Appuntamento il 1 aprile alle 10.30 presso OPEN, in Viale Montenero 6, a Milano, con la finale di Bioupper, l’iniziativa a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start up nel settore delle scienze della vita, promossa da Novartis e Fondazione Cariplo in collaborazione con PoliHub – l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano – e Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca. A conclusione del programma di accelerazione iniziato a gennaio, 10 team si contenderanno 3 voucher da 50000 euro ciascuno, A giudicarli e valutarli sarà una giuria composta da rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca, della finanza e delle istituzioni, attivi nello sviluppo di nuove imprese ed esperti nelle aree di supporto all'imprenditorialità.

RSVP > 06 89169407 / mailpress@cominandpartners.com

www.bioupper.com

Si inaugura questa sera alle 19, con una grande festa di apertura per tutta la città, BASE Milano, il nuovo polo cittadino per la cultura e la creatività ricavato negli storici spazi dell’ex Ansaldo. Il progetto di riqualificazione è frutto della collaborazione tra Comune di Milano e Arci Milano, Avanzi – Sostenibilità per Azioni, esterni, H+, Make a Cube³ e ha ricevuto il sostegno di Fondazione Cariplo. I 6000 mq totali dell’area accoglieranno un coworking (attivo da maggio), una foresteria con residenze per artisti (‪#‎casabase, attiva da giugno), laboratori, una caffetteria con bookshop e una zona lounge sempre aperte e spazi per eventi. BASE Milano sarà animato tutti i giorni da mostre, musica, workshop e spettacoli. Nei prossimi mesi, sono già in calendario la mostra-laboratorio Visual Making – The Exhibition, BOOK PRIDE, gli appuntamenti della ‪#‎21Triennale, i 10 anni di Le Dictateur con Maurizio Cattelan, il Fuorisalone.it, Green City Milano e molto altro.

‪#‎basemilano

Presentato oggi, nella sede dell’Acri a Roma, il bando Never alone, promosso da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, nel quadro dell’iniziativa europea Epim (European Programme for Integration and Migration), per potenziare e innovare le modalità di presa in carico dei minori e giovani stranieri sul territorio italiano. 3,5 milioni di euro destinati ad una sfida di prioritaria importanza che ci coinvolge da vicino e che vede l’Italia in prima linea in Europa.

IL CONTESTO:

La presenza di minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia e in tutti i paesi europei è in continua crescita. NEL 2015 SONO STATI 12.360 I MINORI NON ACCOMPAGNATI SBARCATI SULLE NOSTRE COSTE (UNHCR). A partire dalle crisi mediorientali e nordafricane del 2011, il consistente flusso di arrivi non programmati via mare ha accresciuto il numero di bambini e giovani migranti che hanno affrontato il viaggio con i genitori o da soli. In particolare, secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, su 154 mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015 oltre 16 mila erano minori, e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati, pari all’75% dei minori arrivati. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani e somali i giovanissimi che hanno attraversato da soli il Mediterraneo per raggiungere l’Italia.

A fine 2015 i minori non accompagnati presenti in Italia erano 11.921, con un aumento del 13 % rispetto al 2014. L’Italia si pone al terzo posto in Europa per le domande di protezione internazionale presentate dai minori. Le caratteristiche dei minori sono mutate nel corso del tempo: hanno un’età media più alta e sono prevalentemente maschi, elementi che pongono nuove sfide ai sistemi di accoglienza dei singoli paesi.

IL BANDO NEVER ALONE

Il bando Never alone: un domani possibile per i minori e giovani profughi non accompagnati ha l’obiettivo di trovare soluzioni per l’accoglienza e l’integrazione dei MSNA presenti su tutto il territorio nazionale. Saranno sostenuti progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del Terzo Settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo. Diversi gli ambiti di intervento: accoglienza, educazione, formazione, accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze. Budget di 3,5 milioni di euro riservato a partenariati pubblico-privati sull’intero territorio nazionale. Il Bando Never alone coinvolge otto fondazioni: Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e si inserisce nell’ambito di un’iniziativa europea realizzata in collaborazione con EPIM (European Partnership Integration and Migration), intervento congiunto di diverse fondazioni europee finalizzato a rafforzare il ruolo della società civile nell'influenzare gli sviluppi politici dell'UE in tema di migrazione e nel sostenere approcci costruttivi per i migranti nel contesto europeo. Le azioni saranno svolte a livello europeo in Germania, Belgio e Grecia, oltre che in Italia. Il Bando Never alone ha ricevuto anche il patrocinio dell’Acri.

Questo progetto è nato alcuni mesi fa al termine di una conferenza internazionale a Milano, durante EXPO – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – Volevamo lasciare un segno tangibile di quell'incontro tra fondazioni italiane e straniere. Eravamo rimasti impressionati dalle ennesime, drammatiche immagini degli sbarchi sulle coste italiane, con molti bambini e ragazzi senza genitori. In poche settimane abbiamo trovato la convergenza sull'idea che presentiamo oggi. A questi ragazzi che arrivano soli in Italia, perché orfani o perché i genitori li affidano ad altri imbarcandoli, vogliamo dedicare i nostri sforzi perché trovino comunità in grado di accoglierli e seguirli durante la loro permanenza nel nostro paese”.

#undomanipossibile

Nel 2016 ricorrono i 40 anni dall’incidente dell'Icmesa di Meda (1976-2016), evento che ha segnato profondamente i cittadini lombardi ma che ha anche generato esempi di virtuosità della pubblica amministrazione, un dramma sociale e ambientale che ha dato vita ad un percorso di rinascita. Grazie alla sinergia dei soggetti istituzionali e del tessuto socio economico lombardo, l’incidente del 10 luglio 1976 è stato l’origine di tante esperienze positive: dal punto di vista ambientale con la creazione del Bosco delle Querce, dal punto di vista scientifico con la nascita della Fondazione Lombardia per l’Ambiente e lo sviluppo di temi innovativi sulla gestione del rischio, dal punto di vista normativo con le Direttive Europee Seveso e dal punto di vista della sicurezza con tutta la regolamentazione sulle aziende a rischio di incidente rilevante.
 
Rievocare l'incidente Icmesa significa parlare al presente per indicare una strada verso un futuro che sia ancora più virtuoso a beneficio della Comunità e per fare ciò il Comune di Seveso, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, l'Agenzia Innova21 e Legambiente hanno informalmente costituito un comitato promotore per avviare una riflessione circa le attività da progettare e realizzare “oggi”, 40 anni dopo. Una proposta che ha visto anche il coinvolgimento della Fondazione Cariplo che ha sostenuto il progetto sul bando “Comunità resilienti” per 127.000 euro, da sempre attenta a supportare i territori e che ha un legame particolare con la Storia di Seveso, visto che il presidente Guzzetti nel 1980 firmò la transazione tra Regione Lombardia (all'epoca l'avv. Guzzetti era presidente della Giunta Regionale) e Givaudan (la multinazionale elvetica proprietaria dell'Icmesa, a sua volta controllata dalla Roche) perché – come disse lo stesso Guzzetti: “Abbiamo voluto in tal modo, rovesciare in positivo una delle più grandi disgrazie ecologiche della terra e far partire da Seveso un messaggio di speranza perché l´uomo possa in futuro meglio controllare le forze della scienza che egli va trovando”.

Eventi per la cittadinanza

Nel corso dell’anno diversi e vari saranno degli appuntamenti ai quali tutta la cittadinanza è invitata a partecipare:
  • Bosco delle Querce. 9 e 10 luglio 2016. Due giorni per vivere quello che fu il luogo più contaminato (ex Zona A) dalla fuoriuscita di diossina e che oggi è un parco naturale regionale il Bosco delle Querce. Due giorni dove si potranno conoscere una serie di discipline che permettono di stare meglio al Bosco ma non solo. Due giorni dove yoga, shiatsu, biodanza, tai chi, nordic walking (…e tanto altro!) incontreranno la Storia grazie anche alle visite guidate proposte da Legambiente.
  • Percorso di partecipazione con i cittadini: un percorso di coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine, che stimoli nella Comunità una nuova riflessione sulla memoria dell’evento e sulle sue conseguenze. Le date degli incontri saranno: sabato 28 maggio, sabato 18 giugno, domenica 10 luglio.
  • Convegno Internazionale : “Città Resilienti: Resilienza e Rischio nei 40 anni di Seveso” 20 e il 21 ottobre 2016. Il convegno di carattere internazionale, vedrà la presenza di relatori scientifici di alto livello e coinvolgerà le città del mondo colpite da incidenti industriali/tecnologici, rispondendo alle seguenti esigenze/obiettivi:
    • le città resilienti hanno una missione di testimonianza della capacità delle comunità locali di rigenerarsi dopo il trauma;
    • le città resilienti disseminano il sapere accumulato attraverso l’esperienza vissuta e tutto ciò che ne è nato di positivo;
    • le città resilienti si offrono come siti per la memoria e la riflessione scientifica;
    • le città resilienti sono capofila e promotori di una rete internazionale che agisce per mettere in campo le politiche di prevenzione e mitigazione dei rischi e per condividere esperienze e best practice. 
      Il risultato concreto del convegno sarà la sottoscrizione di una “Carta delle Città Resilienti”, firmato e promosso dai sindaci delle città presenti al convegno che si faranno anche promotori per il coinvolgimento di altre città colpite dalle stesse esperienze e che possono condividere le proprie competenze e conoscenze.
  • Convegno organizzato dall’Ordine dei Medici di Monza e Brianza: “L’evento Diossina 40 anni dopo: quali insegnamenti”, Sabato 14 maggio 2016. Il convegno si rivolge in primo luogo ai medici, sia per l’importante compito svolto finora, sia per quanto continueranno a svolgere supportando la popolazione colpita. Verrà posta particolare attenzione su meccanismi d’azione ed effetti sulla salute di una delle sostanza chimiche più temute e complesse.
Il 2016 sarà inoltre caratterizzato da eventi istituzionali. Il primo di questi eventi è un convegno “Rischio Tecnologico e Resilienza: esperienze a confronto a 40 anni dall’incidente di Seveso” che si svolgerà a Bruxelles il prossimo 29 giugno, presso il Comitato delle Regioni. Il convegno, non è solo un momento di riflessione su ciò che è accaduto in passato, ma un dialogo su come le comunità hanno saputo dare avvio ad una ripresa sociale ed ambientale, oltre che un approfondimento sulle Direttive Europee e il recepimento delle stesse da parte dei governi locali. A partire dall’esperienza di Seveso verrà, inoltre, affrontato il tema della prevenzione e gestione del rischio e le prospettive per migliorare sempre di più la governance legata ad esso.
In ottobre il Bosco delle Querce ospiterà il workshop sull’educazione ambientale del Sistema Parchi di Regione Lombardia: un importate momento educativo e formativo rivolto a tutte le realtà che nella nostra regione si occupano di questa materia. Il workshop rappresenterà il testimone ideale per continuare a parlare al futuro visto che non si spegneranno i riflettori sulla quotidianità di chi continuerà a vivere a Seveso.

Sul bando Cultura e Media in Europa è possibile presentare progetti per la Call for Proposal EACEA/12/2016 (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency della Commissione Europea) Implementation of the Cross-sectoral strand: Support for refugee integration (scadenza call EACEA 28/4/16). Il bando europeo sosterrà progetti culturali, audio-visivi e intersettoriali finalizzati a facilitare l’integrazione dei profughi nel contesto europeo, migliorando la comprensione culturale reciproca e favorendo il dialogo interculturale e interreligioso, la tolleranza e il rispetto delle altre culture. I progetti dovranno essere inviati a Fondazione Cariplo entro il 7/4/16 (cofinanziamento massimo richiedibile pari al 20% dei costi imputabili all’organizzazione richiedente con sede e operatività nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo).

Per ulteriori informazioni non esitate a contattare alessandravalerio@fondazionecariplo.it

Da oltre 20 anni il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'acqua – World Water Day dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo. Ogni anno, UN-Water – l'ente che coordina il lavoro delle Nazioni Unite su acqua e sanità – decide un tema per un corrispondente World Water Day che dia risposte a sfide, presenti o future. Il focus 2016 è Acqua e Lavoro – Better water, better jobs”, e in particolare la relazione a due vie tra l’acqua e il lavoro dignitoso nella ricerca di uno sviluppo sostenibile
Fondazione Cariplo che ha nel suo DNA la salvaguardia dell'ambiente a 360 gradi, sostiene da 25 anni parchi naturalistici, iniziative di rilancio di territori abbandonati, tutela della falde acquifere, piani di ricerca in difesa della natura e tantissimi altri progetti (solo in area ambientale: 1835).

Ricerca Scientifica e Ambientale per la tutela dell'acqua 

In particolare in difesa della risorsa più importante del nostro pianeta, l'acqua, Fondazione Cariplo ha collaborato con alcune illustri Università italiane sviluppando progetti d'avanguardia. Ambiente Cariplo progetti  Eccone alcuni esempi a cui Fondazione Cariplo ha dato vita in Lombardia attraverso il bando scientifico Ricerca sull’inquinamento dell’acqua e per una corretta gestione della risorsa idrica:  

SO-WATCH – SOft-path WATer management adaptation to CHanging climate in collaborazione con il Politecnico di Milano: si propone di sviluppare e testare un nuovo approccio analitico e decisionale per migliorare l’efficienza nella gestione delle risorse idriche sia in condizioni attuali che future, basandosi su meccanismi d’integrazione, coordinamento e partecipazione. L’approccio sarà applicato al bacino del lago di Como, un sistema fortemente antropizzato che coinvolge diversi utenti conflittuali e, recentemente, ha subìto ingenti danni causati da fenomeni di siccità. Gli effetti dei cambiamenti climatici, infatti, combinati all’aumento della popolazione, influenzano significativamente la disponibilità di risorse idriche in molti Stati Europei con conseguenti impatti a livello sociale, ambientale ed economico. In condizioni in così rapida evoluzione, la gestione dell'acqua non può basarsi solo su interventi infrastrutturali, che potrebbero velocemente rivelarsi inadeguati, ma richiede di gestire in modo più sostenibile le risorse disponibili, sfruttando le infrastrutture esistenti.

ISEO: Improving the lake Status from Eutrophy towards Oligotrophy in collaborazione con Università degli Studi di Brescia: il lago d'Iseo, oggetto di questo progetto, è il quarto lago subalpino italiano (superficie: 61 km2; profondità mass.: 258 m). Questo lago ha subito, durante la seconda metà del XX secolo un drammatico deterioramento della qualità delle sue acque, con una transizione da uno stato oligotrofico ad un’attuale condizione di eutrofizzazione. Uno dei risultati è che il contenuto di ossigeno delle acque di fondo è diminuito da 9 mg/l (nel 1967) a zero, con conseguente morte biologica sotto ai 120 m di profondità. Questa transizione non naturale potrebbe divenire irreversibile, con conseguenze ambientali, economiche e sociali inaccettabili per tutto l’importante comprensorio circostante. Il progetto ISEO si propone di realizzare i passi fondamentali che consentano di capire le ragioni di questa degenerazione ed indicare chiaramente le metodologie con le quali riportarlo alle condizioni originarie. 

Dal punto di vista più strettamente ambientale Fondazione Cariplo dal 2006, promuove la tutela della qualità ambientale dei corpi idrici superficiali attraverso, prima, i bandi “Tutelare la qualità delle acque” e “Tutelare la biodiversità” e attualmente con il bando “Connessione ecologica”, che ha tra i suoi obiettivi principali la salvaguardia della funzionalità fluviale. I fiumi sono tra i più importanti corridoi ecologici esistenti ed è di fondamentale importanza aiutare i territori a realizzare interventi che tutelino la qualità delle loro acque. Uno dei progetti sostenuti dal bando “Connessione ecologica” 2015 è quello della Comunità Montana della Valle Camonica per la realizzazione di interventi funzionali al miglioramento della connessione ecologica del fiume Oglio prelacuale nel tratto Darfo – Lago d’Iseo (BS). Nel suo lungo percorso dall’Adamello al Po l’Oglio si trova sottoposto a forti pressioni antropiche, interruzioni artificiali e inquinamento. Il progetto promosso della Comunità Montana della Valle Camonica ha realizzato opere di deframmentazione e di riqualificazione delle fasce ripariali quali – ad esempio –  l’apertura di paleoalvei, la creazione di rifugi per la fauna ittica, la creazione di rampe di risalita per i pesci, la realizzazione di fasce tampone. Il progetto costituisce la conclusione di un percorso di rafforzamento del corridoio del fiume Oglio che ha portato, attraverso vari progetto sostenuti nel bacino dell’Oglio dal 2008, al recupero di un tratto complessivo di circa 150 km.

Fondazione Cariplo anche nel 2016 mette a disposizione  per la nuova edizione del bando Welfare in Azione10 milioni di euro destinati a rinnovare il welfare locale con un’azione aperta e partecipata insieme alle comunità, alle aziende, alle istituzioni. Sta nascendo un nuovo modello di assistenza per le famiglie, le persone in difficoltà, chi è senza lavoro, chi è caduto nella povertà. Le storie di questa rivoluzione silenziosa sono state raccolte in un sito dedicato: welfareinazione.fondazionecariplo.it.
Le reti pubblico-private interessate hanno tempo fino al 28 aprile alle ore 18 per presentare idee progettuali (QUI si trova tutto il materiale sul bando) per realizzare sistemi territoriali di welfare comunitario capaci di produrre innovazione sulle modalità di risposta a un problema sociale. Un’iniziativa che punta a realizzare un nuovo tipo di welfare, costruito insieme alle comunità, attraverso l’innovazione di servizi e modelli per rispondere ai bisogni delle persone, delle famiglie.

18 sperimentazioni di nuovo welfare

Qualche dato: con le prime due edizioni del bando sono arrivate a Fondazione Cariplo 115 idee, 30 sono state quelle selezionate, in una prima fase, e 18 i progetti attivati in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e Verbania; importante anche l’effetto leva che ha prodotto l’impegno di Fondazione Cariplo: infatti i 19 milioni di euro, messi a disposizione dalla Fondazione, hanno poi consentito di aggregare risorse a livello locale per un valore complessivo di 45 milioni di euro. E’ la prova che la cabina di regia ha funzionato, facendo convergere risorse, idee e forze. Un welfare nuovo fatto di innovazione di servizi, processi e modelli per rispondere ai bisogni sociali con risposte flessibili, di processi di autonomia e di inclusione sociale; di connessione delle risorse delle persone, delle famiglie e del territorio in una prospettiva comunitaria attraverso il rafforzamento e la ritessitura dei legami e delle relazioni.

La sfida dell'innovazione

Fondazione Cariplo ha lanciato una sfida con il progetto “Welfare di Comunità e Innovazione sociale”, quella di contribuire a innovare l’attuale sistema di welfare sostenendo sperimentazioni che sappiano attivare risposte più efficaci, efficienti ed eque, rafforzando la dimensione comunitaria, coinvolgendo la società e i cittadini in processi partecipati e rendendo così maggiormente incisiva, stabile e sostenibile l’innovazione prodotta. Le modalità di risposta ai bisogni non sono più adeguate alle trasformazioni sociali e le risorse disponibili sono frammentate e spesso male utilizzate: è fondamentale allora ragionare in una logica trasformativa con un approccio di sistema innovativo non solo nella modalità di risposta ma anche nel ricomporre le risorse e ripensare le governance territoriali. L’obiettivo è duplice: da un lato sostenere le sperimentazioni nate dal basso, “laboratori viventi” capaci di declinare nel concreto approcci innovativi (di governance, processi e servizi), dall’altro approfondire e diffondere conoscenza attraverso il monitoraggio degli interventi finanziati, la costituzione di una comunità di pratica che alimenti il confronto e lo scambio delle diverse competenze ed esperienze e la narrazione di quanto il progetto nel suo insieme stia muovendo nelle singole realtà territoriali coinvolte.

Gli hashtag

  • #Comunità: coinvolgimento della comunità e attivazione delle persone

  • #Innovazione: modi innovativi di dare risposta a un bisogno, non semplice assistenza ma anche attivazione beneficiari nel restituire in altro modo quanto ottenuto, maggiore flessibilità dei servizi e più partecipati dai cittadini, coinvolgimento dei beneficiari nella formulazione della risposta e gestione servizio, risposta a target più scoperti…)

  • #Partnership: partnership inedite nelle modalità o per gli attori non convenzionali per il welfare (es. associazioni di categoria, coworking-fablab-start up, aziende…), o interazione pubblico/privato sociale giocata su piani e modalità diverse dal passato

  • #Risorse: fundraising di comunità e valorizzazione risorse della comunità, costituzione di fondi, risorse spese meglio

Sono quasi 23.000 i bambini di 78 scuole primarie milanesi che, da lunedì 14 a venerdì 18 marzo, muniti di speciali “superocchiali”, invadono le strade della città durante la settimana di Siamo Nati per Camminare, l'iniziativa dedicata a promuovere l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata per i percorsi casa scuola. Un’iniziativa realizzata e curata da Genitori Antismog, con il patrocinio del Comune di Milano e sostenuta da Fondazione Cariplo sempre in prima linea per la sostenibilità ambientale soprattutto quando vede giovani e bambini coinvolti. 

Protagonista dell’edizione in partenza – con il claim “VEDIAMO COSE CHE VOI GRANDI NON POTRESTE NEANCHE IMMAGINARE” – sarà “lo sguardo dei bambini” sulla città e, con esso, dei divertenti “superocchiali” in cartoncino che verranno distribuiti a tutti gli alunni delle 1.015 classi iscritte e li accompagneranno lungo il loro tragitto creando curiosità e partecipazione. Un modo semplice per farli giocare con una realtà “aumentata”, non digitalmente ma dalla loro immaginazione, e per valorizzare la loro naturale competenza nel cogliere la ricchezza di ciò che si vede, o vorrebbero vedere, nelle strade della loro città.

Tanti anche per questa edizione i premi attribuiti ai vincitori durante una festa / mostra finale che si terrà presso il Porticato della Rotonda della Besana nel weekend del 14-15 maggio. Con una importante novità: oltre a premiare come di consueto la scuola iscritta con tutte le classi che in assoluto farà il punteggio più alto, quest’anno ci sarà un nuovo premio assegnato alla scuola che avrà migliorato la propria percentuale di spostamenti sostenibili rispetto allo scorso anno. In questo modo le scuole penalizzate da particolari criticità potranno comunque vincere se riusciranno a stimolare alunni e famiglie ad un maggiore impegno.

Cos’è Siamo Nati per Camminare

È un progetto-gioco sul tema della mobilità sostenibile 
rivolto agli alunni delle scuole primarie, pubbliche e paritarie, della città di Milano. Per una settimana, dal 14 al 18 marzo 2016, i bambini sono invitati ad andare a scuola a piedi, in bicicletta, skateboard, monopattino, con i mezzi pubblici. Alla base dell’iniziativa è l’idea che un reale miglioramento delle condizioni di vivibilità della città non possa che essere il risultato di un’azione collettiva e sinergica di tutte le parti in gioco: i bambini insieme alle loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni pubbliche e private.
Secondo i dati più recenti elaborati dal Piano Urbano Mobilità Sostenibile 2015 tutti gli spostamenti casa scuola in auto incidono per il 20% sul totale del traffico cittadino milanese. L’orario di entrata e uscita da scuola è quello in cui si registrano i picchi di congestione, con una maggiore esposizione agli inquinanti e minore sicurezza laddove invece il buon senso suggerirebbe di creare la situazione più protetta possibile: davanti alle scuole. Per questo, sensibilizzare i bambini sin da piccoli su un’abitudine sostenibile significa dargli la possibilità di contribuire a rendere migliore la propria città e la qualità della vita dei suoi cittadini.

Come funziona: gli 8 passi per partecipare

1. Ciascuna scuola o classe si iscrive tramite il sito www.siamonatipercamminare.it;

2. entro i primi di marzo tutto il materiale viene consegnato gratuitamente a scuola;

3. nella Settimana SNPC (14-18 marzo) gli alunni fanno squadra e si impegnano ad andare a scuola a piedi, in bici, con i mezzi pubblici;

4. nelle scuole che si sono iscritte con tutte le classi, muoversi in modo sostenibile fa guadagnare punti per partecipare al concorso;

5. durante la Settimana i bambini indossano i “superocchiali” che li rendono visibili alla città e che consentono ai bambini di interagire con essa;

6. entro la fine della Settimana ogni classe elabora il proprio manifesto;

7. il 14 e il 15 maggio si svolge l’evento finale con la mostra dei lavori realizzati dai bambini e la premiazione delle scuole vincitrici;

8. i manifesti e il loro messaggio vengono infine consegnati alle istituzioni cittadine.

Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI) è un tema trasversale di Horizon2020. Si tratta di un concetto promosso dalla Commissione europea (CE) che ha lo scopo di promuovere e facilitare la ricerca e l'innovazione in modo inclusivo e orientato alla società. Il progetto RRI Tools finanziato dalla Commissione Europea nel 2014 vede la Fondazione Cariplo partecipare in qualità di coordinatore per la Hub italiana e punto di riferimento in tema di accesso aperto. Insieme agli altri partner, Fondazione Cariplo, coordinata dalla fondazione spagnola La Caixa, ha raccolto in questi ultimi mesi e sviluppato risorse online – RRI Toolkit – permettendo più strette interazioni degli attori dei sistemi di ricerca e innovazione. Oltre all’accesso aperto il toolkit affronta temi come il genere nella scienza, l'etica, l'istruzione scientifica, la governance della scienza e il public engagement. Il Toolkit è stato progettato per tutti gli stakeholder del sistema di ricerca – ricercatori, responsabili politici, imprese e industrie, educatori e organizzazioni della società civile. 

RRI Toolkit

Ad oggi, l’RRI Toolkit www.rri-tools.eu contiene 356 risorse per progettare e realizzare progetti di ricerca e innovazione.

Queste risorse includono:

  • buone pratiche;
  • manuali, linee guida, how-tos, cataloghi e banche dati on-line di risorse;
  • documenti di riferimento, tra cui presentazioni, rapporti, analisi incrociata e sondaggi paneuropei;
  • altri progetti europei che si sono sviluppate le risorse RRI;
  • uno strumento di auto-riflessione per valutare le pratiche in essere.

L’RRI Toolkit è una risorsa dinamica aperta alla Comunità di pratica europea in continua evoluzione. Aderendo a questo Comunità si potrà partecipare al forum di discussione ed avere il sostegno degli altri partecipanti. Si potrà inoltre contribuire attivamente alla costruzione del toolkit caricando i propri strumenti e risorse: www.rri-tools.eu/registration 

Per ulteriori informazioni: valentinaamorese@fondazionecariplo.it o communication@rri-tools.eu

Entra nel vivo l’iter di assegnazione dei quattro milioni di euro che Ager – Agroalimentare e Ricerca ha messo a disposizione per la ricerca scientifica in acquacoltura e nella filiera olivicola. I progetti ammessi alla valutazione finale sono ben sessantadue: venticinque per l’acquacoltura e trentasette per olivo e olio. Le proposte sono state inviate dai più qualificati Istituti ed Enti di ricerca distribuiti sull’intero territorio nazionale e che, in alcuni casi, hanno stretto partnership internazionali. Un segnale positivo, soprattutto per l’alta qualità e il valore dei progetti presentati, che puntano a soddisfare, attraverso studi mirati e fortemente specialistici, le forti esigenze di due comparti chiave dell’agroalimentare italiano.

Ma quali sono le tematiche proposte? Per l’acquacoltura la quasi totalità dei progetti, in linea con quanto richiesto dal bando, riguarda l’alimentazione e la mangimistica, inclusi la sostenibilità degli allevamenti ed il miglioramento della qualità del pesce. Più variegato il panorama nel settore olivicolo, dove i temi vanno dalla sostenibilità tecnica ed economica delle produzioni, alla qualità dell’olio, dal miglioramento produttivo, agli studi finalizzati ad approfondire la funzione benefica dell’olio d’oliva sulla salute; senza tralasciare tematiche relative al recupero dei sottoprodotti di lavorazione, all'introduzione di packaging innovativi e a nuovi sistemi di tracciabilità.

La valutazione delle proposte è quindi già iniziata: ogni progetto sarà sottoposto al giudizio di tre referee esperti indipendenti scelti in ambito internazionale, mentre il piano di comunicazione verrà valutato internamente ad Ager. Al termine di questo percorso, indicativamente nei mesi di maggio-giugno 2016, saranno disponibili le graduatorie di merito e la ricerca potrà concretamente partire.

Infine si stanno mettendo a punto i prossimi due bandi per ulteriori tre milioni di euro e che riguarderanno l’Agricoltura di montagna e i Prodotti caseari, la cui pubblicazione è prevista a partire dall’estate 2016.

www.progettoager.it

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