Al via la terza edizione del bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”, che anche nel 2016 mette a disposizione 10 milioni di euro destinati agli attori pubblici e privati intenzionati a rinnovare il welfare locale intraprendendo un percorso impegnativo e sfidante di programmazione territoriale, aperta e partecipata.

Come le precedenti edizioni, il bando è articolato in tre fasi (call for ideas, studi di fattibilità e realizzazione). C’è tempo fino al 28 aprile 2016 per presentare la propria idea progettuale.

Per informazioni dettagliate sulla terza edizione del Bando  “Welfare di comunità e innovazione sociale” visitate questa sezione

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PRESENTAZIONE 

 

Fondazione Cariplo e Regione Lombardia presentano i Progetti Emblematici di Cremona in un evento aperto al pubblico presso Palazzo Stanga, Via Palestro 36 a Cremona, il 4 marzo alle 17. 

Programma

Saluto istituzionale Carlo Vezzini Presidente Provincia di Cremona

Intervengono:

Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo
Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione Regione Lombardia
Renzo Rebecchi, membro Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo, Presidente Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona

I sei progetti emblematici maggiori selezionati :

  • Casa di Nostra Signora” realizzato da Servizi per l'Accoglienza Società Cooperativa Sociale Onlus di Cremona
  • "Cremona Food-LAB" proposto da Università Cattolica del Sacro Cuore
  • "C.RE.M.A. 2020 – Crescita REsponsabile Mobilità Ambiente" promosso dal Comune di Crema
  • "BIOcomunità – Integrazione sociale e culturale, economia solidale, agricoltura biologica, per una comunità ambientale innovativa" realizzato da Fondazione Iris di Calvaton
  • "Il polo delle microalghe– Le Microalghe per il trattamento e la valorizzazione di reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari” dell’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani
  • "Sportabilità" presentato da A.C. Crema 1908
Martedì 1° Marzo alle 18.30 nella sede de La Grande Fabbrica delle Parole (Milano, Alzaia Naviglio Pavese 16), al primo piano dell'Ex Fornace, porte aperte al quartiere per parlare di accessibilità: Martina Gerosa, disability manager, e Giovanna Di Pasquale, pedagogista, raccontano come garantire l'accesso alla cultura a tutti, in un momento di sperimentazione della disabilità "Laboratorio ComunicAbilità, ostacoli e facilitatori tra parole e immagini".
 
Uno dei principi fondanti de La Grande Fabbrica delle Parole è garantire attraverso la scrittura e il metodo inclusivo dei laboratori il diritto d’espressione e l’accesso alla cultura a tutti i bambini, nessuno escluso, al di là di qualsiasi barriera, che sia sociale, fisica o culturale. Perchè, come sancisce l'art. 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: "Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici".
Martina Gerosa e Giovanna Di Pasquale, parleranno di alcuni fondamenti teorici e documenti relativi all'accessibilità e dell’uso dei libri come ponti nelle relazioni con bambini con disabilità. Presenteranno strategie e strumenti per superare le barriere quotidiane che si incontrano nelle relazioni con persone con disabilità. E nella seconda parte dell’incontro metteranno i partecipanti in condizioni che simulano delle disabilità grazie a giochi di fenomenologia sperimentale.
 
L’iniziativa #conFondazioneCariplo è gratuita e aperta a tutti. Per prenotarsi: info@grandefabbricadelleparole.it
 

Mi chiamo Valeria ed ho una disabilità importante. Spesso le persone che incontro vedono la mia tetraparesi spastica distonica come unico attributo della mia vita. Ma posso garantirvi che non è così.

Provo quindi a cambiare il paradigma e riparto.

"Mi chiamo Valeria e sono una persona importante!"

Sì, importante come chiunque altro si trovi a leggere questa storia, con tutte le difficoltà personali da affrontare, problemi da gestire, ma anche ambizioni, desideri, sogni. Ed io tra i miei sogni ne avevo uno in particolare, irrealizzabile secondo molti.

DIVENTARE UNA SUBACQUEA!

Sono consapevole, non sorridete… non ancora almeno. La parola "FACILE" non rientra fra i criteri che orientano in genere le mie scelte. La disabilità è una condizione che non mi dimentica mai. E’ sempre lì, pronta ad aggiungere fatica nei miei percorsi. Ma io, credetemi, sono sempre stata forte e le motivazioni non mi sono mai mancate.

Il problema da risolvere era piuttosto quello di trovare qualcuno che ci credesse. Qualcuno disposto a condividere il mio obiettivo, con sincerità, senza sorrisi e parole di circostanza, con la capacità e la voglia di creare e seguire insieme a me un programma che iniziasse ad avvicinare la condizione al mio sogno, rendendolo possibile. Con questi pensieri in testa, aiutate un po’ dal caso io e mamma Marta abbiamo incontrato un gruppo di sub un po’ particolari, di quelli che vivono questa passione sorretti da tre pilastri: l'amore per il mare, per le persone e per l’insegnamento della subacquea.

Tutto è iniziato…

..con la partecipazione ad un "open day" in una piscina di Monza, organizzato da questo gruppo di subacquei in collaborazione con i ragazzi del Politecnico di Milano. L’evento si chiamava “Un giorno da sub” e consisteva in una giornata di prove subacquee libere, dedicate a persone con disabilità di ogni tipo, con l’assistenza di istruttori qualificati a garanzia della sicurezza.

Ricordo bene il mix di curiosità, preoccupazione ed emozione (in verità era più mamma Marta ad essere preoccupata) nell’avvicinarci al bordo vasca per la prima prova… Tanta gente intorno. Persone indaffarate per annullare le difficoltà dei tanti convenuti, ognuno con le proprie peculiarità e con disabilità differenti: ragazzi Down, autistici, non vedenti, parplegici, amputati…

Arriva il mio turno, tocca a me. Uno scambio di informazioni e spiegazioni per stabilire regole di comportamento e di comunicazione e quasi senza rendermi conto mi trovo sott’acqua.

Osservavo i miei istruttori cercare i miei occhi per mantenere il contatto con me… le bolle uscire dagli erogatori dei miei compagni… e dalla mia maschera. Eravamo insieme sotto la superficie e … respiravamo! All’improvviso tutto era calmo intorno, attimi di tempo rallentato per gustare una condizione nuova.

Ed ho capito, ero con le persone giuste per provarci davvero

 Dopo i dovuti accertamenti per il nulla osta medico e qualche successivo incontro con gli istruttori necessario per creare un rapporto di giusta confidenza, iniziò così finalmente il mio cammino per diventare subacquea insieme a persone capaci di esultare con me per ogni piccolo traguardo raggiunto, in un percorso dove la fretta non ha spazio.

Un viaggio, fra amicizie ed esperienze nuove, in cui ho conosciuto l’abbraccio di un mare caldo ed accogliente che mi ha permesso di cogliere l’opportunità di guardare la vita sotto lo specchio della sua superficie. Pesci, coralli, colori visti solo in qualche foto o in qualche documentario televisivo. E invece queta volta io ero lì!

Grazie a…

Per queste emozioni, ma soprattutto per aver creduto in me, ringrazio nell’ordine: mamma Marta, i ragazzi di Sub Senza Frontiere, che ancora oggi nuotano al mio fianco. Gli amici di DDI Italy per aver portato in Italia la professionalità di una didattica in grado di realizzare percorsi didattici sicuri e la Fondazione Cariplo per aver contribuito in solido alla campagna di divulgazione del progetto DDI Italy, rendendo possibile la partecipazione alla Fiera Internazionale della Subacquea “Eudi Show” che si terrà a Bologna il prossimo 4, 5, 6 marzo 2016.

Come dicevo all’inizio, mi chiamo Valeria, sono una persona ed amo la vita. Ed è questo che mi rende importante.

Per info: info@ddivers.it – www.ddivers.it

Saremo presenti allo stand A72 presso la fiera Eudi Show – 4/5/6 marzo 2016 Bologna

 

Fondazione Cariplo si racconta in un docu-film: un progetto di storytelling lungo 1 anno, in 25 episodi, per celebrare i 25 anni della sua attività. Una selezione di alcune fra le più significative iniziative sostenute in questi anni, con la passione e lo sguardo sempre attento all'innovazione, il carattere distintivo della Fondazione Cariplo, dal 1991.

Guarda gli episodi sul canale YouTube della Fondazione

Gli episodi raccontano di storie e progetti nati #conFondazioneCariplo. Guarda!

  1. Scopri il ristorante più in…clusivo di Milano: un progetto sociale di inserimento lavorativo per persone svantaggiate. E' il ristorante Gustop di Milano
  2. Finchè che biodiversità c'è vita: al Parco del Ticino sono tutelati  biodiversità e capitale naturale grazie anche alle connessioni ecologiche
  3. Nello spazio con un aeroplanino: D-Orbit è una startup innovativa che ha come obiettivo pulire lo spazio dai satelliti in disuso
  4. Nella nuova Fattoria (Vittadini): idee culturali giovanili che diventano imprese culturali come il collettivo Fattoria Vittadini
  5. Sharing is caring and caring is sharing!: fare shopping e contribuire ad un'economia sostenibile è possibile. Il riciclo di Vestisolidale
  6. Ricerca scientifica: vedi alla voce Mantovani: i finanziamenti ai giovani ricercatori possono cambiare la vita. Al ricercatore, ma anche al mondo intero! 
  7. Lunga vita alla filiera corta! L'isola che c'è a Como è un mercato dove il commercio si basa sulla filiera corta
  8. Dal banco al palco: LAIV va in scena! Il Progetto LAIV laboratori musicali, teatrali e di teatro musicale per gli studenti compie 10 anni 
  9. Alice for Children: musica per la vita: Fondazione Cariplo sostiene una scuola di musica a Nairobi per aiutare i bambini contro lo sfruttamento e la povertà
  10. Indisciplinati per la scienza innovativi per la società: la scienza dei materiali sembra una scienza a sé perché non segue la disciplina… o quasi! 
  11. Di libri viventi e altre storie: la biblioteca è un luogo di relazione, aggregazione, apertura. Guarda cosa succede nella Biblioteca di Melegnano 
  12. Lo squalo del lago di Comabbio: l'impegno di Fondazione Cariplo per tutelare le risorse naturali, una fra molte, l'acqua (e i suoi abitanti)…
  13. Un bosco di giovani, teatro ed emozioni: alla Residenza Campsirago i giovani studiano sceneggiatura, teatro, linguaggio in un modo diverso! 
  14. Startup: le nuove parole per dirlo: il mondo delle startup innovative al Polihub
  15. Non c'è medicina senza ricerca: ecco la ricetta di Fondazione Cariplo: intervista a due ricercatori dell'Istituto Nazionale di Genetica Molecolare
  16. Da Venezia a Torino in bici: via con VENTO!: il Progetto VENTO la ciclovia che vuole collegare Venezia a Torino.
  17. Un cuore non basta: meglio… mille!: i rifiuti sono un'opportunità per fare economia grazie alla Cooperativa CAUTO
  18. L'architetto che spolvera i monumenti: per Fondazione Cariplo prendersi cura dei beni culturali significa stimolare prevenzione e controllo. 
  19. Starway to… the lake! Una scala per i pesci: sembra impossibile ma esistono scale per i pesci! 
  20. Cenni di cambiamento, per noi durante noi: risposte abitative che mettono insieme bisogni diversi, persone diverse che possano essere risorse per gli altri
  21. Nanospugne e simulazioni quantistiche: la sfida della ricerca: due ricercatrici raccontano la sfida della ricerca! 
  22. Puntozero: mondi che s'incontrano tra dentro e fuori: Chi è chi? Dentro e fuori, alto e basso, mondi che s'incontrano a Puntozero Teatro – Errare Humanum Est.
  23. Il Parco delle Risaie: lo stupore e l'attesa: Fondazione Cariplo sostiene il Parco delle Risaie perché crede nella cultura rurale e nell'ambiente. 
  24. Housing sociale: nuove visioni e condivisioni dell'abitare: "abitare innovativo e in condivisione", un nuovo modo di vivere. 
  25. Il padre delle Fondazioni Bancarie: intervista al Presidente Guzzetti, un racconto a 360°: storia della Fondazione, la vita personale, la finanza cattiva, i concetti di solidarietà e comunità.

Da 25 anni sul territorio

Dal 1991 ad oggi la Fondazione Cariplo ha sostenuto con risorse, passione, innovazione oltre 30 mila iniziative nel mondo del sociale, dell'ambiente, della ricerca scientifica e della cultura e dell'arte.

  • Ambiente: 1.835 progetti per un totale di 145 milioni di euro. 
  • Arte e Cultura: 11.212 progetti per un totale di 948,4 milioni di euro
  • Ricerca scientifica: 1.764 progetti per un totale di 421 milioni di euro
  • Sociale/Servizi alla Persona: 14.094 progetti per un totale di 955 milioni di euro 

Grande e variegata la comunità destinataria di questi progetti: bambini, studenti, famiglie, anziani, italiani e stranieri, startupper, ricercatori, disoccupati, cittadini. Narrare tutti questi volti e le loro storie sarebbe stato impossibile, per questo per mano del regista Fabio Ilacqua, abbiamo deciso di selezionare alcuni fra i più significativi racconti e di pubblicarli in 25 episodi (uno ogni 15 giorni) sul nostro canale YouTube. E' un modo per restituire a voi organizzazioni, enti, associazioni, che lavorate con noi e a tutta la comunità, la dedizione che ci ha portato fino a qui.
Ma lo sguardo è anche volto al futuro, con sfide entusiasmanti: in particolare Fondazione Cariplo si dedicherà a riqualificare le periferie sociali, a riattivare comunità e zone abbandonate, all'occupazione giovanile e alla finanza sostenibile. Perché il racconto di dei prossimi 25 anni, se possibile, sia ancora più bello! 

Seguici sui social con #Cariplo25, racconta la tua storia #conFondazioneCariplo! 

Fondazione AriSLA rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i ricercatori aprendo oggi il nuovo Bando per finanziare progetti di Ricerca sulla SLA.

Si tratta del nono Bando proposto da AriSLAFondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica,che fino ad oggi ha investito oltre 9,7 milioni di euro in attività di ricerca, sostenendo 56 progetti e rimanendo al fianco di oltre 150 ricercatori italiani, per offrire servizi e strumenti a supporto del loro impegno quotidiano nella lotta alla malattia: numeri importanti che fanno della Fondazione il principale organismo in Italia e in Europa che opera esclusivamente a supporto della ricerca scientifica sulla SLA.

OBIETTIVI DEL BANDO

Il Bando AriSLA 2016 vuole promuovere l’avanzamento della conoscenza scientifica e clinica sulla SLA, al fine di ottimizzare il trasferimento dei risultati della ricerca al paziente, per migliorarne la qualità di vita e introdurre nuove soluzioni terapeutiche. Anche per la Call 2016 AriSLA conferma la valorizzazione del merito scientifico e la collaborazione tra i gruppi di ricerca a livello nazionale.

AREE DI FINANZIAMENTO

Il Bando AriSLA 2016 prevede la formula dei “Full grant” – progetti che sviluppano ambiti di studio promettenti e fondati su un solido background – e dei “Pilot grant” – ossia studi che hanno l’obiettivo di sperimentare nuove strade di ricerca. L’invito è quello di presentare proposte nell’ambito della Ricerca di Base e Traslazionale che proseguano nel percorso di conoscenza delle cause genetiche della SLA, che mirino a scoprire nuovi marcatori di insorgenza e progressione della malattia, ma anche ad individuare nuovi modelli e meccanismi legati alla patologia, fino a sperimentare approcci innovativi di diagnosi.

Novità della Call 2016 è l’area di finanziamento dei Trial clinici interventistici, che si pone l’obiettivo di trovare risposte ai bisogni clinici dei pazienti, attraverso il finanziamento di studi che sperimentino nuovi approcci terapeutici.

CHI PUO’ PARTECIPARE AL BANDO

Possono partecipare al Bando i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati non profit e possono entrare nella partnership, attraverso un co-finanziamento, anche aziende ed enti di ricerca stranieri. Il Bando non solo è aperto a ricercatori con un solido curriculum, ma anche a giovani che abbiano svolto un’esperienza minima di tre anni in laboratorio.

DURATA E BUDGET DEI PROGETTI 

Per i “Pilot grant” il Bando 2016 prevede una durata massima di 12 mesi ed un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro. I “Full grant”, con una durata massima di 36 mesi, potranno ottenere fondi fino ad un massimo di 300.000 fatta eccezione per i Trial Clinici per i quali il Bando prevede un finanziamento anche fino a 400.000 euro o fino ad un massimo di 700.000 se lo studio coinvolge più di 8 centri clinici su tutto il territorio nazionale.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Le proposte potranno essere presentate da oggi 17 febbraio 2016 fino al prossimo 17 marzo 2016, per la prima volta attraverso una piattaforma online (http://proposals.arisla.org) che permetterà di velocizzare il lavoro dei ricercatori nel sottomettere il progetto. Questa novità pone AriSLA in linea con le più grandi Charity che finanziano ricerca anche dal punto di vista della gestione efficiente dei processi.

SUPPORTO METODOLOGICO 

Con l’intento di incentivare lo sviluppo della ricerca clinica sulla SLA anche nel nostro Paese, AriSLA ha previsto una consulenza da parte di esperti nella progettazione e costruzione di uno studio clinico, che supporteranno i ricercatori durante la presentazione di un trial clinico alla Call.

PROCESSO DI VALUTAZIONE 

Anche per questa Call 2016, AriSLA affida il processo di selezione delle proposte ad una commissione scientifica, composta da un panel di esperti internazionali che valuteranno i lavori in forma anonima, in un processo che prevede più livelli di selezione, così da assicurare trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. La conclusione del processo di valutazione è prevista entro la fine del 2016.

Il testo integrale del Bando di Concorso 2016 di AriSLA “2016 Call for Projects on ALS Research” è scaricabile dal sito www.arisla.org e per ogni informazione gli uffici di AriSLA sono a disposizione dei ricercatori.

Si svolgerà il 19 febbraio 2016 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, il convengo Innovazione e Valore per il Paese organizzato da Motore Sanità, e con la partecipazione di Carlo Mango, Direttore dell’Area Ricerca Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo.
Questo incontro ha come obiettivi la presentazione di diverse realtà aziendali in termini di contributo alla crescita e allo sviluppo per il Paese, e il potenziale ruolo della politica regionale nel promuovere ricerca e innovazione, nell’attrazione degli investimenti e nell’internazionalizzazione. Si dibatterà quindi sulle possibili politiche da adottare: promozione della ricerca e dell’innovazione industriale, gestione dei fondi e degli strumenti agevolativi a favore delle imprese, misure per favorire la riconversione e la riorganizzazione produttiva, politiche per l’internazionalizzazione delle imprese e per la promozione di nuovi investimenti esteri in Italia e la promozione all’estero delle produzioni italiane.

Oggi l’economia italiana stenta a uscire dalla prolungata fase di crisi in atto da ormai sette anni, che ha causato una riduzione di circa 9 punti percentuali della nostra produzione annuale di beni e servizi, con conseguenze non solo economiche ma anche sociali, con un tasso di disoccupazione, che dal 2007 ad oggi è più che raddoppiato. Questi dati sintetizzano la severità dell’impatto provocato dalla recessione economica e non sono solo il risultato della crisi finanziaria del 2007 – 2008, ma sono il riflesso di un forte e diffuso indebolimento della capacità del nostro paese di crescere e competere.
La differenza tra sviluppo e progresso è che il primo è finalizzato alla crescita esclusiva di indicatori economici, come il PIL, e si può ottenere aumentando la produzione di beni, mentre il progresso comporta il miglioramento delle condizioni sociali complessive (e non solo economiche) e della qualità della vita.

 

Un negozio di abiti usati dove, acquistando a prezzi accessibili a tutte le tasche, si contribuisce al sostegno di progetti di utilità sociale. Ha aperto questa mattina a Varese, in via Luini 3, lo spazio SHARE (Second HAnd REuse), che rimette in circolo abbigliamento di qualità di seconda mano con il valore aggiunto della solidarietà. Gestito dalla cooperativa sociale Mondi Possibili, che nella stessa strada si occupa già della Bottega del Commercio Equo e Solidale, Share ha ricevuto il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara. Nel concept store, arredato in stile eco-chic e con materiali di riciclo, i clienti potranno trovare un vasto assortimento di capi moda per Donna, Uomo e Bambino; pezzi unici ed originali, anche delle migliori marche, tutti perfettamente igienizzati e sanificati o addirittura nuovi, e suddivisi in fasce di prezzo da 1 a 19 euro.

Quello di via Luini è il secondo negozio aperto, dopo quello di via Padova a Milano, sotto l'insegna Share. Spiega Carmine Guanci, vicepresidente della cooperativa ideatrice e promotrice Vesti Solidali: "L'obiettivo del progetto è quello di valutare la sostenibilità di una nuova attività commerciale che proponga alla clientela capi d’abbigliamento in perfette condizioni provenienti dall’Italia e dall’estero e che, attraverso la loro commercializzazione, possa creare nuova occupazione, generare risorse economiche da destinare a progetti di solidarietà sul territorio e completare la filiera del recupero indumenti usati mediante la raccolta da cassonetti stradali".

Share Varese è aperto dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.

Contatti:

0332 1501368 / share@coopmondipossibili.it
www.secondhandreuse.it
www.facebook.com/ShareVarese

[photo @ Share]

E’ stato firmato questa mattina, nella sede di Fondazione Cariplo, un protocollo di intesa tra Comitato Inquilini Molise-Calvairate-Ponti, Fondazione Cariplo e ALER Milano per il sostegno e il rilancio delle attività del Comitato, che da più di vent’anni costituisce un punto di riferimento per gli abitanti degli immobili ALER del quartiere comunale Ponti e che rappresenta un vero motore delle attività di inclusione e coesione di questa zona della città di Milano.

L’iniziativa si propone la ristrutturazione fisica degli spazi dedicati al Comitato e la riorganizzazione dei servizi offerti. Gli spazi saranno progettati per creare un ambiente accogliente e inclusivo, in grado di veicolare il senso di apertura e rinnovamento che il Comitato vuole comunicare. L’obiettivo è quello di potenziare e ampliare i servizi erogati dal Comitato, in un ambiente accogliente in cui volontari e utenti possano sentirsi a casa.

I promotori dell’iniziativa sono convinti dell’importanza dei servizi di cui attualmente beneficiano i residenti, e cioè:

  • sportello casa e inclusione, sportello manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione ALER e MM, sportello porte aperte, sportello consulenza legale gratuita civile e penale
  • doposcuola elementari, medie inferiori e superiori
  • scuola di arabo per bambini – scuola di lingua e cultura italiana per donne straniere, corso di alfabetizzazione in lingua araba per donne, in collaborazione con l’Associazione Ajial
  • corso di alfabetizzazione informatica
  • impegno per la salute mentale in rete con il CPS di viale Puglie
  • promozione culturale per l'integrazione
  • iniziative di festa, di aggregazione, per stare bene insieme
  • Natale Insieme, il pranzo offerto il 25 dicembre ad anziani e persone sole in collaborazione con la Parrocchia di San Pio V e Santa Maria di Calvairate e con la Parrocchia di S. Eugenio.

Il progetto è un nuovo punto di partenza per tutti e insieme un elemento di continuità e rafforzamento per il Comitato. Fondazione Cariplo sostiene questa iniziativa nell’ambito del suo più ampio impegno nei progetti di costruzione di comunità e di rigenerazione delle periferie.

Dal welfare al benessere psicofisico, passando per la gestione delle piccole manutenzioni o delle emergenze quando in casa si rompe qualcosa. Tutto questo in un unico sito web con 300 diversi servizi di assistenza domiciliare fornita da personale qualificato di 58 enti del privato sociale accreditati dal Comune di Milano.

Da oggi è on-line www.wemi.milano.it, il nuovo portale, primo in Italia ad essere realizzato da un'Amministrazione pubblica, per offrire a tutti i cittadini informazioni e servizi, dall’assistenza domiciliare tradizionale dedicata a persone anziane non autosufficienti, persone con disabilità e bambini, al benessere e cura della persona e della famiglia, in un percorso che parte dal welfare e diventa semplificazione della vita di ogni giorno. Tra i servizi offerti, accanto a badanti, baby-sitter, educatori, operatori sanitari, collaboratori domestici e assistenti sociali, sul sito si troveranno anche tapparellisti, svuotacantine, fabbri, vetrai, stiratrici, sarte, catering, acquisto e consegna di spesa e farmaci a domicilio. Ma anche servizi che ottimizzano la gestione del quotidiano, come pet e flower sitter, musicoterapia e arte terapia, fotoceramica, educazione finanziaria di qualità, tecarterapia, lettura a domicilio e consulenza filosofica.

Il sito rientra tra le azioni del progetto “Welfare di tutti”, a sua volta tassello del più ampio progetto “Welfare in azione”, attraverso il quale Fondazione Cariplo sta lavorando con i territori per costruire e diffondere nuovi modelli di welfare locale e partecipato. “Welfare di tutti” ha ottenuto il sostegno economico di 1,3 milioni di euro da parte di Fondazione Cariplo, il cofinanziamento di 723.000 euro da parte del Comune di Milano e il contributo di 498.000 euro da altri partner. Tra operatori del Comune e dei soggetti aderenti, coinvolge circa cento persone.

Al portale, invece, hanno lavorato un gruppo di enti, uniti dal progetto, coordinati dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano, tra cui il dipartimento di Design del Politecnico di Milano e l’ATS Eureka – Pat.

Il sito, per il momento, è una piattaforma informativa attraverso la quale sarà possibile conoscere tutti i servizi esistenti e trovare indirizzi e contatti degli enti che li erogano. Tra qualche mese, una volta concluse le procedure di gara per l’affidamento del nuovo servizio, il portale si trasformerà in una vera e propria piattaforma di orientamento e intermediazione tra cittadini ed enti erogatori (un market place). In futuro, dunque, sarà possibile acquistare i servizi direttamente on-line, con un semplice click, alle tariffe già previste in sede di accreditamento per i servizi domiciliari tradizionali e a quelle che saranno richieste dai singoli enti per i nuovi servizi.

In attesa della seconda fase del sito e per offrire ulteriori punti di riferimento, specialmente ai cittadini che non accedono a internet, saranno aperti due sportelli territoriali, uno in via Capuana 3 a Quarto Oggiaro, l’altro in corso San Gottardo 41, oltre allo sportello del servizio Curami già attivo con sede al PAT.

Il progetto ha l’obiettivo di offrire ai cittadini milanesi un pacchetto di servizi più ampio e certificato, a costi più accessibili anche grazie alla condivisione (sharing welfare) che non resta circoscritta all’assistenza, ma spazia fino alla gestione delle faccende quotidiane. L’iniziativa, inoltre, scommette sul protagonismo di tutti i cittadini, perché chiunque potrà entrare nel sistema WeMi con la propria proposta professionale, o a titolo di volontariato.

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