel suo genere. Tra Milano e Toronto, con partecipanti nelle due sedi di IED e George Brown College, si verrà a creare un luogo inedito, dove praticare sperimentazioni, percorsi di formazione e pratiche innovative per ampliare una conoscenza collettiva a metà tra videogiochi e Musei.

I destinatari della due giorni di ottobre sono gli sviluppatori dei videogiochi, le scuole che fanno formazione in ambito “gaming” e tutte le istituzioni culturali che vogliono progettare e utilizzare i videogiochi come un nuovo mezzo per far conoscere il proprio patrimonio.

Le iscrizioni sono aperte sul sito www.internationalgamecamp.com.

Per iscriversi alla Lecture del 20 settembre CLICCA QUI

Politecnico di Milano – Aula Magna 
Piazza Leonardo da Vinci 32, Milano
mercoledì 20 settembre – ore 16.30 – 18.00

 

Una zona di montagna sempre più spopolata che contrasta il disinvestimento e il graduale abbandono, fisico e relazionale con un progetto di welfare comunitario: si tratta di Sbrighes! a Tirano, un'iniziativa che coinvolge diversi attori come la cooperativa sociale Ippogrifo, la Comunità Montana Valtellina di Tirano, l’Ufficio di Piano di Tirano, il Comune di Tirano, le Cooperative sociali Ardesia, Intrecci, San Michele e la Fondazione della Comunità di Sondrio e punta a trasformare 12 comuni di questa area in un posto vivo dove poter costruire un futuro e in un polo di attrazione per i giovani e le famiglie under 35.
Come? Stimolando le opportunità per l’autoimprenditorialità e favorendo la conciliazione lavoro-famiglia. 

Sbrighes! ha lanciato il bando Tutti in Pista rivolto a gruppi informali di cittadini e famiglie che costruiscono e realizzano un micro-progetto di conciliazione in grado di rispondere ai loro bisogni. Le famiglie che si aggregano vengono premiate attraverso l’erogazione di un premio per coprire le spese. L’obiettivo è naturalmente la conciliazione ma anche l’inclusione (le famiglie vengono sostenute nel proporre soluzioni inclusive anche rispetto ai bisogni di maggiore cura ad esempio bambini con disabilità) e il coinvolgimento della comunità locale nella realizzazione delle azioni.  
 
Per aiutarle nella fase di costruzione e di sviluppo dei progetti, Sbrighes! ha affiancato un Local Coach: “è una figura che non esiste, ce la siamo inventati noi” spiega Maria Teresa D’Avanzo psicoterapeuta di 37 anni e local coach dello staff famiglia “veniamo da percorsi diversi, siamo assistenti sociali, educatori, psicologi, possiamo definirci “facilitatori di processi”, lavoriamo sui legami che già esistono, cercando di arricchirli e crearne di nuovi. In una prima fase, abbiamo capito che era necessario individuare le famiglie e metterle in connessione, facendoci aiutare dai leader di territorio, cioè insegnanti presidi, assessori, parroci. E’ stato importante agire sul tema della fiducia, dalle nostre parti i genitori non sono molto abituati ad affidare i figli alle babysitter, spesso sono i nonni a prendersene cura quando loro lavorano
Devo dire che abbiamo incontrato forme di creatività bellissime da parte delle famiglie. Nel progetto «Alla scoperta delle professioni» 6 famiglie del Comune di Grosio durante l’estate hanno assunto l’unica mamma casalinga fra di loro come baby sitter e organizzato una serie di attività e laboratori che, oltre a garantire la conciliazione cura-lavoro, hanno consentito ai bambini di conoscere e apprezzare il loro territorio. Tanti artigiani hanno aderito con entusiasmo diventando sedi itineranti dell’attività estive”.  
 
Un’esperienza bellissima!” racconta Marusca Rodolfi, la mamma casalinga che è stata assunta come babysitter del gruppo: “mi sono sempre occupata dei bambini in oratorio ma non avevo mai ideato e gestito un percorso con un calendario e attività strutturate. Gli artigiani e i commercianti della zona sono stati davvero preziosi: i bambini hanno seminato piantine con la fiorista, realizzato un portachiavi dal pellettaio, partecipato al laboratorio di hamburger con la macellaia, imparato a fare la toeletta al cane nel negozio di animali e a incidere il loro nome dal lattoniere. Con noi c’era Serena, una bambina con la sindrome di Down. Il gruppo ha capito come rapportarsi a lei e lei a loro con spontaneità. Qualche volta si è unito Alì, che è un bambino della Costa D’Avorio che da poco abita a Grosio con i suoi genitori. Non faceva parte del gruppo ma ci incontrava in giro e voleva seguirci perché vedeva che ci stavamo divertendo tantissimo”.  

Il progetto “Welfare in azione” dedicato allo sviluppo del welfare di comunità e dell’innovazione sociale si fonda sull'idea di costruire un nuovo modello di welfare incentrato sulla comunità in cui tutti i cittadini si sentano responsabili e insieme provino a confrontarsi con le trasformazioni sociali in atto per progettare e realizzare politiche innovative. 

A tre anni dalla prima edizione del Bando "Welfare di Comunità e Innovazione Sociale” Fondazione Cariplo raccoglie i frutti nei territori coinvolti nella sperimentazione triennale e immagina quali siano i passi futuri di questo straordinario progetto: esperienze di innovazione nate dal ripensamento in chiave comunitaria delle risposte ai bisogni sociali, per diffondere e dare continuità ai cambiamenti prodotti, rilanciando alcune sfide ancora aperte. Ma come gira questo Welfare! è stato proprio un racconto sulle azioni più significative portate avanti, qui sintetizzate in numeri che danno l'idea del grande impegno della Fondazione Cariplo sul tema del Welfare di Comunità

Sono 27 i progetti già attivati, 30,4 i milioni di euro di contributo a fronte di un valore complessivo di 67 milioni di euro. Oltre 115 mila persone e 600 organizzazioni coinvolte nel progetto. Esperienze che testimoniano gli elementi di cambiamenti, i luoghi, le nuove professionalità come quella di “Più segni positivi” di Sondrio. Ma anche esperienze che raccontano i nuovi sistemi di connessione come quella di “We-Mi” di Milano e “La cura è di casa” del VCO. Infine storie per attivare e ricomporre le relazioni all’interno dei territori, come testimonia Living Land a Lecco.

Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo: "La povertà, i problemi legati ai temi del welfare, si sconfiggono con l’analisi del problema e la convergenza di tutti: cittadini, aziende, mondo dello sport possono e devono dare una mano. Non possiamo lasciare che migliaia di bambini non abbiano cibo a sufficienza o che le famiglie non trovino risposte di fronte alla cura degli anziani, all'assistenza dei disabili, all'educazione e alla formazione dei ragazzi".

Rivivi con noi la giornata #WelfareinAzione: 

Come far sì che la collaborazione fra cittadini e istituzioni nell’interesse generale diventi una normale prassi amministrativa? Se ne parla il 29 settembre presso il Politecnico di Milano all'incontro I beni comuni presi sul serio, organizzato da Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà in collaborazione con il Comune di Milano, il Politecnico di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo.

I progetti sostenuti dalla Fondazione Cariplo hanno già tentato di rispondere a questa domanda. Costruire comunità, liberare energie, un progetto di sistema unico nel suo genere, ha dato modo a Labsus di sperimentare un metodo, insieme con i cittadini attivi, amministratori locali e funzionari di 10 diverse città (8 capoluoghi e 2 grandi Comuni) della Lombardia, un metodo per rendere strutturale l’amministrazione condivisa dei beni comuni. Dalla teoria alla prassi e dalla prassi ancora alla teoria: l’esperienza sul campo, fatta di innumerevoli incontri, interviste, laboratori nei diversi territori lombardi, ha permesso a Labsus di condividere informazioni e strumenti, di ascoltare e conoscere personalmente gli attori, consapevoli e non, di questa rivoluzione amministrativa, culturale e sociale che, mentre accade, apre ulteriori prospettive e nuove sfide, da affrontare, necessariamente, insieme. 

Consulta il programma in allegato.

Registrazione all'evento QUI.

Venerdì 29 e sabato 30 settembre torna MeetMeTonight, variante milanese della Notte dei Ricercatori, che si festeggia in tutta Europa per avvicinare al grande pubblico temi e protagonisti della ricerca e dell’innovazione. MeetMeTonight offre ai visitatori un ricchissimo programma di laboratori, talk e incontri one to one con i ricercatori che spazieranno dalla salute, allo spazio, all’ambiente, alle nuove forme della comunicazione e della dinamica sociale, con un percorso speciale tutto dedicato ai più piccoli. Oltre 100 attività ideate per informare, incuriosire, appassionare e ricordarci che la scienza è presente in ogni frammento della nostra vita quotidiana.

Il programma delle attività è consultabile al sito: www.meetmetonight.it

La Fondazione Cariplo all'evento

Fondazione Cariplo è impegnata da tempo non solo nel sostenere la ricerca e le università lombarde, ma anche nella divulgazione di questi temi nella società. Per questo patrocina gli eventi che avranno luogo ai Giardini Indro Montanelli con un contributo all’Università degli Studi di Milano.Nella serata di venerdì, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, Fondazione Cariplo interverrà ad un talk organizzato da Fondazione Filarete dal titolo Ringiovanire il cervello: mito o sfida per il futuro? in cui si discuteranno gli aspetti sanitari, economici e sociali legati al declino cognitivo. Un secondo patrocinio al Museo della Scienza e della Tecnologia è anche l'occasione per celebrare il 10° compleanno del Consiglio Europeo della Ricerca con due eventi speciali organizzati proprio nella Notte dei ricercatori: 

 Una vera sfida contro il tempo in cui si raccontano i fuoriclasse della ricerca che conducono progetti di frontiera sostenuti dall’European Research Council (ERC).

In cui policy maker e campioni nella ricerca di frontiera ragionano su come si costruiscono e condividono percorsi di eccellenza. Fra i partecipanti Alberto Mantovani, IRCCS Humanitas e membro della Commissione Centrale di Ricerca della Fondazione Cariplo.

Infine, durante MeetMeTonight si svolgerà una sessione del Premio Prix Italia Rai e si terrà la presentazione pubblica, dopo il restauro #conFondazioneCariplo e il trasporto al Museo, del maestoso telescopio Merz-Repsold, con cui Schiaparelli perfezionò i suoi studi del pianeta Marte. 
Un appuntamento da non perdere!

Partita la seconda edizione di Next Energy!  Dopo il grande successo della prima edizione al via la ricerca dei nuovi talenti italiani dell’energia.

Tra le novità di questa edizione di Next Energy c’è anche l’offerta di accelerazione diffusa sul territorio nazionale, curata da Cariplo Factory attraverso una rete che comprende i migliori incubatori italiani, tra cui Polihub di Milano, I3P di Torino, Luiss EnLabs di Roma, Consorzio ARCA di Palermo e molti altri. In questo modo le startup selezionate avranno la possibilità di farsi seguire con logiche di prossimità e specialità dalla struttura più adeguata alla loro innovazione tecnologica.

In particolare, Next Energy è rivolta a:

  • Neolaureati con meno di 28 anni che abbiano conseguito una laurea specialistica in Ingegneria Elettrica, Elettronica, Energetica, Gestionale o Meccanica da meno di 12 mesi con una votazione non inferiore a 110/110 o 100/100 (Call for Talents). Da qui saranno selezionati 10 neolaureati che avranno accesso a uno stage di 6 mesi in Terna.
  • Team di innovatori con almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura e un progetto basato su iniziative e/o tecnologie con un livello di TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 2 e 4 (Call for Ideas). Da qui saranno selezionati 10 team di innovatori e/o startup che avranno accesso a un programma di accelerazione della durata massima di 3 mesi. Al progetto migliore verrà assegnato un premio di € 50.000 (voucher in servizi).
  • Startup operanti in ambito Ue, con un CTO in organico e che abbiano raccolto investimenti per almeno 50.000 euro. Inoltre è richiesto di aver testato positivamente almeno un prototipo, essere in possesso di un prodotto/servizio commercializzabile e una tecnologia con un livello di TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 5 e 8 (Call for Growth). Saranno selezionate fino a un massimo di 5 startup che accederanno e growITup, la piattaforma di open innovation di Cariplo Factory, con l’obiettivo di definire potenziali aree di sinergia con Terna e un progetto pilota da testare.

Per scoprire ulteriori dettagli e le modalità di partecipazione a Next Energy, tutti gli interessati possono consultare il bando, disponibile su nextenergy.cariplofactory.it.

Neolaureati, innovatori e startupper hanno tempo fino all’8 novembre per presentare le loro candidature. Quindi si aprirà una fase di selezione che porterà all’attivazione dei 10 stage della Call for Talents (dal 2 gennaio al 30 giugno 2018), dei 10 percorsi di accelerazione della Call for Ideas (periodo dal 2 gennaio al 31 marzo) e della piattaforma growITup per le 5 startup della Call for Growth (entro il 31 maggio 2018).

I numeri della prima edizione:

  • oltre 200 candidature
  • 9 neolaureati inseriti in azienda alla fine dello stage
  • 4 startup – Drone Radio Beacon, Ribes Tech, Sense Square e Cleveral – hanno avviato rapporti di collaborazione con Terna

Fondazione Cariplo rinnova il proprio impegno nell'accelerare l'innovazione, l'occupazione giovanile e l'imprenditorialità nel settore elettrico, annunciando la seconda edizione di Next Energy. Dopo il grande successo riscontrato nella prima edizione, con tre startup premiate e 8 talenti inseriti in azienda in seguito allo stage, Next Energy è pronta a partire con tante interessanti novità. 

Appuntamento, quindi, all'8 settembre con l’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo e Terna, e realizzata da Cariplo Factory in collaborazione con il Campus di Terna, il cui l’obiettivo è quello di valorizzare i giovani talenti, sostenere lo sviluppo di progetti innovativi in ambiti attinenti al sistema elettrico e contribuire concretamente alla crescita economica del Paese.

La prima novità riguarda la Call for Growth, la chiamata dedicata alle startup innovative in fase post seed (TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 5 e 8). Di tutte le candidate ne saranno selezionate 5 che avranno accesso a growITup, la piattaforma di open innovation creata da Cariplo Factory in collaborazione con Microsoft. Al termine di una fase di assessment, le startup avvieranno un percorso di collaborazione con Terna finalizzato al trasferimento tecnologico sotto forma di partnership.

Restano invariate invece la Call for Talents e la Call for Ideas, pilastri portanti della prima edizione di Next Energy. Con la Call for Talents, Next Energy offre a 10 giovani neolaureati la possibilità di svolgere uno stage della durata di 6 mesi presso una delle sedi Terna, all’interno di team impegnati in attività e progetti a carattere innovativo: è possibile iscriversi entro l'8 novembre.

Con la Call for Ideas, invece, Next Energy seleziona 10 progetti innovativi o startup (TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 2 e 4) che avranno accesso a un programma di empowerment imprenditoriale e di accelerazione della durata di 3 mesi, attraverso una piattaforma nazionale di acceleratori/incubatori. Al termine del programma, la Giuria di Next Energy selezionerà quello a maggiore potenziale. Il vincitore si aggiudicherà un voucher da 50.000 in ulteriori servizi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale del progetto.

Tra le tante novità della seconda edizione vi è l’offerta di accelerazione diffusa sul territorio nazionale. Attraverso una rete che comprende i migliori acceleratori italiani, le startup selezionate avranno la possibilità di farsi seguire con logiche di prossimità e specialità dalla struttura più adeguata alla loro innovazione tecnologica.

Segui la diretta streaming di presentazione di Next Energy, in programma venerdì 8 settembre alle ore 14:30.

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