Fondazione Cariplo lancia un nuovo bando (scadenza 18 giugno 2015) per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti in uscita da un percorso di formazione di tipo tecnico-professionale. Il bando, dal titolo Promuovere iniziative di innovazione e potenziamento dei Poli Tecnico-Professionali (PTP) a sostegno delle filiere produttive del territorio e dell’occupazione giovanile, permetterà agli studenti selezionati di beneficiare di azioni per l’inserimento lavorativo finanziate a loro volta da Regione Lombardia. Il budget? Un milione di euro da parte di Fondazione Cariplo, destinati a migliorare la qualità dei percorsi didattici all’interno dei Poli e consolidarne le reti; due milioni di euro da parte di Regione Lombardia, che rientrano nel più ampio piano esecutivo regionale di attuazione di “Garanzia Giovani”.

Il bando è frutto del Protocollo d’Intesa stipulato nel 2014 da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia con l’obiettivo di promuovere un sistema educativo di eccellenza capace di favorire lo sviluppo di capitale umano qualificato e sostenere la competitività delle filiere produttive del territorio. In questa logica, i Poli Tecnico-Professionali (PTP) saranno il contesto ideale per sperimentare collaborazioni tra istituzioni scolastiche, formative e imprese.

"Dobbiamo dare ai nostri ragazzi quello che può servire davvero per il loro futuro – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo; al tempo stesso dobbiamo mettere le aziende nelle condizioni di trovare giovani preparati per ciò che il mercato richiede oggi, superando il gap che grava oggi sul sistema. Si tratta di un’iniziativa che può aprire una via verso un nuovo modello di formazione mirato a fornire competenze utili a  tutti, e contribuire a sbloccare una situazione insostenibile. Oggi Fondazione Cariplo vede nel mondo dei giovani la priorità uno”.

Qualche esempio di iniziative che potranno ottenere un sostegno? Progetti per il potenziamento dei laboratori e la progettazione dei curricula, servizi di orientamento e tutoring a supporto degli studenti che includano anche una valutazione personale delle competenze e delle aspirazioni individuali, azioni di sensibilizzazione presso le istituzioni scolastiche e formative per diffondere la consapevolezza dell’importanza di un percorso di apprendistato per gli studenti; attività di docenza, tutorship aziendale, organizzazione di visite guidate

Nella seduta del 28 aprile 2015, oltre all’approvazione del Bilancio, la Commissione Centrale di Beneficenza ha nominato Francesca Basilico nuova commissaria di Fondazione Cariplo, dopo averla selezionata all’interno di una terna di candidature indicata dagli Istituti di Ricerca e Cura. Francesca Basilico sostituirà il compianto Giovanni Azzaretti, recentemente scomparso.

58 anni, romana, Francesca Basilico vanta nel suo curriculum incarichi, in qualità di tecnico, ai ministeri dell’Istruzione, Università e Ricerca, dello Sviluppo Economico, delle Finanze, dell’Agricoltura e delle Foreste, oltre che alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; è stata Capo di Gabinetto della Croce Rossa Italiana. Nel suo CV anche ruoli al Parlamento Europeo, come assistente del Presidente della Commissione Politica.

Nella seduta del 28 aprile 2015, la Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo ha approvato il Bilancio 2014 e il Protocollo con cui Acri e Ministero dell’Economia e Finanze daranno il via all’autoregolamentazione delle fondazioni di origine bancaria.

L’attività filantropica

Nel 2014, all’attività filantropica sono state destinate complessivamente risorse per 164 milioni di euro (149,4 milioni di euro a favore di 1.046 progetti + 14,5 milioni di euro in forma di accantonamenti ai fondi per il volontariato). Nel 2013 l’attività filantropica si era assestata a 144 milioni di euro, quindi l’esercizio appena chiuso ha fatto registrare un incremento degli impegni a sostegno del non profit.

Vediamoli nel dettaglio:

  • Ambiente: 139 progetti per un totale di 11,7 milioni di euro (7,9 %);
  • Arte e Cultura: 495 progetti per un totale di 49,1 milioni di euro (32,9 %);
  • Ricerca Scientifica: 114  progetti per un totale di 25,9 milioni di euro (17,3 %);
  • Servizi alla Persona: 298 progetti per un totale di 62,7 milioni di euro (41,9 %) finanziati anche attraverso il sostegno al sistema delle 15 Fondazioni di Comunità.

“Con il continuo calo delle risorse pubbliche, ci troviamo a dover sostenere un enorme peso – afferma il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Il Terzo Settore ci vede sempre più come il principale interlocutore; questo fatto ci responsabilizza, anche perché non potendo rispondere a tutti i bisogni, dobbiamo razionalizzare e concentrare le risorse verso le attività più strategiche, con uno sguardo anche alle prospettive delle organizzazioni e delle nostre comunità. L’ottima performance dei rendimenti del patrimonio nel 2014 ha consentito di ammortizzare l’effetto della pesante scure fiscale, che lo scorso anno ha inferto un doppio duro colpo sulle rendite della fondazione e che ha rischiato di sottrarre risorse all’attività filantropica”.

Il risultato dell’attività filantropica 2014 è andato oltre le previsioni: la Commissione Centrale di Beneficenza, nel novembre 2013, aveva approvato un budget che prevedeva erogazioni stabili a circa 145 milioni di euro.

“Va reso merito agli organi e alla struttura della Fondazione di aver lavorato bene, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Un ricordo particolare va a Madre Teresa Gospar e Giovanni Azzaretti, membri della Commissione Centrale di Beneficenza, scomparsi in questi mesi. Guardiamo al futuro, come abbiamo sempre fatto, con fiducia: siamo impegnati per la formazione e impiego per i giovani, per il welfare nelle nostre comunità e per il benessere delle persone. Lavoriamo sempre di più in partnership con organizzazioni nazionali ed internazionali; è fondamentale per migliorarci, per aggregare più risorse economiche possibili su progetti comuni e per ottenere risultati con maggior impatto rispetto ai problemi di cui ci occupiamo”.

Tra le priorità degli interventi nei prossimi mesi, il welfare di comunità e innovazione sociale, la formazione e l’occupazione, l’imprenditorialità giovanile, soprattutto – come già avviene – per la nascita di imprese culturali giovanili (ad es. Progetto IC e fUNDER35) o per l’impiego dei giovani nell’ambito della green economy.

La gestione del patrimonio

L’esercizio 2014 si chiude con un avanzo superiore a 545 milioni di euro, un incremento del patrimonio netto a valori di mercato, dopo le erogazioni, del 6,4%; il fondo di stabilizzazione delle erogazioni è stato incrementato e vale oggi 390 milioni di euro.

“Pur avendo realizzato nel 2014 performance al di sopra delle aspettative, la pressione fiscale riservata alle fondazioni continua a penalizzarci. In futuro non possiamo essere certi che i mercati consentano di replicare le stesse performance, – sottolinea il Presidente Guzzetti. In tal caso, già dal 2016 potremmo dover essere costretti a ridimensionare i nostri contributi: è purtroppo errata la visione dei vasi comunicanti, secondo la quale la decrescita delle risorse pubbliche può essere bilanciata da maggiori risorse private. Non funziona così e, responsabilmente, dobbiamo dirlo”.

Il tasso di rendimento complessivo del patrimonio  a valori di mercato per l’esercizio 2014 è pari a 17,81% al netto delle imposte, in parte riferibile alla straordinaria rivalutazione delle partecipazioni, in parte all’eccellente rendimento del comparto Fund One della Quamvis Sca Sicav-Fis, in cui è investita la parte prevalente del patrimonio della Fondazione, che ha conseguito un rendimento dell’8,31% grazie alla gestione professionale messa in atto da Quaestio Capital Management SGR Spa.

Tra il 1998 ed il 2014 la Fondazione ha erogato annualmente oltre il 2,8% del valore medio del patrimonio a prezzi di mercato (circa 190 mln di euro l’anno al lordo degli accantonamenti ed al netto delle revoche) ed il patrimonio netto dopo le erogazioni si è incrementato di oltre l’11,5%.

“Questi risultati sono il frutto di un’azione lungimirante e coerente, in linea con il protocollo siglato con MEF nei giorni scorsi – commenta Guzzetti. Va ricordato che Fondazione Cariplo aveva già avviato in passato la diversificazione degli investimenti e la diluizione della partecipazione in Intesa Sanpaolo. I dati contenuti nel bilancio 2014 mostrano l’efficacia di queste scelte e questo modo di operare che hanno prodotto ottimi risultati nella gestione, senza danneggiare gli istituti di credito. Un processo che, se ben organizzato, crea vantaggi per tutti e dà continuità alle risorse per svolgere la nostra attività filantropica”.

L’autoriforma delle Fondazioni di origine bancaria ha preso ufficialmente il via il 22 aprile 2015 con la firma del Protocollo d’intesa tra MEF e Acri, siglato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e dal Presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti. A seguito di questo passaggio, le Fondazioni si impegnano a modificare i propri Statuti, qualora fosse necessario, per aumentare l’autonomia della governance, diversificare gli investimenti e valorizzare ulteriormente la trasparenza del proprio operato. I contenuti del Protocollo d'intesa erano stati approvati all’unanimità l'11 marzo dal Comitato delle Piccole e Medie Fondazioni e dal Consiglio dell’Acri.

Fondazione Cariplo lavora da anni per sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini ad adottare prassi e comportamenti sempre più rispettosi dell’equilibrio ambientale, convinta che offrire un contributo a mantenere sano il nostro ambiente sia il primo requisito per garantire il reale benessere di chi lo abita. Ecco allora una breve carrellata di alcune delle tante iniziative che ci hanno visti impegnati su questo fronte:
 

ENERGIA

 
 
Eff energetica

Ridurre l’inquinamento di COsignifica mitigare l’aumento della temperatura del pianeta causa del cambiamento climatico che tanto impatta sulla nostra vita quotidiana e sulla sopravvivenza degli ecosistemi. Per questo motivo, Fondazione Cariplo ha investito 16 milioni di euro in 6 anni (dal 2006 al 2012) per sostenere 3.800 audit energetici di edifici comunali, che hanno permesso di contenere gli sprechi di energia di municipi, palestre, scuole etc, e 860 Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), finalizzati a superare gli obiettivi posti dall’Unione Europea al 2020 attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra di oltre il 20%. Nel 2013 il bando “Investimenti energetici” ha contribuito al successo di un grande progetto promosso dalla provincia di Bergamo per la richiesta di un finanziamento alla Banca Europea d’Investimenti (BEI) di oltre 50 milioni di euro mirato alla riqualificazione energetica di edifici pubblici e all’illuminazione pubblica in 120 comuni, che permetterà l’abbattimento di circa 15.000 tonnellate di COall’anno. Nel 2014, infine, il bando “100 comuni efficienti e rinnovabili”, che supporta gli enti locali in tutte le attività di assistenza tecnica necessarie a pubblicare e aggiudicare gare d’appalto dedicate alle ESCo, ha sostenuto 17 progetti per un totale di 1,9 milioni di euro. Si stima che nei prossimi tre anni questi progetti favoriranno interventi di riqualificazione energetica per circa 31 milioni di euro su 180 edifici pubblici e 32 impianti di illuminazione pubblica comunale, abbattendo circa 5.500 tonnellate di COall’anno. Nel 2015 il bando è stato replicato.

TUTELA DEL SUOLO E AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ

Agricoltura

Consideriamo prioritaria la tutela del suolo, che viene consumato a ritmi sempre più rapidi, soprattutto nelle aree attorno alle città. Per questo motivo, sosteniamo da diversi anni progetti legati ai temi dell’agricoltura periurbana, della sostenibilità ambientale e della biodiversità dei sistemi agricoli, della domanda individuale e collettiva di prodotti biologici e della diffusione di nuovi canali per la distribuzione. La maggior parte di queste iniziative sono state realizzate nell’area del Parco Agricolo Sud Milano (PASM) e hanno portato alla costituzione di un Tavolo di lavoro permanente che si riunisce periodicamente per creare sinergie e collaborazioni. Ai progetti nel PASM vanno ad aggiungersi:

  • i bandi per la salvaguardia degli “Spazi Aperti” (2010-2013)
  • il bando “Connessione ecologica” (2012-2015)
  • i bandi “Educare alla sostenibilità“ (2009-2011), “Comunità sostenibili” (2012-2013) e “Comunità resilienti” (2014-2015)
  • il progetto “Agriseed” (per la promozione di imprese agricole giovanili e attualmente in fase di studio di fattibilità).

Tutti questi strumenti puntano a sostenere l’agricoltura come presidio contro l’edificazione del territorio e a far sì che sulla tavole delle persone arrivi del cibo sempre più sano, buono per chi lo mangia e poco inquinante per l’ambiente.

 

Biciclette

FRUIZIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO

Trekking e mountain bike sono ideali per muoversi nella natura, aumentare il senso di appartenenza al proprio territorio e mantenere un buono stato di salute psico-fisica: potremmo non cercare di incentivarli? Un esempio sono i percorsi realizzati nell’ambito del progetto “Rete Biodiversità”, avviato nel 2010 da Fondazione Cariplo come studio di fattibilità e tutt’ora in corso all’interno del progetto LIFE TIB cofinanziato dalla UE. Inoltre, vogliamo ricordare il Bando Brezza 2014, che ha finanziato con oltre un milione di euro la realizzazione di studi di fattibilità di dorsali e piste cicloturistiche lungo gli affluenti del fiume Po collegati alla dorsale cicloturistica VENTO e il progetto LET-LANDSCAPE EXPO TOUR per la creazione di itinerari cicloturistici nel territorio ad ovest di Milano attorno al sito di Expo Milano 2015, con l’obiettivo di valorizzare paesaggi agricoli, boschi, corsi d’acqua, ma anche cascine, chiese e borghi storici.

La Fondazione Stelline sarà un centro culturale e informativo sulla vita, le opere e l’arte del genio Leonardo a Milano. 
Data la vicinanza geografica tra la Fondazione Stelline e il Cenacolo Vinciano, gli Orti di Leonardo (le vigne che Ludovico il Moro donò a Leonardo e che si collocavano nel giardino, ancora oggi esistente, tra il Palazzo delle Stelline e la Casa degli Atellani) e il Museo della Scienza e della Tecnologia, il progetto punta alla costruzione di un hub culturale, area di attrazione storico-territoriale legata al genio di Leonardo. I nuovi progetti, alla vigilia dell'avvio di Expo Milano 2015, continuano il percorso iniziato dalla firma del protocollo di intesa con Regione Lombardia e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano: il grande progetto di riqualificazione del Chiostro della Magnolia con nuovi padiglioni dedicati a caffè/ristoro, bookshop, merchandising, educational,  il nuovo "Leonardo InfoPoint" in piazza Santa Maria delle Grazie e la mostra multimediale “DENTRO L’ULTIMA CENA”. 

Il contributo di Fondazione Cariplo alla cultura

Fondazione Cariplo, in concomitanza con Expo Milano 2015, sostiene il progetto Hub Leonardo che si colloca coerentemente all’interno di una serie di progetti dedicati al genio di Leonardo da Vinci. Si tratta di attività promosse dalle più prestigiose istituzioni culturali milanesi con la finalità di valorizzare l’immenso patrimonio storico, artistico e architettonico della città. La missione filantropica della Fondazione va vista come un moderno mecenatismo che ha portato,  dal 1991 ad oggi a sostenere oltre 10 mila progetti con circa 800 milioni di euro, in questo settore. Un impegno dettato dalla convinzione che l'arte e la cultura che siano una leva fondamentale per l’economia del nostro Paese, fornendo anche occupazione, spesso giovanile e che siano al tempo stesso strumento di coesione sociale. Dove ci sono momenti di cultura, le persone crescono, si accrescono e hanno occasioni di dialogo e per stare insieme arricchendosi.

Hub leonardo

Si rincorrono in queste ore le notizie su giornali, radio e televisioni in merito all’inchiesta che ha coinvolto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, sull’ipotesi di reato per aggiotaggio. Nessun commento per ora, se non le parole del Presidente che ha dichiarato:

"Ho preso atto e visione delle notizie di stampa apparse il 19 e il 20 aprile 2015, dalle quali risulterebbe che davanti alla Procura della Repubblica di Milano sarebbero pendenti indagini preliminari a mio carico per una ipotesi di aggiotaggio. Tale ipotesi sarebbe legata ad iniziative concretatesi nel dicembre 2013 mirate ad intervenire in aiuto alla Fondazione MPS che registrava un momento di particolare difficoltà, in stretta connessione con le difficoltà della Banca di cui la Fondazione era principale azionista. Ho già dichiarato e confermo che un intervento di sistema fu fatto nell’esclusivo interesse della Fondazione stessa e non certo per porre in essere operazioni in danno alla medesima. Al momento non ho nessuna notizia formale della pendenza del procedimento penale di cui si parla e quindi non so replicare al contenuto delle suggestive notizie giornalistiche. Sono naturalmente disponibile ad essere sentito dagli organi inquirenti onde acclarare la realtà storica dei fatti riguardo alle illazioni o alle supposizioni che nulla hanno a che fare con la verità”.

Suggeriamo la lettura di un articolo che aiuta a fare luce su questa vicenda:

SE GUZZETTI VIENE INDAGATO PER AVER PROVATO A SALVARE MPS

Sulla scia di “EXPO Milano 2015”, che è ormai alle porte, la Fondazione Comunitaria Nord Milano ha lanciato “Expo4me. Il cibo attraverso gli occhi dei più piccoli”, un concorso di disegni, rivolto alle scuole primarie pubbliche e private dei Comuni di Rho e Pero, per sensibilizzare i più piccoli a valorizzare il cibo come occasione di condivisione, inclusione, accoglienza e conoscenza delle altre culture. La vicinanza del sito espositivo alle case e alle scuole dei bambini ha suscitato un grande interesse nei giovanissimi studenti. Il risultato è stata un’ottima partecipazione al concorso, con 250 iscrizioni e il coinvolgimento di 9 classi e 5 istituti. I disegni inviati dalle scuole saranno valutati da una giuria composta da membri della Fondazione Nord Milano, rappresentanti dei Comune di Rho e Pero e Fabbrica Italiana Lapis ed Affini in qualità di partner didattico. La premiazione si terrà presso l’NH Hotel Rho Fiera (in Viale degli Alberghi, a Rho) venerdì 24 aprile 2015 alle ore 10.30.

Sui temi dell’Esposizione Universale, la Fondazione Nord Milano ha ottenuto il patrocinio di "Expo Milano 2015" e stanziato 440.000 euro (bando “Exponiamoci” 2014 e 2015) per diverse azioni culturali a favore di 24 progetti legati al consumo critico e la mobilità sostenibile, cultura e ambiente, ospitalità e turismo, educazione alimentare, impresa e creatività, multiculturalità ed integrazione.

Più in generale, la Fondazione Comunitaria Nord Milano, dall’anno della sua costituzione (2006), ha contribuito alla realizzazione di progetti educativi, culturali e di contrasto ai fenomeni di bullismo e marginalità per bambini, minori e giovani, erogando complessivamente 7,8 milioni di euro a favore di 649 enti e ricevendo 1.982 donazioni per oltre 3,5 milioni di euro.

L'evento di premiazione del concorso è stato inserito nel programma della manifestazione "EXPO Junior", un progetto al quale prendono parte le scuole elementari, medie e superiori del rhodense.

Le Fondazioni di Comunità: le nostre "antenne" sul territorio lombardo

Fondazioni di Comunita logo

 
 

Serve anche l'aiuto dei bambini delle scuole di Monza e Brianza per completare la piantumazione del Frutteto Matematico (Gelsi Neri) della Villa Reale di Monza per Expo Milano 2015. Domenica 17 maggio, dopo la presentazione alla cittadinanza del progetto del «Frutteto Matematico». presso la Scuola Agraria del Parco di Monza (in viale Cavriga, 3), sono organizzati dei workshop per coinvolgere nell’iniziativa i più piccoli e le loro famiglie.

Il progetto prevede la ricostruzione originale secondo l’impianto storico del Frutteto Matematico, elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza  nell’ Ottocento con un’impostazione rigorosa, a filari che andranno a creare forme geometriche precise. Uno sviluppo pari a 3.100 metri e ben  600 alberi, utilizzando per la piantumazione delle varietà antiche, verificando la scelta varietale mediante analisi degli studi storici e delle serie botaniche descritte nell’800 oltre al posizionamento di un impianto di irrigazione a goccia e le manutenzioni. L’obiettivo è quello di costituire in un ampio ambito produttivo un vero e proprio frutteto nell’area della omonima cascina: elemento produttivo e paesaggistico con al cuore la Cascina Frutteto all’interno del Parco di Monza. Il progetto – della durata di 22 mesi – è partito nel marzo 2014 e si concluderà a dicembre 2015. L’iniziativa è portata avanti della Scuola Agraria del Parco di Monza con il Parco Regionale della Valle del Lambro e vede coinvolti la Fondazione della Comunità Monza e Brianza con Bando Emblematici minori 2013, Fondazione Cariplo e il sostegno di Regione Lombardia con la Direzione Generale Agricoltura, la Provincia di Monza e Brianza, la Camera di Commercio di Monza e Brianza e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Con la manifestazione in programma domenica 26 aprile, si entra nella fase di ricostruzione del Frutteto Matematico. Frutteto Matematico Cariplo

Cos'è il Frutteto Matematico?

I Frutteti Matematici erano molto in voga nel ‘700 e ‘800 nei parchi delle maggiori capitali europee e avevano molteplici valenze, soprattutto di carattere rappresentativo di una agricoltura moderna e di promozione e valorizzazione di nuove varietà. Questo elemento architettonico nella Villa Reale di Monza rimase fino ai primi del Novecento, probabilmente fino alla Prima Guerra Mondiale, già durante la Seconda Guerra Mondiale l’area era priva di piantumazioni venne utilizzata come accampamento militare. All’interno dello sviluppo del progetto sono effettuate ricerche storico documentali sulle varietà vegetali presenti in origine, al fine di ricostituire le caratteristiche originarie e di creare una collezione in pieno campo di specie antiche o vetuste di frutta.

Per partecipare (posti limitati): Scuola Agraria di Monza al 039-2302979 o l’indirizzo e-mail segreteriacorsi@monzaflora.it

L'ultima opera scolpita da Michelangelo Buonarroti, risalente al 1564, la Pietà Rondanini, ha da oggi una nuova, bellissima, sede. Si tratta del Museo Pietà Rondanini_Michelangelo, presentato questa mattina alla stampa e aperto al pubblico dal 2 maggio, data di apertura di Expo 2015. Dopo quasi sessant’anni trascorsi nel Museo d’Arte Antica del Castello all’interno della Sala degli Scarlioni, la Pietà Rondanini trova la sua definitiva collocazione nell’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo. L’ultimo emozionante capolavoro di Michelangelo viene così ridonato a Milano in un nuovo spazio espositivo dedicato, riscoperto, restaurato e restituito alla città. 
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti per quasi tre anni fra Istituzioni pubbliche e realtà private: Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) e al Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria. Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico e di rinnovamento museografico. Un insieme di voci e di diverse competenze che hanno saputo confrontarsi con sinergia su temi di conservazione, restauro, progettazione e ingegnerizzazione, in grado di garantire la più alta valorizzazione dell’opera e al tempo stesso la sua massima sicurezza.

Il delicato e complesso percorso affrontato per dare la giusta valorizzazione alla Pietà Rondanini con un Museo dedicato giunge finalmente a compimento in un anno particolarmente importante per Milano. «Per quanto sia apparso evidente fin da subito, sorprende oggi vedere come l’incontro fra il capolavoro di Michelangelo, l’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo e il raffinato allestimento di Michele De Lucchi crei una perfetta armonia fra architettura e opera, permettendo finalmente alla Pietà di sprigionare completamente la sua forza espressiva e di trasmetterla a coloro che la osservano», afferma Claudio Salsi, Direttore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici. «Questo risultato non sarebbe stato possibile senza la preziosa guida dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), che ha seguito costantemente tutte le fasi di tutela e conservazione preventiva in vista dello spostamento dell’opera, compreso lo studio dell’innovativo basamento tecnologico che sostiene la Pietà e il progetto di monitoraggio della superficie dell’opera realizzato in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali e con gli altri partner coinvolti».

«Come Istituzione impegnata da anni nel sostegno a progetti culturali, sociali e ambientali sul territorio, abbiamo deciso di offrire il nostro supporto al restauro dell’Ospedale Spagnolo, nuova sede della Pietà Rondanini, contribuendo a restituire al mondo un capolavoro», afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Confidiamo che in un anno straordinariamente rappresentativo per Milano, il Castello Sforzesco e la Pietà Rondanini possano davvero rendere la bellezza un veicolo universale di accoglienza, inclusione, condivisione, partecipazione, a beneficio dei milanesi e di quanti affolleranno la città».

La Pietà Rondanini e l’antico Ospedale Spagnolo

Ultima creazione incompiuta del genio toscano, la Pietà Rondanini è un’opera drammaticamente singolare, dotata di un senso che trascende la bellezza in quanto espressione dell’amore umano: racchiude infatti in un unico blocco di marmo le figure del Cristo e della Vergine, quasi fuse in un solo abbraccio. La Pietà Rondanini rappresenta il testamento spirituale del maestro, intento a scolpirne i tratti sino a pochi giorni prima della morte, avvenuta nel 1564. L’opera non finita fu infatti ritrovata nella sua abitazione romana, ma se ne persero poi le tracce per lunghi anni fino a quando ricomparve presso l’abitazione del marchese Giuseppe Rondinini (questa la denominazione corretta), raffinato collezionista romano. Nei secoli successivi visse un lungo avvicendarsi di passaggi di proprietà, quasi nell’oblio, fino a quando nel 1952 la scultura venne acquistata dal Comune di Milano ed esposta per la prima volta nel 1956 in occasione della riapertura dei Musei del Castello nel secondo dopoguerra.

All’interno dell’antico Ospedale Spagnolo, con i suoi delicati affreschi, l’intensità struggente dell’opera incontra un’architettura ideale, che sembrava attenderla da tempo. In quegli spazi collegati alla sofferenza, realizzati per i soldati della guarnigione spagnola del Castello colpiti dalla peste nella seconda metà del ‘500 proprio pochi anni dopo il momento in cui Michelangelo a Roma lavorava alla Pietà Rondanini, appare come una casualità particolarmente suggestiva la scoperta che, quasi in corrispondenza con la sommità della Pietà, si scorgono, riferite a Cristo, le parole «ascese al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente», espressione di fede, a quel tempo a conforto di soldati malati.

Photo@Roberto Mascaroni

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