Il 19 settembre alle 10 presso le Gallerie d'Italia – Piazza Scala a Milano partirà simbolicamente il Giro d'Italia del dono con l'evento di apertura delle due settimane (dal 26 settembre al 7 ottobre) organizzate dall'Istituto italiano della donazione (IID).
L'incontro è dedicato a Il dono e il territorio e darà il via alle celebrazioni per il #Donoday2016 del 4 ottobre.

Programma 

Saluti istituzionali
Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo

Apertura dei lavori
Edoardo Patriarca, Presidente IID

Lancio campagna di raccolta fondi per il "Giorno del Dono" 
Stefano Cerrato, Responsabile Terzo Settore Banco Popolare

Il dono in numeri 
L'andamento della Raccolta Fondi – XIV rilevazione su dati 2015
Cinzia Di Stasio, IID

Il Valore Potenziale dei Lasciti – dati anno 2014 
Filippo Petrolati e Gianpaolo Barbetta, Fondazione Cariplo

Un lascito nel testamento: il futuro del verbo donare
Stefano Malfatti, Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi Istituto Serafico Assisi

Come il dono modella il territorio
Il dono nell'arte (esperto d'arte in attesa di conferma)

Il dono nelle relazioni
Luigi Campiglio, Professore di Politica Economica presso l'Università Cattolica di Milano

Storie di filantropia dal territorio
A cura delle Fondazioni di Comunità

Modera
Luca Mattiucci, Responsabile sezione sociale Corriere della Sera

Per partecipare all'evento compilare l'apposito modulo online cliccando qui
I posti sono limitati, si accetteranno le iscrizioni fino al loro esaurimento.

Inoltre che c'è fino al 4 settembre per candidare una vostra iniziativa e partecipare così al 1° Giro dell'Italia che dona
Basta compilare l'apposito modulo online cliccando qui

 

Ancora pochi giorni per la preparazione dei progetti di dettaglio nell’ambito dell’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo in collaborazione con Agropolis Fondation e Fondation Daniel et Nina Carasso. Scade infatti il 19 settembre il Bando per il sostegno di progetti di ricerca transdisciplinare nel campo della sostenibilità dei sistemi alimentari. Il Bando è riservato alle 25 proposte selezionate tra le oltre 360 domande pervenute in risposta alla Call lanciata a fine 2015.

Per approfondimenti contattare:

In merito al bando Partecipazione Culturale 2016 i pre-progetti potranno essere inviati fino al 30 settembre 2016 e i progetti formalizzati fino al 30 ottobre 2016.
Oltre questo termine, per l’invio di nuove proposte occorrerà attendere l’uscita del nuovo bando Partecipazione Culturale a inizio 2017

Un grande progetto di rigenerazione urbana è previsto per il Quartiere Adriano, per la realizzazione del quale la Giunta del Comune di Milano ha deliberato la partecipazione al bando nazionale che mette a disposizione finanziamenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Risorse statali per un ammontare di 18 milioni di euro che si aggiungerebbero a quelle già reperite dall’Amministrazione (circa 28 milioni di euro) e messe a disposizione da Fondazione Cariplo (10 milioni di euro), per un totale di 56 milioni di euro di intervento.
Ecco i progetti previsti nel quartiere:

  • Completamento del PII “Adriano Marelli e Cascina San Giuseppe”  
  • Struttura scolastica
  • Metrotranvia 7 – Prolungamento tramviario
  • Studio sull’assetto idrogeologico dell’area finalizzato alla resilienza

Rigenerazione degli spazi urbani, l’accordo con Fondazione Cariplo

Il Comune e la Fondazione Cariplo hanno sottoscritto un accordo per lavorare alla riqualificazione degli spazi esistenti nel Quartiere Adriano e in altri ambiti nelle periferie e nei quartieri della città e metterli a disposizione della comunità, creando luoghi di aggregazione, formazione, cultura e coesione sociale. L’Accordo prevede, in particolare, lo sviluppo di un prototipo di rigenerazione urbana e coinvolgimento della comunità. Il modello pensato da Cariplo, basato su una metodologia partecipata in coerenza con la natura sussidiaria della Fondazione, è adatto ad essere replicato in diversi contesti periferici milanesi e non solo. Più nello specifico, il progetto vuole promuovere la partecipazione e l’integrazione realizzando in una o più strutture esistenti una “community hub” (CH),  un luogo di riferimento per i cittadini gestito direttamente dalla comunità locale. Il CH sarà un punto di accesso ai servizi di welfare, dove residenti, imprenditoria locale e organizzazioni potranno allearsi per migliorare la qualità della vita, ma anche un luogo di aggregazione sociale, con attività culturali, e di formazione al lavoro. Il progetto prevede inoltre la riqualificazione di aree, piazze e percorsi pedonali allo scopo di migliorare la vivibilità dell’ambiente urbano. L’investimento di Fondazione Cariplo, per il quale non sono richieste ulteriori risorse al Governo, si colloca all’interno di un programma triennale per il quale la Fondazione ha stanziato nel complesso 10 milioni di Euro. 
L’amministrazione infine ha già impegnato oltre un milione di euro per la pulizia, demolizione e sistemazione a verde dell’area dell’ex campo nomadi di via Idro chiuso dalla precedente amministrazione. Tra pochi giorni partiranno gli interventi di pulizia dell’area da parte di Amsa.

Il piano del Comune si concilia e si completa con quello pensato dalla Città Metropolitana per l’area adiacente e anch’esso partecipante al bando ministeriale. Il progetto prevede la riqualificazione dei territori attorno alla linea metropolitana extraurbana M2 tra Cimiano e Gessate. In particolare, si prevedono azioni di ristrutturazione delle stazioni della linea M2, la realizzazione e riqualificazione dei percorsi di accessibilità dei territori periferici con il trasporto pubblico, interventi di verde e di housing sociale (altro ambito su cui la Fondazione Cariplo vanta un’importante ed efficace esperienza). Per il Quartiere Adriano infine la Città Metropolitana, con un ulteriore progetto di cui è capofila il Comune di Sesto San Giovanni e a cui partecipa il Comune di Milano, richiederà un finanziamento per realizzare l’interramento degli elettrodotti posti in via Sottocorno, lungo il confine tra i due comuni.

La prima volta che è venuto al laboratorio La Grande Fabbrica delle Parole, John era arrivato da due settimane dalle Filippine. Inizialmente le maestre avevano mostrato qualche perplessità riguardo alla sua partecipazione al laboratorio insieme ai compagni. John non aveva ancora confidenza con la lingua italiana e le maestre si chiedevano cosa mai avrebbe potuto scrivere durante le ore di attività, visto che l'unica forma di comunicazione era un po' di inglese e molti gesti. Non è la prima volta che accogliamo una classe con bambini arrivati da poco da un altro Paese, che non conoscono l'italiano. È una condizione che si verifica spesso, soprattutto in una città multiculturale come Milano. Grazie alla metodologia applicata e affinata negli anni, abbiamo scoperto che esistono moltissimi modi per comunicare con loro, una lingua ponte, un gesto, o un foglio bianco e qualche pennarello colorato per dar voce alla loro fantasia. Con John abbiamo sperimentato qualcosa di nuovo. Durante le due ore di laboratorio, i bambini inventano e scrivono ognuno una storia, con l'aiuto dei tutor volontari della Grande Fabbrica delle Parole. E anche John mostrava il desiderio di voler scrivere una storia, proprio come i suoi compagni di classe. Stava seduto al tavolo con la penna in mano e il foglio davanti, senza sapere bene come fare a soddisfarlo, quel desiderio.È stato a quel punto che uno dei tutor volontari della Grande Fabbrica delle Parole gli si è avvicinato e gli ha rivelato che quel giorno avrebbe potuto scrivere la storia nella sua lingua. John ne era stupito e allo stesso tempo felice. La sua storia ha preso forma prima in inglese, oralmente, poi lui stesso l'ha scritta in filippino. Infine, durante la lettura, l'abbiamo tradotta insieme in italiano. Prerogativa fondamentale del laboratorio infatti, è mostrare ai bambini come la diversità sia una ricchezza, non un impedimento. Nel momento in cui in un bambino nasce l'urgenza di voler raccontare una storia, il modo in cui farlo si rivela un'opportunità, non una barriera. "La scrittura è una porta che si apre, non un muro da scalare" ha detto una volta una nostra volontaria.Un paio di mesi dopo John è tornato al laboratorio per il secondo modulo dei tre previsti per ogni classe. Memori dell'esperienza precedente, i tutor volontari, durante la stesura della storia, gli hanno chiesto se voleva procedere allo stesso modo, scrivendo nella sua lingua madre e comunicando in inglese. John ha dato un'occhiata al foglio, ha preso in mano la penna e senza timore, ha detto che quella storia avrebbe provato a scriverla in italiano. E così è stato.  
 
1.Un momento del laboratorio

Cos'è la Grande Fabbrica delle Parole

Il laboratorio di scrittura La Grande Fabbrica delle Parole è un laboratorio gratuito di scrittura creativa per le scuole elementari e medie, aperto a tutti e rivolto in particolare a bambini e ragazzi a rischio di marginalizzazione culturale. Nasce grazie a Insieme nelle terre di mezzo Onlus nel 2009 a Milano, nel quartiere più multiculturale della città, tra via Padova e il Naviglio Martesana. Oggi ha sede presso l'Ex Fornace, in Alzaia Naviglio Pavese. Dal 2009 a oggi più di 5000 bambini e ragazzi hanno partecipato ai laboratori.
Ispirata al progetto 826 Valencia, scuola no profit di scrittura con sede a San Francisco, creata dallo scrittore Dave Eggers e dell'educatrice Nìnive Calegari, La Grande Fabbrica delle Parole ha contribuito a creare una rete internazionale che comprende 18 centri di scrittura in tutto il mondo.
Il punto di partenza della attività del progetto è la creazione di uno spazio di ascolto creativo: accogliere l'urgenza comunicativa dei bambini e dei ragazzi e successivamente cercare insieme le parole per esprimerla e soddisfarla.
È così che La Grande Fabbrica delle Parole si impegna a difendere e promuovere il diritto all'espressione dei più piccoli, sancito dall'art.13 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ogni attività è studiata e predisposta per garantire l'accessibilità e l'inclusione di tutti, a qualsiasi livello di competenza linguistica.
Durante il laboratorio, attraverso la scrittura e le interviste a scrittori e scrittrici del calibro di Giorgio Fontana, Ilaria Bernardini o lo stesso Dave Eggers, i bambini si confrontano con il mondo della cultura da pari, prendono consapevolezza del proprio diritto di espressione e lo esercitano senza alcun timore.
Sempre nell'ottica dell'accesso alla cultura, il modulo "I quadri raccontano le storie" prevede che i bambini si confrontino con le opere d'arte del Museo del Novecento e del Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco e scrivano una storia ad esse ispirate. Il fine di questo laboratorio è di mostrar loro come l'arte e i musei in particolari, siano luoghi in cui sentirsi a casa, accessibili a tutti.
Inoltre ai laboratori partecipa una classe per volta ed è sempre un momento di partecipazione, in cui si sperimenta un esercizio democratico insieme ai propri compagni: a un momento corale di costruzione e proposta di una storia segue sempre, in solitaria, la scrittura del proprio finale.
Avendo la possibilità di esprimersi in un ambiente accogliente dei propri bisogni e del delle proprie abilità, i bambini e i ragazzi che partecipano al laboratorio sperimentano un sentimento positivo, che li accompagnerà nel tempo: la sicurezza di avere un talento e di poterlo comunicare li renderà più disponibili ad aprirsi agli altri, un circolo virtuoso su cui si basa la coesione sociale.
Così la scrittura diventa un luogo che tutti hanno il diritto di abitare: perché le parole siano sempre per tutti, nessuno escluso!
2.Scrittura al laboratorio

Avviso importante per le organizzazioni che intendono partecipare al bando "Cultura e Media in Europa": è posticipata la scadenza dell’invio a Fondazione Cariplo dei progetti di cooperazione europea a causa del ritardo nella pubblicazione del bando europeo di riferimento. Vi aggiorneremo in conseguenza dei tempi del bando che saranno fissati dalla Commissione Europea.

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