Negli interventi di Housing Sociale Borgo sostenibile e Cenni di cambiamento esistono 16 spazi commerciali, di diverse dimensioni e caratteristiche per venire incontro a numerose esigenze e attività. La proposta di partecipazione al progetto dovrà seguire le linee guida esposte nell’Avviso. Il percorso prevede una prima selezione che dà la possibilità di accedere a un workshop per la progettazione definitiva della propria idea. I commercianti selezionati potranno confrontarsi con gli abitanti e con gli altri locatari per creare sinergie e servizi innovativi a valore aggiunto per il quartiere che nel tempo si dimostreranno un aiuto alla sostenibilità delle attività.
I canoni di locazione saranno a costo zero per il primo anno (eccetto il pagamento delle spese accessorie), ridotti della metà durante il secondo anno, a regime pieno il terzo anno: 65 euro/mq/anno + IVA per gli spazi di Cenni di Cambiamento (via Gabetti) e 50 euro/mq/anno + IVA per gli spazi di Borgo Sostenibile (Figino). Gli interessati a partecipare dovranno rispondere ai requisiti indicati nell’Avviso e presentare la propria domanda seguendo le modalità indicate nei siti www.cennidicambiamento.it e www.borgosostenibile.it 
Le domande dovranno pervenire entro il 17 maggio 2016 agli indirizzi e con le modalità indicate.
Durante l’Open Day che si terrà il 2/05/2016 dalle ore 9 alle ore 13 si potranno visionare gli spazi a disposizione sia presso Cenni di Cambiamento che presso Borgo Sostenibile e si potranno richiedere  tutte le informazioni desiderate.

Destinatari dell’avviso

I destinatari di questo progetto sono tutti i soggetti intenzionati a sviluppare la propria attività commerciale in un contesto abitativo innovativo e ad adottare un nuovo modo di rapportarsi con la clientela. Ai commercianti/ artigiani selezionati verrà infatti richiesto di seguire un percorso di facilitazione per la realizzazione di una rete di coordinamento con le altre attività già presenti e/o selezionate tramite il presente Avviso e di stabilire dei Patti di Fiducia con gli abitanti residenti in modo da creare delle basi più solide per la sostenibilità futura delle proprie attività. La rete di coordinamento avrà lo scopo di costruire delle sinergie tra i commercianti, di ammortizzare costi fissi e di organizzare servizi ad hoc per i cittadini.

Per info: 
http://www.borgosostenibile.it/progetto-commercio/
http://www.cennidicambiamento.it/it/news/diario/185-commercio-on-demand.html

 

Arriva a Milano il primo hackathon dedicato all’innovazione culturale: una due giorni non-stop di conferenze e sviluppo, a cui possono partecipare developers, designer, informatici, creativi e chiunque abbia un’idea legata alla cultura. Per i team vincitori due premi: uno per la migliore idea in ambito di innovazione culturale (3.000 euro) e uno per il progetto sviluppato meglio in cui verranno valutate la qualità del codice e la sua implementazione (3.000 euro). Soprattutto tutti i team partecipanti avranno l’occasione di presentare la propria idea nel progetto iC-innovazioneCulturale (il cui bando chiuderà il 30 giugno) e da lì essere selezionati per un percorso di avviamento imprenditoriale che li può portare ad accedere sino a 100.000 euro per l’avviamento d’impresa. L’hackathon si svolgerà il 10 e 11 giugno 2016 negli spazi di BASE, il nuovo progetto per la cultura e la creatività a Milano, da poco inaugurato.  
Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell'informatica (sviluppatori di software, programmatori e grafici web) e generalmente ha una durata variabile tra un giorno e una settimana. In questo caso, in 24 ore i partecipanti sono chiamati a sviluppare idee che migliorino il modo di pensare, creare, offrire e fruire i prodotti culturali. E' la prima volta che in Italia si produce un hackathon sull’innovazione culturale, per di più sostenuto da una Fondazione. Il risultato di questo hackathon devono quindi essere idee e progetti transmediali, interattivi e immersivi.
A ideare e progettare nuove idee sono chiamati giovani con competenze differenti, riuniti in team e che si trovano a lavorare a stretto contatto per una 24ore non stop.
Ogni team è composto da 2-3 sviluppatori (1 back-end developer, 1 front-end developer, un grafico UI/UX), da un generatore di idee/creativo e da un mentor tecnico esperto di innovazione culturale, invitato da Bookrepublic, ideatore dell'hackathon: affiancare e affinare le competenze di creazione e di sviluppo di un progetto comune, con le caratteristiche di fruizione culturali, è l’elemento portante della costituzione delle squadre.
La partecipazione è a numero chiuso, a titolo gratuito.
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I team

iCODEX è un hackathon a numero chiuso: le iscrizioni sono aperte fino a un massimo 120 partecipanti. Possono partecipare anche persone singole,  perché iCodex aiuta chi si iscrive a trovare la propria squadra. A Base si troverà tutto ciò che serve per vivere (e sopravvivere) alla giornata e nottata creativa: magliette, tazze, fogli, penne, spazzolini, saponi… La qualità dell’evento sarà assicurata da un sistema di mentorship di alto livello ben organizzato e coordinato. Ogni team sarà infatti composto da 2-3 sviluppatori (1 back-end developer, 1 front-end developer, un grafico UI/UX), un creativo, un mentor tecnico esperto di innovazione culturale invitato da Bookrepublic. Alla fine della 24 ore, ogni  team avrà 3 minuti a disposizione per raccontare il proprio progetto davanti alle giurie (una per l’innovazione culturale, e l’altra per il codice e lo sviluppo). Il pitch, e la squadra vincente, saranno premiati per la migliore idea in ambito di innovazione culturale (3.000 euro) e per il progetto sviluppato nel miglior modo (3.000 euro)

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Quattro key note speaker

Ad arricchire le due giornate, quattro key note speaker: Gillian Ferrabee (Cirque du Soleil), Brian Chang (Disney), Tobias Ahlin (Spotify – GitHub), Chiara Montanari (Politecnico di Milano – capo spedizione in Antartide) portano a BASE la propria esperienza di livello internazionale, all’interno di realtà fortemente creative e innovative, condividendola con il pubblico milanese (ingresso gratuito).

Gli operatori

Durante l’hackathon sono presenti circa 20 mentor tecnici (esperti di innovazione culturale) che interagiscono con i team durante la creazione e lo sviluppo delle idee, 4 facilitatori che si occupano di team building, pronti ad aiutare i team a lavorare in squadra; 5 business mentor che supervisionano la fattibilità dei progetti; 5 mentor tecnologici che supervisionano gli sviluppatori; 2 giurie composte da studiosi e personalità della cultura e dell’innovazione.

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Il progetto di sito seriale comprendente San Pietro al Monte e denominato “Il Paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia Medievale” è entrato ufficialmente agli inizi dell’anno nella “Tentative List” e cioè nella Lista propositiva UNESCO: il primo, decisivo passo verso la meta del riconoscimento ufficiale come patrimonio dell’umanità. Il progetto è stato promosso dalla Fondazione della provincia di Lecco (come referente di un team di enti locali e avvalendosi di un apposito Comitato scientifico) con l’appoggio dell’Abate Presidente della Congregazione benedettina sublacense-cassinese, Don Bruno Marin, e il patrocinio dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani, sul cui sito è possibile visionare il progetto.
Si tratta di una iniziativa di grande prestigio e di enormi potenzialità per il turismo culturale del territorio lecchese, la quale richiede, ancor prima che un più ampio concorso di risorse per sostenere la seconda e più impegnativa fase progettuale, una condivisione corale di tutte le realtà istituzionali e civili del Territorio lecchese. 

Per una presa pubblica di contatto dei problemi e un apprezzamento degli obiettivi, è stata organizzata una serata informativa Martedì 26 aprile ore 21 presso Auditorium della Camera di Commercio di Lecco – Via Tonale 30 a chiusura di una giornata di sopralluoghi e di incontri tecnici, gestita dalla Fondazione, con la presenza qualificante di:

  • Arch. Francesca Riccio (Coordinamento generale per UNESCO – Ministero dei beni culturali)
  • Dott. Ruggero Longo – (Responsabile per il coordinamento e lo sviluppo del progetto)
  • Rappresentanti del Comitato scientifico e degli organi di tutela regionali

Il tema sarà introdotto dal Presidente della Fondazione, Dott. Mario Romano Negri.

 

Un nuovo passo avanti per la riqualificazione del Parco Trotter: si è tenuta oggi la presentazione del futuro dell’ex Convitto. Grazie all’avvio dei lavori e al percorso partecipato che ha coinvolto centinaia di cittadini del quartiere, l’edificio storico che dagli anni Venti è stato parte del complesso educativo tornerà al suo antico splendore, diventando – come l’hanno definita i cittadini di zona – la nuova “Casa del quartiere”. Il progetto prevede che questi spazi riqualificati ospiteranno 450 ragazzi della Scuola Media (attualmente sono 270) in 15 nuove classi su un’area di 2.540 metri quadri e spazi per attività aperte al quartiere (2.630 metri quadri) con sale multidisciplinari per musica, lettura, esposizioni, laboratori  e sportelli informativi.  

La riqualificazione del Parco Trotter abbraccia molti temi sui quali da sempre Fondazione Cariplo è impegnata: dall’arte e la cultura, con la conservazione del patrimonio architettonico, presente all’interno del parco Trotter, a quello dei servizi alla Persona, con la spinta alla coesione sociale e all’intercultura; fino all’ambiente, ponendo grande attenzione alla valorizzazione degli spazi verdi della città e al risparmio energetico negli edifici e nei luoghi pubblici. La valorizzazione delle periferie per Cariplo è una priorità.
La collaborazione tra Comune e Fondazione Cariplo, che hanno deciso di co-finanziare i 12 milioni di euro (8 di Fondazione Cariplo e 4 del Comune di Milano) necessari per la riqualificazione dell’area e la nascita di nuovi spazi socio-culturali ed educativi a favore del quartiere e della città all’interno dell’ex Convitto, è iniziata nel 2012.

Per questo, il Sindaco Pisapia e il Presidente Guzzetti hanno voluto firmare una lettera con cui si auspica che gli eventuali risparmi di cantiere siano utilizzati in futuro per finanziare altri interventi nell’area: tra questi, il recupero del patrimonio edilizio interno o adiacente al Parco, come l’edificio ex Acqua Potabile e piazzetta Mosso, la ristrutturazione dei padiglioni che attualmente ospitano la Scuola Media e che potranno essere destinati ad altri usi per il complesso scolastico e il quartiere, la rinascita dell’ex frutteto e il riuso del padiglione ex Cucine per finalità educativo/sportive. A questi progetti si aggiunge poi il recupero dell’ex Piscina che, grazie ai fondi del Bilancio Partecipato, diventerà un campo sportivo multifunzionale.

Progettazione partecipata

Per confrontarsi e scegliere quali fossero le priorità da realizzare nel medio periodo e le attività sociali più adatte da ospitare negli spazi dell’ex Convitto-nuova ‘Casa del quartiere’, tra settembre e dicembre del 2015 si è svolto un percorso di progettazione e confronto con i cittadini, guidato dall’architetto Davide Fortini, a cui hanno partecipato centinaia di persone, direttamente o attraverso la compilazione di questionari. Il percorso ha portato a 32 incontri di progettazione partecipata. E così i cittadini si sono espressi, chiedendo laboratori, sale incontro, sportelli informativi, aree ricreative e ricettive: tutti spazi pensati come ‘flessibili e adattabili’ alle esigenze della zona. In particolare piace l’idea di trovare all’ex Convitto laboratori di manualità, artigianato, creatività per giovani e adulti, luoghi che incentivino lo scambio interculturale e dove avviare percorsi di sensibilizzazione su tematiche come il senso civico, la sicurezza sociale e il contrasto al degrado. Durante gli incontri e attraverso i questionari è emersa anche la necessità di spazi dedicati alle problematiche delle famiglie e di luoghi per attività culturali e formative.
Sabato 23 aprile, infine, le cesate del cantiere ospiteranno una “mostra” che racconta gli sviluppi dei lavori e regala un’immagine del futuro dell’ex Convitto, per avere un’idea di come si presenterà la nuova ‘Casa del quartiere’.

A conclusione del primo anno di lavoro di Alice Music Academy, scuola di musica all’interno di Dandora – baraccopoli ai bordi di Nairobi –  Alice for Children con il supporto di Fondazione Cariplo e Radio Italia danno vita al Dandora Music Festival. Il progetto “Alice Music Academy, quando la musica suona bene e… Finisce in concerto” nasce ad aprile 2015 per offrire uno spazio ricreativo ed educativo ai bambini lavoratori della discarica di Dandora. Avvicinare questi bambini alla musica significa allontanarli da abusi e sfruttamento, garantendo loro un pasto al giorno durante i weekend. Dopo un anno di laboratori e lezioni, i giovani beneficiari del progetto Alice Music Academy si esibiranno in uno spettacolo musicale insieme ad altre quattro band locali, composte da loro coetanei, bambini che vivono quotidianamente situazioni di disagio e privazione. Fondazione Cariplo seguirà il festival da vicino con una delegazione direttamente sul luogo

Obiettivo del progetto: salute e inclusione

in classe

Questo progetto si inserisce nel tentativo di aiutare la fascia più vulnerabile della popolazione ad uscire da Dandora DumpSite, discarica a cielo aperto nella periferia di Nairobi, dove lavorano tra i rifiuti più di 10.000 persone, per il 55% bambini che rischiano quotidianamente di contrarre AIDS, TBC, soffrono di malnutrizione, maltrattamenti e sono vittime del lavoro minorile. I beneficiari del progetto di scolarizzazione promosso da Alice for Children vivono in baracche in lamiera, strutture realizzate tra fognature a cielo aperto e aree da bonificare. Non hanno accesso ad acqua corrente e non hanno un allacciamento alla rete elettrica.
Alice for Children, impegnata in Kenya da ben 10 anni, è riuscita a realizzare questa scuola di musica nella baraccopoli di Dandora organizzando il primo concerto dello slum, una performance unica nel suo genere, che evidenzierà il ruolo della musica come potente equalizzatore sociale. 

Il 28 aprile si festeggia il primo Facebook Global Causes Day, la giornata che Facebook dedica in tutto il mondo al settore non profit, attraverso iniziative di formazione all'utilizzo degli strumenti digitali e al coinvolgimento diretto dei dipendenti in attività di beneficenza.

Fondazione Cariplo, Facebook Italia e Fondazione Pubblicità Progresso hanno quindi organizzato un momento di formazione dedicato a “Facebook & Instagram per le organizzazioni no profit”, che si terrà dalle 10.00 alle 13.00 presso la Sala Volta del Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, Milano.

Programma:

10.00 – 10.15    Saluti di Benvenuto
10.15 –  11.00 – Facebook e Instagram for Social Good: strumenti e best practices
11.00 – 11.15 – Case Study: Action Aid Italia
11.15 – 11.35  – Creative Shop: creatività nelle campagne di marketing
11.35 – 11.50 –  Case Study: Emergency
11.50 – 12.20 – La sicurezza su Facebook: strumenti e risorse
12.20 – 12.35 – Case Study: Fondazione Cariplo e il progetto NEETwork
12.35 – 12.50 – Fondazione Pubblicità Progresso: campagne sociali internazionali di marketing non convenzionale
12.50 – 13.00 –  Conclusioni

Per iscrizioni: http://bit.ly/1SeavKS entro il 22 aprile 2016 La partecipazione è gratuita, fino ad esaurimento posti.

testatina FC progresso

Fondazione Cariplo e AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ancora una volta insieme per annunciare gli undici vincitori del Bando TRIDEO 2015 – TRansforming IDEas in Oncological research award finanziato con oltre un milione di euro. Da un bando nato un po’ come una sfida e che intende premiare le ipotesi più innovative e di frontiera, sono già 23 i giovani scienziati selezionati che con i loro progetti tenteranno di cambiare i paradigmi della ricerca in questo ambito. La forte vocazione all’innovazione è il tratto distintivo degli undici progetti selezionati nel 2015, da quindici revisori stranieri di altissimo profilo internazionale, tra le oltre 200 candidature giunte in risposta al bando. L’obiettivo di AIRC e Fondazione Cariplo è garantire un sostegno concreto alle idee in grado di trasformare la ricerca oncologica, usando un approccio inedito, capace di unire la ricerca, l’esplorazione e il rischio, per trovare risposte a una malattia che in alcune forme è ancora poco curabile. 
 

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Dopo una prima edizione focalizzata sui ricercatori lombardi e novaresi, quest’anno il bando premia undici scienziati provenienti da tutte le regioni italiane: Veronica De Rosa del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, Simone Di Micco dell’Università degli Studi di Salerno, Roberta Fiume dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Danny Incarnato dell’HuGeF – Human Genetics Foundation di Torino, Anna Kabanova dell’Università degli Studi di Siena, Luca Lanzanò della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Rossana Maffei dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Simona Pisanti dell’Università degli Studi di Salerno, Francesca Reineri dell’Università degli Studi di Torino, Dante Rotili dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e Carmen Valente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli.

E già ci sono le prime conferme della bontà di queste idee, come testimonia la pubblicazione sulla rivista Genome Research dei risultati dello studio sui meccanismi di degradazione dei microRNA a cui ha contribuito Matteo J. Marzi, uno dei vincitori del bando TRIDEO 2014. 

Lunedì 9 maggio in Cascina Triulza – Area Expo Milano è in programma l'incontro Ricerca & Società Civile per l’Innovazione Sociale, sul rapporto tra i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e le attività delle organizzazioni della società civile.  Un’occasione per operatori del sociale, dell’economia civile, ricercatori di tutte le discipline aperti al dialogo e alla “contaminazione”. Uno stimolo a collaborazioni e progettualità future, nuove e innovative, per dar vita ad “Human Factory”: un ambiente di lavoro e di confronto in grado di “facilitare” un rapporto circolare tra ricerca scientifico – tecnologica e organizzazioni della società civile che renda utile e concreto il trasferimento dei risultati della ricerca per la vita e le esperienze delle persone e delle comunità. Una giornata aperta e partecipativa con un convegno istituzionale al mattino; workshop tematici, un’area espositiva e momenti di incontro e confronti informali nel pomeriggio.

Il programma della giornata

Ore 09.30 – Registrazione Partecipanti – presso Auditorium Pier Mario Vello

Ore 10.00 – “Cascina Triulza dopo Expo 2015: Human Factory, un’alleanza tra Società Civile e Ricerca per l’Innovazione Sociale” A cura di:

  • Sergio Silvotti, Presidente di Fondazione Triulza

Ne discutono:

  • Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (*)
  • Giulio Gallera, Assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale, Regione Lombardia
  • Giuliano Pisapia, Sindaco del Comune di Milano

Ore 10.45 – “Nuove funzioni e insediamenti per lo sviluppo strategico dell’area Expo 2015”

  • Giuseppe Bonomi, Amministratore Delegato Arexpo SpA (*)

Ore 11.00 – “Scenari emergenti e nuovi orizzonti di collaborazione civica tra istituzioni, imprese, università e società civile per la sostenibilità”

  • Dipak R. Pant, Professore di Antropologia ed Economia Sostenibile all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza_LIUC

Ore 11.15 – Strumenti e opportunità degli investimenti ad impatto sociale

  • Roberto Randazzo, avvocato e docente di Social Innovation nel Politecnico di Milano Politecnico

Ore 11.30 – Tavola Rotonda: “Dall'eredità di Cascina Triulza nuovi percorsi collaborativi tra mondo della Ricerca, dell’Università e del Sociale”

  • Cristina Messa, Rettore dell’Università degli Studi di Milano Bicocca
  • Gianluca Vago, Rettore dell’Università degli Studi di Milano
  • Massimo Minelli, Presidente di Confcooperative Lombardia
  • Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda, delega alla legalità e alla responsabilità sociale d’impresa
  • Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore
  • Davide Invernizzi, Direttore dell’Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo
  • Salvatore Majorana, Direttore Technology Transfer Office IIT di Genova

Ore 12.45 – Verso un nuovo percorso di lavoro tra Società Civile, Università ed enti di Ricerca

  • Sabina Siniscalchi, Vicepresidente Vicario Fondazione Triulza
  • Stefania Giannini, Ministro dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca (*)

Ore 13.00 – Lunch_ Area ristorante Cascina Triulza

(*) In attesa di risposta

Dalle 14.00 alle 19.00 workshop tematici.
Nell’area espositiva di Cascina Triulza progetti del mondo della ricerca applicabili in ambito sociale.

Come partecipare

Entro mercoledì 4 maggio scrivere a segreteria@fondazionetriulza.org specificando:

Iniziative a cui si intende partecipare, nome e cognome, organizzazione, mail e telefono.

4 giornate di formazione intensiva tra Civitavecchia e Barcellona, una nave che attraversa il Mediterraneo e 400 partecipanti da ogni parte del mondo. Ecco la sintesi di ciò che sarà il Social Enterprise Boat Camp, la prima iniziativa rivolta a imprenditori, innovatori sociali e operatori della cooperazione internazionale che combinerà attività formative ad una navigazione vera e propria. Un’opportunità unica nel suo genere, promossa da Fondazione OPES e Ong 2.0, con il sostegno strategico ed economico di Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo. Il Boat Camp si svolgerà dal 28 al 31 maggio 2016, con partenza da Barcellona e arrivo a Civitavecchia. Ai primi 70 operatori della cooperazione che decideranno di iscriversi verranno riservate condizioni molto speciali, cioè la tariffa di soli 30 euro tutto compreso (viaggio Civitavecchia/Barcellona/Civitavecchia, vitto e alloggio a bordo con sistemazione in cabina doppia interna e pass per partecipare a tutte le attività previste). Sarà consentita la presenza di un massimo di 2 operatori per ogni ONG. Per partecipare, sarà necessario inviare a cooperazione@boatcamp2016.org una lettera motivazionale e una breve biografia entro il 29 APRILE.

PERCHÈ PARTECIPARE?

Il Boat Camp si inserisce in un percorso sperimentale sul tema “Innovazione per lo sviluppo” che Fondazione Cariplo ha lanciato insieme a Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Nel corso di 18 mesi, 4 team interdisciplinari, attraverso dei progetti pilota, esploreranno i mondi della fabbricazione digitale, dell’open innovation applicata al riuso di tecnologia esistente, dei dati per lo sviluppo, per creare spazi di innovazione percorribili nel settore della cooperazione internazionale. Si apriranno dunque alcune interessanti opportunità formative/informative e di partecipazione attiva che verranno man mano presentate ed offerte alle organizzazioni operanti nella cooperazione internazionale allo sviluppo, interessate a questi temi.

Maggiori info su: www.boatcamp2016.org

Speciale testimonial dell'iniziativa è Frankie-Hi nrg!
 

A Milano apre le porte alla città un nuovo teatro. Da sabato 9 aprile, infatti, prenderà il via l'attività culturale del Teatro PuntoZero all'interno del Carcere minorile Cesare Beccaria, in via dei Calchi Taeggi 20. Si comincia con lo spettacolo “Errare Humanum Est”, una performance realizzata dai giovani detenuti del carcere con l’obiettivo di abbattere i pregiudizi sull’universo della detenzione e promuovere l’importanza della prevenzione al disagio giovanile. La serata, che andrà a concludere il Quinto Forum delle Politiche Sociali organizzato dal Comune di Milano, sarà un’importante occasione di confronto tra Istituzioni, Terzo Settore, operatori e cittadini sui principali temi del sociale, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino.

“Errare Humanum Est” è frutto di un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e da Fondazione Marazzina, con il contributo del Comune di Milano e in collaborazione con UnAltroMondo Onlus e Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino, per creare e radicare un nuovo “luogo della cultura” milanese, il Teatro PuntoZero dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria, consentendo, da un lato, di mettere finalmente a disposizione del territorio uno spazio importante per dimensioni e potenzialità, e dall'altro di trasformare l’immagine del carcere in quella di luogo aperto e di promozione culturale, in grado di proporre un'offerta di qualità, partecipata e capace di attrarre un pubblico eterogeneo.

Sono tre le Zone della città coinvolte dal progetto: Zona 6 (sede del Teatro e della Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino), Zona 7 (in particolare il quartiere di Baggio adiacente il Teatro, sede operativa di UnAltroMondo Onlus con lo SpazioApertoMultietnico) e Zona 9 (in particolare il quartiere Niguarda, sede di PuntoZero). I destinatari sono i pre-adolescenti e gli adolescenti, ma anche i cittadini di ogni età residenti nelle tre Zone.

Ingresso 10 € con prenotazione obbligatoria sul sito www.puntozeroteatro.org

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