Sei concept, frutto del lavoro di coprogettazione che ha visto coinvolti clinici, ricercatori, educatori e formatori, aziende e start up, associazioni e policy maker. I progetti selezionati porteranno alla produzione dei prototipi ideati con l’obiettivo comune di migliorare la qualità della vita di persone con fragilità. Valutati come promettenti da una giuria qualificata nel corso del Pitch Contest Grand Finale tenutosi presso Fondazione Filarete che ha condotto un percorso di rafforzamento dei progetti utile, per pianificare le successive fasi di produzione e di arrivo al mercato delle soluzioni tecnologiche.

I sei progetti individuati per migliorare la qualità della vita di persone con fragilità sono:

  • CAMBIO, una carrozzina a costi contenuti, che grazie all’assetto variabile e al cambio di trazione consente l’utilizzo per la vita all’aria aperta e lo sport a livello amatoriale. 
  • AQTIVO, un oggetto per favorire il galleggiamento e il nuoto in sicurezza per persone con disabilità. Pensato per far ritrovare a tutte le persone il piacere dell’autonomia in acqua, utile anche per facilitare la riabilitazione.

  • MOSAIC, un gioco per accompagnare l’ingresso nella scuola primaria, primo grande momento di socializzazione, di bambini e bambine con disturbi dello spettro autistico. MOSAIC integra scenari di gioco reali e virtuali, collegabili alla LIM, fornendo anche informazioni e contenuti per la formazione dei docenti.

  • GIOCABILE, un gioco per bambini con disabilità neuromotorie che favorisce il potenziamento delle competenze e delle capacità attraverso il gioco e il divertimento con gli amici e in famiglia.

  • BABY CREW, una seduta modulare e funzionale, in grado di favorire un assetto corretto per bambine e bambini con disabilità neuromotorie. Grazie alla modularità e al design curato, la seduta accompagna il bambino nella crescita e gli consente di partecipare alla vita familiare.

  • GRIPPOS è un sistema integrato che a partire da una piattaforma online consente, anche grazie alla stampa 3d, la personalizzazione di strumenti e dispositivi per agevolare la presa di oggetti e strumenti per svolgere attività quotidiane, per persone con fragilità che interessano gli arti superiori. 

La fase di prototipazione e sperimentazione vedrà impegnati persone ed enti che hanno partecipato alla fase ideativa:  CNR- Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare Milano, CNR – ICMATE, Istituto di Chimica della Materia Condensata e Tecnologie per l'Energia Lecco, CNR – ITIA, Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione Milano, Politecnico di Milano, IRCCS “Ca’ Granda” Ospedale Maggiore, Casa di Cura Domus Salutis di Brescia, Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, Istituto Neurologico Carlo Besta, IRCCS Eugenio Medea dell'Associazione "La Nostra Famiglia", Istituto Villa Santa Maria di Tavernerio, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Arduini Design, Cris Ortopedia Srl, Fifth Ingenium srl, Fumagalli Srl, RAI Torino, We Make srl, Associazione Bambini Cerebrolesi Lombardia Onlus Milano, Angsa, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici  Milano, Spazio Vita Niguarda Milano, Fabula Onlus Milano, Fondazione ASPHI Onlus, Fight the Stroke Milano, Parole Tue Milano, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Sezione di Milano, Scuola di Robotica Genova, Istituto Comprensivo Statale Fabio Filzi Milano, Direzione Generale Welfare Regione Lombardia, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia  Milano.

Il progetto CREW

CREW, Codesign for REhabilitation and Wellbeing, è un progetto di ricerca sviluppato dall’Area Ricerca Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo per la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative nel campo dell’abilitazione, della riabilitazione motoria e cognitiva e dell’inclusione sociale di persone con disabilità permanente, temporanea o legata all'avanzare dell'età. Le attività del progetto CREW si collocano nel più ampio programma di Fondazione Cariplo dedicato al Distretto della Riabilitazione avviato nel 2014, frutto del Piano di Azione dedicato alla Ricerca utile a migliorare le condizioni di benessere delle persone.

CREW è stato sviluppato adottando il modello europeo della ricerca e innovazione responsabile (RRI), utilizzando una metodologia di coprogettazione per individuare il bisogno e trovare una soluzione alle esigenze espresse in cinque Laboratori progettuali, dedicati a: sport e disabilità, integrazione scolastica e autismo, disabilità neuromotorie pediatriche, ambienti di vita per mantenere l’autonomia e per una nuova autonomia.

Il distretto della Riabilitazione

Le attività del progetto CREW fanno riferimento al più ampio programma Distretto della Riabilitazione. Mentre il progetto CREW è finalizzato a portare alla collettività soluzioni basate su tecnologie disponibili e mature, nel Distretto sono stati finanziati anche due progetti di ricerca avanzata, che nel 2017 sono arrivati alla fase finale. “INCOGNITO – Integrated cognitive, sensory, and motor rehabilitation of hand functions”, è finalizzato alla comprensione dei meccanismi chiave che generano la percezione del sé e del senso di azione della mano in soggetti sani e con disabilità. L’obiettivo ultimo è supportare la scelta del migliore approccio riabilitativo e lo sviluppo di strumenti tecnologici di ultima generazione per promuovere il senso della percezione dell’arto emiplegico durante la riabilitazione. Il progetto è condotto dal Centro di Medicina Riabilitativa “Villa Beretta” dell’Ospedale Valduce e dalla École Polytechnique Fédérale de Lausanne EPFL. “HEAD (Human Empowerment Aging and Disability): tecnologie e rete per tele-servizio di riabilitazione si propone la realizzazione di una innovativa piattaforma tecnologica multisensoriale per la sperimentazione di programmi riabilitativi in grado di interfacciare aspetti cognitivi ed emotivi con compiti motori.

Il progetto è attuato dal Centro di Medicina Riabilitativa “Villa Beretta” dell’Ospedale Valduce, dalla Fondazione San Camillo di Torino, dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano, dalla Fondazione ASPHI onlus e dal Centro Ricerche RAI Torino.

L’investimento complessivo di Fondazione Cariplo per il Distretto della Riabilitazione è di oltre 5 milioni di euro, segnale di un preciso impegno a sostenere iniziative integrate di ricerca e sviluppo per la ri-abilitazione motoria e cognitiva di persone in condizioni di fragilità temporanea o permanente, in una prospettiva di mantenimento e miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali.

L’iniziativa si propone di stimolare la crescita del tessuto produttivo-economico attraverso la creazione di un distretto tecnologico avanzato nel settore biomedicale: prevede infatti il trasferimento delle competenze e delle innovazioni sviluppate al sistema delle imprese e quindi al sistema produttivo, avviando così un processo di crescita del territorio nel suo complesso e aumentandone l’attrattività da parte di risorse scientifiche ed economiche.

Sono cinque i Progetti Emblematici selezionati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per la provincia di Lecco. Cinque iniziative a cui sono destinati complessivamente 10 milioni di euro, ovvero 7 milioni da parte di Fondazione Cariplo a cui si aggiungono 3 milioni da parte di Regione Lombardia.

Sono  progetti emblematici capaci di generare un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale locale per il territorio lecchese.

Ogni anno Fondazione Cariplo destina, a due province a rotazione, la somma € 7.000.000, per il sostegno di iniziative di particolare importanza. Gli interventi emblematici si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, ed affrontano problemi specifici di un territorio, sperimentano politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. Mirano ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, gestito congiuntamente con altri soggetti pubblici e privati. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento.

I progetti selezionati:

  1. Fondazione Caritas Ambrosiana per il progetto "Casa della Carità di Lecco". Contributo: 1 milione di euro Fondazione Cariplo;
  2. Provincia di Lecco per il "Progetto Brezza sull'Adda" – realizzazione di interventi di adeguamento e sviluppo del sistema dell'itinerario cicloturistico lungo il fiume Adda – diramazioni e connessione ai siti di interesse. Contributo: 1,4 milioni di euro ( 700 mila euro Fondazione Cariplo+ 700 mila Regione Lombardia);
  3. Politecnico di Milano per la ristrutturazione dell’immobile denominato “Ex Maternità” dell’ex Ospedale di Lecco finalizzata alla realizzazione degli Archivi storici e di Servizi presso il Polo di Lecco. Contributo:2,5 milioni euro Fondazione Cariplo;
  4. UniverLecco-Sondrio Associazione per la promozione insediamenti universitari nelle Province di Lecco e Sondrio per il progetto "EMPATIA@Lecco – EMpowerment del PAzienTe In cAsa". Contributo 1 milione di euro Fondazione Cariplo+ 2,3 milioni euro Regione Lombardia;
  5. Fondazione della Provincia di Lecco Onlus per il progetto "Il Fabricon – un progetto di housing molto sociale". Contributo 1,8 milioni euro Fondazione Cariplo.
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 Da tanti anni Fondazione Cariplo ha dimostrato di credere fortemente in uno sviluppo sostenibile finanziando vari progetti in quest'ottica. Per il quarto anno consecutivo inoltre aderisce all'iniziativa di Caterpillar M'illumino di Meno che quest'anno ha come tema la condivisione. Per questo il 24 febbraio è stato organizzato un pranzo collettivo all'interno della Fondazione: ognuno cucinerà o porterà prodotti sostenibili (bio o a km 0) da condividere coi colleghi, e durante la tavolata si discuterà con ènostra, un fornitore elettrico cooperativo, a finalità non lucrativa, che vende ai propri soci solo elettricità rinnovabile proveniente da impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici con garanzia d’origine

Una Fondazione sostenibile: Energia e Mobilità  

Fra gli impegni che la Fondazione si propone c'è quello efficientamento energetico: vogliamo che il nostro territorio “si illumini di meno” e usi l’energia in un modo più efficiente. Energia meglio utilizzata ed energia meglio distribuita, anche per chi si trova in difficoltà. Per questo la Fondazione ha lanciato il bando "Doniamo Energia": l'obiettivo è di alleviare e contrastare la povertà e la vulnerabilità sociale.

Inoltre, dal 2008 al 2012 Cariplo ha finanziato 3.700 audit energetici degli edifici pubblici e 860 Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile nei comuni della Lombardia e delle province di Novara e Verbania.
Dal 2014 al 2016 sono stati sostenuti 150 comuni che realizzeranno interventi di riqualificazione energetica di illuminazione pubblica ed edifici, per un totale di investimenti pari a 90 milioni di euro, a costo zero per le amministrazioni. E questa attività continua con il nuovo progetto Territori Virtuosi lanciato a fine 2016.

Non solo energia! Il progetto Green Jobs vuole contrastare la disoccupazione giovanile, contribuendo a favorire la creazione di lavoratori qualificati in campo ambientale. Sono stati coinvolti 55 licei lombardi, 188 classi e 3.700 studenti in attività di orientamento ai green jobs, formazione all’autoimprenditorialità green e alternanza scuola-lavoro. Inoltre sono stati attivati 150 tirocini extracurricolari in ambito green, una summer school per giovani aspiranti imprenditori della montagna ed è stato potenziato lo Sportello Green Jobs. L’iniziativa ha visto la collaborazione attiva di 150 imprese.

Anche la mobilità sostenibile è uno dei temi al centro dell’azione della Fondazione: tra gli interventi più significativi vi è lo studio di fattibilità per il BikeMI, servizio molto amato dai milanesi, nonché il sostegno a ben 26 servizi di bike sharing in molti capoluoghi e città lombarde. Non solo biciclette ma anche mobilità elettrica: nel 2014 è stato infatti finanziato un progetto che consiste in un servizio di soccorso stradale per la ricarica rapida dei veicoli elettrici rimasti in panne.

In ottica di sensibilizzazione dei dipendenti la Fondazione ha dimostrato attenzione partecipando alla Bike Challenge 2016 organizzata da FIAB, arrivando secondi con 2.445 km pedalati complessivamente! 

 

 

 

A partire da oggi lunedì 20 febbraio sul sito www.progettoager.it  i due bandi grazie ai quali Ager – Agroalimentare e ricerca, sosterrà progetti di ricerca scientifica a favore dell’agroalimentare italiano. Si tratta di risorse destinate all’agricoltura di montagna (importo del bando 500 mila euro) e ai prodotti lattiero-caseari (importo del bando 2 milioni di euro). Le proposte potranno essere presentate fino alle ore 17.00 del 24 maggio 2017.  

I bandi sono stati presentati giovedì 23 febbraio. Puoi rivedere la presentazione al link http://bit.ly/BandiAGER2017  

Il programma è così articolato:

Finalità e obiettivi del progetto Ager. La scelta dei settori di intervento.
Ugo Dozzio Cagnoni – Presidente del Comitato di gestione Ager

Bandi Agricoltura di montagna e Prodotti lattiero-caseari. I soggetti che possono candidare proposte, la formulazione del piano economico, i casi di esclusione, i criteri per la valutazione dei progetti.                                           
Linee guida per le attività di comunicazione e disseminazione
.                                                                                                                          
Valentina Cairo – Project manager Ager

Bando Agricoltura di montagna: le linee di ricerca                                                                                                                
Bando Prodotti lattiero-caseari : le linee di ricerca  
                                                                                                                                                                                                                                                  
Valentina Cairo – Project manager Ager

La gestione delle criticità per ottimizzare la progettazione e la rendicontazione                                                                                   
Diana Pozzoli – Vice Direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica, Fondazione Cariplo (capofila di Ager)
Clemente Andrea Savy – Ufficio Amministrazione Erogazioni, Fondazione Cariplo (capofila di Ager)                        

Modera Riccardo Loberti, referente comunicazione e disseminazione Ager.

L’attività erogativa di Fondazione Cariplo è ripresa con la pubblicazione, lo scorso 1 febbraio, dei bandi 2017.

Diverse le novità importanti, nell’ambito della Ricerca Scientifica: insieme ai bandi già presenti l’anno scorso, dedicati al Dissesto idrogeologico, al sostegno ai Giovani ricercatori e alla ricerca sulle Malattie dell’invecchiamento, vengono quest’anno proposti tre nuovi bandi:

  • un bando dedicato alla Formazione di medici-ricercatori con l’obiettivo di favorire la formazione e il consolidamento di queste figure professionali, facilitandone l’inserimento nel mondo del lavoro;
  • un bando dedicato alla Ricerca sociale per sostenere progetti di ricerca sociale sulla condizione degli anziani
  • un bando in collaborazione con Innovhub, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano sulla ricerca integrata nel campo delle biotecnologie industriali e la bioeconomia.

Nelle prossime settimane saranno pubblicate altre novità, tra cui un bando riservato agli enti già finanziati sul bando per la valorizzazione della ricerca biomedica promosso dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica e la riedizione del bando per stimolare l’attrattività e la competitività dei ricercatori lombardi su strumenti ERC, in collaborazione con Regione Lombardia, due bandi nell’ambito del progetto Ager sulla ricerca in campo agroalimentare.

I bandi dell'area Ricerca Scientifica sono stati presentati giovedì 23 febbraio.

Per rivedere la diretta clicca su http://bit.ly/BandiRicerca2017 

Ecco il programma del pomeriggio:

  • Intervento introduttivo a cura del  Direttore Generale Sergio Urbani e del Direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica Carlo Mango
  • Presentazione Linee guida e Comunicazione – Diana Pozzoli
  • PRESENTAZIONE DEI BANDI
    • Ricerca biomedica sulle malattie legate all’invecchiamento  – Silvia Pigozzi
    • Formazione e avviamento alla carriera di medici-ricercatori nell’ambito dell’Accordo con FRRB – Gianbattista Tshiombo e Roberto De Cani (Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica)
    • Ricerca biomedica condotta da giovani ricercatori – Giulia Bechi
    • Ricerca sociale sull’invecchiamento: persone, luoghi e relazioni  – Valentina Amorese
    • Attrattività e Competitività ERC nell’ambito dell’Accordo con Regione Lombardia  – Diana Pozzoli
    • Ricerca integrata sulle biotecnologie industriali e sulla bioeconomia nell’ambito dell’Accordo con Innovhub SSI  – Rita Bacchella e Ilaria Bonetti (Innovhub SSI)
    • Ricerca dedicata al dissesto idrogeologico: un contributo per la previsione, la prevenzione e la mitigazione rischio – Rita Bacchella
  • Linee guida per la formulazione del Piano Economico – Clemente Savy

Modera Dario Bolis, Direttore comunicazione Fondazione Cariplo

Dal 3 al 6 febbraio 2017, una delegazione di rappresentanti delle 28 fondazioni di origine bancaria che dal 2014 promuovono l’intervento Fondazioni for Africa Burkina Faso è stata in Burkina Faso. Alla missione hanno partecipato: Mariella Enoc (Vice Presidente di Fondazione Cariplo), Davide Invernizzi, (Direttore Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo), Daniela Del Boca (Membro del Consiglio Generale e Presidente Commissione Politiche Sociali di Compagnia di San Paolo), Ilaria Caramia (Program Officer di Compagnia di San Paolo); Stefano Andreoli (Vice Presidente di Fondazione Cariparma). La loro presenza è stata un’occasione preziosa per incontrare le Istituzioni Locali, i rappresentanti della Cooperazione Italiana, conoscere gli enti attuatori, i partner locali e le organizzazioni contadine che nel quotidiano lavorano sul campo e portano avanti i progetti nelle diverse aree di intervento. Un’occasione importante soprattutto per ribadire l’idea che fin dal principio rappresenta il cuore di Fondazioni for Africa Burkina Faso: la certezza che solo insieme – Persone, Territori e Risorse – e solo percorrendo una strada comune si possa realmente costruire un futuro sostenibile e giusto per tutti.

Le tappe

La missione si è aperta sabato 4 febbraio con la partecipazione a Terra Madre Burkina Faso, il primo Terra Madre dell’Africa occidentale promosso da Fondazione Slow Food per la biodiversità nell’ambito di Fondazioni for Africa Burkina Faso. Ad aprire la manifestazione, insieme ai rappresentanti di Slow Food e le Istituzioni locali, è stata Mariella Enoc, Vice Presidente di Fondazione Cariplo con un discorso di apertura. Nell’arco della mattinata i rappresentanti delle Fondazioni hanno partecipato alle conferenze sui temi di agroecologia, consumo sostenibile e nutrizione, politiche delle sementi e visitato il mercato dei contadini con la degustazione dei prodotti locali. Nelle giornate successive i rappresentanti della missione hanno visitato alcune aree di intervento dei progetti in corso. Il primo incontro è stato con gli informatici del primo fablab dell’Africa Occidentale, Ouagalab, che nella loro “fabbrica di innovazione digitale”, con sede a Ouagadougou, sviluppano sistemi tecnologici e oggetti intelligenti, ad esempio per il controllo del traffico e dell’inquinamento o da impiegare nel settore dell’energia e dell’acqua, del tessile e in agricoltura. Con OuagaLab Fondazioni for Africa Burkina Faso ha realizzato la campagna di sensibilizzazione #stessaterra che, attraverso la tecnologia internet of things, ha fatto interagire le persone a Torino e a Koubri, villaggio del Burkina Faso, facendo sperimentare e toccare con mano come un gesto compiuto da una parte del mondo abbia un riflesso dall’altra.  Durante l’incontro i rappresentanti delle Fondazione e gli informatici di Ouagalab hanno fatto anche il punto sul programma ‘Innovation for Development’ finanziato da alcune delle fondazioni partner di Fondazioni for Africa Burkina Faso per la ricerca di soluzioni innovative in agricoltura.

Seconda tappa è stata il Centro di Trasformazione del Riso Etuvè (parboilled) di Mogtedo gestito da 180 donne e sostenuto da Fondazioni for Africa Burkina Faso dal 2014 . L’appoggio al Centro rientra nella strategia più generale per rafforzare e migliorare la produzione di riso locale e per riconoscere e valorizzazione il ruolo delle donne per l’economia del Paese. Grazie all’intervento Fondazioni for Africa Burkina Faso sono stati messi a disposizione delle donne corsi di formazione, migliori attrezzature e un fondo di rotazione per agevolare l’accesso al credito. In tre anni la produzione di riso parboilled del centro femminile è raddoppiata arrivando a 300 tonnellate di riso.

Terza tappa è stata la visita al villaggio di Zorgho, uno dei villaggi dove insieme ai produttori si sta sperimentando l’introduzione della soia, un alimento dalle importanti proprietà nutrizionali e che costituisce una fonte di reddito con i suoi derivati: olio, farina, yogurt, succhi di frutta. In particolare i rappresentanti delle Fondazioni hanno incontrato le donne che hanno seguito i corsi di formazione e laboratori pratici promossi da Fondazioni for Africa Burkina Faso per la trasformazione della soia in prodotti sia per il consumo familiare sia da immettere sul mercato.

Quarta tappa è stata la visita all’ orto comunitario e biologico di Koubri, dove un folto gruppo di donne, ha dato vita e si prende cura di dell’orto, i cui prodotti bio riforniscono la mensa scolastica e vengono venduti sui mercati locali, e quelli di Ouagadougou.  

La missione delle Fondazioni è stata inoltre un’occasione per incontrare i rappresentanti delle ONG che in loco portano avanti le attività e della Cooperazione Italiana del Paese con cui si è discusso di sicurezza alimentare e politiche di cooperazione nel paese, comprese le sinergie con l’iniziativa Fondazioni for Africa Burkina Faso. Molto importanti e significativi sono stati anche gli incontri con il Segretario Generale del Ministero dell’Agricoltura del Burkina Faso, durante il quale sono stati presentati i principali risultati del programma nei primi tre anni a livello nazionale, e con il Presidente Confederation Paysanne du Faso (CPF) con cui si è discusso della strutturazione del mondo contadino nel Paese e delle politiche di sviluppo sostenibile.

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E' alla settima edizione Siamo nati per camminare, l’iniziativa per promuovere l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata per i percorsi casa scuola, realizzata e curata da Genitori Antismog, con la collaborazione del Comune di Milano e il sostegno di Fondazione Cariplo. La nuova edizione, che dal 20 al 24 marzo, segue quella record del 2016 che ha visto la partecipazione di oltre 22.200 alunni, con il coinvolgimento di 2.000 insegnanti e 77 scuoleC’è tempo per iscriversi fino a lunedì 13 febbraio. Con il claim “Giocando insieme faremo strada”, l’edizione in avvio propone ai bambini, alle scuole e alla famiglie di “mettersi in gioco” per riflettere sul tema delle regole e della qualità delle relazioni che instauriamo con coloro con cui condividiamo le strade della città. Interrogarsi sulle motivazioni che ci spingono ad accettare e rispettare un sistema di norme, in particolare quello che regola la convivenza in strada, significa affrontare un problema culturale complesso e articolato che influisce molto sulla qualità della vita della comunità.

Cos’è Siamo nati per camminare 

E’ un progetto-gioco sul tema della mobilità sostenibile 
rivolto agli alunni delle scuole primarie, pubbliche e paritarie, della città di Milano. Per una settimana, dal 20 al 24 marzo 2017, i bambini sono invitati ad andare a scuola a piedi, in bicicletta, skateboard, monopattino, con i mezzi pubblici. Alla base dell’iniziativa è l’idea che un reale miglioramento delle condizioni di vivibilità della città non possa che essere il risultato di un’azione collettiva e sinergica di tutte le parti in gioco: i bambini insieme alle loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni pubbliche e private.

Perché partecipare. Siamo Nati per Camminare è, nella sua semplicità, un acceleratore di buone pratiche che stimola alla relazione, al confronto, ad assumere una prospettiva positiva e propositiva per il futuro della città e si propone di:

  • dare la possibilità a tutti i bambini di fare un’esperienza che sia di stimolo all’adozione di scelte di mobilità più sostenibili da adulti;
  • sottolineare il ruolo fondamentale della scuola, accanto alla famiglia, nel radicare il valore culturale e sociale di scelte di mobilità favorevoli alla salute e al benessere collettivi;
  • migliorare la qualità dell’ambiente e della vita di tutti;
  • far sentire forte la voce dei bambini alla città e all’amministrazione pubblica che ha il ruolo fondamentale di coltivare e nutrire la fiducia nella cittadinanza attiva.

In sostanza, sensibilizzare i bambini sin da piccoli su un’abitudine sostenibile significa dargli la possibilità di contribuire a rendere migliore la propria città e la qualità della vita dei suoi cittadini.

Il progetto a tappe

  • Le iscrizioni | 16 gennaio – 13 febbraio 2017

Le scuole possono iscriversi a SNPC 2017, unicamente online tramite il sito www.siamonatipercamminare.it.

La partecipazione può avvenire sia con l’iscrizione di tutte le classi sia solo di alcune, ma unicamente nel primo caso le scuole avranno la possibilità di partecipare al concorso SNPC e vincere bellissimi premi. Entro il 10 marzo il materiale di SNPC verrà consegnato gratuitamente a scuola.

  • La settimana SNPC | 20 – 24 marzo 2017

Avrà luogo la settimana di Siamo nati per camminare, durante la quale ai bambini e alle loro famiglie verrà chiesto di fare squadra e di andare a scuola a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. I dati sulla mobilità casa-scuola raccolti nelle classi daranno loro la possibilità di partecipare al concorso SNPC.

  • La premiazione | maggio 2017 

Verrà organizzato l’evento di premiazione delle scuole vincitrici, con tanti premi in palio per i partecipanti più virtuosi.

Un gruppo di dodici ragazzi, italiani e migranti, avviati a una nuova esperienza lavorativa e di integrazione sociale che permette loro di studiare e costruire un futuro diverso da quello che li aspettava. Oltre un milione e mezzo di lettori a bordo treno, più di 120 storie di solidarietà, di buone pratiche dell’Italia che risponde ai problemi sociali fatte conoscere al grande pubblico, raccontate sulle pagine del quindicinale gratuito che ha viaggiato ad alta velocità lungo la penisola. Un’iniziativa che ha coinvolto in uno scambio di richieste e proposte ‘solidali’ centinaia di passeggeri, creando una community appassionata e attiva, con quasi 300mila utenti unici sul web e 700mila visualizzazioni. Firme prestigiose del mondo della cultura, del giornalismo (da Erri De Luca, Giobbe Covatta, Enrico Bertolino fino a Maria Grazia Cucinotta) che hanno dato il loro contribuito volontario sui temi della povertà, dell’accoglienza, della violenza sulle donne, della disabilità, della sostenibilità. Sono questi i numeri che fotografano i primi mesi di avvio del progetto sociale “Il Paese della Sera”, che promuove l’inserimento lavorativo di ragazzi e ragazze in situazioni di disagio economico attraverso la distribuzione ogni mattina all’alba sui treni Italo a Milano e Napoli della omonima rivista. E che inizia il 2017 con nuovi compagni di viaggio che sostengono l’iniziativa sociale e nuovi impegni: l’aumento fino a 20 dei giovani coinvolti e nuovi canali distributivi per ampliare il numero di lettori.
Integrazione, coesione sociale e promozione di una cultura solidale sono gli obiettivi del progetto, promosso dall’organizzazione WSC in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio grazie al sostegno di Italo Treno, Fondazione Allianz UMANA MENTE, Fondazione Bracco, Fondazione Cariplo, Fondazione CON IL SUD insieme a AGIRE e Avis e al media partner Adnkronos. Un’iniziativa che riunisce oggi a Roma nella Lounge di Italo della Stazione Termini Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD; Andrea Faragalli, Presidente Italo Treno; Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo; Marco Impagliazzo, Presidente Comunità Sant’Egidio, con la partecipazione speciale di Maurizio Casagrande e Dario Vergassola. A seguire una tavola rotonda dedicata al “Nuovo Welfare” con Gaela Bernini, Responsabile dei progetti scientifici di Fondazione Bracco, Nicola Corti, Segretario Generale di Fondazione Allianz UMANA MENTE, Stefania Marignetti, giornalista Adnkronos Prometeo e Gianni Milesi, Vice Presidente di AGIRE e presidente Cesvi. A coordinare l’evento Luca Mattiucci del Corriere della Sera.

La prima copertina del 2017 della rivista nasce con il contributo di Ferruccio De Bortoli, che ha firmato un editoriale sul futuro del nostro paese. «Se vogliamo salvaguardare, riformandolo, questo modello di civiltà, evitando ingiustizie e sprechi, è necessario un diverso contributo dei privati. Le tasse, che vanno ridotte, non bastano più. Le aziende più avanzate, in molti contratti, garantiscono prestazioni alternative, sperimentano nuove forme di welfare territoriale. La rete del volontariato costituisce un ammortizzatore prezioso. Lo spirito solidale delle comunità moltiplica le iniziative di assistenza per i più deboli. È la mano visibile della mutualità e della misericordia civile. Aperta e forte». 

La rivista è realizzata a titolo volontario da un team di giornalisti che porta al pubblico notizie sui temi dell’innovazione sociale, un racconto lontano dalla retorica e attento a quanti sono già impegnati a costruire le risposte ai vecchi e nuovi bisogni di chi vive alle prese con la fragilità.

Buone notizie per le organizzazioni culturali con sede legale e operanti nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo: potranno cofinanziare la loro quota di costi nell’ambito di un progetto sulle piattaforme europee in risposta alla call EACEA 06/2017.
L’EACEA ha pubblicato la nuova e ultima call sulle piattaforme di Europa Creativa. Lo schema di finanziamento è stato pensato per dare visibilità agli artisti emergenti e alle loro opere, per stimolare l’audience development e per far circolare le opere culturali europee al fine di influenzare i settori culturali e creativi. Si tratta di una struttura complessa: almeno 10 membri provenienti da 10 paesi diversi, guidati da un coordinatore, che ne esprime la vision culturale.
Nello schema delle piattaforme l’unico responsabile della gestione e implementazione della piattaforma è il coordinatore, che dovrà sviluppare una programmazione basata su una vision culturale e artistica comune con i membri della piattaforma e sarà responsabile dei seguenti task: selezione e monitoraggio dei membri della piattaforma attraverso la definizione di specifici criteri di selezione, che dovranno essere modellati sugli obiettivi e sulle priorità della piattaforma e sulle esigenze del settore culturale e creativo che rappresenta; coordinamento, monitoraggio, promozione, valutazione e supervisione delle attività dei membri, promozione di artisti e creatori, soprattutto talenti emergenti, e delle loro opere; concezione e implementazione delle attività di comunicazione e di branding (inclusa la creazione di un marchio europeo); strategie di audience development per il raggiungimento di un nuovo pubblico; attività di networking; supporto finanziario ai membri della piattaforma sulla base dei costi eleggibili della call. I membri, per essere eleggibili, dovranno rispettare non solo i criteri di ammissibilità della call, ma anche quei criteri di selezione stabiliti dal coordinatore (è necessario che siano monitorabili e verificabili). Il loro ruolo consiste in attività di supporto all’implementazione della piattaforma.

Il budget della call è di 5.5 milioni di euro per co-finanziare 13 piattaforme.

L’EACEA darà particolare riguardo alle piattaforme che saranno attive nei seguenti settori: arti visive, teatro, opera, fashion, architettura. Il co-finanziamento EU è di max 500.000 EUR per anno e non può superare l'80% del totale dei costi eleggibili.

 

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