La dead line per l’invio delle manifestazioni di interesse nell’ambito del progetto Territori Virtuosi, il nuovo strumento di Fondazione Cariplo a sostegno dell’efficienza energetica degli enti pubblici e degli enti privati non profit, è stata prorogata al 31 gennaio. Si segnala, inoltre, che da oggi è online il modulo da compilare per l’invio della manifestazione. A questo link si trovano la sintesi del progetto, il video di presentazione, il testo della call e i relativi allegati.

Garantire cibo sano, etico e solidale, promuovere un modello di produzione agricola rispettoso dell’ambiente, contrastare il consumo di suolo, generare occupazione: queste le sfide di cui si è discusso durante il Convegno “Metropoli agricole. Il contributo dell’agroecologia alla sostenibilità dei sistemi alimentari nelle aree metropolitane” che si è svolto a Milano il 23 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Milano a Palazzo Turati. 

RIVEDI QUI IL CONVEGNO

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cariplo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, il Parco Agricolo Sud Milano, l’Università degli Studi di Milano e Forum Cooperazione e Tecnologia, ha visto la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti dell’agroecologia, disciplina che si sta affermando come nuovo paradigma scientifico e sociale.

Due i relatori internazionali, Xavier Sans Serra, Università di Barcellona (SP) ed esponente di Agroecology Europe, e Molly Anderson, Middlebury College (Vermont, USA) e membro di IPES Food.

Sans Serra ha illustrato un’interessante esperienza spagnola dell’area peri-urbana rurale di Gallecs. Nonostante le dimensioni molto più piccole rispetto all’area del Parco Agricolo Sud Milano, simili sono le minacce (urbanizzazione) e le opportunità (transizione della produzione agricola verso l’applicazione dei principi dell’agroecologia, equa remunerazione dei produttori, coinvolgimento dei giovani).

Molly Anderson ha evidenziato le grandi differenze e implicazioni tra un approccio convenzionale e un approccio diversificato alla produzione agricola, ad esempio di termini di biodiversità, di intensità di lavoro e di diversificazione delle attività. Ha inoltre evidenziato la necessità di ulteriore ricerca sulle potenzialità dell’agroecologia e  presentato il risultato del recente report di IPES-Food – International Panel of Experts on Sustainable Food Systems – sull’agroecologia, evidenziando i blocchi (lock-ins) che condizionano la diffusione di sistemi alimentari sostenibili e le strade attraverso le quali reagire.

Giosuè De Salvo (Mani Tese e Coordinatore EXPO dei Popoli 2015) ha evidenziato la relazione tra agroecologia e sovranità alimentare, rappresentando  il lavoro sviluppato dal gruppo di Expo dei Popoli e il ruolo di educazione, sperimentazione e aggregazione delle ONG per la promozione di pratiche agricole più ecologiche, eque e sane.

Paolo Bàrberi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Agroecology Europe), dopo aver ricordato i 3 pilastri su cui si muova l’agroecologia (approccio scientifico, movimento comunitario e pratica concreta), ha descritto alcune esperienze toscane e l’importanza della diffusione dell’orticultura nelle aree urbane e periurbane, laddove l’orto sia vissuto come elemento di aggregazione e di condivisione. Importante anche il ruolo delle università a servizio delle pratiche in campo.

Giuseppe Vergani (Distretto di Economia Solidale della Brianza) ha presentato le pratiche sviluppate dalla società civile in Brianza, tra cui il progetto Spighe e Madia, operativo ormai da 10 anni, che ha attivato l’intera filiera del pane su un arco di circa 50 km e coinvolgendo oltre 30 GAS. Importante il ruolo della filiera corta per riequilibrare il potere decisionale all’interno dei sistemi alimentari a favore di produttori e consumatori.

Durante il dibattito che ha seguito le relazioni è stata anche ricordata la campagna internazionale Salva il suolo promossa dal coordinamento di associazioni People4Soil che include Legambiente, LIPU, WWF, FAI, ACLI e molte altre a livello nazionale ed europeo. L’obiettivo è raccogliere 1 milione di firme per ottenere una direttiva europea per la tutela del suolo.
Per informazioni e per aderire www.salvailsuolo.it

Per altri commenti al convegno, si veda anche: https://foodcities.org/2016/11/24/cosa-e-emerso-alle-metropoli-agricole-2016-sullagroecologia/

La terza edizione di iC-innovazioneCulturale chiude la prima fase del percorso lanciando la presentazione pubblica delle 30 proposte di imprese culturali scelte fra le oltre 250 ricevute. La giuria, composta da esponenti del mondo della cultura, del digitale e dell’imprenditoria, ha esaminato e valutato le 30 proposte arrivate alla fase finale, dando consigli, critiche e voti e indicando le 10 finora più convincenti secondo i criteri indicati dalla Fondazione: utilità, sostenibilità economica, fattibilità e replicabilità.

Tutti i 30 team di lavoro potranno comunque partecipare nei prossimi mesi alla seconda parte del programma di accompagnamento per diventare vere e proprie imprese culturali. L’avventura continua.

Le 10 proposte che hanno colpito più la giuria sono state:

  • ReadRunner è la piattaforma che aiuta chi ha difficoltà con le parole scritte: non legge per te, ti fa leggere. Pensata per i bambini affetti da dislessia, crea un ecosistema collaborativo fra ragazzi, genitori, terapisti e scuola con l’obiettivo di costruire una comunità di lettori inclusiva attraverso proposte divertenti mobile e web-based per biblioteche, musei e librerie.
  • Lapisly: arte e creatività per i nativi digitali, opere d’arte per la prima volta animate e interattive, da esplorare come se fossero paesaggi magici: è questa la proposta della casa editrice digitale Lapisly, all’esordio con il libro-applicazione per iPad ExplorArt Klee – L’Arte di Paul Klee, per Bambini http://www.lapisly.com/it/
  • Giteinlimbardia.it Partendo da quanto realizzato con il sito www.giteinlombardia.it, vuole essere la prima piattaforma che aggrega esperienze culturali e outdoor su scala regionale, integrandole in un portale d’informazione e valorizzazione turistica attraverso un sistema di prenotazione e last-minute booking che permette a domanda e offerta di integrarsi facilmente.
  • coMwork L’innovazione digitale è uno dei fattori trainanti dell’innovazione culturale soltanto se genera un atteggiamento proattivo. Questa è l’idea che sta dietro allo sviluppo di coMwork, la prima applicazione in cloud per la gestione delle collezioni museali che integra i processi tradizionali con quelli digitali.
  • Casca il Mondo Fiaba giapponese scritta e musicata da Yuriko Mikami con due attori, un violinista, un violoncellista, un pianista e un percussionista, Casca il mondo risponde alle diverse interazioni tra musica classica e jazz, tra teatro di animazione e cabaret, tra tradizione occidentale ed orientale, tra l'esperienza pedagogica di Abreu con El Sistema e l'esperienza artistica, tra la possibilità per i bambini lungodegenti di un ascolto dal vivo e la partecipazione multimediale. http://www.yurikomikami.com/portfolio/casca-il-mondo/
  • Alzhalarte: un programma che apre le porte dei musei per accogliere sguardi, orientare e includere gli anziani con decadimento cognitivo e i loro caregiver nelle pratiche delle arti contemporanee, formando una community con strumenti creativi e attività continue, per partecipare alla vita culturale della città
  • JoBonBon crea e sviluppa giochi espressivi, media e strumenti interdisciplinari per vivere, sperimentare e conoscere la realtà attraverso la musica, la danza e il segno. I giochi, per tutte le età, si rivolgono a scuole, musei, famiglie e sono utilizzabili anche in eventi pubblici.
  • Bookatering nasce con l’obiettivo di raggiungere pubblici inattesi proponendo temporary bookshop per festival ed eventi, ma anche libri come bomboniere ai matrimoni, libri a domicilio per party privati, libri per aziende e per le vetrine dei negozi. Sempre con la cura della libreria indipendente. 
  • Artoo è un progetto di percorsi esperienziali in cui i bambini raccontano l’arte vista con i loro occhi.  La loro voce viene amplificata attraverso audioguide, pubblicazioni e strumenti digitali. Con Artoo i luoghi della cultura diventano più accessibili anche per le famiglie.
  • SHExperience propone una narrazione immersiva che parte dal mondo digitale per poi uscire dallo schermo, irrompere nella realtà fisica e proiettare l’utente dentro scene del crimine 2.0, dove gli indizi si trasformano in oggetti interconnessi e il finale della storia è tutto da inventare.

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