Dal 13 al 16 settembre la città di Milano ospiterà la seconda edizione di Jewish and the City, il Festival internazionale di cultura ebraica promosso dalla Comunità ebraica di Milano in collaborazione con il Comune di Milano, con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della RAI e con il sostegno, tra gli altri, di Fondazione Cariplo. Quattro giorni di eventi tra incontri, spettacoli, reading, concerti, momenti conviviali, laboratori, lezioni di danze, cucina, musica e lingua, con l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti il valore e le specificità di una tradizione viva.

Quest’anno protagonista del Festival sará Pesach, con il lungo cammino verso la libertà compiuto dal popolo ebraico: la festa di Pesach, la Pasqua, corrisponde all’uscita dall’Egitto dopo 400 anni di schiavitù, ma non coincide con il momento della liberazione. Ci vorranno altri 40 anni di peregrinazioni nel deserto, un viaggio che viene interpretato dalla tradizione ebraica come necessario per raggiungere la vera libertà dal passato e dalla schiavitù. Pesach e i grandi temi legati a questa festa e al cammino del popolo ebraico diventeranno occasione di confronto per affrontare storie e vicende del passato, sulle quali siamo invitati a interrogarci ancora oggi.

Cuore del festival saranno la Zona Guastalla attorno alla Sinagoga Centrale e alcuni dei luoghi più importanti della vita culturale milanese: il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Corriere della Sera, la Biblioteca Sormani, la Rotonda di Via Besana, le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, l’Università degli Studi di Milano, la Società Umanitaria, la Scuola Ebraica e Palazzo Reale.
 

L’ingresso a Jewish and the City è libero fino ad esaurimento posti e salvo diverse indicazioni sul programma.

www.jewishandthecity.it
Facebook: Jewish and the City
Twitter: @jewishandcity #jcity14

Foto credit: Elena Rosignoli

Sono on line gli esiti della selezione di idee che approderanno alla FASE II – Studi di fattibilità del nuovo Bando Welfare di Comunità e Innovazione Sociale.

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Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, ALER Milano, CDP Investimenti Sgr, Polaris Real Estate Sgr e Fondazione Housing Sociale hanno siglato un accordo per dare impulso allo sviluppo di nuove e importanti iniziative di housing sociale sul territorio regionale. Una delle principali novità è la disponibilità di CDPI Sgr a valutare un ulteriore incremento della propria partecipazione nel Fondo Immobiliare di Lombardia (FIL), per sostenerne un ampliamento, in linea con le importanti prospettive di intervento che sono emerse.

Con questo rinnovato slancio, il Fondo si può candidare, con modalità e procedure diverse per ciascun progetto, a realizzare complessivamente oltre 4.500 alloggi e circa 1.000 posti letto in residenze universitarie in tutta la regione entro il 2018.

Sono infatti allo studio e in fase di analisi più di 20 iniziative. Le più significative tra queste sono:

PIEVE EMANUELE

Il progetto prevede la riqualificazione di una vasta area nel Comune di Pieve Emanuele, costituita da immobili abbandonati da molti anni e con gravi problemi di degrado strutturale, mancanza di sicurezza urbana e frequenti occupazioni abusive. Nel complesso possono essere realizzati oltre 700 alloggi oltre a strutture commerciali, edifici direzionali, scolastici e un grande parco centrale connesso al Parco Agricolo Sud Milano, con il completamento di un centro polifunzionale per servizi socio-ricreativi.

COMO – AREA EX TICOSA

L’area si trova nella zona un tempo occupata dall’azienda Ticosa e dismessa dall’inizio degli anni ‘80, cioè da quando è cessata l’attività industriale. L’area è una delle zone di trasformazione più importanti della città di Como, poco distante dal centro storico, e si prevede di creare più di 100 alloggi sociali oltre a servizi e funzioni commerciali.

L’offerta di alloggi sociali potrà crescere ulteriormente nei prossimi anni, anche grazie al protocollo firmato il 15 luglio tra la Regione e i principali soggetti promotori dell’housing sociale lombardo, che consentirà un’accelerazione nello sviluppo e nella realizzazione di nuove iniziative.

Progetti di housing sociale sviluppati in Lombardia

La Lombardia è stata fra le regioni all’avanguardia nell’housing sociale fin dagli esordi di questo settore, grazie soprattutto al ruolo svolto dal FIL, il primo fondo dedicato all’edilizia residenziale sociale, avviato nel 2006 su iniziativa della Regione, di Fondazione Cariplo e di Fondazione Housing Sociale.

Il Fondo lombardo, gestito da Polaris Real Estate Sgr, la prima Società di gestione del risparmio italiana per asset dedicati all’housing sociale, è oggi la principale piattaforma italiana del Sistema Integrato di Fondi (istituito ai sensi dell’art. 11 del DPCM del 16 luglio 2009, Piano Nazionale di Edilizia Abitativa), con la partecipazione, oltre che di CDP Investimenti Sgr attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), anche della Regione Lombardia stessa, di Fondazione Cariplo, ALER Milano e altri importanti investitori fra i quali Intesa San Paolo, Unicredit, Generali Assicurazioni, Banca Popolare di Milano e Cassa Italiana dei Geometri.

Alcuni esempi di progetti già realizzati sono:

1. “Cenni di Cambiamento”: realizzato su aree messe a disposizione dal Comune di Milano, sulla base di un concorso internazionale di progettazione, che ha dato vita al più grande intervento residenziale in legno in Europa, innovativo dal punto di vista tecnologico, ma anche della sostenibilità ambientale e dei servizi;

2. Abit@giovani: intervento che ha recuperato e reso disponibili oltre 200 alloggi sfitti di ALER Milano, offrendoli a giovani in cerca della prima casa insieme ad un progetto di comunità che si basa sul c.d. “condominio diffuso”;

3. Via Padova 36: ristrutturazione di un tipico edificio milanese di inizio ‘900 che oggi ospita famiglie in difficoltà e vulnerabili, dal punto di vista economico e sociale, oltre a servizi che facilitano la coesione in un quartiere milanese che presenta alcune criticitài, ma anche un fortissimo potenziale di rilancio.

Per fare ricerca ad alto livello, di questi tempi, è probabile che un giovane studioso italiano decida di dire addio all’Italia, e che un giovane studioso straniero escluda l’Italia tra le mete in cui trasferirsi. E’ possibile invertire un trend di questo tipo? Fondazione Cariplo e Regione Lombardia pensano di sì, e lanciano un bando, destinato agli istituti di ricerca lombardi e delle province del VCO, che mira a tenere ed attrarre nel nostro paese i ricercatori più brillanti, portando in Lombardia i vincitori dei grant dell’European Research Council (ERC) e favorendo la competitività dei nostri giovani che intendono rispondere alle sue prestigiose call.

Un budget di 4,5 milioni di euro, di cui 2,15 da Fondazione Cariplo e 2,35 da Regione Lombardia, con i quali supportare i centri di ricerca in questioni che spesso, per mancanza di fondi, non vengono sufficientemente presidiate. Ecco allora che, attraverso il bando, verranno finanziate spese di alloggio, benefit offerti ai ricercatori e alle loro famiglie, materiali, attrezzature e infrastrutture utili allo svolgimento di varie attività e corsi per preparare i leader della ricerca di domani. Tutti elementi che spesso, nell’indurre un giovane studioso a restare o a partire, fanno davvero la differenza. L’accordo tra Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, da sempre particolarmente sensibili al tema della formazione e del capitale umano, si basa su un modello già sperimentato dalla Fondazione alcuni mesi fa, con i medesimi obiettivi.

Nell’ultimo triennio, Fondazione Cariplo ha investito circa 80 milioni di euro nel settore della Ricerca Scientifica, a favore di oltre 300 progetti negli ambiti delle scienze della vita, delle scienza dei materiali, dell’agroalimentare e della nanotossicologia.

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Comune di Milano e Fondazione Cariplo guardano al dopo EXPO 2015 e sottoscrivono un accordo per realizzare una Food Policy, uno strumento di supporto al governo della città che riesca a qualificare e rendere più sostenibile Milano partendo dai temi legati al cibo. L’intesa è stata siglata il 10 luglio dal Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e dal Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, dando vita in questo modo a iniziative sperimentali nel campo della ricerca alimentare.  

La Food Policy trarrà ispirazione da un modello già testato con successo nel mondo: le Food Policies, infatti, sono nate negli Stati Uniti negli anni '80 e si sono poi diffuse nel Nord America e nel Nord dell'Europa per migliorare sia gli aspetti della gestione del ciclo alimentare propriamente inteso (la coltivazione del cibo, la sua distribuzione e il consumo), sia le attività che influenzano e sono influenzate dal modo in cui si articola il ciclo agroalimentare: i fattori ambientali e territoriali della produzione, la gestione degli scarti nelle fasi di produzione, distribuzione e consumo, le culture e gli stili di vita, il benessere, l'organizzazione del commercio e della logistica, le economie connesse, la ricerca.

Tanta è l’importanza di questi temi che la Food Policy si muoverà con azioni mirate, tra cui:

a)  realizzare una valutazione dello stato e delle dinamiche che caratterizzano il sistema agroalimentare milanese

b) raccogliere e analizzare progetti, politiche e azioni promosse dal Comune e da altri attori che operano sul territorio milanese e che sono connesse ai temi di interesse della Food Policy

c) individuare altri contesti nazionali ed esteri attivi nel campo delle Food Policy

d) supportare con metodo l'implementazione della Food Policy nelle politiche comunali e nelle attività della Fondazione Cariplo e di altri attori coinvolti

e) studiare e definire indicatori e meccanismi di monitoraggio partecipato della Food Policy

f) definire progetti e bandi pubblici coerenti con la Food Policy

g) ingaggiare gli stakeholder anche attraverso un piano di comunicazione (piattaforma di dialogo on-line; town meetings; tavoli di lavoro ecc.).

Ci è parso naturale cogliere questa opportunità offerta da EXPO 2015 – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti con l’obiettivo però di dare vita ad un’azione che rimanga anche dopo la manifestazione e soprattutto che sia basata sul metodo scientifico della ricerca, capace di modificare in meglio i comportamenti delle persone, degli attori e degli operatori. Siamo infatti attivi da tempo sul fronte della ricerca nel settore dell’agroalimentare, sappiamo che questi aspetti hanno ripercussioni su ogni ambito della vita delle persone, perfino su aspetti sociali. Tutto questo si lega al tema del coinvolgimento della società civile nel disegno delle politiche pubbliche. Lavoriamo su questi temi non come uno sponsor che mette risorse economiche, ma come operatori che entrano nel merito dei problemi, li sviscerano e offrono il proprio contributo per risolverli e migliorare le cose”.

Fondazione Cariplo metterà a disposizione la propria struttura, il proprio know how e un contributo economico fino 130.000 euro. Il Comune di Milano si impegna a integrare il contributo della Fondazione con un co-finanziamento almeno di pari importo e comunque non inferiore al 50% del costo totale del progetto.

Su www.cibomilano.org saranno caricati progressivamente tutti i materiali legati al progetto.

Gli uffici di Fondazione Cariplo saranno chiusi da sabato 9 a domenica 24 agosto per la pausa estiva.

Restano attivi tutti i servizi internet.

Foto: Luca Merisio

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