I nostri giovani cercano lavoro in ambito green, i piccoli contadini hanno bisogno di credito – che non trovano – per mandare avanti le loro aziende; l’agricoltura familiare è in sofferenza perché i terreni a disposizione sono sempre meno. Tre temi che caratterizzano una serie di iniziative in programma nei prossimi giorni sotto l’egida di Fondazione Cariplo, impegnata da tempo sulle questioni legate all’agricoltura.

  • 13-14 ottobre: la filantropia, prima in Fondazione Cariplo e poi in Expo, affronta la sfida comune verso sistemi alimentari locali sempre più sostenibili, partendo dalla condivisione di buone pratiche emerse da progetti sostenuti dalle Fondazioni a livello locale e globale. Sarà rivolta particolare attenzione ai piccoli produttori agricoli, pescatori, allevatori (rappresentati per il 43% da donne su scala globale), spina dorsale dei sistemi alimentari a livello locale, e all'uso sostenibile della Terra.  L’incontro è organizzato dallo European Foundations for Sustainable Agriculture and Food di EFC, a cui partecipano, tra le altre, Fondation de France, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondation Charles Leopold Mayer Pour les Droits de l'Homme, la Fondazione del Principe Carlo d' Inghilterra (Prince of Wales Charitable Foundation), Fondation Carasso, Fondation Agropolis.
  • 15 ottobre: a Palazzo Reale, la firma del Milan Urban Food Policy Pact, il patto internazionale sottoscritto da 100 città del mondo per rendere il sistema alimentare delle aree urbane più equo e sostenibile. Il 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il documento sarà consegnato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon.
  • 15-16 ottobre: Fondazione Cariplo ospita il Microfinance Best Practises Award, con la Fondazione Giordano dell’Amore. I piccoli produttori agricoli, pur rappresentando il 60% degli occupati nel settore agricolo a livello mondiale e producendo l’80% del cibo nel pianeta, vivono in condizioni di estrema povertà e – potrà sembrare un paradosso – hanno seri problemi di denutrizione. Servono dunque iniziative nel campo del microcredito. I progetti non mancano; i migliori e il vincitore del premio verranno presentati durante il convegno Migliorare l'inclusione finanziaria dei piccoli agricoltori che si svolgerà a Milano, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo in via Romagnosi 8.
  • 16 ottobre: Fondazione Cariplo presenta il progetto Green Jobs, attraverso il quale saranno attivati 150 tirocini per giovani laureati che vogliono lavorare in ambito green. L’iniziativa prevede anche il coinvolgimento dei ragazzi più giovani. Durante l’anno scolastico 2015-2016, infatti, saranno organizzati incontri di orientamento in 30 licei e 150 classi della Lombardia e nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro verranno impegnati 240 ragazzi. Inoltre, 60 classi parteciperanno a corsi di formazione all’autoimprenditorialità in ambito green.
  • 22 ottobre: Metropoli Agricole, il convegno promosso da Fondazione Cariplo per parlare di agricoltura sostenibile nelle città metropolitane, giunto quest’anno alla terza edizione. Un‘agricoltura di prossimità forte e una stretta connessione tra metropoli e fasce agricole periurbane ha ricadute sempre più evidenti sulla vita delle città. Questa relazione si riflette, ad esempio, nelle nuove opportunità occupazionali offerte dal settore agricolo, nell’integrazione delle politiche relative al cibo con altre politiche cittadine di carattere ambientale, sociale, commerciale e urbanistico, nonché nella maggiore consapevolezza delle scelte del cittadino-consumatore. Verranno messi a confronto casi di studio stranieri e progetti sostenuti da Fondazione Cariplo in questo ambito. Ingresso libero con prenotazione e diretta streaming della sessione plenaria su www.fondazionecariplo.it. Traduzione simultanea.
  • 29 ottobre: sessione pubblica al Centro Congressi Fondazione Cariplo del Mid-term meeting di CERES, l’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo e Agropolis Fondation per sostenere la ricerca collaborativa nel settore agroalimentare, in particolare sui cereali. A quasi due anni dal lancio del progetto, i ricercatori dei quattro progetti finanziati presenteranno i risultati raggiunti ad oggi e le prospettive future (evento in lingua inglese, senza traduzione). Per partecipare all’evento, registrati cliccando qui

 

 

 

 

 

Green Jobs è un progetto di Fondazione Cariplo, in collaborazione con Assolombarda, Camera di Commercio e Confcommercio per accrescere l'occupabilità dei giovani con profili "green" e diffondere l'inserimento di competenze ambientali nelle imprese e nelle organizzazioni nonprofit.

Tra le varie azioni del progetto, in particolare, il partner operativo ACTL lavorerà per associare i profili di 150 candidati, giovani laureati con competenze o esperienze in ambito green, alle richieste delle aziende che aderiranno. I tirocini di 6 mesi saranno da attivare entro giugno 2016 e i costi potranno essere parzialmente finanziati dallo strumento garanzia giovani.

Venerdì 16 ottobre Green Jobs sarà presentato presso la sede di Fondazione Cariplo, via Manin 23, sala Tiepolo, alle ore 10.30.

Presenti il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, Catia Bastioli, consigliere d'amministrazione di Fondazione Cariplo, presidente di Terna e CEO di Novamont, Vittorio Biondi di Assolombarda, Marco Barbieri di Confcommercio e Marina Verderajme di ACTL, oltre a Elena Jachia, direttore area Ambiente della Fondazione. E' prevista la partecipazione anche di un rappresentante di Camera di Commercio.

L'incontro è aperto a imprese e organizzazioni nonprofit.

Per partecipare è necessario registrarsi a questo link: http://bit.ly/presentazioneGreenJobs

Maggiori info su www.sportellostage.it/greenjobs

E' stato presentato ufficialmente a Milano, presso la sede di Fondazione Cariplo, il progetto NEETwork, l’iniziativa per “rimettere in moto” 1.000 ragazzi tra i 18 e i 24 anni che in Lombardia non studiano né lavorano. Giovani che hanno abbandonato precocemente la scuola (con titolo di studio non superiore alla scuola secondaria di primo grado) e che, privi di adeguate qualifiche o esperienze professionali, rischiano di rimanere ai margini. NEETwork è promosso da Fondazione Cariplo, in partenariato con CGM-Mestieri Lombardia e Fondazione Adecco e in collaborazione con Regione Lombardia, Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e le organizzazioni non profit lombarde. Cuore del progetto è proprio l’alleanza con il Terzo Settore, al quale Fondazione Cariplo ha chiesto di mettere a disposizione 1.000 tirocini remunerati di 4-6 mesi da offrire ai giovani come occasione per riattivarsi. Lo scopo è quello di offrire un’esperienza di «educazione al lavoro», da svolgere in contesti accoglienti e attenti alle fragilità, in virtù della mission e delle competenze specifiche del mondo del non profit. Fondazione Cariplo contribuirà alla copertura dell’indennità da riconoscere al giovane (pari a 400 euro mensili), in aggiunta a quanto già coperto da Garanzia Giovani e alla quota a carico dell’organizzazione ospitante. Oltre all’incentivo economico, verranno messe a disposizione ulteriori risorse a supporto dei ragazzi e delle organizzazioni disponibili a partecipare al progetto. Al momento, sono circa 350 gli enti che hanno aderito all’iniziativa, offrendo oltre 600 tirocini retribuiti a giovani con un livello di istruzione non superiore alla licenza media, senza lavoro e con scarse o nulle esperienze professionali. E’ TEMPORANEAMENTE SOSPESA L’ATTIVITA’ DI RECLUTAMENTO ONLINE DEI RAGAZZI (Aggiornamento all'11.02) mentre  le organizzazioni interessate a partecipare al progetto hanno ancora tempo per candidarsi. Il 27 ottobre 2015, Fondazione Cariplo e i partner di progetto hanno invitato le organizzazioni che hanno già compilato la scheda di pre-adesione ad un incontro operativo per presentare nel dettaglio il progetto NEETwork  (scarica le presentazioni a fondo pagina).

VUOI RIVEDERE L'INCONTRO DEL 27 OTTOBRE? CLICCA QUI

www.neetwork.eu è il sito dedicato al progetto. 

PERCHE’ NEETWORK?

I NEET, cioè i giovani che non studiano e non lavorano (Not in Education, Employment or Training), sono oltre 2,4 milioni in Italia: un fenomeno di proporzioni enormi. Nella sola Regione Lombardia se ne contano 260.000. Circa il 40% dei NEET tra i 15 e i 29 anni possiede un titolo di studio pari o inferiore alla licenza media, quota che sale al 42% nella fascia 15-24 anni. Di fronte a un'emergenza simile e alla difficoltà di intercettare i giovani più fragili tra i NEET emerge con forza la necessità di mettere in campo partenariati tra pubblico, privato e privato sociale e strategie nuove in grado di affrontare il problema e contrastarne la continua crescita.

COSA OFFRE IL PROGETTO?

  1. un incentivo economico a parziale rimborso dell’indennità di tirocinio che l’organizzazione ospitante è tenuta a riconoscere al giovane e che si aggiungerà a quanto messo a disposizione da Garanzia Giovani;
  2. la copertura economica delle spese INAIL e la formazione obbligatoria sulla sicurezza da impartire al tirocinante, nonché il supporto nella gestione delle pratiche amministrative in capo al Terzo Settore;
  3. la messa in campo di strumenti a supporto dei giovani per identificarne inclinazioni e fragilità e circoscrivere al minimo i rischi di fallimento.

Studenti delle scuole superiori, famiglie con bambini, persone anziane e semplici curiosi di ogni età: con il Festival della Filantropia 2015, ospitato per l’intera giornata di sabato 3 ottobre al Teatro Litta di Milano, siamo davvero riusciti a centrare l’obiettivo che ci stava a cuore: quello di arrivare alla “gente comune” e di renderla partecipe di una giornata di festa, aggregazione e condivisione, animata da realtà associative con le quali collaboriamo da anni e dai protagonisti di alcuni tra le migliaia di progetti nati col nostro sostegno. Ma non solo: oltre 200 i partecipanti che hanno seguito in sala l'incontro del mattino dedicato a Giovani e nuove possibilità di occupazione e inclusione, moderato da Marco Maccarini de laeffe TV, e quasi 500 gli utenti che si sono collegati in streaming per la diretta video sul nostro sito. Momento “aperitivo” allietato dalle note alla tastiera di Anna Roggiani, vincitrice del nostro concorso “un jingle per la filantropia”, e finale “in bellezza” con Mirko Mengozzi di Radio Italia e la straordinaria esibizione dell’Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni, alternata alla lettura della raccolta di poesie Migranti, per ricordare il Segretario Generale Pier Mario Vello.

COME RICONOSCERE UN FILANTROPO > CLICCA QUI PER IL VIDEO DELL'INCONTRO SUI GIOVANI

LA NOTTE DEI FILANTROPI > QUI SOTTO IL VIDEO DELLA SERATA CON L'ORCHESTRA DEI POPOLI 
 

IL BACKSTAGE DELLA GIORNATA

Guarda tutti i tweet della giornata. #filantropiafest è stato anche trend topic nella mattina del 3 ottobre!

Il Social Innovation Tournament, iniziativa promossa da BEI Institute per sostenere gli imprenditori europei impegnati a generare un impatto sociale, etico o ambientale, stupisce con idee sempre più innovative e rivoluzionare. Nel corso dell’evento di premiazione del 2015, che si è tenuto il 24 settembre a Milano in collaborazione con Fondazione Cariplo, sono stati premiati:

KOIKI > primo premio, 25 mila euro, un’impresa spagnola che rivoluziona le modalità di consegna di pacchi a domicilio permettendo ai clienti di stabilire gli orari preferiti. Il progetto consente quindi a persone con disabilità fisiche o psichiche di lavorare nel proprio quartiere come postini e fattorini coprendo a piedi o in bicicletta distanze molto brevi dalle loro abitazioni o dai negozi locali. Non solo: Koiki contribuisce a ridurre i livelli di inquinamento e rumore delle città, effettuando le consegne in un’unica soluzione

DESIGN BY PANA > secondo premio, 10 mila euro, un’impresa albanese che produce mobili utilizzando legno di recupero e materiali di scarto. Il progetto dà la possibilità di offrire un impiego a persone appartenenti a gruppi socialmente fragili, per lo più orfani e pensionati, oppure a persone con disabilità mentali.

I premi speciali sono invece stati assegnati a pari merito a BLITAB, primo tablet tattile che permette ai non vedenti di leggere e scrivere, e a MARIOWAY, un’innovativa sedia a rotelle elettrica verticalizzata e autobilanciata a due ruote, che non richiede l’utilizzo delle mani e che è stata pensata per le persone paraplegiche (12.500 euro a progetto).

Altri quattro progetti si sono aggiudicati un bonus per beneficiare di servizi di consulenza da esperti del settore.

L’edizione 2015 ha ottenuto ottimi risultati raccogliendo il più alto numero di progetti mai inviati prima (342 proposte inviate da ben 29 paesi).

I finalisti hanno presentato i loro progetti davanti a una Giuria composta da 6 specialisti dell’innovazione socialeSophie Robin (Stonesoup Consulting) sono: Olivier de Guerre (PhiTrust), José Tomás Frade (ex membro dello staff EIB), Bernd Klsterkemper (Social Venture Fund), Meredith Niles (Impetus Trust) ed Enrico Testi (Yunus Social Business Centre, Università di Firenze).

La prossima edizione del Social Innovation Tournament si svolgerà a Ljubljana, in Slovenia. La call per l’invio delle candidature è prevista a partire da Febbraio 2016.

A Reggio Emilia, nel Parco del Mauriziano, c’è un orto che produce a km 0 e dove si tengono corsi di formazione – teoria e pratica – sulle tecniche di agricoltura biologica e biodinamica.
Nel villaggio di Koubri, in Burkina Faso, a 30 km dalla capitale Ouagadougou, c’è un campo coltivato con le tecniche dell’agricoltura biologiche, ci lavorano 30 famiglie e 50 studenti della scuola. A dare vita alle due iniziative, in collaborazione con Fondazioni for Africa Burkina Faso, sono due associazioni di migranti burkinabè, impegnate in Italia per l’inserimento dei loro concittadini e che, dall’Italia, lavorano per contribuire al futuro del loro Paese.
Due storie che parlano di migrazione e sviluppo sostenibile e che sono raccontate, sabato 10 ottobre 2015, alle ore 14.30, spazio Slow Food Expo, Piazza della Biodiversità, nell’incontro La Terra che abbiamo in comune.

Promosso da Fondazioni for Africa Burkina Faso – iniziativa per il diritto al cibo  promossa da 28 fondazioni di origine bancaria associate all’Acri e realizzata in collaborazione con ACRA-CCS, CISV, LVIA, MANI TESE, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CeSPI – e inserito nel programma di Ottobre Africano, La Terra che abbiamo in comune. Storie di migrazione e sviluppo sostenibile è una riflessione sul contributo fondamentale che i migranti hanno oggi sia sul territorio dove abitano e vivono sia nella costruzione di un futuro sostenibile nel Paese di origine e per conoscere, dalla voce dei protagonisti, storie, idee e progetti di un percorso migratorio che non è un viaggio di solo andata, ma si trasforma in occasione di riportare indietro competenze e saperi. All’incontro partecipano Abdou Yabré, dell’associazione di migranti Abreer che presenta il progetto Dall’orto in città di Reggio Emilia al Burkina Faso, Flora Tognoli, dell’associazione Watinoma per il progetto BioxTutti a Koubri. Intervengono Abderrahmane Amajou, Responsabile migranti Slow Food; Marzia Sica, Fondazioni for Africa Burkina Faso. Modera Sara Zambotti, conduttrice e autrice Caterpillar Radio2.

FondazioniforAfricaBurkinaFaso

“L’idea di Un orto in città, racconta Abdou Yabrè, dell’Associazione di migranti burkinabè Abreer di Reggio Emilia – è nata nel 2010 quando è cominciata la crisi economica e molti di noi hanno perso in lavoro. Allora ci siamo riuniti e su una cosa tutti eravamo d’accordo: dovevamo trovare una strada che potesse darci l’opportunità di reintegraci nel mondo del lavoro in Italia e, allo stesso tempo, di poter tornare nel nostro Paese di origine con un progetto professionale e di vita”. La strada Abdou e i membri di Abreer l’hanno trovata nell’agricoltura sostenibile. “E’ il lavoro che conosciamo meglio. Il Paese da cui veniamo, il Burkina Faso – continua – vive di agricoltura, è agricoltura. Così abbiamo creato un orto nel Parco del Mauriziano.” Nell’orto in città Abreer produce a km zero e promuove percorsi di formazione per i migranti sull’agricoltura biologica e biodinamica. Oggi con  Fondazioni for Africa Burkina Faso, Abreer ha avviato un nuovo progetto per promuovere i corsi di formazione a altri migranti della Regione e per portare in futuro le attività di formazione anche in Burkina Faso. “Imparare a coltivare meglio, in modo sostenibile – dice Abdou – non è solo una possibilità di impiego qui in Italia, ma è anche un’occasione per il nostro Paese. Significa far sì che un giorno i giovani non se ne debbano andare via e che dalla possibilità di restare nasca un futuro per la nostra Terra.”

bio per tutti

Il progetto BIOXTUTTI nasce dall’incontro tra Fondazioni for Africa Burkina Faso e l’Associazione di migranti burkinabè e italiani Watinoma. "In un Paese dove la maggioranza della popolazione dipende dall’agricoltura di sussistenza, diffondere tecniche agricole più sostenibili, è fondamentale – dice Ima Hado, fondatore di Watinoma – Significa restituire alla Terra la capacità di essere vita e nutrimento. Significa, anche, restituire fiducia ai contadini e alle giovani generazioni, prevenendo l’abbandono delle campagne e l’emigrazione.” Cuore dell’iniziativa BIOXTUTTI è la formazione sulle tecniche di agricoltura biologica per 50 alunni e le loro famiglie e l’affidamento, ad altre 30 famiglie, di una parcella di terra di 400 mq nel campo biologico creato da Watinoma. Tra le attività previste anche una mensa scolastica, sana buona e giusta e la musica come attività per coinvolgere la comunità. “All’inizio – racconta Hado – ci dicevano che eravamo matti. Oggi tutta la comunità partecipa con entusiasmo alle iniziative”.

www.fondazioniforafrica.org

 

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